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COMUNE DI PERUGIA ATTI DEL CONSIGLIO COMUNALE

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COMUNE DI PERUGIA

ATTI DEL CONSIGLIO COMUNALE

ANNO 2016

ADUNANZA DEL CONSIGLIO COMUNALE IN SESSIONE ORDINARIA

SEDUTA DEL 18.01.2016

L'anno DUEMILASEDICI il giorno DICIOTTO del mese di GENNAIO, alle ore 16,00, nell’apposita sala del Palazzo dei Priori si è riunito il Consiglio Comunale in sessione ORDINARIA, previa convocazione nelle forme e nei termini di legge, per la trattazione degli oggetti elencati nell’ordine del giorno ed in quelli suppletivi.

Eseguito l’appello nominale risultano presenti i Consiglieri Signori:

Accertato che il numero dei presenti è legale per la validità dell’adunanza in PRIMA convocazione, il PRESIDENTE Dr. LEONARDO VARASANO dichiara aperta la seduta alla quale assiste il SEGRETARIO GENERALE Dr. FRANCESCO DI MASSA.

Indi chiama a disimpegnare le funzioni di scrutatore i Consiglieri Signori . La seduta è PUBBLICA.

Il presente verbale è redatto sulla base delle registrazioni fonografiche della seduta e della trascrizione della stessa ef- fettuata dalla ditta incaricata del servizio.

SEDUT

Pres. Ass. Pres. Ass.

ROMIZI ANDREA (Sindaco)

1 VARASANO LEONARDO 17 PITTOLA LORENA

2 CASTORI CARLO 18 MIGNINI STEFANO

3 LUCIANI CLAUDIA 19 NUCCIARELLI FRANCO

4 CENCI GIUSEPPE 20 LEONARDI ANGELA

5 FRONDUTI ARMANDO 21 MORI EMANUELA

6 PERARI MASSIMO 22 BORI TOMMASO

7 CAMICIA CARMINE 23 VEZZOSI ALESSANDRA

8 TRACCHEGIANI ANTONIO 24 BORGHESI ERIKA

9 SORCINI PIERO 25 MICCIONI LEONARDO

10 NUMERINI OTELLO 26 MIRABASSI ALVARO

11 VIGNAROLI FRANCESCO 27 BISTOCCHI SARAH

12 ROMIZI GABRIELE 28 MENCARONI DIEGO

13 SCARPONI EMANUELE 29 ARCUDI NILO

14 FELICIONI MICHELANGELO 30 ROSETTI CRISTINA 15 DE VINCENZI SERGIO 31 GIAFFREDA STEFANO 16 PASTORELLI CLARA 32 PIETRELLI MICHELE

(2)

Delibera n. 1

Immobile di proprietà dello Stato sito in via Palermo, 80: acquisizione a titolo non oneroso.

PRESIDENTE VARASANO

Consiglieri buonasera, apriamo i lavori di questa seduta verificato il numero legale.

Per prima cosa giustifico l’assenza del consigliere Pittola, poi do l’inizio ai lavori, così come integrati.

Al primo punto all’ordine del giorno abbiamo la pratica… Consiglieri per favore! Al primo punto abbiamo la pra- tica relativa all’immobile di proprietà dello Stato sito in via Palermo 80, acquisizione titolo non oneroso, la pa- rola al Presidente della II Commissione Vignaroli, per l’illustrazione della pratica.

A lei la parola, Consigliere.

CONSIGLIERE VIGNAROLI

Grazie, Presidente.

Mi ero preparato a presentare quell’altro, ma è uguale, non c’è problema.

La preconsiliare in oggetto che è la numero 114, in realtà affronta un tema molto semplice anche se a mio pa- rere importante e cioè si chiede al Consiglio Comunale di approvare l’acquisizione da parte dello Stato, di un immobile sito in Via Palermo, attualmente in stato di abbandono che viene acquisito, verrebbe acquisito gratui- tamente dal Comune di Perugia e poi potrebbe essere ad esempio rivenduto per… l’ipotesi è quello che ven- ga abbattuto perché l’immobile attualmente non sarebbe assolutamente… ci si spenderebbe moltissimi soldi nel ristrutturarlo, non sarebbe poi utilizzabile comunque, però abbattendolo si potrebbe realizzare uno spazio per realizzare dei parcheggi e quindi riordinare tutta quell’area soggetta anche ad un traffico notevole.

Il capannone era stato usato in passato come autorimessa dei Vigili del Fuoco, appartiene dunque allo Stato e verrebbe ceduto al Comune a titolo gratuito.

Questa preconsiliare è stata votata favorevolmente da 8 Consiglieri in Commissione e 5 astenuti. Quindi la Commissione ha dato parere favorevole.

--- Entrano in aula i Consiglieri Vezzosi, Arcudi. I presenti sono 26

---

PRESIDENTE VARASANO

Grazie, consigliere Vignaroli. Se ci sono interventi il dibattito è aperto. Non ci sono prenotazioni, quindi a que- sto punto chiedo a tutti i Consiglieri di sedere al proprio posto e pongo la pratica relativa all’immobile di pro- prietà dello Stato sito in Via Palermo 80, acquisizione titolo non oneroso, in votazione. La votazione è aperta.

Si procede a votazione elettronica palese.

Esito della votazione: 26 presenti, 26 votanti, 18 favorevoli (Sindaco, Leonardi, Numerini, Felicioni, Ca- stori, De Vincenzi, Mignini, Pastorelli, Varasano, Nucciarelli, Tracchegiani, Cenci, Luciani, Perari, Sorcini, Ro- mizi G.,Vignaroli, Scarponi) 8 astenuti ( Rosetti, Pietrelli, Giaffreda, Arcudi, Miccioni, Mori, Vezzosi, Borghesi) L’atto è approvato

--- Escono dall’aula i Consiglieri Pietrelli, Rosetti, Giaffreda. Entrano i Consiglieri Fronduti, Bori. I presenti sono 25.

---

PRESIDENTE VARASANO

La medesima pratica necessita di immediata esecutività. Quindi chiedo a tutti i Consiglieri si sedere al proprio posto e pongo l’immediata eseguibilità relativo all’atto in oggetto in votazione. La votazione è aperta.

Si procede a votazione elettronica palese.

Esito della votazione: 25 presenti, 25 votanti, 19 favorevoli (Sindaco, Leonardi, Numerini, Felicioni, Ca- stori, De Vincenzi, Mignini, Pastorelli, Varasano, Nucciarelli, Tracchegiani, Cenci, Luciani, Perari, Sorcini, Ro- mizi G.,Vignaroli, Fronduti, Scarponi) 6 astenuti (Bori, Miccioni, Mori, Vezzosi, Arcudi, Borghesi)

L’I.E. è approvata

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Delibera n.2

Piano delle alienazioni e valorizzazioni immobiliari ( P.A.V.I.) 2016-2018.

PRESIDENTE VARASANO

Passiamo alla pratica successiva, quella relativa al Piano delle alienazioni e valorizzazioni immobiliari (PAVI) 2016 – 2018. La parola per la presentazione dell’atto al Presidente della II Commissione consiliare Vignaroli.

A lei la parola.

CONSIGLIERE VIGNAROLI

Grazie, Presidente.

Questa preconsiliare numero 115 chiede al Consiglio Comunale di approvare la nuova versione del Piano del- le alienazioni e delle valorizzazioni immobiliari, 2016 – 2018 che è costituito da tutta una serie di proposte, di alienazioni, valorizzazioni e permute che i signori Consiglieri avranno sicuramente visto nell’allegato a questo atto. Sottolineo due cose, questo è un atto importante anche perché propedeutico alla formazione, alla realiz- zazione del bilancio di previsione 2016 che sarà oggetto del lavoro della Giunta e del Consiglio nei prossimi mesi e nel corso dei lavori della Commissione, era stato presentato un emendamento per l’inserimento di un altro bene, affinché venisse alienato, ma la Commissione ha dato parere negativo sull’emendamento.

Invece sull’atto, sulla preconsiliare, la Commissione ha dato parere favorevole con 8 voti favorevoli e 6 aste- nuti. Grazie.

--- Esce dall’aula il Consigliere De Vincenzi. Entrano i Consiglieri Mencaroni, Bistocchi, Giaffreda, Pietrelli, Rosetti. I presenti sono 29

---

PRESIDENTE VARASANO pone in votazione l’atto

Grazie, consigliere Vignaroli. Il dibattito se ci sono interventi, è aperto. Non ci sono Consiglieri iscritti a parlare.

A questo punto metto la pratica in votazione. Non si è prenotato nessuno, ho chiesto due volte. Non si è pre- notato nessuno, quindi metto la pratica in votazione chiedendo a tutti i Consiglieri di sedere al proprio posto, metto in votazione il Piano delle alienazioni e valorizzazioni immobiliari PAVI 2016 – 2018, la votazione è aperta.

Si procede a votazione elettronica palese.

