• Non ci sono risultati.

Piano straordinario contro le mafie. Reggio Calabria, 28 gennaio 2010

N/A
N/A
Protected

Academic year: 2022

Condividi "Piano straordinario contro le mafie. Reggio Calabria, 28 gennaio 2010"

Copied!
11
0
0

Testo completo

(1)

Piano straordinario contro le mafie

Reggio Calabria, 28 gennaio 2010

(2)

Agenzia per la gestione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata

Codice delle leggi antimafia

Nuovi strumenti di aggressione ai patrimoni mafiosi Nuove misure di contrasto all’ecomafia

Nuove misure a sostegno delle vittime del racket e dell’usura Mappa informatica delle organizzazioni criminali

Potenziamento dell’azione antimafia nel settore degli appalti Nuove iniziative sul piano internazionale per contrastare la criminalita’ transnazionale

Altre norme di contrasto alla criminalità organizzata

Piano straordinario contro le mafie

1

2 3

4 5

6 7 8

9

(3)

Nei 20 mesi di governo Berlusconi sono stati sequestrati alla criminalità organizzata oltre 12mila beni, per un valore di circa 7 miliardi di euro, e confiscati circa 3mila beni, per un valore di 2 miliardi di euro. A questi si aggiungono i beni sequestrati e confiscati negli anni precedenti. L’aggressione ai patrimoni mafiosi è diventata lo strumento più efficace di lotta alle mafie e per questo necessita di un nuovo strumento, operativo

immediatamente:

l’Agenzia per la gestione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata.

L’Agenzia avrà, tra gli altri, i seguenti compiti:

• censimento dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata

• amministrazione, custodia e destinazione dei beni sequestrati e confiscati

L’Agenzia ha la sede principale a Reggio Calabria

Agenzia per la gestione 1

dei beni sequestrati e confiscati

alla criminalità organizzata

(4)

Codice delle leggi antimafia

Raccolta in un “testo unico” dei principali interventi legislativi antimafia emanati dal 1965 ad oggi, tra cui:

Legge 31 maggio 1965, n. 575 recante “Disposizioni contro la mafia”

Legge 13 settembre 1982, n. 646

recante “Disposizioni in materia di misure di prevenzione di carattere patrimoniale…”

cd. Legge Rognoni-La Torre

Decreto-legge 8 giugno, n. 92, convertito con legge 7 agosto 1992, n. 356

recante “Modifiche urgenti al nuovo codice di procedura penale e provvedimenti di contrasto alla criminalità mafiosa”

2

(5)

„ Estensione a tutto il territorio nazionale

di “Desk interforze” provinciali (il sistema prevede un tavolo DDA - Forze di polizia – DIA per integrare le informazioni ed individuare i patrimoni da colpire)

„ Modifica della disciplina per l’applicazione delle misure di prevenzione patrimoniali attraverso:

previsione di una procedura accelerata e riduzione del limite temporale massimo per il procedimento in appello

estensione dell’utilizzazione immediata dei beni mobili registrati a tutti i beni mobili

„ Estensione delle verifiche della Guardia di Finanza ai soggetti indiziati di gravi reati di mafia e alla complessiva posizione economica e patrimoniale (oggi solo fiscale e nei confronti degli indiziati di “416 bis”)

„ Potenziamento dell’azione della Direzione Investigativa Antimafia attraverso l’attribuzione di una “missione prioritaria” di aggressione delle ricchezze mafiose attraverso le investigazioni preventive,

i sequestri dei patrimoni illeciti ed il controllo degli appalti pubblici

Nuovi strumenti di aggressione 3

ai patrimoni mafiosi

(6)

„ Attribuzione alla Direzione Distrettuale Antimafia della competenza in ordine al reato di traffico illecito organizzato di rifiuti

„ Estensione delle operazioni “sottocopertura”

delle Forze di polizia al reato di traffico illecito organizzato di rifiuti

„ Costituzione di un desk interforze finalizzato allo scambio informativo per il contrasto all’ecomafia,

composto da rappresentanti delle Forze di polizia, del Corpo delle Capitanerie di porto – Guardia Costiera e del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio

e del Mare.

