Capitolo 6 Conclusioni
Il problema da arontare è l'analisi oggettiva della qualità delle superci, basata su dati oggettivi ottenuti da uno strumento di miura 3D.
Una volta denito il problema da arontare, sono state esaminate le pos- sibili tecniche adottabili quali gli strumenti di misura 2D. L'approccio con queste motodologie è risultato però insuciente ai ni del conseguimento di risultati utili; ha però contribuito alla fase di screening dei parametri superciali da prendere in considerazione.
E' stato così deciso di utilizzare un metodo di misura innovativo quale uno strumento ottico interferometrico 3D, che si è rivelato un mezzo potente per la caratterizzazione topograca delle superci.
E' stata vericata una procedura di calibrazione della macchina di misura, tramite prove su campioni di uno stesso lotto:
• è stato vericato che i parametri sono sensibili rispetto alle dimensioni del campione di supercie e di conseguenza è stato preso un campione di grandezza a per tutte le successive prove
• è stata vericata la non inuenza sui parametri del punto in cui viene eettuato il rilievo su una stessa supercie
• è stato determinato il cuto opportuno per analizzare i componenti in esame
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Sulla base dei risultati ottenuti è stata inoltre ssata e vericata una procedura standard da seguire nella fase di misurazione.
Sono state poi dimostrate le potenzialità dello strumento 3D, a fronte di un'esperienza industriale consolidata a monte da una produzione di massa.
Infatti la campagna di misurazioni eettuata su componenti il cui design è già denito ed il processo è stabile e sotto controllo, ha permesso di constatare la stabilità dei parametri monitorati, a parità di lotto.
Si è dimostrata infatti l'eettiva capacità dello strumento e della proce- dura messa a punto, di caratterizzare la tessitura dei componenti anche su porzioni di superci cosìpiccole. Inoltre il livello di funzione associato a due diversi lotti di questo tipo di pezzi è risultato ben correlato ai parametri superciali caratterizzanti le rispettive superci. E' stata infatti individuata una correlazione tra due parametri monitorati e le prestazioni relative alla funzione di tenuta, consentendo cosìdi eettuare delle previsioni.
Con la procedura ed i settaggi della macchina di misura sono stati inoltre identicati dei valori di riferimento tipici delle lavorazioni di supernitura e di rettica.
E' stata poi eettuata una campagna di misurazioni nell'ottica di met- tere a punto e confrontare diversi processi che inuenzano la nitura su- perciale. Lo strumento di misura si è rivelato infatti capace di cogliere dierenze in modo da dare un giudizio oggettivo. E' stato possibile inoltre confrontare 2 lotti di componenti ottenuti modicando un parametro di pro- cesso. Un ulteriore confronto che è stato possibile eettuare è stato quello tra i parametri suddetti ed i valori di riferimento di componenti appartenenti ad altri iniettori.
I risultati conseguiti sono stati:
• la determinazione di un parametro che permette di fare delle previsioni sulle capacità dei componenti di realizzare una tenuta ecace
• la verica dell'attitudine del metodo proposto (macchina e procedura) a
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fornire indicazioni utili nel settaggio dei parametri dei processi coinvolti nella realizzazione delle parti
• la capacità dello strumento e della procedura, di mettere in evidenza le dierenze di due tecnologie di fabbricazione con processi di nitura diversi: è infatti possibile riconoscere gli andamenti dei parametri di rugosità tipici di una rettica e di una supernitura, corrispondenti ai processi impiegati per la realizzazione delle due parti
La fase di screening sui parametri di rugosità 3D, ha portato alla scelta di quelli più opportuni per descrivere le proprietà delle superci, in linea con le funzioni da svolgere e la natura del processo che le ha generate. Signicativi sono infatti risultati i parametri derivanti dalla Bearing Ratio Curve che sono stati presi come indici della bontà del processo:
• Rk
• Rpk
• Rvk
• Rsk
E' stata inoltre investigata la capacità del sistema di misura con un'analisi degli scarti. Ne è derivata l'identicazione di parametri 3D rappresentanti indici potenziali nella determinazione del danneggiamento superciale, quali SRz e Rvk. Quest'ultimo risultato conferisce allo strumento di misura una proprietà particolarmente utile all'interno di un Controllo della Qualità.
Non sono state trovate correlazioni tra la qualità della tessitura e cari- co di serraggio in condizioni di incipiente tralamento, questa indicazione però può essere raccolta per approfondire l'indagine puntando l'attenzione sul parametro di leak. Questo studio ha comunque messo in evidenza che per i valori di rugosità rilevati, siamo sotto il livello di soglia del tralamento.