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TUMORE AL SENO: LA RIVOLUZIONE DEGLI ULTIMI 30 ANNI. Dr. Alberto Costa Milano, Italia e Lugano, Svizzera

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Academic year: 2022

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TUMORE AL SENO:

LA RIVOLUZIONE

DEGLI ULTIMI 30 ANNI

Dr. Alberto Costa

Milano, Italia e Lugano, Svizzera

(2)

1) Il tumore al seno non è una malattia, ma molte malattie

• Abbiamo sempre saputo che anche se facevamo del nostro meglio con tutte le pazienti, alcune ce la facevano e altre no.

• Poiché non sapevamo prevedere chi ce l’avrebbe fatta e chi no, nel passato

davamo sempre tutto a tutte, fino al massimo delle cure tollerate

(3)

Non una malattia, ma malattie diverse!

• Le cose hanno cominciato a diventare più chiare con la scoperta deirecettori

ormonali, poi dell’indice diproliferazione, poi con l’hercept test.

• Pensiamo che le nostre conoscenze miglioreranno ancora con lo studio dei

profili genetici (se avremo i soldi per farli!)

(4)

VASCULAR INVASION ER/PGR:0

KI67: 60%

HER 2 +++

7/20 METASTATIC LYMPH NODES G3

LOBULAR 3,5 CM

VASCULAR INVASION ER/PGR:0

KI67: 60%

HER 2 +++

7/20 METASTATIC LYMPH NODES G3

LOBULAR 3,5 CM

NO VASCULAR INVASION ER/PGR: 100%

KI67: 5%

HER 2 NEG

SENTINEL NODE NEG G1

TUBULAR 0,5 CM

NO VASCULAR INVASION ER/PGR: 100%

KI67: 5%

HER 2 NEG

SENTINEL NODE NEG G1

TUBULAR 0,5 CM

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1) Malattie diverse anche in diverse parti del mondo

• Le pazienti con carcinoma mammario sono diverse in Vienna, a Houston, al Cairo e a Bangalore.

• Le cellule dei loro tumori sembrano le stesse, ma le loro malattie sono molto diverse, da quelle a lenta crescita,

ormonodipendenti e in menopausa, a quelle avanzate,infiammatorie e magari bilaterali, nelle donne giovani.

(6)

2) NON ESISTE LA TAGLIA UNICA

• Se parliamo di terapie personalizzate, perché non parlare anche di diagnosi precoce personalizzata?

• Nel passato l’idea di proporre a tutte le donne sopra i 50 la mammografia ogni 2 anni è stata geniale e ha cambiato molto le cose, anticipando la diagnosi e

aumentando la guarigione

(7)

2) NON ESISTE LA TAGLIA UNICA

• Oggi ci sono 60 milioni di donne in Europa coinvolte in programmi di screening

• 12 milioni ogni anno fanno la mammografia

• Ma ora abbiamo bisogno della valutazione del rischio individuale, di programmi

personalizzati, di misurazione della

densità mammografica, di cambi negli stili di vita e magari di chemioprevenzione

(8)

2) NON ESISTE LA TAGLIA UNICA

• Il tumore al seno è l’esempio migliore di personalizzazione delle cure

• Il sistema TNM sta diventando patrimonio del passato: conta di più il rapporto fra

diametro del tumore e volume della mammella e la presenza o meno di carcinoma intraduttale

(9)

IMPORTANZA

DELL’ANATOMIA

(10)

3) NON VI SONO SCORCIATOIE

• I casi negativi della termografia e della

chemioterapia ad alte dosi con trapianto di midollo hanno segnato la senologia.

Attenzione alle false novità che fanno sembrare il problema risolto

• La controversia sulla risonanza magnetica:

utilissima in casi specifici e in mani esperte, disastrosa in altri contesti

(11)
(12)

4) LA SENOLOGIA NON E’ LA CHIRURGIA DEL SENO

• Per tanto tempo la cura del tumore al seno è stata affidata alla sola chirurgia

(mastectomia) e la vita delle pazienti sembrava dipendere dal chirurgo.

• Tuttora i chirurghi fanno più fatica di altri a lavorare in squadra, ma stanno imparando e vanno incoraggiati e incentivati

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5) NON E’ VERO CHE PIU’ SI TAGLIA E PIU’ SI CURA!

• I chirurghi hanno sempre saputo che anche tagliando molto una parte delle

pazienti non riusciva a guarire e sono stati loro i pionieri (Veronesi e Fisher) della

chirurgia conservativa e del linfonodo sentinella

• La confusione è stata generata dalla

parola “radicale”, usata per la mastectomia

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6) MA QUANDO SI TAGLIA, CHE LO SI FACCIA BENE!

• La chirurgia del seno non è poi così facile.

Richiede conoscenza dellabiologia,

attenzione al dettaglio, gusto estetico,

senso delle proporzioni e della simmetria, passione per l’immagine corporea della donna

• Non c’è nulla di più frustrante per un

chirurgo del dover rioperare una paziente perché i margini di taglio non sono puliti

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7) NON C’E’ PROGRESSO SENZA RICERCA

• Ci vuole molta attenzione prima di introdurre una nuova procedura o una nuova cura. Sono pochi i centri che sanno davvero fare ricerca e sono in rete fra di loro. Può essere importante avere la loro opinione.

• È solo grazie alla ricerca scientifica che abbiamo fatto i progressi degli ultimi anni (linfonodo sentinella, profili genetici, ecc)

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8) ESSERE INNOVATIVI E LAVORARE IN SQUADRA...

• Stanno scomparendo i singoli senologi per lasciare il posto ai centri di senologia

(breast unit) a qualità cetificata

• Non si può fare a meno dell’infermiera specializzata

• Meglio avere anche una psicologa e un esperto di genetica

• Meglio ancora ospitare un gruppo di aiuto

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(18)

9) IMPARARE AD

ASCOLTARE LE PAZIENTI

Nel passato i medici si concentravano sulle azioni (operare, prescrivere una

chemioterapia) non considerando importante il dialogo con la paziente

Ma una paziente informata e partecipe ha più chances di beneficiare al massimo

delle cure

(19)
(20)

INVESTIRE NELLA COMUNICAZIONE

• Trovare il tempo per parlare

• Chiedere alla paziente di venire accompagnata

• Se possibile cercare sempre di avere

la presenza di una infermiera

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Il linguaggio dei dottori è spesso strano e sembra

bizzarro…

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BREAST CANCER PATHOLOGY REPORT:

FROM ONE LINE TO ONE PAGE

(24)

CARCINOMA INVASIVO O

INFILTRANTE…

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(26)

I SUOI LINFONODI SONO

POSITIVI….

(27)
(28)
(29)

Chiedete ai dottori di essere

coerenti, empatici, con voglia di spiegare, ottimisti, attenti ai

particolari (la vostra età, il luogo d’origine, lo stato sociale ed

economico)

CHIEDETE CON FORZA DI POTER AVERE LA SITUAZIONE SOTTO

CONTROLLO…

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