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6.1. Gamma Ray (totale, K,Th,U)

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Academic year: 2021

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6.1. Gamma Ray (totale, K,Th,U)

Il valore di GR, relativo ad una specifica formazione, è determinato dalle sue caratteristiche paragenetiche. Ciò rende questo rilievo particolarmente importante e utile per la ricostruzione litostratigrafica dei pozzi tanto che, nella sola area di Travale, sono stati eseguiti 52043 m di GR – Spectralog e 526 di solo GR totale.

Dall’analisi degli istogrammi relativi a tutti i pozzi dell’area (tabella 6_1 e figura 6_5), è emerso che il valore medio più basso di GR totale caratterizza le Anidriti di Burano, con circa 30 γAPI (0.3% di K, 1.63 ppm di Th e 2.83 ppm di U) e il Membro carbonatico delle filladi di Boccheggiano con 40 γAPI (0.7% di K, 3.66 ppm di Th e 1.93 ppm di U). I valori più alti sono stati rilevati invece in corrispondenza delle intrusioni granitiche con circa 260 γAPI (3.8% di K, 25.92ppm di Th e 12.95ppm di U). Relativamente alto è il valore medio del Gruppo dei Micascisti con circa 127.07 γAPI (1.2% di K, 14.28 ppm di Th e 3.18 ppm di U) e della componente filladica delle Filladi di Boccheggiano con circa 112 γAPI (1.8% di K, 11.87ppm di Th e 3.33ppm di U). Grazie alle sue peculiarità, il log di GR permette di distinguere all’interno della stessa formazione i diversi membri litologici che la compongono.

Un esempio molto significativo è rappresentato dalle Filladi di Boccheggiano. L’isotgramma relativo (figura 6_6) mostra una distribuzione bimodale dei valori evidenziata da due punti di flesso della curva cumulativa di distribuzione che corrispondono a due picchi di ricorrenza dei valori stessi. Tali picchi indicano la presenza di un membro a composizione prevalentemente filladica (picco di ricorrenza maggiore) e un altro a composizione prevalentemente carbonatica (picco di ricorrenza minore).

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Fig. 6_5.Trend dei valori medi (media aritmetica) di GR ottenuti dagli istogrammi formazionali. Da notare il picco del Granito (Corpo intrusivo) e il minimo delle Anidriti di Burano.

Le due componenti possono essere analizzate con maggior dettaglio (figura 6_7), dopo averne individuato i rispettivi intervalli di profondità, in funzione delle principali variazioni della curva GR corrispondente.

Analizzando gli intervalli associati al Membro filladico, in tutti i pozzi dell’area, risulta che il valore medio di GR è piuttosto basso (tabella 6_2). Anche la componente spettroscopica K, infatti, indica uno basso contenuto di potassio, nonostante la plausibile elevata presenza di minerali argillosi in rocce filladiche.

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Questo è dovuto al fatto che, nella maggior parte dei casi, all’interno delle Filladi di Boccheggiano, anche nell’ambito del membro filladico, sono presenti fitte intercalazioni delle due principali componenti (carbonatico e filladico). A ciò si aggiunge una locale presenza di Filladi grafitose e Quarziti che concorrono ad attenuare il valore di GR.

Anche l’istogramma relativo alle Rocce Termometamorfiche in senso lato mostra una distribuzione bimodale (figura 6_8) dovuta alla presenza di due litologie prevalenti: Skarn (42 γAPI) dalle Cornubianiti (130 γAPI).

Fig. 6_6. Esempio di Istogramma formazionali della curva di GR relativo alle Filladi di Boccheggiano. Sono evidenziati le due ricorrenze massime relative: L’ovale azzurro individua il membro a composizione prevalentemente carbonatica (30.4γAPI), mentre l’ovale viola individua il membro a composizione filladica (115.31γAPI). La presenza delle due componenti è evidenziata anche dalla curva di distribuzione.

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Un altro esempio è dato dalle Argille e Calcari a Palombini (figura 6_9), anche se i valori medi calcolati per l’intera area, considerando l’esiguo numero di dati, non sono statisticamente significativi.

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Tab. 6_2. Tabella riassuntiva dei valori medi di GR e delle tre componenti spettroscopiche, K, Th, U, relative ad ogni formazione. Sono evidenziati i valori di K del Membro filladico delle Filladi di Boccheggiano. Sono riportati anche i numeri di pozzi in cui è presente il log per ogni formazione attraversata.

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Dalla distribuzione dei valori, per le considerazioni fatte in precedenza, si può notare un’importante presenza della componente carbonatica, oltre a quella argillitica.

Per tutte le altre formazioni non sono state individuate particolari anomalie nella distribuzione dei valori che ne sottolineano così una sostanziale omogeneità litologica. Mettendo in relazione i valori medi di GR appaiono, per alcune formazioni, delle differenze tra i vari pozzi che però non discordano particolarmente con il valore medio. Per esempio, per le Anidridi di Burano, all’aumentare della profondità, il valore medio di GR diminuisce (figura 6_10).

La formazione delle Anidridi di Burano, che nell’area oggetto di studio è possibile Fig. 6_8. Dall’istogramma si possono distinguere i due principali termini litologici delle Rocce Termometamorfiche dell’area di Travale: Skarn (42 γAPI) e Cornubianiti (130 γAPI). Anche in questo caso la funzione di distribuzione (in verde) presenta due punti di flesso.

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componente carbonatica risulta più alterata con sviluppo di mineralizzazioni che fanno aumentare il contenuto radioattivo.

Confrontando i valori medi delle Rocce Termometamorfiche (87 γAPI) di tutti i pozzi dell’area (figura 6_11), risulta evidente una forte differenza di valori tra il pozzo T_S_1B, in cui prevale la presenza dello Skarn, e il pozzo M_4 in cui invece prevale la presenza Cornubianiti.

Per quanto riguarda le Argille e Calcari a Palombini dalla figura 6_12, è possibile notare come il valore medio di tale formazione nel pozzo M_2 sia piuttosto basso rispetto alla media. Ciò è dovuto alla prevalenza della componente carbonatica.

Fig. 6._9. Dall’istogramma si possono distinguere due massime ricorrenze nell’ambito della formazione delle Argille e Calcari a Palombini. Poiché la differenza tra i due termini non è elevata, la funzione di distribuzione non evidenzia anomalie nel suo andamento.

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Fig. 6_10. Il grafico mette in relazione i valori medi di GR nelle Anidridi di Burano per tutti i pozzi presi in esame

Fig. 6_11. Il grafico mette in relazione i valori medi di GR delle Rocce Termometamorfiche per tutti i pozzi presi in esame.

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Fig. 6_12. Il grafico mette in relazione i valori medi di GR di Argille e Calcari a Palombini per tutti i pozzi presi in esame.

Figura

Fig. 6._9. Dall’istogramma si possono distinguere due massime ricorrenze nell’ambito della  formazione delle Argille e Calcari a Palombini

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