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Anima Forza Prudente
(già Anima Forza 2)■
Anima Forza Moderato
(già Anima Forza 3)■
Anima Forza Equilibrato
(già Anima Forza 4)■
Anima Forza Dinamico
(già Anima Forza 5)Sistema Forza
Relazione semestrale al 29.06.2018
LINEA PROFILI
ANIMA SGR SPA
Capitale Sociale: Euro 23.793.000,00 interamente sottoscritto e versato.
La SGR è soggetta all’attività di direzione e coordinamento dell’azionista unico Anima Holding S.p.A.
Consiglio di Amministrazione
Presidente: Livio Raimondi* (indipendente)
Amministratore Delegato Marco Carreri e Direttore Generale:
Consiglieri: Maurizio Biliotti*
Alessandro Melzi D’Eril (Vice D.G. Finanza e Operations) Francesca Pasinelli* (indipendente)
Gianfranco Venuti
Francesca Paramico Renzulli Collegio Sindacale
Presidente: Antonio Taverna
Sindaci effettivi: Marco Barassi
Tiziana Di Vincenzo
Sindaci Supplenti: Enrico Maria Mosconi
Carlotta Veneziani
Società di Revisione Deloitte & Touche S.p.A.
Depositario BNP Paribas Securities Services SA – Succursale di Milano
*Membro del Comitato Remunerazione (Istituito ai sensi dell’art.39 del Reg. Banca d’Italia – Consob del 29/10/2007 e successive modifiche e integrazioni)
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INDICE
RELAZIONE DEGLI AMMINISTRATORI DI ANIMA SGR ... 3
Anima Forza Prudente ... 7
Anima Forza Moderato... 11
Anima Forza Equilibrato ... 15
Anima Forza Dinamico ... 19
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3 RELAZIONE DEGLI AMMINISTRATORI DI ANIMA SGR
SULLA RELAZIONE DI GESTIONE AL 29 GIUGNO 2018
Forma e contenuto della Relazione di Gestione
La Relazione di Gestione Semestrale, è stata redatta in conformità al Regolamento sulla gestione collettiva del risparmio, emanato con Provvedimento della Banca d’Italia del 19 gennaio 2015 e successive modificazioni ed è costituita dalla Situazione Patrimoniale.
Mercati finanziari
Nel primo semestre 2018 l’indice globale relativo alla classe azionaria ha fatto registrare una performance moderatamente positiva in valuta locale, essenzialmente sostenuto dal mercato statunitense. Diffusi i segni negativi tra le restanti principali aree geografiche. In evidenza i ritorni lievemente positivi dei listini di Italia e Regno Unito. A livello settoriale globale sono emersi in evidenza i ritorni positivi dei comparti tecnologia, consumi discrezionali ed energia, mentre i principali cedimenti appaiono ascrivibili ai settori telecomunicazioni, consumi di base, finanza ed industria. Gli indici obbligazionari hanno espresso una dinamica sostanzialmente piatta nella componente governativa globale (in local currency): lievemente positiva quella dell’Area Euro (Germania) e del Giappone, negativa per le emissioni del Tesoro italiano e statunitense. Complessivamente flettenti nel comparto delle emissioni societarie sia la componente investment grade sia quella high yield. L’Euro si è generalmente indebolito nei confronti delle principali divise.
Dopo un inizio d’anno positivo per i mercati azionari, nel corso del primo trimestre 2018 si è innescata una correzione a livello globale. Le dichiarazioni di impronta protezionistica della politica statunitense, le iniziative tariffarie conseguentemente adottate, il rischio di un’escalation delle tensioni commerciali tra Stati Uniti e Cina hanno in parte intaccato il clima di fiducia degli investitori, determinando sui mercati alterne fasi di avversione al rischio, cedimenti e forte volatilità. La dinamica della crescita sincronizzata, alcune sorprese al rialzo in relazione alle aspettative sull’inflazione nelle principali economie, e le attese relative alle azioni di normalizzazione da parte delle banche centrali sono state accompagnate da un sensibile e repentino movimento sui tassi di interesse. Queste condizioni hanno favorito sbalzi di volatilità, diffusa a tutte le classi di investimento, ed un cedimento della propensione al rischio, penalizzando i mercati azionari. Durante la fase di risk-off nel corso del primo trimestre 2018 si è assistito ad un allargamento degli spread sui titoli societari, che ha dato luogo ad una correzione sui mercati corporate, in particolare su high yield. I buoni dati sulla crescita globale e l’esito della reporting season del primo trimestre 2018 avevano consentito ai mercati azionari di recuperare in parte le perdite sofferte.
Nel periodo primaverile il consolidamento delle borse globali ha evidenziato una dispersione significativa delle performance fra le diverse aree geografiche: positivo l’azionario USA, negativi quelli di Giappone ed Europa. Il listino italiano, in avvio d’anno tra i migliori mercati dell’Eurozona, dopo la prima settimana di maggio ha iniziato ad erodere i guadagni realizzati portandosi in territorio negativo da inizio anno, con pressioni sul comparto bancario. Il permanere di un’elevata incertezza a livello politico ha indotto un incremento del premio per il rischio, forti penalizzazioni ed elevata volatilità soprattutto sui titoli di stato (spread BTP/Bund decennale vicino ai 290 punti base, ai massimi dal 2013, e rendimento del BTP decennale sopra il 3,1%), con particolare veemenza per le scadenze più brevi (spread BTP/Bund a 2 anni oltre 340 punti base, rendimento del BPT prossimo a 2,7%), ed un forte appiattimento della curva dei rendimenti. La nascita del Governo Conte, sostenuto da M5S e Lega, ha alimentato preoccupazioni sul percorso di risanamento dei conti pubblici italiani, facendo percepire un crescente rischio di possibili future tensioni con i partner europei, e favorendo l’emergere di segnali di sfiducia nella gestione del debito domestico, con conseguenti escalation delle tensioni, incertezza e volatilità sui mercati. La situazione politica italiana ha prodotto alcune ripercussioni anche sui mercati finanziari globali, con borse in flessione ed un progressivo indebolimento dell’Euro, mentre si è assistito ad un apprezzamento delle attività finanziarie percepite come “rifugio” (titoli di stato tedeschi e statunitensi, Yen e Franco svizzero). L’effetto contagio alle altre asset class è stato tuttavia modesto, allorché è stato scongiurato il pericolo di nuove elezioni, ed è stata risolta l’impasse governativa spagnola dopo le dimissioni del premier Rajoy. La crisi italiana ha avuto ricadute modeste sulle obbligazioni societarie, ove gli strumenti investment-grade hanno sofferto solo marginalmente. Prosegue la debolezza del debito emergente, penalizzato dal vigore del biglietto verde e da un’escalation del rischio politico (in particolare in Argentina, Brasile e Turchia). Riguardo alle valute si è assistito
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4 all’apprezzamento generalizzato del Dollaro USA, guidato da un rinnovato focus degli investitori sul tema del differenziale dei tassi e, specularmente, alla debolezza dell’Euro, complice una BCE più conciliante del previsto e le turbolenze politiche in Italia e Spagna. Si registra anche l’apprezzamento delle divise “rifugio” Yen e Franco svizzero e una certa debolezza delle divise emergenti. Il prezzo del petrolio è risalito sino alla seconda decade di maggio (il future sul Brent è arrivato a sfiorare 80 USD/barile), beneficiando di revisioni al rialzo delle stime sulla domanda, e di tensioni nell’area mediorientale. Verso fine maggio, l’indice delle materie prime ha perso terreno, frenato dal rischio di guerre commerciali e soprattutto dalle quotazioni del greggio, in flessione sulla scia degli annunci di aumenti della produzione da parte del cartello OPEC-Russia e negli USA. Alla chiusura di giugno, i future su Brent e WTI hanno tracciato una sensibile ripresa di valore sui massimi da inizio anno (+20% circa), rispettivamente a 79,44 e 74,15 USD/barile.
