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140 Si può quindi predire il segnale fMRI dell’esempio precedente usando i predittori appena introdotti: Segnale fMRI Segnale predetto Differenza tra segale reale e predetto Residuo

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Testo completo

(1)

Appendice B GLM

140

Si può quindi predire il segnale fMRI dell’esempio precedente usando i predittori appena introdotti:

Segnale fMRI

Segnale predetto

Differenza tra segale reale e predetto

(2)

Appendice B GLM

141

Il GLM può essere scritto in notazione matriciale come:

(3)

+

=

n k nk n k n

e

e

b

b

x

x

x

x

y

y

...

...

...

...

1

...

...

...

...

...

...

...

...

...

...

...

...

...

...

...

...

...

1

...

...

...

0 1 1 1 11 1

dove il vettore

yn

è la variabile osservata ovvero il time course dei dati

fMRI, la matrice centrale è la design matrix in cui

xnk

rappresenta i

predittori,

bk

sono i pesi e il vettore

en

i residui.

Il modello matriciale può essere espresso in forma compatta:

(4) y= Xb+e

da cui il segnale predetto è:

(5) yˆ = Xb

e quindi l’errore introdotto della predizione è:

(3)

Appendice B GLM

142

Al fine di ottenere il GLM migliore, tutti gli effetti noti devono essere modellati nella design matrix dato che quelli trascurati saranno riportati nei residui incrementando l’errore il che porterebbe ad un fitting scarso ed alla perdita di potere statistico. Per questo motivo l’ispezione dei residui risulta essere un buon metodo di giudizio per la qualità del fitting tra il GLM ed dati fMRI; l’errore commesso deve essere il più costante possibile durante il time course.

Riferimenti

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