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Luglio Settembre Terminus Luglio - Settembre 2019

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Academic year: 2022

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Terminus Luglio - Settembre 2019

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Direttore responsabile: Francesco Lillo

Ricerca e segnalazioni bibliografiche: a cura della Cooperativa di servizi culturali "Ninive"

Supervisione editoriale: Elena Infantini

Sede:

Biblioteca del Consiglio Regionale della Puglia “Teca del Mediterraneo”

Via Gentile, 52 - 70126 Bari

Tel.: 0805402770 e-mail: biblioteca@consiglio.puglia.it Sito web: http://biblioteca.consiglio.puglia.it

Registrato c/o il Tribunale di Bari il 13/11/2002 al n. 1594

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TERMINUS Monografie

Becucci Stefano, Oltre gli stereotipi. La ricerca-azione di Renzo Rastrelli sull'immigrazione cinese in Italia

Firenze : Firenze University Press, 2018. - XXI, 141 p. ; 22 cm. ((Altre edizioni: ISBN 9788864537641 (online PDF - http://digital.casalini.it/9788864537641); ISBN 9788864537658 (online ePub)

Il volume raccoglie una serie di scritti di Renzo Rastrelli (1948-2008), a lungo docente di Storia politica e diplomatica dell’Asia orientale presso la facoltà di Scienze Politiche “Cesare Alfieri” di Firenze. L’antologia di testi mette in evidenza alcuni aspetti salienti del lavoro scientifico dell’autore: l’analisi, di là da stereotipi di senso comune, sull’immigrazione cinese in Italia; le dinamiche interne circa le modalità associative e le forme di interlocuzione che le comunità cinesi hanno con la società italiana; infine, il contesto sociale più ampio nel quale si trovano i migranti cinesi, richiamando l’attenzione sull’intreccio fra normative restrittive all’ingresso e facilitazione di pratiche illegali, che coinvolgono sia cittadini cinesi che italiani.

http://teca.consiglio.puglia.it/SebinaOpac/resource/oltre-gli-stereotipi-la-ricercaazione-di-renzo- rastrelli-sullimmigrazione-cinese-in-italia/FOG1204148

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Biblioteca del Consiglio Regionale della Puglia WEBZINE

TERMINUS Monografie

Quarto Enzo, Je suis Janette

Corato : SECOP, 2018. - 87 p. ; 21 cm. ((Testo serbo a fronte.

La raccolta di poesie, "Je Suis Janette", pubblicata in italiano e in serbo, con traduzione a cura del Prof. Dragan Mraovic, ci propone un interessante contributo culturale interreligioso, traendo spunto dalla figura emblematica di Giovanna d'Arco, eroina nazionale francese e Santa della Chiesa Cattolica che, giovanissima, morì arsa viva per non rinnegare sé stessa e la sua Fede nella "Parola" di Dio. Con la vis propria della lauda, la poesia in questo libro si fa canzone, ballata d'ispirazione, strumento di congiunzione tra l'uomo e Dio. La giovane, "piccola" Giovanna diventa la personificazione della poesia stessa perché portatrice della parola e del dialogo, tra anima laica e cuore spirituale. L'eroica fanciulla è forza ma, nello stesso tempo, è bisogno di tenerezza. Forte e tenera come una carezza.

http://teca.consiglio.puglia.it/SebinaOpac/resource/je-suis-janette/FOG1204150

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TERMINUS Monografie

Smith Stephen, Fuga in Europa : la giovane Africa verso il vecchio continente Torino : Einaudi, 2018. - XXVII, 164 p. ; 21 cm.

L’Europa sta invecchiando e si sta spopolando. L’Africa è piena di giovani e di vita.

