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6 CAPITOLO 6 IL CASO REALE:CENTRO MONDIALITA’ SVILUPPO RECIPROCO

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6 CAPITOLO 6

IL CASO REALE:CENTRO MONDIALITA’ SVILUPPO RECIPROCO

6.1 PROGETTO:”MAJI SAFI” (acqua pura)

6.1.1 CARATTERISTICHE DELL’IMPRESA E FINI ASSOCIATIVI

Il Centro Mondialità Sviluppo Reciproco è un'Associazione di volontariato internazionale, Organismo non governativo Onlus e agenzia formativa, fondata nel 1979, federata a Volontari nel mondo-Focsiv, e consorziata a IRIS (In Rete per l'Innovazione-allo-Sviluppo).

Il Cmsr all'estero (Marocco, Mozambico, Tanzania e Costa Rica) conduce progetti di cooperazione allo sviluppo, i cui principali settori di intervento sono la sanità di base, l'approvvigionamento idrico, l'agricoltura e la formazione professionale, inviando sul posto volontari internazionali. Promuove inoltre viaggi di turismo responsabile in Tanzania con la collaborazione tecnica del Cta Volontari per lo sviluppo. In Italia, promuove iniziative di educazione allo sviluppo ed informazione finalizzate alla conoscenza delle diverse culture del mondo nel quadro di una più vasta educazione interculturale. Secondo questa logica il Cmsr realizza incontri nelle scuole e corsi di formazione professionale. Sostiene inoltre la diffusione e promozione del commercio equo e solidale e della finanza etica ospitando la figura del Banchiere ambulante di Banca popolare Etica per Livorno e provincia. Gestisce infine il Centro di documentazione e formazione all'interculturalità "Oscar Romero" ed è organismo editore della rivista “Volontari per lo sviluppo”. Nell'Associazione è possibile svolgere

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un tirocinio formativo o il servizio civile attraverso la Caritas diocesana di Livorno e Volontari nel mondo Focsiv.

Il fine dell’Associazione è quello di perseguire con metodo di continuità una concreta ed efficace azione a favore di un realistico impegno verso la costruzione di un’ umanità unita e solidale, contro la povertà nel mondo e le cause prioritarie chela determinano, nel ricercare ed assicurare condizioni sociali, culturali, politiche, ambientali ed economiche di piena realizzazione, nella giustizia e nello spirito dell’Evangelo, dell’umanità, di tutti gli uomini e di tutte le donne, dei popoli e del creato.

L’Associazione persegue esclusivamente finalità di solidarietà sociale, non ha finalità partitiche e non persegue scopi di lucro.

6.1.2 DESCRIZIONE DEL PROGETTO

Il progetto che il Centro Mondialità Sviluppo Reciproco ha intenzione di realizzare si concretizzerà in numerose azioni da intraprendere nell’arco di 3 anni a partire da settembre 2006, in Tanzania nella regione di Dodoma,, e consistono nella realizzazione di impianti idrici in 6 villaggi (Gawaye, Majengo, Mapya, Roof, Kizi, Mkamana, Mbuga) per risolvere il problema della scarsità di acqua potabile e l’educazione della popolazione alla gestione degli impianti ed al corretto utilizzo dell’acqua, particolarmente per quanto riguarda le problematiche sanitarie.

.Oggi 1 miliardo e 400 milioni di persone non hanno accesso all’acqua potabile e 2 miliardi di persone non ne hanno abbastanza per soddisfare le proprie esigenze igieniche. La mancanza di acqua a livello mondiale costa 5 milioni di vite all’anno, delle quali 5000 al giorno sono bambini, tutte concentrate nel Sud del mondo.

Il motivo principale di questa situazione non è tanto la progressiva diminuzione delle risorse disponibili quanto lo squilibrio nella modalità di utilizzo e di distribuzione dell’acqua.

Per le sue caratteristiche ambientali, sociali, politiche, simboliche l’acqua può diventare l’elemento attorno al quale costruire cittadinanza attiva, cooperazione e solidarietà intesa come un meccanismo che regola la produzione e la ridistribuzione della ricchezza in funzione del bene comune.

