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Anno 49 4 giugno 2018 N. 158Parte seconda - N. 124

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Anno 49 4 giugno 2018 N. 158

DIREZIONE E REDAZIONE PRESSO LA PRESIDENZA DELLA REGIONE - VIALE ALDO MORO 52 - BOLOGNA

Parte seconda - N. 124

DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE 28 MAGGIO 2018, N. 788

Recepimento intesa Stato - Regioni per la proroga del Piano nazionale

della prevenzione 2014 - 2018. Proroga al 31 dicembre 2019 del Piano regionale

della prevenzione 2015 - 2018 e conseguente rimodulazione e progettazione

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Recepimento intesa Stato-Regioni per la proroga del Piano nazionale della prevenzione 2014-2018. Proroga al 31 dicem- bre 2019 del Piano regionale della prevenzione 2015-2018 e conseguente rimodulazione e progettazione

LA GIUNTA DELLA REGIONE EMILIA-ROMAGNA Premesso che:

- in data 13 novembre 2014, con repertorio n. 156/CsR è stata stipulata un’Intesa - in sede di Conferenza Permanente per i Rap- porti tra lo stato, le Regioni e le Province Autonome di Trento e di Bolzano - ai sensi dell’art. 8, comma 6, della Legge 5 giugno 2003, n. 131, concernente il Piano Nazionale della Prevenzione per gli anni 2014-2018;

- tale Intesa nell’approvare il Piano Nazionale della Preven- zione 2014-2018 stabilisce:

- all’art. 1, comma 3, che le Regioni si impegnano ad adottare, entro il 31 maggio 2015, il Piano Regionale della Prevenzio- ne per la realizzazione del Piano Nazionale della Prevenzione 2014-2018 attraverso i programmi individuati sulla base di quanto disposto al punto 2 del medesimo art. 1;

- all’art. 1, comma 5, che le Regioni trasmettono annual- mente alla Direzione Operativa del Centro Nazionale per la Prevenzione ed il Controllo delle Malattie (CCM) idonea documentazione sulle attività svolte per consentire alla me- desima Direzione di certificare l’avvenuto raggiungimento degli obiettivi previsti dai Piani Regionali;

- all’art. 1, comma 6, che i criteri per la valutazione e la cer- tificazione dei Piani Regionali della Prevenzione sono individuati con apposito Accordo stato-Regioni;

- con propria deliberazione n. 152 del 23 febbraio 2015 avente per oggetto “Recepimento del Piano Nazionale della Pre- venzione 2014-2018, approvazione del Profilo di Salute e delle Indicazioni operative per la progettazione del Piano Regiona- le della Prevenzione”, è stato recepito il Piano Nazionale della Prevenzione 2014-2018, oggetto della succitata Intesa stato- Regioni, e si è dato avvio al percorso di costruzione del nuovo Piano Regionale approvando il Profilo di Salute Regionale e de- finendo le Indicazioni operative per la progettazione del Piano medesimo;

- con il succitato Documento concernente il Profilo di Salute Regionale si sono potuti delineare, tra l’altro, la base conosciti- va dei bisogni di salute della popolazione e i problemi prioritari su cui intervenire;

- in sede di Conferenza Permanente per i Rapporti tra lo stato, le Regioni e le Province Autonome di Trento e di Bol- zano è stato sancito, in data 25 marzo 2015, con repertorio n.

56/CsR, apposito Accordo, ai sensi dell’art. 4, comma 1, del D.Lgs. 28 agosto 1997, n. 281, con cui è stato approvato il documento “Piano Nazionale per la Prevenzione per gli an- ni 2014-2018 – Documento per la valutazione” che stabilisce i criteri per la valutazione dei Piani Regionali della Prevenzio- ne al fine di monitorare lo stato di avanzamento degli interventi programmati e definisce le regole e la tempistica della valuta- zione finalizzata alla certificazione dei Piani Regionali della Prevenzione;

Richiamata la propria deliberazione n. 771 del 29 giugno 2015

età-specifici e interventi per patologia), ciascuno comprendente numerosi e specifici progetti che riguardano tematiche estre- mamente diversificate e che presentano caratteristiche di forte integrazione fra professionalità e competenze diverse, nonché si demanda ad apposito atto dirigenziale l’individuazione del Coordinatore per la realizzazione del Piano Regionale della Prevenzione 2015-2018 e dei componenti del Gruppo di moni- toraggio e valutazione del Piano medesimo;

Rilevato che con determinazione del Direttore Generale sani- tà e Politiche sociali e per l’Integrazione n. 14600 del 30 ottobre 2015, in attuazione di quanto previsto dalla soprarichiamata de- liberazione, si è provveduto ad individuare il Coordinatore del Piano Regionale della Prevenzione 2015-2018 nella Dottoressa Adriana Giannini, Responsabile del servizio Prevenzione Col- lettiva e sanità Pubblica, nonché è stato costituito il Gruppo di coordinamento e monitoraggio del succitato Piano, al fine di rendere maggiormente congruenti e sinergici i diversi progetti attuativi del Piano stesso e di monitorarne la realizzazione, nel rispetto dei risultati oggetto di valutazione da parte del Ministe- ro della salute, come da Accordo fra stato, Regioni e Province Autonome del 25 marzo 2015;

Dato atto che in sede di Conferenza Permanente per i Rap- porti tra lo stato, le Regioni e le Province Autonome di Trento e Bolzano è stata sancita, in data 21 dicembre 2017, con repertorio n. 247/CsR, apposita Intesa, ai sensi dell’art. 8, comma 6, della Legge 5 giugno 2003, n. 131, concernente la proroga del Piano Nazionale per la Prevenzione per gli anni 2014-2018 al 31 di- cembre 2019 stabilendo al contempo che le Regioni rimodulino i propri Piani di Prevenzione per gli anni 2018 e 2019, secondo le modalità ivi previste;

Ritenuto di dover procedere al recepimento della soprarichia- mata Intesa per la proroga del Piano Nazionale per la Prevenzione 2014-2018, di cui all’Allegato 1 al presente provvedimento qua- le parte integrante e sostanziale dello stesso, sancita anche al fine di fornire indicazioni comuni per la ridefinizione degli obiettivi e delle azioni di prevenzione da assicurare nel territorio nazionale;

Evidenziato che il Piano Regionale della Prevenzione 2015- 2018 ha promosso e sviluppato un approccio integrato tra tutti i soggetti che operano nei settori della sanità e delle Comunità, teso al raggiungimento di obiettivi di salute e al contrasto delle disuguaglianze in salute;

Rilevato altresì che, per dare concreta attuazione a quanto indicato nel Piano Regionale della Prevenzione 2015-2018, le Aziende UsL, d’intesa con le Aziende Ospedaliere dei territori di competenza, hanno definito il proprio Piano Locale Attuativo (PLA) per il triennio 2016-2018, declinando a livello territoriale gli interventi indicati dal Piano in parola;

Dato atto, inoltre, che il Piano medesimo ha contribuito alla realizzazione di reti e alleanze con Enti, Associazioni di cittadi- ni, del volontariato e del privato-sociale, Imprese e altri portatori di interesse a supporto dello svolgimento delle azioni previste dal Piano;

Valutato opportuno garantire le azioni già avviate consoli- dandole in termini di qualità e/o di estensione a tutte le Aziende USL e riprogettare le azioni per quei contesti modificatisi per quadro normativo o sulla base delle valutazioni dei risultati raggiunti per il biennio 2016-2017;

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1) la riduzione del carico di malattia, e, nello specifico, la diminuzione della mortalità prematura da malattie croniche non trasmissibili, degli incidenti e delle malattie professionali, non- ché la promozione dell’invecchiamento attivo;

2) l’investimento sul benessere dei giovani, teso a promuove- re una crescita responsabile e consapevole attraverso l’adozione di stili di vita sani e di comportamenti di rifiuto nei confronti di qualunque forma di dipendenza;

3) il rafforzamento e la conferma di un patrimonio comu- ne di pratiche preventive quali quelle relative alla salvaguardia della salute dei lavoratori, alla prevenzione oncologica e alle vac- cinazioni;

4) il rafforzamento e la messa a sistema di interventi per im- plementare l’attenzione su target particolarmente fragili, come anziani, malati cronici e per prevenire le disabilità;

5) la promozione di un rapporto salubre fra salute e am- biente per contribuire a ridurre le malattie, in particolare le malattie croniche non trasmissibili, nonché per sviluppare le potenzialità di approccio inter-istituzionale del servizio sanitario;

Valutato pertanto di dover prorogare al 31 dicembre 2019 il Piano Regionale della Prevenzione 2015-2018, tenendo conto, da un lato della necessità di completare, ridefinire azioni/progetti re- lativamente ai programmi per i quali si prevede di non raggiungere entro il 2018 obiettivi e standard fissati e dall’altro delle indica- zioni formulate nell’Intesa stato-Regioni soprarichiamata, con particolare riferimento a:

- conferma o miglioramento, in termini di estensione ter- ritoriale, di destinatari, delle azioni e dei relativi indicatori e standard, relativamente ai programmi per i quali si prevede di raggiungere entro il 2018 obiettivi e standard fissati, fatte salve le azioni che prevedevano obiettivi formali già raggiunti e non ripetibili;

- modifica di indicatori sentinella o altri indicatori individuati nell’ambito del sistema di monitoraggio del Piano Regionale del- la Prevenzione 2015-2018 (correzione di refusi, errori materiali, correzione/modifica delle modalità di calcolo, rimodulazione di indicatori, introduzione ex novo di indicatori);

- ridefinizione di azioni rispetto a percorsi di miglioramen- to delle stesse;

