• Non ci sono risultati.

avvenuto maggiormente nella fascia di suolo lavorata, quindi su un volume pi&ugrave

N/A
N/A
Protected

Academic year: 2022

Condividi "avvenuto maggiormente nella fascia di suolo lavorata, quindi su un volume pi&ugrave"

Copied!
2
0
0

Testo completo

(1)   .    

(2)  

(3) . Mais 2016. . . fatto che lo sviluppo radicale della coltura è avvenuto maggiormente nella fascia di suolo lavorata, quindi su un volume più contenuto rispetto a MT. Inoltre, la concomitanza del periodo siccitoso con lo stadio fenologico prossimo alla fioritura, ha amplificato il danno in termini produttivi. NT ha risentito meno di questa fase di stress grazie al ritardo di 15 giorni sull’epoca di semina, in quanto, avendo atteso che il suolo si riscaldasse per permettere ai semi di mais di germinare, la coltura era nelle prime fasi del ciclo quando sono iniziati gli interventi irrigui che hanno mitigato il problema della salinità (Fig. 2). Tuttavia, il contributo della gestione variabile dei fattori produttivi si è dimostrato utile per tutte le tecniche conservative. Infatti, la definizione delle dosi ottimali di seme e concime azotato per le singole zone omogenee ha permesso di ottenere sempre rese più alte rispetto alla gestione uniforme. Come verificatosi nel 2015, gli incrementi produttivi legati all’applicazione rateo variabile dei fattori produttivi sono maggiori nelle tesi soggette ad una forma di stress. (Fig.1). CT MT ST NT Zona A 9,70 8,18 6,78 8,88  Zona B 9,78 8,86 6,80 9,20  UNIFORME Zona C  Zona D Media Uniforme 9,74 8,31 6,79 9,00  Zona A 8,80 8,01 9,42  Zona B 9,45 8,20 9,76 Zona C VARIABILE Zona D    Media Variabile 8,93 8,09 9,76 Media demotest 9,74 8,62 7,44 9,28 Tabella 1 - Rese in t s.s./ha del mais nel 2016 nei 4 demotest e nelle due forme di agricoltura: quella convenzionale (uniforme) e di precisione (variabile) . Nel caso della coltura del mais (Zea Mays L.), i demotest sperimentali relativi alla lavorazione convenzionale (CT) e alla non lavorazione (NT) si sono dimostrati i più produttivi, con una resa areica leggermente superiore a 9 t s.s./ha. Invece, performance produttive inferiori sono state registrate per i demotest minima lavorazione (MT) e strip-tillage (ST) (Tab.1). di queste queste apprezzabili apprezzabili differenze produttive non sono da attribuire Le cause di all’epoca di semina e alle alleprime primefasi fasididisviluppo sviluppodella dellacoltura. coltura.Infatti, Infatti,l’operazione l’operazione di semina e tutte le lavorazioni si sono svolte con terreno in tempera per tutte le tesi. Inoltre, dai rilievi effettuati per monitorare il trend delle emergenze si è osservato osservato che che tutte tutte lele tesi hanno raggiunto un investimento finale finale superiore al tutte lele tesi tesicaratterizzate caratterizzate da densità di 90% rispetto al target stabilito che per tutte 2 2. Mentre MT supportata da agricoltura di uniformeèèdidi7,5 7,5semi/m semi/m . MT supportata da agricoltura di precisione semina uniforme 2 è stata caratterizzata densità inferiori di semina inferiori2(6persemi/m per èprecisione stata caratterizzata da densitàda di semina (6 semi/m la zona A, 2 2 zona A, 7per semi/m zona ed NTsono invece, sono state attribuite 7la semi/m la zonaper B).laAd ST B). ed Ad NTST invece, state attribuite densità 2 2 densità di semina 7,5 semi/m rispettivamente le zone omogenee di semina di 6,5 di e 6,5 7,5 esemi/m rispettivamente per leperzone omogenee A Successivamente,l’andamento l’andamentoclimatico climaticocaratterizzato caratterizzato da da frequente eA eB.B.Successivamente, concimazioni azotate, effettuate nei periodi di maggior maggior esigenza esigenza piovosità e le concimazioni da parte ad ad un rigoglioso ed uniforme sviluppo delle partedella dellacoltura, coltura,hanno hannoportato portato un rigoglioso ed uniforme sviluppo piante di mais tuttein letutte tesi.le tesi. delle piante di in mais Tuttavia, un meno fortunato andamento climatico nella seconda parte del ciclo colturale e le caratteristiche fisico-chimiche delle zone omogenee caratterizzanti i campi hanno evidenziato pregi e criticità delle diverse tecniche di lavorazione. CT, da sempre riconosciuta come la tecnica che consente sviluppi della coltura e rese areiche costanti, ha superato meglio questa fase grazie al fatto di trovarsi in una parte dell’area di studio più alta rispetto alle altre tesi e di risentire quindi meno dell’alta salinità a cui è soggetta la zona omogenea A. MT, avendo avuto un repentino sviluppo ipogeo ed epigeo, ha affrontato meglio la fase di stress anche nelle zone del campo sotto il livello del mare. Mentre ST ha risentito di più del periodo di siccità e dell’alta salinità del suolo, condizione aggravata dal. .   . .     . . . . . Figura 1 - Rese in t s.s./ha del mais nel 2016 nei 4 demotest e nelle due forme di agricoltura: quella convenzionale (uniforme) e di precisione (variabile). Figura 2 - Mappa di resa del mais nel 2016 per le quattro tesi sperimentali a confronto.     

