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PIANO DI SICUREZZA E DI COORDINAMENTO P.S.C.

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Academic year: 2022

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PROGETTO ESECUTIVO

Cantiere: MANUTENZIONE ORDINARIA DELLE OO.II. DI 2^ CATEGORIA DEL CIRCONDARIO IDRAULICO DI PISA - SETTORE OPERATIVO SCOLMATORE

Committente: PROVINCIA di PISA

Coordinatore per la progettazione: Geom. Ruggiero Virgilio

Aggiornamenti:

P.S.C.

PIANO DI SICUREZZA E DI COORDINAMENTO

Art. 100 D.Lgs. 81/08

______________________________________________________________________________________________________

TEL. 050.929.797 · FAX. 050.929.648

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PROGETTO ESECUTIVO INDICE

Sezione 1 - Anagrafica di cantiere e coordinate generali dell'intervento……… 3

1.1 Identificazione dell’opera e individuazione dei soggetti con compiti di sicurezza 3 1.2 Soggetti con compiti di sicurezza……… 5

1.3 Imprese o lavoratori autonomi, individuazione dei soggetti con compiti di sicurezza…... 6

1.4 Addetti alle emergenze, pronto soccorso ed organizzazione………... 6

Sezione 2 – Problematiche ed organizzazione del cantiere……… 7

2.1 Rischi provenienti dall’esterno del cantiere...……… 7

2.2 Rischi che il cantiere può comportare all’area circostante ……… 8

2.3 Organizzazione del cantiere……… 8

Sezione 3 – Descrizione lavorazioni e individuazione, analisi e valutazione dei rischi…….. 10

3.1 Fasi di lavoro necessarie……….. 10

Sezione 4 - Modalità di attuazione della valutazione del rumore………. 15

Sezione 5 - Cronologia delle lavorazioni……….. 15

Sezione 6 - Individuazione e analisi delle interferenze tra le lavorazioni e prescrizioni operative, misure preventive e protettive, DPI per ridurre al minimo i rischi conseguenti 16 Sezione 7 - Uso comune di infrastrutture, servizi, mezzi logistici e di protezione collettiva 18 Sezione 8 - Stima dei costi per procedure, attrezzature ed apprestamenti richiesti per specifici motivi di sicurezza……… 19

Sezione 9 - Idoneità dei POS e procedure complementari .……….. 20

9.1 Procedura per il ricevimento e per la valutazione dei POS ……… 20

9.2 Divieto di accesso al cantiere in assenza di accettazione del POS ………. 20

9.3 Oneri derivanti dall’applicazione dei piani di sicurezza, modalità di corresponsione e contabilizzazione degli stessi………. 20

Sezione 10 – Mansionario……….. 21

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PROGETTO ESECUTIVO

Sezione 1 - Anagrafica di cantiere e coordinate generali dell'intervento

La presente sezione del P.S.C., “piano di sicurezza e di coordinamento” è predisposta per essere necessariamente completata ed aggiornata, in particolare il punto 1.3 è da aggiornarsi in base all'appalto, agli eventuali subappalti ed alle opere effettivamente affidate alle diverse imprese.

1.1 Identificazione dell’opera e individuazione dei soggetti con compiti di sicurezza

Lavori di manutenzione ordinaria delle OO.II. di 2^ categoria nel Settore Operativo Scolmatore del Circondario Idraulico di Pisa.

I soggetti con compiti di sicurezza vengono individuati al punto 1.2.

1.1.1 Indirizzo del cantiere

Canale Scolmatore dall’Opera di presa a Pontedera alla foce a mare in loc. Calambrone - Comuni interessati: Pontedera, Calcinaia, Cascina, Pisa, Collesalvetti (LI), Livorno;

Fiume Tora dalla Steccaia di Colleromboli all’immissione nel Canale Scolmatore - Comune interessato: Collesalvetti (LI).

1.1.2 Descrizione del contesto

Il Settore Operativo Scolmatore comprende:

• Canale Scolmatore

- dall’opera di presa al ponte della S.P. Cucigliana-Lorenzana in dx idraulica e dall’opera di presa all’immissione del fiume Tora in sx idraulica (Tronco di Custodia n. 10);

- dal ponte della S.P. Cucigliana- Lorenzana alla foce a mare in dx idraulica e dall’immissione del fiume Tora alla foce a mare in sx idraulica (Tronco di Custodia n. 11);

• Fiume Tora

- dall alla Steccaia di Colleromboli all’immissione nel Canale Scolmatore, in sx e dx (Tronco di Custodia unico).

1.1.3 Descrizione sintetica dell’opera

Le categorie dei lavori previste sono, in sintesi, le seguenti:

- taglio della vegetazione erbacea ed arbustiva da eseguirsi con mezzi meccanici ed a mano su argini, sponde e relative pertinenze del Canale Scolmatore, su argini, relative pertinenze e golene del Fiume Tora;

- taglio di alberi presenti su argini, sponde e alveo del Canale Scolmatore;

- smacchiatura di vegetazione arborea ed arbustiva infestante la savanella centrale del Canale scolmatore da eseguirsi con mezzi meccanici;

- ripulitura dei giunti di dilatazione del rivestimento in c.a. del tratto iniziale del Canale Scolmatore a sezione parabolica, da eseguirsi con mezzi meccanici;

- ricarico delle strade di servizio del Canale Scolmatore;

- interventi di manutenzione all’impianto dell’opera di presa del Canale Scolmatore, quali ingrassaggio delle paratoie e pulitura dei pozzetti di alloggiamento dei pistoni per la manovra delle paratoie medesime;

- interventi di manutenzione al Complesso Idraulico dell’opera di presa del Canale Scolmatore, quali taglio dell’erba nelle aree a verde, taglio della vegetazione infestante e pulitura di strade e

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PROGETTO ESECUTIVO piazzali;

- manutenzione di cateratte (Canale Scolmatore) e ventole (Fiume Tora).

Gli interventi manutentivi si articoleranno in due fasi.

