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Capitolo 1
I
R
SU NEL MONDO
:
GENERAZIONE E GESTIONE A LIVELLO GLOBALE
L'obiettivo del presente capitolo è di tracciare, in base ad uno studio della bibliografia aggiornata, un quadro generale sulla generazione e gestione dei rifiuti a livello mondiale grazie a studi svolti negli anni precedenti. In particolare, si fa riferimento al rapporto stilato dalla Banca Mondiale (Bhada-Tata & Hoornweg, 2012) che esamina, in modo comparativo, problemi, casi, esperienze e prospettive di gestione di rifiuti urbani a scala globale.
Lo studio evidenzia lo stretto legame che intercorre tra la produzione di RSU e lo sviluppo economico del paese, il grado di industrializzazione, il clima e le abitudini della popolazione.
Per una impostazione geografica e socio-economica, i principali stati sono classificati secondo due parametri: per regione e per fascia di reddito. Secondo la classificazione per regione i paesi appartengono a sette diversi gruppi: Africa sub-Sahariana, Asia dell'Est e del Pacifico, Asia orientale e centrale, America Latina e Caraibi, Medio Oriente e Nord Africa, Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico e Asia del sud.
Africa Sub-Sahariana (AFR)
America Latina e Caraibi (LAC)
Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo
economico (OECD) Angola Antigua e Barbuda Andorra
Benin Argentina Australia Botswana Bahamas Austria Burkina Faso Barbados Belgio
Burundi Belize Canada
Camerun Bolivia Corea del Sud Capo Verde Brasile Danimarca
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Ciad Cile Finlandia
Comore Colombia Francia Costa d'Avorio Costa Rica Germania
Eritrea Cuba Giappone
Etiopia Dominica Grecia
Gabon Ecuador Irlanda
Gambia El Salvador Islanda
Ghana Grenada Italia
Guinea Guatemala Lussemburgo
Kenya Guyana Monaco
Lesotho Haiti Norvegia
Madagascar Honduras Nuova Zelanda
Malawi Jamaica Olanda
Mali Messico Portogallo Mauritius Nicaragua Regno Unito Mauritania Panama Rep. Ceca Mozambico Paraguay Rep. Slovacca
Namibia Peru Slovenia
Niger Rep. Domenicana Spagna
Nigeria St. Kitts e Nevis Stati Uniti d'America Rep. Centrafricana St. Lucia Svezia
Rep. Del Congo St. Vincent e Grenadine Svizzera Rep. Dem. Del Congo Suriname Ungheria Ruanda Trinidad e Tobago
Sao Tomè e Principe Uruguay
Senegal Venezuela Seychelles Sierra Leone Sud Africa Sudan Swaziland Tanzania Togo Uganda Zambia Zimbabwe
Tabella 1 - Classificazione per regione (AFR, LAC, OECD)
Secondo la classificazione per fascia di reddito il paese è diviso in quattro gruppi: basso reddito, basso-medio reddito, medio-alto reddito e alto reddito.
