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3. SISTEMA DI AQ PER LA RICERCA E LA TERZA MISSIONE

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Academic year: 2022

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NUCLEO DI VALUTAZIONE DI ATENEO - O.I.V.

SEZIONE: 1. VALUTAZIONE DEL SISTEMA DI QUALITA’

1. Sistema di AQ a livello di Ateneo

L’anno 2019 ha rappresentato il consolidamento delle buone pratiche di assicurazione della qualità avviate dall’Ateneo teramano negli anni precedenti, anche grazie alle sollecitazioni giunte dalla visita della CEV. Una illustrazione chiara ed esaustiva del sistema della qualità di Ateneo e dei suoi attori è contenuta nel Documento di organizzazione del sistema di assicurazione della qualità che, nella formulazione attualmente vigente, è stato aggiornato proprio nel 2019 (approvato in data 28 giugno 2019 da parte del Consiglio di Amministrazione, su parere favorevole del Senato Accademico con delibera del 26 giugno 2019).

https://www.unite.it/UniTE/Engine/RAServeFile.php/f/presidioateneo/Documento_organizzazione_sitema_assicurazione_della_quali ta_di_Ateneo_approvato_il_28_giugno_2019.pdf

Il NdV, che nella sua attuale composizione si è insediato a marzo del 2019, ha avviato una proficua attività di colloquio e confronto con i diversi attori dell’AQ, come testimoniato dal ciclo di audizioni che ha effettuato in continuità con l’attività del precedente NdV ( si veda sez. 4 – Strutturazione delle audizioni). Va inoltre sottolineato che la messa a regime nel 2019 del sistema ESSE3 ha consentito un più celere e costante flusso delle informazioni di cui il sistema di AQ si è ampiamente giovato.

Anche nel 2019 sono stati centrali nell’attività di AQ dell’Ateneo sia il PQA che le CPDS. Il primo ha confermato il suo ruolo a tutto tondo nelle attività di assicurazione della qualità. Ha svolto una costante azione di monitoraggio e di supporto alle strutture di AQ per la didattica e per la ricerca, ha emanato puntuali linee guida per assicurare un elevato standard di qualità, ha curato ed assicurato le azioni volte a garantire un corretto flusso informativo tra gli organi accademici e gli attori di AQ. In particolare, tra le numerose attività messe in campo nel corso del 2019, si rammentano il cooperative learning day e il potenziamento del quality point che grande apprezzamento avevano ricevuto durante la visita della CEV nel 2017. In merito al Quality point va segnalato che il nuovo PQA, insediatosi alla fine del 2019, ne ha disposto l’ampliamento delle funzioni e lo ha trasformato (su sollecitazione degli stessi studenti) in un vero e proprio Quality Lab (QLab) per aumentare il coinvolgimento degli studenti attraverso delle attività di laboratorio.

https://www.unite.it/UniTE/Documenti_del_Presidio_di_Qualita/Relazione_annuale_attivita_PQA_2018-2019

https://www.unite.it/UniTE/Documenti_del_Presidio_di_Qualita/Relazione_annuale_PQA_ottobre_2019_-_settembre_2020

https://www.unite.it/UniTE/Documenti_del_Presidio_di_Qualita

(2)

Le CPDS hanno svolto in maniera eccellente quella funzione di monitoraggio dell’attività didattica, formativa e di servizio agli studenti che il sistema riserva loro, evidenziando con chiarezza e completezza nelle relazioni annuali il grado di raggiungimento degli obiettivi da parte delle singole strutture e le criticità riscontrate; non si sono sottratte, infine, al loro ruolo di organi propositivi e hanno offerto suggerimenti e stimoli per l’ulteriore miglioramento del sistema di AQ.

https://www.unite.it/UniTE/Commissione_paritetica_Giurisprudenza/Relazione_Attivita_2019

https://www.unite.it/UniTE/Scienze_della_comunicazione/Commissione_paritetica_Scienze_della_comunicazione/Relazione_Comm issione_Paritetica_anno_2019

https://www.unite.it/UniTE/Commissione_paritetica_Bioscienze/RELAZIONE_COMMISSIONE_PARITETICA_DOCENTI- STUDENTI_2019

https://www.unite.it/UniTE/Commissione_paritetica_Medicina_veterinaria/RELAZIONE_ANNUALE_COMMISSIONE_PARITET ICA_2019

https://www.unite.it/UniTE/Scienze_politiche/Commissione_paritetica_Scienze_politiche/Relazione_annuale_Commissione_pariteti ca_2019_20_1

Confermando una best practice avviata già nello scorso anno, il NdV prende atto con soddisfazione che i documenti prodotti dalle CPDS, dal PQA e dallo stesso Nucleo, vengono portati costantemente all’attenzione degli organi di Governo dell’Ateneo così da consentire loro di intervenire prontamente per la risoluzione delle criticità che vengono evidenziate. Analogamente si esprime soddisfazione per la scelta, confermata anche quest’anno, di rendere immediatamente fruibili le schede SUA – CdS alle parti interessate (famiglie, studenti, imprese, ecc.) tramite il link Universitaly a cui si accede dalla sezione del sito web di Ateneo relativa alle “informazioni sul corso”.

Il Nucleo prende atto che nel 2019, così come auspicato nella relazione dell’anno precedente, sono state adottate quelle decisioni che assicureranno, a partire dall’A.A. 2020/2021, regole di ammissione ai CdS e modalità omogenee per il recupero degli OFA. L’Ateneo teramano ha aderito al Consorzio Interuniversitario Sistemi Integrati (CISIA), consentendo così dall’A.A. in corso agli studenti iscritti al quarto o quinto anno delle scuole secondarie superiori (sia italiane che estere) che vogliano iscriversi all’Università di sostenere un Test Online (TOLC). Sulla base dei risultati conseguiti nel test verranno attribuiti uno o più Obblighi Formativi Aggiuntivi (OFA) da soddisfare secondo le modalità descritte nel regolamento didattico del corso di studio dell’Ateneo in cui lo studente risulta immatricolato. Si rileva, peraltro, che non tutti i corsi di laurea hanno aderito alla citata modalità; si auspica che nel prossimo anno la totalità dei corsi si allinei a questa pratica.

https://www.unite.it/UniTE/Engine/RAServePG.php/P/528441UTE0104/M/20011UTE0104#A1

Infine, in merito alla diminuzione del numero di docenti che il precedente NdV aveva rilevato negli anni passati, si conferma l’inversione del trend negativo. Infatti, sebbene in misura contenuta, il 2019 ha registrato una crescita del numero totale dei docenti e dei ricercatori. Il NdV, inoltre, prende atto con soddisfazione dell’assicurazione avuta dall’Ateneo di aver posto in essere le procedure necessarie ad assicurare i numeri minimi anche alle Facoltà che sono ancora in sofferenza (si allega la nota dell’Area Risorse Umane - Ufficio AA.GG del 12.10.2020).