1.1.4 Categoria dei lavori e Responsabile Unico del Procedimento

La categoria di opere generali dei lavori del presente appalto è OG8 (Opere fluviali, di difesa, di sistemazione idraulica e di bonifica.

La funzione di Responsabile Unico del Procedimento (R.U.P.) è svolta dalla Provincia tramite il proprio Dirigente del Servizio Difesa del Suolo Dott. Giovanni Bracci. Il R.U.P., prendendo in esame l'opera, ha ritenuto che questa ricadesse, inequivocabilmente, nel campo di applicazione del D.Lgs 81/08 in quanto lavoro di ingegneria civile.

E' inoltre stato previsto che:

a) per la realizzazione dell'opera potrà essere necessaria più di una impresa, anche se non contemporaneamente;

b) l'entità presunta dei lavori sarà di circa 153 uomini-giorno.

(245.000 x 15% = 36.750/240 = 153)

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PROGETTO ESECUTIVO 1.2 Soggetti con compiti di sicurezza:

---

Committente Provincia di Pisa

---

Recapito committente Piazza Vittorio Emanuele II°, n.14

---

Responsabile Unico del Procedimento: Dott. Giovanni Bracci tel. 050.929.687 ---

Responsabile dei lavori Dott. Giovanni Bracci

---

Recapito del responsabile dei lavori Provincia di Pisa Via P.Nenni, 24 ---

Progettisti Dott. Geol. Curci Maurizio

---

Recapito progettisti Casello Idraulico Opera di presa

Via Leonardo da Vinci, 6 56025 Pontedera (PI) tel.e fax 0587/212007 --- Direzione dei lavori

--- Recapito direzione lavori

--- Coordinatore per la progettazione Geom. Ruggiero Virgilio

---

Recapito coordinatore progettazione Provincia di Pisa Via P.Nenni, 24 tel. 050.929.797

--- Coordinatore per l’esecuzione

--- Recapito coordinatore esecuzione

--- Importo presunto lavori

--- Appaltatore

--- Recapito appaltatore (tel., fax.)

--- Direttore tecnico di cantiere

--- Recapito direttore di cantiere (tel., fax.)

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PROGETTO ESECUTIVO

1.3 Imprese o lavoratori autonomi, individuazione dei soggetti con compiti di sicurezza

Questa parte del Piano sarà compilata a cura del Coordinatore per l’Esecuzione dopo aver effettuato la selezione delle imprese ed aver provveduto all'affidamento dei lavori.

1.4 Addetti alle emergenze, pronto soccorso ed organizzazione:

La zona è coperta dal 118 che garantirà l'intervento con ambulanza.

Ciascuna Impresa dovrà garantire il primo pronto soccorso con la propria cassetta di medicazione e con i propri lavoratori incaricati (art. 15 D. Lgs. 626/94).

La ditta appaltatrice deve garantire fin dall'inizio e per tutta la durata dei lavori, un telefono per comunicare con il 118; il telefono dovrà stare nell'ufficio e dovrà essere accessibile, almeno per i numeri a tre cifre, a tutti gli operatori.

Inoltre l'Impresa dovrà organizzarsi (mezzi, uomini, procedure) per far fronte in modo efficace e tempestivo alle emergenze che, per diversi motivi avessero a verificarsi nel corso dell'esecuzione dei lavori e in particolare:

– emergenza infortunio;

– emergenza incendio;

– evacuazione del cantiere;

I lavoratori incaricati per le emergenze dovranno essere dotati di specifici dispositivi individuali di protezione e degli strumenti idonei al pronto intervento e saranno addestrati in modo specifico in base al tipo di emergenza.

1.4.1 Riassunto numeri emergenze Pronto Soccorso………..118

--- Vigili del fuoco………115

--- Polizia (pubblica sicurezza)….113

Carabinieri………..112

---

Comuni di: Pontedera, Calcinaia, Cascina, Pisa, Collesalvetti (LI), Livorno

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PROGETTO ESECUTIVO

Sezione 2 - Problematiche ed organizzazione del cantiere 2.0 Problematiche relative al sito

2.1 Rischi provenienti dall’esterno del cantiere

Data la natura dei lavori, che prevederà interventi di manutenzione ordinaria su vaste aree, non si può in fase di progettazione dare una previsione puntuale dei rischi provenienti dall’ambiente circostante i lavori. Si possono invece prevedere una serie di tipologie di rischio dovute alla natura dei lavori che si svolgeranno lungo aree golenali, arginali o sulle piste di servizio che corrono lungo i corsi d’acqua oggetto della manutenzione.

Pertanto si riportano qui di seguito tutte le varie tipologie di rischio che si potranno incontrare lasciando al POS della ditta esecutrice la descrizione puntuale degli effettivi rischi legati all’area operativa in accordo e dettagliando le procedure qui di seguito esposte.

A: Infortuni o annegamento per onda di piena nel corso d’acqua B: Rischio di folgorazione per presenza di linea elettrica aerea C: Rischio di investimento per presenza di traffico veicolare

A: Infortuni o annegamento per onda di piena nel corso d’acqua Procedure e soggetti incaricati

1) Le imprese esecutrici dovranno provvedere al monitoraggio delle condizioni meteo sulla base delle previsioni giornaliere e settimanali fornite dal Centro Funzionale Regionale (www.cfr.toscana.it), tenendosi in contatto con l'ufficio della D.L. e del Responsabile del Procedimento, che provvedono ordinariamente a tale attività.

2) In caso di dichiarazione dello stato di allerta da parte della competente S.O.U.P. regionale, l'ufficio della D.L. e del Responsabile del Procedimento provvederanno ad avvisare prontamente le imprese esecutrici che dovranno interrompere i lavori e sgomberare il cantiere.

