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ISTITUTO COMPRENSIVO LEONE XIII
PROGRAMMAZIONE CURRICULARE DIDATTICA ED EDUCATIVA
Anno Scolastico 2016-2017
PLESSO SCUOLA INFANZIA DI MONTELANICO
La Scuola dell'Infanzia, in quanto comunità educante, valorizza da un lato la singolarità dell'identità culturale di ciascun bambino e dall'altro, l'appartenenza ad una collettività ampia e composita, con l'intento di formare i futuri cittadini del mondo
( Dalle Indicazioni Nazionali 2012)
2 INDICE
I.PROGRAMMAZIONE EDUCATIVA
1. OBIETTIVI GENERALI DEL PROCESSO FORMATIVO
2. CAMPI D’ESPERIENZA
II. PROGRAMMAZIONE DIDATTICA
1. TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE
2. PROPOSTE EDUCATIVO-DIDATTICHE
3. INDICAZIONI METODOLOGICHE
4. MEZZI E STRUMENTI
5. CRITERI GENERALI PER L’ORGANIZZAZIONE DEI TEMPI
6. LE ATTIVITA’ DIDATTICHE
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I. PROGRAMMAZIONE EDUCATIVA
1. OBIETTIVI GENERALI DEL PROCESSO FORMATIVO
Il DPR 11 febbraio 2010, per la scuola dell’infanzia, dice che “Le attività in ordine all’insegnamento della Religione Cattolica, per coloro che se ne avvalgono, offrono occasioni per lo sviluppo integrale della personalità dei bambini, aprendo alla dimensione religiosa e valorizzandola, promuovendo la riflessione sul loro patrimonio di esperienze e contribuendo a rispondere al bisogno di significato di cui anch’essi sono portatori. Per favorire la loro maturazione personale, nella sua globalità, i traguardi relativi all’IRC sono distribuiti nei vari campi di esperienza”.
“La scuola dell’infanzia si propone come contesto di relazione, di cura e di apprendimento…..” che avviene attraverso l’esperienza, l’esplorazione, i rapporti tra i bambini, con la natura, gli oggetti, l’arte, il territorio e le sue tradizioni, attraverso la rielaborazione individuale e collettiva delle esperienze e attraverso attività ludiche. Con il gioco, infatti, i bambini si esprimono, raccontano, interpretano e armonizzano in modo creativo le esperienze soggettive e sociali.
Nelle Indicazioni Nazionali per il curricolo l’educazione religiosa concorre al raggiungimento delle finalità educative della scuola dell’infanzia che intende formare al personalità del bambino nella sua totalità.
CONSOLIDARE L'IDENTITA'
In relazione a queste finalità, l'educazione religiosa nella scuola dell'infanzia, aiuta a rafforzare l'identità del bambino sotto il profilo affettivo psicomotorio, cognitivo, morale, religioso e sociale rendendolo sensibile a:
- sviluppare sicurezza, stima di sé e fiducia nelle proprie capacità;
- vivere le prime esperienze di amicizia tentando di superare l’egocentrismo e le differenze di sesso;
- sperimentare autentiche forme di star bene insieme imparando ad esprimere e controllare emozioni e sentimenti propri e rendendosi sensibile a quelli degli altri;
4 - acquisire atteggiamenti di fiducia verso gli altri a partire dalle esperienze di fiducia avute e concesse dai propri educatori;
- essere disponibile a vivere in modo equilibrato e positivo l'incontro con l'altro favorendo l'aiuto reciproco e la solidarietà;
- valorizzare tutte le iniziative che promuovono la pace;
- essere disponibile e aperto verso i valori Cristiani umanamente condivisi;
- essere consapevole di appartenere ad una comunità aperta a culture e religioni diverse.
SVILUPPARE L’AUTONOMIA
L'educazione religiosa nella scuola dell'infanzia contribuisce in modo consapevole ed efficace alla progressiva conquista dell'autonomia.