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Utilizzando l’ ACQUA come punto di partenza , questo progetto si prefigge di valorizzare la cultura della solidarietà e della cooperazione, e di far prendere consapevolezza dell’interdipendenza che esiste tra il nord e il sud del mondo.

L’Associazione oltre ad avere un’esperienza ventennale circa progetti simili conosce già il contesto nazionale del luogo dove il progetto avrà sede, infatti nel 2004 ha già operato in Tanzania con il progetto Malenga con cui è intervenuta nel campo dell’approvvigionamento idrico, del miglioramento dell’habitat familiare e della promozione della Sanità di base, nel 2005 con il Progetto Shule con cui è intervenuta sul territorio per promuovere adozioni a distanza per la scolarizzazione dei bambini del Distretto Scolastico di Mpwapwa e del Centro Giovani di Dodoma; infine ha realizzato il Progetto Ukimwi il quale prevedeva interventi inerenti la prevenzione ed il controllo dell’epidemia dell’Aids nella regione di Dodoma.

Il Centro Mondialità Sviluppo Reciproco ha già effettuato una raccolta di dati nei villaggi in questione e sulla base di questa indagine è stato effettuato un programma di intervento per risolvere il problema dell’approvvigionamento idrico.

6.1.3 DESCRIZIONE DELL’ UBICAZIONE DEL PROGETTO, CONTESTO NAZIONALE

La Repubblica Unita della Tanzania si situa nella parte Orientale dell’Africa Australe. I confini sono delimitati in gran parte da strutture naturali (fiume Ruvuma a sud, lago Vittoria e Tanganyika a ovest, Oceano Indiano ad est). La superficie è di oltre 900.000 km quadrati e la popolazione è di circa 35.000.000 di abitanti. Il clima è vario: caldo-umido lungo la costa, caldo-secco sugli altopiani, temperato e caldo-umido nelle zone più propriamente montuose. Le precipitazioni medie annue variano da di 300 mm ad oltre 1.500 mm a seconda della topografia.

La popolazione è divisa in circa 120 tribù, la maggior parte delle quali etnicamente e linguisticamente sono assai affini ed appartenenti al ceppo bantu. Lo swahili è la lingua nazionale ed è parlata praticamente da tutte le popolazioni. La Repubblica Unita della Tanzania è costituita dall’unione tra Tanganyika (parte continentale) e l’arcipelago di Zanzibar.

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ASPETTI SOCIO ECONOMICI NELLA REGIONE DI DODOMA

L’area oggetto dell’azione è ubicata nella regione di Dodoma, che è situata nella zona centrale del paese con una superficie di 41000 km quadrati ed una popolazione di circa 2.000.000 di abitanti.

Il tasso di crescita annua è del 2,4 %. La regione è divisa in 5 Distretti: Kondoa, Mpwapwa, Dodoma Rural, Dodoma Urban e Kongwa. A loro volta i distretti sono suddivisi in 26 Divisioni, 125 Sottodivisioni e 444 Villaggi. I principiali gruppi tribali autoctoni sono Gogo, Rangi, Sandawe, Hasi, Burunge.

La regione presenta un ecosistema caratterizzato dalla predominanza di savana con rilievi montuosi nelle zone settentrionali e meridionali. L’abitudine varia dagli 800 metri/slm. Della Rift Valley (sud ovest), ai 110-1300 della zona centrale.

La regione di Dodoma presenta un clima semi-arido. La media delle precipitazioni è molto bassa:circa 300 mm/anno. Le precipitazioni sono caratterizzate da una mancata stagionalità con una lunga stagione secca (aprile-dicembre) ed una breve stagione delle piogge (gennaio-marzo).

La maggior parte della popolazione è dedita ad attività agricole di sussistenza (miglio, sorgo, mais e arachidi) in relazione alle scarse precipitazioni, ed all’allevamento tradizionale.

Il reddito pro-capite è tra i più bassi del paese (50-60 USD/anno).

Il tasso di alfabetizzazione della regione è del 46%, mentre la media nazionale è oltre il 70%.

AREA DI INTERVENTO

Con questo progetto si prevede di intervenire in 6 villaggi della Regione di Dodoma (Gawaye, Mayengo Mapya, Roof, Kizi, Mkamana, Mbuga) che contano in totale una popolazione di circa 12000 persone che saranno diretti beneficiari dell’intervento.