Dato atto che con nota Prot. n. PG/2018/141286 del 28 feb- braio 2018 la Regione Emilia-Romagna ha trasmesso al Ministero della salute – Direzione Generale della Prevenzione sanitaria, in attuazione di quanto previsto al punto 5. della suddetta Intesa del 21 dicembre 2017, la documentazione concernente la rimo- dulazione e la progettazione per gli anni 2018-2019 del Piano Regionale della Prevenzione 2015-2018;

Considerato che il Ministero della salute – Direzione Generale della Prevenzione sanitaria, con nota Prot. n. DGPRE.0012018-P del 20 aprile 2018 ha comunicato che il percorso di rimodulazio- ne e proroga del Piano Regionale della Prevenzione 2015-2018 è stato effettuato coerentemente alle previsioni della suddetta Intesa;

Evidenziato che sulla base dei risultati conseguiti al 31 di- cembre 2017 e di quanto sopra evidenziato, è stato rimodulato e

mente ai diversi Programmi/Progetti;

Ritenuto di dover confermare quale Coordinatore a livello regionale la Dottoressa Adriana Giannini, già individuata con la succitata determinazione del Direttore Generale sanità e Politi- che sociali e per l’Integrazione n. 14600 del 30 ottobre 2015 e di confermare il Gruppo di monitoraggio e valutazione del Pia- no costituito con la medesima determinazione n. 14600/2015 in ragione della utilità del lavoro finora svolto, prorogandone la durata al 31 dicembre 2019 nonché per il tempo necessario a valutarne i risultati;

Acquisito il parere favorevole espresso dalla Commissio- ne Assembleare Politiche per la salute e Politiche sociali nella seduta del 22 maggio 2018 e trattenuto agli atti del servizio Pre- venzione Collettiva e sanità Pubblica della Direzione Generale Cura della Persona, salute e Welfare;

Visti:

- la L.R. 12 maggio 1994, n. 19 “Norme per il riordino del servizio sanitario Regionale ai sensi del Decreto Legislativo 30 dicembre 1992, n. 502, modificato dal Decreto Legislativo 7 di- cembre 1993, n. 517” e successive modifiche;

- la L.R. 15 novembre 2001, n. 40 “Ordinamento contabile della Regione Emilia-Romagna, abrogazione delle L.R. 6 luglio 1977 n. 31 e 27 marzo 1972 n. 4”, per quanto applicabile;

- la L.R. 26 novembre 2001, n. 43 “Testo unico in materia di organizzazione e di rapporti di lavoro nella Regione Emilia-Ro- magna” e successive modificazioni;

- la L.R. 23 dicembre 2004, n. 29 “Norme generali sull'orga- nizzazione ed il funzionamento del servizio sanitario Regionale”

e successive modifiche;

- il D.Lgs. 14 marzo 2013, n. 33 “Riordino della disciplina riguardante il diritto di accesso civico e gli obblighi di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni da parte delle Pubbliche Amministrazioni” e ss.mm.ii.;

- la propria deliberazione n. 93 del 29 gennaio 2018 aven- te per oggetto “Approvazione Piano Triennale di Prevenzione della Corruzione. Aggiornamento 2018-2020”, ed in particolare l’Allegato B) “Direttiva di indirizzi interpretativi per l'applica- zione degli obblighi di pubblicazione previsti dal D.Lgs. n. 33 del 2013. Attuazione del Piano Triennale di Prevenzione della Corruzione 2018-2020”;

Richiamate infine:

- le proprie deliberazioni n. 193 del 27 febbraio 2015, n. 516 dell’11 maggio 2015, n. 628 del 29 maggio 2015, n. 1026 del 27 luglio 2015, n. 2189 del 21 dicembre 2015, n. 56 del 25 gennaio 2016, n. 106 dell’1 febbraio 2016, n. 270 del 29 febbraio 2016, n. 622 del 28 aprile 2016, n. 702 del 16 maggio 2016, n. 1107 dell'11 luglio 2016, n. 2123 del 5 dicembre 2016, n. 2344 del 21 dicembre 2016, n. 3 dell’11 gennaio 2017, n. 121 del 6 febbra- io 2017, n. 578 del 5 maggio 2017 e n. 52 del 22 gennaio 2018;

- la propria deliberazione n. 2416 del 29 dicembre 2008 avente per oggetto: “Indirizzi in ordine alle relazioni organiz- zative e funzionali tra le strutture e sull'esercizio delle funzioni dirigenziali. Adempimenti conseguenti alla delibera 999/2008.

Adeguamento e aggiornamento della delibera 450/2007” e successive modificazioni, per quanto applicabile;

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- le Circolari del Capo di Gabinetto del Presidente del- la Giunta regionale PG/2017/0660476 del 13 ottobre 2017 e PG/2017/0779385 del 21 dicembre 2017 relative ad indicazioni procedurali per rendere operativo il sistema dei con- trolli interni, predisposte in attuazione della propria deliberazione n. 468/2017;

Dato atto che il Responsabile del Procedimento ha dichia- rato di non trovarsi in situazione di conflitto, anche potenziale, di interessi;

Dato atto dei pareri allegati;

su proposta dell’Assessore alle Politiche per la salute;

A voti unanimi e palesi

delibera:

1) di recepire, per le motivazioni espresse in premessa e che qui integralmente si richiamano, l’Intesa sancita in sede di Con- ferenza Permanente per i Rapporti tra lo stato, le Regioni e le Province Autonome di Trento e Bolzano, in data 21 dicembre 2017, con repertorio n. 247/CsR, concernente la proroga del Pia- no Nazionale per la Prevenzione per gli anni 2014-2018 e la rimodulazione dei Piani Regionali della Prevenzione 2014-2018, di cui all’Allegato 1, parte integrante e sostanziale del presente provvedimento;

2) di stabilire la proroga al 31 dicembre 2019 del Pia- no Regionale della Prevenzione 2015-2018, di cui alla propria

3) di confermare la Dottoressa Adriana Giannini, Responsa- bile del servizio Prevenzione Collettiva e sanità pubblica della Direzione Generale Cura della Persona, salute e Welfare, quale Coordinatore per la realizzazione dei contenuti di quanto previ- sto nella rimodulazione del Piano Regionale della Prevenzione 2015-2018 (Allegato 2), per il periodo di proroga del Piano stes- so nonché per il tempo necessario a valutarne i risultati, secondo quanto indicato nell’Intesa stato-Regioni sancita in data 21 di- cembre 2017;

4) di confermare altresì il Gruppo di monitoraggio e valuta- zione del Piano Regionale della Prevenzione 2015-2018 costituito con la determinazione n. 14600 del 30 ottobre 2015, per il perio- do di proroga del Piano in parola nonché per il tempo necessario a valutarne i risultati, secondo quanto indicato nell’Intesa stato- Regioni sancita in data 21 dicembre 2017;

5) di trasmettere il presente atto al Ministero della salute – Direzione Generale della Prevenzione sanitaria;

6) di dare atto, che per quanto previsto in materia di pubbli- cità, trasparenza e diffusione di informazioni, si provvederà ai sensi delle disposizioni normative ed amministrative richiama- te in parte narrativa;

7) di pubblicare il presente provvedimento e i relativi Alle- gati 1 e 2 nel Bollettino Ufficiale della Regione Emilia-Romagna Telematico.

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Pian o R eg io nale d ella Pre ve nz io ne Rimo du laz io ne 2 01 8 e P ro gram maz io ne 2 01 9

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C odic e proge tto e nom e 1. 1 -Si stem a In for m at iv o R egionale per la Prev enz ione n ei luoghi di lav oro Em ilia -R om agna (S .I. R.P .- E -R )

CONSOLIDAMENTO

S i co nfe rm an o le att iv ità p rev iste d al prog ett o a gg iorn an do il cron op rog ram m a a l b ien nio 2 01 8-2 019 e i v al ori att esi pe r g li in dicat ori , co m pre so q uel lo sent inel la.

C ronoprogram m a 201 5 201 6 201 7 201 8 201 9

IIIIVIIIIIIIVIIIIIIIVIIIIIIIVIIIIIIIV

Rapporto annuale relativo all’attività complessiva del progetto ivi compresa la produzione di report relativi all’analisi delle attività di prevenzione nei luoghi di lavoro,delle violazioni rilevate in vigilanza, delleattività del Comitato Regionale diCoordinamento ex art. 7 D.Lgs. 81/08 e relative articolazioni territoriali XXXXX Monitoraggio annuale dei danni da lavoro:produzione di report regionali annuali (FlussiInformativi Inail–Regioni, Sistema disorveglianza delle malattie professionali -MALPROF, Analisi degli infortuni mortali e gravi) XXXXX

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Monitoraggio annuale dei rischi da lavoro:elaborazione dei dati del flusso informativo ex articolo 40, allegato 3 B),D. Lgs. 81/08 edei dati dell’archivio regionale dei registri degli esposti a sostanze cancerogene, conproduzione di rapporto annuale XXXX Produzione di un rapporto annuale, in raccordo con il progetto cancerogeni, relativo al Registro regionale mesoteliomi, alRegistro regionale tumori naso sinusali e dal2017 anche al progetto per la ricerca dei tumori a bassa frazione eziologica XXXX

INDICAT ORI Fo nte Fo rm ula V alore d i par te nz a (ba se lin e) 201 6 201 7 201 8 201 9

Rapporto annuale relativo all’attività complessiva del progetto RERNA// Rapporto annuale Rapporto annuale Rapporto annuale Rapporto annuale Report sui dati di attività SPSAL - UOIA Gestionali SPSAL UOIA NA Report attività2012-2014 Reportattività 2013-2015 Reportattività 2014-2016 Reportattività 2015-2017 Reportattività 2016-2018Report sui dati delle violazioni riscontratein vigilanza Gestionali SPSAL UOIA NA Report 2014 sudati 2013 Reportannuale Reportannuale Reportannuale Reportannuale

Report attività Comitato diCoordinamento Regionale ex art. 7D.Lgs 81/08 NA Report 2014 sudati 2012 Reportannuale Reportannuale Reportannuale Reportannuale

