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Comune di Modena Direzione Generale

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Verbale n. 16/2002 - Prot.Gen. n. 93955/2002 Provvedimento di approvazione: deliberazione della Giunta Comunale n. 578 del 9.7.2002

Regolamento per la ripartizione degli incentivi alle attività di pianificazione territoriale.

Periodo dal 15.5.1997 al 22.5.1999.

Accordo tra Amministrazione e Rappresentanze Sindacali

L’Amministrazione Comunale, le R.S.U. del Comune di Modena le OO.SS. di categoria

• richiamate le Leggi n.109/1994, n.216/1995, 127/97, 191/98 e n. 415/1998, che nel loro combinato disposto stabiliscono che il 50% (cinquantapercento) della tariffa professionale relativa a un atto di pianificazione generale, particolareggiata o esecutiva è destinato alla costituzione di un fondo interno, da ripartire tra il personale degli Uffici Tecnici dell’Amministrazione titolare dell’atto di pianificazione, qualora essi abbiano redatto direttamente i piani, il Responsabile del procedimento e i loro collaboratori;

• a seguito di vari approfondimenti e verifiche concordano sull’allegato testo del Regolamento per la

ripartizione degli incentivi alle attività di pianificazione territoriale – periodo dal 23.5.1999 al 30.9.2000, che forma parte integrante del presente accordo.

Per l'Amministrazione Per le R.S.U. e le Organizzazioni Sindacali Il Dirigente del Personale __firmato__ CONFSAL __firmato__

Il Direttore Generale __ firmato__ DIREL __firmato__

CGIL – FP __firmato__

FPS – CISL __firmato__

UIL – FPL __firmato__

CISAL- FIADEL __firmato__

DiCCAP – SULPM __firmato__

R.S.U. __firmato__

Modena, 8/7/2002

Comune di Modena

Direzione Generale

REGOLAMENTO

PER LA RIPARTIZIONE DEGLI INCENTIVI ALLE ATTIVITA’

DI PIANIFICAZIONE TERRITORIALE

( ex art.18 della legge quadro sui LL.PP. n° 109/1994 e sue successive modificazioni di cui alle leggi n. 216/95, 127/97, 191/98 e 415/98)

(2)

Periodo 15.5.97 – 22.5.99

INDICE

Art. 1 - Oggetto del Regolamento e definizioni generali 2

Art. 2 - Limiti economici 2

Art. 3 - Atti di pianificazione 2

Art. 4 - Disciplina relativa agli atti di pianificazione 3

Art. 5 - Costituzione del fondo per l’incentivazione delle attività di pianificazione 3

Art. 6 - Responsabile del procedimento 4

Art. 7 - Responsabile di progetto 4

Art. 8 - Nucleo di Progettazione 5 Art. 9 - Certificazione dei risultati, approvazione e liquidazione dei compensi 5

Art. 1 - Oggetto del Regolamento e definizioni generali

Il presente Regolamento disciplina, a far tempo dal 15 Maggio 1997 a tutto il 22 Maggio 1999, la ripartizione dei fondi costituiti, ai sensi della normativa vigente, nella misura del 50% della tariffa professionale relativa ad ogni atto di pianificazione generale,

particolareggiata ed esecutiva.

Il presente Regolamento è quindi finalizzato a dare pratica applicazione al dettato normativo, in base al quale la ripartizione dei fondi in esame è effettuata tra il personale dell’ufficio tecnico dell’Amministrazione titolare dell’atto di pianificazione, qualora esso abbia redatto direttamente i piani.

Nell’ambito della struttura organizzativa del Comune di Modena per "uffici tecnici" si intendono le seguenti Unità organizzative: Settore Edilizia ed Attrezzature Urbane; Settore Traffico Viabilità e Trasporti; Settore Casa e Insediamenti; Settore Risorse e Tutela Ambientale; Unità di Progetto Urbanizzazioni; Settore Pianificazione Territoriale; Settore Gestione e Controlli.

Art. 2 - Limiti economici

Per ciascun partecipante all’attività di pianificazione, l’importo massimo dell’incentivazione non potrà superare in ciascuna annualità retribuita il 45% dello stipendio annuo lordo.

Art. 3 - Atti di pianificazione

Per "atti di pianificazione" di cui al presente Regolamento, si intendono gli atti destinati alla disciplina e uso del territorio attraverso strumenti generali, particolareggiati o esecutivi definiti da norme di legge o regolamenti nazionali, regionali o locali.

Pertanto, nella definizione rientrano:

• Piani regolatori generali

• Piani per l’edilizia economica e popolare

• Piani delle aree da destinare agli insediamenti produttivi

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• Piani particolareggiati di iniziativa pubblica

• Piani di recupero di iniziativa pubblica

• Piani per le attività estrattive

• Programmi di recupero urbano

• Programmi integrati di intervento

• Programmi di riqualificazione urbana

• Piani urbani del traffico

• Piani particolareggiati del Piano Urbano del traffico

• Piani di risanamento acustico

• Piani di risanamento ambientale

• Varianti agli atti sopraindicati

Art. 4 - Disciplina relativa agli atti di pianificazione

Gli atti di pianificazione generale, particolareggiata o esecutiva (di seguito definiti Piani) considerati ai fini

dell'incentivo, sono quelli adottati e approvati dal Consiglio comunale a far tempo dal 15 Maggio 1997 al 22 Maggio 1999.

