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Academic year: 2022

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(1)

DISLESSIA E DISORTOGRAFIA dalla diagnosi alla presa in carico

dr. Antonio Salandi Neuropsichiatra Infantile IRCCS EUGENIO MEDEA

Associazione La Nostra Famiglia - Bosisio Parini antonio.salandi@bp.lnf.it

(2)
(3)

DISTURBO DELLA LETTURA

=

DISLESSIA

DISTURBO DELLA SCRITTURA

=

DISORTOGRAFIA DISGRAFIA

DISTURBO DEL CALCOLO

=

DISCALCULIA

DISTURBO SPECIFICODELL’APPRENDIMENTO

(4)

Il Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca (MIUR)

Decreto del 12 luglio 2011 composto da 10 articoli

(5)

Il Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca (MIUR)

Decreto del 12 luglio 2011

Art 2 Individuazione di alunni e studenti con DSA

Art 3 Linee guida (allegate al decreto) per il diritto allo studio degli alunni e studenti con DSA

Art 5 Interventi didattici individualizzati e personalizzati (PDP contenente indicazione di strumenti compensativi e dispensativi)

Art 6 Forme di verifica e di valutazione

(6)

EPIDEMIOLOGIA DEI DSA

IN ITALIA

(7)

cosa sono?

(8)

I DSA non sono MALATTIE

intesi come

“un'alterazione dello stato fisiologico e

psicologico dell'organismo, capace di ridurre, modificare negativamente o persino eliminare le

funzionalità normali del corpo”

(9)

ma DISTURBI

PROBLEMI DI APPRENDIMENTO CHE DERIVANO DA

FATTORI INTRINSECI DISFUNZIONALI AL SISTEMA COGNITIVO

che possono variare a seconda di quanto è estesa e dove è localizzata la disfunzione nel

sistema cognitivo

(10)

L’APPRENDIMENTO SCOLASTICO NON È UN FENOMENO UNITARIO

Apprendimento ABILITÀ

Apprendimento CONCETTI

Decifrazione del testo Scrittura sotto dettatura

Esecuzione calcoli

Esempi

Comprensione del testo Stesura di un testo coeso

e coerente

Comprensione di un problema

Automatici Inconsci Pre-attentivi

Basso consumo di energia Rigidi

Processi coinvolti

Volontari Consci Attentivi

Alto dispendio di energie Flessibili

(11)

LE ABILITÀ SONO DEFINITE “STRUMENTI” PER SIGNIFICARE CHE SONO LE “PORTE DI

INGRESSO” PER GLI APPRENDIMENTI CONCETTUALI.

in situazioni normali:

l’apprendimento di abilità e l’apprendimento di concetti procedono in modo integrato.

in patologia:

si possono osservare due tipi di dissociazioni:



l’apprendimento delle abilità è integro, mentre è

compromesso l’apprendimento concettuale – ritardo mentale;



l’apprendimento concettuale è integro, mentre è

compromesso l’apprendimento di abilità - DSA

(12)

CARATTERISTICHE DEI DSA

1. carattere “evolutivo”

2. età minima per la diagnosi

3. diversa espressività del disturbo nelle varie fasi evolutive 4. quasi costante associazione ad altri disturbi (comorbilità);

5. eterogeneità dei profili funzionali e di espressività

(13)

come si diagnosticano

(14)

PROTOCOLLO DIAGNOSTICO

NECESSITA DI TEAM MULTIPROFESSIONALE VALUTAZIONE NPI (esame psichico ed esame neurologico) VALUTAZIONE LOGOPEDICA e/o NEUROPSICOLOGICA

PROTOCOLLO Test intellettivo Lettura brano

Comprensione brano

Lettura parole, non-parole

Dettato parole, non-parole, frasi Prove metafonologiche

Prove sulle abilità aritmetiche Batteria del Linguaggio

(15)

15

Distribuzione epidemiologica

Numero di individui

Popolazione generale Dislessia evolutiva

Media della popolazione

Si tratta di una curva dalla classica forma a campana che ha un massimo attorno alla media dei valori misurati e può essere più o meno stretta a seconda della

dispersione dei valori attorno alla media;

la dispersione si misura con la deviazione standard: praticamente una delle proprietà della gaussiana è che il 68% delle misurazioni differisce dalla media meno della deviazione standard e che il 95% meno di due deviazioni standard.

(16)

LA DISLESSIA

(17)

LA DISLESSIA

17

si intende per dislessia un disturbo specifico che si manifesta con una difficoltà nell’imparare a leggere, in particolare nella decifrazione dei segni linguistici, ovvero

nella correttezza e nella rapidità della lettura

(18)

18

Livello intellettivo nella norma

Assenza di deficit sensoriali o neurologici

Assenza di difficoltà sociali e culturali in grado di giustificare le difficoltà di lettura.

Utilizzo di test specifici standardizzati

 prestazione di lettura inferiore alle 2 ds o sotto il 5°

percentile (rispetto a quanto atteso per età e scolarità del soggetto);

 ai parametri di correttezza e di rapidità

LA DISLESSIA

(19)

Dr.ssa Anna Milani - E. Medea 19

SPESSO ASSOCIATA A

DISGRAFIA E DISORTOGRAFIA

(20)

LA DISLESSIA

20

Non può essere diagnosticata prima della fine della 2 classe della scuola Primaria

3 – 5% della popolazione scolastica (circa 1 ragazzo ogni venti alunni);

Più frequente nei maschi che non nelle femmine (rapporto di circa 4 a 1)

(21)

COMORBILITA’ E DIFFICOLTA’ ASSOCIATE

21

Disturbi linguistici (spesso anomia anche in assenza di un vero e proprio dist. del linguaggio)

