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Integrazione agosto 2015 - Allegato 2 (4218 KB)

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COMUNE DI PEDEROBBA

PROVINCIA DI TREVISO

DOCUMENTAZIONE PREVISIONALE DI IMPATTO ACUSTICO AGGIORNAMENTO DEL 07/08/2015

OGGETTO:

Piano Urbanistico Attuativo Centro Commerciale

Area ex Funghi del Montello

DITTA:

E.MA.PRI.CE. Spa

PROGETTISTA:

PROTECO engineering S.r.l.

Via delle Industrie 13 Venezia – Marghera

TECNICO REDATTORE Arch. Maurizio Cossar

Iscrizione Ordine degli Architetti n. 3218 (VE) Iscrizione Elenco Regionale dei Tecnici Competenti in Acustica n. 384 (Veneto)

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La presente costituisce aggiornamento della relazione previsionale di impatto acustico elaborata in data 25 Luglio 2014, e relativa al progetto di urbanizzazione con costruzione di un nuovo Centro Commerciale in Comune di Pederobba in area denominata “Area ex Funghi del Montello”.

La presente viene prodotta in risposta alla richiesta di integrazioni pervenuta alla ditta in fase di rilascio autorizzazione di VIA e riporta in particolare:

• La valutazione tiene conto del progetto definitivo, valutando con sufficiente grado di approfondimento tutte le sorgenti potenzialmente fonte di disagio acustico in modo che i livelli stimati e le considerazioni finali siano rappresentative della situazione di massimo impatto, così come previsto dalle Linee Guida di cui alla DDG ARPAV n.3/2008;

• Nella valutazione sono considerate le posizioni e le caratteristiche di emissione sonora delle componenti impiantistiche previste nel progetto definitivo;

• La valutazione tiene conto dell’assetto viabilistico definitivo e del carico veicolare previsti nel progetto anche per la nuova rotatoria da inserire su Via Feltrina.

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3 INTRODUZIONE

La presente relazione viene redatta nel rispetto della normativa vigente in materia ed in particolare della L.447/95, del DPCM. 1 Marzo 1991, del DM. 16 Marzo 1998 e del DM 11 Dicembre 1996, nonché delle linee guida della DDG Veneto n.3/2008 e costituisce documentazione previsionale di impatto acustico per la stima della rumorosità prodotta da un intervento di realizzazione di un piano urbanistico attuativo con realizzazione di un nuovo complesso commerciale in Comune di Pederobba.

La presente viene redatta unicamente per la verifica dei limiti amministrativi assumendo come tali i parametri prescritti da norme cogenti.

Si prevede che le attività da insediare risulteranno aperte unicamente in periodo di riferimento diurno, e quindi tra le ore 06:00 e le ore 22:00, tuttavia alcune particolari attività e alcuni impianti potrebbero funzionare in maniera occasionale anche in periodo di riferimento notturno.

ITER METODOLOGICO

a) CARATTERIZZAZIONE DELLA SITUAZIONE ANTE-OPERAM:

Inizialmente è stata svolta un’analisi della situazione esistente mediante la definizione delle sorgenti esistenti che determinano i livelli di rumorosità ambientale in assenza dell’intervento, ed in particolare del rumore prodotto dal traffico veicolare sulle strade di contorno.

Successivamente è stata definita la geometria del sistema ed il lay-out dell’area.

Contestualmente sono stati individuati i recettori soggetti a possibile disturbo.

La metodologia di misura seguita consiste nella effettuazione di una serie di rilievi fonometrici, all’interno o in prossimità dell’area di intervento, al fine di definire l’attuale clima acustico dovuto alle sorgenti sonore esistenti.

In particolare sono stati eseguiti alcuni monitoraggi a tempo parziale in una giornata feriale tipo in prossimità dell’area di intervento ed in posizioni differenti per la stima del rumore prodotto dal traffico.

b) INDIVIDUAZIONE DELLE NUOVE SORGENTI SONORE E DELL’INCREMENTO COMPLESSIVO DI RUMORE:

Nella seconda fase saranno individuate in maniera preventiva eventuali nuove sorgenti di rumore dovute alla realizzazione dell’intervento e valutato l’incremento del traffico viabilistico dovuto allo stesso.

Sulla base di questi dati sarà stimato l’incremento di rumore complessivo dovuto al nuovo insediamento.

c) VERIFICA CON MODELLI DI SIMULAZIONE

Attraverso un software dedicato, verrà realizzata una simulazione della situazione ad intervento avvenuto valutando nel complesso le variazioni di clima acustico dovute all’intervento programmato.

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4 d) CONCLUSIONI

In ultimo verrà verificato il rispetto dei limiti di zona, e la compatibilità acustica dell’intervento programmato rispetto al clima acustico ad intervento avvenuto e, se necessario, formulata una proposta di aggiornamento della classificazione acustica per la zona interessata.

In caso di necessità verranno indicati eventuali interventi di protezione passiva finalizzati alla riduzione dell’esposizione al rumore.

Verrà inoltre verificato il rispetto del criterio differenziale in presenza di attività rumorose oltre i limiti di zona.

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5 1) RIFERIMENTI NORMATIVI

In data 26 Ottobre 1995, è stata pubblicata la legge n°447/95 “Legge quadro sull’inquinamento acustico”. Tale legge affronta il tema dell’inquinamento acustico del territorio, definendo le competenze e gli adempimenti necessari alla tutela dell’ambiente dal rumore. L’art.8 della legge prevede che la documentazione di impatto acustico accompagni le domande per il rilascio delle concessioni edilizie, dei provvedimenti comunali di abilitazione all’uso di immobili ed infrastrutture, adibiti ad attività produttive, sportive, ricreative, commerciali e polifunzionali.

La stessa legge affida alle Regioni il compito di definire le linee guida per la redazione dei documenti di impatto acustico ed ai Comuni (art.6) l’obbligo di controllo del rispetto della normativa per la tutela dall’inquinamento acustico, all’atto del rilascio delle concessioni edilizie, nonché l’adozione di regolamenti per l’attuazione della disciplina statale e regionale per la tutela dall’inquinamento acustico.

La Regione Veneto ha provveduto alla emanazione di tale provvedimento con delibera DDG ARPAV n.3/2008 e pertanto nella redazione della presente si sono seguite le indicazioni inserite all’interno di tale delibera oltre alle indicazioni inserite all’interno del regolamento di tutela dall’inquinamento acustico predisposto dal Comune.

Per le rilevazioni fonometriche si è fatto riferimento al D.M.A. 16.03.98 “ tecniche di rilevazione e di Misura dell’inquinamento acustico”.

Il D.P.R. n.142 del 30.03.2004 “Disposizioni per il contenimento e la prevenzione dell'inquinamento acustico derivante dal traffico veicolare, a norma dell'articolo 11 della legge 26 ottobre 1995, n. 447” stabilisce le norme per la prevenzione ed il contenimento dell'inquinamento da rumore avente origine dall'esercizio delle infrastrutture stradali, fissando in particolare i limiti di immissione delle infrastrutture stradali in relazione alla loro classificazione secondo il D.L. n. 285 del 1992. Il decreto stabilisce anche la larghezza delle fasce di pertinenza entro cui applicare i limiti specifici.

