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Verde e colorata la primavera è arrivata. Fiori fioriti e fate fatate ballan felici nel prato sbocciato

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Academic year: 2022

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Pagina 2 « C’era una volta »

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Pagina 4 « Papà al nido »

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Pagina 8 « Carnevale al

Girasole »

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Pagina 9 « Frasi Celebri »

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Pagina 11 «In tutte le lingue

del mondo »

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Pagina 13 «L’angolo del DJ »

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Pagina 15 «Tutti in cucina »

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Pagina 17 «Poesia Pasquale »

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Pagina 18 «Disegni da

colorare»

Marzo Numero 52 Anno 2010

Verde e colorata la primavera

è arrivata.

Fiori fioriti e fate fatate ballan felici nel prato sbocciato

.

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C’ERA UNA VOLTA…

Cera una volta, ma non troppo tempo fa, una bambina molto curiosa, che si chiamava Jessica. Un giorno, camminando qua e là, la bimba vide da lontano, sopra alla collina, una macchiolina gialla: “che strano” pensò, “devo proprio andare a scoprire di cosa si tratta” e si incamminò.

Arrivata in cima, Jessica fu colta da un gran stupore vedendo che la macchiolina altro non era che un grandissimo e splendido GIRASOLE. “Chissà che profumo dolce deve avere questo bellissimo fiore. Devo arrampicarmi fin lassù per sentirlo” e così fece.

Dopo un po’ di fatica, la bambina arrivò proprio al centro del grande Girasole e di fronte al lei si presentò un magnifico spettacolo: il Girasole aveva nove petali gialli come l’oro e sopra ciascuno di essi vi era posato un piccolo bocciolo delicato.

Jessica si avvicinò al primo bocciolo che, sentendo qualcuno arrivare, si dischiuse mostrando il suo interno.

Che sorpresa!!!!

Il bocciolo conteneva una bimba minuta, ma dallo sguardo forte e coraggioso, che sapeva donare sorrisi preziosi a chi aveva la fortuna si starle accanto. “Come ti chiami?” le chiese Jessica e lei rispose “BENDETTA”, o almeno così le parve di capire, perché il bocciolo stava ancora imparando a parlare. Fino ad allora Benedetta si era specializzata a dire:

mamma, papà, nonno, nonna e NO! Ed era bravissima!!!

Nel secondo bocciolo, Jessica incontrò MARTINA una bambina molto speciale. Pensate un po’: non aveva ancora due anni e sapeva già un sacco di cose importanti, alcune delle quali imparate dal suo fratellone Luca, e spesso si prodigava ad aiutare grandi e piccoli nelle mansioni di tutti i giorni. Oltre alla generosità, l’indole di Martina era caratterizzata da una lieve timidezza che, quando la coglieva, le faceva muovere le gambine veloci veloci.

Dal terzo bocciolo, spuntò AZIZ il bimbo più coccolone che Jessica avesse mai incontrato.

Ma dopo un iniziale conoscenza, Jessica scoprì che ad Aziz non piaceva solo stare in braccio, anzi…quel furbetto era molto attratto dalle nuove esperienze: scoprire nuovi giochi, nuovi sapori e, da quando aveva imparato a gattonare, si divertiva a rincorrere affascinati palline colorate, che rotolavano qua e là per tutto il Girasole!

Nel quarto bocciolo, c’era ANGELO, un bimbo vispo e molto curioso, che adorava conoscere tutto quello che lo circondava, ma, soprattutto, voleva a tutti i costi sapere cosa succedeva quando ciò che aveva in mano cadeva a terra… che mistero! Angelo era anche un bimbo molto dolce, che raramente si lasciava andare al pianto. Ultimamente, poi, era sempre molto impegnato a farsi ammirare mentre muoveva i suoi primi passi!

Nel quinto bocciolo, Jessica conobbe SABRINA: questa bimba dolcissima, superata la diffidenza iniziale, sapeva donare un affetto così intenso, da doversi stupire che

una creatura così piccola potesse regalarti emozioni così grandi. Jessica si divertiva spesso a guardare Sabrina mentre si muoveva a ritmo di musica, ma anche mentre faceva lunghi e seri discorsi, che, per il momento, solo Sabrina capiva. A volte il “Bambinese”

(cioè la lingua segreta dei bambini) è davvero complicata!!