I villaggi si trovano in aree particolarmente aride oppure in aree dove l’acqua disponibile non è potabile; nelle zone aride la popolazione ha serie difficoltà ad approvvigionarsi di acqua potabile soprattutto durante la stagione secca. Per l’85 % delle famiglie nell’area il consumo giornaliero di acqua è inferiore a 20 litri (con media di 7,5 litri/persona).

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6.1.4 SITUAZIONE DEI VILLAGGI IN RELAZIONE AL PROGETTO PROPOSTO

SITUAZIONI PARTICOLARI DI CIASCUNO DEI VILLAGGI

• Villaggio di Majengo Mapya. Conta una popolazione di circa 1500 abitanti. Possiede un Borehole (pozzo profondo) completo di motore e pompa. Non possiede però un acquedotto per la distribuzione nei vari quartieri che sono anche molto distanti. Le donne quindi sono costrette a compiere fino a 3 km a piedi per poter attingere l’acqua.

• Villaggio di Gawaye. Conta una popolazione di circa 1850 abitanti. Possiede anch’esso un borehole (pozzo profondo), scavato da molti anni, ma inutilizzato per mancanza della pompa e del relativo motore e anche in questo caso manca la rete di distribuzione (Si è quindi nell’assurda situazione di avere l’acqua ma non poterla bere).

• Villaggi di Roof, Kizi, Mkamana e Mbuga. Sono villaggi di una stessa montagna che supera i 2000 metri di altitudine e contano una popolazione complessiva di circa 7500 abitanti. A quell’altitudine le condizioni climatiche sono migliori rispetto ai precedenti villaggi. C’è anche una foresta che dà origine a diverse sorgenti. Ognuno dei villaggi considerati possiede una sorgente. La problematica più grossa risiede nel fatto che queste fonti d’acqua non sono protette e quindi l’acqua che ne deriva non è potabile, a causa soprattutto dell’inquinamento dovuti agli animali domestici portati all’abbeverata ed agli animali selvatici che sono abbondanti nella zona. Inoltre due villaggi hanno sorgenti con portata molto scarsa che non soddisfano le esigenze minime della popolazione.

6.1.5 SITUAZIONE ECONOMICO-FINANZIARIA

STATO PATRIMONIALE ATTIVO

31/12/2005 31/12/2004

A) Crediti verso soci per versamenti ancora dovuti

0 0

B) Immobilizzazioni

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materiali 474.369 114.370 Totale immobilizzazioni 474.369 114.370

C)Attivo circolante

Crediti 156.343 88.432

Attività finanziarie che non costituiscono

immobilizzazioni

981 981

Disponibilità liquide 6.657 49.686 Totale attivo circolante 163.981 139.099

Totale attivo 638.350 253.469

STATO PATRIMONIALE PASSIVO

A) Patrimonio netto

Utile (perdita) portati a nuovo

(348.385) (121.803)

Utile (perdita) d’esercizio 234.275 (226.582) Totale patrimonio netto (141.110) (384.385) C) Trattamento fine rapporto

di lavoro subordinato 12.858 11.613 D) Debiti 709.506 590.241 E) Ratei e risconti 30.096 Totale passivo 638.350 253.469 CONTO ECONOMICO 31/12/2005 31/12/2004

A) Valore della produzione 557.568 620.860 B)Costo della produzione 620.193 816.350 Differenza tra valore e costi

della produzione (62.625) (195.490) C) proventi e oneri finanziari 3 (25.773) D)Proventi e oneri 301.953

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straordinari

Risultato prima delle imposte (A - B + - C + - D + - E) 239.331 (221.263) Imposte correnti 5.056 5.319 Utile(perdita) di esercizio 234.275 (226.582) COMMENTO

La situazione risulta molto migliorata rispetto allo scorso anno, ed al 31 dicembre 2005 il deficit patrimoniale è di 114.110,00 euro, che si prevede di poter coprire continuando a lavorare sempre più nel territorio per ancora incrementare la raccolta fondi da privati, e proprio per questo, abbiamo anche un finanziamento (progetto Esprit)che prevede interventi per migliorare la professionalità nel settore fund raising.