Esito della votazione: 29 presenti, 29 votanti, 18 favorevoli (Sindaco, Leonardi, Nucciarelli, Castori, Feli- cioni, Luciani, Mignini, Pastorelli, Cenci, Numerini, Fronduti, Romizi G., Scarponi, Vignaroli, Sorcini, Tracche- giani, Perari, Varasano) 11 astenuti (Arcudi, Bistocchi, Borghesi, Bori, Rosetti, Giaffreda, Pietrelli, Miccioni, Mori, Vezzosi, Mencaroni) L’atto è approvato

--- Escono dall’aula i Consiglieri Pietrelli, Rosetti, Giaffreda, Bori, Vezzosi. Entra il Consigliere De Vincenzi.

I presenti sono 25.

---

PRESIDENTE VARASANO

La medesima pratica necessita di immediata eseguibilità, quindi chiedo di nuovo a tutti i Consiglieri di sedere al proprio posto e pongo l’immediata eseguibilità relativa al PAVI 2016 – 2018, in votazione. La votazione è aperta.

Si procede a votazione elettronica palese.

Esito della votazione: 25 presenti, 25 votanti, 19 favorevoli (Sindaco, Leonardi, Numerini, Felicio- ni, Castori, De Vincenzi, Mignini, Pastorelli, Varasano, Nucciarelli, Tracchegiani, Cenci, Luciani, Pera- ri, Sorcini, Romizi G.,Vignaroli, Fronduti, Scarponi) 6 astenuti (Bistocchi, Miccioni, Mori, Mencaroni, Arcudi, Borghesi)

L’I.E. è approvata

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Delibera n.3

Ordine del giorno presentato dai Consiglieri Massimo Perari, Claudia Luciani, Antonio Tracchegiani, Carlo Castori , Giuseppe Cenci del gruppo consiliare Forza Italia su: “Collegamento ferroviario ve- loce e diretto tra Perugia e Milano con treno “Frecciargento”.

PRESIDENTE VARASANO

Procediamo ora con gli ordini del giorno. Abbiamo l’ordine del giorno dei Consiglieri Perari, Luciani, Traccheg- giani, Castori, Cenci del gruppo di Forza Italia sul collegamento ferroviario veloce e diretto tra Perugia e Mila- no con treno “Frecciargento”.

--- Escono dall’aula i Consiglieri Arcudi, Mori, Fronduti. Entrano i Consiglieri Pietrelli, Rosetti, Giaffreda, Vezzosi . I presenti sono 26.

---

PRESIDENTE VARASANO

Allora questo ordine del giorno era stato emendato dal consigliere Leonardi, si era arrivati in vocazione, dopo- diché era caduto il numero legale, quindi dobbiamo solo votare questo atto come ricorda il nostro ordine del giorno, quindi chiedo a tutti i Consiglieri di sedere al proprio posto per votare l’ordine del giorno dei Consiglieri di Forza Italia: Perari, Luciani, Traccheggiani, Castori e Cenci sul collegamento ferroviario veloce tra Milano e Perugia, con treno Frecciargento. La votazione è aperta.

Si procede a votazione elettronica palese.

Esito della votazione: 26 presenti, 26 votanti, 18 favorevoli (Sindaco, Varasano, Sorcini, Castori, Numeri- ni, Pastorelli, Felicioni, Leonardi, Luciani, Nucciarelli, Mignini, Romizi G., Vignaroli, Cenci, De Vincenzi, Perari, Scarponi, Tracchegiani) 8 astenuti (Giaffreda, Pietrelli, Rosetti, Bistocchi, Borghesi, Miccioni, Mencaroni, Vezzosi )

L’atto è approvato

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Delibera 4

Ordine del giorno presentato dai Consiglieri Cristina Rosetti, Stefano Giaffreda, Michele Pie- trelli del gruppo consiliare Movimento 5 Stelle su: “Vicende e inchieste Gesenu S.p.a

--- Escono dall’aula il Sindaco e i Consiglieri Cenci, Mignini. Entrano i Consiglieri Mori, Camicia, Arcudi, Mirabassi. I presenti sono 27

---

PRESIDENTE VARASANO

Passiamo all’ordine del giorno successivo che è quello dei Consiglieri del Movimento 5 Stelle: Rosetti, Giaf- freda e Pietrelli su Vicende ed inchieste Gesenu Spa.

La parola al consigliere Rosetti. Prego a lei la parola per l’illustrazione dell’ordine del giorno. Consiglieri per favore, facciamo silenzio.

CONSIGLIERE ROSETTI

Grazie. Ringrazio i Consiglieri capigruppo di avere permesso che quest’ordine del giorno, stante che è urgente arrivasse in Consiglio il prima possibile.

Sono ormai note a tutti le vicende che stanno attraversando il gruppo Gesenu sia nella nostra città con le in- terdettivi antimafia, ma anche in altre città, penso alla società Viterbo ambiente, ma tutto parte anche dalla Si- cilia. Sappiamo che ci sono indagini in corso, che sono condotte – da quello che io sapevo – originariamente dalla direzione distrettuale antimafia, oggi sembra che le indagini siano svolte…

PRESIDENTE VARASANO

Consiglieri, per favore. Abbia pazienza, consigliere Rosetti. Prego.

CONSIGLIERE ROSETTI

Che siano svolte direttamente dalla Direzione Nazionale Antimafia, quindi questo ci lascia, in qualche modo pensare che i fatti su cui si sta indagando e vedremo se le indagini si concluderanno con delle richieste di in- vio a giudizio, però sono fatti, sicuramente, almeno sulla carta, di una certa gravità.

La vicenda dei rifiuti è stata una delle prime questioni, assolutamente ritenute dal Movimento 5 Stelle priorita- rie e questo ancora prima, chiaramente delle interdittive, così come… ci siamo mossi anche per facilitare e per inserire in qualche modo le associazioni che hanno conoscenza e competenze in questo materie in un pro- cesso di partecipazione che deve andare necessariamente andare ad indagare anche il contratto di servizio, tutto quello che questa gara, che dal momento in cui Gesenu, anzi Gest ha sostanzialmente vinto la gara e quindi sottoscritto il contratto di servizio con tutta l’Autorità d’Ambito, avendo e gestendo un servizio molto im- pegnativo, per noi Comune di Perugia molto costoso perché siamo ormai arrivati a 43 milioni di euro.

C’è la necessità di andare ad approfondire questa tematica sotto ogni profilo, ma è prioritario, per cui abbiamo presentato anche altri ordini del giorno che spero insomma a breve arrivino in Consiglio, abbiamo presentato un ulteriore proposta che è la costituzione di una Commissione civica che ci permetta, sostanzialmente di af- frontare la tematica a 360 gradi, non solo quella dei costi, ma anche l’altro aspetto molto importante che è quella della tracciabilità dei rifiuti e penso che le vicende su cui oggi si sta indagando insegnino, sotto questo profilo qualcosa.

Riteniamo che però la priorità ora ci sia un dovere da parte della Giunta di riferire al Consiglio Comunale che cosa sta avvenendo, quali sono le vicende che stanno attraversando Genesu, che cosa sta accadendo ora che c’è il Commissariamento dei contratti, vogliamo capire anche quale sarà il futuro di questa società.

Se la Giunta si sta interrogando e ha formulando delle ipotesi sia da un punto di vista del futuro della società partecipata dal Comune di Perugia, sia da un punto di vista del come la gestione dei rifiuti vada rivista nella nostra città e non solo, ma secondo noi congiuntamente agli altri Comuni si dovrebbero rivedere molte cose.

Alla luce di tutto questo, riteniamo che ci sia l’assoluta urgente che il Sindaco o chi per lui, la Giunta venga a riferire in Consiglio Comunale su tutta l’attività di approfondimento di queste vicende, da tutti i punti di vista.

Come socio di una società che è in questo momento in particolare difficoltà, ma anche come parte contrattua- le nel contratto di servizio, ci esponga, se le ha approfondite, quali potrebbero essere le ripercussioni anche sul piano contrattuale e della gestione del servizio, spero che la Giunta non faccia finta di nulla. Cioè questi sono episodi e fatti che sicuramente devono essere approfonditi. Cioè al di là delle indagini ci danno lo spunto necessariamente per fare quell’attività penetrante di controllo che forse in questi anni non è mai stata fatta come doveva essere fatta.

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Impegniamo il Sindaco e la Giunta con l’ordine del giorno ad adottare tutte le misure che sono necessarie a tutelare gli interessi dei cittadini, ma anche gli interessi dei lavoratori, però qui bisogna sottolineare che c’è la necessità assoluta di far sì che gli interessa dei lavoratori siano anche quelli dei cittadini e quelli dei cittadini gli interessi dei lavoratori.

Ci deve essere un coinvolgimento forte della società nelle sue risorse umane, a capire che se si va avanti in questa compagine ed in questa strutturazione, poi vedremo, io vorrei capire anche la Giunta che idea ha sotto il profilo della presenza dei soci privati, qual sono i suoi progetti, perché noi non dimentichiamo mai che all’interno degli atti di programmazione del Comune, ormai da qualche anno si dice e si pensa di vendere le quote del Comune o almeno una parte di queste quote.