7 Asia dell'Est e Pacifico
(EAP) Medio Oriente e Nord Africa (MENA) Asia Orientale e Centrale (ECA)
Asia del Sud (SAR)
Brunei Algeria Albania Bangladesh Cambogia Arabia Saudita Armenia Bhutan Cina Bahrain Bielorussia India Fiji Cisgiordania Bulgaria Maldive Filippine Egitto, Rep. Araba Cipro Nepal Hong Kong Emirati Arabi Uniti Croazia Pakistan Indonesia Giordania Estonia Sri Lanca Isole Marshall Iran, Rep. Islamica Georgia
Isole Solomone Iraq Lettonia Macao, Cina Israele Lituania Malesia Kuwait Macedonia Mongolia Libano Polonia Myanmar Malta Romania Rep. Di Vanuatu Marocco Russia Rep. Pop. Dem. del Laos Oman Serbia Singapore Qatar Slovenia Tailandia Siria, Rep. Araba Tagikistan Tonga Tunisia Turchia Vietnam Turkmenistan
Tabella 2 - Classificazione per regione (EAP, MENA, ECA, SAR)
Basso Reddito Basso-Medio
Reddito Medio-Alto Reddito Alto Reddito Bangladesh Albania Argentina Andorra
Benin Algeria Bielorussia Antigua e Barbuda Burkina Faso Angola Belize Arabia Saudita Burundi Armenia Botswana Australia Ciad Bhutan Bulgaria Bahamas Comore Bolivia Cile Bahrain Costa d'Avorio Camerun Croazia Belgio Eritrea Cina Dominica Canada Etiopia Colombia Cuba Brunei Gambia Cisgiordania Fiji Cipro
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Ghana Rep. Del Congo Gabon Danimarca Guinea Rep. Domenicana Cambogia Estonia Haiti Ecuador Grenada Finlandia Isole Salomone Egitto, Rep. Araba St. Vincent e
Grenadine
Olanda Kenya Namibia Jamaica Francia Madagascar El Salvador Libano Grecia Malawi Guatemala Lituania Hong Kong Mali Guyana Malesia Ungheria Mauritania Honduras Mauritius Irlanda Mozambico India Messico Islanda Myanmar Indonesia Panama Israele Nepal Iran, Rep. Islamica Polonia Italia Niger Iraq Romania Giappone Nigeria Isole Marshall Russia Corea del Sud Pakistan Giordania Serbia Kuwait Rep. Centrafricana Lesotho Brasile Austria Rep. Dem. Del Congo Bhutan Costa Rica Barbados Rep. Pop. Dem. del
Laos
Capo Verde Lettonia Germania Ruanda Georgia Seychelles Lussemburgo Sao Tomè e Principe Macedonia Sud Africa Macao, Cina Senegal Maldive St. Kitts e Nevis Malta Sierra Leone Mongolia St. Lucia Monaco Tagikistan Marocco Suriname Nuova Zelanda Tanzania Nicaragua Turchia Norvegia Togo Paraguay Uruguay Oman Uganda Peru Venezuela Portogallo
Vietnam Filippine Qatar
Zambia Sri Lanca Rep. Ceca
Zimbabwe Sudan Rep. Slovacca
Swaziland Singapore
Siria, Rep. Araba Slovenia
Tailandia Spagna
Tonga Svezia
Tunisia Svizzera
Turkmenistan Trinidad e Tobago Rep. Di Vanuatu Emirati Arabi Uniti
Regno Unito
Stati Uniti
d'America Tabella 3 - Classificazione per reddito
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1.1Generazione dei RSU
Stimare la produzione mondiale di RSU risulta difficile in quanto ciascun paese segue le proprie normative e produce le proprie banche dati che non permettono di aggregare i dati in maniera coerente, inoltre le definizioni relative alla tipologia di RSU non sono armonizzate da un paese all'altro, soprattutto per particolari categorie quali: residui provenienti dalle miniere, dal mondo agricolo e forestale.
Dalle tabelle riportate di seguito si apprende come i paesi più ricchi, quelli appartenenti alla regione OECD, generino quasi la metà dell'intera quantità di rifiuti, con una produzione media di 2,2 kg al giorno per abitante, mentre quelli più poveri, nella regione SAR, generino solo il 5% della quantità di RSU mondiale, con una produzione media di 0,45 kg al giorno per abitante. Tali risultati testimoniano il legame che intercorre tra la produzione di RSU e il benessere economico, infatti una maggiore disponibilità di risorse finanziarie induce un alto consumo di beni e di conseguenza un'alta produzione di rifiuti. Questo legame pone dei dubbi nel prendere il Prodotto Interno Lordo (PIL) come parametro di misura del benessere di una società e della relativa crescita economica, in quanto un'alta produzione di RSU non può certamente rappresentare un fattore positivo per un paese. Sotto tale aspetto sarebbe più utile far riferimento al Benessere Equo e Sostenibile (BES) che si propone di valutare il benessere di una società non solo da un punto di vista economico, ma anche sociale e ambientale (Salvemini, Sabbadini, & Al., 2011).