Inoltre nell’anno 2005 è stato venduto l’immobile di via Maggi –Livorno, che verrà perfezionata nel corrente anno (aprile 2006) e che senz’altro ha contribuito e contribuirà a migliorare l’intera situazione finanziaria dell’Associazione.

E’ stata acquisita la nuova sede sociale, per un valore complessivo di 360000 euro e questo perché l’attuale sede è stata restituita alla Diocesi di Livorno.

Questo ha provocato un aumento dell’attivo del patrimonio, anche se bilanciato nel passivo dalla voce dell’impegno presso i vecchi proprietari di onorare l’importo concordato nel contratto di compravendita.

L’Ente ha adottato una diversa modalità di contabilizzazione dei contributi relativi a progetti finanziari dalla Comunità Europea e da altri enti, più consona ai principi di redazione del bilancio emanati dalla Associazioni Professionali e dall’OIC e che consente una migliore esposizione in bilancio degli impegni assunti dall’Ente, dai crediti ancora da incassare per progetti rendicontati o da rendicontare.

Trattandosi di progetti cofinanziati, deve sempre essere viva l’attenzione ad incrementare la raccolta fondi tra i privati ed il progetto “dall’acqua all’acqua” che consiste nella raccolta di tappi di plastica, nell’anno 2005 sono state superate le 100 tonnellate portando nelle casse dell’Associazione 20.000 euro.

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Analiticamente l’indice di rigidità degli impieghi è notevolmente aumentato passando da circa il 45% al 73%, ma ciò è ben giustificato dall’acquisto della nuova sede sociale e dalla vendita dell’appartamento di proprietà.

Anche l’indebitamento a breve risulta molto aumentato e ciò è dovuto all’acquisto dell’immobile non compensato ancora, a fine 2005, dalla vendita dell’appartamento di proprietà.

La situazione finanziaria risulta abbastanza sbilanciata, ma ciò come abbiamo già evidenziato, dovrebbe essere una situazione solo temporanea dovuta a un cambiamento dei criteri di valutazione dei progetti in corso, e dovuta alle tante operazioni che verranno fatte nell’ anno di analisi ma non ancora contabilizzate a bilancio.

I proventi complessivi dell’esercizio ammontano a 861.541,70 euro rappresentati da 303.555,59 euro ricevuti da Enti Diversi, 255.012,41 euro da privati, di cui 7.757,36 euro provenienti dall’affitto dell’immobile di via Maggi, 66 Livorno- dato all’Arci solidarietà di Livorno per lo svolgimento del progetto “La casa della Donna” concluso il 7 agosto 2005 e da 1.210,00 euro per quote sociali.

I costi di gestione invece ammontano a 627.303,99 euro, costi interamente sostenuti per la realizzazione dei progetti in essere , sia in Italia che all’estero, e con i relativi oneri finanziari dovuti a non liquidità di cassa a causa di ritardi dei versamenti da parte degli enti finanziatori, oltre alle spese di gestione per lo stato di avanzamento dei progetti medesimi ivi compresi i costi del personale occasionale, a progetto dipendente , presente in Italia e all’estero.

Risulta quindi un utile di esercizio pari a 234.275,00 euro riportato a nuovo e che è stato utilizzato a copertura del deficit patrimoniale.

Da tale analisi, si può ritenere che l’Associazione, dal punto di vista finanziario ed economico, in base alla sua solidità e solvibilità e ai progetti che sono in atto è in grado di sopportare un nuovo progetto.

L’Associazione ha una redditività derivante dai finanziamenti ottenuti all’esterno, buona che si prevede in continuo aumento grazie alla visibilità sempre maggiore del Cmsr a livello nazionale.

Gode, inoltre di una grande esperienza, molto utile a livello di miglioramento dell’immagine e a livello di garanzia per ottenere finanziamenti futuri.

