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Roma, 30 aprile 2013 Prot. GM/2013/215

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Roma, 30 aprile 2013 Prot. GM/2013/215

Raccomandata A/R Anticipata Via mail

Dott. Mauro Nori

Direttore Generale INPS p.c. Dott. Antonio Mastrapasqua

Presidente INPS

Dott. Guido Abbadessa Presidente CIV INPS Prof. Massimo Piccioni

Coordinatore Nazionale Medico Legale INPS

Sen. Dott. Amedeo Bianco Presidente FNOMCEO LORO SEDI

Oggetto: sospensione delle visite mediche domiciliari di controllo richieste d’ufficio.

Alle scriventi OO.SS risulta che l’Ente, in ottemperanza alle richieste di riduzione della spesa (spending review) degli Enti pubblici di previdenza ed assistenza sociale da conseguirsi a partire dal 2013, abbia già formalmente provveduto a rendere operativa a far data dal 01/05/2013 la sospensione delle visite mediche di controllo domiciliare disposte dall’Ente d’ufficio, lasciando operative solo quelle richieste dai datori di lavoro.

Si ipotizza infatti che l’Ente stia provvedendo una imminente variazione del capitolo di bilancio “3U1210027- Spese per visite mediche di controllo” ritenendo di poter inquadrare tale voce di spesa come “non obbligatoria”.

Con la decisione di sospendere le visite mediche di controllo d’ufficio, lasciando attive solo quelle su richiesta dei datori di lavoro l’Ente, di fatto, rinuncia a svolgere il proprio ruolo sociale.

Le OO.SS esprimono la propria forte contrarietà alla decisione intrapresa dall’Ente che per altro, a nostro avviso, non farà altro che determinare, nel breve tempo un consistente aumento dell’attuale spesa per l’indennità di malattia, in quanto le visite mediche di controllo hanno da sempre rappresentato un elemento cardine del contenimento del costo di questa voce del welfare e nella lotta all’abuso dell’ assenteismo di malattia.

Inoltre, l’intero processo ha subito, di recente, una grande trasformazione grazie al lavoro

svolto dal Centro Medico Legale INPS che ha introdotto la modalità telematica di

ricezione,compilazione e trasmissione del referto delle Visite Mediche di Controllo Domiciliari,

supportata dal data mining e dall’applicativo SAVIO, già attivo in alcune sedi e che dovrebbe

entrare a regime nei prossimi mesi.

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La eventuale crescita, anche di solo 1-2 decimali di punto della percentuale di assenteismo, comporta un aumento della spesa di gran lunga superiore a quanto l’INPS ha speso nel 2012 per le visite mediche di controllo domiciliari d’ufficio.

Il servizio è assicurato, su tutto il territorio nazionale, da medici incaricati dall’INPS da oltre 15 anni, quindi con una elevata professionalità e, la maggior parte di loro, con un’età media intorno ai 50 anni, svolge questa attività in modo prevalente, anche a seguito delle pesanti incompatibilità cui devono sottostare che non ha consentito, tra l’altro, la frequenza delle scuole di specializzazione post lauream.

La disciplina vigente prevede, infine, all’art.7 comma 1 DM 18 aprile 1996, che il carico di lavoro per ciascun medico, debba essere di 21 visite settimanali, non raggiungibile, ovviamente, con le sole visite richieste dai datori di lavoro.

In caso di forte contrazione del carico di lavoro, ci sarebbe una pesante diminuzione della consistenza numerica dei sanitari che, a seguito di quanto avanti ricordato, e a causa della tipologia del rapporto “libero professionale” – collaborazione fiduciaria- intrattenuto con l’INPS, avrebbero enormi difficoltà di reinserimento lavorativo senza neanche beneficiare, tra l’altro, degli ammortizzatori sociali previsti per le altre categorie di lavoratori.

A tal fine le scriventi OOSS chiedono la immediata revoca della disposizione in oggetto e un incontro urgente al fine di trovare soluzioni idonee che contemperino sia le esigenze di risparmio che la tutela dei medici incaricati.

In attesa di riscontro,

FIMMG, Giacomo Milillo - Alfredo Petrone Nidil CGIL, Rossella Ceramelli

UIL F.P.L., Armando Masucci - Paolo Vasile

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