ALLEGATO: nota Area Risorse Umane - Ufficio AA.GG del 12.102020

Nella valutazione della qualità il NdV ha analizzato gli indicatori ANVUR di ateneo con attenzione particolare rivolta al posizionamento dell’Ateneo rispetto ai valori medi di ripartizione geografica e nazionali. Gli indicatori considerati hanno corrispondenti negli indicatori valutati per la valutazione

(3)

Nel grafico n.1 è rappresentato il posizionamento degli indicatori di Ateneo rispetto ai corrispondenti valori medi di ripartizione geografica e nazionali. Questi ultimi sono rappresentati attraverso barre verticali, mentre i valori dell’Ateneo sono riportati lungo una linea spezzata allo scopo di mettere meglio in evidenza il posizionamento degli uni rispetto agli altri. L’A.A. di riferimento è il 18/19.

Pur rilevando che i valori per l’Ateneo sono nella maggior parte degli indicatori poco distanti o maggiori dei valori di ripartizione geografica e nazionale, il NdV intende evidenziare quegli ambiti in cui il posizionamento è invece significativamente inferiore.

In particolare l’Ateneo ha un posizionamento inferiore ad entrambi i valori medi per quanto riguarda l’indicatore iA3 (percentuale di CFU conseguiti al I anno su CFU da conseguire (49,93%). Anche gli indicatori collegati con il proseguimento degli studi al secondo anno (iA14/Percentuale di studenti che proseguono nel II anno nella stessa classe di laurea; iA21/Percentuale di studenti che proseguono la carriera nel sistema universitario al II anno; iA21BIS/Percentuale di studenti che proseguono la carriera nel sistema universitario al II anno nello stesso Ateneo) esprimono un posizionamento inferiore a entrambi i valori medi lasciando prevedere un tasso di abbandono più alto nell’Ateneo che altrove; in effetti gli abbandoni dopo N+1 anni, N essendo la durata normale del percorso, raggiungono la quota 34,18% in Ateneo contro il 24,03% del valore medio nazionale e 27,74% del valore medio di ripartizione geografica

La sostenibilità espressa attraverso i vari rapporti studenti/docenti è nel grafico 2.

0,49 0,50 0,71

0,60 0,60

0,37 0,38 0,69

0,84

0,50 0,84

0,73

0,02 0,34

0,91

0,34 0,25

0 0,1 0,2 0,3 0,4 0,5 0,6 0,7 0,8 0,9 1

iA1 iA13 iA14 iA15 iA15BIS iA16 iA16BIS iA18 iA19 iA2 iA21 iA21BIS iA23 iA24 iA25 iA3 iA4 GRAFICO 1

INDICATORI DI ATENEO PER LA DIDATTICA - 2018/19 RIPARTIZIONE GEOGRAFICA NAZIONALE TERAMO

(4)

Nel grafico i diversi rapporti di sostenibilità sono rappresentati per aree: l’area medico-sanitaria, l’area scientifico-tecnologica e l’area umanistico-sociale.

E’ evidente non solo un minore grado di sostenibilità nell’area scientifico-tecnologica (iA27B, iA28B e iA5B) rispetto all’area umanistico-sociale (iA27C, iA28C e iA5C), ma soprattutto il diverso posizionamento dell’Ateneo rispetto ai valori medi di ripartizione geografica e nazionale, sempre superiore – o di pochissimo inferiore - nell’area scientifico-tecnologica, sempre inferiore – o di poco superiore – nell’area umanistico-sociale.

2. SISTEMA DI AQ A LIVELLO DEI CDS

L’Ateneo teramano presenta un’offerta formativa unica e differenziata rispetto a quella delle altre università abruzzesi caratterizzata dall’esistenza di un polo scientifico (con la Facoltà di Medicina Veterinaria e la Facoltà di Bioscienze e Tecnologie Agro - alimentari e Ambientali) e di un polo delle scienze umane (con le Facoltà di Giurisprudenza, Scienze Politiche e Scienze della Comunicazione).

Il NdV ha analizzato i documenti disponibili e, anche sulla base degli indicatori a disposizione, ha evidenziato gli aspetti critici più rilevanti nei singoli corsi di studio, la loro persistenza nel tempo e i miglioramenti intervenuti. I punti di attenzione sui quali si è concentrata l’analisi riguardano l’attrattività dell’offerta formativa e l’internazionalizzazione, la regolarità del percorso formativo e la sua sostenibilità.

Attrattività dell’offerta formativa

L’attrattività dell’offerta formativa è valutata attraverso l’andamento delle nuove entrate e il bacino di provenienza

Andamento delle immatricolazioni

L’A.A. 2019/2020, ha confermato quel cambio di rotta che era stato già segnalato nella relazione dello scorso anno in merito all’andamento delle immatricolazioni. Anche se i numeri sono ancora contenuti, il trend negativo sembra essersi definitivamente arrestato: nell’Ateneo, considerato nel suo

8,10

5,40 5,86

16,25

12,41

26,98

21,86

16,04

19,06

0,00 5,00 10,00 15,00 20,00 25,00 30,00 35,00

Rapporto studenti iscritti/docenti complessivo per larea medico-

sanitaria

Rapporto studenti iscritti al primo anno/docenti degli

insegnamenti del primo anno, per larea medico-

sanitaria

Rapporto studenti regolari/docenti

(professori a tempo indeterminato, ricercatori a tempo

indeterminato, ricercatori di tipo a

e tipo b) per larea medico-sanitaria*

Rapporto studenti iscritti/docenti complessivo per larea scientifico- tecnologica

Rapporto studenti iscritti al primo anno/docenti degli

insegnamenti del primo anno, per larea scientifico- tecnologica

Rapporto studenti regolari/docenti

(professori a tempo indeterminato, ricercatori a tempo

indeterminato, ricercatori di tipo a

e tipo b) per larea scientifico- tecnologica*

Rapporto studenti iscritti/docenti complessivo per larea umanistico-

sociale

Rapporto studenti iscritti al primo anno/docenti degli

insegnamenti del primo anno, per larea umanistico-

sociale

Rapporto studenti regolari/docenti

(professori a tempo indeterminato, ricercatori a tempo

indeterminato, ricercatori di tipo a e tipo b) per i corsi

dellarea umanistico-

sociale*

GRAFICO N. 2 SOSTENIBILITA' - 2018/19

ripsrtizione geografica nazionale TERAMO

(5)

all’aumento nei corsi di laurea di primo livello. Le iscrizioni per la prima volta ai corsi di laurea magistrale sono sensibilmente aumentate nel 2019/20 rispetto ai due anni precedenti. L’aumento è principalmente da attribuire all’attivazione di tre nuovi corsi di laurea magistrale nel 2019/2020 (Media, Arti, Culture; Scienze delle Produzioni Animali Sostenibili; Diritto, Economia e Strategia D'Impresa)

Bacino di provenienza

In merito al bacino di provenienza, come si può vedere nel grafico n. 3, sono particolarmente attrattivi al primo livello il CdS in Tutela e Benessere Animale (in aumento negli ultimi tre anni) e il CdS in Scienze della Comunicazione (sebbene in decrescita nel triennio) cui seguono i CdS in Discipline delle Arti, della Musica e dello Spettacolo e Viticoltura ed Enologia. E’ elevato il grado di attrattività del CdLMCU in Medicina Veterinaria ed è interessante l’attrattività del corso a ciclo unico di Giurisprudenza (sede di Avezzano) che ha registrato un incremento sensibile nel 2019/20 rispetto ai due anni precedenti, verosimilmente da collegare al cambiamento di sede.