Questo significa che il bambino deve essere in grado di orientarsi e di compiere scelte autonome nella concretezza del suo ambiente naturale e sociale di vita. Una tale prospettiva comporta lo sviluppo nel bambino delle capacità di:
- interiorizzare valori universalmente condivisi quali: la libertà, il rispetto di sé, degli altri e dell'ambiente, la solidarietà, la giustizia;
- interiorizzare le norme morali e le regole della convivenza;
- sviluppare interesse e curiosità verso il diverso e l’inedito e aprirsi alla scoperta;
- porsi degli interrogativi e confrontarsi con gli altri;
- sviluppare una iniziale consapevolezza nell'uso di una terminologia semplice del linguaggio religioso.
ACQUISIRE COMPETENZE
Le attività di religione cattolica aiutano il bambino a comprendere, interpretare, rielaborare e comunicare le esperienze religiose che vive in famiglia e nella comunità di appartenenza. In particolar modo le competenze da acquisire sono:
5 - riconoscere che il mondo viene percepito dai cristiani e dai credenti dono di Dio e per questo va amato e rispettato;
- riconoscere che per i cristiani Gesù è il Figlio di Dio che rivela con la sua vita l’amore di Dio Padre agli uomini;
- comprendere i segni e i simboli delle feste, dei luoghi della comunità cristiana e sviluppare una prima capacità di lettura delle immagini cristiane e dei racconti biblici;
- acquisire atteggiamenti di fratellanza e di pace nel rispetto delle diversità culturali e religiose.
VIVERE PRIME ESPERIENZE DI CITTADINANZA
L’attività di religione cattolica aiuta a sviluppare il senso della cittadinanza portando il bambino a:
- scoprire gli altri, i loro bisogni;
- gestire i contrasti attraverso regole condivise;
- dialogare nel rispetto dei diritti e dei doveri;
- rispettare l’ambiente e la natura.
2. CAMPI D’ESPERIENZA
La progettazione annuale della religione cattolica, articolata in base ai criteri di essenzialità e significatività, viene proposta attraverso itinerari diversificati e graduali a seconda delle diverse fasce d’età, tenendo conto dei Traguardi IRC e degli obiettivi di apprendimento (C.M. 45 22-04-08) propri dell’insegnamento della religione cattolica relativi ai diversi campi d’esperienza.
Il percorso educativo didattico rispetterà la capacità di comprensione, d’interesse e di coinvolgimento emotivo e religioso dei bambini e prevedrà in ogni unità didattico lavoro (UDL) un argomento diverso.
Ogni percorso presenterà suggerimenti operativi differenti: racconti, brani tratti dalla Bibbia, giochi, attività manipolative, canti, disegni.
6 Tutto questo sottolinea e richiama:
- La valenza culturale dell’Insegnamento della Religione Cattolica.
- Il suo contributo alla formazione integrale del bambino.
IL SE’ E L’ALTRO
L’ambiente sociale, il vivere insieme, le domande dei bambini.
Scopre nel Vangelo la persona e l’insegnamento di Gesù, da cui apprende che Dio è Padre di ogni persona e che la Chiesa è la comunità di uomini e donne unita nel suo nome, per iniziare a maturare un positivo senso di sé e sperimentare relazioni serene con gli altri, anche appartenenti a differenti tradizioni culturali e religiose.
IL CORPO IN MOVIMENTO Identità, autonomia, salute
Esprime con il corpo la propria esperienza religiosa per cominciare a manifestare adeguatamente con i gesti la propria interiorità, emozioni ed immaginazione.
LINGUAGGI CREATIVITA’ ED ESPRESSIONE La gestualità e l’arte, la musica e la mutimedialità
Riconosce alcuni linguaggi simbolici e figurativi tipici della vita dei cristiani (feste, preghiere, canti, spazi, arte), per esprimere con creatività il proprio vissuto religioso.