3) Le lavorazioni potranno riprendere al termine delle precipitazioni e al ritorno dei livelli idrici entro i limiti di guardia verificando accuratamente che l’evento di piena non abbia creato nuove situazioni di pericolo nell’area di cantiere (ad es. fanghi e altro materiale depositato). In tal caso, sarà necessario segnalare al Coordinatore per l’Esecuzione a alla D.L. le mutate condizioni di rischio, per poter prendere gli opportuni provvedimenti prima di ricominciare le lavorazioni nelle aree interessate.

B: Rischio di folgorazione per presenza di linea elettrica aerea Procedure e soggetti incaricati

In caso di presenza di linee elettriche aeree in tensione nelle aree oggetto dei lavori, si dovrà provvedere al controllo della distanza minima raggiungibile con i mezzi previsti in cantiere. Tale distanza dovrà essere di almeno 5 metri per i cavi di media tensione e almeno di 7 m per quelli ad alta tensione. In caso non si possano garantire tali distanze dovrà essere disposta, a cura della ditta appaltatrice e in accordo con il Coordinatore per l’Esecuzione, una barriera di protezione in legno idonea, per dimensioni e robustezza, ad impedire l’eccessivo avvicinamento di macchine operatrici o carichi alla linea elettrica. La barriera dovrà distare almeno 5 metri dalla linea elettrica.

C: Rischio di investimento per presenza di traffico veicolare Procedure e soggetti incaricati

In caso si debbano effettuare lavorazioni stazionando o transitando su sede stradale o nelle sue vicinanze si dovrà disporre un’idonea segnaletica che delimiti la zona interessata ai lavori. In base alla tipologia di strada sulla quale si effettueranno i lavori si dovrà valutare la possibilità di disporre

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PROGETTO ESECUTIVO

uno o più preposti, con la funzione di moviere, nei tratti interessati o, in sostituzione, l’installazione di semafori mobili.

Gli interventi dovranno essere eseguiti sempre nel rispetto del D.Lgs. 30.04.92, n° 285, Nuovo Codice della Strada.

Si richiama particolare attenzione all'Art. 21 - Opere, depositi e cantieri stradali.

Il comma 1 prevede l'obbligo di autorizzazione.

Il comma 2 (particolarmente importante) recita: “Chiunque esegue lavori o deposita materiali sulle aree destinate alla circolazione o alla sosta di veicoli e di pedoni deve adottare gli accorgimenti necessari per la sicurezza e la fluidità della circolazione e mantenerli in perfetta efficienza sia di giorno che di notte. Deve provvedere a rendere visibile, sia di giorno che di notte, il personale addetto ai lavori esposto al traffico dei veicoli.”

2.2 Rischi che il cantiere può comportare all’area circostante

Come per il capitolo precedente, non si può fornire in fase progettuale una previsione puntuale dei rischi provenienti che il cantiere può comportare all’ambiente circostante i lavori. Pertanto si riportano qui di seguito le diverse tipologie di rischio ragionevolmente prevedibili. Si lascia al POS della ditta esecutrice la descrizione puntuale degli effettivi rischi legati all’area operativa in accordo e dettagliando le procedure qui di seguito esposte.

Interferenza con la viabilità veicolare, ciclabile e pedonale Procedure e soggetti incaricati

In caso si debbano effettuare lavorazioni stazionando o transitando su sede stradale o nelle sue vicinanze si dovrà disporre un’idonea segnaletica che delimiti la zona interessata ai lavori. In base alla tipologia di strada sulla quale si effettueranno i lavori si dovrà valutare la possibilità di disporre uno o più preposti, con la funzione di moviere, nei tratti interessati o, in sostituzione, l’installazione di semafori mobili.

Gli interventi dovranno essere eseguiti sempre nel rispetto del D.Lgs. 30.04.92, n° 285, Nuovo Codice della Strada.

Bisognerà inoltre porre attenzione alla possibilità di proiezione di schegge o sassi in carreggiata ed in particolar modo nel caso si lavori in prossimità o sulla sede di vie ciclabili o pedonali. Alla fine delle lavorazioni in un tratto continuo, e prima della rimozioni della cartellonistica, bisognerà provvedere alla rimozione di qualsiasi materiale proiettato in carreggiata.

2.3 Organizzazione del cantiere

All’organizzazione e all’allestimento del cantiere dovrà provvedere la ditta affidataria e tutti i soggetti occupati in cantiere ne potranno usufruire, previo coordinamento.

La tipologia di cantiere relativa alla manutenzione ordinaria delle opere Idrauliche di 2° categoria non necessitano di una vera e propria area baraccamenti e in genere neppure di recinzioni dell’area di cantiere poiché si opera quasi sempre in continuo movimento e su aree molto estese (si pensi al classico taglio della vegetazione). Ciò nonostante si potranno incontrare delle condizioni ambientali e di interferenza con soggetti terzi ove tali apprestamenti risulteranno necessari. Inoltre bisognerà poter garantire sempre ai lavoratori la possibilità di poter usufruire di servizi igienici. Pertanto si descrivono qui di seguito i requisiti minimi dei cantieri che dovranno essere rispettati.

In fase operativa, una volta definiti i diversi interventi da effettuare, si dovranno di volta in volta approfondire e integrare nel POS le informazioni mancanti relative all’intervento puntuale.

Recinzione e accessi. Per quanto riguarda l’installazione di recinzione ed accessi si valuterà intervento per intervento la necessità della realizzazione in base alla presenza o meno di interferenze

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PROGETTO ESECUTIVO

di tipo viabile, presenza di case o edifici pubblici e in base alla tipologia di intervento che si andrà a realizzare. Le soluzioni scelte saranno da presentare nel POS prima dell’inizio dei lavori e valutate dal Coordinatore per l’esecuzione. In generale la recinzione di cantiere potrà non essere a totale copertura dell’area interessata ma essere disposta, a cura della ditta affidataria, in modo da mettere in sicurezza tutte le strade e i sentieri di accesso all’area in modo da non consentire un ingresso accidentale ai non addetti ai lavori.

Viabilità principale di cantiere. La viabilità corrisponderà con quella di servizio presso argini e lungo le golene o direttamente su strade vicinali o comunali.