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6 CLASSIFICAZIONE ACUSTICA

Il Comune di Pederobba, si è dotato di Piano di Classificazione acustica del territorio, stabilendo i valori massimi dei livelli sonori tollerabili nelle diverse zone secondo i dettami del DPCM 1/3/1991, L.26/10/1995 n.447, DPCM 14/11/1997 e quindi:

Valori limite di immissione dB(A) Classe di destinazione d’uso del territorio Diurno

(06.00-22.00)

Notturno (22.00-06.00)

I – Aree particolarmente protette 50 40

II - Aree prevalentemente residenziali 55 45

III – Aree di tipo misto 60 50

IV – Aree di intensa attività umana 65 55

V – Aree prevalentemente industriali 70 60

VI – Aree esclusivamente industriali 70 70

In relazione all’oggetto della presente è necessario sottolineare la definizione da parte della legge delle tipologie di alcune classi:

CLASSE VI – AREE ESCLUSIVAMENTE INDUSTRIALI:

Rientrano in questa classe le aree interessate da insediamenti industriali e con scarsità di abitazioni.

L’area oggetto di intervento così come la maggior parte dei recettori individuati ricadono all’interno del piano di classificazione acustica in zona di classe VI, area esclusivamente industriale, soggetta pertanto ai seguenti limiti:

Tempi di riferimento classe VI di destinazione d’uso del territorio Diurno

(06.00-22.00)

Notturno (22.00-06.00)

Valori limite di emissione Leq in dB(A) 65 65

Valori limite assoluti di immissione Leq in dB(A) 70 70

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7

Un unico recettore prossimo all’area di intervento risulta ricadere in area di classe III – Area di tipo misto e soggetto pertanto ai seguenti limiti:

Tempi di riferimento classe III di destinazione d’uso del territorio Diurno

(06.00-22.00)

Notturno (22.00-06.00)

Valori limite di emissione Leq in dB(A) 55 45

Valori limite assoluti di immissione Leq in dB(A) 60 50

Dove per valore limite di emissione si intende il valore massimo di rumore che può essere emesso da una sorgente sonora, misurato in prossimità della sorgente stessa;

e per valore limite di immissione si intende il valore massimo di rumore che può essere immesso da una o più sorgenti sonore nell'ambiente abitativo o nell'ambiente esterno, misurato in prossimità dei ricettori.

Bisognerà pertanto verificare il rispetto di tali valori sia in presenza di singole sorgenti sonore sia nel complesso delle sorgenti esistenti e future.

Dovrà inoltre essere verificato ai sensi del D.P.C.M. 14/11/97 il rispetto del criterio differenziale cioè la differenza tra il livello del rumore ambientale (in presenza delle sorgenti disturbanti) e quello del rumore residuo (in assenza delle sorgenti), per il rumore prodotto da impianti a ciclo continuo e misurato all’interno degli ambienti abitativi. Tale criterio non si applica comunque alle infrastrutture stradali (art.4 DPCM 14/11/97) e all’interno delle aree classificate in classe VI dal Piano di Zonizzazione Acustica Comunale.

Per i parametri e le modalità di misura si farà espressamente riferimento al D.M.A. 16 Marzo 1998 “ Tecniche di rilevamento e di misurazione dell’inquinamento acustico.

Ed in particolare:

LA: LIVELLO DI RUMORE AMBIENTALE: è il livello continuo equivalente di pressione sonora ponderato “A”, prodotto da tutte le sorgenti di rumore esistenti in un dato luogo e durante un determinato tempo. Il rumore ambientale è costituito dall’insieme del rumore residuo e da quello prodotto dalle specifiche sorgenti disturbanti, con l’esclusione degli eventi sonori singolarmente identificabili di natura eccezionale rispetto al valore ambientale della zona.

LR: LIVELLO DI RUMORE RESIDUO: è il livello continuo equivalente di pressione sonora ponderato “A”, che si rileva quando si esclude la specifica sorgente disturbante.

LD: LIVELLO DIFFERENZIALE DI RUMORE: è la differenza tra il livello di rumore ambientale (LA) e quello di rumore residuo (LR). LD = LA - LR

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Estratto da Piano di Classificazione Acustica

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2) STRUMENTAZIONE UTILIZZATA E METODI PREVISIONALI DI CALCOLO Per le rilevazioni fonometriche è stata impiegata la seguente strumentazione:

N. 1 analizzatore di spettro in tempo reale HD 2110 Delta Ohm

N. 1 kit microfonico per esterni

N. 1 calibratore microfonico

N. 1 tripode

La strumentazione suddetta risulta conforme alle prescrizioni del D.M.Amb. 16-3-1998.

Nel corso dei rilievi il cielo era sereno, il vento era leggero e la temperatura era variabile tra +20

°C e +25° circa.

Per le simulazioni è stato utilizzato il software IMMI VER.5.2: modello per il calcolo del rumore emesso da differenti tipologie di sorgenti che implementa i più comuni algoritmi di calcolo e modellizzazione delle sorgenti sonore e principalmente secondo quanto descritto dalla norma ISO 9613 parte 2. I risultati ottenuti sono riportati in forma grafica e tabellare.

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3) CARATTERIZZAZIONE DELL’AREA DI INTERVENTO

Descrizione dell’intervento

L’intervento proposto è finalizzato alla realizzazione di un complesso commerciale con la possibilità di includere grandi strutture di vendita.

Per quanto concerne le funzioni pubbliche, esse consistono nella realizzazione di un parcheggio ad uso pubblico, e nella realizzazione della rotatoria sulla S.S. Feltrina con funzione di regolamentazione dell’accesso all’area commerciale.

La realizzazione del complesso avverrà previa demolizione di alcuni edifici esistenti a destinazione produttiva attualmente in disuso.

Il progetto prevede la realizzazione di due edifici a forma di “elle”, mutuamente incastrati e collocati sulla direttrice nord sud, nella parte occidentale del lotto. Ad ovest le aree per operazioni di carico e scarico ed i parcheggi dei dipendenti, ad est il parcheggio per il pubblico e la nuova rotatoria di accesso.

Descrizione del sito

L’area oggetto di intervento risulta inserita in un contesto di tipo esclusivamente produttivo con presenza di attività artigianali ed industriali in parte dismesse. Le abitazioni risultano scarse e funzionali ai lotti industriali presenti.

I recettori esterni all’area produttiva risultano molto distanti.

Inoltre l’area risulta caratterizzata dalla presenza di arterie stradali di rilevante importanza e con intensi flussi di traffico durante tutta la giornata.

In particolare l’area oggetto di intervento risulta avere affaccio sulla SR 348 Via Feltrina, ed in vista della SP 26 Via Valcavasia.

L’area risulta in leggera pendenza ma per l’intervento è prevista la realizzazione di importanti opere di livellamento dell’area con creazione di muri di contenimento e terrapieni che possono costituire parziale schermatura alla propagazione di rumore.