I DISCORSI E LE PAROLE Comunicazione, lingua e cultura
7 Impara alcuni termini del linguaggio cristiano, ascoltando semplici racconti biblici, ne sa narrare i contenuti riutilizzando i linguaggi appresi, per sviluppare una comunicazione significativa anche in ambito religioso.
LA CONOSCENZA DEL MONDO Ordine, misura, spazio, tempo, natura
Osserva con meraviglia ed esplora con curiosità il mondo, riconosciuto dai cristiani e da tanti uomini religiosi come dono di Dio Creatore, per sviluppare sentimenti di responsabilità nei confronti della realtà, abitandola con fiducia e speranza.
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II. PROGRAMMAZIONE DIDATTICA
1. TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE Campo di
Esperienza
Obiettivi di apprendimento
3 anni
Obiettivi di apprendimento
4 anni
Obiettivi di apprendimento
5 anni Il sé e l’altro Conoscere
l’ambiente
circostante e le persone che vi appartengono
Comprendere l’importanza delle regole dello stare insieme
Comprendere che l’Amore è il
comandamento più grande per i cristiani
Il corpo in movimento Scoprire la bellezza dello stare insieme
Conoscere Gesù e il suo insegnamento di pace
Comprendere che Gesù i ha insegnato ad amare tutti
Linguaggi, creatività ed espressione
Sperimentare
l’atmosfera di gioia che accompagna le feste cristiane comprendendone il significato e i simboli
Riconocere e comunicare i racconti del Vangelo legati alle festività per i cristiani
Scoprire nell’arte figurativa i racconti del Vangelo legati alle festività cristiane
I discorsi e le parole Conoscere semplici racconti del Vangelo
Imparare alcuni termini del linguaggio cristiano
Riutilizzare
correttamente i
termini del
linguaggio cristiano
La conoscenza del mondo
Sviluppare
sentimenti di meraviglia, curiosità e rispetto verso l’ambiente naturale
Ammirare il creato e riconoscerlo come dono di Dio
Comprendere il significato della cura e del rispetto della natura
9 4. PROPOSTE EDUCATIVO-DIDATTICHE
TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE (TSC) (da raggiungere nell’arco di tre anni della scuola dell’infanzia.)
Il bambino:
1- Scopre il proprio nome come diritto primario ad essere riconosciuto dalla comunità.
2- Comprende che il creato è stato affidato all’uomo.
3- Intuisce che l’attesa è un momento di gioia.
4- Scopre i segni che anticipano il Natale e il significato del presepe come tradizione cristiana per celebrare la nascita di Gesù.
5- Conosce la famiglia di Gesù.
6- Esplora le sue amicizie.
7- Scopre nelle parabole la “grandezza” dell’amore di Gesù.
8- Intuisce il significato cristiano della Pasqua: tempo di gioia, fratellanza e pace.
9- Scopre l’importanza della Chiesa come comunità cristiana e riconosce Maria come mamma di Gesù.
10- Scopre le somiglianze e le differenze che accomunano i bambini di tutto il mondo.
OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO (O.A.)
- Aiutare il bambino bella reciproca accoglienza.
- Educare a cogliere i segni della vita cristiana ed a intuirne i significati.
- Educare ad esprimere con parole e gesti…
STRATEGIE DI INTERVENTO.
- Partire dalle esperienze di vita e dagli interessi di ogni singolo bambino.
- Far leva sui “vissuti” per innestare nuove conoscenze ed elaborazioni personali.
- Favorire nel bambino la possibilità di chiarire, ordinare ed organizzare le sue conoscenze.
10 5. INDICAZIONI METODOLOGICHE
La realizzazione delle attività per l'insegnamento della religione cattolica si concretizzano in un determinato e specifico itinerario metodologico.