Scenario macroeconomico
Nell’ambito del processo di graduale normalizzazione delle politiche monetarie da parte dei principali Istituti Centrali, si registra una tendenziale divergenza tra l’approccio più incisivo della Fed e quello maggiormente conciliante e prudente della BCE. Il quadro macroeconomico globale ha recentemente fatto emergere alcuni segnali di perdita di slancio e di possibile rallentamento, pur se con una pronunciata divaricazione tra Stati Uniti e resto del mondo, tali da indurre attese di un possibile indebolimento della crescita. All’orizzonte i fattori potenzialmente perturbanti risiedono nell’acuirsi di tensioni geo-politiche, soprattutto legate ai rischi di possibili guerre commerciali. Il summit dei G7, dell’8 e 9 giugno 2018, si è concluso con lo strappo del Presidente USA Trump, il quale ha ritirato la firma dal documento finale. In un contesto caratterizzato da divergenze nelle relazioni tra gli Stati Uniti e gli altri sei Stati membri non è emersa alcuna soluzione virtuosa sul tema del commercio internazionale in merito all’imposizione dei dazi. L’incertezza legata al quadro geopolitico e alle politiche commerciali è in aumento.
Negli Stati Uniti, il Beige Book predisposto in preparazione della riunione del FOMC di giugno riportava indicazioni di prosecuzione della crescita, con moderata e diffusa espansione dell’attività, segnali di accelerazione del comparto manifatturiero, occupazione in crescita, dinamica salariale ed inflativa contenute. Il FOMC, dopo l’aumento di un quarto di punto nella riunione di marzo 2018, si è ripetuto nuovamente a giugno, portando i tassi in fascia 1,75 %-2,00%. Le iniziative si collocano nell’ottica di una prosecuzione del processo di progressiva riduzione degli stimoli, a cui si era già affiancato l’avvio della riduzione del bilancio della Fed. Il FOMC è indirizzato lungo un sentiero di azioni graduali al cui interno potrebbero collocarsi ulteriori due rialzi nel corso del 2018, tenuto conto della dinamica inflativa, delle condizioni del mercato del lavoro e degli sviluppi dello scenario macroeconomico. La domanda interna USA conferma una notevole solidità nonostante l’inasprimento delle condizioni finanziarie. La valutazione prospettica da parte della Fed è ottimistica sia in merito alla solidità della crescita (previsto un PIL su base annua a +2,8% nel 2018), sia sul tracciato inflativo, prossimo all’obiettivo del 2% e direzionato verso una dinamica moderatamente crescente. L’amministrazione Trump, per contrastare l’ampio disavanzo commerciale, recentemente ha fatto scattare l’imposizione di dazi all’importazione di acciaio ed alluminio, in previsione dell’estensione di tariffe anche ad altre categorie merceologiche; possibili azioni di ritorsione su alcune importazioni dagli USA da parte dei paesi colpiti. Il progressivo acuirsi delle crisi sulle relazioni commerciali, in particolare con Cina e Unione Europea, potrebbe minare il clima di fiducia ed implicare prospetticamente futuri rischi sulla crescita.
In Europa l’indice di fiducia elaborato dalla Commissione Europea (ESI - Economic Sentiment Indicator) ha registrato nel secondo trimestre una lieve flessione, sintomo di una possibile moderazione del ritmo di crescita, in particolare nel comparto manifatturiero. La più recente revisione della stima sul PIL in Area Euro della BCE si è attestata a 2,1% su base annua, l’inflazione è stata rivista al rialzo a 1,7%. Il tasso medio di disoccupazione è stato rilevato a 8,5%, ma rimane sensibile la dispersione tra i vari Paesi. L’obiettivo di accompagnare il consolidamento della ripresa e la risalita dell’inflazione, favorendo l’ulteriore espansione dell’economia, aveva portato la BCE a ribadire la necessità di mantenere un approccio “paziente, prudente e persistente”, confermando a marzo 2018 l’impostazione di politica monetaria. La BCE si è poi avviata verso l’uscita dalle misure non convenzionali con l’annuncio ufficiale della fine del Quantitative Easing e la chiusura del programma di acquisto (APP) di titoli pubblici e societari dopo una fase di tapering. La riunione del Consiglio dei Governatori della BCE il 14 giugno. ha stabilito all’unanimità che gli acquisti di titoli continueranno sul livello attuale (30 miliardi al mese) sino a settembre, scenderanno a 15 miliardi nell’ultimo trimestre 2018, per poi terminare con la chiusura dell’anno, in subordine alla conferma delle stime sull’inflazione. Proseguiranno i riacquisti per i controvalori dei titoli che andranno progressivamente in scadenza, con l’obiettivo di mantenere stabile il livello di liquidità nel sistema Euro. Le attese sui tassi puntano al mantenimento sui bassi livelli attuali almeno sino alla fine dell’estate del 2019, ovvero sino a quando sarà necessario, per assicurare che l’evoluzione dell’inflazione permanga allineata
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5 con le aspettative. Permane la fiducia sulla crescita dell’inflazione, in presenza di rialzi dei prezzi che hanno ridotto la distanza dal target del 2%. Una maggiore diffusione della crescita dovrebbe consentire una ripresa dell’inflazione in linea con le previsioni della BCE, tuttavia l’incertezza sulla tenuta delle previsioni, peraltro già riviste al ribasso, permea le prospettive.