Ci si dovrà accertare che tutta la viabilità sia ben compattata e in buono stato di conservazione prima di accedervi con i mezzi di servizio. Se necessario dovrà prevedersi un consolidamento e/o ricarico.

Area baraccamenti e servizi igenico-assistenziali. Come descritto poco fa i baraccamenti potranno non essere previsti ma si dovrà garantire l’uso di servizi igienici a tutti i lavoratori presenti in cantiere tramite l’installazione di un WC chimico o tramite accordi preventivi con i titolari di locali pubblici del luogo al fine di utilizzare i loro servizi. In questo caso i lavoratori dovranno essere forniti dell’elenco di tali locali convenzionati. In ogni caso le scelte effettuate dovranno essere descritte nel POS.

Impianti di energia e servizi. Non si prevede la realizzazione di alcun impianto per la fornitura di energia o la presenza di impianti fissi.

Per quanto riguarda le zone di carico e scarico e depositi temporanei si valuterà intervento per intervento le aree migliori che saranno comunque da ricavare sulle aree di proprietà demaniali quali le golene o le pertinenze idrauliche. Tali aree dovranno essere segnalate sul POS e concordate con il Coordinatore per l’esecuzione.

Accesso al cantiere dei fornitori. I fornitori che accedono al cantiere dovranno essere autorizzati e accompagnati da un preposto. Il nominativo di tale figura dovrà essere indicato nel POS e si dovrà segnalare al CSE i casi di sostituzione dell’addetto.

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PROGETTO ESECUTIVO

Sezione 3 - Descrizione lavorazioni e individuazione, analisi e valutazione dei rischi 3.1 Categorie di lavoro previste

Le opere di manutenzione ordinaria possono essere suddivise per similitudine di rischio nelle seguenti categorie di lavori:

1: Taglio di vegetazione erbacea ed arbustiva 2: Taglio o potatura di alberature ad alto fusto 3: Ricarico delle piste di servizio con ghiaia e/o terra

4: Interventi manutentivi all’Opera di presa del C. Scolmatore

3.1.1 Categoria 1: Taglio di vegetazione

Descrizione delle lavorazioni

1. Taglio di erba e vegetazione arbustiva con mezzi meccanici o a mano, taglio mediante triturazione di vegetazione arborea con mezzi meccanici

2. Triturazione ramaglie

3. Carico e trasporto su autocarro della biomassa tagliata

Macchine e attrezzi utilizzati 1. Decespugliatore

2. Trattore gommato dotato di braccio idraulico con testata intercambiabile per le operazioni di taglio (trinciastocchi e barra falciante) e di recupero (cestone)

3. Escavatore cingolato dotato di braccio idraulico con testata intercambiabile per le operazioni di taglio (trinciastocchi, barra falciante e trituratore forestale) e di recupero (cestone)

Individuazione, analisi e valutazione dei rischi a) Scivolamento

b) Schiacciamento per ribaltamento del mezzo c) Contatti con l’attrezzo

d) Lancio di materiale inerte durante il taglio e) Incendio

Procedure, apprestamenti ed attrezzature necessarie

a) Le operazioni di taglio su pendenze accentuate o in zone potenzialmente pericolose devono essere eseguite esclusiva mento da mezzo meccanico fornito di braccio estensibile.

b) 1. Le zone ove dovranno transitare e stazionare i mezzi utilizzati durante lo sboscamento, dovranno essere preventivamente controllate ed eventualmente consolidate al fine di evitare cedimenti e conseguenti possibili ribaltamenti o scivolamenti;

2. Non dovranno essere presenti operai nel raggio di azione dei mezzi meccanici.

c) Verificare le condizioni di manutenzione delle parti rotanti e dei dispositivi di sicurezza del decespugliatore.

d) 1. Nella zona oggetto dei lavori non devono essere presenti estranei;

2. In caso di vicinanza con della viabilità porre massima attenzione al passaggio di veicoli e persone ed interrompere momentaneamente il taglio con decespugliatore al momento del passaggio.

e) 1. E’ vietato l’uso del fuoco nella rimozione e nello smaltimento in loco della vegetazione arborea, arbustiva ed erbacea;

2. Durante le operazioni di taglio e sboscamento non dovranno essere usate fiamme libere ed essere prese tutte le accortezze affinché si elimini la possibilità di causare incendi involontari.

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PROGETTO ESECUTIVO

 L’impresa che eseguirà i lavori di taglio della vegetazione deve garantire quanto descritto in questa fase.

3.1.2 Categoria 2: Taglio o potatura di alberature d’alto fusto

Descrizione delle lavorazioni

1. Taglio e abbattimento o potatura alberi d’alto fusto 2. Triturazione ramaglie

3. Carico e trasporto su autocarro della biomassa tagliata

Macchine e attrezzi utilizzati

1. Macchine portatili (motosega, cesoie pneumatiche, ecc.) 2. Attrezzature per il taglio (forbici, seghe, ecc)

3. Cunei, leve di abbattimento, gira tronchi 4. Camion con cestello elevatore

5. Ruspe trattori e camion per trasporto materiale abbattuto

Individuazione, analisi e valutazione dei rischi a) Traumi/fratture per cadute di oggetti dall’alto b) Caduta dall’alto

c) Rumore d) Incendio

Procedure, apprestamenti ed attrezzature necessarie

a) 1. Durante il taglio di rami e tronchi con mezzi meccanici non dovrà essere presente personale a terra nel raggio di possibile caduta di rami o gravi in generale;

2. L’area oggetto del taglio dovrà essere recintata con nastro segnalatore al fine di evitare l’accesso accidentale di persone.

b) 1. Per il taglio di rami ad altezza superiore a m. 2,00 il personale addetto dovrà stazionare su apposito cestello elevatore al quale deve essere fissato con l’apposita cintura di sicurezza;

2. Per il taglio di rami e quant’altro è fatto divieto di arrampicarsi sugli alberi.

c) Con l’uso delle attrezzature più rumorose quali motosega e affini, il personale addetto dovrà essere dotato di appositi DPI otoprotettori.

d) 1. E’ vietato l’uso del fuoco nella rimozione e nello smaltimento in loco della vegetazione arborea, arbustiva ed erbacea;

2. Durante le operazioni di taglio e sboscamento non dovranno essere usate fiamme libere ed essere prese tutte le accortezze affinchè si elimini la possibilità di causare incendi involontari.