L'insegnante effettuerà proposte positive, gratificanti, soprattutto dal punto di vista affettivo ed emotivo, per favorire un approccio sereno e gioioso con l'educazione religiosa. Al fine di far acquisire un corretto atteggiamento sul piano valoriale, risulterà fondamentale l'assunzione di comportamenti coerenti da parte dell'insegnante. Si terranno presenti tutti i campi di riferimento e si cercheranno raccordi con le metodologie previste dagli stessi.
7. MEZZI E STRUMENTI
MATERIALI: Colori di vario tipo, carta, cartelloni, carta velina, stoffa, lana, elementi naturali (conchiglie, foglie sabbia …), cotone, farina, pongo, pasta di sale, materiali di recupero ( stoffe, bottoni..) , semi, legno, colla.
STRUMENTI: Illustrazioni, fotografie, statuine, cd e dvd, proiettore, fotocopiatrice.
8. CRITERI GENERALI PER L’ORGANIZZAZIONE DEI TEMPI
La valutazione assume nel sistema e nel piano educativo un ruolo centrale, sia per quanto riguarda l'accertamento del rendimento del bambino, sia per la validità del curricolo.
La raccolta dei dati relativi agli apprendimenti dei bambini avviene tramite diverse modalità quali:
1- Conoscenza dei requisiti posseduti dal bambino al momento dell’ingresso nella scuola dell’infanzia.
2- Osservazione occasionale e sistematica che consentirà di valutare l’esperienza dei bambini e di riequilibrare via via le proposte educative secondo una progettazione aperta e flessibile.
3- Verifica periodica che accerterà le abilità e le competenze raggiunte.
I criteri adottati per la verifica sono i seguenti:
- Osservazione diretta durante le attività.
- Raccolta di elaborati grafico-pittorici sui contenuti proposti.
- Elaborati verbali: discussione-conversazione, ascolto di canzoni, racconti e narrazioni.
11 - Confronto tra il rendimento iniziale e quello finale di ogni bambino.
- Confronto del livello raggiunto dal bambino in rapporto al gruppo della stessa età, tenendo anche in considerazione eventuali svantaggi.
Le UDL saranno sviluppate ed ampliate durante l’arco dell’anno scolastico, al fine di poterle tradurre in proposte concrete ed articolate atte a raggiungere gli obiettivi prefissati. Questo servirà per interpretare e mediare le proposte operative, rapportandole alla concreta realtà nella quale si opera ed alle varie esigenze dei bambini.
9. LE ATTIVITA’ DIDATTICHE
Settembre: UDL- “Mi presento”
L’accoglienza
3 ANNI 4 ANNI 5 ANNI
TSC Il bambino scopre il
proprio nome come diritto primario ad essere riconosciuto e rispettato
Il bambino esprime emozioni legate al vivere insieme
Il bambino comprende di appartenere al gruppo-scuola e rievoca emozioni e sentimenti
O.A. Consolidare la
propria identità
Rapportarsi con gli altri e sentirsi parte di una piccola comunità
Scoprire la propria appartenenza al gruppo-scuola come comunità accogliente
12 ATTIVITA’ E
METODOLOGIA
*Impariamo a presentarci e conosciamo i nostri nomi
*Filastrocca
*Gioco di socializzazione
*Scoperta degli spazi scolastici
*Attività grafica
*Impariamo a presentarci e conosciamo i nostri nomi
*Filastrocca
*Gioco di socializzazione
*Scoperta degli spazi scolastici
*Attività grafica
*Ritrovarsi per diventare amici
*Conversazioni guidate
*Osservazione di se stessi alla specchio e relativa
descrizione fisica
*Filastrocca
*Cartellone dell’accoglienza
TSC DI IRC RIFERITI AI SEGUENTI CEE COINVOLTI
Il sé e l’altro -Il corpo in movimento-La conoscenza del mondo
Il sé e l’altro- Il corpo in movimento- La conoscenza del mondo
Il sé e l’altro- Il corpo in movimento -La conoscenza del mondo
Ottobre: UDL- “C’è il mondo attorno a me!”