Di interesse è anche il confronto con i valori medi della ripartizione geografica di appartenenza e quelli nazionali nei due livelli di CdS. Nel grafico n. 4, relativo all’A.A. 2019/20, i valori medi di ripartizione geografica e nazionali sono rappresentati attraverso barre verticali affiancate mentre i valori dell’Ateneo teramano sono rappresentati lungo una linea spezzata dimodoché si può cogliere nitidamente il posizionamento superiore dei CdS dell’Ateneo teramano rispetto ai valori medi di confronto:

20,90%

36,59%

17,39%

7,14%

49,65%

12,20%

26,83%

16,25%

72,13%

14,47%

59,26%

75,00%

0,00%

10,00%

20,00%

30,00%

40,00%

50,00%

60,00%

70,00%

80,00%

90,00%

GRAFICO N. 3

IMMATRICOLATI (L, LMCU) PROVENIENTI DA ALTRE REGIONI (%) 2017/18 2018/19 2019/20

(6)

L’elevata attrattività di Medicina Veterinaria, Tutela e Benessere Animale e Scienze della Comunicazione sono confermate nel confronto con i valori medi di ripartizione geografica e nazionali.

Nei CdS di secondo livello l’attrattività espressa dalla quota di iscritti al primo anno laureati in altro Ateneo è rappresentata nel grafico n. 5.

Emerge chiaramente che l’attrattività è in crescita nel 2019/20 praticamente in tutti i CdLM a parte Biotecnologie della Riproduzione-Reproductive Biotechnologies in cui la stessa tuttavia è elevata, e in modo persistente, nel triennio considerato.

Il confronto con i valori medi di ripartizione geografica e nazionale per il 2019/20 mostra una posizione dei CdLM dell’Ateneo superiore ai valori medi della ripartizione geografica; anche rispetto ai valori medi nazionali l’attrattività dei CdS dell’Ateneo è allineata o di poco inferiore ai valori medi nazionali; il dato dissonante dei CdLM in Media Arti e Culture, Scienze delle Produzioni Animali Sostenibili, Diritto, Economia e Strategia d’Impresa, non può considerarsi informativo perché il 2019/20 è stato l’anno di attivazione di queste lauree magistrali.

Internazionalizzazione

20,90%

36,59%

17,39%

7,14%

49,65%

12,20%

26,83%

16,25%

72,13%

14,47%

59,26%

75,00%

0,00%

10,00%

20,00%

30,00%

40,00%

50,00%

60,00%

70,00%

80,00%

GRAFICO N. 4

Immatricolati al primo anno (L, LMCU) (%) provenienti da altre regioni 2019/20 - Confronto con i valori medi di ripartizione geografica e nazionali

ripartizione geografica nazionali TERAMO

52,17%

47,37%

38,46%

28,85%

21,88%

32,00%

4,55%

20,00%

0,00%

10,00%

20,00%

30,00%

40,00%

50,00%

60,00%

70,00%

Biotecnologie della riproduzione - Reproductive Biotechnologies

Management and business communication -

Management e comunicazione

d'impresa

Scienze Politiche Internazionali

Scienze delle Amministrazioni

Media, arti, culture

Scienze e tecnologie alimentari

Scienze delle produzioni

animali sostenibili

Diritto, Economia e Strategia

d'impresa GRAFICO N. 5

LM - Iscritti al I anno laureati in altro ateneo (%) 17/18 18/19 19/20

(7)

Il grado di internazionalizzazione è valutato attraverso la “mobilità in uscita” (studenti che acquisiscono CFU all’estero) e l’ “attrattività internazionale” o “mobilità in entrata” (studenti che si iscrivono all’Ateneo teramano avendo acquisito il precedente titolo di studio all’estero).

La mobilità in uscita valutata attraverso la quota di CFU conseguiti all’estero dagli studenti regolari sul totale dei CFU conseguiti entro la durata normale del corso (indicatore iC10) espone una situazione insoddisfacente in tutti gli anni osservati; i valori dell’indicatore in tutte le tipologie di CdS sono frequentemente nulli e irrilevanti nei casi restanti. C’è da osservare, tuttavia, che i valori di questo indicatore sono bassi “per costruzione”: il tipo di studente considerato nell’indicatore è lo studente regolare, cioè iscritto entro la durata normale del corso di studio; d’altra parte, è noto che gli studenti regolari tendono a non attivare procedure di mobilità verso l’estero; il fenomeno è noto:

il periodo da trascorrere all’estero può essere percepito come elemento di ritardo nel conseguimento del titolo e comunque rinviato o a una fase avanzata del percorso formativo (in cui lo studente presumibilmente cessa di essere “studente regolare”) oppure, nel caso di CdS di primo livello, al livello successivo.

Il confronto con i valori medi di ripartizione geografica e nazionali mostra che questi valori sono ovunque bassi.

Una situazione ancora insoddisfacente, anche se solo leggermente migliore, si osserva per le percentuali di laureati entro la durata normale del CdS che hanno acquisito almeno 12 CFU all’estero (Indicatore iC11); non di rado i valori percentuali sono confrontabili e a volte superiori ai valori medi di ripartizione geografica e nazionali.

La mobilità in entrata è valutata attraverso l’indicatore iC12 / Percentuale di studenti iscritti al primo anno del corso di laurea (L) e laurea magistrale (LM, LMCU) che hanno conseguito il precedente titolo di studio all’estero. Anche la mobilità in entrata presenta valori dell’indicatore bassi comunque sostanzialmente confrontabili con i valori medi di ripartizione geografica e nazionali. Tra i corsi di laurea magistrale sono da segnalare i CDLM in Management and Business Communication - Management e Comunicazione D'Impresa, Scienze Politiche Internazionali e Scienze e Tecnologie Alimentari (Food and Science Technologies) in cui i valori percentuali superano i riferimenti di ripartizione geografica e nazionali e sono presumibilmente da collegare oltre che ai contenuti internazionali all’erogazione del corso in lingua inglese.