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Report regionale su infortuni e malattie professionali Flussi informativi INAIL-Regioni eMAL. PROF. NA Report 2014 sudati 2012 Reportannuale Reportannuale Reportannuale Reportannuale Report regionale infortuni mortali Infor.Mo. NA// Reportbiennale Reportbiennale Reportbiennale

Report su relazioni art. 40 (mappa dei rischi) INAILNA// Reportannuale Reportannuale Reportannuale Reportannuale Report su esposti professionali a cancerogeni Registri esposti NA// Reportannuale Reportannuale Reportannuale Report Registro regionale mesoteliomi Registro mesoteliomi NA Report anno2014 Reportannuale Reportannuale Reportannuale Reportannuale Report Registro regionale ReNaTuNS Registro ReNaTuNS NA// Reportannuale Reportannuale Reportannuale Reportannuale Report Registro regionale ricerca tumori a bassa frazione eziologica (approccio OCCAM) Registri tumori/SDO NA// Reportannuale Reportannuale Reportannuale

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C odic e proge tto e nom e

1. 2 - Pr om oz ion e d ella salu te ne i luog hi di lav oro

RIMODULAZIONE

S i co nfe rm an o le att iv ità p rev iste d al prog ett o a gg iorn an do il cron op rog ram m a a l b ien nio 2 01 8-2 019 e i v al ori att esi pe r g li ind icat ori ; v alut ato il p ositiv o a nd am en to d el prog ett o n eg li a nn i l’ ind icat ore se ntin ell a è sta to rim od ula to nel bi enni o 201 8-201 9 in te rm ini m ig lio rati vi

C ronoprogram m a 201 5 201 6 201 7 201 8 201 9

IIIIVI II IIIIVI II IIIIVI II IIIIVI II IIIIV

Rapporto annuale sull’attività del progettoX X XX Corso regionale sull’approccio motivazionale alcambiamento per operatori SPSAL/AUsl coinvolti X X

Definizione delle azionipositive daproporre alle aziende (con particolareriferimento a fumo, alcol, alimentazione e attività fisica) e definizione delle modalità di adesione al progetto (scheda aziendale con indicazione delle azioni positive che saranno realizzate) X X Predisposizione degli strumenti asupporto dei medici competenti (schedaindividuale per la promozione della salute) X X

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Presentazione e condivisione del progetto,in tutte le province, con le parti sociali econ i medici competenti X X Predisposizione di accordi, protocolli, documenti di indirizzo a sostegno degli interventi di promozione della salute nelle aziende X X X

Corso sull’approccio motivazionale rivolto ai medici competenti della regione (almeno 1 corso per area vasta)– applicazione pratica del metodo X X X X X XX X X X Corsi di formazione per RLS e RSPP suitemi della promozione della salute nei luoghi di lavoro e sui contenuti del progetto X X X X

Sperimentazione del progetto con aziendepilota X X X X X Estensione, previa valutazione dell’esperienza pilota,del progetto adalmeno 100 aziende, coinvolgendo circa30.000 lavoratori X X X XX X X X

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INDICAT ORI Fo nte Fo rm ula V alore d i par te nz a (ba se lin e) 201 6 201 7 201 8 201 9

N° aziende partecipanti al progetto Reportregionale NA// Almeno 5 aziende in una provincia pilota Almeno 1 azienda in ogniprovincia almeno 110 aziende a livelloregionale almeno 110 aziende a livelloregionale

N° lavoratori coinvolti Reportregionale NA// almeno 30.000 almeno 30.000 Rapporto annuale sull’attività del progetto Gruppo diprogetto NA// 1 rapportoannuale 1 rapportoannuale 1 rapportoannuale 1 rapportoannuale

n. di corsi di formazione degli operatori dei Servizi e sull’approccio motivazionale al cambiamento Reportregionale NA// 1 corsoregionale Predisposizione scheda aziendale di adesione alprogetto con indicazione delle azioni positive che saranno realizzate Gruppo diprogetto NA// Evidenzascheda diadesione aziendale Predisposizione degli strumenti a supporto dei medici competenti (scheda individuale per la promozione della salute) Gruppo diprogetto NA// Evidenzaschedaindividuale per la promozione della salute

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N. di percorsi attivati di formazione dei medicicompetenti sull’approccio motivazionale alcambiamento, in relazione all’adozione di stili di vita favorevoli alla salute – per il 2018-2019: applicazione pratica del metodo Reportregionale NA// 3 (1 per ogniarea vasta) 3 (1 per ogni areavasta) 3 (1 per ogni areavasta) N° di percorsi attivati di formazione rivolti a RSPP e RLS sui temi della promozione della salute nei luoghi di lavoro e sui contenuti del progetto Reportregionale NA// 1 perprovincia

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C odic e proge tto e nom e

1. 3 - Pr ev enz ione degli in for tuni e del le m alat tie pro fes sion ali in edili zia

CONSOLIDAMENTO

S i co nfe rm an o le att iv ità p rev iste d al prog ett o a gg iorn an do il cron op rog ram m a a l b ien nio 2 01 8-2 019 e i v al ori att esi pe r g li in dicat ori , c om pr es o q uel lo s ent inel la

C ronoprogram m a 201 5 201 6 201 7 201 8 201 9

IIIIVI II IIIIVI II IIIIVI II IIIIVI II IIIIV

Rapporto annuale dell’attività delprogetto. XXXXAttivazione di percorsi di informazione, formazione, assistenza diretti ai medicicompetenti, ai medici di medicinagenerale e ai medici ospedalieri, in sinergia con i Piani del Setting ambienti dilavoro, sui rischi e gli eventuali danni alla salute ad essi correlati, volti a favorirel’emersione e l’appropriatezza deipercorsi medico legali per il riconoscimento delle malattie professionali XXXX

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Promozione nell’ambito del Comitato regionale di coordinamento ex art.7 D.Lgs81/08 di forme di collaborazione con il coordinamento delle scuole edili per realizzare percorsi formativi a favore dilavoratori, preposti, dirigenti, RLS, RLSTe di sito in materia di tutela della sicurezza e della salute dei lavoratori e promozione di buone prassi inerenti la sicurezza sul lavoro nei cantieri XXXX Adozione di atti di indirizzo nazionali e regionali ivi comprese liste di controllo per la vigilanza in cantiere, finalizzati a garantire uniformità e trasparenza nell'attività di vigilanza e controllo XXXX

Attivazione di Vigilanza coordinata conDTL ai fini di assicurare la proporzionalità, tramite l’utilizzo a regime del sistema telematico regionale Sico XXXXXXXXXXXXXXXX Attivazione di Vigilanza congiunta conDTL e/o altri Enti da organizzare sulla base di programmi promossi nell’ambito dell’Ufficio Operativo Regionale delComitato art.7 D.Lgs. 81/08 e adottati nell’ambito degli Organismi Provinciali- sezioni permanenti XXXXXXXXXXXXXXXX

Effettuazione di attività di controllo sulla della sorveglianza sanitaria nel comparto edilizia XXXXXXXXXXXXXXXX

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Attivazione di vigilanza specifica miratasu impianti elettrici di cantiere XXXXXXXXXXXXXXXXEffettuazione di verifiche periodichepreviste dal DLgs 81/08 di attrezzature dilavoro e di impianti XXXXXXXXXXXXXXXX Formazione degli operatori SPSAL e DTLaddetti alla vigilanza XXXXXAttivazione di vigilanza orientata alla verifica della organizzazione del cantiere,supportata dal sistema informativo regionale di invio e gestione delle Notifiche Preliminari per privilegiare icantieri a rischio potenziale più elevato,nonché le grandi opere, i palchi e le fiere XXXXXXXXXXXXXXXX

Attivazione di vigilanza effettuata secondole procedure di qualità e con la lista dicontrollo definita a livello regionale XXXXXXXXXXXXXXXX

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INDICAT ORI Fo nte Fo rm ula V alore d i par te nz a (ba se lin e) 201 6 201 7 201 8 201 9

% interventi di vigilanza effettuata secondo le procedure di qualità e con la lista di controllo definita a livello regionale Rilevazionead hoc N. di cantieri ispezionati seguendo procedure e liste dicontrollo/N. di cantieri ispezionati x100 0 50%70%80%80%

Evidenza Rapporto annuale dell’attività del progetto Rilevazionead hoc NANoSìSìSìSI Numero di Dipartimenti di Sanità Pubblica in cuivengono attivati percorsi di informazione, formazione, assistenza diretti ai medici competenti, ai medici di medicina generale e ai mediciospedalieri, finalizzati all'emersione e denuncia delle malattie professionali Rilevazionead hoc NAAssente3 6 8 8

Evidenza di programmazione nell'ambito delComitato regionale di coordinamento ex art.7 D.Lgs81/08 delle iniziative realizzate in collaborazione con il coordinamento delle scuole edili al fine diindividuare percorsi formativi a favore di lavoratori, preposti, dirigenti, RLS e RLST Verbale Comitato Regionale diCoordina-mento NANoSìSìSìSI Evidenza di adozione di atti di indirizzo nazionali e regionali ivi comprese liste di controllo per la vigilanza in cantiere, finalizzati a garantireuniformità e trasparenza nell'attività di vigilanza e controllo Rilevazionead hoc NAAssenteSìSìSìSI

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Numero di cantieri interessati da vigilanza specifica mirata su impianti elettrici Rilevazionead hoc NA500500500500500

% di esecuzione diretta delle verifiche periodiche diattrezzature di lavoro e di impianti. Rilevazionead hoc N. verificheeffettuate/n. verificherichieste x100 n.d.80%80%80%80%

% interventi di vigilanza nei cantieri edili Rilevazionead hoc N. cantieri visitati/N.notifiche preliminari pervenute nell’annoprecedente x100 14,68%15%15%15%15%