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Il sesto bocciolo conteneva REBECCA, che, più di tutto adorava le coccole della sua mamma. Rebecca aveva imparato a tenere un posto tutto speciale nel suo cuoricino per la mamma, così, anche se non era presente, la bimba poteva comunque essere tranquilla perché sicura che sarebbe tornata da lei. Fatto questo, c’era un sacco di tempo per giocare, scoprire, imparare, ballare, mangiare e, ogni tanto, riposare…che fatica essere delle piccole donne!

Dal settimo bocciolo spuntò JONATHAN, un simpatico bambino, biondo come il sole e veloce come una leprotto. La parola d’ordine per Jonathan era “MAI FERMO!” ed era proprio così; questo bimbo tutto speciale era sempre impegnato ad esplorare e assaggiare tutto ciò che gli capitava a tiro, ma, ogni tanto, anche a lui piaceva assicurarsi che ci fosse qualcuno che vegliasse su di lui e che fosse pronto per una veloce coccola, ma non per questo, meno importante.

Nell’ottavo bocciolo Jessica vide due occhi azzurri come il cielo e dolci come il miele.

Erano gli occhi di SARA, una bimba timida e riservata, a cui piaceva studiare per bene coloro che incontrava lungo il suo cammino. Sara adorava la compagnia degli altri boccioli, ma, a volte, aveva così bisogno di concentrarsi nei suoi giochi, che preferiva stare per un po’ da sola, per non essere disturbata. Era semplice vedere Sara sorridere: bastava aspettare che si nascondesse per bene e, poi, dopo averla cercata, aspettare che facesse

“cù –cù” dalla sua tana segreta. In quel momento era davvero la bimba più felice del mondo!

Ed, infine, nell’ultimo bocciolo riposava beato LEO MOSE’, il più piccolino. Leo non sapeva ancora parlare, ma nonostante questo si faceva capire benissimo. Ad esempio si capiva che adorava la sua mamma, il suo papà e i suoi fratelli; si intuiva che gli piaceva stare in compagnia degli altri boccioli e, che era deliziato dal gustoso sapore della pappa.

Leo sapeva ringraziare le persone con il suo sguardo gentile e non aveva bisogno di parole, per dire al mondo che lui era felicissimo di esserci!!!

E così, da quel giorno, Jessica tornò spesso a trovare i boccioli del Girasole perchè, ogni volta, loro le insegnavano come guardare il mondo con uno sguardo diverso e un po’

magico. Cos’ altro aggiungere a questa storia se non dicendo che…si! Jessica era davvero una bambina molto fortunata.

P.S.

Appena poteva, Jessica si recava a far visita ai furbi GATTI e alle vivaci COCCINELLE, ma questa è un'altra storia…

Jessica,educatrice degli orsetti

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In questi mesi abbiamo ospitato al Nido girasole mamme e papà per trascorrere una giornata

insieme…sono stati momenti davvero speciali!

Abbiamo visto genitori alle prese con impasti, travasi, palloncini, tempere, travestimenti!!!

In questo numero del giornalino riportiamo le esperienze vissute da due papà…Enrico, papà di Gaia dei gatti e Francesco, papà di Azzurra delle coccinelle!

Buona lettura

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PRIMA 

Ma scusa, li paghi per tenere la bimba e poi ti chiedono di saltare un giorno di lavoro per stare con lei al nido?” Parlando con alcuni conoscenti, così mi è stato detto. Beh, è vero che la prima volta che le educatrici ci hanno proposto di trascorrere una mattinata al nido con Gaia, mi è sembrata una cosa strana. Ma nel contempo mi è parsa una interessante opportunità. Non tanto perché volessi “controllare” dove Gaia trascorre le sue giornate (ho sempre avuto molta fiducia dello staff del nido, che nel percorso di inserimento abbiamo avuto modo di conoscere bene), ma perché mi piaceva l’idea di vedere Gaia “in società”, vedere cosa faceva, come si muoveva senza di noi.