Regolarità del percorso formativo

La qualità del percorso formativo è valutata attraverso il conseguimento di un adeguato numero di CFU nella durata normale del percorso, la quota di abbandoni e la durata degli studi; un’attenzione particolare è rivolta alla regolarità del primo anno del percorso dove di solito si annidano le criticità che persistono negli anni successivi. Il periodo in esame è di regola il triennio 2016/17-2018/19, con estensione al 2019/20 quando i dati relativi possono ritenersi consolidati; sono evidenziate le persistenze negative ed è valutato il posizionamento rispetto ai valori medi di ripartizione geografica e nazionali.

Studenti e laureati regolari

Una visione complessiva, anche se tutt’altro che nitida, della regolarità dei percorsi formativi si può ottenere considerando le quote di iscritti regolari (gli iscritti entro la durata normale del CdS) e di laureati regolari (i laureati entro la durata normale del corso). Nel valutare sia le quote di iscritti regolari che quelle dei laureati regolari, in particolare, per valutare l’andamento dei cosiddetti “fuori corso” nel tempo, occorre avere presente, l’età del corso di studio: in corsi di studio di attivazione recente, rispetto all’anno preso come riferimento, gli studenti regolari sono “per definizione”

predominanti.

(8)

Nel grafico n. 6 sono rappresentate le quote percentuali di iscritti regolari nel triennio 2017/18- 2019/20 separatamente per CdL, CdLM e CdLMCU per i corsi di studio “consolidati”, ovvero attivi almeno da un numero di anni superiore alla loro durata normale; non sono inoltre considerati i CdS non più attivi dal 2018/19; gli anni successivi sono indicati attraverso intensità crescente del colore.

Il grafico rimanda un’immagine di sostanziale regolarità dei percorsi almeno in termini di studenti regolari: in effetti, nella maggior parte dei CdS già consolidati ad ogni livello e in modo persistente negli anni, ben oltre la metà degli studenti sono regolari. Al primo livello solo il CdL in Servizi Giuridici presenta una situazione insoddisfacente e in peggioramento negli anni successivi.

E’ soddisfacente la situazione nelle lauree magistrali. Nei corsi a ciclo unico la quota di studenti regolari è elevata a Medicina Veterinaria (oltre il 75% e in modo persistente negli ultimi tre anni);

meno elevata ma comunque sopra il 50% e in crescita la quota di studenti regolari nei CdS di Giurisprudenza, poco più elevata nella sede di Teramo.

Le quote di laureati regolari forniscono solo un’idea approssimata della durata degli studi. Una valutazione più accurata della durata si sarebbe potuta ottenere attraverso gli indicatori longitudinali iC17/Percentuale di immatricolati (L; LM; LMCU) che si laureano entro un anno oltre la durata normale del corso nello stesso corso di studio e iC22/Percentuale di immatricolati (L; LM; LMCU) che si laureano, nel CdS, entro la durata normale del corso, che consentono di seguire nel tempo coorti di immatricolati fino al conseguimento del titolo; questi indicatori sono attualmente in aggiornamento, e a questo viene rimandata l’analisi più approfondita.

Come per gli studenti regolari, anche per i laureati regolari occorre tenere presente l’anno di attivazione del corso di studio rispetto all’anno preso come riferimento. Nel grafico n. 7 sono rappresentate le quote percentuali di laureati regolari nel triennio 2017, 2018, 2019 separatamente per CdL, CdLM e CdLMCU relativamente ai corsi di studio “consolidati”, ovvero attivi almeno da un numero di anni superiore alla loro durata normale; gli anni successivi sono indicati attraverso intensità crescente del colore.

30,57 76,90

90,01

66,94 83,56

95,12

78,38 76,12

58,48 52,86

75,06

0,00 10,00 20,00 30,00 40,00 50,00 60,00 70,00 80,00 90,00 100,00

GRAFICO N. 6 STUDENTI REGOLARI (%)

(9)

Ne deriva un quadro non negativo della regolarità dei tempi di laurea con l’eccezione del CdS in Servizi Giuridici e Scienze Politiche con quote basse di laureati regolari, come d’altra parte è lecito aspettarsi in presenza di corsi di studio con elevate quote di studenti fuori corso. Elemento di ulteriore criticità è anche il fatto che in questi due CdL le quote dei laureati regolari decrescono negli anni successivi.

Lo stesso grafico evidenzia una situazione soddisfacente nei corsi di laurea magistrale in linea con le quote di studenti regolari; diversa e insoddisfacente, invece, si presenta la situazione nei corsi di laurea a ciclo unico, particolarmente nei corsi di studio di Giurisprudenza in entrambe le sedi di Teramo ed Avezzano, come peraltro prevedibile sulla base della quota di studenti regolari. Meno comprensibile è la bassa quota di laureati regolari per Medicina veterinaria, dove invece la quota di studenti regolari è elevata, presumibilmente da imputare agli stage e/o tirocini svolti alla fine del percorso.

Nel grafico n. 8 è rappresentato il confronto con i valori medi di ripartizione e nazionali relativamente all’anno 2019. Pur tralasciando i corsi di studio di attivazione recente nella sede di Teramo per i quali tutti i laureati registrati nel 2019 sono necessariamente laureati regolari, si osserva in generale un posizionamento superiore con l’eccezione di Servizi Giuridici e Scienze Politiche tra i corsi di primo livello, di Scienze Politiche tra i corsi di secondo livello e Giurisprudenza tra i corsi a ciclo unico.

20,69%

52,86%

82,21%

28,30%

84,95%

94,44%

77,27%

56,52%

12,78% 9,38%

36,73%

0,00 0,10 0,20 0,30 0,40 0,50 0,60 0,70 0,80 0,90 1,00

GRAFICO N. 7 LAUREATI REGOLARI (%)

(10)

Studenti regolari attivi

Per studenti regolari attivi si intendono qui gli studenti iscritti entro la durata normale del corso (studenti regolari) che abbiano acquisito almeno 40CFU nell’anno solare di riferimento. Nel grafico n. 9 sono rappresentate distintamente per i tre livelli di corso di studio le quote di studenti regolari attivi nel triennio 2016/17-2018/19. Gli anni successivi del triennio sono rappresentati con intensità crescente del colore.

Il quadro degli studenti regolari attivi al primo livello è nel complesso soddisfacente; si ripropone una grave criticità per il CdS in Servizi Giuridici confermando il trend negativo che caratterizza il corso;

quote non elevate, ma in crescita, si registrano nei CdS in Biotecnologie, Scienze e Tecnologie Alimentari e Viticoltura ed Enologia; negli altri CdS si registrano stabilità o miglioramenti, anche molto sensibili nel 2019 rispetto agli anni precedenti. Nel grafico n.10 è rappresentato il confronto con i valori medi di ripartizione geografica e nazionali relativamente all’anno 2018.

