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Fondamenti di Linguistica Fondamenti di Linguistica Fondamenti di Linguistica Fondamenti di Linguistica

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Academic year: 2022

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(1)

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI MACERATA Facoltà di Lettere e Filosofia

Lingue e culture straniere occidentali e orientali Lingue e culture straniere occidentali e orientali Lingue e culture straniere occidentali e orientali Lingue e culture straniere occidentali e orientali

LINGUISTICA GENERALE

Modulo A (9 CFU)

a.a. 2011-2012

Fondamenti di Linguistica Fondamenti di Linguistica Fondamenti di Linguistica Fondamenti di Linguistica

Prof.ssa Clara Ferranti

(2)

STRUTTURALISMO

FUNZIONE DELLA LINGUA

AREE DI BROCA E DI WERNICKE

IV PARTE

(3)

L’ASSUNTO STRUTTURALISTA



La concezione saussuriana della

lingua come sistema di valori puri in cui tutto si tiene è il fondamento

dello strutturalismo



Tale concezione è stata definita da

Jakobson “la pietra angolare della

teoria linguistica contemporanea”

(4)

AUTONOMIA DELLA LINGUA



Nella concezione strutturalista la lingua è autonoma autonoma autonoma autonoma rispetto alla

realtà e anche rispetto al pensiero



La realtà oggettiva non ha alcun

ruolo nella formazione del pensiero e del significato



Non esiste pensiero senza la lingua

(5)

Suono e pensiero pre-linguistici

 Il pensiero è in sé una massa amorfa, caotica e indefinita nella fase

prelinguistica: non esistono nella mente idee o concetti prestabiliti e preesistenti

alla lingua, distinti e delimitati, cui la lingua assegnerebbe “etichette linguistiche”

 La sostanza fonica è una materia altrettanto indeterminata, caotica, flessibile

(6)

La realtà ... senza la lingua

 Il mondo referenziale, che è alla base della formazione del significato, esiste indipendentemente dalla realtà

linguistica dell’uomo, è ontologicamente preesistente

 Gli organi fonatori, che sono alla base dell’espressione linguistica, sono

primariamente organi preposti ad altre funzioni (respirazione e digestione) non

(7)

Due realtà indipendenti

MONDO DEI REFERENTI

ontologicamente preesistente

PERCEZIONE

MASSA AMORFA E NEBULOSA DEL

PENSIERO PENSIERO PENSIERO PENSIERO

MONDO DELLE IDEE MONDO DELLE IDEEMONDO DELLE IDEE MONDO DELLE IDEE

caotico e confuso

ORGANI FONATORI

dell'apparato

respiratorio e digerente

USO INDOTTO

MASSA AMORFA E INDISTINTA DEI

SUONI SUONI SUONI SUONI

MONDO DEI SUONI MONDO DEI SUONIMONDO DEI SUONI MONDO DEI SUONI

continuum non significativo

(8)

UNIVERSI SEPARATI?

Che tipo di rapporto esiste dunque tra la

lingua, il pensiero e

la realtà?

(9)

Tre livelli linguistici

 LINGUAGGIO – livello universale

capacità di comunicare

facoltà di parlare

 LINGUA – livello storico

norma storicamente e tradizionalmente ereditata, fruita dai singoli parlanti di una determinata comunità linguistica

 TESTO – livello testuale

atti linguistici, scritti e orali, realizzati da un parlante in una determinata situazione

(10)

Origine della lingua nell’uomo

 La lingua non è un fatto naturale o spontaneo nell’uomo ma è

un fatto culturale

 Solo la facoltà di linguaggio è naturale

affinché l’uomo possa parlare deve

essere attivata, entro i 6-10 anni di età,

llll’’’’area di Broca area di Broca area di Broca area di Broca

(11)

PAUL PIERRE BROCA E CARL WERNICKE

Broca Wernicke

(12)

PAUL PIERRE BROCA

 In seguito ad un’autopsia sul corpo di un paziente che aveva mostrato

difficoltà espressive, nel 1861 il neurologo francese Broca scopre l’area che presiede alla produzione motoria del linguaggio, nella terza circonvoluzione frontale sinistra, denominata pertanto Area di Broca

(13)

CARL WERNICKE

 Associando un disturbo linguistico ad una lesione cerebrale subita da un paziente, nel 1874 il neurologo tedesco Wernicke scopre l’area che presiede alla

comprensione del linguaggio nella parte posteriore del lobo temporale sinistro,

dove questo si unisce al lobo parietale e a quello occipitale, denominata pertanto

Area di Wernicke (area cerebrale 22)

(14)

La localizzazione cerebrale del linguaggio

 Con gli studi di Broca e di Wernicke, che conducono a due diversi tipi di afasie

dovute a lesioni di porzioni diverse dell’emisfero sinistro della corteccia cerebrale, viene assodata la

lateralizzazione degli emisferi cerebrali e la differenziazione funzionale delle aree corticali

 Il linguaggio viene così localizzato

(15)

I CENTRI PREPOSTI

ALL’ELABORAZIONE LINGUISTICA LE AREE DI BROCA E DI WERNICKE

cortecce e aree cerebrali lobi cerebrali

(le immagini sono state ricavate da vari siti internet)