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11 Planimetria di progetto definitiva

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12 Presenza di eventuali recettori

Durante i sopralluoghi effettuati sono stati individuati i recettori che maggiormente potrebbero risentire della rumorosità prodotta dal nuovo insediamento. I recettori che maggiormente potrebbero risentire dell’intervento sono dei fabbricati a destinazione residenziale, pertinenziali ad altre attività di tipo produttivo, situati in prossimità dell’ambito di intervento, in particolare:

• Recettore A – Abitazione isolata in area industriale su lotto singolo, in via Feltrina a circa 18 ml.

dal ciglio stradale e circa 10 metri dal limite dell’ambito di intervento.

• Recettore B – Abitazione funzionale ad una attività di tipo produttivo in Via Merlana a circa 15 ml. dal ciglio stradale e circa 25 metri dal limite dell’ambito di intervento.

schema posizione recettori

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Individuazione ed analisi delle sorgenti acustiche esistenti

Al fine di caratterizzare acusticamente l’area in oggetto, sono state individuate le principali sorgenti di rumore presenti allo stato attuale.

La principale fonte di rumore è certamente quella dovuta al traffico lungo le strade di contorno, ed in particolare dalla SR 348 Via Feltrina, e secondariamente dalla SP 26, oltre che dalla presenza di numerose attività produttive e commerciali presenti in prossimità.

I flussi di traffico sono risultati costanti durante l’intero periodo della giornata con incremento nelle ore di punta. Tali flussi sono stati rilevati contestualmente alle campagne di misura.

Le rilevazioni sono state condotte in periodi caratterizzati da traffico mediamente elevato ed in differenti fasce orarie all’interno della giornata.

Il contributo dovuto alle strade di contorno è stato valutato nel complesso, ipotizzando i singoli contributi proporzionali ai flussi di traffico che le interessano.

Si precisa che in relazione ai tempi di produzione della pratica non è stato possibile effettuare monitoraggi su tempi più prolungati al fine di caratterizzare maggiormente la rumorosità prodotta dalla infrastruttura stradale.

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14 Rilevazioni fonometriche

I rilievi fonometrici sono stati effettuati in un congruo numero di punti, e con dei tempi di riferimento sufficienti al fine di caratterizzare la rumorosità ambientale esistente e il contributo dovuto alle singole sorgenti esistenti.

Misura 1 – in data 01.07.2014 nelle vicinanze dell’ oggetto di intervento in posizione nord, in vista delle principali sorgenti individuate. (misurazione di 20 minuti con rilievo dei flussi di traffico sulle principali infrastrutture di contorno periodo di osservazione diurno tra le ore 12.00 e le ore 13.00).

Misura 2 – in data 01.07.2014 nelle vicinanze dell’ oggetto di intervento in posizione est, in vista delle principali sorgenti individuate. (misurazione di 20 minuti con rilievo dei flussi di traffico sulle principali infrastrutture di contorno periodo di osservazione diurno tra le ore 14.00 e le ore 15.00).

Misura 3 – in data 01.07.2014 nelle vicinanze dell’ oggetto di intervento in posizione sud, in vista delle principali sorgenti individuate. (misurazione di 20 minuti con rilievo dei flussi di traffico sulle principali infrastrutture di contorno periodo di osservazione diurno tra le ore 14.00 e le ore 15.00).

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In allegato sono riportate le schede complete di rilevamento, ciascuna corredata di fotografia, di profilo temporale del livello sonoro per l’intera durata del rilevamento, e di una tabella che compendia i valori numerici di tutti i singoli parametri acustici misurati. Per le misure per la determinazione delle potenze sonore sono riportati anche gli spettri del livello sonoro equivalente in bande di terzi d’ottava.

Di seguito si riportano i risultati di maggior rilevanza ai fini della valutazione del clima acustico nello stato ante-operam e per le successive simulazioni di progetto:

Misure ambientali

Misura Descrizione Periodo di riferimento

Durata misura

Laeq dB(A) totale

Laeq dB(A)

utile 1 In campo libero

POSIZIONE 1 Diurno 20’ 58.9 58.9

2 In campo libero

POSIZIONE 2 Diurno 20’ 63.5 63.5

3 In campo libero

POSIZIONE 3 Diurno 20’ 67.9 67.9

Osservazioni

Una prima osservazione dei dati risultanti dai rilievi fonometrici porta a concludere che il sito analizzato è caratterizzato in generale da rumorosità mediamente elevata, in relazione alla destinazione d’uso del territorio, e fortemente dipendente dalla distanza rispetto alle principali sorgenti stradali.

Appaiono generalmente rispettati i valori limite così come prescritti dal vigente piano di classificazione acustica comunale e pari a 70 dB(A) di Leq nel periodo di riferimento diurno.

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4) CONTRIBUTO ALLA RUMOROSITA’ AMBIENTALE DELL’INTERVENTO

Localizzazione e descrizione delle nuove sorgenti sonore funzionali all’attività

L’intervento prevede la realizzazione di un fabbricato ad uso centro commerciale, con presenza di attività quali un supermercato, negozi vari, e possibilità di bar o ristorante, con installazione di impianti funzionali all’esercizio di tali attività non ancora definite.

Tutte le attività saranno svolte all’interno dell’edificio, tuttavia è prevista la localizzazione di alcuni spazi per il posizionamento di componenti impiantistiche su coperture, o entro appositi vani tecnici adeguatamente chiusi.

Il clima acustico complessivo dell’area ad intervento avvenuto sarà quindi caratterizzato in linea di massima dai valori attuali, a cui andranno aggiunti i contributi dovuti ai nuovi veicoli attratti dall’intervento progettato, oltre a quelli determinati dalle nuove sorgenti fisse di tipo impiantistico e da eventuali attività di tipo antropico.

Sono pertanto ipotizzabili diverse tipologie di nuove fonti di rumore:

a) nuove componenti impiantistiche fisse dovute alla presenza di impianti funzionali alla struttura e particolarmente per il riscaldamento e raffrescamento dei locali, posizionate in copertura o su vani tecnici adeguatamente chiusi;

b) rumore di tipo antropico determinato dalle differenti attività e in particolare da quelle di carico e scarico previste;

c) nuovi flussi veicolari attratti dalle attività di progetto.

A) Nuove componenti impiantistiche fisse dovute alla presenza di impianti funzionali alla struttura e particolarmente per il riscaldamento e raffrescamento dei locali.

Allo stato attuale risultano in via di massima definiti gli impianti necessari e la loro collocazione, mancano da definire le aziende che forniranno le singole apparecchiature.

I principali impianti che possono produrre emissioni di rumore verso l’esterno sono i Roof Top posizionati in copertura e i moduli VRV. Le altre componenti previste sono caratterizzate da emissioni inferiori.

Tutte le componenti saranno posizionate in copertura, secondo lo schema di seguito allegato.

Le caratteristiche di emissione sonora delle componenti impiantistiche da installare all’esterno sono state desunte dalle schede tecniche dei produttori di impianti normalmente utilizzati per interventi analoghi a quello previsto.