 L’impresa che eseguirà i lavori di sboscamento deve garantire quanto descritto in questa fase.

3.1.3 Categoria 3: Ricarica delle piste di servizio con ghiaia e/o terra

Descrizione delle lavorazioni

1. Trasporto e deposito ghiaia e/o terra 2. Preparazione piano di posa

3. Stesura e compattazione ghiaia e/o terra

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PROGETTO ESECUTIVO Macchine e attrezzi utilizzati

1. Ruspa 2. Camion

3. Rullo compattatore

Individuazione, analisi e valutazione dei rischi a) Investimento da mezzo in manovra

Procedure, apprestamenti ed attrezzature necessarie

a) 1. L’accesso in cantiere dei mezzi che forniranno la terra o ghiaia dovrà essere controllato e diretto da un preposto che consentirà un accesso scaglionato e ordinato dei camion. Nel POS dovrà essere indicato il nominativo di tale preposto.

2. Non vi dovranno essere operai a terra tranne nel caso di ausilio per manovre dei camion in qualità di moviere e quindi in pieno accordo con gli autisti.

3. L’area dove si effettua il ricarico dovrà essere recintata almeno con nastro segnalatore posto su montanti alti almeno 1 metro onde evitare l’accesso casuale di estranei al cantiere.

 L’impresa che eseguirà le opere di ricarico deve garantire quanto descritto in questa fase.

3.1.4 Categoria 4: Interventi manutentivi all’Opera di presa del C. Scolmatore

4a) Ingrassaggio delle paratoie Descrizione delle lavorazioni

1. Spurgo completo del grasso esistente nelle tubazioni di adduzione dell’impianto di ingrassaggio

2. Fornitura e iniezione di nuovo grasso nell’impianto

3. Verifiche, pulizia e revisione delle cerniere alla base delle paratoie 4. Verifiche, pulizia e revisione degli snodi delle paratoie

5. Eventuale sostituzione di testine, tubi flessibili e raccorderie dell’impianto

Macchine e attrezzi utilizzati 1. Autocarro

2. Compressore 3. Ingrassatore

4. Camion con cestello elevatore

Individuazione, analisi e valutazione dei rischi a) Caduta per scivolamento

b) Caduta dall’alto

Procedure, apprestamenti ed attrezzature necessarie

a) 1. L’operaio che dovrà provvedere alle verifiche, alla pulizia e alla revisione delle cerniere alla base delle paratoie dovrà essere dotato di imbracatura di sicurezza con attacco dorsale e sternale, dispositivo anticaduta con cavo di almeno m 12 e cordino di trattenuta di m 1,5 in modo da poter utilizzare i punti di ancoraggio e le linee vita che dovranno essere preventivamente posti in opera sulle strutture dell’opera di presa. Il dispositivo anticaduta, collegato all’attacco dorsale dell’imbracatura e al punto di ancoraggio fisso da installare in sommità di uno dei muri d’ala di ogni bocca dell’impianto o sull’impalcato della passerella

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PROGETTO ESECUTIVO

carrabile sopra le paratoie, gli consentirà di arrivare alla base lato valle di ciascuna paratoia, dopo averla oltrepassata in condizioni di sicurezza arrivando dall’alveo del F. Arno, previo abbattimento e successivo innalzamento della paratoia stessa. Arrivato alla base di ogni paratoia, l’operaio dovrà collegare il cordino di trattenuta all’attacco sternale dell’imbracatura e alla linea vita da installare lungo tutta la soglia in c.a su cui è incernierata la cateratta; dopo tale operazione e sganciato il cavo del dispositivo anticaduta, potrà muoversi in condizioni di sicurezza per provvedere alle verifiche previste sulle cerniere.

b) Per le verifiche, la pulizia e la revisione degli snodi delle paratoie, il personale addetto dovrà stazionare su apposito cestello elevatore al quale deve essere fissato con l’apposita cintura di sicurezza. Le lavorazioni dovranno essere effettuate in condizione di massimo abbattimento delle paratoie in modo da portare gli snodi alla quota di m 3 dal piano di calpestio della passerella sovrastante le paratoie.

4b) Pulitura dei pozzetti di alloggiamento dei pistoni delle paratoie Descrizione delle lavorazioni

1. Lavaggio a pressione del fondo dei pozzetti 2. Aspirazione del fango prodotto dall’idrolavaggio

3. Riapertura dei fori presenti sul fondo dei pozzetti per lo scolo delle acque piovane

Macchine e attrezzi utilizzati 1. Autobotte canal jet

Individuazione, analisi e valutazione dei rischi a) Caduta dall’alto

Procedure, apprestamenti ed attrezzature necessarie

a) L’operaio che dovrà scendere sul fondo dei pozzetti dovrà essere dotato di imbracatura di sicurezza con attacco dorsale e dispositivo anticaduta con cavo di almeno m 5 in modo da poter utilizzare i punti di ancoraggio che dovranno essere preventivamente posti in opera sulle strutture dell’opera di presa. Il dispositivo anticaduta, collegato all’attacco dorsale dell’imbracatura e al punto di ancoraggio fisso da installare in sommità di una delle pareti di ogni pozzetto, gli consentirà di calarsi in condizioni di sicurezza mediante semplice scala a pioli.

