Interrogazione FDI sulla diffusione del Covid nelle carceri
VARCHI e MASCHIO. — Al Ministro della giustizia, al Ministro della salute. — Per sapere – premesso che: continuano i casi di contagio da Covid-19 negli istituti penitenziari italiani; l'ultimo in ordine cronologico si è registrato pochi giorni fa nel carcere siciliano del Pagliarelli con 31 casi di detenuti positivi, saliti a 49 in poche ore;
secondo quanto si apprende da fonti di stampa, il focolaio sarebbe partito tra i detenuti comuni che hanno continuato ad avere i colloqui con le famiglie;
i detenuti positivi sono stati trasferiti nella «zona rossa» creata nella struttura carceraria del Pagliarelli nel reparto Pianeti;
la notizia ha, ovviamente, fornito il pretesto al movimento indipendentista «Antudo» per chiedere «provvedimenti straordinari come l'amnistia e l'indulto»;
nonostante i prevedibili dati sui contagi e le evidenti difficoltà di gestire un'emergenza sanitaria all'interno degli istituti penitenziari, anche a causa di un sovraffollamento cronico che ostacola il rispetto delle norme sul distanziamento sociale, il Governo ha scelto sin da subito la scorciatoia del ricorso alle detenzioni domiciliari e, anche in occasione dell'inizio della campagna vaccinale, il nostro piano strategico ha «dimenticato» di inserire la popolazione carceraria tra le categorie prioritarie da vaccinare;
ai detenuti va garantito il diritto alla vita e alla salute, da contemperarsi con le esigenze di tutela della sicurezza nazionale, il rispetto delle vittime e delle loro famiglie e gli straordinari sforzi che quotidianamente i nostri agenti di polizia penitenziaria compiono per garantire la sicurezza interna e il buon funzionamento della macchina penitenziaria;
i dati del report del dipartimento amministrazione penitenziaria aggiornati alle 20 dell'11 gennaio 2021 registrano 624 detenuti negli istituti penitenziari d'Italia positivi al Coronavirus, dei quali 26 ricoverati e un numero in continua crescita per gli agenti della polizia penitenziaria con 647 contagiati; sessantuno i positivi, invece, fra il personale amministrativo e dirigenziale penitenziario –:
quali siano i dati aggiornati della diffusione del Covid-19 negli istituti penitenziari italiani e se il Governo non ritenga di dover inserire in modo prioritario tutta la popolazione carceraria, dai detenuti, agli agenti di polizia penitenziaria al personale socio-sanitario e amministrativo che lavora nelle carceri, tra le categorie da vaccinare già nella prima fase della campagna di somministrazione;
se e quali iniziative di competenza il Governo abbia assunto per fronteggiare l'emergenza pandemica all'interno degli istituti penitenziari, a partire dal rafforzamento del comparto sanitario con la presenza h24 di personale qualificato nei reparti dove sono state trasferite le persone contagiate e dal piano di screening settimanali anche per gli agenti di polizia penitenziaria;
se e quali specifiche iniziative siano state adottate per gestire la situazione all'interno della casa circondariale Pagliarelli di Palermo, al fine di tutelare la popolazione carceraria tutta e impedire l'ulteriore
propagarsi del virus.