Normalmente tali impianti sono caratterizzati da livelli di pressione sonora a 1 metro non superiori a 88 dBA. Si allegano alcune tipologie di impianti che potrebbero essere installati da cui si deducono livelli inferiori.

Tuttavia ed in via ampiamente cautelativa e in maniera da individuare la situazione maggiormente gravosa sono stati considerati dei livelli di potenza sonora per i roof top e le unità esterne VRV pari

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a 95.0 dBA. Per le pompe di calore ed i recuperatori di calore delle potenze sonore pari a 90.0 dBA.

Tutti gli impianti saranno realizzati su appositi supporti antivibranti, al fine di limitare al massimo la trasmissione strutturale del rumore ai piani sottostanti.

Le componenti impiantistiche da installare in copertura sono state approssimate come sorgenti di tipo puntiforme, in quanto i punti di calcolo dei recettori sono posti ad una distanza sufficientemente grande rispetto alla dimensione caratteristica (dimensione massima) delle macchine.

B – Rumore prodotto dalle attività di carico e scarico.

Il rumore prodotto dalle possibili attività di carico e scarico determinato dalle differenti attività commerciali, che avverranno tutte sul lato interno del complesso, sono state stimate in base a rilevazioni condotte presso attività simili in altre sedi.

Dalle rilevazioni condotte, tali attività sono assimilabili a delle sorgenti puntiformi con livello di potenza sonora pari a:

Lw = 75.0 dB(A).

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Schema riepilogativo delle sorgenti di cui ai punti A e B

A – Impianto roof Top B – Modulo esterno VRV C – Recuperatore di calore D – Pompa di calore

E - Attività di carico e scarico

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19 Stima del traffico di progetto

L’intervento in progetto prevede la realizzazione di un nuovo intervento di tipo commerciale per una superficie lorda di pavimento complessiva pari a 17.300 mq. E’ prevista inoltra la realizzazione di una superficie a parcheggio pari a circa 15.600 circa.

Il progetto, individua un unico punto di accesso ed uscita sulla nuova rotatoria sulla S.R. n. 348 Feltrina. Lo schema relativo alla mobilità interna all’ambito è studiato in modo da consentire una movimentazione meccanica con flussi a senso unico, organizzata in un circuito ad anelli. Si prevede, altresì, un punto di ingresso ed uscita riservato ai soli mezzi di carico e scarico dell’area commerciale.

Per stimare l’incremento di rumore dovuto ai flussi veicolari attratti dall’intervento, si sono utilizzati i valori stimati desunti dallo studio sulla viabilità di afferenza/servizio prodotto a corredo dello stesso progetto.

Il dettaglio relativo ai flussi veicolari nell’area di interesse è riportato nei successivi capitoli.

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5) SIMULAZIONE NUMERICA DELLO STATO ANTE-OPERAM E DI PROGETTO

Al fine di ottenere maggiori indicazioni sulla situazione complessiva del clima acustico ante-operam e ad intervento avvenuto si è deciso di effettuare una simulazione mediante l’impiego di un software dedicato.

Ai fini della determinazione dei valori di emissione delle sorgenti sonore stradali, si è utilizzato il database presente all’interno del software che prevede l’inserimento dei flussi di traffico sulle diverse strade con indicazione della percentuale di veicoli pesanti sul complesso dei veicoli transitanti e della velocità media di questi.

Per tutte le altre sorgenti individuate sono stati direttamente inseriti i valori di potenza sonora stimati o direttamente rilevati nelle singole sessioni di misura.

Per poter valutare la bontà del modello utilizzato si è preliminarmente proceduto ad un calcolo su singoli recettori, coincidenti con i punti di misura strumentale, ed inserendo i dati relativi ai flussi di traffico rilevati contestualmente alle sessioni di misura, al fine di verificare le eventuali discordanze rispetto ai valori direttamente misurati.

Descrizione del sistema di simulazione impiegato (IMMI VER 5.2)

Il programma IMMI è un software di mappatura del rumore che simula fenomeni legati alla propagazione sonora.

Il software utilizza differenti algoritmi per il calcolo del rumore di qualunque provenienza, ad es.

traffico veicolare, ferroviario, rumore industriale, traiettorie aeree ecc.

I calcoli dell’emissione e nel punto di ricezione in IMMI si basano su linee guida riconosciute.

Per il calcolo del rumore da traffico stradale IMMI utilizza il metodo BNPM (Basic Noise Prediction Method). Il rumore ferroviario è valutato con le librerie BNPM. In aggiunta alle caratteristiche della RLS-90, è stato implementato l’elemento “parcheggio” PLS proposto dallo studio della LfU Bavaria.

Le librerie ISO 9613 e OAL 28 sono le migliori per la previsione del rumore industriale derivante da nuovi insediamenti o ampliamenti di insediamenti industriali.

Il programma contiene inoltre una serie di strumenti per la preparazione e gestione dei dati di input e di output e per la preparazione e gestione dei run del modello.

In particolare il programma consente di:

· gestire la preparazione dei file di input contenenti i dati delle sorgenti sonore

· gestire la preparazione dei file di input contenenti i dati delle barriere sonore

· gestire la preparazione dei file di input contenenti i dati delle zone acustiche

· gestire la preparazione del run dei moduli di calcolo implementati

· gestire la visualizzazione dei valori calcolati in formato testuale

· gestire la preparazione dei file ausiliari (orografia, fondo sonoro, ground factor).

I calcoli possono essere eseguiti su singoli recettori o su una griglia di punti di reticolo senza limite dimensionale.

Le equazioni di base del modello

Le equazioni di base utilizzate dal modello sono riportate nel paragrafo 6 della ISO 9613-2:

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21 dove:

· Lp : livello di pressione sonoro equivalente in banda d’ottava (dB) generato nel punto p dalla sorgente w alla frequenza f

· Lw : livello di potenza sonora in banda d’ottava alla frequenza f (dB) prodotto dalla singola sorgente w relativa ad una potenza sonora di riferimento di un picowatt

· D : indice di direttività della sorgente w (dB)

· A : attenuazione sonora in banda d’ottava (dB) alla frequenza f durante la propagazione del suono dalla sorgente w al recettore p

Il termine di attenuazione A è espresso dalla seguente equazione:

dove:

· Adiv : attenuazione dovuta alla divergenza geometrica

· Aatm : attenuazione dovuta all’assorbimento atmosferico

· Agr : attenuazione dovuta all’effetto del suolo

· Abar : attenuazione dovuta alle barriere

· Amisc : attenuazione dovuta ad altri effetti (descritti nell’appendice della norma)

Il valore totale del livello sonoro equivalente ponderato in curva A si ottiene sommando i contributi di tutte le bande d’ottava e di tutte le sorgenti presenti secondo l’equazione seguente:

dove:

· n : numero di sorgenti

· j : indice che indica le otto frequenze standard in banda d’ottava da 63 Hz a 8kHz

· Af ; indica il coefficiente della curva ponderata A Stima dell’accuratezza

Il metodo di calcolo considerato e le condizioni imposte dallo stesso, determinano una accuratezza indicata all’interno della norma stessa in ±3 dB(A) che dipende dalle modalità di calcolo e da eventuali effetti diversamente stimati e differenti tra le condizioni di misura e quelle di progetto.

