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Capitolo 1 – La babele della (ri)costruzione dell'Afghanistan__________15 Elenco delle abbreviazioni_______________________________________viPrefazione_____________________________________________________xIntroduzione – Nonsologuerra: la sicurezza ai temp

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Indice

Elenco delle abbreviazioni_______________________________________vi

Prefazione_____________________________________________________x

Introduzione – Nonsologuerra: la sicurezza ai tempi della

globalizzazione________________________________________________ 1

Capitolo 1 – La babele della (ri)costruzione dell'Afghanistan__________15

1.1 – Le strategie militari: dal “modello afghano” alla contro-insurrezione. Il

ritorno dei Talebani... 18

1.1.1 – Da Bucarest a L'Aia. La dottrina Petraeus e la “nuova” strategia per l'Afghanistan... 30

1.2 – La ricostruzione sottotono: il modello di gestione degli aiuti a “piramide rovesciata”...35

1.2.1 – “Afghanopoli”: la ricostruzione tra sprechi e scandali. Il caso contractors... 42

1.3 – Le debolezze della governance...45

1.4 – La Security Sector Reform: il fallimento del modello a pilastri... 48

1.4.1 – L'esercito: Afghan National Army (ANA)... 49

1.4.2 – La polizia: Afghan National Police (ANP)... 51

1.4.3 – Il settore giustizia...57

1.4.4 – Disarmament, Demobilization and Reintegration (DDR)...58

1.5 – I “veri problemi” dell'Afghanistan: corruzione e oppio... 60

(2)

Capitolo 2 – Il concetto di Provincial Reconstruction Team___________ 70

2.1 – Genesi e sviluppo dei PRTs... 72

2.1.1 – Una soluzione di ripiego?... 77

2.1.2 – L'espansione dei PRTs... 79

2.2 – Vaghezza e ambiguità di ruoli, missioni e scopi...88

2.2.1 – L'uovo o la gallina: sicurezza o ricostruzione?...90

2.2.2 – Flessibilità vs istituzionalizzazione: l'assenza di mandato unico e i modelli nazionali...95

2.2.3 – I tentativi di armonizzazione dei PRTs... 98

2.2.4 – OEF, ISAF e i PRTs: il dilemma delle catene di comando... 101

2.2.5 – La “lista della spesa”: i PRTs oggi...104

2.3 – La classificazione dei modelli nazionali...106

2.3.1 – Il modello statunitense... 108

2.3.2 – Il modello britannico...113

2.3.3 – Il modello tedesco...118

2.3.4 – I “nuovi modelli” di PRTs...125

2.4. – I rapporti civili-militari interni ai PRTs... 129

Capitolo 3 – Le attività dei Provincial Reconstruction Team___________137

3.1 – La sicurezza: ANP, DDR e anti-narcotici...137

3.2 – La ricostruzione: progetti, fondi e controversie con le ONG...145

3.2.1 – Gli squilibri (e gli equilibrismi) dei meccanismi finanziari...146

3.2.2 – La “confusione di ruoli” tra PRTs e operatori umanitari... 155

3.2.3 – Gli aiuti condizionali e lo scambio di informazioni tra militari e ONG...159

3.2.4 – La “duplicazione degli sforzi”... 162

3.2.5 – I rapporti costi/efficienza e l'uso dei contractors...164

3.3 – La governance: Afghan ownership e potere di fatto dei PRTs...167

Capitolo 4 – Il Provincial Reconstruction Team italiano a Herat_______ 176

4.1 – La missione italiana in Afghanistan...176

4.1.1 – Le missioni da combattimento e la rimozione dei caveat...181

(3)

4.2 – Il contesto di Herat...189

4.2.1 – Il “Leone di Herat”...193

4.3 – Struttura e composizione del PRT...196

4.3.1 – Catene di comando, personale e approccio interministeriale...198

4.4 – Le attività e i progetti...201

4.4.1 – Il ciclo di progetto...203

4.4.2 – I progetti CIMIC... 205

4.4.3 – I progetti della Cooperazione Italiana...212

4.4.4 – Le attività nel settore sicurezza...215

4.5 – Le ONG italiane e i rapporti con il PRT...217

4.5.1 – Attività e progetti delle ONG a Herat... 220

4.5.2 – Sviluppi recenti: verso l'estromissione delle ONG italiane?...223

4.6 – Conclusioni: fare chiarezza tra le priorità della missione italiana... 227

4.6.1 – Definire il concetto di PRT e sostenerlo...228

4.6.2 – Selezionare gli scopi della missione italiana...231

Conclusione___________________________________________________ 235

Appendice – Interviste__________________________________________ 238

Bibliografia___________________________________________________ 269

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