La migrazione di massa, appena iniziata, è per modalità e dimensioni la sfida piú drammatica del ventunesimo secolo. L’Unione Europea conta oggi 510 milioni di abitanti che invecchiano; l’Africa un miliardo e 250 milioni, il 40% dei quali ha meno di quindici anni. Nel 2050, ci saranno 450 milioni di europei contro 2 miliardi e mezzo di africani. Da qui al 2100, tre persone su quattro del mondo saranno nate a sud del Sahara. L’Africa «sta emergendo» e, uscendo dall’assoluta povertà, si mette in marcia. Se gli africani replicheranno ciò che è sempre avvenuto e avviene nella storia dell’umanità, fra trent’anni l’Europa avrà dai 150 ai 200 milioni di afro- europei, rispetto ai 9 milioni odierni. Una pressione migratoria di questa portata sottoporrà l’Europa a una prova senza precedenti, col rischio di portare al parossismo la spaccatura tra élite cosmopolite e populisti difensori del suolo. Se lo stato sociale senza frontiere è una pia illusione, immaginare di fare del Mediterraneo il fossato di una «fortezza Europa» – erigendo intorno al continente della ricchezza e della sicurezza sociale dei muri per arrestare il flusso – dissolverebbe le basi stesse dell’Europa.

http://teca.consiglio.puglia.it/SebinaOpac/resource/fuga-in-europa-la-giovane-africa-verso-il-vecchio- continente/FOG1204412

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TERMINUS Monografie

Pugliese Enrico, Quelli che se ne vanno : la nuova emigrazione italiana Bologna : Il mulino, 2018. - 154 p. ; 22 cm.

Non solo la «fuga dei cervelli» priva il nostro paese di giovani promettenti e di un ricambio generazionale equilibrato: una meno attesa ma corposa «fuga di braccia» è in corso presso altri strati della popolazione. Molti addetti dell’industria e dell’edilizia sono stati spinti dalla crisi a cercare lavoro in altri paesi europei, accolti a volte da politiche ostili in materia (vedi Brexit). Nel generale saldo migratorio negativo dell’Italia, una delle regioni con il maggior numero di emigrati è sorprendentemente la Lombardia, area di immigrazione per eccellenza. Nel Mezzogiorno, per effetto delle partenze delle classi in età fertile e da lavoro, si assiste a un vero e proprio «tsunami demografico», mentre i tassi di disoccupazione continuano a mantenersi altissimi. Va poi registrata l’emigrazione di pensionati verso mete con clima buono e costo della vita basso.

http://teca.consiglio.puglia.it/SebinaOpac/resource/quelli-che-se-ne-vanno-la-nuova-emigrazione- italiana/FOG1204794

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TERMINUS Articoli di riviste

Oumansour Brahim, Chi comanda in Algeria

"Limes", 2019, n. 6, p. 33-40

Le rappresentazioni del paese come dittatura militare corrotta dal petrolio non rendono la complessità del Pouvoir. Il peso del passato coloniale. L’intesa piazza-Esercito garantisce per ora la stabilità, ma è sull’economia che si gioca la transizione. Dal 22 febbraio scorso l’Algeria è scossa da un movimento di protesta nazionale che chiede un radicale cambiamento politico. Una settimana dopo che Abdelaziz Bouteflika – presidente dal 1999 per quattro mandati consecutivi – ha annunciato alla stampa la sua volontà di correre per un quinto mandato malgrado l’età avanzata (82 anni) e il pessimo stato di salute, centinaia di migliaia di persone sono scese pacificamente in strada.

Bouteflika, sotto la pressione della piazza e dell’Esercito, si è quindi dimesso e da allora il paese attraversa una transizione gravida di rischi, da cui non è ancora emerso un nuovo leader. Viene dunque spontaneo chiedersi: chi comanda oggi in Algeria? Quale soluzione credibile è in grado di produrre il sistema politico algerino per uscire dalla crisi? La risposta va cercata in uno degli apparati di potere più opachi del pianeta, che sovrintende uno dei maggiori produttori di idrocarburi al mondo e attore cruciale per la stabilità regionale, anche in chiave di contrasto al terrorismo. L’Algeria è forse l’unico paese dell’area nordafricano-mediorientale la cui fondazione come Stato nazionale è stata opera dell’Esercito. Tuttavia, a dispetto dell’opinione comune, il sistema politico algerino – spesso soprannominato le Pouvoir (il Potere) – non può essere descritto come un regime militare, malgrado il ruolo influente svolto dalle Forze armate.

http://teca.consiglio.puglia.it/SebinaOpac/resource/limes-rivista-italiana-di-geopolitica/FOG0039997

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TERMINUS Articoli di riviste

