• Non ci sono risultati.

E.4 Piano di monitoraggio. 1 Produzione ed assorbimento di energia elettrica dalla rete. 2 Gas naturale e gasolio

N/A
N/A
Protected

Academic year: 2022

Condividi "E.4 Piano di monitoraggio. 1 Produzione ed assorbimento di energia elettrica dalla rete. 2 Gas naturale e gasolio"

Copied!
6
0
0

Testo completo

(1)

E.4 Piano di monitoraggio

OGGETTO

Scopo della presente relazione è illustrare le modalità con cui l’impianto termoelettrico di Pietrafitta svolge i controlli relativamente agli aspetti ambientali.

Alcune delle informazioni così acquisite concorrono alla predisposizione del Rapporto Ambientale, documento aziendale, pubblicato annualmente dall’Enel, con il quale viene fatto il punto sui risultati conseguiti in campo ambientale, dandone conto in maniera dettagliata e trasparente. Tale rapporto viene annualmente verificato da Società di certificazione internazionali, le quali rilasciano un documento di certificazione che attesta, tra l’altro, la bontà e l’affidabilità dei dati in esso contenuti.

In allegato è riportata la relazione di verifica relativamente all’ultimo Rapporto Ambientale pubblicato, relativo all’anno 2005, predisposta da The IT Group Italia Srl.

ELENCO DATI CON RELATIVA PROCEDURA RILIEVO

1 Produzione ed assorbimento di energia elettrica dalla rete

I dati relativi alla produzione ed ai consumi di energia, sono attinti dalla Banca Dati Esercizio (BDE), in particolare dal tabulato denominato “Esplum” e possono essere forniti sia in forma mensile che progressiva.

Il percorso del dato passa attraverso le letture giornaliere e mensili dei contatori UTF di energia elettrica rilevate dal personale turnista, successivamente tali letture vengono acquisite, verificate ed inserite in BDE dal personale della Linea Esercizio Ambiente e Sicurezza (EAS) dell’Unità di Business di Pietrafitta.

Al termine di ogni mese tali dati vengono bloccati a livello nazionale divenendo così ufficiali e non più soggetti a modifiche.

2 Gas naturale e gasolio

Il gas naturale è utilizzato per l’alimentazione del gruppo turbogas in ciclo combinato PF5 e per le caldaie ausiliarie, mentre l’impiego del gasolio è utilizzato per l’alimentazione dei gruppi turbogas in ciclo aperto PF3 e PF4 e per l’alimentazione dei sistemi azionati da motori diesel (motori di lancio dei gruppi, sistemi di emergenza quali gruppi elettrogeni, e motopompe antincendio).

I dati relativi ai consumi di gas naturale sono estratti dalla BDE (tabulato Esplum), la lettura giornaliera dei contatori fiscali posti sull’arrivo del gas naturale di fornitura SNAM, viene effettuata dal personale di esercizio ed inoltrato alla Linea Esercizio Ambiente e Sicurezza (EAS) dell’Unità di Business di Pietrafitta per le successive verifiche, elaborazioni ed archiviazioni unitamente ai dati di qualità specifici della fornitura che SNAM trasmette ad inizio del mese n+1.

I consumi di gasolio sono rilevati attraverso la lettura giornaliera dei contatori volumetrici dei singoli gruppi effettuata dal personale di esercizio; tale dato viene inoltrato alla Linea Esercizio Ambiente e Sicurezza (EAS) dell’Unità di Business di Pietrafitta che in base ad altri dati analitici forniti dal Reparto Chimico (tenore di zolfo e PCI), determina ed inserisce in BDE le quantità in tonnellate del combustibile bruciato ed il tenore di zolfo; tali dati vengono inseriti giornalmente ed a fine mese vengono bloccati definitivamente. Le rettifiche che l’UTF può effettuare durante l’anno presso il Parco Combustibili, andranno a correggere soltanto il valore della giacenza finale presente nei serbatoi.