In Italia, dopo che i primi dati macroeconomici avevano confermato un moderato miglioramento congiunturale, la stima del PIL del primo trimestre 2018 (1,4% su base annua) ha evidenziato un calo degli investimenti e del commercio estero. Anche la produzione industriale e quella manifatturiera hanno subito una flessione, principalmente ascrivibile alla componente energia, mediamente in linea con quanto registrato in altri paesi europei. Permangono elementi di vulnerabilità quali lo stock di crediti bancari deteriorati e le difficoltà di intraprendere un virtuoso percorso riformatore e di riduzione dell’elevato debito pubblico. Sono emersi a maggio alcuni segnali di flessione della fiducia di imprese e famiglie sul clima economico e sulle aspettative per il futuro. La disoccupazione si è attestata poco sopra 11%. All’avvio della diciottesima legislatura, dopo una perdurante fase di stallo, si è insediato l’esecutivo presieduto da Conte, sostenuto dalla fiducia di M5S e Lega. Lo scenario politico permane comunque incerto, tenuto conto delle implicazioni connesse alla sostenibilità della convivenza dei due partiti di maggioranza, alla disciplina fiscale, alle coperture finanziarie sui principali punti del contratto di governo, al consolidamento di bilancio e alle possibili tensioni sulle relazioni istituzionali in ambito UE.
La più recente riunione dell'Eurogruppo ha negoziato un accordo di principio per la chiusura del programma di assistenza finanziaria alla Grecia: sono state accordate ad Atene significative concessioni in merito alle dilazioni dei pagamenti, ed è stata incrementata l’ultima tranche degli aiuti finanziari.
In UK la Bank of England a giugno ha lasciato invariati i tassi (bank rate a 0,50%), mentre prosegue il dibattito politico in tema di “Brexit” per la definizione di un accordo di recesso dall’UE.
Il tema della difficile gestione dei flussi migratori continua a generare tensioni politiche: l’accordo raggiunto a fine giugno dai leader europei ha lasciato sul tavolo elementi di incertezza.
In Giappone la BoJ, dopo aver lasciato invariati i tassi di riferimento, ha fornito una valutazione tendenzialmente positiva dello scenario economico alla luce di una crescita “moderata” mantenendo comunque un approccio di forte stimolo. Il PIL reale su base annua si attesta poco sopra 1%. L’inflazione risulta indebolita dall’apprezzamento dello Yen: nel comunicato BoJ viene mantenuto il target del 2% per il cui raggiungimento non sono previsti tempi certi.
In Cina, a fronte di dati recanti indicazioni di una perdita di slancio della crescita, con un indebolimento sia nell'impulso del credito sia nelle dinamiche economiche, gli indici PMI hanno rilevato un moderato miglioramento dell’attività manifatturiera nel secondo trimestre. In allentamento le pressioni inflative sui prezzi al consumo.
Il quadro d’insieme per i Mercati Emergenti rimane complessivamente positivo con alcuni caveat su specifici Paesi in ordine a criticità e tensioni di natura politica. L’applicazione dei dazi statunitensi appare indirizzata a colpire particolarmente la Cina, titolare del principale avanzo commerciale nei confronti degli USA.
Prospettive future
Le previsioni sullo scenario macroeconomico globale e sulla crescita nel prosieguo del 2018 appaiono caratterizzate da alcuni fattori di incertezza dovuta all’approssimarsi della fine di un ciclo economico di lunga durata, suggerendo l’adozione di modulazioni tattiche di breve e brevissimo periodo in relazione alle dinamiche attese dei mercati ed ai possibili aggiustamenti suggeriti dalla fase del ciclo. Gli indicatori anticipatori configurano una tendenziale stabilizzazione dell’economia globale sui livelli attuali. La restrizione delle condizioni finanziarie, in relazione all’evoluzione dell’inflazione, potrebbe prospetticamente ridurre il sostegno alla crescita ed incidere negativamente sulla propensione al rischio e sul clima di fiducia. La ripresa degli investimenti è l’elemento su cui misurare la capacità dell’attuale fase del ciclo economico di superare i potenziali fattori frenanti. L’incremento della volatilità è ascrivibile ad assestamenti delle aspettative in linea con uno scenario di medio periodo al cui interno si colloca la normalizzazione della politica monetaria, gli squilibri a lungo termine indotti dalle politiche protezionistiche e fiscali dell’amministrazione Trump, le divergenze nell’Eurozona tra la forza dell’economia tedesca e quella degli altri paesi (che limita il riequilibrio interno all'area), il periodico riemergere di focolai di tensione geopolitica. L’evoluzione congiunturale potrebbe essere caratterizzata da un rallentamento delle attese di crescita ed un aumento di quelle sull’inflazione, tuttavia la dinamica ciclica è connotata positivamente. I tassi di interesse sono direzionati lungo un sentiero di progressiva crescita, ma al momento, soprattutto in area Euro, rimangono ancora in territorio accomodante e supportivo.
Riguardo ad una valutazione sulle principali classi di investimento, in una logica di medio termine, si ritiene opportuno adottare un approccio prudenziale sia sulla classe azionaria sia su quella obbligazionaria, in
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6 considerazione di un regime di volatilità, sostenuto e ben differente da quello osservato nel 2017, che potrebbe tracciare movimenti improvvisi ed ampi. L’esposizione a possibili rischi indotti da molteplici fattori esogeni determina incertezza sui mercati. La visione complessiva sul comparto azionario, nell’ambito di uno scenario di medio periodo tendenzialmente costruttivo, si colloca attualmente in un contesto di breve termine ove non emergono nuovi catalizzatori positivi. Le scelte allocative, orientate ad un contenimento del rischio complessivo dei portafogli, nel breve termine tengono in debito conto sia le incertezze derivanti dalle recenti tensioni commerciali e geo-politiche, sia l’indebolimento temporaneo delle prospettive di crescita, sia le valutazioni sostenute, in linea o superiori alle medie storiche, non potendo escludere l’eventualità di cedimenti dei mercati azionari durante i mesi estivi. Un approccio cautelativamente prudente vale nel medio periodo anche per il comparto obbligazionario, tenuto conto delle dinamiche prospettiche di risalita dei tassi di interesse, che si rifletteranno sui rendimenti attesi, in un contesto macro-economico che nel medio periodo dovrebbe tornare a migliorare. Va osservato che relativamente ai rendimenti governativi di Stati Uniti e dei Paesi core dell’Area Euro, nei prossimi mesi, le pressioni al rialzo derivanti dal quadro macroeconomico e dalle politiche monetarie potrebbero essere piuttosto limitate, mentre i fattori di rischio politico e geopolitico potrebbero costituire elementi di supporto.