Pistelli Lapo, Energia dal Nordafrica

"Limes", 2019, n. 6, p. 223-228

Perché la sponda meridionale è importante per il nostro approvvigionamento di gas e petrolio. I corridoi Sud e Sud-Est verso l’Italia. Il ruolo di Libia, Tunisia e Algeria. Che cosa cambierà in seguito alla crisi in corso? L’Italia guarda da sempre al Mediterraneo poiché in questo mare il nostro paese si estende e si proietta. Anche l’Europa continentale è stata però costretta a farlo sempre di più negli anni recenti, poiché il confine meridionale dell’Unione ci mette in contatto con l’intero continente africano il cui destino si intreccia al nostro sotto molti punti di vista; quello demografico (secondo un’icastica definizione siamo «una casa di riposo che si affaccia su un giardino di infanzia»), quello migratorio strettamente connesso, quello economico, quello della stabilizzazione politica del nostro vicinato, infine quello energetico. L’Africa è povera di consumi ma ricchissima di risorse, e cosi anche il Mediterraneo che offre all’Europa due corridoi energetici, uno già esistente, uno ancora potenziale: il primo da Sud, il secondo da Sud-Est. Entrambi coinvolgono paesi molto diversi fra loro per dimensione, potenziale energetico, stabilità politica e conflittualità subregionale.

http://teca.consiglio.puglia.it/SebinaOpac/resource/limes-rivista-italiana-di-geopolitica/FOG0039997

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TERMINUS Articoli di riviste

Massa Agostino, Utenti stranieri dei servizi sociali territoriali: il caso di Genova

"Studi Zancan", 2019, n. 2, p. 36-42 (https://www.fondazionezancan.it)

L’utenza straniera dei servizi sociali, così come risulta dall’analisi dei dati relativi alle segnalazioni agli stessi servizi, costituisce un insieme assai eterogeneo, che include, tra gli altri, soggetti presenti in modo stabile sul territorio, richiedenti asilo e minori non accompagnati. A questo proposito, è stato utile mettere a confronto i dati delle segnalazioni relative agli utenti stranieri inclusi i Cst con quelli che li escludono, ritenendo che solo questo secondo insieme di dati permette di definire con maggiore precisione le caratteristiche dell’utenza straniera specifica dei servizi sociali territoriali. Le differenze tra il primo insieme di dati e il secondo, viceversa, evidenziano le caratteristiche socio-anagrafiche dei Cst. In estrema sintesi, considerando i dati che li includono, si rileva:

– una maggiore incidenza di segnalazioni di stranieri sul totale delle segnalazioni;

– una maggiore incidenza di segnalazioni sul totale della popolazione residente.

Si osserva inoltre:

– una maggiore incidenza di adulti e una minore di infradiciottenni;

– una maggiore incidenza di maschi;

– una maggiore incidenza di segnalazioni attivate da enti e non da persone.

Considerando i dati relativi alle segnalazioni di residenti stranieri, ponendoli a confronto con quelle degli italiani, escludendo in entrambi i casi i dati relativi ai Cs, si osserva innanzitutto che l’incidenza delle segnalazioni che riguardano gli stranieri è sempre più elevata di quelle degli italiani, sebbene in termini più contenuti rispetto ai dati che includono i Cst. Si conferma pertanto che gli stranieri residenti, in generale, risultano maggiormente a rischio di povertà, deprivazione materiale ed

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anche le esigenze sociali da fronteggiare. Il problema della non autosufficienza degli anziani, che è uno dei principali tra la popolazione autoctona, è praticamente inesistente tra gli stranieri, che si rivolgono invece ai servizi sociali in gran parte per problemi relativi agli adulti o ai minori, questi ultimi anche per casi di tutela. I dati delle segnalazioni degli stranieri per il momento non modificano il quadro dell’utenza complessivamente intesa. Ci si chiede tuttavia quali potrebbero essere a questo proposito le conseguenze di un aumento dell’incidenza percentuale degli stranieri sulla popolazione residente totale e se pertanto i servizi dovranno prima o poi pensare a ricalibrare la loro offerta.

https://shop.fondazionezancan.it/media/free-content/4223/SZ2-2019%20TUTTO_1.pdf

http://teca.consiglio.puglia.it/SebinaOpac/resource/studi-zancan-politiche-e-servizi-alle- persone/FOG0607625

