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SFRUTTAMENTO LAVORATIVO E CAPORALATO: PROTOCOLLO CARITAS E ISPETTORATO DEL LAVORO

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SFRUTTAMENTO LAVORATIVO E CAPORALATO:

PROTOCOLLO CARITAS E ISPETTORATO DEL LAVORO

Una cabina di Regia e attività di sensibilizzazione sui territori, è questo il contenuto del Protocollo tra la Caritas Italiana – Progetto Presidio e l’Ispettorato

Interregionale del Lavoro.

Venerdì 13 dicembre 2019 alle ore 10:00, durante il Convegno Regionale

“Sfruttamento lavorativo della manodopera straniera. Dalla tutela della vittima al contrasto del fenomeno” presso il Centro Fernandez in via Domitiana 480 a Castel Volturno, verrà sottoscritto un protocollo d’intesa tra la Caritas Italiana, promotrice del progetto nazionale “Presidio” contro lo sfruttamento lavorativo ed il caporalato, e l’Ispettorato Interregionale del lavoro, responsabile per le Regioni Campania, Puglia, Molise, Basilicata e Calabria.

Il Progetto Presidio di Caritas Italiana è attivo dal 2015 ed attualmente vede la partecipazione di tredici Diocesi - Saluzzo, Latina, Aversa, Capua, Caserta, Teggiano, Manfredonia, Cerignola, San Severo, Foggia, Oppido, Ragusa, Noto, impegnate in attività di assistenza, sensibilizzazione, formazione e advocacy. Dal suo avvio fino ad ottobre 2019 sono stati 6.360 i lavoratori assistiti e 2.305 gli interventi attivati in ambiti diversi (su tutti: 48% beni di prima necessità, 27% sanitario, 15% amministrativo).

La prima azione concreta che seguirà la sottoscrizione del Protocollo sarà l'istituzione di una Cabina di Regia nella quale periodicamente i referenti Nazionali del Progetto Presidio ed i coordinatori Regionali potranno confrontarsi con i Responsabili dell’Ispettorato Interregionale su buone prassi e problematiche sorte sui territori. Da questo tavolo permanente si svilupperanno le attività di informazione attraverso incontri territoriali pubblici, aperti ad operatori, ai rappresentanti dei lavoratori ed ai lavoratori stessi per parlare di diritti e i doveri nell'ambito lavorativo, e per illustrare le attività che svolgono gli Ispettori del lavoro, la ratio e la funzionalità del loro servizio, le procedure per interfacciarsi con loro ed il comportamento da tenere durante le ispezioni.

Costituisce inoltre una novità interessante la diffusione delle stesse informazioni attraverso l’utilizzo dei social considerati un mezzo di comunicazione molto efficace tra i migranti e la diffusione di video plurilingue dove spiegare i diritti del lavoratore ed anche le procedure ispettive svolte presso i luoghi di lavoro.

Il Protocollo costituisce un passaggio determinante nel difficile processo di rafforzamento delle azioni di tutela dei lavoratori stranieri vittime di sfruttamento lavorativo, e nella valorizzazione delle Reti sempre più efficaci tra Organismi di tutela ed Enti pubblici. La sottoscrizione di questo Protocollo è la dimostrazione di come il terzo settore può contribuire alla costruzione delle Politiche sociali e del lavoro, con professionalità, serietà e dedizione, in un quadro di sussidiarietà ed in sinergia con le autorità competenti.

Comunicato n.34 | 12 dicembre 2019

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