Alla luce dei nuovi fatti, se c’è stata un’analisi ed un approfondimento su quello che dovrebbe essere, ipoteti- camente il futuro di questa società, se si può pensare, il Movimento 5 Stelle pensa che questa sia un’opportunità importante da non perdere, per riprogettare la gestione dei rifiuti nella nostra città, possibilmen- te anche insieme ad altri Comuni e che non debba assolutamente escludersi l’ipotesi di una gestione total- mente pubblica di questo servizio, perché la presenza del privato non ha portato di tutto investimenti. Questa non è una valutazione, è un’opinione personale, questi sono dati, noi abbiamo impianti che sono assolutamen- te obsoleti, abbiamo tutti quelli che sono i dati significativi diciamo della gestione dei rifiuti, che non sono asso- lutamente adeguati, non solo a quelli che erano gli obblighi di legge, ma a quelli che sono le necessità di una gestione virtuosa dei rifiuti, siamo indietro sotto più profili e quindi anche sotto questo aspetto la presenza del privato non è che abbia portato dei benefici.

Vedremo come andrà ha vicenda sull’interdittiva perché questa vicenda è ancora in corso , sappiamo che è pendente un ricordo al TAR, quindi vedremo quale sarà il futuro anche sotto questo profilo, ma è certamente evidente che oggi, almeno stando a quanto emerge dagli atti che hanno portato alla interdittiva, certamente ruolo del socio privato, tra l’altro quello più forte è un ruolo – come posso dire? – determinante nella costruzio- ne di quelle che sono le premesse fattuali che hanno portato all’adozione delle misure, così forti da parte del Prefetto, quindi difficile pensare che la compagine societaria possa così rimanere e nello stesso tempo pensa- re che si possa uscire da quei presupposti. Vicenda anche peculiare per quanto ci riguarda è quella di avere nominato, addirittura, da parte dei privati, come amministratore delegato un dirigente del Comune di Perugia, se pure in aspettativa, molto molto peculiare sotto più profili, però per quello abbiamo, facendo le nostre valu- tazioni, ne abbiamo interessato altri enti competenti.

Chiediamo con questo ordine del giorno quindi di valutare, anche eventuali azioni sotto il profilo anche di azio- ni giudiziarie, per la tutela degli interessi del Comune, in tutta la vicenda, valutare le opportunità, come dicevo prima, che questa crisi, se così la vogliamo definire, della società Gesenu, potrebbe offrire al Comune di Pe- rugia, alla città di Perugia nella gestione di questo servizio così importante anche sotto il profilo economico ol- tre che ambientale e riferire quindi al Consiglio Comunale su tutte le vicende in atto, su tutte le misure adotta- te, ovviamente su quali prospettive la Giunta si pone rispetto a queste vicende. Cioè qual è la progettualità oggi, diciamo in campo se stiamo lì ad aspettare ed in qualche misura accettiamo lo status quo ed andiamo avanti così com’è, ci lasciamo portare dalla corrente, oppure in qualche misura c’è la volontà ed allo studio ci sono delle ipotesi di radicale – perché per noi questo servirebbe – modifica di tutto il contesto della gestione dei rifiuti.

Non solo nella nostra città, ribadisco, in tutta la città d’ambito e possibilmente nell’intera Regione, anche se la situazione ed il quadro sono piuttosto complicati. Questo anche alla luce di questa famosa autorità, unica sull’acqua e rifiuti che dovrebbero mai essere stata istituita, ma rispetto alla cui progettualità francamente ad oggi, almeno questo Consiglio non ha avuto Consiglio. Ma confidiamo che la Giunta in quel contesto stia fa- cendo un buon lavoro, ma vorremmo capire oggi dove siamo e domani dove andremo.

PRESIDENTE VARASANO

Grazie, consigliere Rosetti. Il dibattito è aperto. La parola al consigliere Scarponi. Chi è interessato ad interve- nire è pregato di prenotarsi. Prego.

CONSIGLIERE SCARPONI

Ringrazio intanto chi ha proposto questo ordine del giorno, perché credo che ogni volta che si parli di Gesenu, ma come anche di un’altra partecipava che può essere quella di minimetrò, si parla di problemi veri e reali di questo Comune. Cioè si parla dei problemi dove dietro ci sono veramente i soldi e dove da probabilmente queste partite ci sarà il vero cambiamento a questa città.

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Ricordo che circa 15 giorni prima dell’interdettiva ci fu una Commissione dove si parlò appunto dello Statuto della Gesenu, su un ordine del giorno che avevo presentato, c’era presente anche Cristina, c’era presente il Presidente Marconi, dove si chiese agli uffici in quella seduta di valutare appunto se impugnare o meno que- sto Statuto per cercare di acquisire più potere come Comune, quindi come socio – pubblico che ha una grossa parte delle quote per cercare di acquisire un po’ più di potere. È chiaro che ora lo schema è cambiato, ma credo che sia cambiato a favore del Comune, perché io sono stato il primo ad uscire pubblicamente due giorni dopo l’interdettiva auspicando che l’Amministrazione stessa si mettesse lungo ed a fianco del Prefetto che al- lora decise appunto di commissariare, credo che quella scelta allora di stare dalla parte del Prefetto, di dire:

“Noi Amministrazione, con tutta questa roba non c’entra niente” è quello che ha fatto sì che di fatto la parte pubblica, i soci, la parte pubblica alla fine ne è uscita confermando di fatto quello che i membri all’interno del Consiglio d’Amministrazione. Viceversa sono stati cambiati i membri del Consiglio d’Amministrazione su no- mina privata.

Quest’ordine del giorno è chiaramente votabile, assolutamente, è condivisibile ed avrà sicuramente il mio voto favorevole. Colgo l’occasione oggi, per ribadire che forse quel mese e mezzo che c’eravamo dati in Commis- sione dove l’Avvocatura doveva studiare il discorso dello Statuto del Comune di Perugia, mi sembra sia sca- duto e che quindi ancor più oggi, che siamo sotto commissariamento, secondo me il Comune deve dare un segnale che vuole comunque sia comandare e non essere comandati all’interno di questa società. Quindi tor- na alla ribalta anche quell’ordine del giorno che spero il Presidente della Commissione che adesso non vedo, ma era qui presente riprenderà e solleciterà gli uffici per ripresentarlo, detto ciò il mio voto è assolutamente fa- vorevole.

PRESIDENTE VARASANO

Grazie, consigliere Scarponi. Il dibattito è aperto se ci sono inventi. Prego, consigliere Camicia a lei la parola.

CONSIGLIERE CAMICIA

Grazie, Presidente. La ringrazio anche per avere preso in considerazione quella mia richiesta di anticipare de- gli ordini del giorno datati che avevano un senso ed avevano anche una certa urgenza, ho visto però poca sensibilità da parte di questo Consiglio Comunale. Io ritengo che siamo arrivati ormai alla soglia di 90 ordini del giorno e mozioni che sono in attesa di essere discusse.

Sicuramente fra qualche mese supereremo qualsiasi tipo di record per quanto riguarda l’arretrato di questo Consiglio Comunale, io penso che si stia limitando il diritto del Consigliere, di potere esercitare il suo compito, il suo dovere, le sue funzioni. È gravissimo, perché da parte dell’esecutivo il venerdì si discutono in Commis- sione, il lunedì si votano in Consiglio Comunale, invece il Consiglio Comunale lo discute in Commissione, Commissione abbastanza sentita, dote vengono ospiti autorevoli che portano il loro contributo e dopodiché fi- nisce lì, a distanza di un anno, un anno e mezzo, abbiamo ancora ordini del giorno che devono essere discus- si da questo Consiglio Comunale e sarà sempre peggio.

Quindi tutto quello che noi andremo a discutere domani in Commissione è meglio che non la discutiamo. Fac- ciamo perdere tempo a tutti quanti. Facciamo risparmiare l’Amministrazione, blocchiamo le Commissioni.

Sono inutili in questo momento, non hanno più funzione.

Qualcuno ha limitato la funzione del Consiglio Comunale a questo palazzo. Lei Presidente ha la responsabilità di tutto questo. Me ne dispiace però lei è responsabile.

PRESIDENTE VARASANO

Consigliere Camicia lei sa benissimo che il Presidente non lavora da solo, che tante volte è mancato, quando si potevano trattare gli ordini del giorno, il numero legale. Devo dire che uno o due gruppi consiliari e basta si sono impegnati nel mantenere costantemente il numero legale, quindi la prego di attenersi all’ordine dei lavori.

CONSIGLIERE CAMICIA

Questo fa parte dell’ordine dei lavori Presidente. Cioè lei forse non si rende conto di quello che sta succeden- do. Noi abbiamo… io avevo chiesto di anticipare, di rinunciare al mio ordine del giorno, sostituendolo ad un ordine del giorno importante, quello della motoambulanza, in questo momento particolare, dove…

PRESIDENTE VARASANO

Consigliere Camicia, come saprà io l’ho portato in Conferenza dei capigruppo, quindi…

CONSIGLIERE CAMICIA

Ho capito Presidente...