4c) Taglio vegetazione aiuola partitore opera di presa-botte Descrizione delle lavorazioni

1. Taglio di vegetazione a mano

Macchine e attrezzi utilizzati 2. Decespugliatore

Individuazione, analisi e valutazione dei rischi a) Caduta dall’alto

Procedure, apprestamenti ed attrezzature necessarie

a) La scala per accedere al piano inferiore del partitore su cui è ubicata l’aiuola non è, al momento, dotata di gabbia di protezione, pertanto l’operaio incaricato delle lavorazioni dovrà essere dotato di imbracatura di sicurezza con attacco dorsale e dispositivo anticaduta con cavo di almeno m 8 in modo da poter utilizzare il punto di ancoraggio che dovrà essere

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PROGETTO ESECUTIVO

preventivamente posto in opera sulle strutture dell’opera di presa. Il dispositivo anticaduta, collegato all’attacco dorsale dell’imbracatura e al punto di ancoraggio fisso da installare in sommità di un paramento del pozzetto, gli consentirà di calarsi in condizioni di sicurezza.

 L’impresa che eseguirà gli interventi all’impianto delle paratoie deve garantire quanto descritto in questa fase.

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PROGETTO ESECUTIVO

Sezione 4 - Modalità di attuazione della valutazione del rumore

Poiché il presente Piano di Sicurezza costituisce un’analisi preventiva dei rischi, la valutazione farà riferimento ai tempi di esposizione e ai livelli di rumore standard in riferimento a valori rilevati su cantieri di medesime caratteristiche.

Considerato l’ambiente esterno e le attrezzature utilizzate, si può ipotizzare che l’esposizione quotidiana di un lavoratore possa essere compresa tra gli 80 e 85 dbA.

Si rammenta l’obbligo che al P.O.S. sia allegato l’esito della valutazione del rumore. Sarà cura del Coordinatore per l’esecuzione verificare nei Piani Operativi di Sicurezza delle ditte il rispetto della suddetta soglia ed eventualmente si riserverà di disporre misure protettive in relazione all’esposizione al rumore (anche nei confronti di terzi).

L’appaltatore e tutte le aziende e lavoratori autonomi operanti in cantiere sono impegnate, con l’accettazione del presente piano, ad osservare le eventuali prescrizioni aggiuntive volte a ridurre l’esposizione al rumore imposte anche successivamente all’appalto ed in qualsiasi momento della fase di esecuzione ad insindacabile discrezione dal coordinatore.

Sezione 5 - Cronologia delle lavorazioni

Per quanto riguarda la cronologia delle lavorazioni da eseguire e relativo cronoprogramma non si può in questa fase di progettazione fare delle previsioni attendibili.

Per tanto si prescrive che prima dell’inizio dell’esecuzione dei lavori la ditta fornisca al Coordinatore per l’Esecuzione il cronoprogramma relativo che dettagli tempistica ed eventuali sovrapposizioni temporali delle lavorazioni da eseguire.

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PROGETTO ESECUTIVO

Sezione 6 - Individuazione e analisi delle interferenze tra le lavorazioni e prescrizioni operative, misure preventive e protettive, DPI per ridurre al minimo i rischi conseguenti Data la tipologia dei lavori, in fase di progettazione non è possibile prevedere con certezza fasi di sovrapposizione e interferenze tra le lavorazioni. Si può predire che possibili interferenze saranno rare e facilmente gestibili tramite separazione sia temporale che spaziale dati i grandi sviluppi su cui si eseguono i lavori di manutenzione ordinaria. Per tanto nel presente capitolo si illustreranno delle prescrizioni operative generali e le misure preventive atte a mantenere separate tra loro le diverse fasi lavorative più a rischio di interferenza.

Le seguenti prescrizioni dovranno essere rispettate da tutte le ditte che opereranno in cantiere ognuna per le rispettive competenze.

b. Le attività di cantiere potranno iniziare solo dopo la disponibilità dei servizi igenici e dopo che sia possibile assicurare un collegamento telefonico con il 118 e potranno continuare solo a condizione che sia efficiente tale collegamento;

c. Le aree sottoposte a sboscamento dovranno di volta in volta essere perimetrate con nastro segnalatore bicolore in doppia fila e sorretto da montanti alti almeno 1 metro in modo da non consentire l’accesso accidentale di altri soggetti nell’area sottoposta alle lavorazioni. Il nastro dovrà essere mantenuto in perfetto stato di manutenzione per tutta la durata necessaria alle operazioni in quel dato settore, sostituendo e ripristinando i tratti necessari;

d. E’ vietato l’uso del fuoco nella rimozione e nello smaltimento in loco della vegetazione arborea, arbustiva ed erbacea;

e. Le possibili interferenze tra i mezzi circolanti in cantiere per diverse funzioni (fornitura di terra, trasporto della vegetazione rimossa, ecc.) saranno limitate al minimo da una gestione attenta del preposto agli accessi in cantiere. Si stabilisce inoltre l'obbligo inderogabile che veicoli motorizzati siano condotti da persone in possesso di regolare patente di guida valida per l'uso del veicolo interessato (oltre al possesso degli altri requisiti necessari - la patente è condizione necessaria ma non sufficiente) e si ricorda che la viabilità interna al cantiere è obbligatoriamente regolata dalle norme del vigente Codice della Strada (analogamente a quanto avviene sulla strada pubblica), in aggiunta e fatte salve altre prescrizioni imposte dal piano.

Si sottolinea quindi l’obbligo di attenersi al Codice della Strada per quanto attiene obblighi di manovra, precedenza, segnalazioni.

f. I lavori che interessano l'alveo o effettuati nelle vicinanze del fiume devono essere eseguiti seguendo le procedure descritte nel capitolo 2.1;

g. Tutti i lavoratori presenti in cantiere, sia dipendenti che autonomi, dovranno essere dotati di apposita tessera di riconoscimento corredata di fotografia, contenente le generalità del lavoratore e l'indicazione del datore di lavoro. I lavoratori sono tenuti ad esporre detta tessera di riconoscimento.

Si inserisce un modello esemplificativo delle caratteristiche minime dello stesso:

(17)

17

PROGETTO ESECUTIVO

LAVORATORE

Cognome ……….

Nome ……….

Nato a …………..

(fotografia) Il ……….

C.F. ……….