L’incertezza che permea la situazione politica/economica italiana induce a mantenere un approccio prudente, in attesa di valutarne le eventuali implicazioni ed i possibili sviluppi futuri. In prospettiva, va comunque messa in conto la maggiore probabilità di subire attacchi di natura speculativa e di assistere a reazioni brusche e di entità non agevolmente prevedibile, nell’ipotesi di un eventuale rinnovarsi delle tensioni. La volontà del Governo di esplorare tutti gli spazi di flessibilità fiscale per stimolare la crescita prende le mosse da un programma non attuabile in pieno, poiché porterebbe il debito lungo un sentiero di aumento. Il Ministro dell’Economia, tuttavia, appare orientato a perseguire politiche ortodosse di stabilizzazione del debito nell’orizzonte di previsione. I rischi connessi alla complessità e alla struttura attuale dei mercati suggeriscono quindi posizionamenti tattici su posizioni ritenute maggiormente sicure e conservative.
L’Euro rimane sotto pressione in seguito alle tensioni sul debito italiano e all’aggiustamento delle attese sui futuri rialzi da parte della BCE. Le politiche monetarie di Stati Uniti ed Europa esprimono divergenze ammissibili nel breve termine, giustificate da tensioni politiche in Eurozona e dal ciclo economico americano rinvigorito dalla spinta fiscale dell’amministrazione Trump. Tuttavia, nel medio termine appare improbabile un ulteriore allargamento del differenziale a favore degli Stati Uniti. Data la natura politica delle pressioni sull’Euro, non è possibile escludere a priori ulteriori movimenti ribassisti, ma considerazioni di carattere fondamentale portano a valutare con interesse gli attuali livelli.
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Anima Forza Prudente
Nel primo semestre 2018 il fondo ha conseguito una performance negativa in termini assoluti e inferiore rispetto al benchmark di riferimento.
Gestito con uno stile multimanager il fondo, fino al 31 maggio 2018, si è avvalso della consulenza di un advisor esterno (Russell Investments) per le decisioni di asset allocation e la selezione dei fondi target. A partire da quella data, decaduta l’attività di advisory, il processo di selezione degli asset manager degli OICR è stato condotto da Anima SGR, sulla base della tipologia di specializzazione/strategia di ogni asset manager, del relativo stile di gestione, nonché delle caratteristiche degli strumenti finanziari oggetto d’investimento. Con decorrenza 29 giugno è entrato in vigore un nuovo benchmark per il fondo.
Fino a fine maggio, circa il 40% del portafoglio è stato investito in fondi collegati (Anima), il 30% in fondi Russell Investments e il rimanente in fondi di case terze o ETF.
La componente azionaria è stata mantenuta complessivamente in linea con quella del parametro di riferimento.
La componente obbligazionaria governativa è stata mantenuta complessivamente in sottopeso, mentre la componente Euro corporate è stata invece in sovrappeso.
La componente monetaria, anch’essa in sovrappeso rispetto al suo benchmark, è stata prevalentemente allocata in strategie a rendimento assoluto.
Con riguardo all’esposizione valutaria il fondo ha avuto un’allocazione pressoché in linea con quella del benchmark.
Il fondo ha sofferto sia nel primo che nel secondo trimestre. Nel mese di marzo, in particolare, sia i fondi obbligazionari, sia i fondi flessibili hanno negativamente contribuito all’andamento del fondo; nel mese di maggio il fondo è stato penalizzato dall’andamento dei fondi obbligazionari, dai fondi absolute return e dai fondi azionari globali (un ulteriore contributo negativo è derivato dalla posizione in sottopeso dell’area Usa). Infine, nel mese di giugno, il fondo ha sofferto a causa del cambiamento di allocazione derivante dal processo di ristrutturazione sopra menzionato.
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RELAZIONE SEMESTRALE DEL FONDO ANIMA FORZA PRUDENTE AL 29/6/2018
SITUAZIONE PATRIMONIALE
ATTIVITA'
Situazione al Situazione a fine
29/06/2018 esercizio precedente
Valore complessivo In percentuale del
totale attività Valore complessivo In percentuale del totale attività
A. STRUMENTI FINANZIARI QUOTATI 271.907.200 100,242% 184.366.525 98,134%
A1. Titoli di debito 0 0,000% 0 0,000%
A1.1 Titoli di Stato 0,000% 0,000%
A1.2 Altri 0,000% 0,000%
A2. Titoli di capitale 0,000% 0,000%
A3. Parti di OICR 271.907.200 100,242% 184.366.525 98,134%
B. STRUMENTI FINANZIARI NON QUOTATI 0 0,000% 0 0,000%
B1. Titoli di debito 0,000% 0,000%
B2. Titoli di capitale 0,000% 0,000%
B3. Parti di OICR 0,000% 0,000%
C. STRUMENTI FINANZIARI DERIVATI 0 0,000% 0 0,000%
C1. Margini presso organismi di compensazione e garanzia 0,000% 0,000%
C2. Opzioni, premi o altri strumenti finanziari derivati quotati 0,000% 0,000%
C3. Opzioni, premi o altri strumenti finanziari derivati non quotati 0,000% 0,000%
D. DEPOSITI BANCARI 0 0,000% 0 0,000%
D1. A vista 0,000% 0,000%
D2. Altri 0,000% 0,000%
E. PRONTI CONTRO TERMINE ATTIVI E OPERAZIONI ASSIMILATE 0,000% 0,000%
F. POSIZIONE NETTA DI LIQUIDITA' -1.340.108 -0,494% 2.520.169 1,342%
F1. Liquidità disponibile 23.590.898 8,697% 61.361 0,033%
F2. Liquidità da ricevere per operazioni da regolare 25.697.257 9,474% 2.464.478 1,312%
F3. Liquidità impegnata per operazioni da regolare -50.628.263 -18,665% -5.670 -0,003%
G. ALTRE ATTIVITA' 682.306 0,252% 985.050 0,524%
G1. Ratei attivi 1.882 0,001% 896 0,000%
G2. Risparmio d'imposta 578.463 0,213% 984.154 0,524%