(8)

PRESIDENTE VARASANO

Gente che pure vota in Conferenza dei capigruppo, come le è noto.

CONSIGLIERE CAMICIA

Ma è lesiva questa cosa, io so che il mio capogruppo ha votato a favore della mia richiesta.

Se vi piace così il Consiglio Comunale, che abbiamo superato qualsiasi tipo di record allora sono contento per voi. Sono contento per voi.

Io ritengo, entrando nel merito dell’ordine del giorno presentato dalla collega Rosetti che sì è giusto, lo voto, non ci sono problemi, però non è questo che ci risolve una situazione ancora abbastanza imbarazzante per la città di Perugia e per il Comune di Perugia.

Perché è abbastanza imbarazzante, perché avere la nomina di un Amministratore delegato che sia di funzione pubblica, non è che ci abbia risolto il problema, questo non ci ha risolto il problema.

A mio avviso il Consiglio di Amministrazione doveva essere sciolto, doveva essere sciolto per tantissimi moti- vi.

Vi sembra normale, forse nessuno se ne è accorto ancora, neanche i media nazionali, neanche l’antimafia forse se n’è accorto che i Revisori dei Conti nominata dalla parte privata, nel Collegio dei Revisori dei Conti ci sono due fratelli; due fratelli. Io non ho mai visto in un Collegio dove praticamente sono tre persone a votare, di questi tre due sono fratelli. Ma di che stiamo a parlare? È illegittimo, è illegittimo questo. È illegittimo. Allora se non capiamo nemmeno questo, voi sapete il ruolo che svolge il Revisore dei Conti. I Revisori dei Conti fan- no passare quello che gli sta bene, altre cose non te lo fanno passare.

Tutto quello che ad un certo punto hanno interesse ad approvare l’approvano, il resto no. Ti ci mettono 50 veti.

Quindi questa grande conquista che noi abbiamo fatto avendo il Presidente e l’Amministratore, poi legati dai Revisori dei Conti io penso veramente è una cosa da non credere. Non succede in nessuna parte del mone a do, neanche in Africa. Neanche in Africa succede una cosa del genere, che in un Consiglio d’Amministrazione su tre due sono fratelli. Ragazzi, questi saranno sempre d’accordo. Quindi il terzo è un poveraccio, non avrà mai diritto di parola. Allora io penso rispetto a questo, al di là del contenuto di un questo ordine del giorno, condivisibile, però abbiamo un problema da affrontare sul Consiglio d’Amministrazione, su questo socio priva- to che ne ha fatte di tutte e di più, lo sappiamo. Io avevo detto da tempo, avevo chiesto che il Comune di Pe- rugia si poteva defilare da questa situazione imbarazzante. Cedere le quote o acquisire le quote del privato, non è possibile andare ancora a braccetto con certi personaggi. Non ci si può andare. Perugia, la città di Pe- rugia non può essere coinvolta in tanti di quegli scandali. Addirittura l’ultimo lo conoscete tutti quanti. Quindi entra l’antimafia a Perugia.

Quindi che vogliamo dire che a Ponte Rio, Pietramelina, la terra del fuoco si è trasferita lì? Può darsi. Questa cosa mi preoccupa, io che vengo da quelle zone. Sono molto preoccupato. Quindi la prima cosa che bisogna- va fare è scioglierlo quel Consiglio d’Amministrazione come diceva anche il Prefetto, non offrire là, al soggetto privato, ti do l’amministratore, però tu dammi il Collegio di Revisore in sana pianta, non va bene così.

Per cui, consigliere Rosetti io penso che il problema non sia questo, votare o non votare quest’ordine del gior- no, è che a mio avviso quel Consiglio d’Amministrazione deve essere sciolto per i motivi che conosciamo tutti quanti. La città di Perugia dovrà fare una scelta, cioè si deve sganciare da questo socio.

Non è possibile più andare a braccetto con questa gente, lo capiamo oppure no? Questo è il problema di fon- do. Grazie.

PRESIDENTE VARASANO

Grazie, consigliere Camicia. La parola al consigliere Arcudi. Consiglieri per favore!

CONSIGLIERE ARCUDI

Io volevo intervenire su questo ordine del giorno, ma anche chiedere una cosa. Qui è un punto importante di questo ordine del giorno, chiede all’Amministrazione di riferire in Consiglio Comunale su tutte le vicende in at- to e le misure adottate. Quindi volevo capire se… Consigliera Rosetti, riferire in Consiglio Comunale in questo momento, credo che sia il momento più adatto, allora potremmo…

PRESIDENTE VARASANO

Dovrebbe essere, necessariamente in questo momento.

CONSIGLIERE ARCUDI

Nella fase della discussione appunto. Quindi credo che noi, io se l’Amministrazione ritiene di riferire in Consi- glio, come chiesto dall’ordine del giorno io posso sospendere il mio intervento, così magari potrò aggiungere delle cose anche in relazione a quello che dice l’Amministrazione.

(9)

Se invece si ritiene di intervenire proseguo, quindi penso che sia opportuno che l’Amministrazione faccia un intervento.

PRESIDENTE VARASANO

Interviene il Vicesindaco. La parola al Vicesindaco Barelli. Consiglieri, per favore!

VICESINDACO

Grazie, Presidente. Dunque, la vicenda Gesenu è una vicenda articolata, importante e riguarda un servizio centrale per la nostra città, quale quello della raccolta dei rifiuti e più in generale di decoro urbano.

Ora, come è noto noi abbiamo ereditato questa situazione, come è noto noi stavamo intervenendo su questa situazione, innanzitutto su due aspetti. Uno è quello della tariffa ed uno e quello della raccolta differenziata.

Noi abbiamo una tariffa sulla quale già lo scorso anno siamo intervenuti per una riduzione, riduzione che non è stata percepita e non si è tradotta in numeri perché abbiamo avuto l’obbligo di costituire un fondo di garanzia per le evasioni che nel settore della TARI si sono manifestate in questi anni.

Quindi riducendo la TARI contemporaneamente abbiamo dovuto istituire questo fondo di 3 milioni e 400 mila euro. Una riduzione la vogliamo fare anche per il prossimo anno, cioè per quest’anno a questo punto.

Noi l’abbiamo annunciato in Conferenza stampa a fine anno, una riduzione sulla quale stiamo lavorando ed oscillerà stiamo verificando i numeri, non è una cosa semplice, tra il 7 ed il 10%, quindi una dimostrazione concreta che qualcosa si poteva fare prima e non si è fatto, lo si sta facendo adesso. Ridurre il peso fiscale sui cittadini di Perugia della tassa sui rifiuti.

Altro aspetto, raccolta differenziata; noi riteniamo che si possa fare di più sulla raccolta differenziata e su que- sto stavamo già lavorando.

Ora, su queste nostre intenzioni, su questi nostri progetti, sulla raccolta differenziata, voi sapete che noi è da un anno che stiamo lavorando ad un sistema di raccolta differenziata diverso per il centro storico.

Raccogli in centro, abbiamo fatto diversi incontri di partecipazione, coinvolgendo le associazioni del centro storico, abbiamo fatto incontri con agenda 21, abbiamo fatto 5 assemblee pubbliche per arrivare a definire un nuovo modello di raccolta differenziata nel centro storico che prevede un incremento di modalità di raccolta differenziata. Alla raccolta tradizionale…

PRESIDENTE VARASANO

Abbia pazienza Vicesindaco. Prego.

VICESINDACO

Al sistema tradizionale, o meglio quello che già era avviato nel centro storico che era la raccolta porta a porta con i sacchetti al lato dei portoni, un sistema che aveva riscontrato la contrarietà di molti cittadini e di residenti ed aveva riscontrato anche l’inadeguatezza sotto il profilo sanitario e del decoro urbano.

Inizialmente come sapete avevamo proposto le isole ecologiche interrate, nel fare la partecipazione c’è stato detto che forse non era la soluzione migliore, noi essendo… io personalmente, essendo convinto della bontà e dell’utilità della partecipazione, strada facendo abbiamo aggiustato il tiro, quindi quelle isole ecologiche che pur sono state fatte a Firenze, a Bologna, che pur prevedevano la possibilità di nascondere rifiuti in cassonetti interrati con una colonnina.

PRESIDENTE VARASANO

È faticosissimo, per favore.

VICESINDACO

Consigliere Camicia, mi scusi…

PRESIDENTE VASARANO

No, per favore, riportiamo ordine.

VICESINDACO

Consigliere Camicia, io non ho detto se lei era in tema o meno. Gradirei che lei non lo dicesse a me!

PRESIDENTE VARASANO

Per favore!

VICESINDACO

(10)

Capisce? Non vorrei che le mei interrompesse, io non l’ho interrotta. Lei ha parlato degli ordini del giorno che non c’entrano nulla con il tema, io sto parlando della Gesenu. Vorrei non essere interrotto!

PRESIDENTE VASARANO

Per favore! Assessore. Consigliere Camicia, Consiglieri Perari, Cenci.