La Creazione
3 ANNI 4 ANNI 5 ANNI
TSC Il bambino conosce
la Creazione attraverso il racconto di Francesco d’Assisi
Il bambino conosce la Creazione
attraverso il racconto di
Francesco d’Assisi e la sua vita
Il bambino sa raccontare la storia di Francesco d’Assisi e del suo messaggio di amore per il creato che è stato affidato all’uomo
O.A. Scoprire le piccole e
grandi meraviglie della natura
Comprendere il significato della cura e del rispetto delle cose
Cogliere nel Cantico delle Creature e nel racconto “Il lupo di Gubbio” l’amore per il Creato
13 ATTIVITA’ E
METODOLOGIA
Rievochiamo con i bambini
un’esperienza fatta in natura e poi osserviamo ciò che ci circonda
*Racconto della vita di San Francesco
*Attività drammatico- espressiva
*Attività grafico- pittorica individuale e di gruppo
*Canti e giochi
*Racconto della vita di San Francesco, del Cantico delle
Creature e del “Lupo di Gubbio”*Attività drammatico-
espressiva *Attività grafico-pittorica individuale e di gruppo *Canti e giochi
TSC DI IRC RIFERITI AI SEGUENTI CEE COINVOLTI
Il sé e l’altro- Il corpo in movimento- Linguaggio, creatività, espressività- La conoscenza del mondo
Il sé e l’altro- Il corpo in movimento- Linguaggio, creatività, espressività- La conoscenza del mondo
Il sé e l’altro- Il corpo in movimento- Linguaggio, creatività, espressività- La conoscenza del mondo
Novembre: UDL- “E tu, chi sei?”
Io e gli altri
3 ANNI 4 ANNI 5 ANNI
TSC Il bambino intuisce
che la bontà e l’attesa sono momenti di gioia
Il bambino intuisce che la bontà, la generosità e l’attesa generano
“gioia”
Il bambino intuisce che l’altruismo e l’attesa determinano situazioni di “gioia”
O.A. *Conoscere la storia
di San Martino
*Conoscere il racconto evangelico dell’Annunciazione
Comprendere alcuni termini del linguaggio cristiano, in particolare la parola “avvento”
*Conoscere la figura di San Martino come esempio di altruismo
*Conoscere Gesù di Nazareth come l’atteso
14 ATTIVITA’ E
METODOLOGIA
*Ascolto del racconto di San Martino e del brano
sull’Annunciazione
*Drammatizzazione e attività grafico- pittorica *Poesie e canti
*Narrazione del racconto su San Martino e del brano evangelico
sull’Annunciazione
*Drammatizzazione
*Gioco motorio
*Rappresentazione grafico-pittorica
*Poesie e canti
*Conversazione guidata sulla bontà e generosità di San Martino
*Ascolto del brano dell’Annunciazione
*Drammatizzazione e canti
TSC DI IRC RIFERITI AI SEGUENTI CCE COINVOLTI
Il sé e l’altro- Il corpo e il movimento- Linguaggio, creatività, espressività- I discorsi e le parole
Il sé e l’altro- Il corpo e il movimento- Linguaggio, creatività, espressività- I discorsi e le parole
Il sé e l’altro- Il corpo e il movimento- Linguaggio, creatività, espressività- I discorsi e le parole
Dicembre: UDL- “Wow, che regalo!”