G3. Altre 101.961 0,038% 0,000%
TOTALE ATTIVITA' 271.249.398 100,000% 187.871.744 100,000%
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PASSIVITA' E NETTO
Situazione al Situazione a fine
29/06/2018 esercizio precedente Valore complessivo Valore complessivo
H. FINANZIAMENTI RICEVUTI 11.776.416 482.987
I. PRONTI CONTRO TERMINE PASSIVI E OPERAZIONI ASSIMILATE
L. STRUMENTI FINANZIARI DERIVATI 0 0
L1. Opzioni, premi o altri strumenti finanziari derivati quotati
L2. Opzioni, premi o altri strumenti finanziari derivati non quotati
M. DEBITI VERSO I PARTECIPANTI 447.562 274.291
M1. Rimborsi richiesti e non regolati 447.562 274.291
M2. Proventi da distribuire
M3. Altri
N. ALTRE PASSIVITA' 189.874 132.936
N1. Provvigioni ed oneri maturati e non liquidati 181.745 132.415
N2. Debiti di imposta
N3. Altre 8.129 521
TOTALE PASSIVITA' 12.413.852 890.214
VALORE COMPLESSIVO NETTO DEL FONDO 258.835.546 186.981.530
VALORE COMPLESSIVO NETTO DEL FONDO CLASSE A 237.990.997 178.845.609
Numero delle quote in circolazione CLASSE A 42.032.084,795 31.112.428,835
Valore unitario delle quote CLASSE A 5,662 5,748
VALORE COMPLESSIVO NETTO DEL FONDO CLASSE B 20.837.928 8.132.457
Numero delle quote in circolazione CLASSE B 3.678.854,196 1.414.254,100
Valore unitario delle quote CLASSE B 5,664 5,750
VALORE COMPLESSIVO NETTO DEL FONDO CLASSE Y 6.621 3.465
Numero delle quote in circolazione CLASSE Y 1.122,090 579,399
Valore unitario delle quote CLASSE Y 5,901 5,980
Movimenti delle quote nel semestre - Classe A
Quote emesse 15.782.671,004
Quote rimborsate 4.863.015,044
Movimenti delle quote nel semestre - Classe B
Quote emesse 2.523.994,552
Quote rimborsate 259.394,456
Movimenti delle quote nel semestre - Classe Y
Quote emesse 542,691
Quote rimborsate
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10 Elenco analitico dei principali strumenti finanziari detenuti dal Fondo
Titoli Divisa Quantità Controvalore in Euro % su Totale
attività
BLUEBAY INVEST GR EURO GV-IB EUR 122.614 20.509.642 7,561%
AXA WF EURO GOV BONDS-IEUR ACC EUR 130.729 18.239.322 6,724%
ANIMA FIX EURO MLT Y EUR 2.368.241 18.195.195 6,708%
BLUEBAY INV GR EUR AGG BD-I EUR 94.286 15.801.319 5,825%
SCHRODER ISF-GLBL MAF-C EUR 111.064 14.033.242 5,174%
PIMCO GIS-EURO CREDIT-INS AC EUR 815.869 13.037.579 4,806%
FIDELITY-EMER MKTS DEBT-YUSDA USD 694.489 13.008.839 4,796%
BLUEBAY EMG MK AB RE B-M EUR EUR 114.439 12.996.832 4,791%
AB FCP I-EUR EQ PT-I EUR CAP EUR 612.547 12.985.998 4,787%
BLUEBAY INV GRADE BOND-M EUR EUR 114.431 12.978.743 4,785%
ANIMA MEDIUM TERM BOND-I EUR 1.812.597 12.974.753 4,783%
ANIMA OBBLIGAZIONARIO HY CL F EUR 499.903 12.843.003 4,735%
ANIMA GEO PAESI EMERGENTI Y EUR 1.714.425 12.815.327 4,725%
GS US CORE EQUITY PT-I AC CL USD 1.006.659 12.777.776 4,711%
AMUNDI-ABS VOL WLD EQY-IHEC EUR 18.195 12.631.461 4,657%
PICTET-EUR GOVMNT BONDS-I EUR 76.475 12.434.046 4,584%
ANIMA FUNDS PLC-ANIMA STAR B EUR 2.066.075 11.248.333 4,147%
ANIMA GI MD FD QUOTA DI PARTECIPAZIONE EUR 2.087.349 10.401.261 3,835%
DBX II GLOBAL GOVERN EUR 45.941 10.296.067 3,796%
ANIMA FIX EURO CONSERVATIVO I EUR 966.436 8.471.777 3,123%
H20 LARGO-I C EUR EUR 24.684 2.518.019 0,928%
ANIMA RISP F QUOTA DI PARTECIPAZIONE EUR 92.995 706.763 0,261%
ANIMA EUROPE EQT-I EUR 90 1.109 0,000%
AXIOM OBLIGATAIRE-G EUR EUR 1 641 0,000%
ROBECO EURO GOVNMT BD-IEUR EUR 1 152 0,000%
AXIOM OBLIGATAIRE-I EUR EUR 0 1 0,000%
ANIMA GLOBAL EQUITY-I EUR 0 0 0,000%
TRASPARENZA SULL’USO DELLE OPERAZIONI DI FINANZIAMENTO TRAMITE TITOLI E DEI TOTAL RETURN SWAP NELL’INFORMATIVA PERIODICA DEGLI OICR
Alla data di riferimento della relazione periodica, il Fondo non presenta posizioni aperte relative ad operazioni di Finanziamento tramite titoli e Total Return Swap e non ha fatto ricorso a tali strumenti nel periodo di riferimento.
Società di Gestione del Risparmio ANIMA SGR SpA ANIMA FORZA MODERATO
11
Anima Forza Moderato
Nel primo semestre 2018 il fondo ha conseguito una performance negativa in termini assoluti e inferiore rispetto al benchmark di riferimento.
Gestito con uno stile multimanager il fondo, fino al 31 maggio 2018, si è avvalso della consulenza di un advisor esterno (Russell Investments) per le decisioni di asset allocation e la selezione dei fondi target. A partire da quella data, decaduta l’attività di advisory, il processo di selezione degli asset manager degli OICR è stato condotto da Anima SGR, sulla base della tipologia di specializzazione/strategia di ogni asset manager, del relativo stile di gestione, nonché delle caratteristiche degli strumenti finanziari oggetto d’investimento. Con decorrenza 29 giugno è entrato in vigore un nuovo benchmark per il fondo.
Fino a fine maggio, circa il 35% del portafoglio è stato investito in fondi collegati (Anima), il 30% in fondi Russell Investments e il rimanente in fondi di case terze o ETF.
La componente azionaria è stata mantenuta in linea rispetto al parametro di riferimento del fondo.
La componente obbligazionaria governativa è stata mantenuta complessivamente in sottopeso durante tutto il semestre. La componente Euro corporate è stata invece in sovrappeso.
A livello allocativo, il fondo ha avuto nel corso del semestre un’esposizione corta di duration rispetto al parametro di riferimento.
La componente monetaria del benchmark, infine, è stata allocata anche a strategie a rendimento assoluto e mantenuta in sovrappeso.
Con riguardo all’esposizione valutaria il fondo ha avuto un’allocazione pressoché in linea con quella del benchmark.