DURANTE  

Devo dire che mi son divertito. Avevo preparato un piccolo repertorio di canzoni per bambini, da suonare con chitarra ed armonica a bocca. Certo, alcuni bambini erano in lacrime (spaventati forse da questi suoni strani), ma vedevo Gaia tutto inorgoglita, vedevo come ballava e come era felice. Poi il gruppo di bambini si è diviso (metà con la maestra Elisabetta, e metà con la maestra Daniela) e io, rimasto con Gaia, ho partecipato ad una seconda attività: disegnare una chitarra su un foglio, con il contributo dei 5 bambini rimasti. E poi ho visto il momento della pappa, il momento in cui con il bruco si va tutti in bagno a cambiarsi e lavarsi … Insomma, sono state delle ore molto intime tra me e Gaia e, sebbene fossimo in gruppo, mi è sembrato di entrare in un pezzo della sua vita (ebbene si, sebbene abbia solo 20 mesi, mi rendo conto che anche lei fa le sue esperienze e prova le sue emozioni!).

DOPO 

Beh, ammetto che il giorno dopo mi son ritrovato al lavoro a pensare a Gaia con più intensità. Ah, ora sono le 9:30, starà facendo lo spuntino. Ah, già le 11:00, staranno preparando la tavola.

Insomma, ora le giornate di Gaia sono un po’ meno oscure per me. E mi ritrovo ad immaginarmela al nido; e quando a casa io e Giulia le chiediamo come è andata la giornata, riesco meglio a figurarmela in quell’ambiente. Insomma, probabilmente sarei potuto benissimo vivere senza passare questa giornata al nido, ma averlo fatto mi ha fatto molto piacere, e mi permette ora di aver più consapevolezza del fatto che la nostra bambina sta facendo delle importanti esperienze e sta crescendo. Enrico,papà di Gaia dei gatti

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Ciao a tutti sono Francesco, il papà di Azzurra delle coccinelle, anche quest’anno ho colto l’occasione di trascorrere una giornata al nido con mia figlia.

Ho proposto ancora la pizza, a grande richiesta, ed è stata un’esperienza divertente e rilassante anche più della

passata.

Mi sono divertita moltissimo e mi sono trovato subito a mio agio per cui ho potuto lavorare e relazionarmi con tranquillità e spensieratezza.

Ho apprezzato la possibilità di vivere mia figlia nella sua vita fuori casa e di rendermi conto di come la mia bimba sia cresciuta.

Talvolta la quotidianità, lo stress e gli innumerevoli impegni ci offuscano la mente e ci fanno perdere di vista i progressi dei nostri figli, tappa per tappa, trovandoci a constatare quanto sappiano fare e quanto siano cambiati nel momento in cui ci stupiscono!

Ringrazio quindi le educatrici che mi hanno accolto e mi hanno reso parte integrante del nido; sento già la nostalgia di quando la mia Azzurra finirà questi 3 anni piacevoli e costruttivi insieme a queste donne splendide.

Sono riconoscente a tutto il personale del nido per essere stato attento e presente nella crescita della mia bimba e nell’incontro e il sostegno con la mia famiglia.

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A tal proposito vi lascio una chicca del mio pensiero…che mi è venuta in mente in un baleno…

QUESTA POESIA ASSAI CARINA LA SCRIVO PER LA MIA AZZURRINA

LA VITA E’ FATTA DI COSE BRUTTE E DI COSE BELLE, TANTI SALUTI ALLE MAESTRE DELLE MIE COCCINELLE.

MA LA VITA E’ FATTA ANCHE DI BEI GESTI E DI GRANDI DONI TANTI SALUTI ALLE EDUCATRICI

DELLE ALTRE SEZIONI.

SPERO CHE LA VITA PER LA MIA AZZURRINA SIA BRILLANTE COME LE STELLE

TANTI SALUTI ANCHE ALLA CUOCA E ALLE BIDELLE.

PASSERA’ IL BRUTTO TEMPO E RISPLENDERA’ IL SOLE

TANTI SALUTI A TUTTO IL NIDO GIRASOLE!!!

Francesco, papà di Azzurra delle coccinelle

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Il 16 febbraio, di non molto tempo fa, al castello Girasole fu organizzata una festa con re, regine e giullari di corte.

Più o meno la storia fu la seguente…

Simpaticamente Rossella, educatrice delle coccinelle

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Isa, la mamma di Sabri ci ha raccontato un momento divertente della sua bambina.

Isa per convincere Sabri a pettinare i suoi folti capelli ricci le dice “Guarda che se non ti pettini ti vengono i pidocchi!”.