VICESINDACO

Non spetta a lei dire qual è il tema, se io sono in tema, non è lei, lo farà il Presidente. Per favore!

PRESIDENTE VASARANO

Per favore! Capita stesso che nel preambolo dei ragionamenti che fate andiate tutti fuori tema rispetto all’ordine del giorno. Immagino che il Vicesindaco stia per arrivare al cuore della questione in oggetto, quindi date modo ed ascoltate in silenzio per favore.

VICESINDACO

Io stavo parlando di Gesenu e di quello che sta accadendo in Gesenu con i progetti che ha questa Ammini- strazione e con quello che poi è successo al di fuori di questa Amministrazione.

Se questa cosa al consigliere me a camicia non risulta in tema se ne farà una ragione, perché io – come dire?

– ho facoltà di parola come lei, quindi non spetta a lei valutare la qualità ed il contenuto del mio intervento.

Quindi che è successo poi ad ottobre? È successo che è arrivata l’interdittiva antimafia e sono state rese ma- nifeste delle indagini che la Procura della Repubblica sta volgendo su Gesenu.

Ora, sull’interdittiva antimafia per chi ha letto le 55 pagine dell’interdittiva e per come è stata riferita corretta- mente dalla stampa, non è che la mafia è arrivata a Perugia, è Gesenu che è andata in Sicilia e ha intercettato società mafiose o comunque dichiarate o presunte tali e ha intercettato dipendenti che in qualche modo erano stati condannati per reati legati alle attività mafiose, quindi il tutto è accaduto in Sicilia, questo per rassicurare anche la città insomma, perché altrimenti sembra che siamo diventati terra di conquista sotto questo profilo e per questo argomento, mentre il contagio è avvenuto anche in Sicilia.

Tenete conto che a suo tempo la Gesenu - e questo è un documento che potrebbe essere utile rendere pub- blico - a suo to la Gesenu quando si trattò di andare in il Sicilia, andò su richiesta della Prefettura, non fu una scelta industriale o aziendale, su richiesta della Prefettura perché in Sicilia c’erano situazioni di infiltrazione mafiosa evidente e Gesenu andò con questa richiesta caldeggiata appunto dalla Prefettura.

Poi dopo, in Sicilia, però questa è una mia valutazione personale, è evidente che il settore dei rifiuti è uno dei settori più delicati e più difficili da gestire già in condizioni normali. Posso immaginare come possa essere dif- ficile gestirlo in Sicilia.

Comunque questa interdittiva si basa su 4 aspetti principali, che sono

1) le società in odore di mafia, diciamo così, con le quali Gesenu si è vista, ha dovuto collaborare in Sicilia.

2) I dipendenti siciliani che erano dipendenti di queste società, quindi come sapete quando si subentra in un contratto d’appalto si subentra anche nel rilevare la manodopera, quindi dipendenti per i quali Gesenu a suo tempo non è che ha potuto fare uno screening, ma per legge sono dipendenti che passano da una società all’altra per garantire il servizio.

3)il ruolo dei privati. Il ruolo dei privati lo conosciamo da tanti anni, non è vero che il Comune di Perugia ha la potestà di incidere sulla scelta di privati di rimanere o non rimanere in Gesenu, questa è la prima cosa che mi abbiamo verificato, consigliere Camicia che adesso è uscito. Qualcuno gli potrà comunicare che non è nella potestà del Comune di Perugia escludere il Socio privato.

Io vorrei che su questo aspetto ci fosse chiarezza assoluta e non ci si tornasse più, perché sennò sembra che il Comune di Perugia come dice il consigliere Camicia va a braccetto con il socio privato, mentre invece do- vrebbe cacciarlo. Ma in forza da quale norma giuridica il consigliere Camicia non ce l’ha spiegato e nessuno ce l’ha spiegato.

Noi abbiamo fatto un approfondimento giuridico ed in una società di capitali non si può escludere socio priva- to. Punto! Spero che questa cosa sia chiara una volta per tutte.

Detto questo e preso atto di questo aspetto il Comune che cosa ha fatto? Noi ci siamo messi a verificare cosa fare in relazione al Consiglio d’Amministrazione. Quindi abbiamo rinnovato il Consiglio d’Amministrazione per la parte che ci competeva, quindi abbiamo rinnovato soprattutto con l’indicazione di Dante De Paolis, a garan- zia di un percorso temporaneo che possa traghettare Gesenu ad una condizione migliore, perché qual è stato fin dall’inizio il criterio che ci siamo dati? Noi dobbiamo bonificare Gesenu e rilanciare Gesenu, primo perché lo dobbiamo alle 400 famiglie che vivono sul lavoro di Gesenu ed altre 400 famiglie dell’indotto, 800 famiglie nella nostra città, una delle società più importanti dell’Umbria è la Gesenu non è un giocattolino da sfasciare quando ci stanchiamo di vederlo sotto casa.

(11)

Quindi il primo obiettivo è stato questo, abbiamo fatto, io personalmente ho fatto una un riunione sindacale di più di 3 ore, nel momento di maggiore tempesta, erano i primi di novembre, quando intorno a Gesenu c’era un fuggi fuggi. Compressibile per tutto quello che stava accadendo, però con senso di responsabilità.

Il sottoscritto e l’Amministrazione si è fatta carico di capire i problemi e di comunicare al Sindacato qual era l’intenzione dell’Amministrazione, che era quella di bonificare e rilanciare Gesenu.

Questo anche perché, contemporaneamente a questi fatti giudiziari ed all’interdittiva antimafia si era avviato un percorso di costituzione dell’AURI, Autorità Umbra Rifiuti e Idrico. Questo percorso è stato avviato dalla Regione dell’Umbria a settembre e la prima riunione dell’Assemblea dei 92 Comuni dell’Umbria per costituire l’AURI è stata convocata il 23 ottobre.

L’Interdittiva Antimafia e le indagini, in 15 giorni è scoppiato il finimondo, in 15 giorni.

Quindi noi ci siamo trovati a dover gestire l’AURI da un lato con una Gesenu che stava subendo una serie di provvedimenti che ovviamente la rendevano – come dire? – inadeguata a poter aspirare al ruolo di partner importante nella prospettiva del gestore unico. Badate bene, l’AURI è l’Autorità Umbra che dovrà, si sta lavo- rando in quella direzione, accorpare le 4 ATI esistenti, quindi l’ATI del perugino, di Castello, di Foligno - Spole- to e di Terni. Questo percorso dovrebbe portare ad una sola autorità ed il passaggio immediatamente succes- sivo è quello del gestore unico, in Umbria i 150 milioni di valore della raccolta e gestione dei rifiuti, avranno un’unica autorità amministrativa ed un unico gestore. Quindi di questo stiamo parlando, stiamo parlando di cir- ca 150 milioni di euro l’anno.

Su questa partita noi stiamo lavorando tentando di, 1 ) bonificare e salvare Gesenu per renderla un partner in- dustriale importante per il Comune di Perugia. Il Comune di Perugia, il ruolo del Comune di Perugia nell’AURI è un ruolo importante, noi spesso dimentichiamo che noi non solo siamo il capoluogo di regione ma in qualche modo esprimiamo…

PRESIDENTE VARASANO

Consigliere Giaffreda abbia pazienza.

VICESINDACO

Esprimiamo dei numeri importanti che ci impongono una responsabilità superiore rispetto alle altre città dell’Umbria. Allora su questo noi abbiamo lavorato, abbiamo lavorato alla bozza di statuto dell’AURI, alla boz- za di regolamento organizzativo dell’AURI e contemporaneamente stiamo lavorando ad un partner industriale importante, per potere aspirare che Perugia possa in qualche modo intercettare la necessità del gestore uni- co, badate, conservando il centro decisionale a Perugia.

La partita in gioco, la posta in gioco è questa. In questi 150 milioni di euro del valore annuale della raccolta, della gestione dei rifiuti, c’è un interesse anche da fuori regione, non dico cose nuove, penso che tutti voi co- nosciate le ambizioni, da un lato di ACEA a Roma che già il 40% in Umbria Acque è nella discarica di Orvieto, è nell’inceneritore di Terni.

Dall’altro lato, l’altro soggetto interessato era di Bologna. Questa partita dei rifiuti è una partita delicata ed im- portante, dove insomma noi – come dire? – ci giochiamo la qualità dei rifiuti nella nostra città, ci giochiamo i dipendenti di Gesenu, le 400 famiglie, 400 più 400, ma ci giochiamo anche un futuro industriale.

Adesso nel bene e nel male, voi sapete quanto io in passato sia stato critico nei confronti di Gesenu e quanto io avverta importante questo momento come un momento di bonifica.

Allora nel bene e del male Gesenu è un pezzo di storia industriale della nostra città quindi il dubbio, l’interrogativo che ci siamo posti come Giunta è: cosa fare?