I consumi di combustibile, a partire dal 2005, sono controllati e certificati anche nell’ambito del processo di validazione dei dati ai fini dell’applicazione della normativa nazionale e comunitaria che disciplina l’Emissions trading.

(2)

3 Emissioni in atmosfera

Le emissioni in atmosfera derivano dal processo di combustione che avviene nei turbogas e sono costituite essenzialmente da ossidi di zolfo (SO2 fase 1 e 2), ossidi di azoto (NOX fase 1, 2 e 3), Polveri (fase 1 e 2) e anidride carbonica (CO2 fase 1, 2 e 3); la presenza di monossido di carbonio (CO fase 1, 2 e 3), derivante da incompleta combustione, è resa del tutto trascurabile dal sistema di regolazione della combustione, così come le polveri risultano trascurabili per il basso numero di ore annue di funzionamento e le caratteristiche tecniche dei gruppi PF3 e PF4 che limitano le particelle di combustibile non completamente bruciato, grazie anche alle caratteristiche chimico fisiche del tipo di combustibile (gasolio a basso contenuto di zolfo).

Il gruppo PF5 alimentato a metano dispone di un sistema di misuratori in continuo delle emissioni al camini di NOx CO, O2 mentre per i gruppi PF3 e PF4 alimentati a gasolio gli inquinanti vengono determinati:

9 SO2 valore massico calcolato con le modalità di cui all'allegato tecnico al DPR 416/2001 - formula 7;

9 NOx valore massico calcolato utilizzando dei coefficienti di emissione ricavati da impianti turbogas simili (NOx = 5,32 g/kWh prodotti);

9 Polveri valore massico calcolato utilizzando dei coefficienti di emissione ricavati da impianti turbogas simili (Polv. = 0,27 g/kWh prodotti);

mentre per quanto riguarda le emissioni di monossido di carbonio misure effettuate su altri impianti turbogas simili hanno evidenziato nulle le concentrazioni di CO nei fumi. Le emissioni di CO2 (per tutti i gruppi) sono determinate sulla base del combustibile impiegato nel rispetto di specifiche procedure predisposte per l’impianto, che rispondono ai requisiti richiesti dalla normativa nazionale e comunitaria che disciplina l’Emissions trading; a partire dal 2006 la quantificazione delle emissioni di CO2 e le relative modalità di determinazione sono verificate e certificate da un istituto di certificazione abilitato.

4 Qualità dell’aria (immissioni)

Sulla base del DM 06/09/96 autorizzativo dell’impianto in ciclo combinato (prescrizione 6.1 Aria del DM Ambiente 9/8/96 richiamato dal DM 06/09/96), Enel ha installato una rete di monitoraggio per rilevare, secondo i limiti stabiliti dal DPCM n° 30 del 28/03/1983 e DM 60/2002, la qualità dell’aria nei territori che possono essere interessati dalle immissioni dell’impianto, che costituisce peraltro la maggiore fonte industriale di rilievo nella zona.

La rete è costituita da due postazioni di misura: la prima sita nel Comune di Piegaro in località Casa Pian del Colle e la seconda nel Comune di Panicate in località Montagna dei Cappuccini.

Gli inquinanti monitorati sono:

9 Ossidi di azoto (NOx);

9 Ozono (O3)

9 Monossido di carbonio (CO), limitatamente alla postazione di Casa Pian del Colle sita nel Comune di Piegaro

La rete è entrata in servizio nel 2002 e i dati sono forniti ad ARPA Umbria.

A tutt’oggi non ci sono mai stati riscontrati superamenti dei limiti.

5 Consumo specifico netto

Anche il consumo specifico netto, viene attinto dalla BDE (tabulato Esplum); il valore, espresso in kCal/kWh, viene contabilizzato mensilmente ed è costituito dal rapporto fra la

(3)

quantità di calore sviluppato dal combustibile bruciato e la quantità di energia conseguentemente immessa in rete (energia “netta”).