N. foglio matricola……..

IMPRESA / DAT. LAVORO Rag. Soc.: ……….

Sede in ……….

P. IVA ……….

Altre indicazioni importanti:

- Il cartellino è preferibile plastificato, per impedire “sostituzioni” improprie della fotografia;

- Deve essere presente un timbro dell’impresa sul lembo della foto (preferibile il timbro a secco);

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PROGETTO ESECUTIVO

Sezione 7- Uso comune di infrastrutture, servizi, mezzi logistici e di protezione collettiva 1) All’allestimento del cantiere e vie di comunicazione, nonché al loro smantellamento,

dovrà prevedere la ditta appaltatrice ponendo in opera e garantendo, per tutta la durata del cantiere, il funzionamento di tutte le attrezzature e di tutti gli apprestamenti menzionati nel capitolo 3 del presente piano.

2) Degli apprestamenti e delle attrezzature presenti in cantiere potranno usufruire tutti gli addetti al cantiere. La manutenzione e la pulizia di queste attrezzature ed apprestamenti sarà a cura della ditta appaltatrice.

3) Tutti gli interventi di manutenzione straordinaria sulle attrezzature e sugli apprestamenti devono essere verbalizzati e portati a conoscenza del Coordinatore per l’Esecuzione.

4) In caso di uso comune di infrastrutture, servizi, mezzi logistici e mezzi di protezione collettiva è fatto obbligo alle imprese ed ai lavoratori autonomi di comunicare alla ditta appaltatrice:

i. l’inizio dell’uso;

ii. le anomalie rilevate;

iii. la sospensione e cessazione d’uso.

L’eventuale uso senza comunicazione costituisce assenza di anomalie.

5) E’ fatto obbligo ai datori di lavoro delle Imprese (o loro delegati) ed ai lavoratori autonomi, di partecipare alle riunioni preliminari e periodiche decise dal Coordinatore per l’esecuzione. Queste riunioni devono essere verbalizzate.

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PROGETTO ESECUTIVO

Sezione 8 - Stima dei costi per procedure, attrezzature ed apprestamenti richiesti per specifici motivi di sicurezza.

La Stima dei Costi per la Sicurezza, è stata determinata con le modalità previste dal punto 4 dell’allegato XV del D. Lgs. 81/08 e, precisamente, in modo analitico per voci singole, a corpo o a misura e ricavate dal prezziario del Bollettino degli Ingegneri. In mancanza di specifico prezzo, si è fatto riferimento ad analisi costi desunte da indagini di mercato (su media nazionale) e dai Prezziari Opere Pubbliche (relativamente alle Opere di sicurezza) di alcune Regioni, già pubblicati sui relativi B.U.R.-.

Con le modalità di cui sopra si è provveduto a redigere un apposito elenco dei prezzi per la sicurezza che, pur inserito nel corrispondente elaborato del Progetto Esecutivo, qui si intende completamente richiamato unitamente alla misura e stima delle voci riportate nel computo metrico e stima dei lavori.

L’importo totale complessivo per gli oneri della sicurezza risulta quindi di €. 6.785,62 importo da non assoggettare a ribasso, ai sensi dell’art.131, comma 3 del DLgs. 163/2006.

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PROGETTO ESECUTIVO

Sezione 9 – Idoneità dei POS e procedure complementari 9.1 Procedura per il ricevimento e per la valutazione dei POS

Ai fini della verifica della idoneità del Piano Operativo di Sicurezza (di seguito detto POS), da considerarsi come piano complementare e di dettaglio del presente piano di sicurezza e di coordinamento, verrà adottata la procedura esposta di seguito.

Il POS deve essere trasmesso dall’Appaltatore al Coordinatore, almeno 5 gg. prima dell’ingresso in cantiere dell’impresa cui il POS si riferisce.

Il Coordinatore controlla i seguenti requisiti minimi.

- Il POS deve essere correttamente intestato, con riferimento preciso all’appalto, datato, con timbro dell’impresa e sottoscritto in originale per assunzione di responsabilità dal datore di lavoro (legale rappresentante) e dal direttore tecnico dell’impresa.

- Il POS deve riportare tutti gli elementi di cui al punto 3.2 dell’allegato XV del D.Lgs. 81/08.

Il Coordinatore entro 5 gg. lavorativi dal ricevimento del POS comunica l’accettazione ed il conseguente benestare all’accesso al cantiere. In caso di incompletezza o inadeguatezza del POS, entro 5 gg. lavorativi dal ricevimento il Coordinatore comunica motivata richiesta di integrazione. Il Coordinatore ha sempre 5 gg. lavorativi di tempo per comunicare l’accettazione o la richiesta di integrazioni.

9.2 Divieto di accesso al cantiere in assenza di accettazione del POS

L’accesso di una impresa e dei suoi lavoratori al cantiere in assenza di accettazione del POS è rigidamente vietato. L’accettazione viene comunicata all’Appaltatore dal Coordinatore. Si sottolinea che il mancato rispetto di questa prescrizione è sanzionato, e si conviene che la D.L. può motivatamente utilizzarlo per richiedere l’allontanamento delle maestranze o dell’impresa dal cantiere.

9.3 Oneri derivanti dall’applicazione dei piani di sicurezza, modalità di corresponsione e contabilizzazione degli stessi

Gli oneri derivanti all'Appaltatore relativi al "Piano di sicurezza e di coordinamento" ed in generale all'applicazione dei piani di sicurezza, non assoggettati a ribasso d'asta, saranno corrisposti all'Assuntore per acconti successivi, contestualmente all'emissione dei S.A.L.

Nel certificato di pagamento relativo all'emissione di ciascun S.A.L. sarà riconosciuta all'Assuntore una quota degli oneri relativi al "Piano di sicurezza e di coordinamento".

Detta quota sarà di percentuale pari a quella delle opere compiute sul totale delle opere appaltate.

Detta quota è comunque soggetta alle ritenute previste dalla legge e dal contratto.