Validazione del modello

Al fine di poter valutare la bontà del modello utilizzato è stata eseguita in via preliminare una verifica utilizzando i dati relativi alla situazione ante operam, inserendo come dati di partenza quelli relativi ai flussi di traffico direttamente rilevati durante le sessioni di misura, e i contributi delle sorgenti fisse individuate e confrontando i risultati della simulazione con i valori direttamente misurati strumentalmente sui singoli recettori.

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22 Dati di input

Il modello richiede l’inserimento dei dati relativi alle singole sorgenti sonore, al livello di fondo sonoro, all’orografia del terreno ed al ground factor.

Possono essere inseriti i valori di emissione della potenza sonora delle singole sorgenti, o in maniera più approssimativa, i dati relativi ai flussi di traffico nel periodo considerato con indicazione percentuale di mezzi pesanti rispetto ai leggeri, e velocità media dei veicoli.

Nel nostro caso, è stato utilizzato il primo metodo per le sorgenti fisse individuate, e il secondo per le sorgenti di tipo stradale. Inserendo per ogni caso soltanto le sorgenti che hanno influenzato la misura.

I dati inseriti sono i seguenti:

Misura Strada Leggeri Pesanti Totale % pesanti Vel. Media

V ia Cal Lu sen t 327 15 342 4.3 30

1

S P 26 402 96 498 19.2 50

S R 348 Feltrin a 609 105 714 14.7 50

S P 26 276 36 312 11.5 50

En trata su S P 26 174 12 186 6.4 30

2

Usc ita da S P 26 48 21 69 30 50

3 S R 348 Feltrin a 810 141 951 14.8 50

E’ stato quindi operato un calcolo sui punti di interesse, valutando i livelli sonori negli stessi punti oggetto dei rilevamenti fonometrici. In tale modo è possibile un raffronto fra dati simulati dal programma tarato sulla situazione considerata e i dati calcolati sulla base dei rilievi sperimentali, che viene mostrato nella seguente tabella.

Misura Rilevato

L

Aeq,day

Simulato

L

Aeq,day

1 58.9 61.5

2 63.5 63.6

3 67.9 68.9

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Si nota come il modello di simulazione risulta tarato correttamente, con differenze contenute entro 1 dB per punti di misura posizionati a distanze dalla strada tra 7 e 10 metri, mentre per la misura 1, effettuata in posizione maggiormente prossima, la sovrastima è leggermente superiore.

In tutti i casi il software tende comunque alla sovrastima del fenomeno, e pertanto appare cautelativo rispetto agli obiettivi del presente lavoro.

Possiamo quindi ritenere valido il risultato ottenuto con il modello di simulazione ed estendere questo all’intera area interessata.

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Simulazione dello stato ante operam – valori di immissione

Al fine di caratterizzare completamente l’area in oggetto prima del nuovo intervento è stata realizzata una simulazione, utilizzando i dati di flussi di traffico ricavati dallo studio sulla viabilità, il quale prende in considerazione due scenari differenti. In particolare tale studio riporta i flussi di traffico rilevati nella giornata di Venerdì 06 Giugno 2014 dalle ore 08:00 alle ore 20:00 e di Sabato 07 Giugno 2014 dalle ore 08:00 alle ore 20:00. I due scenari indagati appaiono pertanto rappresentativi di situazioni generalmente gravose, anche perché rispetto al periodo di riferimento diurno escludono le fasce orarie della prima mattina e della tarda serata.

1 - Scenario Ante Operam giornata di Venerdì medie orarie

Strada Leggeri Pesanti Totale % pesanti Vel. Media S p 26 V ia V alc avasia

verso V ia M erlan a 40 0 40 0 50

S P 26 V ia V alc avasia verso S R 348 V ia Feltrin a lato S UD

231 16 247 6.4 50

S P 26 via V alc avasia verso S R 348 V ia Feltrin a lato NOR D

34 10 44 22.7 50

V ia M erlan a verso S R 348 V ia Feltrin a lato

NOR D

68 0 68 0 50

S R 348 lato S UD verso S P 26 V ia

V alc avasia

118 14 132 10.6 50

S R 348 lato S UD verso S R 348 lato

NOR D

334 23 357 6.4 50

S R 348 lato NOR D verso S P26 V ia

V alc avasia

176 21 197 10.6 50

S R 348 lato NOR D verso S R 348 lato

S UD

396 22 418 5.2 50

V ia M erlan a svin c o lo NOR D verso S P26 V ia

V alc avasia

129 4 133 3.0 50

(26)

25

2 - Scenario Ante Operam giornata di Sabato medie orarie

Strada Leggeri Pesanti Totale % pesanti Vel. Media S p 26 V ia V alc avasia

verso V ia M erlan a 17 0 17 0 50

S P 26 V ia V alc avasia verso S R 348 V ia Feltrin a lato S UD

157 1 158 0.6 50

S P 26 via V alc avasia verso S R 348 V ia Feltrin a lato NOR D

76 2 78 2.6 50

V ia M erlan a verso S R 348 V ia Feltrin a lato

NOR D

33 0 33 0 50

S R 348 lato S UD verso S P 26 V ia

V alc avasia

75 3 78 4 50

S R 348 lato S UD verso S R 348 lato

NOR D

428 2 430 0.5 50

S R 348 lato NOR D verso S P26 V ia

V alc avasia

113 4 117 3.5 50

S R 348 lato NOR D verso S R 348 lato

S UD

470 4 474 0.8 50

V ia M erlan a svin c o lo NOR D verso S P26 V ia

V alc avasia

88 1 89 1.1 50

(27)

26

Rappresentazione dell’isolivello sonoro simulato Laeq (dBA) diurno a Q.+4,00 - giornata di Venerdì

(28)

27

Rappresentazione dell’isolivello sonoro simulato Laeq (dBA) diurno a Q.+4,00 - giornata di Sabato

(29)

28

Rappresentazione grafica dei possibili superamenti dei limiti di zona 70 dB(A) nel periodo di riferimento diurno a Q.+4,00

Venerdì

Sabato

(30)

29

Si può evidenziare che allo stato attuale i livelli di rumorosità risultano ampiamente inferiori ai limiti indicati dalla zonizzazione acustica comunale e comunque fortemente dipendenti dalla distanza rispetto alle principali sorgenti stradali individuate ed in particolare dalla SR348.

Possibili superamenti risultano unicamente in corrispondenza della sorgente stradale SR348 Via Feltrina e in particolari situazioni lungo la SP 26 in prossimità dell’innesto con la Via Merlana. Tali possibili superamenti sono dovuti esclusivamente alla rumorosità prodotta dalla infrastruttura stradale e rientrano in ogni caso entro i limiti di pertinenza acustica stabiliti dal DPR 142/2004.