98,11%92,86%

20,69%

52,86%

82,21%92,31%

75,00%

28,30%

84,95% 94,44%

77,27%

56,52%

85,45%

66,67%

12,78%9,38%

36,73%

0,00%

20,00%

40,00%

60,00%

80,00%

100,00%

120,00%

GRAFICO N. 8

LAUREATI REGOLARI - 2019 - CONFRONTO CON I VALORI DI RIPARTIZIONE GEOGRAFICA E NAZIONALI Riaprtizione geografica nazionali TERAMO

36,44%

64,56%

15,19%

56,58%

75,33%

37,71%

22,55%

49,66% 53,08%

92,11%

64,29%

55,32% 55,86%

48,72%

39,26%

32,77% 36,52%

0,00%

10,00%

20,00%

30,00%

40,00%

50,00%

60,00%

70,00%

80,00%

90,00%

100,00%

GRAFICO N. 9 STUDENTI REGOLARI ATTIVI

(11)

A parte i CdL in Sevizi Giuridici e Viticoltura ed Enologia, si registra quasi ovunque un buon posizionamento degli altri.

Abbandoni

Un elevato tasso di abbandono nell’intera durata del percorso è già stato sottolineato a livello di Ateneo relativamente all’anno 2018/19. Il fenomeno viene analizzato relativamente al solo A.A.

2019/20 escludendo i corsi non più attivi nell’anno in esame e i corsi con età inferiore alla loro durata normale. Nel grafico n. 11 sono rappresentate le quote di abbandoni complessivi per le tre diverse tipologie di CdS rappresentate in sequenza.

E’ evidente dal grafico che il fenomeno degli abbandoni durante l’intero percorso non manifesta aspetti critici nelle lauree magistrali che, di solito, sono frutto di scelte consapevoli e meditate da parte degli studenti e quindi una volta scelte non sono “abbandonate”. Lo stesso accade per corsi di studio a scelta vocata come Medicina Veterinaria dove il tasso di abbandono nell’intero percorso non raggiunge il 20%. Il fenomeno, invece, manifesta aspetti critici nella maggior parte dei corsi di primo livello con l’eccezione dei CdL in Economia, Scienze della Comunicazione e Viticoltura ed Enologia nei quali la quota di abbandoni si attesta intorno a 30%, mentre nei restanti supera il 50%; aspetti

36,44%

64,56%

15,19%

56,58%

75,33%

37,71%

22,55%

49,66%53,08%

92,11%

64,29%

55,32%55,86%

48,72%

39,26%

32,77%36,52%

GRAFICO N. 10

STUDENTI REGOLARI ATTIVI - 2018 - CONRONTO CON I VALORI DI RIPARTIZIONE GEOGRAFICA E NAZIONALI

ripartizione geografica nazionali TERAMO

0,53 0,55 0,56

0,30 0,27 0,50

0,34

0,52 0,52

0,00

0,28 0,26 0,23 0,31

0,54 0,62

0,19

0,00 0,10 0,20 0,30 0,40 0,50 0,60 0,70 0,80 0,90 1,00

GRAFICO N. 11

ABBANDONI COMPLESSIVI DEL CdS - 2019/20

(12)

Il NdV ha condotto inoltre un’analisi approfondita sulle diverse modalità di abbandono del CdS al primo anno, quali il passaggio di CdS, il trasferimento di Ateneo, la mancata reiscrizione all’anno successivo, individuando nel passaggio dal primo al secondo anno il momento critico su cui valutare e calibrare gli interventi opportuni e soprattutto riconoscendo nelle mancate reiscrizioni la modalità principale di abbandono tra il primo e il secondo anno.

Sostenibilità dell’offerta formativa

Il rapporto tra risorse richieste dall’offerta formativa e risorse disponibili deve essere costantemente controllato non solo per garantire il rispetto dei requisiti normativi, ma anche per tenere conto delle criticità del sistema universitario tra cui il trend delle risorse.

La sostenibilità dell’offerta formativa è analizzata negli aspetti di:

- sostenibilità della didattica in termini di ore di docenza erogata da docenti assunti a tempo indeterminato rispetto alle ore di docenza erogata, e in termini di docenti di ruolo che appartengono a settori scientifico-disciplinari (SSD) di base e caratterizzanti del corso; l’obiettivo è valutare la sostenibilità, generale e specifica, con risorse interne dell’Ateneo;

- rapporto studenti/docenti in termini di rapporto tra studenti regolari e docenti, rapporto tra studenti iscritti e docenti complessivi e infine rapporto tra studenti iscritti al primo anno e docenti del primo anno.

Sostenibilità della didattica

Tra gli indicatori ANVUR, un indicatore di sostenibilità della didattica è costituito dall’indicatore iC19/Percentuale ore di docenza erogata da docenti assunti a tempo indeterminato sul totale delle ore di docenza erogata che esprime, in termini percentuali, la quota di ore di docenza erogate dai docenti a tempo indeterminato nel loro complesso, senza distinguere cioè tra professori e ricercatori.

Si tratta di un indicatore da monitorare perché la didattica da erogare che non è possibile coprire con docenza strutturata inevitabilmente richiede l’impegno di risorse esterne.

In questa direzione il Nucleo ritiene che i CdS con quote di impegno da parte di docenti strutturati inferiori a 70% debbano essere attentamente considerati e certamente considerati almeno in condizioni di allerta i CdS con quote inferiori a 50%.

Nel grafico n. 12 è riportato per ogni CdS il valore dell’indicatore nel triennio 2017/18-2019/20; gli anni successivi sono rappresentati attraverso intensità crescente di colore:

93,47%

88,46%

80,22%

65,12%

75,00%

91,23%

80,25%

76,60%

63,28%

70,09% 70,00%

100,00%

81,25% 81,90% 83,54% 83,54%

93,59%

0,00%

20,00%

40,00%

60,00%

80,00%

100,00%

GRAFICO N. 12

SOSTENIBILITA' DELLA DIDATTICA: DOCENZA EROGATA DA DOCENTI A TEMPO INDETERMINATO (%)

(13)

Uno sguardo d’insieme rivela che, per l’A.A. 2019/20, la percentuale di ore di didattica erogata da docenti a tempo indeterminato (professori e ricercatori) sul totale di ore di didattica erogata è inferiore al 70% solo nei CdL in Economia (65,12) e Tutela e Benessere Animale (63,28). Tuttavia il grafico mette anche in evidenza che la stessa percentuale, pur mantenendosi superiore al 70%, è diminuita nel 2019/20, rispetto all’anno precedente, nella maggior parte dei CdS di ogni livello; inoltre, per alcuni di questi, la diminuzione è persistente nel triennio fino a scendere sotto il 70% (CdL in Tutela e Benessere Animale). Verosimilmente il fenomeno è dovuto all’uscita di docenti non adeguatamente reintegrata con docenti a tempo indeterminato, ma si tratta in ogni caso di un aspetto da tenere sotto controllo in prospettiva.

