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5.6 - Anomalie podaliche e loro conseguenze posturali

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Academic year: 2021

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cap. 5 - Postura e Paramorfismi

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5.6 - Anomalie podaliche e loro conseguenze posturali

Il piede piatto valgo

Il piede piatto era considerato, sino a questi ultimi anni, come la deformazione più frequente riguardante il piede.

Attualmente il vero piede piatto costituzionale è molto più raro. Il piede piatto è accompagnato da

disordini posturali a vari livelli, che si propagano dal basso verso l’alto:

- valgo calcaneare;

- rotazione interna della gamba e della coscia;

- le rotule sono posizionate più all’interno

- divergenza articolare interna, tendenza al flexum;

- apertura del bacino; - antiversione iliaca;

- bascula posteriore del sacro (aumento dell’angolo del sacro a causa dell’orizzontalizzazione del sacro);

- aumento della lordosi lombare;

- proiezione di L3 e dell’ombelico in avanti; - ipercifosi dorsale compensatoria;

- piano scapolare posteriore (esclusivamente nel piede piatto vero); - iperlordosi cervicale.

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cap. 5 - Postura e Paramorfismi

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Nella genesi dei dolori a livello del

piede, del ginocchio, dell’anca, e del rachide intervengono sia fattori meccanici, che “contraintes” (sollecitazioni muscolari anomale). A livello lombare, le articolazioni posteriori sono orientate per lavorare fisiologicamente con un angolo sacrale di 32° e una lordosi normale. L’aumento di questi due parametri provoca la comparsa di ipertensioni articolari anomale, e di eccessivi contatti articolo- istmici .

Le catene muscolari posteriori sono accorciate, le anteriori rilasciate.

Il piede valgo o piede piatto di primo grado non deve essere accompagnato da un piano scapolare posteriore ma bensì da una iperlordosi lombare e da una ipercifosi dorsale. E solo quando il medio- piede cede che la posteriorizzazione del piano scapolare appare ; più il piede è piatto più il piano scapolare tende a posteriorizzarsi.

Il soggetto portatore di piede piatto clinicamente decompensa prima a livello del dorso, poiché il ginocchio e l’anca sopportano meglio la rotazioni interna e il valgo piuttosto che il loro contrario.

È importante ricordarsi che esiste un bilanciamento tra la posizione interna delle rotule e la tendenza al ginocchio valgo : più è importante il ginocchio valgo meno le rotule saranno squilibrate e viceversa tra le due situazioni possono convivere tutte le possibilità intermedie.

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cap. 5 - Postura e Paramorfismi

118 Il piede cavo varo

Il piede cavo è per definizione accompagnato da un talo varo, “caduta” astragalo- calcaneare esterna che trascina la gamba in rotazione esterna. Le conseguenze posturali sono in tutti i loro punti contrarie alle precedenti. Procedendo dal basso verso

l’alto

- varo calcaneare;

- rotazione esterna della gamba e della coscia

- posizionamento esterno delle rotule che terminerà con una iperpressione femoro-patellare esterna quindi la correzione del piede sarà il primo trattamento da effettuare;

- tendenza alla divergenza articolare esterna e al recurvatum; - rotazione esterna del

femore che provocherà un difetto di copertura anteriore della testa femorale;

- retroversione iliaca - verticalizzazione del sacro e diminuzione della lordosi lombare (glutei piatti, dorso piatto).

Bisogna sottolineare che

quando siamo in presenza di un ginocchio varo, il disassamento delle rotule può essere presente oppure no.

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Tra queste due possibilità sono possibili tutte le fasi intermedie.

Inoltre, tensioni anomale in distrazione, sollecitazioni di taglio e d’urto intervengono nella genesi dei

processi dolorosi.

A livello lombare, le articolazioni vertebrali inferiori sono disabitate nelle loro parti più alte e al contrario imbricate nel livello più distante dalla loro origine ; inoltre esse lavorano in sforbiciamento.

I soggetti portatori di piede varo cominciano a soffrire a livello degli arti inferiori (nell’ordine ginocchio, anche, piedi), prima iniziare a soffrire a livello dei dorso.

Prevalgono due patologie:

- iperpressione esterna della rotula, - difetto di copertura della testa femorale

Riferimenti

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