Con gli stessi parametri è stato eseguito anche il calcolo sui recettori individuati nelle posizioni di maggior esposizione a differenti quote corrispondenti ai vari piani di abitazione. I risultati sono i seguenti:

Giornata di Venerdì

Recettore Descrizione Posizione Leq Ante Operam (diurno) Est verso

strada 56.0

A

fabbricato residenziale a circa 18 ml. dal ciglio stradale ed a

circa 10 dall’ambito di

intervento Ovest verso

ambito 52.5

B

fabbricato residenziale a circa 15 ml. dal ciglio stradale ed a

circa 25 dall’ambito di intervento

Est verso

ambito 54.0

Valore limite (classe VI) 70.0

Giornata di Sabato

Recettore Descrizione Posizione Leq Ante Operam (diurno) Est verso

strada 53.0

A

fabbricato residenziale a circa 18 ml. dal ciglio stradale ed a

circa 10 dall’ambito di

intervento Ovest verso

ambito 49.0

B

fabbricato residenziale a circa 15 ml. dal ciglio stradale ed a

circa 25 dall’ambito di intervento

Est verso

ambito 51.0

Valore limite (classe VI) 70.0

I risultati delle simulazioni dimostrano un livello di rumore fortemente dipendente dalla vicinanza rispetto alle sorgenti stradali, con generale ed ampio rispetto dei limiti di zona in corrispondenza dei recettori residenziali individuati.

(31)

30 Simulazione dello stato di progetto – valori di immissione

Per la valutazione complessiva del clima acustico a progetto realizzato si sono utilizzati i dati di flussi di traffico ricavati dallo studio sulla viabilità.

Oltre alle sorgenti stradali sono state anche considerate le componenti impiantistiche così come stimate al precedente punto 4.

Per la stima dello stato di progetto si è considerata unicamente la situazione maggiormente gravosa rilevata e cioè quella relativa alla giornata di venerdì caratterizzata da maggiori flussi veicolari nella quale ai flussi veicolari stimati allo stato attuale si aggiungono i flussi attratti dall’intervento che sono così riassunti:

1 - Scenario di Progetto giornata di Venerdì medie orarie flussi attratti

Strada Leggeri Pesanti Totale % pesanti Vel. Media S p 26 V ia V alc avasia

verso ambito di in terven to

91 0 91 0 50

V ia M erlan a verso

ambito di in terven to 51 0 51 0 50

S R 348 lato S u d verso ambito di

in terven to

129 0 129 0 50

S E 348 lato n o rd verso ambito di

in terven to

168 0 168 0 50

D a area c o mmerc iale attigu a verso ambito

di in terven to

78 0 78 0 50

D a ambito di in terven to verso S P

26 V ia V alc avasia

78 23 78 0 50

D a ambito di in terven to verso S R

348 lato S u d

129 0 129 0 50

D a ambito di in terven to verso S R

348 lato No rd

155 0 155 0 50

D a ambito di in terven to verso V ia

Ca Lu sen t

77 0 77 0 50

D a ambito di in terven to verso V ia

M erlan a svin c o lo a n o rd della S P26

26 0 26 0 50

D a ambito di in terven to verso area c o mmerc iale

attigu a

52 0 52 0 50

(32)

31

Rappresentazione dell’isolivello sonoro simulato Laeq (dBA) diurno a Q.+4,00 – stato PROGETTO DEFINITIVO

(33)

32

Rappresentazione grafica dei possibili superamenti dei limiti di zona 70 dB(A) nel periodo di riferimento diurno a Q.+4,00

Stato di progetto definitivo

(34)

33

I risultati delle simulazioni dimostrano un incremento della rumorosità ambientale mediamente contenuto e concentrato sulle infrastrutture esistenti, particolarmente nelle zone di prossimità all’area oggetto di trasformazione. Tali incrementi di rumore sono determinati dall’incremento di flussi veicolari attratti dall’intervento.

Le sorgenti fisse e le attività di scarico e attrazione di mezzi pesanti risultano in generale ininfluenti rispetto al clima acustico complessivo.

Risultano in ogni caso ampiamente rispettati i limiti imposti dal piano di classificazione acustica comunale all’interno e in prossimità dell’ambito di intervento.

Possibili superamenti risultano, come peraltro già allo stato attuale, unicamente in corrispondenza della sorgente stradale SR348 Via Feltrina e in alcuni tratti della SP 26 in prossimità dell’innesto con la Via Merlana. Tali possibili superamenti sono dovuti esclusivamente alla rumorosità prodotta dalle infrastrutture stradali e rientrano in ogni caso entro i limiti di pertinenza acustica stabiliti dal DPR 142/2004.

Con gli stessi parametri è stato nuovamente eseguito anche il calcolo sui recettori individuati nelle posizioni di maggior esposizione, nelle due ipotesi di progetto.

I risultati sono i seguenti:

Recettore Descrizione Posizione

Leq Ante Operam (diurno)

Leq Progetto

(diurno) Est verso

strada 56.0 56.0

A

fabbricato residenziale a circa

18 ml. dal ciglio stradale ed a circa

10 dall’ambito di intervento

Ovest verso

ambito 52.5 55.0

B

fabbricato residenziale a circa

15 ml. dal ciglio stradale ed a circa

25 dall’ambito di intervento

Est verso

ambito 54.0 56.5

Valore limite (classe VI) 70.0 70.0

I risultati delle simulazioni dimostrano un possibile lieve incremento dei valori assoluti di immissione in corrispondenza dei recettori maggiormente prossimi all’ambito di intervento e dovuti ai nuovi flussi veicolari attratti.

In tutti i casi tali incrementi risultano ampiamente inferiori ai limiti di zona.

(35)

34

6) PREVISIONE DEL RISPETTO DEL CRITERIO DIFFERENZIALE

Per le nuove sorgenti, deve essere verificato, ai sensi del D.P.C.M. 14/11/97 il rispetto del criterio differenziale, cioè la differenza tra il livello del rumore ambientale (in presenza delle sorgenti disturbanti) e quello del rumore residuo (in assenza delle sorgenti).

1. I valori limite differenziali di immissione, definiti all'art. 2, comma 3, lettera b), della legge 26 ottobre 1995, n. 447, sono: 5 dB per il periodo diurno e 3 dB per il periodo notturno, misurati all'interno degli ambienti abitativi. Tali valori non si applicano nelle aree classificate nella classe VI della tabella A allegata al presente decreto.

2. Le disposizioni di cui al comma precedente non si applicano nei seguenti casi, in quanto ogni effetto del rumore è da ritenersi trascurabile:

a) se il rumore misurato a finestre aperte sia inferiore a 50 dB(A) durante il periodo diurno e 40 dB(A) durante il periodo notturno;

b) se il livello del rumore ambientale misurato a finestre chiuse sia inferiore a 35 dB(A) durante il periodo diurno e 25 dB(A) durante il periodo notturno.