Vogliamo in qualche modo buttare a mare Gesenu ed inventarci qualcosa di nuovo? Come in parte si sta fa- cendo a Livorno con il Sindaco del Movimento 5 Stelle che ha deciso di buttare a mare la società che gestisce i rifiuti, che è in odore il rischio di fallimento, nel so se è già fallita e ricominciare da capo, non si sa bene con che cosa ed in che modo, oppure fare una scelta di bonifica e di rilancio. Noi abbiamo scelto questo secondo aspetto, anche per la tranquillità e la necessità di garantire continuità e lavoro a 400 famiglie della città.

Quindi la strategia che il Comune, che noi come Comune abbiamo posto in essere è: recuperiamo Gesenu, quindi Amministratore delegato, Consiglio d’Amministrazione da un lato; dall’altro lato facciamo raccolta diffe- renziata di qualità, con un “Raccogli in centro” che partirà il 14 febbraio, in modo definitivo, dall’altro sperimen- tazione, perché noi vogliamo arrivare a quel 70% che ormai sarà il parametro che la città dell’Umbria avranno, proprio in questo momento si sta riunendo la Giunta Regionale. Noi in questi mesi abbiamo lavorato anche a ricucire i rapporti.

Gesenu e il Comune di Perugia erano realtà che in qualche modo erano state emarginate dalla questione dei rifiuti, perché indubbiamente le indagini e l’interdittiva antimafia non erano argomenti leggeri. Noi abbiamo do- vuto ricucire una credibilità per il Comune di Perugia e per Gesenu che ancora ovviamente non abbiamo rag- giunto, sulla quale stiamo ancora lavorando. Quindi “Raccogli in centro” è la prima sfida, ce ne saranno altre, perché la raccolta differenziata noi vogliamo aumentarla anche in periferia.

(12)

Abbiamo in corso due progetti per due sperimentazioni diverse, contemporaneamente, torno a dire, lavoriamo per la riduzione della TARI . Il 5 febbraio, per il 5 febbraio prendete nota e gradirei che ci fosse la partecipa- zione piena anche di questo Consiglio Comunale, abbiamo un convegno, un seminario di studi sui rifiuti. Que- sto seminario di studi partirà da quello che l’Unione Europea ha approvato il 2 dicembre come pacchetto sull’economia circolare.

Voi conoscerete, l’ho detto altre volte, l’approccio sui rifiuti sta cambiando, cambia dall’Unione Europea, cioè rifiuto non più come materia da abbandonare, ma come risorsa.

Il rifiuto è una risorsa che non ci possiamo permettere di buttare in discarica, quindi l’Unione Europea ha fatto un pacchetto del quale noi daremo conto il 5 febbraio al pomeriggio all’oratorio Santa Lucia con relazioni sull’economia circolare, con relazioni di Walter Ganapini sullo stato dei rifiuti in Umbria, con relazioni sul colle- gato ambientale, con relazioni sul valore economico dei rifiuti.

In più, il 5 porteremo anche dei casi di buone pratiche. Sono la legge dell’Emilia Romagna sui rifiuti, il Piano dei Rifiuti della Lombardia, è il Consorzio Contarina, è la sperimentazione che sta facendo il Comune di Fa- briano ed è il progetto “Raccogli in centro” di Gesenu a Perugia.

Quindi noi stiamo ragionando anche e ricostruendo anche… recuperando sul settore dei rifiuti quanto di me- glio in Italia oggi si sta facendo in questo settore. In termini teorici ma anche pratici, buone pratiche che in Ita- lia oggi vengono poste in essere. Qual è il modo migliore per gestire i rifiuti? Non solo quello teorico dell’Unione Europea, al quale saranno collegati anche dei finanziamenti, non solo quello del collegato ambien- tale, ma anche quello pratica dell’Emilia Romagna e della Lombardia. Contemporaneamente stiamo recupe- rando i rapporti con gli altri enti. Il convegno del 5 febbraio noi lo organizziamo insieme al Comune di Terni, perché con il Comune di Terni vogliamo collaborare. Le due città più importanti dell’Umbria devono gestire buone pratiche sui rifiuti concordandole. Il problema è lo stesso, è diverso il territorio il problema è lo stesso.

Quindi Comune di Perugia, Comune di Terni, Regione Umbria. Questo percorso lo stiamo concordando con un la Regione perché non si potrebbe fare diversamente. Oggi in questo momento la Giunta Regionale si sta riunendo per elaborare strategie nuove e diverse sui rifiuti, in ballo come sapete leggendo i giornali c’è anche l’inceneritore che dal Governo Nazionale, in qualche modo viene indicato come necessario anche per l’Umbria e che l’Umbria, stando alle dichiarazioni, sia della Marini che della Cecchini, in Umbria si potrà, non realizzare, non realizzare, questa è la volontà politica alla quale io mi associo personalmente, a condizione che aumenti la raccolta differenziata, questa è la sfida che abbiamo davanti, è su questo che noi come Comune stiamo la- vorando.

Quindi Comune di Perugia, Comune di Terni, Regione Umbria, Arpa Umbria, l’altro soggetto con cui organiz- ziamo il convegno del 5 febbraio e ANCI Umbria.

PRESIDENTE VARASANO

Per favore, scusi Vicesindaco ma non si sente più nulla. Prego. Avete chiesto di…

VICESINDACO

Scusate, voi chiedete quali sono le politiche dell’Amministrazione, l’Amministrazione in relazione alla vicenda Gesenu io vi sto illustrando queste politiche.

PRESIDENTE VARASANO

Lo scambio, come sapete, non ci può essere, c’è un unico intervento da parte della Giunta, non è un’interrogazione. … (intervento fuori microfono). Diamo qualche altro minuto al Vicesindaco e poi intervenite tranquillamente. Prego. Per favore non parliamo fuori microfono. … (intervento fuori microfono). Prego.

VICESINDACO

L’abbiamo detto prima, lo ribadisco adesso, così come non possiamo cacciare il socio privato, non possiamo imporgli di vendere, punto. Mi sembra che la questione sia abbastanza chiara, il privato fa quello che vuole della sua quota. Punto. … (intervento fuori microfono)… Però aspetti.

PRESIDENTE VASARANO

Per favore! No, non ci siamo! … (intervento fuori microfono). Il Vicesindaco ha diritto di parlare come voi, nes- suno sindaca quello che dite nei contenuti. Prego. … (intervento fuori microfono). Prego.

VICESINDACO

Presidente, mi dica lei Presidente, se deve essere un dibattito o io posso fare una relazione.

PRESIDENTE VARASANO

(13)

No, non è un dibattito, io le darei altri 5 minuti e poi proseguirei il dibattito.

VICESINDACO

Io posso chiudere anche qui…. (intervento fuori microfono).

PRESIDENTE VARASANO

Per favore! È una cosa eccezionale non facciamo i legulei. Prego.

VICESINDACO

Quindi noi siamo in attesa, oggi, di capire in relazione a Gesenu, alle tante cose che stiamo facendo, di capire 1)l’interdittiva antimafia ci sarà l’udienza al TAR il 27 gennaio e vedremo l’esito, comunque quell’interdittiva è un’interdittiva a tempo, ha come scadenza fine aprile.

Quindi questo lascia in qualche modo sperare che le politiche positive che possiamo mettere in campo per Gesenu possano avere anche un riscontro nella valutazione che poi il Prefetto dovrà rifare a fine aprile.

Rispetto alle indagini della magistratura non possiamo fare altro che prendere atto ed attendere l’esito dell’attività della magistratura.

Concludo ribadendo: bonifica e rilancio; noi stiamo lavorando alla bonifica con il cambiamento del Consiglio d’Amministrazione, il rilancio avverrà con riduzione della TARI, migliore raccolta differenziata e migliore ge- stione della società in relazione alle criticità che si sono segnalate.

PRESIDENTE VARASANO

Grazie, Assessore. La parola al consigliere Mencaroni.

CONSIGLIERE MENCARONI

Per dire che la risposta dell’Assessore, ovviamente non è stata esaudiente come dicevamo, ci lamentavamo già durante le sue battute, è andato spesso fuori tema, mentre l’ordine del giorno del Movimento 5 Stelle, ma quello che un po’ tutta la città si chiede, tutte le forze politiche che qui si chiedono… quanto meno si pensa di intervenire, per quanto riguarda la nostra parte, la parte politica di fronte alla situazione Gesenu.

Una situazione difficile, ingarbugliata che potrebbe anche dare adito a dei sospetti che possa essere stata pi- lotata in un certo modo, in un momento ben preciso, ma questo non lo possiamo dire noi ora, non possiamo gettare sospetti assolutamente. Però è chiaro che l’interesse da fuori, verso Gesenu è un interesse forte ed più Gesenu è debole e più è preda di, io definirei avvoltoi che potrebbero venire a prendere la più importante azienda pubblica – privata della nostra Regione.

Sarebbe importante, Assessore, che come in altre situazioni, quella congiunzione “Anche” che lei ha usato di fronte all’invito al Consiglio Comunale a partecipare ad un seminario, giustamente, possa essere usata anche quando si tratta di andare a parlare con i territori, con le associazioni dei territori, quando si tratta di andare a presentare al Consiglio Comunale e non con imboscate politiche magari degli ordini del giorno e poi magari si va a fissare al sopralluogo in un momento stabilito, così all’improvvisata, senza magari verificare la disponibili- tà dei Consiglieri.