Nel confronto con i valori medi di ripartizione geografica e nazionali i valori dell’indicatore sono tendenzialmente più elevati evidenziando una situazione più tranquilla nell’Ateneo teramano rispetto almeno alla ripartizione geografica di appartenenza. Questo aspetto si coglie nel grafico n. 13:

In sintesi, la sostenibilità dell’offerta formativa attraverso risorse strutturate dell’Ateneo si mantiene stabile e tendenzialmente superiore ai valori di ripartizione geografica e nazionali.

La copertura dell’offerta formativa nei settori di base e caratterizzanti, osservata per i tre livelli di studio e nel triennio 2017/18-2019/20, è elevata, persistente nel triennio, non di rado in crescita.

L’impegno è meno elevato, di poco superiore al 50% nel 2019/20 solo nel CdL in Economia.

Anche nel confronto con i valori medi di ripartizione geografica e nazionali i CdS di Teramo esprimono una copertura complessivamente maggiore.

Rapporto studenti/docenti

Il rapporto studenti/docenti, declinato nella forma di “studenti regolari”, “iscritti”, “iscritti al primo anno” etc., esprime il numero medio di studenti per docente e, valutandone l’impegno - in termini di studenti - esprime la sostenibilità del CdS. E’ evidente che tanto più è elevato il valore del rapporto, tanto più il corso esprime una situazione di sofferenza.

Nel grafico n. 14 è rappresentato, per il biennio 2018/19-2019/20 e per tutti i livelli di studio riportati in successione, il valore del rapporto tra studenti regolari e docenti tutti (professori a tempo indeterminato, ricercatori a tempo indeterminato, ricercatori di tipo a e tipo b); sono considerati tutti i CdS attivi nell’anno 2019/20; nel grafico l’intensità crescente di colore individua gli anni successivi.

93,47%

88,46%

80,22%

65,12%

75,00%

91,23%

80,25% 76,60%

63,28% 70,09% 70,00%

100,00%

81,25% 81,90% 83,54% 83,54%

93,59%

0,00%

20,00%

40,00%

60,00%

80,00%

100,00%

120,00%

GRAFICO N. 13

SOSTENIBILITA' DELLA DIDATTICA: DOCENZA EROGATA DA DOCENTI A TEMPO INDETERMINATO (%) - 2019/20 - CONFRONTO RIPARTIZIONE E NAZIONALE

ripartizione geografica nazionale Teramo

(14)

Il grafico evidenzia innanzi tutto una sostanziale stabilità dell’indicatore nel biennio in esame; al contempo rivela una certa diversità del numero medio di studenti regolari per docente non solo tra i livelli di corso, come è naturale aspettarsi, ma anche all’interno dei corsi dello stesso livello.

Questa diversità si ritrova anche nei valori medi di ripartizione geografica e nazionali rispetto ai quali tuttavia i CdS dell’Ateneo teramano hanno un posizionamento inferiore (tranne che per i CdS di secondo livello)

E’ naturale riconoscere in un valore elevato del rapporto una situazione di stress (molti studenti regolari per singolo docente) così come un valore basso potrebbe indicare una situazione di inefficienza (pochi studenti regolari e tanti docenti); ma al di là di queste considerazioni generiche è difficile riconoscere situazioni di stress o di inefficienza senza tenere conto del numero di studenti e soprattutto senza tenere conto della diversa numerosità delle classi cui il corso appartiene.

Una indicazione sul reale livello di stress di un CdS si può ottenere confrontando il rapporto studenti regolari/docenti con il rapporto tra numerosità massima della classe di appartenenza del corso e numero minimo di docenti richiesto; in linea teorica si può ritenere che un corso sia al limite della sostenibilità quando impegna il numero minimo di docenti necessari ed abbia il massimo degli studenti previsto nella classe di appartenenza; in questo caso, infatti, pur limitandosi all’offerta formativa minima, l’impegno del docente è di 15 CFU; il rapporto tra numerosità massima di studenti nella classe di appartenenza per la durata del corso e numerosità minima di docenti prescritta configura una soglia critica che, ove risulti superata, esprime una criticità tanto più acuta quanto più è elevata.

Tenendo in mente questa soglia critica si può verificare che nessun corso di studio dell’Ateneo la supera, neppure il CdS in Scienze della Comunicazione che pure presenta un numero medio di studenti regolari per docente elevato (37,47) perché è elevata la numerosità massima della classe di appartenenza, mentre rasentano questa soglia critica i CdS di primo livello in Biotecnologie e Tutela e Benessere Animale.

La sostenibilità che tiene conto dell’ampiezza dell’offerta formativa attraverso il numero di docenti a tempo pieno equivalenti è valutata attraverso l’indicatore iC27/Rapporto studenti iscritti/docenti complessivo (pesato per le ore di docenza). Il numero medio di iscritti per docente equivalente è elevato nei corsi di studio di primo livello in Biotecnologie, Scienze della Comunicazione e Tutela e Benessere Animale e nei corsi a ciclo unico di Giurisprudenza (Teramo) e Medicina Veterinaria.

Una attenzione particolare è stata dedicata alla sostenibilità al primo anno di corso, valutata attraverso l’indicatore iC28 / Rapporto studenti iscritti al primo anno/docenti degli insegnamenti del primo anno (pesato per le ore di docenza) e rappresentata nel grafico n. 15 che segue per il biennio 2018/19-

16,09

5,79 4,38 11,74

37,47

9,75

6,40 7,45 19,00

2,79 3,22 2,68 7,44

4,12 2,80 3,50

16,70 16,70

7,02

0,00 5,00 10,00 15,00 20,00 25,00 30,00 35,00 40,00

GRAFICO N. 14

STUDENTI REGOLARI/DOCENTI (iC/05) 2018/19 2019/20

(15)

La congestione già rilevata per l’intero percorso attraverso gli indicatori precedenti diventa più accentuata al primo anno nei CdL in Biotecnologie, Scienze della Comunicazione, Tutela e Benessere Animale ed Economia.

In sintesi la sostenibilità dei CdS non presenta aspetti critici di rilievo, piuttosto evidenzia qualche situazione di allerta che potrebbe facilmente rientrare con un reclutamento adeguato.

3. SISTEMA DI AQ PER LA RICERCA E LA TERZA MISSIONE

Anche per la ricerca e la terza missione il 2019 ha rappresentato l’anno di consolidamento e sviluppo del modello (basato su singole deleghe) che è stato avviato nel 2018 dalla nuova Governance di Ateneo. Il ruolo centrale che è stato attribuito alla ricerca viene ampiamente sottolineato nel Piano Integrato della Performance 2019-2021 che ricorda che l’impegno principale che l’Ateneo si è dato è proprio “quello di attribuire alla ricerca un ruolo sempre più significativo nel contesto delle attività volte a favorire lo sviluppo dell’Ateneo”. Nel medesimo documento viene sottolineata, altresì, la rilevanza delle attività di terza missione che rientrano tra i principali obiettivi che l’Ateneo si pone.