Nuove misure di contrasto 4

all’ecomafia

(7)

Rafforzare la qualità degli interventi

in favore delle vittime del racket e dell’usura attraverso una gestione omogenea

e coordinata sul territorio nazionale degli interventi stessi

Nuove misure a sostegno 5

delle vittime del racket e dell’usura

(8)

„ Realizzazione, a livello nazionale, di una mappa della criminalità organizzata di tipo mafioso

attraverso un sistema informatico denominato

“sistema MA.CR.O”

„ Interconnessione del sistema MA.CR.O.

con il sistema denominato SI.D.N.A.

della Direzione Nazionale Antimafia

„ Implementazione del sistema MA.CR.O.

con le informazioni provenienti dai gruppi provinciali composti da investigatori della Polizia di Stato,

dell’Arma dei Carabinieri e della Guardia di Finanza e dai responsabili degli Istituti di pena

Mappa informatica 6

delle organizzazioni criminali

(9)

„ Ottimizzazione delle procedure di rilascio delle certificazioni antimafia

„ Estensione a tutto il territorio nazionale

della “tracciabilità” dei flussi finanziari, già prevista per la ricostruzione in Abruzzo e per l’Expo 2015 di Milano

„ Aumento della sanzione penale per il reato di turbata libertà degli incanti

„ Promozione del ricorso alla stazione unica appaltante per assicurare trasparenza, regolarità e economicità

nella gestione dei contratti pubblici

„ Incentivazione degli accessi ai cantieri

Potenziamento dell’azione antimafia 7

nel settore degli appalti

(10)

„ Presentazione in sede UE della best practice italiana in materia di lotta alla criminalità organizzata

con l’obiettivo di ottenere:

il riconoscimento dell’esecuzione dei sequestri dei beni in tutti i Paesi UE

l’armonizzazione della normativa europea sul sequestro preventivo dei patrimoni

dei “mafiosi” anche al di fuori dell’azione penale

Nuove iniziative sul piano 8

internazionale per contrastare

la criminalità transnazionale

(11)

„ Estensione delle operazioni “sottocopertura” delle Forze di polizia ai reati di estorsione, usura e a tutti i reati

di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina

„ Limitazione a 6 mesi, in caso di ricorso al giudice

amministrativo, della sospensiva della revoca del programma di protezione nei confronti di collaboratori di giustizia in caso di ricorso al Giudice amministrativo

„ Intensificazione dell’utilizzo della “videoconferenza”

per l’esame dei collaboratori e dei testimoni di giustizia (per motivi di sicurezza e per contenere l’impiego delle Forze di polizia)

Altre norme di contrasto 9

alla criminalità organizzata

Riferimenti

Documenti correlati

Considerato che il progetto esecutivo presentato include diverse varianti distribuite sul tracciato con rilevanza sugli aspetti ambientali, anche se in alcuni casi in senso

 il 70% delle navi nazionali che sono state detenute a seguito di ispezioni PSC. Si coglie l’occasione per rinnovare l’attenzione di codeste Autorità marittime sui

2. La DGISSEG si riserva di sospendere l’efficacia del presente provvedimento in caso di mancato invio della predetta documentazione. Sono fatte salve le prescrizioni espresse

Commissione Tecnica di Verifica dell’Impatto Ambientale – VIA VAS ctva@pec.minambiente.it.. ha presentato istanza ai fini dello svolgimento della procedura di Valutazione

Nel quadro del più ampio progetto di tutela della vita umana in mare e dell’ambiente marino e costiero che vede fortemente impegnato il Corpo delle Capitanerie di Porto, nella

EMANA il seguente bando:.. È avviata una procedura pubblica, destinata alle amministrazioni pubbliche di cui all’articolo 1, comma 2, del Decreto Legislativo 30 marzo 2001,

d) mostrare fanali e segnali prescritti dalla Colreg ’72, integrati nel caso di navi cisterna o che trasportino merci pericolose, dalla bandiera rossa “Bravo”

auspicabile miglioramento dell’organizzazione del lavoro e per una corretta gestione dei rapporti professionali ed umani, nel rispetto dei singoli specifici ruoli”. In relazione