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TERMINUS Rassegna Stampa

Tunisia: ufficiale, elezioni presidenziali il 15 settembre. Il 6 ottobre sono previste le legislative Il presidente della Commissione superiore indipendente per le elezioni in Tunisia (Isie), che sovrintende all'intero processo elettorale, Nabil Baffoun, ha ha annunciato ufficialmente che le elezioni presidenziali anticipate - dopo la morte del presidente Beji Caid Essebsi - si terranno il 15 settembre 2019. Dal 2 al 9 agosto i candidati potranno depositare le loro candidature e l'Isie pubblicherà l'elenco finale dei candidati ammessi entro il 31 agosto 2019. La campagna elettorale presidenziale inizierà il 2 settembre per durare fino alla mezzanotte del 13 settembre, con l'imposizione del silenzio elettorale per sabato 14 settembre a mezzanotte fino alla chiusura dell'ultimo seggio elettorale. La campagna elettorale all'estero inizierà sabato 31 agosto e terminerà mercoledì 11 settembre a mezzanotte con il voto dei tunisini all'estero venerdì, sabato e domenica 13, 14 e 15 settembre. I risultati preliminari delle elezioni presidenziali saranno annunciati martedì 17 settembre 2019. I risultati finali saranno resi noti dopo la scadenza dei ricorsi, lunedì 21 ottobre 2019. Il presidente dell'Isie ha chiarito che nel caso in cui nessuno dei candidati ottenga la maggioranza assoluta dei voti nel primo turno, un secondo turno si terrà entro due settimane dall'annuncio dei risultati finali del primo turno. La data del secondo turno delle elezioni presidenziali sarà stabilita da una decisione presa immediatamente dopo l'annuncio dei risultati finali del primo turno. Rimane invariata la data del 6 ottobre 2019 per le elezioni legislative per i residenti in Tunisia e del 4, 5 e 6 ottobre per i tunisini all'estero. Intanto sono 1.572 le liste elettorali presentate alla Commissione superiore indipendente per le elezioni (Isie) per il voto legislativo del prossimo 6 ottobre. Lo ha reso noto l'Isie in un comunicato, al termine della scadenza del deposito delle candidature. Le liste dei partiti sono in tutto 655, oltre 650 quelle "indipendenti", 136 le "coalizioni" per un totale di 14.177 candidati. Secondo il calendario elettorale il numero finale dei candidati ammessi verrà annunciato dopo una riunione dell'Isie con i

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Biblioteca del Consiglio Regionale della Puglia WEBZINE

TERMINUS Rassegna Stampa

Tunisia: Ong Ftdes presenta primo rapporto su migrazioni. Pesanti critiche alle politiche Ue nel Sud del Mediterraneo

Contiene pesanti critiche alle politiche migratorie dell'Unione europea nel sud del Mediterraneo, in particolare in Tunisia, e al sistema dei visti Schengen il primo "Rapporto sulle migrazioni" presentato dall'Ong Forum tunisino per i diritti economici e sociale (Ftdes), tramite il suo Osservatorio sociale. "Una nuova esperienza di contributo alla riflessione sui problemi emergenti in un contesto di mondializzazione feroce che marginalizza le popolazioni più vulnerabili e ipoteca il futuro delle future generazioni con la logica del guadagno immediato e del primato degli interessi politici e finanziari dominanti" è scritto sulla presentazione del rapporto. Si tratta di una pubblicazione curata da vari esperti che affronta in particolare i temi della mobilità, dei problemi dei visti e la lotta contro la tratta di esseri umani nel contesto della migrazione irregolare che ha fatto della Tunisia un ponte verso l'Europa. Secondo Mohamed Limem, ricercatore nelle politiche migratorie per il Ftdes, i paesi dell'Ue "non rispettano i diritti relativi alla migrazione poiché il visto è diventato, per loro, uno strumento di esclusione che integra il mancato rispetto dei diritti umani". Lo spirito dei vari contributi al volume appare sempre critico nei confronti delle politiche Ue nel sud del Mediterraneo, basate sull'aspetto della sicurezza delle frontiere, ma anche rispetto alla legislazione tunisina sul tema della mancata approvazione della legge sul diritto di asilo. Limem ritiene infatti che la proposta di legge elaborata dal governo sul diritto di asilo non sia conforme alle norme internazionali e comprenda articoli che non rispettano i diritti umani, sottolineando la necessità di modificarli. "Le inchieste del Ftdes sulle indegne condizioni dei richiedenti asilo e dei rifugiati nelle differenti regioni in Tunisia, nei centri di Medenine o Tunisi, confermano sfortunatamente che in assenza di un quadro legale centinaia di rifugiati siriani o sub-sahariani continuano a subire violenze arbitrarie e sfruttamento, per non dire situazioni di tratta di esseri umani inaccettabili", scrive il Forum. Durante la presentazione in conferenza stampa dei contenuti del rapporto, i partecipanti hanno inoltre messo in evidenza l'importanza di elaborare chiare politiche migratorie insieme all'Ue, affermando che la Tunisia deve sapere come gestire i migranti provenienti dall'Africa e non solo proteggere le frontiere marittime dell'Unione.