La materia Gesenu va trattata in maniera credo condivisa, perché ci troviamo in una fase storica molto difficile, molto delicata che potrebbe, veramente mettere a repentaglio la nostra azienda pubblico – privata. Vorrei ri- cordare come la gestione della vicenda Gesenu non è stata proprio facile da parte di questa Giunta, abbiamo avuto un occupazione del Consiglio Comunale da parte dei Consiglieri della Gesenu ed abbiamo dei continui e dei ripetuti segnali che le cose non vanno bene.

Voglio solamente ricordare al Vicesindaco che purtroppo questa città ancora oggi appare sempre più sporca, perché purtroppo il ritiro della raccolta differenziata, di cui ci si vanta ora o quanto meno si cerca di raggiunge- re obiettivi che sono auspicabili da tutte le parti politiche, però ci troviamo di fronte a secchi, cassonetti sempre più pieni con sporcizia, immondizia che trabocca e che va ad invadere le strade della nostra città.

Quindi per il bene di Gesenu , per il bene della nostra città, della nostra cittadinanza, ci auguriamo che questa vicenda possa risolversi in maniera positiva e che la politica possa svolgere un ruolo fondamentale di tutela di questa azienda e di tutela di un diritto della cittadinanza che è quello alla pulizia ed al decoro. Grazie.

PRESIDENTE VARASANO

Grazie, consigliere Mencaroni. La parola al consigliere Arcudi.

CONSIGLIERE ARCUDI

(14)

Grazie, Presidente. Devo Dire, Vicesindaco, inquadra sempre in maniera puntuale il contesto, ma inquadran- do così bene il contesto poi si evade un po’ al merito della questione e non si entra sulle questioni vere, per- ché credo che in Consiglio Comunale si debba discutere delle cose vere. In Gesenu ormai la vicenda è nota, quindi le cose che sono state dette all’Amministrazione sono abbastanza scontate, il fatto che il socio privato è in una Spa, non può essere cacciato perché l’altro socio, ma penso che sapranno anche alle elementari, così come inquadrare il fatto che la raccolta differenziata…

Noi dobbiamo capire invece come stanno le cose nella sostanza, perché si deve fare in Consiglio Comunale e si deve fare anche per rispetto alla città che è preoccupata di questa vicenda.

Io voglio dire intanto alcune cose; in alcune fasi non sembrava, noi dobbiamo recuperare un punto che è fon- damentale per tutti. Amministrazione, Movimento 5 Stelle, il Centrosinistra, chi ha governato 50 anni fa, chi governerà in futuro, la Gesenu è un patrimonio della città di Perugia, un patrimonio fondamentale della città di Perugia, una società che, sia dal punto di vista occupazionale, che dal punto di vista del fatturato che dal pun- to di vista dell’importanza del servizio e della mission aziendale della città di Perugia è un patrimonio della cit- tà di Perugia. Della città di Perugia e del Comune di Perugia.

Il 45% della quota azionaria che il Comune ha in Gesenu tocca difenderlo, tocca valorizzarlo, tocca investirci in termini di idee e di prospettive, perché se quel 45% vale 45 milioni è una cosa per la città di Perugia, se il 45% vale 3 milioni è tutta un’altra cosa per la città di Perugia.

Devo dire che l’Amministrazione non mi sembra brillante in questa fase, perché adesso sono passati quasi 2 anni dall’insediamento, un’idea chiara su Gesenu, non si può dire: “Stiamo lavorando sulla raccolta differen- ziata nel centro, sul piano finanziario”, le cose oltre a studiarle, a fare i convegni – questa cosa al Vicesindaco l’ho detta anche per quanto riguarda il tema dell’analisi dell’approfondimento spettacolare che era stata fatta sulle aree verdi – siccome non siamo all’università non basta lo studio, tocca agire.

L’Amministrazione comunale, deve agire e deve mettere in campo azioni, deve realizzare pratiche, deve ap- provare delibere, deve pulire le aree verdi, deve la raccolta differenziata e deve pensare soprattutto ad un punto che ancora non è chiaro.

È chiaro certamente che il privato non può essere cacciato perché lo vuole l’Amministrazione comunale, ma un’idea rispetto al nuovo assetto societario di Gesenu, penso che è il minimo sindacale, dopo due anni e dopo le vicende che sono successe. Come è evidente, io difendo l’azienda, perché l’azienda è un’azienda che ha potenzialità significative, il Comune di Perugia adesso, è un po’ fa melina, ma alcune cose serie il Comune di Perugia le ha fatte.

L’azienda di Gesenu non è fallita perché il Comune di Perugia è stato il primo Comune in Italia, soggetto capo- fila di un ambito territoriale di 24 Comuni che ha fatto una gara europea a cui potevano partecipare tutte le so- cietà di rifiuti di Europa che ha fatto la gara per il servizio dalla raccolta fino allo smaltimento. La gara è stata vinta da Gesenu ed il fatto che la Gesenu è una concessione fino al 2024 e per 50 milioni di euro all’anno è il punto unico che tiene in vita questa azienda, perché altrimenti con le vicende che sono successe, con le que- stioni che abbiamo conosciute sarebbe entrata in grave difficoltà. Si deve andare avanti in quella direzione. Io lo dico da tre anni, quattro anni, quindi è pubblico, se riprendete internet lo leggete sui giornali, avere le idee ed avere una visione sulle cose. È fondamentale ed è un obbligo per l’Amministrazione comunale. Mi tocca avere paura di dire le cose. Questo assetto societario non funziona da anni, perché il privato è un privato che ha esaurito in qualche modo la spinta propulsiva. Quello che io imputo all’Amministrazione è in ritardo rispetto a questa esigenza che era emersa 3 o 4 anni fa, 3 anni fa e già da 2 anni.

Costruire un nuovo assetto societario che potesse ridare slancio a Gesenu in termini di innovazione, anche di trasparenza obiettivamente, dopo le cose che erano successe a Roma e trovare un partner industriale ade- guato per questa società. Adeguato alla città di Perugia, adeguato alla nostra comunità, adeguato alle pro- spettive industriali ed alla qualità del servizio che eroga Gesenu.

Su questo la politica, l’Amministrazione comunale è stata lenta, più preoccupata magari di individuare una par- te dell’Amministrazione comunale, devo dire non tutta. Un Consiglio d’Amministrazione che invece andasse a ridefinire gli assetti di potere dentro Gesenu che è una cosa del tutto inutile, se l’azienda non vive, non ha un futuro, acquisire quote di potere dentro Gesenu è una cosa che non serve a nessuno e non è utile a nessuno.

Certamente è un’operazione politica, clientelare ma non di strategie e divisione su Gesenu. I risultati sono stati evidenti.

Fare le battaglie dentro Gesenu, perdere un anno e mezzo a capire i Dirigenti, le forniture ed arrivare al com- missariamento di Gesenu poi è chiaro che i fatti parlano in maniera chiara.

(15)

Ora credo che Gesenu a parte l’atteggiamento di ottimismo dell’Amministrazione vive una fase assolutamente drammatica, perché il commissariamento come tutti sapete e l’interdittiva antimafia impedisce all’azienda adesso partecipare a gare, il rapporto con i fornitori è totalmente deteriorato, io conosco diversi fornitori che si rifiutano di fornire Gesenu, in alcuni mercati Gesenu non riesce più ad entrare, quindi superare questa fase e chiarire gli aspetti, tenuto conto che c’è piena fiducia da parte nostra, come sempre nella magistratura, come diceva il Vicesindaco le vicende sono vicende siciliano, speriamo che si chiariscano al più presto, però certa- mente è un punto. È una fase importante, c’è l’AURI, c’era la prospettiva del soggetto unico regionale, Gesenu in queste condizioni non può giocare pienamente con le proprie potenzialità questa partita. C’è la gara dell’ambito nell’alto Tevere, c’erano gare in alcuni Comuni, è una situazione davvero pesante e drammatica, perché se si perdono quote di mercato, se si perde fatturato si mettono a rischio livelli occupazionali, quindi non tocca mettere la testa sotto la sabbia. Tocca affrontare le questioni. Non si affrontano, lo dico all’Amministrazione con visioni di principio, con studi e con approfondimenti, ma tocca entrare nelle vicende, nelle questioni, tocca cominciare a capire chi può essere il nuovo partner industriale, aprire un tavolo serio con il socio privato attuale mandare messaggi chiari rispetto all’esigenza in Umbria, a Perugia, di cambiare l’assetto azionario.

Queste cose le abbiamo fatte, Scarponi, lo so che ti arrabbi perché ti ho detto che l’Consiglio d’Amministrazione ha perso tempo a definire nuovi assetti di potere entro Gesenu e ha perso un anno e mez- zo…. (intervento fuori microfono). Le abbiamo fatte, perché come sa il Sindaco Romizi, c’era una trattativa av- viatissima e vedo che l’ha citata il Vicesindaco Barelli con una primaria società nazionale che opera nel setto- re dell’igiene urbana che era Hera, che era interessata, c’era una … (parola non chiara)… aperta, c’erano re- lazioni fatte dall’attuale Amministratore delegato di Gesenu che avevano già dati e numeri rispetto ad una trat- tativa che per quanto ci riguarda doveva esserci tra un nuovo soggetto che poteva essere Hera in quel caso o altri ed il privato.

