Definizione geometria del provino 90° T peel-joint ⎯⎯⎯⎯⎯⎯⎯⎯⎯⎯⎯⎯⎯⎯⎯⎯⎯⎯⎯⎯⎯⎯⎯⎯⎯⎯⎯⎯⎯⎯⎯⎯⎯⎯⎯⎯⎯⎯⎯⎯⎯⎯⎯⎯⎯⎯⎯⎯⎯⎯⎯⎯⎯⎯⎯⎯⎯⎯⎯⎯⎯⎯⎯⎯⎯⎯⎯⎯⎯⎯⎯⎯⎯⎯⎯⎯⎯⎯⎯⎯⎯⎯⎯⎯⎯⎯⎯⎯⎯⎯⎯⎯⎯⎯⎯⎯⎯⎯⎯⎯⎯⎯⎯⎯
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-Definizione della geometria del provino
90° T peel-joint
Punto di partenza per le definizione delle caratteristiche geometriche del provino 90° T peel-joint è stata la norma ASTM D 1876-93. Come nel caso del provino single lap-joint questa norma fa riferimento ad una giunzione soltanto incollata ma, come già spiegato nel corso del capitolo 3, la utilizzeremo anche nel caso di giunzioni ibride (incollate e clinciate) e nel caso di giunzioni soltanto clinciate.
Indipendentemente dallo spessore delle lamiere da unire, che nel caso in esame è stato fissato in 2 mm, la norma prevede una larghezza del provino di circa 25 mm, una lunghezza della zona di incollaggio di 225 mm e una lunghezza dei lati non incollati (parti che verranno afferrate dalla macchina di prova) di circa 75 mm.
Poiché le ganasce della macchina di prova andranno ad afferrare il provino per una lunghezza pari a circa 25 mm, si è ritenuto opportuno diminuire i 75 mm previsti per questi lati al valore di 30 mm, garantendo così un notevole risparmio di materiale. In conseguenza di ciò, poiché tra le lunghezze dei lati incollati e di quelli non incollati sussisteva il rapporto 3:1, si è ridotto il valore dei primi da 225 a 90 mm. Tuttavia, nonostante la presenza del punto di clinciatura, risulta evidente che la sezione più debole della giunzione è in corrispondenza della base dei lati verticali non incollati, ovvero all’inizio della zona di incollaggio, e quindi la rottura della giunzione avverrà inizialmente proprio in corrispondenza di tale linea per poi propagarsi fino al punto di clinciatura. Risulta quindi evidente che non ha molto senso realizzare un’incollaggio lungo 90 mm. Si è deciso quindi di ridurre tale lunghezza allo stesso valore di quella prevista per i lati non incollati, e cioè a 30 mm. Questo valore non è stato dettato solo dal buon senso, ma anche da una considerazione molto importante. Da dati forniti da Böllhoff S.r.l. è stato notato che la macchina per realizzare il punto di clinciatura presenta un ingombro della testa pari a circa 12 mm, ed è stato consigliato dalla ditta stessa, per ragioni cautelative, di espandere tale valore a 15 mm. Quindi l’asse del punto di clinciatura deve essere posizionato a 15 mm dai lati verticali non incollati.
Definizione geometria del provino 90° T peel-joint ⎯⎯⎯⎯⎯⎯⎯⎯⎯⎯⎯⎯⎯⎯⎯⎯⎯⎯⎯⎯⎯⎯⎯⎯⎯⎯⎯⎯⎯⎯⎯⎯⎯⎯⎯⎯⎯⎯⎯⎯⎯⎯⎯⎯⎯⎯⎯⎯⎯⎯⎯⎯⎯⎯⎯⎯⎯⎯⎯⎯⎯⎯⎯⎯⎯⎯⎯⎯⎯⎯⎯⎯⎯⎯⎯⎯⎯⎯⎯⎯⎯⎯⎯⎯⎯⎯⎯⎯⎯⎯⎯⎯⎯⎯⎯⎯⎯⎯⎯⎯⎯⎯⎯⎯
145 -Visto che la lunghezza dei lati incollati doveva essere ridotta, perché non creare allora un provino simmetrico rispetto al punto stesso? Ecco perché si è deciso di assumere il valore di 30 mm per la lunghezza dei lati incollati e clinciati.
Per quanto riguarda la larghezza del provino si è già detto che questa è prevista dalla norma in 25 mm. Ma, adottando esattamente le stesse argomentazioni e gli stessi programmi del caso del provino single lap-joint si è verificato che il valore di 20 mm risulta quello da preferire.
Verificato che sia la larghezza che la lunghezza del lato sul quale viene effettuata la giunzione (sia essa una clinciatura pura che una giunzione ibrida) soddisfano il requisito di essere almeno 1,5 volte il diametro del punto [9], la geometria definitiva del provino in esame risulta essere la seguente:
20 30
2
30
15
6