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Alla cortese attenzione di

Federica MOGHERINI

Alto rappresentante dell'Unione per gli Affari Esteri e la Politica di Sicurezza, Vicepresidente della Commissione Europea

6 Aprile 2016

OGGETTO: Valutazione d’impatto della Commissione Europea sulle misure di maggiore trasparenza dell’imposta sulle società e l’introduzione in UE dell’obbligo di public cross-sector country-by-country reporting (rendicontazione pubblica paese per paese per le multinazionali operanti in UE indipendentemente dal settore economico)

Gentile Alto Rappresentante Mogherini,

ci rivolgiamo a Lei in vista del voto, atteso alla riunione del Collegio dei Commissari del 12 Aprile p.v., sulla proposta della Commissione Europea in materia di maggiore trasparenza fiscale per le imprese multinazionali operanti in UE. Riteniamo importante sottoporre alla Sua attenzione alcune riflessioni critiche sulla proposta corrente, auspicando che Lei possa contribuire in sede di Collegio al miglioramento del provvedimento.

L’anno scorso la Commissione Europea si è fortemente impegnata nell’avanzare misure di contrasto all’evasione ed elusione fiscale. In questo momento vi è un’opportunità unica per trasformare questo impegno in realtà, adottando il country-by-country reporting (CBCR) pubblico, non appena ultimata la valutazione d’impatto sulle misure di maggiore trasparenza fiscale per le società.

Tuttavia, il testo della proposta, nella sua versione pubblicata dai media lo scorso 21 Marzo, contiene alcuni elementi che, a nostro avviso, destano seria preoccupazione.

Le criticità che solleviamo sono:

o l’obbligo per le multinazionali di rendicontazione finanziaria con un breakdown paese per paese, viene proposto solo per i paesi UE, mentre si richiede la presentazione di un unico dato aggregato per tutti i paesi extra-UE. Ciò permetterebbe alle multinazionali di continuare il trasferimento degli utili fuori dall’Unione Europea all’insaputa dei cittadini;

o si rende obbligatorio il CBCR pubblico esclusivamente per le compagnie con un fatturato consolidato annuo superiore ai 750 milioni di euro. Secondo le stime OCSE questo threshold escluderebbe dall’obbligo di reporting l’85-90% delle multinazionali;

o la versione corrente della proposta della Commissione - contrariamente a quanto stabilito dai modelli predisposti dall’OCSE (BEPS Action 13) e sostenuti dal Parlamento Europeo (che sta cercando di introdurre questa misura nell’iter, in fase di trilogo, della Shareholders’ Rights Directive) - predispone un insieme limitato di reporting information, lasciando fuori dal perimetro di rendicontazione elementi chiave come la lista delle sussidiarie, le vendite, gli asset e i sussidi pubblici ricevuti dalle compagnie. Informazioni indispensabili per stabilire con certezza il livello effettivo di tassazione delle imprese e accertare se le imposte siano state pagate laddove gli utili sono stati a tutti gli effetti generati.

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L’elusione fiscale perpetrata da soggetti corporate ha un impatto considerevole sulla vita dei cittadini dell’UE e di tutto il mondo. L’introduzione del CBCR pubblico, se corretto rispetto alle criticità sopra illustrate, rappresenterebbe una misura cruciale per promuovere politiche di crescita equa, inclusiva e di lungo termine contribuendo al più ambizioso obiettivo di contrasto alla disuguaglianza.

E’ inderogabile per l’UE provvedere in maniera decisa e determinata al contrasto di abusi fiscali corporate all’interno dei propri confini per guadagnare credibilità e richiedere misure più ambiziose anche sull’arena internazionale. Le recenti decisioni della Commissione Europea contro il Belgio, i Paesi Bassi e il Lussemburgo dimostrano l’esistenza di scorciatoie fiscali e giurisdizioni opache ai fini fiscali in seno alla stessa Unione. Il CBCR pubblico servirebbe, in particolare, a far luce sull’uso delle sussidiarie dei gruppi multinazionali e sugli accordi fiscali fra corporation e autorità fiscali dei Paesi in cui operano.

Le chiediamo quindi di sostenere con convinzione una maggiore trasparenza per le attività dei gruppi multinazionali e le loro pratiche fiscali, supportando l’introduzione del CBCR pubblico per tutti i settori, per tutte le grandi multinazionali con un set completo di reporting data per tutti i paesi in cui il gruppo opera.

Restando a Sua completa disposizione per ulteriori approfondimenti sul dossier e per qualsiasi chiarimento, Le porgiamo i nostri più cordiali saluti.

Elisa Bacciotti

OXFAM Italia, Direttore del Dipartimento Campagne e Programmi in Italia

Prof. Leonardo Becchetti

Campagna ZEROZEROCINQUE, Portavoce Davide Del Monte

TRANSPARENCY INTERNATIONAL Italia, Direttore Esecutivo Antonio Tricarico

RE:COMMON, Direttore di Programma

Per contatti e ulteriori informazioni:

Mikhail Maslennikov, Policy Advisor su Giustizia Fiscale e Disuguaglianza OXFAM Italia

mikhail.maslennikov@oxfam.it; T: +39 06 45653854; M: +39 3283874772

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