I piani, sviluppati secondo le prescrizioni normative e completi degli elaborati richiesti, dovranno avere i caratteri e i contenuti previsti dalla specifica legislazione di riferimento.

I necessari requisiti che il piano deve possedere per dare luogo all’incentivo sono attestati dal Responsabile del procedimento di cui al successivo art. 5.

A tal fine lo stesso Responsabile del procedimento propone al Direttore Generale un elaborato, relativo al periodo disciplinato dal presente Regolamento, contenente:

a) per i progetti redatti completamente all’interno:

• la denominazione del piano;

• gli estremi della delibera di adozione e/o di approvazione;

• l'importo al 50% della tariffa professionale relativa;

• la misura percentuale dell’eventuale apporto di altri settori all’attività di pianificazione

• l'effettiva entità dell'incentivo riferito ad ogni singolo piano, tenuto conto della fase di avanzamento: adozione 70%; approvazione 30%; adozione e approvazione 100%.

• l ’entità del fondo complessivo da ripartire.

b) per i progetti redatti con l’apporto di tecnici esterni, in aggiunta ai dati di cui alla lettera a):

• l’importo delle consulenze, delle progettazioni o delle altre attività professionali di supporto commissionate.

Per quanto attiene ai Piani redatti con l’apporto di personale interno appartenente a Settori diversi da quello titolare della competenza alla loro redazione, la misura percentuale di tale apporto viene stabilita di concerto tra il Responsabile del Settore titolare e il Responsabile del Settore cui appartiene il personale che ha collaborato alle attività di

pianificazione.

A tal fine, i dirigenti Responsabili utilizzano criteri e parametri fondati sul peso relativo da attribuire agli elementi costitutivi dei Piani.

L’importo di tale incentivo è compreso nella quota attribuita, ai sensi dell’art. 8, al nucleo di progettazione: la sua ripartizione avviene a cura del Responsabile del Settore titolare del Piano, di concerto con il Responsabile del Settore che ha contribuito all’attività di pianificazione.

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Art. 5 - Costituzione del fondo per l’incentivazione delle attività di pianificazione.

Il fondo incentivante, costituito da una somma pari al 50% della tariffa professionale relativa a piani aventi i requisiti di cui agli artt. 2 e 3, comprende tutte le prestazioni parziali in analogia a quanto previsto dalle tabelle dei tariffari professionali e viene ricalcolato sulla base dello stato di avanzamento dei piani.

Il calcolo della tariffa professionale relativa ad ogni piano sarà effettuato nei termini indicati dalle Circolari M.LL.PP. n°6679 del 1/2/69 e n°22 del 10/2/76, ad esclusione delle spese di cui agli artt.10 e 11 della Circolare 6679/69: per gli atti di pianificazione non direttamente individuati dalle suddette Circolari o da altro specifico provvedimento legislativo, la tariffa a base di calcolo del fondo verrà determinata sulla base delle relative parcelle vistate per congruità dal competente Ordine professionale.

Nel caso in cui per la redazione degli atti di pianificazione si sia fatto ricorso a consulenze, progettazioni o altre attività professionali di supporto esterne, la tariffa sulla base della quale verrà calcolata la percentuale del 50%, dovrà essere quantificata al netto dei compensi dovuti agli incaricati esterni.

Art. 6 - Responsabile del procedimento

Il Responsabile del procedimento assolve ai compiti di sovraintendenza dell’intera

procedura di elaborazione progettuale, verificando l'esecuzione degli accertamenti previsti dalla legge e l'acquisizione di tutti i pareri e approvazioni necessarie; garantisce inoltre la qualità del prodotto finale e la sua corrispondenza con i requisiti richiesti.

Ai fini del presente Regolamento, il Responsabile del procedimento coincide con il Responsabile di Settore, ovvero dell’Unità Organizzativa di Progetto, ai sensi della deliberazione del Consiglio comunale n° 151 del 18 luglio 1996.

Per ogni singolo piano, il Responsabile del procedimento individua i nominativi di coloro tra i quali, ai sensi del presente Regolamento, dev'essere ripartito l'importo attribuito al progetto e determina il compenso incentivante spettante a ciascun dipendente.

A tal fine, il Responsabile del procedimento provvede - sentito il Responsabile di progetto di cui al successivo art.6 - a redigere e a sottoscrivere, per ognuno dei piani ammessi all'incentivo, una specifica tabella di ripartizione dell'incentivo stesso.

La tabella di ripartizione dell'incentivo è inviata al Direttore Generale.

Il Responsabile del procedimento attesta che i piani proposti per il compenso incentivante corrispondono ai requisiti di cui ai precedenti artt.2 e 3.

Il ruolo di Responsabile del procedimento non preclude lo svolgimento di altri ruoli previsti dal presente Regolamento.