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6.1.6 COSTI COLLEGATI ALL’INVESTIMENTO

COSTO DEL PERSONALE

TIPOLOGIA OPERATORE COSTO

N° 1 operatrice tanzaniana animatrice di villaggio per diffusione corretto utilizzo dell’acqua (retribuzione lorda 124,00 euro *36 mesi)

4.464,00

N°1 operatrice tanzaniana animatrice di villaggio per la formazione di comitati di gestione impianti idrici (retribuzione lorda 113,00 euro * 36 mesi)

4.071,00

N° 1 operatore tanzaniano quale consulente per la gestione e utilizzo impianti idrici (retribuzione lorda 223,54*24 mesi)

5.364,96

TOTALE COSTO DEL PERSONALE 13.899,96

Il costo per il personale è relativo all’intero progetto e andrà suddiviso fra i 3 anni previsti.

Il personale necessario per il progetto è già stato utilizzato e formato dall’Associazione nello svolgimento di ulteriori lavori, si può quindi fare affidamento sulla sua esperienza e immediata disponibilità ad operare fin dall’inizio.

Il compito fondamentale del personale è quello di riuscire ad insegnare agli abitanti dei villaggi tanzaniani l’utilizzo degli impianti, in modo che una volta terminati i 3 anni di costruzione del progetto sia loro a gestire l’impianto.

COSTI OPERATIVI SUDDIVISI FRA I 3 ANNI

ATTIVITA’ A DODOMA (Tanzania) Anno 2006 Anno 2007 Anno 2008 Costo generale

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N° 1 animatrice tanzaniana per corretto utilizzo dell’acqua

1.147,00 euro

1.430,00 1.559,00 4.464,00

N° 1 animatrice tanzaniana formazione comitati di gestione impianti idrici

1.343,00 1.304,00 1.442,00 4.071,00

N° 1 consulenze tanzaniano per gestione utilizzo impianti idrici

1.775,00 1.719,00 1.870,96 5.364,96

Connection Investment T.Ltd (Mater. Costruz.e tubi x acqua)(villaggio Marengo Mapya,)

3.791,92 3.680,65 4.018,94 11.490,67

Neweru Electrical Contractors & Material Supplì (tubi) (villaggio Roof, Kizi, Mkamana, Mbunga)

1.151,19 1.118,05 1.219,22 3.488,46

Julius William Uguzi (pompe a mano per pozzi) (villaggio Roof, Kizi, Munga, Mkamana)

380,77 369,65 403,42 1.153,84

Connection Investment T. Ltd (Mater.costruz.e tubi x acqua)(villaggio Gawaye)

1.832,31 1.779,00 1.941,15 5.552,46

Julius William Uguzi (mater. Costruz.e tubi x acqua)(villaggio Gawaye)

1.903,84 1.848,46 2.016,93 5.769,23

Connection Investment T.Ltd. (Mater.costruz.e tubi x acqua)

943,85 916,39 999,91 2.860,15 Connection Investment T.Ltd.

(Mater.costruz.e tubi x acqua)

500,28 485,72 530,00 1.516,00

Julius William Uguzi (Mater.costruz.e tubi x acqua)

1.903,84 1.848,46 2.016,93 5.769.23

TOTALE COSTO ATTIVITA’ A DODOMA (TANZANIA)

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Il materiale di cui l’Associazione necessita per poter implementare concretamente il progetto, sarà acquistato in loco, tanto che sono già disponibili preventivi in moneta tanzaniana.

6.1.7 DEFINIZIONE DEL FABBISOGNO FINANZIARIO

ATTIVITA’ A DODOMA (Tanzania)

Costo generale Contributo richiesto Fondazione Crl

Autofinanziamento Associazione

N° 1 animatrice tanzaniana per corretto utilizzo dell’acqua

4.464,00 341,66 4.122,34

N° 1 animatrice tanzaniana formazione comitati di gestione impianti idrici

4.071,00 341,66 3.729,35

N° 1 consulenze tanzaniano per gestione utilizzo impianti idrici

5.364,00 341,66 5.023,31

Connection Investment T.Ltd (Mater. Costruz.e tubi x acqua)(villaggio

marengo,Mapya,)

11.490,67 11.490,67

Neweru Electrical Contractors & Material Supplì (tubi) (villaggio Roof, Kizi, Mkamana, Mbunga)

3.488,46 3.488,46

Julius William Uguzi (pompe a mano per pozzi) (villaggio Roof, Kizi, Munga, Mkamana) 1.153,84 1.153,84 Connection Investment T. Ltd (Mater.costruz.e tubi x acqua)(villaggio Gawaye) 5.552,46 5.552,46