In linea con tali obiettivi, merita apprezzamento la scelta fatta dall’Ateneo di dotarsi di uno strumento per il monitoraggio e la programmazione della produzione scientifica e delle attività di TM. Il format, che i delegati hanno condiviso con il PQA, è stato approvato dal Senato Accademico nella seduta del 26 giugno 2019.

(https://www.unite.it/UniTE/Engine/RAServeFile.php/f/presidioateneo/Format_per_redazione_doc_di_programmazione_triennale_p er_le_politiche_della_qualita_ricerca_e_TM_di_facolta_approvato_SA.pdf).

La redazione di questo documento centrale è stata affidata alle Commissioni per l’Assicurazione della Qualità della Ricerca (AQR) che nel 2019 si sono viste riattribuire dalle Facoltà un ruolo fondamentale nell’attività di indirizzo e monitoraggio della ricerca e della TM.

In merito alla insufficienza delle forme di finanziamento della ricerca, criticità rilevata negli anni precedenti dallo stesso Nucleo, si esprime apprezzamento per lo stanziamento deliberato dall’Ateneo, su risorse proprie, per la realizzazione di progetti FARDIB al fine di potenziare ed investire nella ricerca di base. (delibera Senato Accademico del 19 marzo 2019

https://www.unite.it/UniTE/Engine/RAServeFile.php/f/ricerca/estrattoSA_19-03-2019.pdf).

71,83

22,78 17,78

43,50 96,67

31,13 16,50

34,00 38,02

5,59 4,52

14,86 17,67 5,06

28,38

5,14 13,66

0,00 20,00 40,00 60,00 80,00 100,00 120,00

GRAFICO N. 15

Rapporto studenti iscritti al primo anno/docenti degli insegnamenti del primo anno (pesato per le ore di docenza)

(16)

Infine, appaiono ampie ed efficaci le azioni poste in essere dall’Ateneo per il potenziamento dei progetti di ricerca internazionali (tutte puntualmente elencate a pag. 5, obiettivo 4, del Documento per la Relazione annuale del Presidio come riesame di Ateneo e revisione critica del funzionamento del sistema di AQ, allegato 3.4 della Relazione annuale del PQA).

https://www.unite.it/UniTE/Documenti_del_Presidio_di_Qualita/Relazione_annuale_attivita_PQA_2018-2019

Resta comunque la grave criticità costituita dalla scarsa rilevanza che viene data nel sito web di Ateneo alle attività svolte e ai documenti che le supportano.

4. STRUTTURAZIONE DELLE AUDIZIONI

Nel corso del 2019 il NdV ha proseguito il programma delle audizioni dei corsi di studio con l’intento di ampliare la diffusione della cultura della qualità, favorire il graduale miglioramento dei processi di AQ e monitorarne l’efficacia. Nel 2019 sono stati auditi i CdS e le Facoltà riportati nella Tabella 1. Le audizioni hanno fatto emergere problematiche di funzionamento dei CdS e delle CPDS che il NdV ha evidenziato, dando ampio spazio alle osservazioni della componente studentesca. In particolare si è soffermato sulle criticità evidenziate dalla CEV e sulle misure adottate per il loro superamento, nonché sull’utilizzo che viene fatto dai CdS e dalle CPDS dei dati relativi alla rilevazione delle opinioni degli studenti. I verbali delle sedute riportate nelle tabelle sono pubblicati nella homepage del NdV e riportano puntualmente quanto emerso nel corso delle audizioni effettuate:

[https://www.unite.it/UniTE/Verbali_NUVA?Verbali_NUVA&parAnno20080=2019].

Il NdV ha anche proseguito un percorso di ascolto e confronto diretto con le strutture amministrative di Ateneo (confronta Tabella 2). Anche in questo caso i verbali danno conto in maniera puntuale dell’esito delle audizioni.

Nella seduta del 3 dicembre 2019 il NdV ha approvato il calendario delle audizioni del NdV-O.I.V.

per l’intero anno 2020 pubblicato al seguente link:

[https://www.unite.it/UniTE/Engine/RAServeFile.php/f/nuva/CALENDARIO__2020_AUDIZIONI_NdV_-_O.I.V.pdf].

AUDIZIONI – Tabella 1

ANNO 2018 ANNO 2019

Corso di Studi Data audizione Corso di Studi Data audizione CPDS Giurisprudenza 25/01/18 Facoltà di Giurisprudenza 25.09.2019

LMG-01 Giurisprudenza 26/01/18

LM-59 Corso di laurea in Management

and business communication - Facoltà di Scienze della

Comunicazione

25.09.2019

(17)

CPDS Bioscienze e Tecnologie Agro-Alimentari e

Ambientali

21.02.2018

L-2 Corso di laurea in Biotecnologie - Facoltà di Bioscienze e Tecnologie agro–

alimentari e ambientali

25.09.2019

L-2 Biotecnologie 21.02.2018

Facoltà di Bioscienze e Tecnologie agro–alimentari e

ambientali

25.09.2019

LM -70 Food Science and

Technology 21.02.2018 Audizione del Presidente del

PQA 25.09.2019

L26 Viticoltura ed

enologia 21.02.2018 L-36 Scienze politiche 12.11.2019

L 38 Tutela e benessere

animale 16.03.2018

LM-63 Scienze delle

amministrazioni 12.11.2019 LM-62 Scienze politiche

internazionali 12.11.2019

CPDS Medicina

Veterinaria 16.03.2018

L 38 Corso di Laurea in Tutela e benessere animale

03.12.2019

LM-42 Corso di Laurea in Medicina Veterinaria

03.12.2019

LM-42 Medicina

Veterinaria 16.03.2018

LM/86 Corso di Laurea in Scienze delle produzioni

animali sostenibili

03.12.2019

Commissione Paritetica Docenti-Studenti della Facoltà

di Medicina Veterinaria

03.12.2019

AUDIZIONI – Tabella 2

Anno 2018 Anno 2019

Area

amministrativa/Ufficio

Data audizione

Area

amministrativa/Ufficio Data audizione Area Direzione generale -

Staff 26.06.2018 Servizio contabilità e supporto alla ricerca - Facoltà di Bioscienze e Tecnologie agro–alimentari e ambientali

17.01.2019 Area Servizi tecnici 26.06.2018

(18)

Sistema Bibliotecario 26.06.2018

Area Risorse umane,

organizzazione e appalti 10.07.2018

Servizio supporto qualità e didattica - Facoltà di Bioscienze e Tecnologie agro–alimentari e ambientali

17.01.2019 Area Formazione post-

laurea 11.10.2018

Nucleo di coordinamento sulla sicurezza e gestione dei rifiuti speciali

06.12.2018 Servizio Supporto Qualità e

Didattica – Facoltà di Medicina Veterinaria

06.12.2018

Servizio contabilità e supporto alla ricerca - Facoltà di Scienze della Comunicazione

17.01.2019 Servizio Contabilità e

Supporto alla Ricerca – Facoltà di Medicina Veterinaria

06.12.2018

Servizio attività

amministrativa contabile e gestione attività ospedale veterinario

06.12.2018

Servizio supporto qualità e didattica - Facoltà di Scienze della Comunicazione

17.01.2019 Ufficio Innovazione

dematerializzazione e gestione cartelle cliniche

06.12.2018 Servizio

Contabilità e Supporto alla Ricerca - Facoltà di Scienze politiche

06.12.2018

5. MODALITÀ E RISULTATI DELLA RILEVAZIONE

DELL’OPINIONE DEGLI STUDENTI E, SE EFFETTUATA, DEI LAUREANDI.

