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Academic year: 2021

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Testo completo

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UNIVERSITÀ DI PISA

Corso di Laurea in

. SCIENZE E TECNOLOGIE GEOLOGICHE Anno Accademico 2011/2012

Candidata: Stefania Faiello (Matr: 459209)

Titolo della tesi

Condizioni di innesco dei soil slip - debris flow avvenuti in Val di Vara (SP) il 25/10/2011

Relatore: Giacomo D’Amato Avanzi

Correlatori: Roberto Giannecchini, Yuri Galanti, Daria Marchetti

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Abstract

On 25th october 2011 an a disastrous flood occurred on Levante ligure; it was originated by an extremely heavy storm which hit the area between the Tigullio, the Cinque Terre and the Magra basin, where rains exceeded 400 mm in 6 hours, with 522mm/24h in Brugnato and 382mm/24h in Monterosso.

In the most affected areas, rainfalls caused the overflowing of the Magra and Vara rivers and some tributaries. A great number of soil slips – debris flow occurred on the slopes; this material invaded the fluvio- torrential riverbeds, increasing a lot the solid load of the stream. Flood waves and landslides caused the death of many people and very serious damages to buildings and facilities (bridges’ collapse, holdup on provincial and municipal roads, interruption of essential services, such as water, gas and telephony supplies).

This degree thesis esamined the basin of Pogliaschina torrent.

The thesis’ takes aim at study landslides triggering factors, through various steps 1) Reconstruction of the rainy event on 25th october 2011;

2) Analysis of the geological, geomorphologic and lithotechnical context;

3) Soil slope stability analysis and sensitivity analysis on landslide sampling.

In the analized area, the 25 october 2011 event caused about 300 landslide. The stability analysis has confirmed the necessity of heavy rainfall to trigger landslide movements and, the critical role of coesion and water- level change.

The gathered up data and the obtained results can be the cognitive basis to build the chart of soil

slips’ susceptibility and event’s backgrounds to determine prevention and protection measures.

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Riassunto

Il 25 ottobre 2011 si è verificato sul Levante ligure un evento meteo - alluvionale di straordinaria entità, originatosi da un violento sistema temporalesco che ha investito l’area compresa tra il Tigullio, le Cinque Terre ed il bacino del Magra (fig 1); le piogge hanno superato i 400 mm in 6 ore, con cumulate di 522 mm/24 h a Brugnato (fig 2 A) e di 382 mm/24h a Monterosso (fig 2 B).

Fig 1 Inquadramento dell’area colpita dalle precipitazioni piovose del 25 ottobre 2011 bacino (Autorità di Bacino del Fiume Magra)

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Fig 2grafici delle piogge registrate il 25 ottobre 2011 dal pluviometro di Brugnato (A) e di Monterosso(B)

Nelle zone maggiormente colpite le precipitazioni hanno prodotto l’esondazione dei fiumi Magra e

Vara e di alcuni affluenti. Moltissime frane di scivolamento - colata rapida di detrito (soil slip –

debris flow) sono avvenute lungo i versanti (fig 3).; il materiale mobilizzato ha invaso gli alvei

fluvio – torrentizi incrementando molto il carico solido della corrente

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Le onde di piena e le frane hanno determinato la perdita di molte vite umane e gravissimi danni agli edifici e alle infrastrutture (crollo di ponti, interruzione della viabilità provinciale e comunale, nonché di alcuni tratti autostradali o ferroviari, sospensione di servizi essenziali quali acqua, gas e telefonia).

Questa Tesi di laurea ha preso in esame il bacino del torrente Pogliaschina, affluente di destra idrografica del Fiume Vara, dove il pluviometro di Brugnato ha registrato dall’inizio dell’evento meteorologico 361 mm di pioggia in 6 ore, 446 mm in 12 ore e 522 mm in 24 h.

Si tratta di quantità eccezionali per la durata complessiva dell’evento, molto intenso ma sviluppato in poche ore, l’apice delle piogge si è avuto nelle prime dodici ore della giornata del 25 ottobre.

Lo scopo della tesi è stato quello di studiare i fattori di attivazione delle frane. Lo studio si è svolto attraverso varie fasi:

• Ricostruzione dell’evento piovoso del 25 ottobre 2011, in base a ricerche bibliografiche e analisi di dati pluviometrici riferiti all’area di studio;

• Cartografia delle frane avvenute in seguito all’evento, tramite sopralluoghi, esame di fotografie aeree e consultazione di altri dati messi a disposizione dall’ Autorità di Bacino del Fiume Magra;

• Esame del contesto geologico, geomorfologico e litotecnico in cui si sono verificate le frane, analizzando le caratteristiche del substrato e delle coperture del versante, i parametri morfometrici e fisico - meccanici e la densità areale delle frane.

• Analisi di stabilità e di sensibilità su frane campione, utilizzando le geometrie rilevate e i parametri geotecnici, ricavati da prove in sito e in laboratorio e da dati da letteratura.

Nell’area studiata l’evento del 25 ottobre 2011 ha innescato circa 300 frane rapide. Lo studio ha messo in evidenza una serie di fattori che caratterizzano la maggior parte delle aree sorgente:

copertura detritica permeabile di spessore ridotto (0.5-2 m), substrato arenaceo poco permeabile o

impermeabile, pendenza del versante nelle aree sorgente tra 30-35 gradi, posizione in impluvio o

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Le analisi di stabilità hanno confermato le osservazioni di campagna e la necessità di piogge intense per innescare il franamento. Le analisi di sensibilità hanno individuato fra i parametri più critici la coesione e l’altezza di falda; caratterizzate da grandi incertezze. La loro determinazione completa richiederebbe costose e complesse analisi in sito attualmente non realizabili.

I dati raccolti e i risultati ottenuti possono comunque costituire la base conoscitiva per realizzare

carte della suscettibilità di frana, e scenari di evento, su cui basare le necessarie misure di

prevenzione e protezione.

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