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Julius William Uguzi (mater. Costruz.e tubi x acqua)(villaggio Gawaye)

5.769,23 5.769,23

Connection Investment T.Ltd. (Mater.costruz.e tubi x acqua)

2.860,15 2.860,15

Connection Investment T.Ltd. (Mater.costruz.e tubi x acqua)

1.516,15 1.516,00

Julius William Uguzi (Mater.costruz.e tubi x acqua)

5.769,23 5.769,23

TOTALE 51.500,00 38.625,00 12.875,00

Il fabbisogno finanziario necessario per poter realizzare concretamente il progetto risulta pari a 51.500,00 euro, di cui una parte verrà coperta dall’Associazione. Il Cmsr gode di un’esperienza pluriennale nei progetti di sviluppo internazionale , specialmente riguardanti l’approvvigionamento idrico, e conosce molto bene anche la zone dove il progetto sarà implementato in quanto ha già lavorato esattamente nella Regione di Dodoma, quindi è già conosciuta anche dalla popolazione locale.

Alla luce della situazione economico finanziaria e dopo aver pianificato il fabbisogno finanziario, si può ritenere che, qual’ora venisse accolta la richiesta di finanziamento da parte della Fondazione Crl, l’azienda sarebbe in grado di sopportare la parte ulteriore necessaria per poter concludere il progetto.

I rischi connessi al progetto, a livello territoriale e di inserimento e formazione della popolazione locale sono contenuti, in quanto gli operatori che verranno assunti per la realizzazione di esso sono persone già conosciute e integrate nel popolo Tanzaniano e l’Associazione è già conosciuta e stimata nella regione di Dodoma.

Anche a livello finanziario ed economico, se la Fondazione Crl accettasse la richiesta di finanziamento non dovrebbero esserci grandi problemi, dato che dall’analisi della situazione risulta che l’Associazione può sopportare il progetto e fornire la parte mancante per realizzarlo.

Non sono stati rilevati concorrenti nella realizzazione di tale progetti nello stesso luogo e nella definizione dei costi e dei prodotti necessari per porre in essere il progetto si è valutato attentamente la possibilità di prodotti simili ma con minor costi.

Nella scelta dei prodotti i fattori discriminanti sono stati una buona qualità e l’acquisto in loco necessario per ridurre al minimo i costi di trasporto.

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L’unica possibilità per realizzare lo stesso progetto ma in maniera più economica risulta ridurre la qualità ma ciò non è stato nemmeno preso in considerazione dall’azienda che è molto attenta a ciò che realizza e che ha esperienza circa opere simili.

Un fattore che non è stato preso in considerazione dall’azienda, ma che a mio parere risulta fondamentale è un processo di manutenzione negli anni successivi a quello di costruzione dell’impianto, ma forse tale scelta deriva da una valutazione di esso solo nel periodo dei 3 anni.

6.1.8 RENDICONTO PREVENTIVO DEL PROGETTO E MIX DI COPERTURA

In tale rendiconto abbiamo ipotizzato che la Fondazione CrL sia disposta a finanziare l’intero importo che l’Associazione ha intenzione di richiedere, ovvero 38.625,00 euro, circa il 75% del fabbisogno finanziario totale.

ONERI PROVENTI

Oneri da attività tipiche 37.600,04 Proventi da raccolta fondi 38.625,00 Oneri relativi al personale 13.899.96 autofinanziamento 12.875,00 Oneri finanziari e

patrimoniali Altri oneri

Risultato gestionale operativo

Risultato gestionale negativo

Totale 51.500 totale 51.500

A differenza di altri enti erogatori di risorse, i tempi della Fondazione Cassa di Risparmio di Livorno per l’erogazione di finanziamento sono molto rapidi, quindi nel giro di 20 giorni dall’approvazione del progetto è già disponibile l’importo garantito per il primo anno di lavoro, mentre per gli anni successivi l’erogazione del finanziamento avviene solo dopo la ripresentazione del progetto e la relazione di gestione del progetto circa il primo anno nel quale è stato concesso il finanziamento.

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