3. Le disposizioni di cui al presente articolo non si applicano alla rumorosità prodotta: dalle infrastrutture stradali, ferroviarie, aeroportuali e marittime; da attività e comportamenti non connessi con esigenze produttive, commerciali e professionali; da servizi e impianti fissi dell'edificio adibiti ad uso comune, limitatamente al disturbo provocato all'interno dello stesso.

Pertanto le sorgenti individuate ed in particolare tutti gli impianti posizionati in copertura e funzionanti in periodo di riferimento diurno o notturno risultano soggetti alla verifica di tale criterio.

E’ da rilevare che il limite differenziale e’ da verificare all’interno delle abitazioni maggiormente esposte. Tuttavia durante i sopralluoghi svolti non è stato possibile accedere ai fabbricati su cui si suppone siano collocati i recettori e pertanto non è dato conoscere la destinazione d’uso dei locali che si affacciano verso le sorgenti individuate.

Si assumono pertanto come posizioni di calcolo quelle relative alla posizione in facciata degli edifici recettori precedentemente individuati e maggiormente prossimi ai punti stimati di installazione delle sorgenti impiantistiche.

Stimiamo pertanto il valore di emissione delle sorgenti nella situazione maggiormente gravosa e quindi quella relativa alla rumorosità eventualmente prodotta da possibili componenti impiantistiche installate in copertura dell’edificio in progetto rispetto al recettore residenziale maggiormente prossimo posto al di fuori dell’area di classe VI ed il valore di potenza sonora delle stesse, stimato al precedente punto 4 a) in 95.0 dB(A).

Trascurando l’eventuale contributo della sorgente da traffico stradale si determina l’effetto prodotto dalla sorgente in funzione della distanza tra questo ed il ricettore in oggetto.

(36)

35

Le sorgenti ed il recettore saranno posti a quote differenti e forse non direttamente visibili, tuttavia a fini cautelativi non si considera la diffrazione determinata da possibili schermature.

Le situazioni individuate sono le seguenti:

Planimetria differenziale - La distanza diretta media risulta pari a circa 84,00 ml.

(37)

36

Consideriamo come sorgente impiantistica il complesso degli impianti previsti in copertura nella zona indicata ed in particolare:

- NR. 1 impianto roof top con potenza sonora massima stimata pari a 95.0 dBA

- NR. 1 modulo esterno impianto VRV con potenza sonora massima stimata pari a 95.0 dBA - NR.3 recuperatori di calore con potenza sonora massima stimata pari a 90.0 dBA

La potenza sonora complessiva di tutti gli impianti in caso di funzionamento contemporaneo risulta pertanto pari a

LW = 99.7 dBA

la distanza media risulta pari a circa 84,0 ml. Il calcolo del livello di pressione al ricettore avviene applicando la ISO 9613-2.

E quindi:

L

p

= L

w

– 11 – 20 log (d) + D

con D = 3

per sorgenti posizionate su una superficie riflettente

Pertanto risulta:

Lp = 53.2 dB(A)

Assumiamo inoltre come livello di rumore residuo il valore percentile L95 (indicatore di una situazione di particolare quiete con esclusione degli eventi occasionali quali il transito di mezzi in prossimità del punto di misura) misurato durante la sessione di misura nr. 1 in prossimità del recettore considerato e risultato con valore inferiore tra quelli rilevati e pari a 40.0.

Il rumore ambientale LA è costituito dall’insieme del rumore residuo e da quello prodotto dalle specifiche sorgenti disturbanti, con l’esclusione degli eventi sonori singolarmente identificabili di natura eccezionale rispetto al valore ambientale della zona. Pertanto, viene calcolato come somma logaritmica dei singoli contributi:

LA = Lp + Livello residuo = 53,4 dB(A) Pertanto:

L

D diurno

= 53,4 – 40.0 = 13.4 > 5.0 dB(A)

APPARE PERTANTO POTENZIALMENTE SUPERATO IL VALORE DIFFERENZIALE RISPETTO AL RECETTORE RESIDENZIALE MAGGIORMENTE PROSSIMA

(38)

37

Risulta pertanto necessario prevedere la realizzazione di una schermatura acustica mediante posa di pannelli fonoassorbenti in copertura a protezione delle componenti impiantistiche poste in direzione del recettore residenziale maggiormente prossimo. Tale schermatura dovrà essere opportunamente dimensionata in funzione delle reali caratteristiche e posizioni degli impianti da installare.

Si riporta uno schema indicativo di quanto previsto.

(39)

38 7) CONCLUSIONI

La relazione contiene i risultati dello studio relativo all’impatto acustico prodotto da un intervento di realizzazione di un piano urbanistico attuativo con costruzione di un nuovo complesso commerciale in Comune di Pederobba.

La presente viene prodotta in risposta alla richiesta di integrazioni pervenuta alla ditta in fase di rilascio autorizzazione di VIA e riporta in particolare:

• La valutazione tiene conto del progetto definitivo, valutando con sufficiente grado di approfondimento tutte le sorgenti potenzialmente fonte di disagio acustico in modo che i livelli stimati e le considerazioni finali siano rappresentative della situazione di massimo impatto, così come previsto dalle Linee Guida di cui alla DDG ARPAV n.3/2008;

• Nella valutazione sono considerate le posizioni e le caratteristiche di emissione sonora delle componenti impiantistiche previste nel progetto definitivo;

• La valutazione tiene conto dell’assetto viabilistico definitivo e del carico veicolare previsti nel progetto anche per la nuova rotatoria da inserire su Via Feltrina.

Si precisa che la presente viene redatta unicamente per la verifica dei limiti amministrativi assumendo come tali i parametri prescritti da norme cogenti.

Tramite rilievi strumentali e simulazioni della situazione ante operam e post intervento è stata valutata la situazione acustica del sito interessato dall’intervento progettato.

L’analisi della zonizzazione acustica vigente mostra che l’area oggetto di intervento è classificata come classe VI “area esclusivamente industriale” con limite diurno e notturno di 70 dB(A).

Alcune aree prossime all’ambito risultano classificate in classe III “area di tipo misto” con limiti inferiori.

Sono stati individuati i recettori a carattere residenziale che potrebbero risentire della rumorosità prodotta dal nuovo insediamento.

Per le principali infrastrutture stradali ed in particolare per la SR 348 Via Feltrina e per la SP 26 Via Valcavasia il piano individua le fasce di pertinenza acustica entro le quali risultano vigenti i limiti indicati dal DPR 142/2004.

Allo stato attuale i livelli di rumorosità risultano ampiamente inferiori ai limiti indicati dalla zonizzazione acustica comunale e comunque fortemente dipendenti dalla distanza rispetto alle principali sorgenti stradali ed in particolare dalla SR348.

Possibili superamenti risultano unicamente in corrispondenza della sorgente stradale SR348 Via Feltrina e in particolari situazioni lungo la SP 26 in prossimità dell’innesto con la Via Merlana. Tali possibili superamenti sono dovuti esclusivamente alla rumorosità prodotta dalla infrastruttura stradale e rientrano in ogni caso entro i limiti di pertinenza acustica stabiliti dal DPR 142/2004.