(16)

Connessione tra le due aree preposte al linguaggio

 Le aree di Broca e di Wernicke sono connesse tra loro da un percorso

neurale denominato fascicolo arcuato

(17)

FUNZIONE DELLA LINGUA

 Tra le due masse amorfe e indipendenti

 del pensiero, che scaturisce dalla percezione del reale, e

 del suono linguistico, cui gli organi

fonatori vengono preposti attraverso un uso indotto

la lingua si frappone come intermediaria e suddivide pensiero e suono in delimitazioni reciproche

reciproche reciproche

reciproche di unità:

 l’unità del pensiero

 l’unità del valore fonico

(18)

Lingua come intermediario tra il pensiero e il suono

“Il ruolo caratteristico della lingua di fronte al pensiero non è creare un

mezzo fisico materiale per

l’espressione delle idee, ma servire da intermediariointermediariointermediario tra pensiero e intermediario suono, in condizioni tali che la loro unione sbocchi necessariamente in

delimitazioni reciproche di unit delimitazioni reciproche di unitdelimitazioni reciproche di unit delimitazioni reciproche di unitààà”à

(Corso, p. 137)

(19)

Funzione ‘chirurgica’

della lingua

“il «pensiero-suono» implica divisioni

e […] la lingua elabora le sue unità

costituendosi tra due masse amorfe”

(20)

“La lingua e’ una forma e non una sostanza”

(Corso, pp. 147-148)



La lingua è dunque una forma

all’interno della quale la sostanza significata e la sostanza fonica si costituiscono (= prendono forma), attraverso i suoi valori differenziali definiti in negativo (significato e

significante), in unità inscindibili

dal valore positivo (segno)

(21)

PRINCIPIO ORGANIZZATORE

La lingua è il

principio organizzatore

della realtà

del pensiero

del suono

perché interpreta il reale e

dà forma alla sostanza

(22)

LA REALTÀ

 La lingua opera una

segmentazione arbitraria della realtà, conosciuta dunque

distintamente dall’uomo solo tramite la lingua e nel modo in cui la lingua la organizza e

categorizza

(23)

IL PENSIERO E IL SUONO

 La lingua segmenta, dà forma e struttura il

pensiero e il suono delimitandoli in unità discrete

discretediscrete

discrete e reciprochereciprochereciprochereciproche, tale per cui una sequenza fonica delimitata corrisponde, arbitrariamente e diversamente nelle varie lingue, ad un concetto delimitato:

un segmento fonico corrisponde ad un segmento del pensiero in maniera differenziata nelle lingue

(24)

Le arbitrarie suddivisioni

delle lingue: arbitrarietà semantica

 tanti concetti di neve in eschimese, quella che sta sul terreno, quella portata dal

vento, quella che cade e come cade

 it. legna/legno/bosco fr. bois

 lat. niger/ater - candidus/albus (scuro brillante/scuro opaco - bianco

brillante/bianco opaco) – it. nero/bianco

 ing. meat/flesh o fr. viande/chair it. Carne

 ted. gehen/fahren (andare a piedi/con un

(25)

RECIPROCITÀ VERSUS POLISEMIA



L’idea saussuriana della reciprocit reciprocit reciprocit reciprocità à à à tra significato e significante, che

sembra implicare biunivocit biunivocit biunivocit biunivocità à à à tra il pensiero e il suono, deve tuttavia fare i conti con l’imperante

polisemia che caratterizza la

maggior parte dei segni linguistici

(26)

Natura elastica del significato

 La caratteristica più evidente delle parole è infatti quella di possedere più significati a

motivo della loro natura elastica ed estendibile in rapporto all’uso:

al significato grammaticale si aggiungono quello contestuale, quello metaforico,

quello specialistico, ecc.

il significato è aperto, variabile, si modella e si riorganizza nel tempo e nello spazio in base alle esigenze espressive delle

(27)

LA VAGHEZZA SEMANTICA

 Tale flessibilità costituisce la

caratteristica più marcata delle lingue naturali ed è chiamata

vaghezza semantica

 Essa è il segno più visibile

dell’efficacia comunicativa del sistema linguistico ma, al tempo stesso, è ciò che rende estremamente complessa l’analisi semantica

(28)

L’analisi semantica è complessa!



L’analisi non sarebbe complessa se nella lingua fosse veramente tutto reciprocamente delimitato e perfettamente ordinato, tale per cui ad una porzione del

pensiero corrisponde

biunivocamente una porzione

del suono

(29)

... ma la lingua è economica



Tuttavia grazie alla polisemia il sistema risponde alle leggi di economia linguistica poiché

sarebbe impossibile ricordare tante parole per quanti sono i

significati contestuali che l’uomo ha bisogno di esprimere nella

comunicazione

(30)

RECIPROCITÀ = BIUNIVOCITÀ ?

 Nel sistema linguistico i segni biunivoci costituiscono un piccolo sottoinsieme (quelli inequivocabili, di primaria

necessità, in cui il significato è obiettivo e unico)

 In virtù della polisemia, di cui

certamente Saussure era consapevole, non è pertanto possibile concepire la

reciprocità nel senso di “biunivocità”

Riferimenti

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