Il fondo ha sofferto sia nel primo che nel secondo trimestre. Nel mese di marzo, in particolare, sia i fondi obbligazionari, sia i fondi flessibili hanno negativamente contribuito all’andamento del fondo; nel mese di maggio tutte le componenti hanno contribuito negativamente: in particolare, la componente obbligazionaria ha sofferto a seguito del sottopeso sull’area Usa e della selezione fondi, così come hanno sofferto la componente flessibile, la componente azionaria globale e i fondi di liquidità. Infine, nel mese di giugno, il fondo è stato penalizzato dal cambiamento di allocazione derivante dal processo di ristrutturazione sopra menzionato.
Società di Gestione del Risparmio ANIMA SGR SpA ANIMA FORZA MODERATO
12
RELAZIONE SEMESTRALE DEL FONDO ANIMA FORZA MODERATO AL 29/6/2018
SITUAZIONE PATRIMONIALE
ATTIVITA'
Situazione al Situazione a fine 29/06/2018 esercizio precedente Valore complessivo In percentuale del
totale attività Valore complessivo In percentuale del totale attività
A. STRUMENTI FINANZIARI QUOTATI 199.623.431 97,684% 178.409.275 92,860%
A1. Titoli di debito 0 0,000% 0 0,000%
A1.1 Titoli di Stato 0,000% 0,000%
A1.2 Altri 0,000% 0,000%
A2. Titoli di capitale 0,000% 0,000%
A3. Parti di OICR 199.623.431 97,684% 178.409.275 92,860%
B. STRUMENTI FINANZIARI NON QUOTATI 0 0,000% 0 0,000%
B1. Titoli di debito 0,000% 0,000%
B2. Titoli di capitale 0,000% 0,000%
B3. Parti di OICR 0,000% 0,000%
C. STRUMENTI FINANZIARI DERIVATI 0 0,000% 0 0,000%
C1. Margini presso organismi di compensazione e garanzia 0,000% 0,000%
C2. Opzioni, premi o altri strumenti finanziari derivati quotati 0,000% 0,000%
C3. Opzioni, premi o altri strumenti finanziari derivati non quotati 0,000% 0,000%
D. DEPOSITI BANCARI 0 0,000% 0 0,000%
D1. A vista 0,000% 0,000%
D2. Altri 0,000% 0,000%
E. PRONTI CONTRO TERMINE ATTIVI E OPERAZIONI ASSIMILATE 0,000% 0,000%
F. POSIZIONE NETTA DI LIQUIDITA' 4.170.967 2,041% 12.109.716 6,303%
F1. Liquidità disponibile 4.170.967 2,041% 12.110.122 6,303%
F2. Liquidità da ricevere per operazioni da regolare 15.264.938 7,470% 0,000%
F3. Liquidità impegnata per operazioni da regolare -15.264.938 -7,470% -406 0,000%
G. ALTRE ATTIVITA' 559.855 0,275% 1.607.750 0,837%
G1. Ratei attivi 3.123 0,002% 142 0,000%
G2. Risparmio d'imposta 440.929 0,216% 1.607.608 0,837%
G3. Altre 115.803 0,057% 0,000%
TOTALE ATTIVITA' 204.354.253 100,000% 192.126.741 100,000%
Società di Gestione del Risparmio ANIMA SGR SpA ANIMA FORZA MODERATO
13
PASSIVITA' E NETTO
Situazione al Situazione a fine
29/06/2018 esercizio precedente Valore complessivo Valore complessivo
H. FINANZIAMENTI RICEVUTI 3.775.455
I. PRONTI CONTRO TERMINE PASSIVI E OPERAZIONI ASSIMILATE
L. STRUMENTI FINANZIARI DERIVATI 0 0
L1. Opzioni, premi o altri strumenti finanziari derivati quotati
L2. Opzioni, premi o altri strumenti finanziari derivati non quotati
M. DEBITI VERSO I PARTECIPANTI 307.323 172.055
M1. Rimborsi richiesti e non regolati 307.323 172.055
M2. Proventi da distribuire
M3. Altri
N. ALTRE PASSIVITA' 172.891 166.800
N1. Provvigioni ed oneri maturati e non liquidati 168.333 163.062
N2. Debiti di imposta
N3. Altre 4.558 3.738
TOTALE PASSIVITA' 4.255.669 338.855
VALORE COMPLESSIVO NETTO DEL FONDO 200.098.584 191.787.886
VALORE COMPLESSIVO NETTO DEL FONDO CLASSE A 197.595.147 188.922.031
Numero delle quote in circolazione CLASSE A 30.802.344,619 28.943.788,784
Valore unitario delle quote CLASSE A 6,415 6,527
VALORE COMPLESSIVO NETTO DEL FONDO CLASSE B 2.499.601 2.861.964
Numero delle quote in circolazione CLASSE B 389.647,469 438.457,102
Valore unitario delle quote CLASSE B 6,415 6,527
VALORE COMPLESSIVO NETTO DEL FONDO CLASSE Y 3.836 3.891
Numero delle quote in circolazione CLASSE Y 561,680 561,680
Valore unitario delle quote CLASSE Y 6,829 6,927
Movimenti delle quote nel semestre - Classe A
Quote emesse 5.339.063,876
Quote rimborsate 3.480.508,041
Movimenti delle quote nel semestre - Classe B
Quote emesse
Quote rimborsate 48.809,633
Movimenti delle quote nel semestre - Classe Y
Quote emesse Quote rimborsate
Società di Gestione del Risparmio ANIMA SGR SpA ANIMA FORZA MODERATO
14 Elenco analitico dei principali strumenti finanziari detenuti dal Fondo
Titoli Divisa Quantità Controvalore in Euro % su Totale
attività
AXA WF EURO GOV BONDS-IEUR ACC EUR 161.762 22.569.017 11,043%
ANIMA OBBLIGAZIONARIO HY CL F EUR 773.655 19.875.982 9,726%
PIMCO GIS-EURO CREDIT-INS AC EUR 1.003.135 16.030.094 7,844%
BLUEBAY INVEST GR EURO GV-IB EUR 83.857 14.026.834 6,864%
BLUEBAY INV GRADE BOND-M EUR EUR 122.839 13.932.438 6,818%
PICTET-EUR GOVMNT BONDS-I EUR 74.244 12.071.367 5,907%
SCHRODER ISF-GLBL MAF-C EUR 93.769 11.848.000 5,798%
GOLDMAN SACHS EUROP COR E-IA EUR 565.517 10.088.817 4,937%
AXA WF-GLB FLEX PROP-IH EUR 93.420 10.027.671 4,907%
ANIMA FIX EURO MLT Y EUR 1.301.399 9.998.649 4,893%
AB FCP I-EUR EQ PT-I EUR CAP EUR 469.431 9.951.930 4,870%
AMUNDI-INDX EQY NTH AM-IUC USD 5.409 9.942.916 4,866%
FIDELITY-EMER MKTS DEBT-YUSDA USD 529.454 9.917.476 4,853%
ANIMA GI MD FD QUOTA DI PARTECIPAZIONE EUR 1.986.814 9.900.295 4,845%
ANIMA GEO PAESI EMERGENTI Y EUR 1.312.066 9.807.691 4,799%
ANIMA GEO ASIA-Y EUR 910.768 9.634.102 4,714%
ROBECO EURO GOVNMT BD-IEUR EUR 1 137 0,000%
ANIMA GLOBAL EQUITY-I EUR 1 12 0,000%
ANIMA FUNDS PLC-ANIMA STAR B EUR 0 2 0,000%
AXIOM OBLIGATAIRE-I EUR EUR 0 1 0,000%
TRASPARENZA SULL’USO DELLE OPERAZIONI DI FINANZIAMENTO TRAMITE TITOLI E DEI TOTAL RETURN SWAP NELL’INFORMATIVA PERIODICA DEGLI OICR
Alla data di riferimento della relazione periodica, il Fondo non presenta posizioni aperte relative ad operazioni di Finanziamento tramite titoli e Total Return Swap e non ha fatto ricorso a tali strumenti nel periodo di riferimento.