E Sabri un momento dopo le dice “Mamma Isa mi crescono i gorilla in testa!!!????”

Sabrina è in bagno seduta sul vasino.

Dopo aver fatto pipì Rossella le dice “Sei capace di rivestirti da sola?”

Sabrina risponde “Si, io sono brava sono una campionessa!”…e rivestendosi torna a giocare serenamente!

Siamo a tavola davanti ad una fumante minestra e Ljuba dopo vari pensieri afferma: “Camilla Camilla!!!Dopo aver mangiato sposiamoci!!!” e soddisfatta torna a mangiare la squisita minestra.

Martina C. dei gatti mentre siamo in cerchio a

canticchiare qualche canzoncina mi dice “Betta!!!??? NO CANTA…TONATA” che per chi non avesse capito significa “Elisabetta non cantare che sei stonata!!!”

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Elisabetta entra in sala gatti e sente una puzza tremenda e esclama “Che puzza, chi ha fatto la cacca?”

Giulio si avvicina a me, mi annusa e dice

“ Bettaeli fatto cacca!”

Daniela C. grida euforica “Amici siamo pronti per salire sul pulmino giallo?” . Adriano la corregge “No pulmino, su BUS!!!”

Un lunedì di febbraio i gatti si recano in biblioteca per una mattina speciale!

Tutti eccitati appena il pulmino ci lascia in bibliocuccioli Giulio esclama “ SIAMO IN BICALECA!!!!!!”

Angelo ha in mano un cavallo, si avvicina alla Daniela C. e indicando gli zoccoli dice “ciabatte”.

Sabrina che li vicino segue la scena interviene dicendo: “Non sono ciabatte, lui quando è grande mette i

SOCULI”!!!!!!(zoccoli in bergamasco).

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Carissimi lettori vi proponiamo alcune canzoncine proposte da due mamme tipiche del loro paese d’origine!

Aspetto anche le altre che ho chiesto tempo fa e non ho ancora ricevuto!!!Ci conto per il prossimo numero del giornalino!!!!

AKO AY MAY LOBO

LUMIPAD SA LANGIT DI KO NA MAKITA PUMUTOK NA PALA SAYANG LANG PERA KO PAMBILI NG LOBO

KUNG PAGKAIN SANA NABUSOG PA AKO…

IO HO UN PALLONCINO VOLATO NEL CIELO NON L’HO PIU’ VISTO PERCHE’ E’ SCOPPIATO

MI DISPIACE PER I MIEI SOLDI PERCHE’ CON QUELLI HO PAGATO IL MIO PALLONCINO

SE LI AVESSI SPESI PER IL CIBO AVREI LO STOMACO PIENO…

I HAVE TWO HANDS

THE LEFT AND THE RIGHT HOLD THEM APART

SO CLEAN AND BRIGHT WASH IT SOFTLY

ONE, TWO, THREE CLEAN LITTLE HANDS ARE GOOD TO SEE

IO HO DUE MANI

LA SINISTRA E LA DESTRA NE PRENDO UNA

COSI’ PULITA E SPLENDENTE LA LAVO DELICATAMENTE UNO, DUE,TRE

LAVO LE PICCOLE MANI SONO BELLE DA VEDERE

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GIRO GIRO TONDO GIRO GIRO TONDO

IL PANE E’ COTTO IN FORNO UN MAZZO DI VIOLE

PER DARLE A CHI LE VUOLE LE VUOLE LA SANDRINA CASCHI IN TERRA LA PIU’

PICCINA!

NANNA IERI, NANNA IERI E LE SPORTE ‘UN SON PANIERI E I PANIERI ‘UN SON LE SPORTE E LA VITA ‘UN E’ LA MORTE E LA MORTE ‘UN E’ LA VITA…

LA CANZONE L’E’ GIA’ FINITA!

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Ecco le nuove canzoni proposte dalle nostre DJ Ivana e Viviana…

La scimmietta

C’era una volta una scimmietta Che se ne stava sola soletta Attaccata alla cima di un ramo Si dondolava piano piano.

Lemme lemme passa la zebra E la scimmietta le fece CU CU’

Ma la giraffa dal collo lungo

Prende la scimmia e la fa cader giù!