Affinché detta quota sia riconosciuta e liquidata i lavori devono essere stati condotti nel rispetto del piano o comunque in assenza di gravi e palesi violazioni al piano; a suffragio di tale fatto la D.L. ha facoltà di richiedere il parere formale del Coordinatore.

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PROGETTO ESECUTIVO Sezione 10 - Mansionario

Ai fini della sicurezza e salute di cui al presente documento, le mansioni del Direttore di Cantiere sono principalmente le seguenti, oltre a quanto altrove specificato.

- Nominare i lavoratori preposti informando o facendo sì che siano informati del loro ruolo tutti i lavoratori coinvolti o presenti nelle operazioni in atto.

- Comunicare ai preposti e anche per tramite di questi ai lavoratori le informazioni, misure e disposizioni contenute nel presente piano, per quanto di loro competenza.

- Comunicare ai preposti e anche per tramite di questi ai lavoratori le istruzioni e indicazioni di loro competenza.

- Comunicare ai preposti e anche per tramite di questi ai lavoratori le istruzioni e indicazioni di loro competenza, eventualmente trasmesse dal Committente o dal Coordinatore per l'esecuzione dei lavori.

- Provvedere o suggerire l'adeguamento delle misure e disposizioni descritte nel presente documento, in relazione all'evoluzione dei lavori ed alle eventuali modifiche intervenute, ovvero qualora le predette risultino insufficienti.

- Pianificare la eventuale presenza simultanea o successiva delle diverse imprese, o lavoratori autonomi, all'interno del cantiere, e disporre l'utilizzazione di impianti comuni quali infrastutture, mezzi logistici e di protezione collettiva.

- Fare sì che siano poste in atto le misure necessarie ai fini della prevenzione incendi nel cantiere e ai fini dell'evacuazione dei lavoratori.

- Designare preventivamente, tra i lavoratori delle diverse imprese, con la collaborazione dei datori di lavoro, gli incaricati delle misure di prevenzione incendi e lotta antincendio, evacuazione dei lavoratori, salvataggio, pronto soccorso, gestione dell'emergenza (ivi compreso l'eventuale rischio idraulico).

- Assicurarsi dell'avvenuta formazione e informazione dei lavoratori in relazione alle operazioni che dagli stessi saranno effettuate.

- Sospendere, in caso di segnalazione o accertamento diretto di pericolo grave ed imminente, le singole lavorazioni.

- Prescrivere, quando ciò sia necessario, che le singole operazioni avvengano sotto il proprio diretto controllo o sotto il controllo di un preposto.

- Prescrivere, quando necessario, controlli a macchine, attrezzature, opere provvisionali.

- Sovrintendere alla corretta realizzazione, modifica e manutenzione delle opere provvisionali.

- Comunicare al Coordinatore per l'esecuzione dei lavori e per conoscenza al Committente ogni atto significativo ai fini della sicurezza.

- Assumere ed esercitare il ruolo di gestore dell’impianto elettrico di cantiere.

Tutte le operazioni verranno eseguite dai lavoratori dietro indicazione personale del Direttore di Cantiere o di lavoratori preposti, formalmente individuati dal Direttore di Cantiere, del cui ruolo saranno a conoscenza tutti i lavoratori coinvolti o presenti nelle operazioni in atto.

Ai fini della sicurezza e salute di cui al presente documento, le mansioni dei preposti sono principalmente le seguenti.

- Coordinare i singoli lavoratori nell'attuazione delle misure tecniche di sicurezza, in base alle istruzioni del Direttore di Cantiere.

- Sovrintendere all'applicazione delle misure tecniche di sicurezza e delle procedure da parte dei lavoratori.

- Controllare, in apertura di cantiere, e successivamente con la cadenza che sarà ritenuta opportuna dal Direttore di Cantiere, il corretto stato di conservazione e funzionalità dei DPI, delle macchine, delle attrezzature.

- Controllare l'utilizzo da parte dei lavoratori dei DPI, delle macchine, delle attrezzature.

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PROGETTO ESECUTIVO

- Interrompere immediatamente, in caso di pericolo grave ed imminente, le singole lavorazioni, e darne tempestiva comunicazione al Direttore di Cantiere.

Obblighi dei lavoratori.

Si riporta il principio fondamentale - responsabilizzante direttamente il lavoratore ai fini della sicurezza - enunciato al c. 1 del predetto articolo.

“Ciascun lavoratore deve prendersi cura della propria sicurezza e della propria salute e di quella delle altre persone presenti sul luogo di lavoro, su cui possono ricadere gli effetti delle sue azioni od omissioni, conformemente alla sua formazione e alle istruzioni e ai mezzi forniti dal datore di lavoro.”

Si riporta altresì quanto al c. 2, lettera h), in chiusura dell'articolo.

(I lavoratori) “contribuiscono, insieme al datore di lavoro, ai dirigenti e ai preposti, all'adempimento di tutti gli obblighi imposti dall'autorità competente o comunque necessari per tutelare la sicurezza e la salute dei lavoratori durante il lavoro.”

I lavoratori (che non operino avendo grado dirigenziale) operano attenendosi alle istruzioni del Direttore di Cantiere o dei preposti da egli delegati. Si sottolinea questo punto e si precisa, ed è dovere del Direttore di Cantiere informarne tutti i lavoratori, che i lavoratori stessi non devono richiedere né ricevere ordini dal Coordinatore. Qualora ritengano di avere ricevuto un ordine dal Coordinatore, devono attenervisi solo dopo che lo stesso sia stato puntualmente ribadito dal Direttore di Cantiere o dal preposto.

A scanso di eventuali erronee interpretazioni si precisa che anche in caso di opere eseguite in subappalto le mansioni e responsabilità del Direttore di Cantiere nonché ovviamente quelle dei preposti e lavoratori rimangono invariate. In tale caso l'Appaltatore ed il suo Direttore di Cantiere possono avvalersi della collaborazione dei datori di lavoro subappaltatori e dei loro dirigenti e responsabili per la sicurezza sul lavoro.

Il Coordinatore per la Progettazione

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