Il Natale
3 ANNI 4 ANNI 5 ANNI
TSC Il bambino scopre i
segni che anticipano il Natale e il
significato del presepe come tradizione cristiana per celebrare la nascita di Gesù
Il bambino scopre i segni che anticipano il Natale e
comprende il
significato del Natale cristiano
Il bambino scopre i segni che anticipano il Natale e conosce i fatti e i personaggi che ruotano attorno alla nascita di Gesù
O.A. Cogliere l’atmosfera
di gioia e di festa che annuncia il Natale
Riconoscere segni e simboli che
annunciano il Natale
Conoscere gli eventi più significativi della nascita di Gesù
15 ATTIVITA’ E
METODOLOGIA
*Ascolto del brano evangelico della nascita di Gesù
*Drammatizzazione e attività grafico- pittorica di gruppo
*Poesie e canti natalizi
*Realizzazione di un biglietto augurale
*Ricerca di immagini natalizie
*Giochi di interpretazione e drammatizzazione
*Costruzione di un piccolo presepe
*Poesie e canti natalizi
*Realizzazione di un biglietto augurale
*Ascolto del brano evangelico della nascita di Gesù
*Giochi di
interpretazione e drammatizzazione
*Attività grafico- pittorica di gruppo
*Ricerca di immagini natalizie *Poesie e canti natalizi
*Realizzazione di un biglietto augurale
TSC DI IRC RIFERITI AI SEGUENTI CEE COINVOLTI
Il sé e l’altro- Il corpo in movimento-
Linguaggio, creatività, espressività- I discorsi e le parole
Il sé e l’altro- Il corpo in movimento- Linguaggio, creatività, espressività- I discorsi e le parole
Il sé e l’altro- Il corpo in movimento- Linguaggio,
creatività, espressività- I discorsi e le parole
Gennaio: UDL- “Un amico di nome Gesù”
Gesù coetaneo
3 ANNI 4 ANNI 5 ANNI
TSC Il bambino conosce
la famiglia di Gesù
Il bambino conosce la famiglia di Gesù e presta attenzione al racconto
sull’infanzia di Gesù
Il bambino conosce la famiglia di Gesù
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O.A. Scoprire le tappe
della propria crescita e quella di Gesù
Conoscere alcuni momenti
dell’infanzia di Gesù, l’ambiente dove è vissuto, gli usi e i costumi
*Ascoltare semplici racconti evangelici e narrare i contenuti
*Scoprire nel
racconto del Vangelo elementi della vita di Gesù
ATTIVITA’ E METODOLOGIA
*Racconto di piccoli brani su Gesù
“bambino”, che cresce come lui
*Filastrocca
*Giochi e canzoncine
*Racconto di piccoli brani su Gesù
“bambino”, che cresce come lui
*Schede operative sullo sviluppo fisico
*Rielaborazione verbale e grafica
*Gioco motorio e canzoncine inerenti
*Verbalizzazione
“crescere”
*Analogia sulla crescita personale e quella di Gesù
*Racconto di brani evangelici sull’infanzia di Gesù *Attività grafico-pittorica di gruppo *Giochi e canzoncine
TSC DI IRC RIFERITI AI SEGUENTI CEE COINVOLTI
Il sé e l’altro- Il corpo in movimento- I discorsi e le parole
Il sé e l’altro- Il corpo in movimento- I discorsi e le parole
Il sé e l’altro- Il corpo in movimento- I discorsi e le parole
17 Febbraio: UDL- “Questo sì che mi piace”
Le parabole e miracoli
3 ANNI 4 ANNI 5 ANNI
TSC Il bambino scopre
nelle parabole e nei miracoli l’amore di Gesù
Il bambino scopre nelle parabole e nei miracoli l’amore di Gesù e impara a conoscerlo come colui che ama tutti quelli che incontra
Il bambino scopre nelle parabole e nei miracoli l’amore di Gesù e conosce alcune parabole e miracoli sa farne la rielaborazione verbale e grafica
O.A. Conoscere la storia
di alcune parabole e alcuni miracoli
Imparare i termini specifici del