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C odic e proge tto e nom e

1. 4 - T utela della salut e e de lla sic ure zz a in agri col tura e silv ic olt ura

RIMODULAZIONE

S i co nfe rm an o le att iv ità p rev iste d al prog ett o a gg iorn an do il cron op rog ram m a a l b ien nio 2 01 8-2 019 e i v al ori att esi pe r g li ind icat ori ; va lut ato il p ositiv o a nd am en to d el prog ett o n eg li a nn i l’ ind icat ore se ntin ell a è sta to rim od ula to in te rm ini mi gli orati vi

C ronoprogram m a 201 5 201 6 201 7 201 8 201 9

IIIIVI II IIIIVI II IIIIVI II IIIIVI II IIIIV

Rapporto annuale dell’attività delprogetto. XXXXAttivare percorsi di informazione, formazione, assistenza tra SPSAL e medici competenti, medici di medicinagenerale e medici ospedalieri, in sinergia con i Piani del Setting ambienti di lavoro,sui rischi del comparto agricoltura e gli eventuali danni alla salute ad essicorrelati, volti a favorire l’emersione e l’appropriatezza dei percorsi medico legali per il riconoscimento delle malattie professionali. XXXX Attivare percorsi di assistenza alle aziende agricole sul percorso della valutazione dei rischi e sull’individuazione delle misure di prevenzione e protezione, con priorità alla sorveglianza sanitaria XXXX

(23)

Attivare iniziative informative sull’obbligatorietà alla certificazione alreferto in occasione di sospetta o certa diagnosi di malattia professionale XXXX Condividere in seno al Comitato Regionale di coordinamento ex art. 7 DLgs 81/08 la progettazione di studi divalutazione dell’esposizione degli addetti all’uso di prodotti fitosanitari nelle coltivazioni più importanti della Regione Emilia-Romagna. X

Condividere con l’Ente bilaterale agricoltura (EBARER) nuovi strumenti per la formazione dei lavoratori agricoli per ottemperare all’obbligo dell’art.37 del DLgs 81/08. X Progettare e promuovere buone prassiinerenti soluzioni di sicurezza da adottarenelle aziende agricole X

Proporre e progettare alle impreseagricole studi di esposizione all’uso dei fitosanitari condivise in seno al Comitato Regionale di coordinamento. X Elaborare un progetto formativo per gli istituti agrari, in coordinamento col setting scuole (vedi setting scuole MO 7.6.) X

(24)

Rafforzare le attività di Vigilanza congiunta con DTL e/o altri Enti definendocriteri di priorità d’intervento, modalitàorganizzative e strumenti, sulla base diprogrammi condivisi nell’ambito dell’Ufficio Operativo del Comitato art.7D.Lgs. 81/08 e adottati nell’ambito degli Organismi Provinciali- sezioni permanenti afferenti al medesimo Comitato regionale di coordinamento XXXXX Effettuare attività di controllo sulla appropriatezza della sorveglianza sanitaria nel comparto agricoltura XXXXX

Effettuare le verifiche periodiche previste dal D.Lgs 81/08 di attrezzature di lavoro e di impianti. XXXXX Mantenere il gruppo di lavoro regionale esistente con un rappresentante per territorio, con eventuale integrazione dirappresentanti regionali dell’Assessorato Agricoltura. XXXX

Adozione di atti di indirizzo nazionale e regionale ivi comprese liste di controllo e di altri strumenti per la vigilanza inagricoltura finalizzati a garantireuniformità e trasparenza nell'attività divigilanza e controllo. XXXX

(25)

Attuare una Vigilanza nelle aziendeagricole e delle altre attività collegate alsettore agricolo, rispettando i livelli previsti dal Piano Nazionale Agricoltura e Selvicoltura, secondo protocollo regionale (600 Unità Locali) con attenzione particolare ad una strategia proattiva della vigilanza. XXXX Implementare la Vigilanza integrata con i Servizi del DSP sulla commercializzazione e l’impiego difitosanitari con interventi congiunti o coordinati. XXXX

Attivare corsi di Formazione degli operatori del DSP per uniformare e condividere le attività di prevenzione e vigilanza. XXXX

INDICAT ORI Fo nte Fo rm ula V alore d i par te nz a (ba se lin e) 201 6 201 7 201 8 201 9

N. di aziende agricole e delle altre attività collegate al settore agricolo oggetto di vigilanza controllate nell’anno, con attenzione particolare ad una strategia proattiva della vigilanza Rilevazione ad hoc NA600 600600650650

Evidenza Rapporto annuale dell’attività del progetto Rilevazione ad hoc NANoSìSìSìSI

(26)

Numero di Dipartimenti di Sanità Pubblica in cuivengono attivati percorsi di informazione, formazione, assistenza diretti ai medici competenti, ai medici di medicina generale e ai mediciospedalieri finalizzati all'emersione e denuncia delle malattie professionali. Rilevazione ad hoc NAAssente3 6 8 8 Evidenza di programmazione nell'ambito delComitato regionale di coordinamento ex art.7 D.Lgs81/08 delle iniziative promosse anche in collaborazione con i soggetti della bilateralità al finedi individuare percorsi informativi, formativi e diassistenza a favore dei lavoratori dell'agricoltura. Verbale Comitato Regionale diCoordinamento NANoSìSìSìSI

% di esecuzione diretta delle verifiche periodiche diattrezzature di lavoro e di impianti. Rilevazione ad hoc N. verificheeffettuate/n. verificherichieste x100 n.d.80%80%80%80%

Evidenza di adozione di atti di indirizzo nazionali e regionali ivi comprese liste di controllo per la vigilanza in agricoltura, finalizzati a garantireuniformità e trasparenza nell'attività di vigilanza e controllo Rilevazione ad hoc NAAssenteSìSìSìSI

(27)

C odic e proge tto e nom e

1. 5 - Em er sione e p rev enz ione malat tie m us colo s chele tri che

CONSOLIDAMENTO

S i co nfe rm an o le att iv ità p rev iste d al prog ett o a gg iorn an do il cron op rog ram m a a l b ien nio 2 01 8-2 019 e i v al ori att esi pe r g li in dicat ori , co m pre so q uel lo sent inel la

C ronoprogram m a 201 5 201 6 201 7 201 8 201 9

IIIIVI II IIIIVI II IIIIVI II IIIIVI II IIIIV

Rapporto annuale dell’attività del progettoe Implementare con i dati previsti i registri regionali e nazionali per le malattie professionali (MALPROF). XXXX Implementare il sistema informativo regionale con i dati derivanti dall’attività divigilanza in materia di rischio da sovraccarico biomeccanico. XXXXXXXXXXXXXXXXX

Informazione, formazione, assistenza traSPSAL e medici competenti, medici dimedicina generale e medici ospedalieri e ambulatoriali sui rischi da sovraccaricobiomeccanico e i danni alla salute ad essicorrelati, volti a favorire l’emersione e l’appropriatezza dei percorsi medico legali per il riconoscimento delle malattie professionali. XXXXXXXXXXXXXXXX

(28)

Promuovere nell’ambito del Comitato regionale di coordinamento, in collaborazione con gli Enti bilaterali, iniziative di informazione, formazione,assistenza rivolta a RSPP e RLS, RLST e RLS di sito per favorire una corretta valutazione del rischio da sovraccaricobiomeccanico. XXXXXXXXXXXXXXXX Predisporre e promuovere strumenti divalutazione dei rischi da sovraccarico biomeccanico per comparti a maggiorrischio, in particolare agricoltura ededilizia, in collaborazione con gli Entibilaterali. XXXXXXXXXXXXXXXX

Realizzare e implementare una bancadelle soluzioni ergonomiche per il sovraccarico biomeccanico. XXXXXXXXXXXXXXXX Definire le liste di controllo per il contrastodegli infortuni e delle malattie professionali più frequenti e gravi, daadottarsi nell’ambito dell’Ufficio Operativo Regionale e da presentare al Comitatoregionale ex art. 7 D.Lgs 81/08. XXXXXXXX

Formazione degli operatori dei Servizi incaricati dell’attività di vigilanza. XXXXXXXXXXXXXXXX

(29)

Realizzazione di piani di vigilanza percomparti e attività a maggior rischio, in particolare agricoltura ed edilizia, attraverso un approccio proattivo, conl’utilizzo della lista di controllo. XXXXXXXXXXXXXXXX Audit, nell’ambito dei servizi, relativamente alla attività di vigilanza svolta per la prevenzione delle patologie muscolo scheletriche da sovraccarico biomeccanico. XXXXXXXXXXXXX

INDICAT ORI Fo nte Fo rm ula V alore d i par te nz a (ba se lin e) 201 6 201 7 201 8 201 9

% di operatori addetti alla vigilanza formati Rilevazione ad hoc N. operatoriformati/N. operatori x 100 50%60%75%100%100%

Evidenza del rapporto annuale dell’attività del progetto. Rilevazione ad hoc NANoSìSìSìSì Numero di Dipartimenti di Sanità Pubblica in cuivengono attivati percorsi di informazione, formazione, assistenza diretti ai medici competenti, ai medici di medicina generale e ai mediciospedalieri finalizzati all'emersione e denuncia delle malattie professionali. Rilevazione ad hoc NAAssente3 6 8 8

(30)

Evidenza di programmazione nell’ambito delComitato regionale di coordinamento ex. Art. 7D.Lgs 81/08 delle iniziative promosse in collaborazione anche con gli Enti bilaterali, in tema di informazione, formazione, assistenza rivolta a RSPP e RLS, RLST e altri soggetti per favorire una corretta valutazione del rischio da sovraccaricobiomeccanico. Verbale Comitato regionale dicoordinamento NANoSìSìSìSì Numero di Dipartimenti di Sanità Pubblica in cuivengono attivate iniziative di informazione, formazione e assistenza rivolte a RSPP e RLS, RLST. Rilevazione ad hoc NAAssente3 6 8 8

