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Nel caso specifi co la competenza dell’autrice è stata quella di indivi- duare la presenza della specie eso-

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Academic year: 2021

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D. Dinelli.

Specie vegetali aliene in To- scana. Rilevamenti incidenta- li di specie vegetali alloctone durante l’attività di monito- raggio dei corsi d’acqua tosca- ni. Quaderni Ambientali, Arpat, Firenze, 2020: 75 pp.

In più occasioni, sulle pagine di Biologia Ambientale, è stato af- frontato il tema dell’introduzione di specie esotiche sul territorio ita- liano, con particolare riguardo alle problematiche che nascono dalla loro presenza, al monitoraggio e all’attuazione di auspicabili e pos- sibili azioni per un loro conteni- mento. Spesso è stata sottolineata l’importanza del ruolo svolto dagli operatori delle agenzie ambientali impegnati nei rilievi sul campo, con particolare riguardo al moni- toraggio biologico dei corpi idrici, ma anche nelle attività di control- lo più in generale, nel contribuire alla raccolta dati sulla componente alloctona delle comunità animali e vegetali del territorio nazionale.

La pubblicazione curata da Daniela Dinelli, con la quale Arpat inaugura la nuova collana on line dei Quaderni Ambientali, scatu- risce proprio dall’esperienza sul campo, con un’attività che, seb- bene non regolamentata a livello istituzionale, integra positivamen- te le normali attività di monito- raggio. Come recita il sottotitolo, infatti, il rilievo delle specie vege- tali esotiche è incidentale e scatu- risce dalla particolare formazione dell’operatore che non si è limitato all’applicazione del metodo di in- dagine normato, ma ha attinto alla propria capacità di scrutare all’in- torno del sito di campionamento, cogliendo aspetti che altrimenti sarebbero passati del tutto inos- servati a un occhio poco esperto.

Nel caso specifi co la competenza dell’autrice è stata quella di indivi- duare la presenza della specie eso-

tica, annotarne le caratteristiche principali, caratterizzando il luogo di ritrovamento e raccogliendo do- cumentazione fotografi ca a corre- do della sua identifi cazione.

Il Quaderno, dopo una bre- ve ma esauriente introduzione al tema delle specie alloctone, dove si evidenziano anche le motivazio- ni che hanno indotto alla stesura del manoscritto, defi nisce il signi- fi cato di specie aliena, esotica o alloctona, che dir si voglia (ma si consiglia l’uso dell’ultimo epiteto), spiegando le principali cause della loro dispersione oltre i confi ni del- la terra di origine. Illustra di segui- to i cenni storici sulla loro presen- za in Italia e, avvalendosi di brevi frammenti di conoscenza, stimola l’interesse su aspetti legati all’ori- gine biogeografi ca e all’infl uenza che le specie alloctone hanno avu- to sulla cultura, le consuetudini e le usanze dei popoli. Il Quaderno procede poi nella classifi cazione, tipica delle specie vegetali allocto- ne, che si basa sul periodo storico di introduzione e sulla capacità di adattamento. Fa quindi cenno ai fattori che possono limitare o favorire l’espansione delle specie alloctone e il loro impatto sulle comunità autoctone, sulle attività dell’uomo con implicazioni econo- miche e igienico-sanitarie. Si sof- ferma infi ne sul ruolo che gli am- bienti fl uviali possono avere nella dispersione delle specie alloctone e sul contributo che le attività isti- tuzionali di monitoraggio possono

fornire per ampliarne la conoscen- za. Il Quaderno è corredato di un glossario e di 21 schede illustrati- ve, contenenti fotografi e utili al ri- conoscimento e informazioni sulla sistematica, l’ecologia, la biogeo- grafi a, curiosità e altri aspetti delle varie specie rinvenute in Toscana.

Una delle peculiarità della nuova collana editoriale di Arpat è quella di essere volutamente con- cepita per il formato digitale, fa- cilmente “scaricabile” ma, soprat- tutto, con un testo suscettibile di possibili integrazioni che nel corso degli anni dovessero arricchire le conoscenze della materia.

Il Quaderno costituisce un contributo all’approfondimento del l’argomento e rappresenta, nel contempo, uno strumento utile per il prosieguo dell’esperienza, ma anche per la divulgazione scien- tifi ca e l’educazione ambientale.

Apprezzabile l’opera esercitata da Arpat nel valorizzare esperienze che, sebbene non rientrino nella

“carta dei servizi”, arricchiscono le competenze dei propri operatori in un’ottica del fare che esce da sche- mi predefi niti e aridi e che risulta del tutto stimolante. Il tema delle presenze alloctone emerge inevi- tabilmente nell’ambito applicativo dei metodi biologici di monitorag- gio ed è sempre stato oggetto di dibattito tra gli addetti ai lavori.

Spesso ci si è chiesti quale valen- za dare alle componenti alloctone che occupano nicchie e esercitano funzioni all’interno di comunità di zone biogeografi che diverse da quelle di origine. Sebbene que- sto aspetto non sia aff rontato dal Quaderno curato da Dinelli, getta le basi per una probabile e inte- ressante discussione che potrebbe rappresentare un valido argomen- to per future edizioni.

Il testo è scaricabile dal sito Arpat. Per informazioni: daniela.

dinelli@arpat.toscana.it.

G.N. Baldaccini

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