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Biblioteca del Consiglio Regionale della Puglia WEBZINE

TERMINUS Rassegna Stampa

Il Ministro Tria in missione in Turchia

Missione in Turchia per il Ministro dell’Economia e delle Finanze, Giovanni Tria, che ieri ha avuto a Istanbul un lungo colloquio con il collega turco, Berat Albayrak. L’incontro, riporta l’Ambasciata italiana ad Ankara, è stato da entrambi definito “molto produttivo”. Il comune obiettivo è rafforzare la cooperazione economico-finanziaria bilaterale sfruttando gli spazi potenziali che possono essere valorizzati. Oggi l’interscambio tra Italia e Turchia viaggia sui 18 miliardi di euro. Il ministro Tria ha avuto intensi colloqui anche con gli imprenditori italiani attivi in Turchia. Prima ha incontrato i presidenti delle Camere di Commercio e dell’ICE, insieme ai rappresentanti di grandi gruppi quali FCA, Pirelli, Unicredit, Salini Impregilo, Astaldi, Italferr, Barilla; poi ha visto il presidente della Confindustria turca, la Tusiad, Simone Kaslowski. Con gli imprenditori italiani Tria ha parlato a lungo delle opportunità che offre il Paese, nonostante il difficile periodo che l’economia turca sta attraversando. Il ministro ha insistito sulla complementarietà che esiste tra l’economia italiana e quella turca e sulle opportunità di reciproci investimenti da valutare nel prossimo futuro. Tria ha inoltre incontrato un gruppo di grandi imprenditori turchi, tra cui Koc, Sisecam, Eren, Permak, Yilport, interessati a fare investimenti in Italia. “Rafforzare i rapporti bilaterali e la fiducia reciproca – ha affermato il ministro – non potrà che irrobustire la crescita economica in entrambi i nostri paesi”.

http://www.aise.it/esteri/il-ministro-tria-in-missione-in-turchia-/133737/157

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REGIO

Rassegna Stampa

Giornalisti del Mediterraneo: assegnati i premi "Caravella"

Il comitato scientifico del Festival Giornalisti del Mediterraneo, giunto all'11.ma edizione, ha assegnato i premi "Caravella del Mediterraneo" che saranno consegnati il 7 settembre 2019, ore 20.30, a Otranto, nella cornice medievale di Largo Porta Alfonsina. Quest'anno i premi per il giornalismo di qualità vanno a Lugi Pelazza (Le Iene); Manuela Moreno (Rai Tg2); Francesco Piccinini (Fanpage); Domenico Iannacone (Rai Tre); Sandro Ruotolo (giornalista d'inchiesta); Miquel Serra (Ultima Hora). Oltre 70 i reporter, sia italiani che stranieri, presenti all'evento internazionale. Sarà l'occasione per valorizzare i talenti del giornalismo, ma anche la Puglia e la Città di Otranto. Dunque, dal 2 al 7 settembre, dibattiti e workshop, animeranno il confronto sul mediterraneo con giornalisti, diplomatici, accademici e magistrati. Tre le location: il Castello Aragonese, Largo Porta Alfonsina e Piazza del Popolo. "L'evento di Otranto è un appuntamento straordinario - spiega Tommaso Forte, fondatore del Festival Giornalisti del Mediterraneo - e valorizza una professione in forte difficoltà. Il 2020 si appresta ad essere difficile per l'editoria italiana. Oltre 3200 posti di lavoro sono andati persi.