Evidenza di adozione di atti di indirizzo nazionale e regionali ivi comprese liste di controllo, finalizzate a garantire uniformità e trasparenza nell'attività divigilanza e controllo. Rilevazione ad hoc NAAssenteSìSìSìSì N. Aziende controllate per il rischio di sovraccarico biomeccanico. Rilevazione ad hoc NA100100 150 200 200

(31)

C odic e proge tto e nom e

1. 6 - M oni toraggi o e c ont enim en to del ris chio can cerog en o pro fes siona le

CONSOLIDAMENTO

S i co nfe rm an o le att iv ità p rev iste d al prog ett o a gg iorn an do il cron op rog ram m a a l b ien nio 2 01 8-2 019 e i v al ori att esi pe r g li in dicat ori , co m pre so q uel lo sent inel la

C ronoprogram m a 201 5 201 6 201 7 201 8 201 9

IIIIVI II IIIIVI II IIIIVI II IIIIVI II IIIIVProduzione di un report annuale dell’attività del progetto eimplementazione sistema informativo regionale con i dati dell’attività di vigilanza e dell’archivio regionale degli esposti a cancerogeni professionali XXXX Produzione report annuali su ReM e ReNaTUNS XXXX

Avvio COR Bassa Frazione e produzione relativo Report annuale XXX Costituzione del gruppo di lavoro regionale tra Registri tumori dipopolazione e registri specializzati per la gestione armonizzata del flusso dati suicasi di tumori occupazionali (referenti COR) e stesura di un protocollo diprocedure per la condivisione dei dati XX

(32)

Produzione report annuale attività disorveglianza ex-esposti a CVM ed exesposti ad amianto, ove presenti XXXX Attivazione di percorsi di informazione, formazione, assistenza diretti ai medicicompetenti, ai medici di medicinagenerale e ai medici ospedalieri, in sinergia con i Piani del Setting ambienti dilavoro, sui rischi e gli eventuali danni alla salute ad essi correlati, volti a favorirel’emersione e l’appropriatezza deipercorsi medico legali per il riconoscimento delle malattie professionali XXXXXXXXXXXXXXXX

Progettazione di strategie dicomunicazione del rischio cancerogeno professionale all'interno delle Case della Salute e realizzazione materiali divulgativi per comunicazione del rischio XXXXXXXXXXXXXXXX Implementazione delle liste di controllo per il contrasto del rischio cancerogeno da adottarsi nell’ambito dell’Ufficio Operativo Regionale e da presentare alComitato regionale ex art. 7 D.Lgs 81/08. Le stesse sono utilizzate nell’attività divigilanza ai fini della qualità e dell’omogeneità dell’azione di controllo e sono promosse come strumento diautocontrollo da parte delle imprese. XXXXXXXXXXX

(33)

Inserimento nei programmi annuali diattività degli SPSAL di un piano specificodi vigilanza, secondo le linee di indirizzo regionali, nei comparti in cui è nota la presenza di cancerogeni professionali, adottando un approccio di tipo proattivo e utilizzando liste di controllo predisposte a livello regionale, con particolare riferimento agli aspetti legati alla valutazione dei rischi, al rispetto del divieto di esposizione al fumo passivo, alla congruità dei protocolli disorveglianza sanitaria ed alle misure dicontenimento del rischio cancerogeno. XXXXXXXXXXXXXXXX Programmazione nell'ambito del Comitatoregionale di coordinamento ex art. 7 D.Lgs 81/08 di iniziative promosse in collaborazione con i soggetti della bilateralità in tema di informazione, formazione e assistenza rivolte a RLS, RLST e altri soggetti. XXXXXXXXXXXXXXXXX

INDICAT ORI Fo nte Fo rm ula V alore d i par te nz a (ba se lin e) 201 6 201 7 201 8 201 9

Numero di Aziende a rischio cancerogeno controllate

Rile vazione ad hoc NA180198218240240 Evidenza del rapporto annuale dell’attività Rilevazione ad hoc NANoSìSìSìSi

(34)

Evidenza diprogrammazione nell’ambito del Comitato regionale di coordinamento ex. Art. 7 D.Lgs 81/08 delle iniziative promosse in collaborazione anche con gli Enti bilaterali, in tema di informazione, formazione, assistenza rivolta a RSPP e RLS, RLST e altri soggetti. Verbale Comitato regionale dicoordinamento NANoSìSìSìSi Numero di Dipartimenti di Sanità Pubblica in cuivengono attivati percorsi diinformazione, formazione, assistenza diretti ai medici competenti,ai medici di medicina generale e ai medici ospedalieri finalizzati all'emersione e denuncia delle malattie professionali. Rilevazione ad hoc NAAssente3 6 8 8

(35)

C odic e proge tto e nom e

1.7 - Pr ev enz ione del ri sc hio stres s lav oro correla to e p ro m oz ione del m ig lior am ent o del benes sere organi zz at iv o e della re spon sabili tà so ciale d’im pres a

CONSOLIDAMENTO

S i co nfe rm an o le att iv ità p rev iste d al prog ett o a gg iorn an do il cron op rog ram m a a l b ien nio 2 01 8-2 019 e i v al ori att esi pe r g li in dicat ori , co m pre so q uel lo sent inel la . Il p rog ett o v ien e a rricc hito d i u na a zion e e re lat iv o o bie ttiv o ch e p re ve de la p re dispo siz ion e d i a tti di in dir izz o pe r la prev en zion e d ei ri sch i d a stre ss lav oro co rre lat o in am biti sp ecif ici (stru ttu re pe r la pri m a in fa nz ia e p er gli a nz ian i) e su i te m i d ell a v iole nz a e d ell e m olest ie ne i luo gh i d i lav oro

C ronoprogram m a 201 5 201 6 201 7 201 8 201 9

IIIIVI II IIIIVI II IIIIVI II IIIIVI II IIIIV

Rapporto annuale dell’attività del progettoe implementare del sistema informativo regionale con i dati derivanti dall’attività divigilanza in materia di stress lavoro correlato XXXX Attivare percorsi di informazione, formazione, assistenza diretti ai medicicompetenti, ai medici di medicinagenerale e ai medici ospedalieri, in sinergia con i Piani del Setting ambienti dilavoro, sui rischi e gli eventuali danni alla salute ad essi correlati, volti a favorirel’emersione e l’appropriatezza deipercorsi medico legali per il riconoscimento delle malattie professionali XXXX

(36)

Programmazione nell’ambito del Comitatoregionale di coordinamento di azioni dipromozione dirette all’adozione volontariada parte delle imprese di buone prassi edi programmi di miglioramento del benessere organizzativo nelle aziende XXXX Elaborazione di un progetto formativo pergli operatori SPSAL e realizzazione delle relative iniziative formative in tema diResponsabilità Sociale d’Impresa e disviluppo di competenze relative alla promozione del benessere organizzativo. XXXXXXXXXXXXXXXX

Effettuazione di iniziative di informazione e promozione rivolte alle Associazioni delle Imprese e alle Organizzazioni Sindacali a livello regionale e di singole AUSL, in materia di adozione volontariada parte delle imprese di buone prassi edi azioni di miglioramento del benessere organizzativo coerenti con gli atti diindirizzo regionali. XXXXXXXXXXXXX Coinvolgimento di imprese persperimentare l’adozione volontaria dispecifici progetti di miglioramento delbenessere organizzativo. Elaborazione e diffusione dei risultati. XXXX

Predisposizione di atti di indirizzo regionali finalizzati alla prevenzione deirischi da stress lavoro correlato in ambiti specifici quali quello delle strutture per la prima infanzia e per gli anziani e che pongano attenzione anche alla tematica XXXXXXXX

(37)

della violenza e delle molestie nei luoghidi lavoro in generale Formazione degli operatori dei Servizi incaricati dell’attività di vigilanza su SLC XXXXX Realizzazione di iniziative informative neiconfronti delle Parti sociali nell’ambito delComitato regionale di coordinamento e a livello di Azienda USL XXXXXX

Implementazione dell’attività di vigilanza diretta alla riduzione del rischio SLC, attraverso un approccio proattivo, conl’utilizzo della lista di controllo. XXXXXXXXXXXXXXXXXX

INDICAT ORI Fo nte Fo rm ula V alore d i par te nz a (ba se lin e) 201 6 201 7 201 8 201 9 Num ero a zien de c on tro lla te m ed ian te l’ut ilizzo di li sta d i co ntro llo in te rn a Ri lev az ion e a d hoc NA 50 70 90 100 100

E vide nz a Ra pp orto a nn ua le d ell ’at tiv ità d el prog ett o Ri lev az ion e a d hoc No Sì Sì Sì Si

Num ero d i Di pa rti m en ti d i S an ità P ub bli ca in cu i ve ng on o a ttiv ati p erc orsi d i in fo rm az ion e, fo rm az ion e, a ssiste nz a d ire tti a i m ed ici co m pe te nti, ai m ed ici d i m ed ici na g en erale e a i m edi ci os pe dal ier i Ri lev az ion e a d hoc NA A sse nte 3 6 8 8

(38)