Art. 7 - Responsabile di progetto

Il Responsabile di progetto svolge, per ogni singolo piano, il coordinamento del nucleo di progettazione, riferendo al Responsabile di procedimento:

• sullo sviluppo dei progetti stessi;

• sulla necessità di adottare provvedimenti operativi per il miglior esito dell’incarico;

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• sul metodo e merito di soluzione dei problemi che dovessero presentarsi;

• sui rapporti con la Committenza;

• sulla completezza del quadro informativo necessario allo svolgimento dei compiti assegnati;

sull’adeguatezza degli strumenti e delle attrezzature messe a disposizione.

Il ruolo di Responsabile di progetto non preclude lo svolgimento di altri ruoli previsti dal presente Regolamento.

Art. 8 - Nucleo di Progettazione

Per ciascun piano è costituito un nucleo di progettazione formato da personale interno secondo i seguenti criteri:

• presenza di capacità professionali ed operative specifiche per il piano da redigere;

• nessun pregiudizio, pena anche la revoca dell’incarico, per l’espletamento di altri compiti non strettamente connessi alla disciplina qui regolamentata.

Le figure professionali ed operative alle quali va riconosciuto l'incentivo oggetto del presente Regolamento sono tutte quelle che hanno contribuito, ognuna con la propria esperienza e professionalità, alle attività intellettuali e materiali utili per la formulazione e la redazione degli elaborati progettuali.

Nell’individuazione dei nuclei di progettazione si procede tenendo conto:

• della complessità, qualità, tipologia ed entità del piano da progettare;

• dell’attitudine e/o esperienza acquisite nelle discipline specifiche, eventualmente dimostrate in appositi curricula;

• del rispetto della vigente normativa in merito ai limiti ed ai vincoli posti agli appartenenti ai diversi ordini professionali;

• dei carichi di lavoro e della necessità di assicurare, di norma, un’equa ripartizione degli incarichi.

La composizione dei nuclei è stabilita dal Responsabile del procedimento, il quale provvederà a formalizzare i partecipanti ai nuclei di progettazione per i singoli progetti che il presente accordo fa accedere all'incentivo, nonché a quantificarne e qualificarne l'impegno, e di conseguenza l'entità individuale dell'incentivo stesso.

Al fine di accedere al compenso incentivante, è necessario che gli incaricati componenti il Nucleo di progettazione abbiano sottoscritto - ognuno per la sua parte di responsabilità - tutti gli elaborati di progetto.

Art. 9 - Certificazione dei risultati, approvazione e liquidazione dei compensi

In ottemperanza a quanto previsto nei precedenti articoli, la certificazione dei risultati fino alla determinazione del compenso incentivante per ognuno dei dipendenti avviene mediante il seguente processo:

1. il Responsabile del procedimento certifica i piani che possiedono i requisiti di cui agli artt.2 e 3 e che pertanto danno luogo alla formazione del fondo di cui alla legislazione in premessa richiamata;

2. lo stesso Responsabile del procedimento provvede a produrre l'elaborato di cui allo stesso art.3 che determina il fondo complessivo destinato all'incentivazione dell’attività di pianificazione interna;

3. il Responsabile del procedimento, di concerto con il Responsabile di Progetto, provvede a formulare e inviare alla Direzione Generale - per ognuno dei piani ammessi all'incentivo - una tabella di ripartizione, nella quale sono riportati i nominativi dei dipendenti aventi diritto all'incentivo con riferimento allo specifico piano e l'importo spettante ad ognuno dei detti dipendenti; la tabella di ripartizione viene proposta all’Amministrazione che, con proprio provvedimento, dispone la liquidazione degli incentivi previsti;

4. il Direttore Generale, effettuata, tramite il Servizio Programmazione tecnica, la verifica di omogeneità dei criteri usati per la ripartizione e di correttezza di applicazione del Regolamento, con proprio provvedimento propone all’Amministrazione la liquidazione degli incentivi previsti;

5. la liquidazione dell’incentivo, nel periodo di riferimento disciplinato dal presente Regolamento, riguarda la quota relativa all’adozione, per tutti i piani adottati, nonché la quota relativa all’approvazione per tutti i piani approvati nel periodo di riferimento.

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6. per i piani adottati dopo il 15.5.97 e approvati successivamente al 22 Maggio 1999, la liquidazione della quota residua dell’incentivo avverrà con riferimento al regime normativo disciplinato dal presente Regolamento.

La ripartizione della somma incentivante calcolata per ogni singolo progetto avviene applicando i coefficienti indicati nella seguente tabella :

RUOLO %

Responsabile di procedimento 3,5

Responsabile di progetto 6

Nucleo di progettazione 84,5

Collaboratori amministrativi 6

La ripartizione dell’incentivo destinato al Nucleo di progettazione è formulata dal Responsabile del procedimento, anche di concerto con i componenti il Nucleo medesimo con le modalità definite negli articoli precedenti, provvedendo ad assegnare le quote di incentivo ai singoli dipendenti che hanno partecipato alla redazione dei piani, in relazione all’effettivo impegno richiesto ad ognuno di essi nello svolgimento dell’incarico.

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