Un dato triste e preoccupante. Nell'ambito degli eventi del Festival si discuterà, appunto, anche del futuro della professione giornalistica". "Un premio importante - aggiunge Pierpaolo Cariddi, sindaco di Otranto - a chi garantisce corretta e a volte anche coraggiosa informazione, garanzia di libertà e democrazia. Il tutto in un luogo come la città di Otranto che ha sempre considerato questi principi indispensabili, ponendosi come "terra degli incontri" tra tutti i popoli del Mediterraneo. Abbiamo valorizzato negli anni il Festival che porta nella nostra città le migliori firme del giornalismo italiano".

"Ad Otranto si potrà parlare di comunicazione - conclude Lino Patruno, presidente del Festival - e dei suoi aspetti più attuali in una città che è già di per se stessa una forma di comunicazione, sia turistica che culturale che storica. Sarà un dibattito con protagonisti prestigiosi che investe tutti i problemi della

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http://www.ansamed.info/ansamed/it/notizie/rubriche/politica/2019/07/17/giornalisti-del- mediterraneo-assegnati-i-premi-caravella_86f01896-2abd-4a92-9cc8-e9f916c678e3.html

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TERMINUS Rassegna Stampa

Egitto essenziale tappa sulla Via della Seta. Convegno dell'Istituto Italiano di Cultura del Cairo L'essenzialità dell'Egitto quale tappa dell'antica e della nuova "Via della Seta", a livello non solo economico ma anche culturale, è emersa da un convegno internazionale organizzato dall'Istituto italiano di cultura lo scorso fine settimana al Cairo. Il convegno, svoltosi all'Iic della capitale egiziana, era intitolato "Un itinerario tra Oriente e Occidente: La Via della Seta dal (e verso il) Mediterraneo". "Il percorso della Via della Seta, fondamentalmente terrestre, si sostanziava anche in rotta marina e aveva nell'Egitto, interfaccia tra il Mediterraneo e l'Oceano indiano, un suo nodo essenziale", hanno sottolineato Alessandro Ricci e Franco Salvatori, geografi che insegnano all'Università degli Studi di Roma "Tor Vergata". Un "nodo emarginato assieme all'intero percorso dal nuovo assetto mondiale generato dalle grandi scoperte geografiche del XVI secolo e solo in parte recuperato dal taglio dell'istmo di Suez", hanno aggiunto i due geografi come riportato da una sintesi degli interventi circolata a margine dei lavori. I due studiosi hanno notato che "lo sviluppo impetuoso della Cina" e la sua "proiezione globale", oltre al recente raddoppio parziale del Canale di Suez", prospetta

"un'ulteriore gigantesca quantità di investimenti infrastrutturali" per "riconnettere nuovamente quel Paese all'Europa (...) anche attraverso l'Egitto". A margine dei lavori, l'Ambasciatore d'Italia al Cairo, Giampaolo Cantini, ha commentato che "la Nuova Via della Seta può essere, oltre che una rete di scambi intensificati a livello economico, un ponte tra grandi civiltà millenarie, come è stata in passato". Dal canto suo Alya Hussein, professore di linguistica italiana all'Università di Minya (Egitto), ha affermato che "gli scambi tra Est ed Ovest lungo la via della Seta hanno influenzato il corso della storia dal punto di vista culturale, religioso, tecnologico e soprattutto commerciale". Il convegno, sempre come emerge dalla sintesi degli interventi, ha avuto comunque una dimensione soprattutto culturale. Sono stati affrontati fra l'altro temi come le "Città invisibili" di Italo Calvino

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proprio ad Alessandria.

http://www.ansamed.info/ansamed/it/notizie/rubriche/economia/2019/07/09/egitto-essenziale-tappa- sulla-via-della-seta_e818aa8f-b07e-4ba3-90ca-6708e840ca33.html

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TERMINUS Rassegna Stampa

Tomasello Maria Rosa, Tra i migranti ora sbarcano intere famiglie di libici in fuga