E vide nz a d i p rog ram m az ion e d a p art e d el Com ita to re gion ale d i c oo rdin am en to e x a rt.7 D.L gs 8 1/0 8 d ell e in iz iat iv e d i in fo rm az ion e e promoz ion e ri vo lte a lle A sso ciaz ion i d ell e im prese e a lle o rg an iz za zion i sind aca li in m at er ia di adoz io ne vo lo nta ria da par te del le im prese d i b uo ne p ras si e d i m ig lio ram en to d el ben es se re org an izz ativ o e d i p rev en zion e d ell o stre ss la vo ro -co rre lat o e d i p ro m oz ion e d ell a resp on sa bil ità so ciale d 'im pres a. V erba le Com ita to Reg ion ale d i Coo rdin am en to NA No Sì Sì Sì Si E vide nz a d i a do zion e d i a tti di ind irizz o re gion ali fin ali zz ati a lla p rev en zio ne d ei ri sch i d a st ress lav oro co rre lat o in a m biti sp eci fici q ua li q ue llo de lle st rut tu re pe r l a p rim a in fa nz ia e p er g li anz ia ni e c he p ong an o a tte nz io ne a nc he a lla te m atica d ell a v iole nz a e d ell e mo lest ie n ei luo gh i d i lav oro in g en erale Ri lev az ion e a d hoc NA A sse nte Sì Sì Sì Si

% d i o pe rato ri a dd ett i a lla v igilan za su llo st ress lav oro -co rre lat o e a lla p romoz ion e d el be ne sse re org an izz ativ o f orm ati ri sp ett o a l to ta le d eg li o pe rato ri S P S A L Ri lev az ion e a d hoc N. o pe ra to ri fo rm ati/N. oper ator i x 100 0 10% 20% 30% 30%

Num ero d i Di pa rti m en ti d i S an ità P ub bli ca in c ui veng ono a ttiv at i p er cor si d i in for m az io ne e promoz ion e ri vo lte a lle A sso ciaz ion i d ell e Im pres e e a lle O rg an iz za zion i S ind ac ali in m at er ia di adoz io ne vo lo nta ria da par te del le im prese d i b uo ne p ras si e d i m ig lio ram en to d el be ne sse re org an izz ativ o co eren ti co n g li a tti di ind irizz o re gion ali . Ri lev az ion e a d hoc NA A sse nte 3 6 8 8

(39)

C odic e proge tto e nom e 1. 8 - T utela della salut e degli opera tor i s anit ar i

CONSOLIDAMENTO

S i co nfe rm an o le att iv ità p rev iste d al prog ett o a gg iorn an do il cron op rog ram m a a l b ien nio 2 01 8-2 019 e i v al ori att esi pe r g li in dicat ori , co m pre so q uel lo sent inel la . E sse nd o te rm ina ta n ei te m pi prev isti l’a zion e rela tiv a a lla d efiniz ion e cri te ri e co nte nu ti n ec essa ri p er lo sv ilu pp o de l p rog ramm a in fo rm atizz ato reg ion ale pe r la g estio ne d ell e a ttiv ità d i so rv eg lia nz a sa nita ria , v ien e a gg iun ta l’a zion e rela tiv a a lla re ali zz az ion e d ell a c arte lla sa nit ari a in fo rm atiz za ta p rev ista p er i l 2 01 9.

C ronoprogram m a 201 5 201 6 201 7 201 8 201 9

IIIIVI II IIIIVI II IIIIVI II IIIIVI II IIIIV

Prevenzione della tubercolosi XXXXXXXXXXXXXXXXXXPrevenzione delle malattie trasmesse per via ematica XXXXXXXXXXXXXXXXXXEstensione coperture vaccinali per le malattie infettive prevenibili da vaccino XXXXXXXXXXXXXXXXXX Indicazione criteri per la valutazione dell’idoneità degli operatori portatori diHIV, HCV, HBV e di quelli che rifiutano le vaccinazioni. XXXXXX

Definizione criteri e contenuti necessari per lo sviluppo di un programma informatizzato, unico a livello regionale,per la gestione delle attività disorveglianza sanitaria XXXXXXXXXX

(40)

Realizzazione della cartella sanitariainformatizzata, unica regionale, per la gestione delle attività di sorveglianza sanitariae sperimentazione della stessa in almeno unaAzienda sanitaria XXXXXXXX

INDICAT ORI Fo nte Fo rm ula V alore d i par te nz a (ba se lin e) 201 6 201 7 201 8 201 9

Aziende sanitarie che effettuano la valutazione del rischio TB secondo le Linee di indirizzo regionali (*) Rilevazione ad hoc N. Aziende sanitarie che hanno aggiornatola valutazione del rischio TB nd 9 su 14 (70%) 11 su 13 (85%) 13 su 13 (100%) 13 su 13 (100%) Evidenza documentale dei criteri per la valutazione dell’idoneità al lavoro degli operatori portatori di HIV, HCV e HBV. Rilevazione ad hocNANoSì

Aziende sanitarie che hanno effettuato la classificazione deirepartiin base al rischio di trasmissione delle malattieprevenibili da vaccinoe definito leprocedure per estenderele coperture vaccinali negli operatori (*) Rilevazione ad hoc N. Aziende sanitarie che hanno effettuato la classificazione 8 su 17 (< 50%) 9 su 14 (70%) 11 su 13 (85%) 12 su 13 (92%) 13 su 13 (100%) Evidenza documentale dicriterie contenuti per lo sviluppo di un programma informatizzato per la gestione delle attivitàdi sorveglianza sanitaria, comprese quelleper il rischio biologico. Rilevazione ad hocNANoNoSì

Evidenza della cartella informatizzata, unica regionale, per lagestione delle attività di sorveglianza sanitaria Sì

(*) il numero di Aziende sanitarie è cambiato nel corso degli anni (4 Ausl sono confluite nell’unica Ausl della Romagna e a Reggio Emilia esiste ora una unicaAUsl). Il denominatore inoltre comprende stabilmente lo IOR

(41)

C odic e proge tto e nom e 2.1 - Sv iluppo re te epidem iologia am bi ent ale

CONSOLIDAMENTO

S i co nfe rm an o le att iv ità p rev iste d al prog ett o a gg iorn an do il cron op rog ram m a a l b ien nio 2 01 8-2 019 e i v al ori at tes i per g li i ndi ca tor i, c om pr es o q uel lo s ent inel la.

C ron oprogram m a 201 5 201 6 201 7 201 8 201 9

IIIIVI II IIIIVI II IIIIVI II IIIIVI II IIIIV

Definizione e formalizzazione della rete diepidemiologia ambientale XXXXProgettazione e realizzazione iniziative diformazione operatori XXXXXXXXXXXXXXXX Finalizzazione studi in corso XXXXXXXXElaborazione dati e produzione report sugli studi in corso XXXXXXXX

Ideazione e realizzazione progetto cementifici XXXXXXXXXXXX

Istituzione gruppo contaminantiXX

Definizione piano di monitoraggio integrato ambiente/alimenti XXXXX Implementazione piano di monitoraggio integrato ambiente/alimenti XXXXXXXXXXXXXXXX

(42)

INDICAT ORI Fo nte Fo rm ula V alore d i par te nz a (ba se lin e) 201 6 201 7 201 8 201 9

Adozione atto istitutivo della rete diepidemiologia ambientale Ricognizione ad hoc NANoSìAdozione atto istitutivo del grupporegionale contaminanti Ricognizione ad hoc NANoSì

N.ro report finali degli studi avviati Ricognizione ad hoc NA0 2 3 1 1 N.ro articoli pubblicati sulla letteraturascientifica Ricognizione ad hoc NA1 1 3 1 1

% operatori formati Ricognizione ad hoc n.ro operatori formati (esternie interni alla rete) / n.rooperatori targetx 100 1010305050

(43)

C odic e proge tto e nom e 2. 2 Az io ni di sani tà pubblica nell’ am bit o delle pro cedure V AS e di VI A

CONCLUSIONE(confluisce in 2.7)

Il p rog ett o è c on clus o: il d ocu m en to te cn ico c on le line e g uida p er l a v alut az ion e d ei c on te nu ti ig ien ico -sani ta ri è sta to rea liz za to in co eren za co n la prog ra m m az ion e, m en tre la fo rm az ion e ri vo lta a i re fe ren ti a zien da li p er l’u rba nistica, p er l a p ro m oz ion e d ell ’at tiv ità fisi ca e a i m ob ility m an ag er è st ata c om plet ata n el 20 17 . Dal m om en to c he il co nte sto n orm ati vo r eg io nal e si è m odi fic ato c on l ’ap pr ov az io ne del la nu ov a Leg ge Reg ion ale u rba nistica (*) ch e h a in tro do tto s os ta nz iali m od ifich e n el pe rcorso de lla p ian ificaz ion e t err ito ria le , la fo rm az ion e p er gli o pe rato ri d i sa nit à p ub bli ca g ià prev ista n el prog ett o 2. 7 c ont er rà anc he u n appr ofo ndi m ent o su ll’ut ilizz o d ell o st rumen to V IS n ell e p roce du re d i V A S e V IA . L’un ica a zion e prog ram m ata co nflu isce qu ind i n ella fo rm az ion e p rev ista d al prog ett o 2.7 “A dv oc ac y per le po litich e d i p ian ificaz io ne u rb an istica e d ei tras por ti or ien ta te al la s al ute ” e i l pr es ent e pr og et to p uò de fin irs i co ncluso .

(*) Legge 21 dicembre 2017, n.24, Disciplina regionale sulla tutela e l’uso del territorio

C ronoprogram m a 201 5 201 6 201 7 201 8 201 9

IIIIVI II IIIIVI II IIIIVI II IIIIVI II IIIIV

Organizzazione dell’attività di formazione sull’ambiente costruito X X X Realizzazione e valutazione della formazione X X X X X X X X Progetto CCM “Linee Guida VIS - Tools forHIA” X X X

(44)

INDICAT ORI Fo nte Fo rm ula V alore d i par te nz a (ba se lin e) 201 6 201 7 201 8 201 9

1 o più corsi su Ambiente costruito per area vasta con almeno il 70% degli operatori che si occupano dipianificazione territoriale Rilevazione ad hoc N. operatori che hanno frequentato il corso/N. operatori che sioccupano dipianificazione territoriale x 100,riferito ad area vasta 100%

Disponibilità contenuto tecnico linea guida Rilevazione ad hoc Disponibiltà deicontenuti tecnici. Sì Applicazioni per area vasta Rilevazione ad hoc Almeno 1 applicazione per area vasta per proponenti e valutatori 100%

(45)

C odic e proge tto e nom e 2. 3 Piano regional e dei con trolli e della form az ione sul R EAC H e C LP

CONSOLIDAMENTO

S i co nfe rm an o le att iv ità p rev iste d al prog ett o a gg iorn an do il cron op rog ram m a a l b ien nio 2 01 8-2 019 e i v al ori at tes i per g li i ndi ca tor i, c om pr es o q uel lo s ent inel la.