linguaggio cristiano
“parabola” e
“miracolo”
Scoprire nei racconti del Vangelo l’amore di Gesù
ATTIVITA’ E METODOLOGIA
*Racconto di alcune parabole e miracoli
*Drammatizzazione
*Attività grafica individuale
*Giochi e canzoncine
*Racconto-ascolto e riflessioni su alcuni brani inerenti le parabole e i miracoli
*Drammatizzazione e rielaborazione grafica individuale e di gruppo
*Giochi e canzoncine
*Racconto-ascolto e riflessioni su alcuni brani inerenti le parabole e i miracoli
*Drammatizzazione e rielaborazione grafica individuale e di gruppo
*Giochi e canzoncine
Marzo - Aprile: UDL- “Suonano le campane”
La Pasqua
3 ANNI 4 ANNI 5 ANNI
18
TSC Il bambino intuisce il
significato cristiano della Pasqua: tempo di gioia, fratellanza e pace
Il bambino intuisce il significato cristiano della Pasqua: tempo di gioia, fratellanza e pace, e conosce i principali simboli pasquali
Il bambino intuisce il significato cristiano della Pasqua: tempo di gioia, fratellanza e pace, e intuisce che la Pasqua per i cristiani è
“gioia”
O.A. Ascoltare alcuni brani
inerenti la Pasqua
Comprendere il significato dei racconti inerenti la Pasqua
Scoprire negli avvenimenti della Pasqua il significato dei temini pace, fratellanza, vita, condivisione e perdono
ATTIVITA’ E METODOLOGIA
*Conversazione guidata su racconti di Pasqua
*Realizzazione di biglietto pasquale
*Poesie e canti
*Osservare la natura e i suoi cambiamenti
*Conversazione guidata sul messaggio d’amore e di pace lasciato da Gesù
*Ascolto di letture inerenti la Pasqua
*Realizzazione di un biglietto pasquale
*Poesie e canti
*Osservare la natura che si risveglia scoprendo il
significato della vita che rinasce
*Ascolto di letture inerenti la settimana di Pasqua
*Realizzazione di un biglietto augurale
*Schede operative
*Poesie e canti TSC DI IRC RIFERITI
AI SEGUENTI CEE COINVOLTI
Il sé e l’altro- Il corpo in movimento-
Linguaggio, creatività, espressività- I discorsi e le parole
Il sé e l’altro- Il corpo in movimento-
Linguaggio, creatività, espressività- I discorsi e le parole
Il sé e l’altro- Il corpo in movimento-
Linguaggio, creatività, espressività- I discorsi e le parole
19 Maggio - Giugno: UDL- “Maria e la Chiesa”
La comunità cristiana
3 ANNI 4 ANNI 5 ANNI
TSC IL bambino conosce
Maria mamma di Gesù e l’edificio
“Chiesa”
Il bambino riconosce Maria come mamma di Gesù e scopre la struttura interna della Chiesa
Il bambino riconosce Maria come mamma di Gesù e la Chiesa come luogo d’incontro della comunità
O.A. Conoscere l’edificio
Chiesa
Intuire che la Chiesa è una comunità
Intuire che la Chiesa è una comunità
accogliente
ATTIVITA’ E METODOLOGIA
*Conversazione guidata
*Poesie e canti
*Presentazione di icone raffiguranti Maria
*Rielaborazione grafica
*Cartellone
*Visione di alcune immagini riguardanti l’edificio Chiesa e i suoi arredi
*Poesie e canti Rielaborazione grafico-pittorica
*Cartellone
*Visione di alcune immagini riguardanti l’edificio Chiesa e i suoi arredi
*Ascolto di letture
*Poesie e canti
*Rielaborazione grafico-pittorica
*Cartellone TSC DI IRC RIFERITI
AI SEGUENTI CEE COINVOLTI
Il sé e l’altro- Il corpo in movimento- Linguaggio, creatività,
espressività- I discorsi e le parole
Il sé e l’altro- Il corpo in movimento- Linguaggio, creatività, espressività- I discorsi e le parole
Il sé e l’altro- Il corpo in movimento-
Linguaggio, creatività, espressività- I discorsi e le parole