Società di Gestione del Risparmio ANIMA SGR SpA ANIMA FORZA EQUILIBRATO
15
Anima Forza Equilibrato
Nel primo semestre 2018 il fondo ha conseguito una performance negativa in termini assoluti e inferiore rispetto al benchmark di riferimento.
Gestito con uno stile multimanager il fondo, fino al 31 maggio 2018, si è avvalso della consulenza di un advisor esterno (Russell Investments) per le decisioni di asset allocation e la selezione dei fondi target. A partire da quella data, decaduta l’attività di advisory, il processo di selezione degli asset manager degli OICR è stato condotto da Anima SGR, sulla base della tipologia di specializzazione/strategia di ogni asset manager, del relativo stile di gestione, nonché delle caratteristiche degli strumenti finanziari oggetto d’investimento. Con decorrenza 29 giugno è entrato in vigore un nuovo benchmark per il fondo.
Fino a fine maggio, circa il 35% del portafoglio è stato investito in fondi collegati (Anima), il 30% in fondi Russell Investments ed il 20% in fondi di case terze o ETF. La parte rimanente è stata allocata ad un basket di futures sui mercati azionari.
La componente azionaria è stata mantenuta in linea rispetto al parametro di riferimento.
La componente obbligazionaria governativa è stata mantenuta in sottopeso, anche in termini di duration.
La componente monetaria del benchmark, infine, è stata prevalentemente allocata in strategie a rendimento assoluto e mantenuta in sovrappeso.
Con riguardo all’esposizione valutaria il fondo ha avuto un’allocazione pressoché in linea con quella del benchmark.
Il fondo ha sofferto sia nel primo che nel secondo trimestre. Nel mese di febbraio il fondo è stato penalizzato dalla componente azionaria, globale ed americana in particolare, e ulteriormente penalizzato dall’andamento della componente flessibile. A marzo, sia i fondi obbligazionari, sia i fondi flessibili hanno negativamente contribuito all’andamento del fondo; nel mese di maggio, tutte le componenti hanno contribuito negativamente:
in particolare la componente obbligazionaria ha sofferto a seguito del sottopeso sull’area Usa e della selezione fondi, così come hanno sofferto la componente flessibile, la componente azionaria globale e i fondi di liquidità.
Infine, nel mese di giugno, il fondo è stato penalizzato dal cambiamento di allocazione derivante dal processo di ristrutturazione sopra menzionato.
Società di Gestione del Risparmio ANIMA SGR SpA ANIMA FORZA EQUILIBRATO
16
RELAZIONE SEMESTRALE DEL FONDO ANIMA FORZA EQUILIBRATO AL 29/6/2018
SITUAZIONE PATRIMONIALE
ATTIVITA'
Situazione al Situazione a fine
29/06/2018 esercizio precedente
Valore complessivo In percentuale del
totale attività Valore complessivo In percentuale del totale attività
A. STRUMENTI FINANZIARI QUOTATI 147.982.751 92,001% 133.892.331 90,357%
A1. Titoli di debito 0 0,000% 0 0,000%
A1.1 Titoli di Stato 0,000% 0,000%
A1.2 Altri 0,000% 0,000%
A2. Titoli di capitale 0,000% 0,000%
A3. Parti di OICR 147.982.751 92,001% 133.892.331 90,357%
B. STRUMENTI FINANZIARI NON QUOTATI 0 0,000% 0 0,000%
B1. Titoli di debito 0,000% 0,000%
B2. Titoli di capitale 0,000% 0,000%
B3. Parti di OICR 0,000% 0,000%
C. STRUMENTI FINANZIARI DERIVATI 34.796 0,022% 463.679 0,313%
C1. Margini presso organismi di compensazione e garanzia 34.796 0,022% 463.679 0,313%
C2. Opzioni, premi o altri strumenti finanziari derivati quotati 0,000% 0,000%
C3. Opzioni, premi o altri strumenti finanziari derivati non quotati 0,000% 0,000%
D. DEPOSITI BANCARI 0 0,000% 0 0,000%
D1. A vista 0,000% 0,000%
D2. Altri 0,000% 0,000%
E. PRONTI CONTRO TERMINE ATTIVI E OPERAZIONI ASSIMILATE 0,000% 0,000%
F. POSIZIONE NETTA DI LIQUIDITA' 12.366.957 7,688% 12.568.001 8,481%
F1. Liquidità disponibile 12.131.467 7,542% 12.609.370 8,509%
F2. Liquidità da ricevere per operazioni da regolare 24.806.381 15,422% 3.858.698 2,604%
F3. Liquidità impegnata per operazioni da regolare -24.570.891 -15,276% -3.900.067 -2,632%
G. ALTRE ATTIVITA' 465.241 0,289% 1.258.945 0,849%
G1. Ratei attivi 3.268 0,002% 730 0,000%
G2. Risparmio d'imposta 341.015 0,212% 1.239.490 0,836%
G3. Altre 120.958 0,075% 18.725 0,013%
TOTALE ATTIVITA' 160.849.745 100,000% 148.182.956 100,000%
Società di Gestione del Risparmio ANIMA SGR SpA ANIMA FORZA EQUILIBRATO
17
PASSIVITA' E NETTO
Situazione al Situazione a fine
29/06/2018 esercizio precedente Valore complessivo Valore complessivo
H. FINANZIAMENTI RICEVUTI 5.894.983
I. PRONTI CONTRO TERMINE PASSIVI E OPERAZIONI ASSIMILATE
L. STRUMENTI FINANZIARI DERIVATI 0 0
L1. Opzioni, premi o altri strumenti finanziari derivati quotati
L2. Opzioni, premi o altri strumenti finanziari derivati non quotati
M. DEBITI VERSO I PARTECIPANTI 280.941 197.792
M1. Rimborsi richiesti e non regolati 280.941 197.792
M2. Proventi da distribuire
M3. Altri
N. ALTRE PASSIVITA' 203.793 179.408
N1. Provvigioni ed oneri maturati e non liquidati 149.516 145.345
N2. Debiti di imposta