C ronoprogram m a 201 5 201 6 201 7 201 8 201 9

IIIIVI II IIIIVI II IIIIVI II IIIIVI II IIIIVSvolgere attività ispettive nei luoghidiproduzione, importazione, detenzione,commercio, vendita ed impiego di sostanze e miscele. X X X X X X X X X X X X X X X X X X Svolgere controlli sulla completezza,coerenza e correttezza delle informazioni contenute in etichettature o schede di dati disicurezza dellesostanze e delle miscele pericolosemesse adisposizione del consumatore o del lavoratore. X X X X X X X X X X X X X X X X

Effettuare campionamenti e controlli analiticidisostanze e miscele pericoloseper la salute,per la sicurezza dell'uomo e per l'ambiente. X X X X X X X X X X X X X X X X X X

(46)

Realizzare corsi di aggiornamento accreditati ECM per operatori dei Dipartimenti di SanitàPubblica della Regione Emilia-Romagna. X X X X X X X X X X X X X X X X X X Realizzarecorsi diaggiornamento per operatori dell’Arpae della Regione Emilia-Romagna. X X X X X X X X X X X X X X X X X X

Realizzare eventi di informazione,formazione ed aggiornamento per responsabili e consulenti aziendali (RSPP, ASPP, ecc…), per medici competenti, difamiglia edospedalieri di emergenza/urgenza, per professionisti (salute, sicurezza, ambiente), insegnanti discuole di ogni ordine e grado, insegnanti estudenti universitari. X X X X X X X X X X X X X X X X X X

INDICAT ORI Fo nte Fo rm ula V alore d i par te nz a (ba se lin e) 201 6 20 17 201 8 201 9

% di operatori dei Servizi del DSPformati per essere formatori in eventi rivolti all’esterno di informazione, formazione ed aggiornamento in materia di sostanze chimiche tal quali o presenti in miscele od in articoli Rilevazione ad hoc Personale formato/personale selezionato x100 30%60%90%90%

N.visite ispettive all’anno Rilevazione ad hoc NA5660606060

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N.controlli all’anno di etichettature dipericolo/Schede di Dati di Sicurezza (SDS) Rilevazione ad hoc NA0 50505050 N.campionamenti Rilevazione ad hoc NA9 15151515

N.corsi d’aggiornamento accreditati ECMper operatori dei DSP Rilevazione ad hoc NA13131313 N.corsi d’aggiornamento accreditati ECMper operatori dell’Arpae Rilevazione ad hoc NA2 2 2 2 N. eventi diinformazione/formazione/aggiornamento,(corsi, seminari, convegni, ecc…) perl’applicazione del REACH e CLP Rilevazione ad hoc NA13131313

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C odic e proge tto e nom e 2. 4 R idu rre l e e spo siz ioni ad am ian to dei cit tadini e dei la vorat ori: Pia no Am iant o del la R egione Emilia -R om agna

RIMODULAZIONE(inserimento nuovo indicatore sentinella)

Il n uo vo P ian o A m ia nto a do tta to (*) d all a Reg ion e E m ilia -Rom ag na n el 20 17 d eli ne a g li o bie ttiv i e le az ion i da per se gui re. In q ues to c ont es to il P ro get to nel bi enni o 2 018 -2 01 9 pre vede i l c ons ol ida m en to del le az io ni già avv iat e e l’ attiv az io ne d ell e u lte rio ri a zion i p rev iste d al nu ov o P ian o a m ia nto , in p arti co lare l’a ttiv az ion e in tu tti i DSP d i p ercor si stru ttu rati fin ali zz ati a ll’assiste nz a in fo rm ati va e sa nita ria d i lav orato ri e x e sp osti e l’i m ple m en ta zion e d i u lte rio ri a zion i in fo rm ativ e e co m un icat iv e t ra cu i u n sit o re gion ale d ed icat o. S i è int rod otto il se co nd o ind ic ato re se ntin ell a p er m on ito rare al 20 19 l’ att iv az ion e il p rog ram m a d i assiste nz a in fo rm ativ a e sa nit ari a p er i la vo rato ri e x e sp osti a d a m ia nto

(*) Delibera Giunta Regionale n. 1945 del 4 dicembre 2017

C ronoprogram m a 201 5 201 6 201 7 201 8 201 9

IIIIVIIIIIIIVIIIIIIIVIIIIIIIVIIIIIIIVPredisposizione e adozione del Piano Amianto della Regione Emilia-Romagna XXXXXXDefinizione di criteri, percorsi eattivazione di archivi regionali dei lavoratori ex esposti ad amianto da partedel Centro Operativo Regionale (COR) XXXXXXXXXXXX Definizione di criteri, percorsi eattivazione di archivi regionali dei lavoratori attualmente esposti ad amianto XXXXXXXXXXXXXXXX

Definizione, sviluppo ed attivazione di unprogramma regionale di assistenzainformativa e sanitariadedicata ailavoratori ex esposti ad amianto presso iDipartimenti di SanitàPubblica della regione XXXXXXXXXXXXXX

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Promozione di procedure semplificate frai diversi Enti Pubblici per la gestione delleazioni e dei provvedimenti derivanti dalla presenza di manufatti contenenti amianto XXXXXXXXXXXXXX Promozione di procedure semplificate per la rimozione e smaltimento dipiccole quantità di materiali contenenti amianto XXXXXXXXXXXXXX

Definizione ed adozione di un sistemainformativo regionale per la gestione delle relazioni annuali ex art. 9 Legge 257/92 edei piani di lavoro ex artt. 250 e 256 D.Lgs. 81/08 XXXXXXXXXXXXXX Attività di comunicazione e informazione sul Piano amianto regionale e sui rischilegati all’amianto XXXXXXXXXXXXXXXXXX

INDICAT ORI Fo nte Fo rm ula V alore d i par te nz a (ba se lin e) 201 6 201 7 201 8 201 9

Produzione report del COR sui dati degli ex esposti RERNANoNoSìSìSIAdozione con atto regionale del Piano Amianto Regionale Emilia-Romagna Evidenzadocumentale NANoSì% di Dipartimenti di Sanità Pubblica chehanno svolto iniziative di informazione ecomunicazione sulPiano amiantoregionale e sui rischi legati all’amianto RER DSP che hanno svolto iniziative /totale DSP x100 30%60%100%

Dipartimenti di Sanità Pubblica chehanno attivato il programma diassistenza informativa esanitariadedicata ai lavoratoriex esposti adamianto COR RERNA8

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C odic e proge tto e nom e 2. 5 C om uni cA zione per la salu te

RIMODULAZIONE(riprogettazione)

S i co nfe rm an o le att iv ità p rev iste d al pro ge tto a gg iorn an do il cron op rog ram m a a l b ien nio 2 01 8-2 019 e i v al ori att esi p er gli ind icat ori . L’i nd icat ore se ntin ella è sta to ri fo rm ulat o in qu an to la M ap pa d ell a sa lut e (pri m a chi am ata M app a del le opp or tu ni tà) è or a on l ine ( *) e p er il bi en ni o s e ne pr ev ede l ’im pl em en ta zio ne e di ffus ione (nu ov o in dicat ore se nti ne lla ). S i è int rod ott o il se co nd o ind ica to re se ntin ell a p erch é il su cce sso d ell ’in izi ativ a d i co m un ic az ion e d ipe nd e d al m an te nim en to d ell ’ag giorn am en to d ell e in iz iat iv e lo ca li (*)

http://www.mappadellasalute.it/

C ronoprogram m a 201 5 201 6 201 7 201 8 201 9

IIIIVIIIIIIIVIIIIIIIVIIIIIIIVIIIIIIIV

Creazione della mappa delle opportunitàXXXXPromozione della mappaverso la popolazione generale XXXXXXXXXXXXXX Promozione della mappaverso operatorisanitari XXXXXXXXXXxxxx

Campagne dicomunicazione a sostegnodell'attività fisica XXXXXXXXXXXXxxxx

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Testata giornalistica on-line sulla promozione dell'attività fisica XXXXXXXXX

INDICAT ORI Fo nte Fo rm ula V alore d i par te nz a (ba se lin e) 201 6 201 7 201 8 201 9

Costruzione della mappa delle opportunità(dal 2018: Mappa della salute) Evidenzadocumentale NANon presentepresentepresente Implementazione e diffusione dell’utilizzo della mappa della salute Evidenzadocumentale NASìSìAggiornamento della mappa dellasalute:N. AUsl che comunicano annualmenteinformazioni complete per l'aggiornamento della mappa Evidenzadocumentale NA03688

N. AUsl chepromuovono la Campagnadi comunicazione per la diffusione della mappa della salute Evidenzadocumentale NA00488

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C odic e proge tto e nom e 2. 6 Proge tti di em pow erm ent di com un ità

RIMODULAZIONE(riprogettazione)