Oi oi oi oi disse la scimmia

Andate presto a chimare un dottor Sulla mia testa ci sono già

Quattro bernoccoli eccoli qua( X2)!

Colori

Rosso rosso

è il cane che salta nel fosso

Verde, verde

La palla nel bosco si perde

Blu, blu

La barca che va su e giù(X2)

Arancio,arancio

È il grande cappello che lancio

Marrone,marrone

È il vestito del mago ciccione

Viola è la viola

Peccato che è sola (X2)

Mani(battendo le mani): “La la la la la la la la la la ,la la la la la la la la la la laaaa!!!!”

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E ora tre fantastiche danze:

Il tortellino

Io che sono un tortellino, cammino un po’ di qua, E!

cammino un po’ di là, E!

Tutto ben condito Con un popò di sale Con un popò di pepe Mi vuoi mangiare tu???

( Si ripete la canzone con diversi toni di voce , mimando le sequenze)

Pinocchio

Alla larga, alla stretta Pinocchio in bicicletta

Alalì, alalalà Pinocchio se ne va!

Va giù, va su Pedala sempre più!

La sardina

Una sardina Due sardine

Trovarono il modo Di entrare in una stanza

E cicci cicci cicci cicci uaua E uaua uaua uaua uaua cicci

E adesso lo ripete

Proprio….( e insieme si sceglie il compagno chiamandolo per nome)

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A febbraio Antonella, mamma di Martina C., durante una bella mattinata al nido ci ha proposto delle deliziose tagliatelle che poi abbiamo gustato con tutti i bambini!

Ci ha anche preparato una buonissima torta e visto che è una ricetta particolare la proponiamo anche a voi!

Antonella non è stata l’unica a viziarci con dei dolci…anche altre mamme ci hanno preso per il palato: budini, torte al cioccolato eeee…tanto altro!!!

Ingredienti:

-cannella ½ cucchiaino -cioccolato in gocce 100g -fecola di patate 10g -mascarpone 250g -ricotta 250g -uova 2 tuorli -vanillina 1 bustina -zucchero 200g -pasta frolla 400g Preparazione:

Per prima cosa dedicatevi alla preparazione della pasta frolla.

Nel frattempo imburrate e foderate con della carta forno una teglia del diametro di 22-24 cm.

Stendi i ¾ della pasta frolla con un matterello e disponetela nella tortiera; tenete da parte la restante pasta frolla che utilizzerete per la guarnizione finale.

Cominciate a preparare la crema che vi servirà per il ripieno della torta: in una ciotola versate la ricotta, i tuorli, lo zucchero, la fecola di patate, la vanillina e la cannella.

Amalgamate il tutto con uno sbattitore elettrico e poi aggiungete alla crema ottenuta il mascarpone, le gocce di cioccolato e mescolate il tutto con una spatola.

Versare la crema all’interno della tortiera.

Livellate la crema con una spatola e appiattite i bordi di pasta frolla.

Con una rotella dentata, ritagliate le strisce di pasta che serviranno a decorare la superficie della crostata(larghe circa 2 cm) e disponetele a intervalli regolari sulla superficie della crostata, fino a formare delle losanghe incrociate.

Infornate la crostata a 180° per 40-50 minuti.

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La nostra SSIILLVVAANNAA invece ci delizia con…

Si può usare la bistecchina di vitellone o di manzo. Se si desidera una carne più morbida scegliere allora la fesa di tacchino.

Cucinate la carne in una padella antiaderente, aggiungete pochissimo extravergine d’oliva e un po’ di brodo vegetale, quindi aggiungete la spremuta di limone fino a cottura

ultimata.

Pulire ed affettare a rondelle le zucchine.

Mettete la verdura in una teglia con un po’ d’olio e brodo vegetale, poi passare in forno.

Negli ultimi dieci minuti di cottura circa cospargere le zucchine con qualche fiocchetto di burro e del parmigiano, infine ripassare in forno a far gratinare.

Buon appetito dalla cuoca Silvana

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Dall'uovo di Pasqua è uscito un pulcino di gesso arancione col becco turchino

ha detto "vado mi metto in viaggio" e porto a tutti un grande messaggio.

E volteggiando di qua e di la

attraversando paesi e città ha scritto sui mari nel cielo e per terra

W LA PACE, ABBASSO LA GUERRA.

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