N3. Altre 54.277 34.063
TOTALE PASSIVITA' 6.379.717 377.200
VALORE COMPLESSIVO NETTO DEL FONDO 154.470.028 147.805.756
VALORE COMPLESSIVO NETTO DEL FONDO CLASSE A 152.868.918 145.993.417
Numero delle quote in circolazione CLASSE A 22.900.366,936 21.526.119,704
Valore unitario delle quote CLASSE A 6,675 6,782
VALORE COMPLESSIVO NETTO DEL FONDO CLASSE B 1.592.534 1.803.657
Numero delle quote in circolazione CLASSE B 238.574,343 265.945,364
Valore unitario delle quote CLASSE B 6,675 6,782
VALORE COMPLESSIVO NETTO DEL FONDO CLASSE Y 8.576 8.681
Numero delle quote in circolazione CLASSE Y 1.193,371 1.193,371
Valore unitario delle quote CLASSE Y 7,186 7,275
Movimenti delle quote nel semestre - Classe A
Quote emesse 3.888.205,810
Quote rimborsate 2.513.958,578
Movimenti delle quote nel semestre - Classe B
Quote emesse 596,836
Quote rimborsate 27.967,857
Movimenti delle quote nel semestre - Classe Y
Quote emesse Quote rimborsate
Società di Gestione del Risparmio ANIMA SGR SpA ANIMA FORZA EQUILIBRATO
18 Elenco analitico dei principali strumenti finanziari detenuti dal Fondo
Titoli Divisa Quantità Controvalore in Euro % su Totale
attività
ANIMA OBBLIGAZIONARIO HY CL F EUR 600.568 15.429.205 9,592%
ANIMA SELEZIONE EUROPA Y EUR 670.521 13.724.893 8,533%
GOLDMAN SACHS EUROP COR E-IA EUR 758.162 13.525.601 8,409%
PIMCO GIS-EURO CREDIT-INS AC EUR 771.003 12.320.625 7,660%
AB FCP I-EUR EQ PT-I EUR CAP EUR 513.688 10.890.184 6,770%
BLUEBAY INV GRADE BOND-M EUR EUR 93.896 10.649.649 6,621%
BLUEBAY INVEST GR EURO GV-IB EUR 46.721 7.814.951 4,859%
AMUNDI-INDX EQY NTH AM-IUC USD 4.191 7.703.747 4,789%
GOLDMAN SACH GL EMMKT EQ-IA USD 468.262 7.676.355 4,772%
FIDELITY-EMER MKTS DEBT-YUSDA USD 409.775 7.675.721 4,772%
ANIMA GEO ASIA-Y EUR 707.056 7.479.233 4,650%
ANIMA GEO PAESI EMERGENTI Y EUR 979.060 7.318.473 4,550%
GS US CORE EQUITY PT-I AC CL USD 568.550 7.216.743 4,487%
ANIMA GI MD FD QUOTA DI PARTECIPAZIONE EUR 1.226.397 6.111.136 3,799%
SCHRODER ISF-GLBL MAF-C EUR 36.757 4.644.341 2,887%
AXA WF EURO GOV BONDS-IEUR ACC EUR 28.136 3.925.604 2,441%
PICTET-EUR GOVMNT BONDS-I EUR 23.840 3.876.178 2,410%
ROBECO EURO GOVNMT BD-IEUR EUR 1 105 0,000%
ANIMA GLOBAL EQUITY-I EUR 0 6 0,000%
AXIOM OBLIGATAIRE-I EUR EUR 0 1 0,000%
ANIMA FIX EURO MLT Y EUR 0 0 0,000%
TRASPARENZA SULL’USO DELLE OPERAZIONI DI FINANZIAMENTO TRAMITE TITOLI E DEI TOTAL RETURN SWAP NELL’INFORMATIVA PERIODICA DEGLI OICR
Alla data di riferimento della relazione periodica, il Fondo non presenta posizioni aperte relative ad operazioni di Finanziamento tramite titoli e Total Return Swap e non ha fatto ricorso a tali strumenti nel periodo di riferimento.
Società di Gestione del Risparmio ANIMA SGR SpA ANIMA FORZA DINAMICO
19
Anima Forza Dinamico
Nel primo semestre 2018 il fondo ha conseguito una performance negativa in termini assoluti e inferiore rispetto al benchmark di riferimento.
Gestito con uno stile multimanager il fondo, fino al 31 maggio 2018, si è avvalso della consulenza di un advisor esterno (Russell Investments) per le decisioni di asset allocation e la selezione dei fondi target. A partire da quella data, decaduta l’attività di advisory, il processo di selezione degli asset manager degli OICR è stato condotto da Anima SGR, sulla base della tipologia di specializzazione/strategia di ogni asset manager, del relativo stile di gestione, nonché delle caratteristiche degli strumenti finanziari oggetto d’investimento. Con decorrenza 29 giugno è entrato in vigore un nuovo benchmark per il fondo.
Fino a fine maggio, circa il 30% del portafoglio è stato investito in fondi collegati (Anima), il 35% in fondi Russell Investments ed il 20% in fondi di case terze o ETF. La parte rimanente è stata allocata ad un paniere di futures sui mercati azionari.
La componente azionaria è stata mantenuta in leggero sottopeso rispetto al parametro di riferimento.
La componente obbligazionaria governativa è stata mantenuta in sottopeso, anche in termini di duration. La componente monetaria del benchmark, infine, è stata prevalentemente allocata in strategie a rendimento assoluto e mantenuta in sovrappeso.
Con riguardo all’esposizione valutaria il fondo ha avuto un’allocazione pressoché in linea con quella del benchmark.
Il fondo ha sofferto sia nel primo che nel secondo trimestre. Nel mese di febbraio il fondo è stato penalizzato dalla componente azionaria, globale ed americana in particolare, e ulteriormente penalizzato dall’andamento della componente flessibile. A maggio, tutte le componenti hanno contribuito negativamente: in particolare, la componente obbligazionaria ha sofferto a seguito del sottopeso sull’area Usa e della selezione fondi, così come hanno sofferto la componente flessibile, la componente azionaria globale e i fondi di liquidità. Infine, nel mese di giugno, il fondo è stato penalizzato dal cambiamento di allocazione derivante dal processo di ristrutturazione sopra menzionato.