6 Rifiuti

I dati relativi ai rifiuti vengono attinti dal registro rifiuti, su cui sono annotati i movimenti di carico (in occasione della produzione del rifiuto) e scarico (al momento dell’allontanamento dall’impianto per lo smaltimento/recupero a cura di una ditta autorizzata).

I dati relativi ad ogni singolo rifiuto vengono inseriti sul registro di carico/scarico dalla Linea Esercizio Ambiente e Sicurezza (EAS) dell’Unità di Business di Pietrafitta, che presiede alle operazioni di messa a deposito e/o al conferimento allo smaltitore autorizzato.

Annualmente, sulla base delle informazioni contenute nel registro rifiuti, viene prodotta dalla linea EAS dell’UB di Pietrafitta ed inviata alla CCIAA locale, la comunicazione riepilogativa sui rifiuti gestiti nell’anno (MUD).

I dati relativi ai materiali contenenti amianto sono inoltre oggetto delle denuncie annuali (Legge 257/92) inoltrate agli organi preposti (USL – Regione).

7 Rumore esterno

La zonizzazione acustica del territorio comunale di Piegaro non è stata effettuata e pertanto il confronto dei limiti di inquinamento ambientale è stato effettuato ai sensi del DPCM 1/03/91, come meglio riportato nelle planimetrie e nella relazione tecnica di cui agli allegati B23 e B24.

In base ai risultati ottenuti, non sono superati i limiti di cui al citato DPCM in nessuna delle condizioni di esercizio.

8 Acqua prelevata

L’approvvigionamento di acqua ad uso industriale avviene tramite:

a) bacino di accumulo (di capacità pari a circa 13 milioni di m3), alimentato dal fiume Nestore tramite opera di derivazione, di servizio al solo gruppo PF5.

L’acqua prelevata dal bacino di accumulo è misurata da appositi contatori.

L’acqua del bacino è utilizzata per il processo produttivo del gruppo PF5 (produzione e raffreddamento vapore, e per altri usi accessori).

b) n. 3 pozzi (T1-T2-T3) di proprietà ENEL, di servizio ai soli gruppi PF3 e PF4.

L’acqua prelevata dai pozzi è misurata dai contatori presenti su ciascun pozzo.

Il processo produttivo dei gruppi PF3 e PF4 non richiede l’utilizzo di acqua, questa è utilizzata per il solo sistema antincendio e per i lavaggi delle aree industriali.

c) da acquedotto comunale, solo per i servizi civili igienico-sanitari e mensa, e solo dislocati al gruppo PF5. Presso i gruppi PF3 e PF4 non esiste allacciamento all’acquedotto comunale.

L’acqua prelevata dall’acquedotto è misurato dalla stessa Società pubblica erogante con apposito contatore (UMBRA ACQUE della Provincia di Perugia).

9 Rilasci liquidi

Attualmente, a seguito della cessione ad altra società delle aree di impianto asservite agli ex gruppi a lignite dismessi, sussistono, per quanto di pertinenza ENEL, dei precedenti n°5 punti di scarico, solamente i punti di scarico autorizzati:

Punto 1 : asservito all’area dove sono ubicati i gruppi di produzione PF3 e PF4.

Punto 4: asservito all’area dove è ubicato il deposito gasolio per l’alimentazione dei gruppi PF3 e PF4.

Punto 5 : asservito alle aree e processi del nuovo insediamento a ciclo combinato gruppo PF5.

(4)

Scarichi gruppi turbogas PF3 e PF4 in ciclo aperto

Scarico n. 1 – scarico continuo – Scarico Punto 1 9 apporti meteorici su i piazzali ove insistono i gruppi;

9 apporti di acqua provenienti dai pozzi (servizio antincendio) Tutti potenzialmente inquinabili da oli minerali.