Le modalità e i risultati della rilevazione dell’opinione degli studenti fanno parte della Relazione sull’opinione degli studenti A.A. 2018/19 elaborata e presentata nei termini dovuti del 30 giugno 2020.

Per le opinioni dei laureandi il NdV esamina le indagini annuali AlmaLaurea sul profilo dei laureati di cui è parte fondamentale l’opinione espressa dallo studente sul percorso di studio che sta per concludere.

L’opinione dei laureandi in termini di soddisfazione complessiva è condensata nell’indicatore iC25/

Percentuale di laureandi complessivamente soddisfatti del CdS rappresentata nel grafico n. 16 relativamente agli anni 2018/19 e 2019/20; come di consueto, non sono inclusi nell’analisi i CdS non più attivi nel 2018/19; sono invece inclusi i CdS di attivazione recente che hanno prodotto laureati nel 2019/20.

(19)

La soddisfazione complessiva è elevata in tutti i tipi di corso di studio e sostanzialmente stabile nel tempo; è elevata anche la quota di laureandi complessivamente soddisfatti nei CdS di attivazione più recente.

In effetti il livello di soddisfazione complessiva espresso dai laureandi è elevato anche nei valori medi di ripartizione geografica e nazionali anche se per i corsi di studio dell’Ateneo il posizionamento è prevalentemente superiore, come mostra il grafico n. 17.

6. RACCOMANDAZIONI E SUGGERIMENTI

Relativamente al sistema di AQ a livello dei CdS 1)

0,94

0,86 0,88 0,94 0,94 0,96

0,90 0,92 0,83

0,94 0,95

0,89 0,93 0,79

0,86 0,90 0,88

0 0,2 0,4 0,6 0,8 1

GRAFICO N. 16

Percentuale di laureandi complessivamente soddisfatti del CdS 2018/19 2019/20

94,34%

85,71% 88,24%

94,20% 94,12% 96,00%

90,48% 92,16%

83,15%

94,44% 95,24%

88,89% 93,02%

78,95%

86,07% 89,66% 88,37%

GRAFICO N. 17

Percentuale di laureandi complessivamente soddisfatti del CdS - confronto

ripartizione geografica nazionale TERAMO

(20)

attrattività per gli studenti da fuori regione, ecc.), di dedicare una particolare attenzione nella scheda di monitoraggio e nel riesame ciclico agli aspetti segnalati indicando in maniera puntuale le azioni che si intendono assumere. Il NdV raccomanda che il PQA sensibilizzi in proposito i corsi di studio.

2) L’analisi della regolarità del percorso formativo ha messo in evidenza l’ampiezza del fenomeno degli abbandoni. Il fenomeno emerge già a livello di Ateneo; infatti il tasso di abbandono registrato sull’intero percorso supera i corrispondenti valori medi sia di ripartizione geografica che nazionali. L’analisi focalizzata sui singoli corsi di studio evidenzia che il fenomeno degli abbandoni si concentra nel passaggio tra il primo e secondo anno, prevalentemente si presenta nella forma di mancate reiscrizioni all’anno successivo; colpisce di più i corsi di laurea, ma si manifesta con una certa intensità anche in alcuni corsi di laurea magistrale che presentano valori superiori ai valori medi sia nazionali che di ripartizione geografica. Il NdV raccomanda un’analisi del fenomeno per analizzarne le cause e predisporre strategie adeguate per prevenirlo e fronteggiarlo.

3) Nell’ambito della sostenibilità della didattica, l’analisi dell’indicatore iC19 - Percentuale ore di docenza erogata da docenti assunti a tempo indeterminato sul totale delle ore di docenza erogata ha fatto emergere una situazione che merita di essere monitorata. Considerate anche le assicurazioni ricevute dall’Ateneo, il NdV auspica che attraverso le azioni già avviate e grazie a quelle che l’Ateneo deciderà di porre in essere il rapporto possa migliorare.

4) In merito alla adeguatezza della dotazione infrastrutturale e tecnologica, l’esame delle relazioni delle CPDS e della SMA ha fatto emergere criticità relativamente al numero delle postazioni informatiche (che dalla maggior parte dei CdS viene definito inadeguato); di aule e laboratori adeguati per lo svolgimento di workshop e attività di ricerca (soprattutto dai corsi che hanno sede a Colleparco, anche se un’analoga criticità viene segnalata dal Corso di laurea magistrale in Medicina Veterinaria che ha una diversa sede in Piano d’Accio); infine, soprattutto i corsi delle facoltà umanistiche, lamentano gravi mancanze in termini di abbonamenti a periodici e di volumi della biblioteca di Ateneo (soprattutto per i volumi in lingua inglese). Il NdV, così come già segnalato nella relazione dello scorso anno, raccomanda che questo tema diventi oggetto di attenzione da parte del Presidio della Qualità e, laddove possibile, invita direttamente le Facoltà ad adottare gli strumenti più adeguati per risolvere la criticità.

5) Dall’esame delle relazioni CPDS è emerso che i servizi di tutorato – studenti, offerti dalla totalità dei corsi di laurea, vengono scarsamente utilizzati. Il NdV, che pure valuta positivamente una simile iniziativa, auspica che vengano poste in essere azioni adeguate per potenziare un tale strumento e renderlo davvero efficace.

Relativamente alla Ricerca e alla Terza missione

6) Il NdV apprezza le attività messe in campo dalla nuova Governance di Ateneo e la invita a continuare su questo percorso virtuoso, valorizzando e monitorando costantemente le attività previste nel Piano Strategico di Ateneo e in corso di attuazione nei documenti di Facoltà predisposti dalle Commissioni di AQR. D’altro canto, non può fare a meno di rilevare lo scarso rilievo che alle stesse è stato dato nel sito web di Ateneo che, nelle sezioni di riferimento, appare carente e non aggiornato. Per questo motivo il NdV auspica che saranno

(21)

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