Com e g ià in dicat o nel te sto o rig ina rio il P rog ett o p rev edev a g ià u na r ev isione d el le at tiv ità s ul la b as e del la va lut az ion e co nd ott a e re lat iv a a lla p art e sp eri m en ta le re ali zz ata n el 20 16 Nell’ int erv all o d i te m po tra sco rso da ll’ad oz ion e d el P ia no Reg ion ale de lla P rev en zion e, oltr e a lla co ncl usion e e all a rea lizz az ion e d el rep ort rela tiv o a i “prog ett i d i co m un ità ”, so no sta ti ad ott ati p rov ve dim en ti n orm ativ i ch e da nn o in dicaz ion i su llo sv ilu pp o d i p roc essi d i e m po w erm en t a liv ell o lo ca le (*) Nel co rso de l 2 01 7 si è p roce du to pe rta nto a ll’in div idu az ion e d i linee stra te giche c he f acil ita ss ero e promuo ve sse ro il p ass ag gio da p rog etto sper im ent al e a p roce sso o rd ina rio , fo rne nd o u n mo de llo da u tili zz are pe r l a p ro ge tta zion e p arte cipa ta e il m on ito rag gio de gli in te rv en ti su cce ssiv i. Gli att i so pra cit ati id en tifica no la C asa d ell a S alut e co m e lu ogo f on da m en ta le pe r l’ int eg razio ne so cio -sa nita ria , la promoz ion e d ell a s alu te e l’e m pow er ment d el la com uni tà :rap pr es ent ano anc he il se tting id ea le per rea liz za re sine rg ie tra ap procci p arte cip ativ i sp eri m en ta ti d a d iv ersi se tto ri d el siste m a di W elfa re Reg ion ale: n el pe rseg uir e l’ ob iet tiv o d ell ’in te graz ion e so cio -sa nita ria , fo rte m en te d ichia rato n ell ’at tu ale P ian o S oci o-S ani tar io, il p erson ale sa nita rio c he h a fa cil ita to i “Prog ett i d i c om un ità ” p otr à co sì bene fic iar e d el f ra m ew ork m eto do log ico e d el prog ramm a fo rm ativ o st rutt urat o ch e so no sca tu riti d all’ es per ienz a d el C om m uni ty L ab. In q ue sto c ont es to tre rea ltà te rrito ria li (Pia ce nz a, B olog na e Ro m ag na ) sta nn o a vv ian do p rog ett az ion i di em pow er ment di co m uni tà c ent ra te su lle Cas e d ell a S alu te . Nei pros sim i a nn i si int en de so ste ne re e m on ito rar e ques ti per co rsi p art eci pa tiv i, f av ori rne l’ int eg raz ion e co n l e p oli tich e so cio -sa nit ari e e la diff usion e d i p roc essi an alog hi in altri a m biti t err ito ria li. La v alut az ion e d ei prog ett i rea liz za ti, m on ito rata n ell ’’ind icat ore se ntin ell a p re ce de nte m en te p rev isto , si è conc lu sa nel 2 017; vie ne per tant o i ns erit o un nuov o ind icat ore se nti ne lla co rre lat o a lle n uo ve a zion i p rev ist e nel bi enni o 20 18 -20 19

(*) -

Delibera di Giunta Regionale n. 2128 del 5 dicembre 2016 “Case della Salute indicazioni Regionali per il coordinamento e lo sviluppo delle comunità di professionisti e della medicina di iniziativa” - Deliberazione dell’Assemblea Legislativa n. 120 del 12 luglio “PianoSociale e Sanitario 2017-19”

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C ronoprogram m a 201 5 201 6 201 7 201 8 201 9

IIIIVIIIIIIIVIIIIIIIVIIIIIIIVIIIIIIIV

Conclusione dei progetti pilota in ciascunaAUsl XXX Rendicontazioni intermedie e finaliXXValutazione dei progetti pilotaXXXXDefinizione nuovo programma alla luce delle valutazioni effettuate XXXX

Realizzazione di progetti di empowerment dicomunità XXXXAttivazione e consolidamento di progetti di empowerment di comunità integrati nella programmazione socio-sanitaria, checoinvolgono le Case della Salute. XXXXXXXX

Formazione regionale dei facilitatori XXX

Redazione di unvademecum sulla facilitazione dei processi nelle case dellasalute XX

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INDICAT ORI Fo nte Fo rm ula V alore d i par te nz a (ba se lin e) 201 6 201 7 201 8 201 9

Attivazione e consolidamento nelle 3 Aree Vaste regionali di progetti integrati nella programmazione socio-sanitaria, nell’ambito “Casa della Salute” Rendicontazione specifica Aree Vaste in cuiè attivo almeno unprogetto 0 3 3 Partecipazione al corso di formazione regionale di primo livello per facilitatori nelle Case della Salute Rendicontazione specifica Aree Vaste cheinviano operatori alla formazione 0 3 3

% di progetti pilota conclusi rendicontati Rendicontazione specifica Rendicontazioni pervenute/Progetti attivi (6) x 100 100%

Relazione valutativa sui progetti realizzati Report ad hoc NANoSìSì

% di progetti di comunità attivati e rendicontati Rendicontazione specifica Rendicontazioni pervenute/Nuovi progetti attivi x100 100%

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C odic e proge tto e nom e 2.7 Adv oc ac y per le poli tic he di piani fic az ione urbani stic a e de i tra spor ti o rie nt at e alla salu te

RIMODULAZIONE(riprogettazione)

Il co nte st o n orm ativ o r eg ion ale si è m od ificat o co n l’ap prov az ion e d ell a n uo va L eg ge Re gion ale u rb an istica (*) ch e h a int ro do tto s ost an ziali m od ifich e n el pe rcorso de lla p ia nif ica zion e te rrito ria le. Q ue sto ren de n ece ss ari o ne i p ross im i a nn i a gg iorn are la fo rm az ion e in p arti co lare su l r uo lo d ei Di pa rti m en ti di S an ità p ub bli ca n ei n uo vi pe rcorsi d i p ian ificaz ion e te rrito ria le prev isti . La for m az io ne c om pr ender à u n ag gio rn am en to ag li oper ato ri d i sani tà pub bl ica s ul la c om pon ent e s al ute nel le pr oc edur e di V A S e V IA , in coer enz a c on q uant o es pl icit at o ne l prog ett o 2 .2 “Az ion i d i sa nità p ub bli ca n ell ’ambit o d ell e p roc ed ure d i V A S e V IA ” ch e si è c on cluso n el 2 01 7. La pr im a f as e di at tua zio ne dei P iani di M ob ilità del le A zie nd e s ani ta rie, g ià inse rita n el prese nte P rog etto e m on ito rat a d all ’in dicat ore se ntin ell a, è c onc lus a; si ritie ne im po rta nte c on tin ua re la p ia nif icaz ion e d i int erv en ti te si a int eg rare le a ttività d eg li o pe rato ri c he si occu pa no d i m ob ilità so ste nib ile n ell e A ziend e sa nita rie e s ul te rrito rio , riv olti o ltre ch e ai d ipe nd en ti anc he a gli u te nti d ei se rv izi sa nita ri. L’indi cat ore s ent inel la di nuov a istitu zion e mo nito ra q ue sta s ucce ssiv a f ase . S i ri tie ne in fin e ne l prossim o b ien nio d i int eg rare le a zion i prev iste d al P RP c on i niz iat iv e rea lizz ate i n co lla bo raz ion e co n la R ete I tal iana C ittà S an e-OMS, a lla q ua le la Reg ion e E m ilia -R om ag na ha ader ito ( **) a pa rti re d all a f ine d el 20 16 , in p arti co lare l’iniz ia tiv a su lla mo bil ità so ste nibile de i d ipe nd en ti B ike to W ork

(*) Legge 21dicembre 2017, n.24, Disciplina regionale sulla tutela e l’uso del territorio

(**)

Legge Regionale 30 settembre 2016, N.16:Partecipazione della Regione Emilia-Romagna all’Associazione “ReteItaliana Città Sane-OMS”

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C ronoprogram m a 201 5 201 6 20 17 201 8 201 9

IIIIVIIIIIIIVIIIIIIIVIIIIIIIVIIIIIIIV

Formazione degli operatori dei DSP suicontenuti della Nuova legge regionale urbanistica X Azioni di comunicazione dei contenuti disalute legati alle trasformazioni urbane e a piani di mobilità XXXXXXXXXXXXXXXXXX

Attivazione e sostegno ai percorsi casa-scuola e casa lavoro XXXXXXXXXXXXXXXXXXAdesione delle aziendesanitarie alla iniziativa sulla mobilità sostenibile dei dipendenti Bike to Work promossa dalla ReteCittà Sane OMS XX Pianificazione di azioni integrate orientate apromuovere interventi di sostenibilità nella mobilità dei dipendenti delle aziendesanitarie e degli utenti del SSN XX

Formazione integrata degli operatori sulla pianificazione diinterventi di sostenibilità nella mobilità dei dipendenti delle aziendesanitarie e degli utenti del SSN XX Attuazione diazioni orientate alla sostenibilità della mobilità dei dipendenti delle aziende sanitarie e degli utenti del SSN XXXX

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INDICAT ORI Fo nte Fo rm ula V alore d i par te nz a (ba se lin e) 201 6 201 7 201 8 201 9

% di Aziende sanitarie(AUsl + AOsp)che elaborano e attuano piani per incentivare la mobilità attiva e sostenibile dei dipendenti Report delle attività svolte Aziende sanitarie(AUsl + AOsp)cheattuano azioni specifiche 3(20%) 6(50%) N. di Aziende sanitarie (AUsl + AOsp) cheimplementano piani per incentivare la mobilità attiva e sostenibile deidipendentie sul territorio

Rep ort d ell e att iv ità sv olte

Aziende sanitarie(AUsl + AOsp) cheattuano azioni specifiche 512

Partecipazione alcorso diformazione sulla nuova legge regionale di operatoridei DSP (urbanistica e promozione dellasalute) Rilevazioneregionale N. Aziende USL cheinviano operatori 0// 8(100%)Aziende Sanitarie che aderiscono alla campagna della rete Città Sane “Bike towork” Rilevazioneregionale Aziende che inviano operatori/totale delle aziende x 100 0//3100%

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