Dei primi, la quantità è calcolata utilizzando i millimetri di pioggia rilevata dalla stazione meteo per le superfici impermeabili (78.000 m2); dai secondi, dalla lettura dei contatori dell’acqua emunta dai tre pozzi.

Per il 2009 tale quantità è pari a 45.370 m3.

Scarico n. 4- scarico discontinuo – Scarico Punto 4

9 apporti meteorici su i piazzali ove insistono il deposito oli ed annessi;

9 apporti di acqua provenienti dai pozzi (servizio antincendio)

Tutti potenzialmente inquinabili da oli minerali.

La quantità scaricata al p.to 4 è rilevata per via geometrica come differenza dei livelli prima e dopo lo scarico della vasca di desoleazione “extravassoio”.

Per il 2009 tale quantità è pari a 3.200 m3.

Il Piano di monitoraggio, di cui alla Procedura 446/07 del Sistema di Gestione Ambientale in uso alla Centrale di Pietrafitta prevede:

Tabella 1 – Gruppi PF3-PF4 – Fase 1 e Fase 2

Punti di scarico Parametri analizzati Frequenza Limiti Prescrizioni

Punto 1 scarico continuo e

Punto 4

scarico discontinuo

pH, Conducibilità, Temperatura, Ossigeno disciolto, Materiali grossolani, Solidi sospesi totali, COD (come O2), BOD5 (come O2), Arsenico, Cadmio, Cromo totale, Cromo VI, Ferro, Mercurio, Nichel, Piombo, Rame, Zinco, Solfati (come SO4), Cloruri, Fosforo totale (come P), Azoto ammoniacale (come NH4), Azoto nitroso (come N), Azoto nitrico (come N), Azoto totale (come N), Grassi e oli animali e vegetali, Idrocarburi totali, Fenoli, Tensioattivi totali, Saggio di tossicità acuta.

al Punto 1: sistematico, semestrale

al Punto 4: all'occorrenza, in occasione dello scarico, e comunque assimilabile ad una frequenza semestrale

Allegato 5 - Tab 3 - D.gls 152/06

Rinnovo Autorizzazione scarico acque reflue di tipo industriale rilasciata da Provincia di Perugia in data 31/10/2007 con validità fino a rilascio AIA o a scadenza del 31/05/2011

I quantitativi (kg) dei parametri chimici scaricati vengono determinati moltiplicando la concentrazione rilevata e il volume di acqua scaricato.

I dati rilevati vengono comunicati, con periodicità semestrale, a:

- ARPA UMBRIA - Provincia di Perugia.

(5)

Scarico gruppo turbogas PF5 ciclo combinato

Scarico n. 5 – scarico continuo – Scarico Punto 5

Gli apporti di acqua alle aree e processo industriale afferente PF5 provengono:

-apporti meteorici

-apporti da serbatoio di accumulo (lago) -apporti da acquedotto comunale.

L’utilizzo di dette acque nel processo produttivo comporta la produzione di acque reflue.

Tutte le acque reflue, quali quelle oleose, quelle biologiche, quelle acide-basiche vengono trattate e restituite al processo produttivo.

Unicamente marginali quantità di acque reflue sono avviate allo scarico.

Le acque reflue non recuperate, ovvero non reinserite nel processo produttivo ed avviate allo scarico, derivano essenzialmente da :

9 acque meteoriche potenzialmente non inquinabili da oli che affluiscono, mediante rete fognaria dedicata, direttamente al punto di scarico;

9 acque meteoriche provenienti da aree di proprietà Terna S.p.A., avviate direttamente al punto di scarico;

9 acqua utilizzata alle torri per il processo di raffreddamento, sfuggita per evaporazione o operazioni di flussaggio (make-up) avviate c.s.;

9 in quota parte :acque grezze, o industriali chiarificate, o demineralizzate, provenienti da vari processi di impianto, quali prove antincendio, operazioni di lavaggio circuiti e serbatoi, utilizzi nei transitori di avviamento impianto, pulizia dei sistemi di filtraggio, ecc. che vengono rilasciate direttamente nel sistema fognario e da qui i al punto di scarico.

