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Academic year: 2021

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“Danza e Ricerca. Laboratorio di studi, scritture, visioni”, anno V, numero 4, 2013

Editoriale

Nell'ultimo anno si è avuta la spiacevole sensazione, che per fortuna sappiamo erronea, che gli studi sulla danza nell'università stiano languendo, tanta ci è apparsa la difficoltà di ottenere articoli e saggi pronti per la pubblicazione. La sensazione è, si diceva, erronea, perché un recente convegno ha mostrato chiaramente come numerosi studi di buon livello siano in corso nelle varie Università da parte dei dottori e dottorandi di ricerca, tanto che la nostra rivista raccoglierà i loro interventi in un dossier speciale di prossima pubblicazione. Tuttavia, da un lato, il meccanismo di peer review allunga notevolmente i tempi di completamento degli scritti dei più giovani, dall'altro, la scarsa valutazione che i nostri organi ministeriali assegnano alle riviste nate da poco, e oltretutto online, non incentiva la partecipazione degli studiosi più esperti. Eppure i contatti che la rivista ottiene mensilmente sono molto promettenti e nella media delle altre riviste digitali universitarie, pur avendo una programmazione soltanto annuale. L'impressione, dunque, è che quella più o meno velata stanchezza che pervade attualmente la vita universitaria appanni gli stimoli ad una produzione operosa e felice dei nostri studiosi, tanto da far languire l'unica pubblicazione periodica nazionale di studio totalmente dedicata alla danza. Poiché siamo convinti che sia invece necessario sostenere e far crescere questa iniziativa al servizio di tutti, invitiamo i giovani a scrivere per diffondere e condividere le loro ricerche e i loro docenti a incitarli e sostenerli nel loro impegno.

Anche in questo numero i saggi spaziano temporalmente e tematicamente in ambiti diversi: da un affondo sui problemi dall'autorialità dei coreografi settecenteschi, a una serie di interventi sul Novecento, periodo prediletto dalle ricerche giovanili. Da una peculiare analisi del rapporto musica danza nel corso del secolo, a interventi diversi sulla danza italiana - corpo danzante, critica, visioni teoriche ed eventi artistici - fino a un inedito colloquio a distanza con Steve Paxton, una delle personalità più innovatrici della danza contemporanea.

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