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EMERGENZE AMBULATORIALI E PRIMO SOCCORSO: QUADRI CLINICI ED ASPETTI OPERATIVI L’ARRESTO CARDIACO

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I SESSIONE: I Pazienti a Rischio

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TAGETE 3-2005 Anno XI

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EMERGENZE AMBULATORIALI E PRIMO SOCCORSO:

QUADRI CLINICI ED ASPETTI OPERATIVI L’ARRESTO CARDIACO

Elena Vitali

*

- Carlo Serantoni

**

Emergenze reali e gravi all’interno di ambulatori odontoiatrici sono eventi rari, almeno così risulta dall’analisi dei dati delle Centrali Operative 118 regionali.

Ciò nondimeno le pratiche svolte, che comportano procedure algogene, l’utilizzo di farmaci e lo stress emotivo a cui è sottoposto il paziente possono innescare eventi acuti e inaspettati così come facilitare il riacutizzarsi di patologie di base del paziente. La moderna medicina d’urgenza ed emergenza, anche sulla base di una ricca letteratura sull’argomento, conferma che il trattamento “advanced” degli eventi acuti gravi, in grado di compromettere cioè le funzioni vitali del paziente, debba essere affidato a personale competente, lasciando al restante personale sanitario e parasanitario o più in generale “laico” la responsabilità di:

· riconoscere l’evento acuto

· individuare la presenza di situazioni a rischio

· allertare correttamente il 118

· mettere in atto manovre “basic” di comprovata efficacia, se necessarie

È altrettanto vero che può essere utile indicare, per alcune limitate situazioni, interventi medici appropriati che il professionista, con un minimo di conoscenze e

*Pronto Soccorso -118 - Az. Ospedaliera S. Anna Ferrara (Responsabile U.O. Dr. Maurizio Bigoni)

** Referente medico C.O. 118 Bologna (Responsabile U.O. Dr. G. Gordini)

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2 materiali, può mettere in atto con ragionevole sicurezza (es.: crisi allergica, ecc.) evitando talvolta il pericoloso evolvere della situazione.

Tra le emergenze reali in cui il personale presente può giocare un fondamentale ruolo “salvavita”, c’è sicuramente l’arresto cardio-respiratorio (ACR). L’enfasi che in questi ultimi anni ha accompagnato l’argomento fino alla diffusione della cultura del BLS (Basic Life Support) a strati sempre più larghi di popolazione “non addetta ai lavori” è giustificata dal fatto che la precocità dell’intervento, la disponibilità di tecnologie semplici (DAE = Defibrillatori semi-Automatici Esterni), la minima attività formativa necessaria e la facilità di accesso al 118 hanno mutato significativamente la prognosi della “morte improvvisa”. In tal senso numerosi 118 hanno dato vita a progetti di defibrillazione precoce per laici (nella Provincia di Bologna è denominato Pronto BLU, a Ferrara va sotto il nome di progetto CUORE) che ha portato alla distribuzione di DAE in numerosi luoghi pubblici.

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3 Bibliografia

1) Manuale BLS Italian Resuscitation Council

2) Il Primo Soccorso Sanitario (in attesa del servizio di Emergenza) Gruppo GIESFE Ferrara.

3) Manuale di Medicina d’emergena, F. Della Corte, F. Olivieri, F. Enrichez

Tagete n. 3-2005 Ed. Impronte

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