"La stampa", 4 settembre 2019, p. 1

Avevano paura che rapissero i bambini per chiedere loro un riscatto, perché anche questo ora accade in Libia. Paura che li uccidessero, com'è successo ai figli dei loro amici, dei loro parenti. E così, alla fine di agosto, dopo che i raid aerei delle milizie del generale Khalifa Haftar sull'aeroporto di Zuwara avevano seminato il caos in città, hanno deciso che non c'era alternativa alla fuga. Che rischiare insieme tutti la vita in mare era preferibile all'interminabile incubo della guerra civile libica. Il loro viaggi, iniziato sulle spiagge della città portuale del Nord-Ovest della Libia, si è concluso a Pozzallo, quando cinque famiglie di origini berbere, per un totale di 29 persone, sono sbarcate dalla nave Cassiopea della Marina militare per essere accolte nell'hotspot di Pozzallo. "Il loro arrivo è il segno che la situazione è ormai insostenibile - dice Kadija El Yamani, mediatrice culturale di Terre des Hommes -, i libici lasciano con difficoltà la propria terra, ma per loro era diventato impossibile restare in Libia, volevano un posto sicuro per i loro figli".

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Anziani e migranti "costruiscono" l'integrazione

"Avvenire", 6 settembre 2019, p. 25

Alcuni giovani richiedenti asilo provenienti da Gambia, Senegal, Nigeria e Libia incontrano cinque signore anziane della casa di riposo. L'iniziativa è promossa dall'Azienda Servizi alla Persona insieme ad Anolf Marche.

Si chiama "A-f-Fidarsi" il progetto che coinvolge i giovani richiedenti asilo e le cinque signore ospiti di una casa di riposo di Jesi. Una serie di incontri settimanali con l'obiettivo di avvicinare due mondi agli antipodi per età, provenienza, status sociale e culturale.

Il progetto prevede varie attività, tra le quali il racconto verbale di storie di vita vissuta e laboratori di cucina con scambio di ricette.

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Mastrobuoni Tonia, Migranti, Germania e Francia con l'Italia: "Pronti a prendere il 50% di chi sbarca"

"La Repubblica", 14 settembre 2019, p. 25

In un'intervista alla Suddeutsche Zeitung il ministro dell'Interno tedesco Horst Seehofer propone di accogliere un quarto dei migranti che arrivano in Italia.

Anche la Francia sarebbe disposta ad accogliere la stessa quota.

La priorità, per l'Italia, è riformare Dublino, ma soprattutto estendere la discussione a tutti i migranti e non solo ai richiedenti asilo, che sono il 10%

degli arrivi. Sia l'Italia sia la Germania puntano ad allargare la rosa dei paesi che dovrebbero prendere in carico automaticamente e stabilmente, come nella proposta di Seehofer, i migranti. E sulla base di un'intesa più ampia, che preveda anche degli incentivi per chi aderisce o meccanismi punitivi per chi si rifiuta di accogliere migranti.

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Indice

- Becucci Stefano, Oltre gli stereotipi. La ricerca-azione di Renzo Rastrelli... Pag. 3 - Quarto Enzo, Je suis Janette... Pag. 4 - Smith Stephen, Fuga in Europa : la giovane Africa verso il vecchio continente... Pag. 5 - Pugliese Enrico, Quelli che se ne vanno : la nuova emigrazione italiana... Pag. 6 - Oumansour Brahim, Chi comanda in Algeria... Pag. 7 - Pistelli Lapo, Energia dal Nordafrica... Pag. 8 - Massa Agostino, Utenti stranieri dei servizi sociali territoriali: il caso ... Pag. 9 - Tunisia: ufficiale, elezioni presidenziali il 15 settembre. Il 6 ottobre so... Pag. 11 - Tunisia: Ong Ftdes presenta primo rapporto su migrazioni. Pesanti critiche ... Pag. 12 - Il Ministro Tria in missione in Turchia... Pag. 14 - Giornalisti del Mediterraneo: assegnati i premi "Caravella"... Pag. 15 - Egitto essenziale tappa sulla Via della Seta. Convegno dell'Istituto Italia... Pag. 17 - Tomasello Maria Rosa, Tra i migranti ora sbarcano intere famiglie di libici... Pag. 19 - Anziani e migranti "costruiscono" l'integrazione... Pag. 20 - Mastrobuoni Tonia, Migranti, Germania e Francia con l'Italia: "Pronti a pre... Pag. 21

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