Regione Popolazione totale urbana (milioni)
Generazione RSU Per abitante
(kg/ab*giorno) Totali (tonn/giorno)
AFR 260 0.65 169 EAP 777 0.95 738.15 ECA 227 1.1 249.7 LAC 399 1.1 438.9 MENA 162 1.1 178.2 OECD 729 2.2 1603.8 SAR 426 0.45 191.7 Totale 2980 3569.45
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Figura 1 - Generazione RSU per regione
Fascia di reddito Popolazione totale urbana (milioni) Generazione RSU Per abitante
(Kg/cap/giorno) Totali (tonn/giorno) Basso Reddito 343 0.6 205.8 Basso-Medio Reddito 1293 0.78 1008.54 Medio-Alto Reddito 572 1.16 663.52 Alto Reddito 774 2.13 1648.62
Totale 2982 3526.48
Tabella 5 - Generazione RSU per fascia di reddito
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1.2 Raccolta dei RSU
Il primo passo da affrontare per una efficiente gestione dei rifiuti è quello della raccolta. Sono diverse le modalità con cui essa si realizza:
- Raccolta intensiva: gli operatori del servizio prelevano i sacchi direttamente dalle abitazioni o, in altri casi, gli stessi vengono lasciati in bidoni posti all'esterno delle residenze. Solitamente i fruitori del servizio pagano una tassa.
- Punti diffusi sul territorio: le persone introducono la spazzatura in appositi contenitori di raccolta comuni disposti lungo le vie della città.
- Centri di raccolta: i produttori di rifiuti provvedono autonomamente a conferirli in centri di raccolta, in stazioni di trasferimento o addirittura direttamente in discarica.
Figura 3 - Efficienza della raccolta
I RSU possono essere raccolti misti o separati in più categorie, ciò dipende dal livello di introduzione della raccolta differenziata. Agli utenti, molto spesso, specie nei paesi più sviluppati, è richiesto di dividere i rifiuti in riciclabili e non riciclabili, separando i primi in più categorie quali ad esempio: plastiche, carta/cartone e scarti
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organici. Nei paesi in via di sviluppo, molto spesso, i rifiuti non vengono separati prima della raccolta e tale operazione si svolge parzialmente in discarica ad opera di gruppi di lavoratori organizzati formalmente o informalmente con diversi gradi di autonomia, che hanno il compito di raccogliere particolari categorie di rifiuti riciclabili.
Il servizio di raccolta ancora oggi non ricopre efficacemente l'intero territorio, ma si concentra principalmente nelle aree urbanizzate e quindi nei paesi economicamente più sviluppati. Come si nota nella figura 3 meno del 50% del territorio a basso reddito usufruisce del sevizio di raccolta, percentuale che cresce all'aumentare del reddito.
1.3Composizione dei RSU
Nel rapporto condotto dalla Banca Mondiale i RSU sono suddivisi in sei categorie:
- organico: scarti di cibo, sfalci di prato, rami e foglie, legno ecc… - carta: giornali, riviste, scatole in cartone, sacchetti di carte ecc… - plastica: bottiglie, contenitori, sacchetti, pellicole ecc…
- vetro: bottiglie, lampadine, oggetti di vetro ecc… - metallo: lattine, scatole in metallo ecc…
- altro: tessuti, pelle, gomma, altri materiali inerti ecc…
Non sono stati considerati i rifiuti provenienti da costruzioni e/o demolizioni che, pur rappresentando, in alcune città, il 40% dell'intera produzione dei RSU non sono facilmente stimabili. I rifiuti prodotti dal settore commerciale, istituzionale e industriale necessitano di ulteriori approfondimenti e spesso fanno parte di categorie specifiche, per tali ragioni non rientrano tra le stime riguardanti la composizione.
Le caratteristiche dei rifiuti prodotti sono influenzate da molti fattori quali, livello di sviluppo economico, collocazione geografica, clima, fonte di energia ecc… Più un paese è urbanizzato e la popolazione è ricca, più alta è la produzione di materiali inorganici ( plastica, carta e alluminio). Viceversa nei paesi che rientrano nelle fasce di reddito basso e medio-basso si registra un'alta percentuale di sostanze
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organiche. Come si può notare nella figura 4 la percentuale di organico decresce all'aumentare della fascia di reddito.
Figura 4 - Composizione RSU per fascia di reddito