Trattativa che poi ovviamente, con i risultati elettorali si è fermata, ma l’Amministrazione comunale per corret- tezza era stata puntualmente informata di questa trattativa. Quindi queste sono le cose reali ed i fatti.

Rispetto al punto si può dire tutto. Io voglio concludere con questa cosa. Siccome le battaglie politiche si fano su tutto ma non sugli interessi dei cittadini, come ho detto già in altre occasioni, noi siamo pienamente dispo- nibili ad affrontare ed a costruire un percorso insieme per Gesenu, l’importante è che si capisca qual è questo percorso, perché obiettivamente non c’è ancora grande chiarezza e non c’è una prospettiva chiara che emer- ge dall’Amministrazione che può giocare un ruolo, perché ha il 45% da un lato, ma è anche concessionario del servizio più importante che Gesenu ha. Quindi ci sono tutti gli strumenti per essere protagonisti di questa fase.

Se il centrosinistra, non so il Movimento 5 Stelle, viene informato rispetto alla prospettiva ed alla strategia che si vuole mettere in campo, noi possiamo dare un contributo di idee ma anche concrete, però ci vogliono le idee e ci vuole la determinazione per metterli in campo.

PRESIDENTE VARASANO

Grazie, consigliere Arcudi. La parola al consigliere Perari.

CONSIGLIERE PERARI

Molto sinteticamente, per dire che voterò a favore, io credo come altri Consiglieri di questo provvedimento.

Ho ascoltato molto attentamente quello che ci ha detto il Vicesindaco.

Da un lato condivido il fatto che la Gesenu è una società, non è che mi sfugge che è una società dove il Co- mune ha anche i 45% quindi è anche del Comune.

È una società dove ci lavorano molti lavoratori di Perugia, ma anche di città limitrofe, quindi è evidente che una crisi di questa società, avrebbe delle ripercussioni notevoli, sia in termini di ricaduta economica sulla città, sia proprio anche sul Comune perché il Comune la partecipa al 45%. Detto questo però, io voto a favore di questo ordine del giorno, così come altri Consiglieri perché non può abbassarsi la soglia di attenzione del Comune, proprio perché siamo soci, sotto due profili, sotto due versanti. Il primo è lapalissiano, è evidente, ci sono dei provvedimenti del Prefetto che alle nostre latitudini sono pressoché sconosciuti, provvedimenti del Prefetto di questa natura, non so, forse il primo, ma credo che sia il primo e quindi chiaramente ancora più grave, dobbiamo seguirne l’evoluzione.

È un prefetto che ha dato prova di sé, buona prova in Emilia Romagna se non sbaglio, dove questi provvedi- menti che aveva preso non erano provvedimenti… così non sono caduti nel deserto, ma avevano, con le vi- cende giudiziarie che poi sono seguite aveva dimostrato che avevano un fondamento, insomma tanto per in- tenderci, Prefetto che è stato promosso nella città di Palermo se non sbaglio, che è una città ovviamente per infiltrazioni mafiose, lo dice il nome stesso; per cui la soglia e l’attenzione, signor Vicesindaco, deve essere molto alta su questi provvedimenti, anche da parte del Comune che è ovviamente socio.

(16)

Quindi si condividono tutte le preoccupazioni che ha detto il Vicesindaco, è vero anche che stranamente alcu- ni provvedimenti sono usciti fuori all’indomani quando c’era una torta, comunque importante da dividere, 150 milioni di euro di… quindi un momento, un passaggio epocale per quanto riguarda la politica dei rifiuti nella nostra Regione, non sottovalutiamo niente. Però quei provvedimenti c’erano.

Sotto un secondo ulteriore profilo che è squisitamente politico. Lo dico prima che il mio amico Miccioni, sicco- me ho avuto vari ruoli, diciamo poi alle volte, lo dico da ex Amministratore della Gesenu, proprio - anche se in gioventù – per essere stato Amministratore di questa città, noi con questa nuova maggioranza abbiamo il do- vere di andare a vedere in queste partecipate, per chi c’era, vedo che Arcudi ascolta attentamente, di smaltire tutto quello grasso, l’ho detto più volte che era della politica, che era tipico della politica. Quindi abbiamo un dovere di vigilare e di agire sotto il duplice profilo.

Ovviamente a seguito dei provvedimenti del Prefetto, ma anche sotto il profilo di coloro che ci rappresenta in quelle società.

Questo è un fatto notorio non è che ha bisogno di dimostrazione. Non ha bisogno di dimostrazione è anche normale chiaramente che i Partiti della Prima Repubblica che governavano, ovviamente vedevano come brac- cio operativi di se stessi, lo sappiamo tutti.

Quindi noi con nuova… questa nuova maggioranza politica, la città di Perugia ci ha affidato anche questo compito e non dobbiamo essere timidi.

Mi avvio alla conclusione su questo anche secondo versante, non dobbiamo essere timidi, pur avendo ben presente che questa società è anche una ricchezza di Perugia, però lo è nella misura in cui le cose poi filano liscio, perché sennò può diventare anche un peso per la città di Perugia, se le tariffe sono magari eccessiva- mente alte perché quel grasso della politica noi non riusciamo ad eliminarlo.

Quindi su questo è necessario molta attenzione, perché questo i cittadini di Perugia, a questa nuova maggio- ranza ci hanno affidato questo compito e dobbiamo essere interpreti fino in fondo, con chiarezza, senza remo- re e senza paura, perché coloro che sia l’addetto, non credo di dire niente di strano, lo ha detto l’Assessore ie- ri in un’intervista all’urbanistica, dice: “Io non dico niente di strano se dico che Perugia è una città struttural- mente, in qualche modo, di sinistra, quindi i tanti cittadini che non sono andati a votare perché hanno voluto favorire la scesa della Giunta civica - che poi si dice centrodestra, ma in realtà è una Giunta Civica, quindi l’esperienza Romizi – è perché quel compito ci hanno affidato”. Quindi noi in questa fase, mi fa piacere che probabilmente il Vicesindaco ha già avviato questo percorso, perché quando dice che si va ad una riduzione della tariffa dal 7 al 10%, è iniziato questo percorso. Io voglio incoraggiarlo e dirgli che non dobbiamo essere timidi su questo percorso, perché si troveranno delle belle sorprese. Quello che i cittadini ci chiedono e dob- biamo andare fino in fondo.

Mi chiedo: ma è possibile che nel 2015 ci siano ancora una società che svolge i rifiuti a Perugia, un’altra a Marsciano che saranno 20 chilometri, io lo faccio quasi giornalmente, 20 chilometri, un altro a Lago Trasime- no, quindi è iniziato un percorso, ce l’ha detto il Vicesindaco, dopo che si costituirà la nuova autorità che è l’AURI probabilmente, si arriverà ad un’unica società di gestione, dico io dovremmo fare probabilmente un passo ulteriore, non solo dei rifiuti ma forse un’unica società di gestione umbra, rifiuti ed acqua. Secondo me più che sufficiente, visto che l’Umbria.

Ma che senso avevano le 4 autorità d’ambito sull’acqua, anche lì dovremmo andare a verificare, signor Vice- sindaco, se… non sarà che la comunità e i cittadini di Perugia hanno pagato anche un po’ di tariffa dell’Alta Umbria, questo per quanto riguarda l’acqua, vedevo qualche giorno fa un intervento del Sindaco dell’Alta Um- bria, ma secondo me è esattamente l’inverso, visto che la massa critica c’è ed i soldi veri sono nella città di Perugia.

Quindi chiudo dicendo che noi lo votiamo, non è che siamo particolarmente convinti di questo ordine del gior- no, perché è un po’ generico, parla anche di azioni giudiziarie, secondo me è prematuro, ovviamente dovremo vedere gli sviluppi, poi il Comune non credo che ovviamente di fronte alla possibilità concreta di costituirsi Par- te Civile si tirerà ovviamente indietro, però chiediamo, il Consiglio dice ai Consiglieri… so che ci sono stati an- che dei Consiglieri di Forza Italia che l’hanno sottoscritto e hanno fatto, secondo me… chi lo ha sottoscritto ha fatto comunque bene, proprio perché deve essere di stimolo a tenere alta la soglia di attenzione. Quindi non vorremmo consegnare un compito troppo gravoso al Vicesindaco, questa delega, ma ahimè, la delega ce l’ha il Vicesindaco, quindi ovviamente deve andare fino in fondo.

PRESIDENTE VARASANO

Grazie, consigliere Perari. La parola al consigliere Scarponi, che è già intervenuto ma ha chiesto di intervenire perché chiamato in causa dal consigliere Arcudi, prego. 5 minuti.

CONSIGLIERE SCARPONI

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