(4) 

(5)  . edizione aprile 2017.

(6)    .    

(7)  

(8) . Mais 2015 Nel caso del mais (Zea Mays L.), i demotest sperimentali dell’anno 2015 relativi alla lavorazione convenzionale (CT) e alla minima lavorazione (MT) si sono dimostrati i più produttivi, con una resa areica leggermente superiore a 10 t s.s./ha. Mentre i demotest relativi allo strip-tillage (ST) e no-tillage (NT) hanno registrato rese di poco superiori a 8 t s.s./ha. La bassa resa dei demotest relativi al NT è da ricondurre allo scarso investimento finale, dovuto ad una elevata mortalità delle piantine. La bassa resa riscontrata anche nei demotest relativi alla ST può essere ricondotta a una minor efficienza nell’uso dell’azoto. Infatti, il mancato interramento del concime ureico di copertura ha probabilmente comportato una perdita di efficienza dell’azoto distribuito. Questo può essere spiegato dal fatto che nel caso della replica con applicazione variabile degli input, dove è stato applicato un quantitativo superiore di azoto, la produzione di ST è stata superiore del 16%. Altra potenziale causa di riduzione della resa può essere ricondotta ad una maggior presenza di malerbe sull’interfila che può aver creato una maggiore competizione con la coltura per i nutrienti e per l’acqua. Su questa coltura, MT risulta la più indicata tra le lavorazioni conservative. Per lo ST le potenzialità sono elevate, a patto che sia possibile interrare e localizzare il fertilizzante in copertura e ottenere un ottimale controllo delle malerbe. Dall’analisi delle Figure 1, 2 e della Tabella 1 si nota come la variazione della densità di semina e della dose di fertilizzante azotato nelle diverse zone di coltivazione abbiano influito positivamente sulle rese. In particolare, aumenti di resa contenuti si sono verificati in MT passando alla distribuzione variabile, mentre per ST e NT gli aumenti di resa sono stati più consistenti rispetto alla gestione uniforme. Interessante notare come la zona C, nella maggior parte dei casi, presenta. un valore produttivo maggiore rispetto alla zona D, sebbene dallo studio della variabilità la zona D mostri il più alto potenziale produttivo. Questo risultato è probabilmente legato ad una densità di seme impostata (8,5 piante/m2) e una dose di concime distribuito nella zona C rispondenti alle caratteristiche proprie della zona, mentre nella zona D densità di seme impostata (9,5 piante/m2) e la dose di concime azotato (20 kg/ha in più rispetto alla zona C) sembrano non esprimere il pieno potenziale produttivo del mais.. Figura 1 - Rese in t s.s./ha del mais nel 2015 nei 4 demotest e nelle due forme di agricoltura: convenzionale (uniforme) e di precisione (variabile).. Figura 2 - Mappa di resa del mais nel 2015 per le quattro tesi sperimentali a confronto. CT. MT. ST. NT. Zona A Zona B UNIFORME. Zona C. 10,40. 10,18. 7,14. 7,53. Zona D. 10,06. 9,86. 7,18. 7,22. Media Uniforme. 10,14. 9,91. 7,17. 7,32. Zona A Zona B VARIABILE. Zona C. 10,63. 9,80. 9,46. Zona D. 10,21. 9,31. 9,84. Media Variabile. 10,28. 9,39. 9,71. 10,10. 8,28. 8,52. Media demotest. 10,14. Tabella 1 - Rese in t s.s./ha del mais nel 2015 nei 4 demotest e nelle due forme di agricoltura: convenzionale (uniforme) e di precisione (variabile).     

(9) 

(10)  . edizione aprile 2017.

(11)

Riferimenti

Documenti correlati

Queste tossine sono particolari metaboliti se- condari prodotti da alcune specie fungine in determinate condizioni ambientali e sono in grado di causare gravi danni alla salute umana

1) Monitorare sistematicamente negli anni gli eventi piovosi, determinando le asportazioni di terreno, di principi nutritivi e di sostanza organica, in rapporto alla quantità di

Considerato che i sistemi di protezione elettrosensibili monoraggio non sono più con- siderati, dalle norme di buona tecnica, come un sistema di sicurezza utile alla prote- zione

c) Il rischio è stato valutato in dettaglio ed esiste in azienda un elenco dettagliato delle attrezzature di lavoro, (provviste di dichiarazione di conformità CE

Sebbene la valutazione morfologica della biopsia duodenale rappresenti un presidio fondamentale nella diagnostica della malattia celiaca, nei pazienti in età

È l'integrato selettore IC 3 a creare la strada al segnale, in­ serendo di volta in volta i fil­ tri opportuni; le commutazio­ ni avvengono, per mezzo dei diodi collegati

Parallelamente a questa possibilità, esistono alcuni costruttori che propongono un terminale virtuale che può essere installato a bordo di qualunque trattore per governare

Quote Import Macchine Lavorazione Legno USA-Mondo (dettaglio categorie importate).. Fonte:Elaborazione ICE Houston su