Oggetto: su procedura ad evidenza pubblica riguardante l’area monumentale del Teatro di Marcello - Portico d’Ottavia.
MOZIONE Ex art. 58
L’ASSEMBLEA DI ROMA CAPITALE PREMESSO CHE
● con Bando di Gara pubblicato il 22 maggio 2013 (termine per il 31 luglio 2013), la Sovrintendeza Capitolina dei Beni Culturali di Roma Capitale - U.O. Bilancio e Messa a Reddito del Patrimonio, apriva una procedura ad evidenza pubblica riguardante l’area monumentale del Teatro di Marcello - Portico d’Ottavia (comprensiva anche dei Templi di Apollo Sosiano e di Bellona con il relativo portico, l'area di Monte Savello, parte del Portico d'Ottavia e l'area archeologica di connessione) per l'erogazione dei servizi culturali, strumentali e aggiuntivi e la realizzazione dei lavori di allestimento;
● tali servizi, in particolare, hanno ad oggetto le attività di assistenza culturale e di ospitalità per il pubblico, integrati con i servizi strumentali di pulizia, vigilanza e biglietteria, ex art. 117 del D. Lgs. n. 42/2004, come di seguito elencati:
1. Apertura controllata al pubblico dell'area;
2. Accoglienza, biglietteria e guardaroba;
3. Prenotazione e prevendita di biglietti;
4. Servizi di pulizia e diserbo e manutenzione ordinaria;
5. Progettazione e organizzazione di mostre, manifestazioni culturali, eventi;
6. Visite guidate;
7. Servizi didattici;
8. Progettazione, realizzazione e noleggio audio-guide;
9. Progettazione e realizzazione editoriale;
10. Progettazione e realizzazione oggettistica;
11. Servizi di custodia;
12. Bookshop;
13. Bar - caffetteria;
14. Marketing, piano di comunicazione.
● dell'area archeologica in esame fanno parte altresì l'Ex Albergo della Catena (attualmente non agibile) e parte del Portico d'Ottavia (su cui sono in corso lavori di manutenzione da parte della Sovrintendenza) che non rientrano nell'attuale concessione, ma che potranno essere oggetto di inserimenti futuri, anche a seguito di eventuali finanziamenti derivanti
da mecenatismo e/o sponsorizzazioni rinegoziando i termini della concessione con il concessionario;
● il punto II.2.1. prevede che il concedente, nel corso della concessione ventennale, si riserva la facoltà di accettare proposte di mecenatismo culturale per effettuare ulteriori interventi di valorizzazione dell'area;
● il punto IV.2.1 prevede che l’aggiudicazione della gara sarà effettuata con il criterio dell'offerta economicamente più vantaggiosa da determinarsi secondo tabelle prestabilite;
● la concessione ha una durata di 20 (venti) anni.
CONSIDERATO CHE
● tra gli altri, i servizi indicati nei sopra citati punti 2, 9, 10, 11, 12, 13 presuppongono una vera propria attività edilizia all’interno dell’area del complesso monumentale del Teatro Marcello e del Portico d’Ottavia, con manufatti di nuova costruzione;
● in relazione a questi nuovi manufatti che verranno edificati nell’area archeologica non è dato sapere chi ne deciderà l’impatto estetico, volumetrico e ambientale, i materiali usati, la collocazione all’interno od in prossimità dell’area;
● l’edificazione di tali manufatti, all’interno di un luogo dagli equilibri delicatissimi oltre che unico al mondo, appare di estrema gravità;
● gli interventi complessivamente individuati nel bando determineranno la chiusura dell’area archeologica complessa e stratificata, che racchiude manufatti di epoca imperiale, medievali e rinascimentali, attualmente “a cielo aperto” e quindi fruibile da tutti;
● da una lettura approfondita del Bando di gara alla base di questo vi è una concezione della “cultura come merce” e non come patrimonio di tutti, da preservare e tutelare da speculazioni di vario genere;
● siffatta concezione “monetaria” della cultura ha caratterizzato quei pochi interventi della precedente amministrazione, come da ultimo questo bando (emanato, peraltro, durante il regime di prorogatio della precedente Giunta).
RITENUTO CHE
● l’area monumentale del Teatro di Marcello e del Portico d’Ottavia, come molte altre presenti nella città, è un luogo unico al mondo da preservare e tutelare dalla speculazione e da “valorizzare” seguendo logiche del tutto differenti e comunque, slegate da una concezione economica della cultura;
● occorre studiare meglio gli eventuali interventi da intraprendere sulla predetta area;
● la concessione oggetto di bando ha una durata di 20 anni e, quindi, ogni intervento, quantunque di impatto negativo, sarà reversibile solo allo scadere di tale termine;
● il bando scade il prossimo 31 luglio 2013 e, quindi, ogni determinazione al riguardo è da adottare in tempi estremamente ristretti.
TUTTO CIO’ PREMESSO
L’ASSEMBLEA DI ROMA CAPITALE IMPEGNA IL SINDACO E LA SUA GIUNTA
ad annullare con procedimento immediato il suindicato Bando di Gara scellerato, frutto della gestione della precedente giunta, la cui esecuzione e sussistenza inquinerebbe il valore del nuovo corso che si vuole imprimere alla gestione della cosa pubblica romana;
a dare vita ad un grande progetto organico di fruizione e/o riqualificazione non solo dell’area in oggetto ma anche di quella includente il tessuto storico-archelogico compreso fra il Circo Massimo, i Fori Imperiali-Basilica -Ulpia-Mercati Traianei con l’inclusione del Colle Palatino;
a coinvolgere in questa operazione i cittadini stessi, le associazioni, gli operatori più qualificati di settore e tutti le storiche istituzioni ed organizzazioni culturali che da anni si battono per la salvaguardia delle patrimonio paesaggistico, storico-artistico del nostro paese, nel rispetto dell’art. 42 della Costituzione.
Roma, 29 luglio 2013
I Consiglieri del Gruppo Capitolino “M5S”
Virginia Raggi Daniele Frongia