L’intervento prevede la realizzazione di un fabbricato ad uso centro commerciale, con presenza di attività quali un supermercato, negozi vari, e possibilità di bar o ristorante, con installazione di impianti funzionali all’esercizio di tali attività.

(40)

39

Tutte le attività saranno svolte all’interno dell’edificio, tuttavia è prevista la installazione di componenti impiantistiche sulle coperture. La posizione di tali impianti risulta in linea di massima già definita, mentre le caratteristiche di emissione sonora, non essendo ancora definite le macchine da installare sono state desunte da impianti già installati su strutture simili, adottando un adeguato margine cautelativo.

Per le simulazioni relative allo stato di progetto si sono utilizzati i dati di flussi di traffico ricavati dallo studio sulla viabilità che riportano le situazioni di punta, stimando anche il contributo di impianti ed attività connesse all’intervento.

Le simulazioni relative allo stato di progetto dimostrano un incremento della rumorosità ambientale mediamente contenuto e concentrato sulle infrastrutture esistenti, particolarmente nelle zone di prossimità all’area oggetto di trasformazione. Tali incrementi di rumore sono determinati dall’incremento di flussi veicolari attratti dall’intervento.

Le sorgenti fisse e le attività di scarico e attrazione di mezzi pesanti risultano in generale ininfluenti rispetto al clima acustico complessivo.

Risultano in ogni caso ampiamente rispettati i limiti imposti dal piano di classificazione acustica comunale all’interno e in prossimità dell’ambito di intervento.

Possibili superamenti risultano, come peraltro già allo stato attuale, unicamente in corrispondenza della sorgente stradale SR348 Via Feltrina e in alcuni tratti della SP 26 in prossimità dell’innesto con Via Merlana. Tali possibili superamenti sono dovuti esclusivamente alla rumorosità prodotta dalle infrastrutture stradali e rientrano in ogni caso entro i limiti di pertinenza acustica stabiliti dal DPR 142/2004.

Nello stato di progetto si prevede un lieve incremento dei valori assoluti di immissione in corrispondenza dei recettori maggiormente prossimi all’ambito di intervento e dovuti ai nuovi flussi veicolari attratti. In tutti i casi i valori stimati risultano ampiamente inferiori ai limiti di zona.

È stato inoltre stimato il differenziale generato dalle nuove sorgenti impiantistiche rispetto ai recettori più prossimi individuati nel periodo di riferimento notturno, nelle situazioni ipotizzate.

Unicamente rispetto al recettore residenziale RB posto in area di classe III risultano possibili superamenti del valore differenziale considerando il contemporaneo funzionamento di tutte le sorgenti impiantistiche poste in copertura.

Viene pertanto indicata la necessità di realizzare una schermatura acustica sulla copertura a protezione delle emissioni sonore degli impianti. Tale schermatura dovrà essere adeguatamente dimensionate in relazione alle reali caratteristiche e posizioni degli impianti installati.

Pertanto in fase di progettazione esecutiva, definita la esatta composizione delle parti impiantistiche e la corretta posizione di installazione delle stesse dovranno essere adottate in via preferenziale componenti impiantistiche caratterizzate da basse emissioni sonore.

L’INTERVENTO RISULTA PERTANTO PIENAMENTE COMPATIBILE CON LA CLASSIFICAZIONE ACUSTICA DELL’AREA E CON LA NORMATIVA ATTUALMENTE VIGENTE IN MATERIA.

(41)

40

In fede

(Dott. Arch. Maurizio Cossar)

Allegati:

a) copia attestato di riconoscimento iscrizione all’elenco regionale dei tecnici competenti in acustica;

b) schede rilevamenti fonometrici;

c) schede tecniche impianti ipotizzati

(42)

41

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I prodotti sono soggetti ad un continuo miglioramento: i dati pertanto potrebbero subire delle modifiche in qualsiasi momento. 1/4

Montagnana (PD) 24/01/2012 Unità roof top modello RTPA 75F+SM3+FT7+BTR

Descrizione

Unità roof-top in versione solo freddo RTPA 75F con circuito frigorifero dotato di compressori scroll e fluido frigorigeno R410A con potenza frigorifera di kW 81,3 con una componente sensibile di kW 48,4.

Struttura portante

La pannellatura è del tipo sandwich in lega di alluminio esterno ed acciaio zincato interno, spessore 50 mm con isolamento in poliuretano iniettato (densità 42 kg/m³).

Compressori

Compressori ermetici di tipo scroll con resistenza elettrica di serie. Se mantenuta sotto tensione, la resistenza è alimentata automaticamente durante la sosta dell'unità.

Sezione filtrante G4+F7

I filtri utilizzati sono in fibre di poliestere apprettate con resine sintetiche classe G4 (EN779). I filtri a tasche rigide con efficienza F7 (in base alla norma EN 779) sono posti sul flusso dell’aria di mandata. Il banco filtrante è pertanto costituito da filtri G4+F7.

Scambiatore interno

Batteria ad espansione diretta ad alta efficienza in Cu/Al, tubo liscio ed alette corrugate, con vasca di raccolta condensa in lega di alluminio.

Sezione motocondensante

Batteria condensante in Cu/Al ad alta efficienza. Il gruppo ventilante prevede 4 ventilatori elicoidali bilanciati staticamente e dinamicamente. Il circuito frigorifero è dotato di pressostati di alta e bassa pressione, valvola di sicurezza tarata a 42 bar, valvola di espansione termostatica con equalizzatore esterno, filtro deidratatore, spia del liquido, valvola solenoide.

Camera di miscela 3 serrande con ventilatore di ripresa

Sezione costituita da modulo 3 serrande con ventilatore di ripresa ( portata 11.000 m3/h e pressione statica utile 180Pa). Tutte le serrande sono servocomandate per effettuare la funzione di free-cooling (solo temperatura di serie). La presa aria esterna è protetta con bocche di lupo. La ripresa aria ambiente è posteriore

BRT - Batteria di riscaldamento ad acqua a 2 ranghi con valvola a 3 vie modulante

L’unita’ risulta essere dotata di una batteria di riscaldamento a 2 ranghi . La batteria risulta essere completa di valvola a tre vie motorizzata il cui funzionamento risulta essere gestito dal microprocessore .

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Gruppo ventilante di mandata

Il ventilatore è del tipo centrifugo a doppia aspirazione ed è bilanciato staticamente e dinamicamente per un maggior rendimento e silenziosità. Il ventilatore è accoppiato al motore trifase mediante cinghie trapezoidali e pulegge regolabili a passo variabile. La portata elaborata è di 11000 m³/h con una prevalenza statica utile di 230 Pa.

Regolazione

L'unità è completa di quadro elettrico di potenza e regolazione atti a garantire la gestione di tutte le funzioni ed il controllo di tutti i processi concernenti il suo buon funzionamento. L'unità è completa di sonde ed attuatori atti a garantirne il suo funzionamento autonomo. Il quadro elettrico è dotato di sezionatore bloccaporta ed è conforme alle direttive vigenti.

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Dati tecnici RTPA 75F

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Riferimenti

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