Discalculia

Difficoltà attentive e ADHD

Difficoltà nella memoria visiva ed uditiva Difficoltà di organizzazione visuo-spaziale

Difficoltà nella coordinazione motoria (disprassie)

Difficoltà emotive, disturbi del comportamento o

dell’umore

LA DISLESSIA

(22)

Difficoltà di linguaggio;

Inadeguata padronanza fonologica;

Difficoltà a compiere esercizi metafonologici;

Difficoltà ad imparare filastrocche;

Difficoltà nella copia da modello e disordine nello spazio del foglio;

Difficoltà di attenzione;

Manualità fine difficoltosa e goffaggine;

Difficoltà nel riconoscere destra-sinistra;

Difficoltà a ripetere sequenze ritmiche e a mantenere il tempo.

soprattutto in presenza di una anamnesi familiare positiva.

SEGNI PRECURSORI NELLA SCUOLA DELL’INFANZIA

LA DISLESSIA

(23)

DISCALCULIA

(24)

DISCALCULIA

si intende per discalculia un disturbo specifico che si manifesta con una difficoltà negli

automatismi del calcolo e dell’elaborazione dei numeri

(25)

DISCALCULIA

e' un disturbo che impedisce a soggetti normodotati di raggiungere adeguati livelli di rapidità e di correttezza in

operazioni di calcolo

(calcolo a mente anche semplice, algoritmo delle operazioni in colonna, immagazzinamento di fatti aritmetici come le tabelline)

di processamento numerico

(enumerazione avanti ed indietro, lettura e scrittura di numeri, giudizi di grandezza tra numeri).

dunque riguarda la parte esecutiva della matematica e ostacola quelle operazioni che normalmente dopo un certo periodo di esercizio tutti i bambini

svolgono automaticamente, senza la necessità di particolari livelli attentivi.

(26)

DISCALCULIA

non è imputabile a danni organici, deficit visivi, uditivi o neurologici non è imputabile a insegnamento inadeguato

le prestazioni aritmetiche di base di questi bambini risultano significativamente al di sotto del livello atteso rispetto all’età

cronologica

(27)

DISCALCULIA

La diagnosi di discalculia non può essere formulata prima della terza elementare

ma già nel primo ciclo possono essere rilevate discrepanze tra le capacità cognitive globali e l’apprendimento del calcolo

e dei fatti aritmetici.

(28)

DISCALCULIA

l’efficienza del problem solving matematico non concorre alla diagnosi di discalculia evolutiva, e’ correlato al livello delle competenze cognitive o al

livello di competenza linguistica.

La Discalculia evolutiva di solito viene riconosciuta più tardi della dislessia

(29)

DISCALCULIA

EPIDEMIOLOGIA

JARLD (International Academy for Research in Learning Disabilities)

Discalculia: 2 bambini su 1000

(30)

DISCALCULIA

I TRE MECCANISMI BASE DELL’INTELLIGENZA NUMERICA

Meccanismi Semantici (regolano la comprensione della quantità) (3 = OOO)

Meccanismi Lessicali (regolano il nome del numero) (1 – 11) Meccanismi Sintattici (Grammatica Interna = Valore

Posizionale delle Cifre) (25= 2 decine e 5 unità )

(31)

DISCALCULIA

PROCESSI SEMANTICI: Comprensione della quantità 0 0 0 > 0 0 PROCESSI LESSICALI: Il nome del numero

Transcodifica: 7…….sette…….0000000………VII Errore: scrivi quattro ……. 8

PROCESSI SINTATTICI: La grammatica numerica

SISTEMA VERBALE ,

.

Qui se APE lo leggi al contrario non ha senso

EPA

SISTEMA NUMERICO 38,24

. Unisce in 1333 l’1 a 333 13 letto al contrario è 31

che ha significato.

(32)

DISCALCULIA

SEGNI PRECURSORI NELLA SCUOLA DELL’INFANZIA

ai 5 anni

•Enumerazione: mancata automatizzazione della serie numerica, almeno fino a 10;

•Conteggio: errori nel conteggio di almeno 5 elementi

•Confronto di numerosità: mancata emergenza principio cardinalità (l'ultimo nome di numero pronunciato in una sequenza di conteggio

esprime il numero cardinale degli elementi dell'insieme che è stato contato)

•Giudizio di stima: difficoltà nella comparazione di piccole quantità.

(33)

DISCALCULIA

CRITERI DI INDIVIDUAZIONE A SCUOLA

DISCREPANZA TRA INTELLIGENZA E 1. enumerazione all’indietro

2. scrittura – lettura dei numeri

3. immagazzinamento dei fatti aritmetici (somme di numeri in coppia, e più tardi tabelline)

4. insieme a calcolo con le dita, no FA, errori procedurali,posizione dello zero

(34)

QUALE INTERVENTO NEI DSA

Intervento riabilitativo

la ricerca del miglioramento delle abilità di base

Intervento compensativo

ciò che non è modificabile va

“aggirato” (compensato) con l’adozione di strumenti compensativi e misure

dispensative

(35)

OBIETTIVI DELLA RIABILITAZIONE

POTENZIARE FUNZIONI SPECIFICHE

MIGLIORARE LE STRATEGIE

DEL BAMBINO

(approcci metacognitivi)

(36)

QUALE LA DIFFICOLTA’ PRINCIPALE

LA GRANDE VARIABILITA’ INDIVIDUALE del profilo funzionale di ogni ragazzo:

ciascuno ha diversi punti di forza e di debolezza

Necessità di individuare le strategie e le misure didattiche, compensative e dispensative, più indicate in ciascun caso

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