Lungo il canale collettore di rilascio acque reflue, prima dello scarico al Fiume Nestore, è presente una vasca trappola ed un pozzetto di prelievo fiscale.

Le caratteristiche chimico fisiche delle acque rilasciate al punto di scarico dall’impianto sono conformi a quanto disposto nell’autorizzazione agli scarichi

Il Piano di monitoraggio, di cui alla Procedura 446/07 del Sistema di Gestione Ambientale in uso alla Centrale di Pietrafitta prevede:

(6)

Tabella 2 – Gruppo PF 5 – Fase 3

Punti di scarico Parametri analizzati Frequenza Limiti Prescrizioni pH, Conducibilità,

Temperatura, Ossigeno disciolto, Materiali grossolani, Solidi sospesi totali, COD (come O2), BOD5 (come O2), Arsenico, Cadmio, Cromo totale, Cromo VI, Ferro, Manganese, Mercurio, Nichel, Piombo, Rame, Zinco, Cloro attivo libero, Solfati (come SO4), Cloruri, Fosforo totale (come P), Azoto ammoniacale (come NH4), Azoto nitroso (come N), Azoto nitrico (come N), Azoto totale (come N), Grassi e oli animali e vegetali, Idrocarburi totali, Fenoli, Tensioattivi totali.

mensile

Boro, Fluoruri, Solventi clorurati, Solventi organici aromatici, Saggio di tossicità acuta.

semestrale

Allegato 5 - Tab 3 - D.gls 152/06

Piano di monitoraggio, previsto dal DEC VIA n° 2542 del 9/8/96 e trasmesso il 26/3/2003 a :

Ministero dell'Ambiente ARPA UMBRIA, REGIONE UMBRIA Provincia di Perugia Comune di Piegaro Punto 5

scarico in continuo

pH, Conducibilità, Temperatura, Cloro attivo

libero settimanale - Limiti : Allegato 5 - Tab 3 - D.gls 152/06 Prescrizioni da PO 446/07

I bolletini sono conservati presso il Registro di Centrale

I quantitativi (kg) dei parametri chimici scaricati vengono determinati moltiplicando la concentrazione rilevata e il volume di acqua scaricato.

I dati rilevati vengono comunicati, con sola periodicità semestrale a:

- ARPA UMBRIA - Provincia di Perugia.

Riferimenti

Documenti correlati

4.9 Qualora, in sede di stipula del Contratto di Trasporto, fosse necessario comunicare l’avvenuto subentro del Cliente in un preesistente rapporto di somministrazione di

4.9 Qualora, in sede di stipula del Contratto di Trasporto, fosse necessario comunicare l’avvenuto subentro del Cliente in un preesistente rapporto di somministrazione di

5.2, qualora il Cliente receda dal Con- tratto per cambio fornitore o al fine di cessare la fornitura ed i contratti ad essa collegati oppure nel caso di recesso

5.6, Sorgenia avrà diritto al risarcimento di eventuali danni e potrà fatturare al Cliente, per ogni fornitura, una penale calcolata come segue: (i) nel caso in cui il

5.2, qualora il Cliente receda dal Con- tratto per cambio fornitore o al fine di cessare la fornitura ed i contratti ad essa collegati oppure nel caso di recesso

5.2, qualora il Cliente receda dal Con- tratto per cambio fornitore o al fine di cessare la fornitura ed i contratti ad essa collegati oppure nel caso di recesso

5.2., qualora il Cliente receda dal Contratto per cambio fornitore o al fine di cessare la fornitura ed i contratti ad essa collegati oppure nel caso di recesso da parte di

4.3 Ai fini della stipula e dell’esecuzione del Contratto di Trasporto dell’Energia Elet- trica il Cliente è tenuto a concludere il Contratto di Connessione, predisposto dalla