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Tratto da SaluteInternazionale.info

“Lettera aperta al popolo di Gaza”. Vietato criticare Israele

2014- 07- 28 10:07:48 Redaz ione SI

Fot o Dr. Salam Fayyad Angelo St ef anini

La Palest ina è un grido di dolore dell’umanit à. Pubblicare la “Let t era apert a al popolo di Gaza” su una rivist a come il Lancet è segno di grande coraggio che indica come essere f edeli alla responsabilit à sociale del prof essionist a della salut e comport i scelt e dif f icili.

“Il pregiudizio anti-Israele ai suoi massimi livelli”[1], “Un giornale peer-reviewed antisemitico”[2], ”Un giornale fazioso e vergognoso”[3]. Quest i sono solt ant o alcuni degli appellat ivi riservat i a una delle rivist e mediche più import ant i a livello mondiale, The Lancet. La sua colpa sarebbe di essere “palest inizzat a”[4], ossia di dare voce ai problemi di salut e e assenza di dirit t i umani dei

palest inesi. Il Zionist Central Council of Greater Manchester ha addirit t ura lanciat o una vera e propria campagna per met t ere f ine al pregiudizio ant i- Israele della rivist a medica The Lancet[5].

Nel 2009 il suo direttore, Richard Horton, ha accettato l’invito della

comunità accademica e scientif ica palestinese di f ornire sostegno per dif f ondere ricerche e pubblicazioni sulla situazione sanitaria del

territorio palestinese occupato. È nat a così la Lancet Palestinian Health Alliance che ogni anno organizza una conf erenza i cui abst ract vengono

ospit at i sulla rivist a. Nel cont est o palest inese di sof f erenza quot idiana f at t a di occupazione milit are, espropriazione di t erra, dif f icolt à al moviment o, oppressione e violazioni quot idiane di dirit t i f ondament ali, è comprensibile

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come la salut e sia prof ondament e dipendent e da t ali predominant i

det erminant i sociali e polit ici. Le ricerche scient if iche che most rano quest a associazione divent ano f acile bersaglio da part e chi propugna il mit o della neut ralit à della scienza.

In questi giorni Richard Horton è ancora una volta preso di mira per avere pubblicato la “Lettera aperta al popolo di Gaza”.[6] La let t era, pubblicat a online il 22 luglio e f irmat a da vent iquat t ro medici e scienziat i brit annici e it aliani accumunat i dalla conoscenza diret t a della sit uazione della St riscia, denuncia in modo esplicit o e severo la violenza di Israele sulla

popolazione civile di Gaza come grave violazione del dirit t o int ernazionale e crimine cont ro l’umanit à. Alcuni media[7] hanno int uit o la valenza dirompent e di una t ale accusa a Israele da part e di personalit à scient if iche int ernazionali ben inf ormat e non solt ant o delle violenze di quest i giorni, ma soprat t ut t o del

cont est o di assedio e crudele punizione collet t iva a cui il popolo di Gaza è sot t opost o da diversi anni. La rispost a alla let t era ha superat o le aspet t at ive e in pochi giorni è prossima a raggiungere la quot a di 15.000 adesioni.

In verità il Lancet non è l’unica rivista medica a essere sotto il tiro dei dif ensori di Israele. Nel 2010, il giornale on line PJ Media-Voices from a free America[8] chiamava in causa il British Medical Journal (BMJ) e il Journal of the Royal College of Physicians (ora Clinical Medicine) per avere espresso opinioni cont rarie a Israele. Quali siano i pericoli di crit icare Israele in una rivist a medica lo aveva speriment at o personalment e Kamran Abbasi, Acting Editor del BMJ nel 2004 per avere pubblicat o un art icolo in cui lo psichiat ra Derek Summerf ield esprimeva preoccupazione per ciò che egli rit eneva sist emat iche violazioni della Quart a Convenzione di Ginevra da part e dell’esercit o israeliano a Gaza[9]. L’aut ore sost eneva le sue argoment azioni con dat i pubblicat i da aut orevoli organizzazioni int ernazionali come le Nazioni Unit e e Amnest y

Int ernat ional. Olt re alle cent inaia (circa 550) di rispost e, la maggior part e ost ili, inviat e al sit o web della rivist a, più di mille email erano st at e diret t e

personalment e, appunt o, a Kamran Abbasi. I t oni e i cont enut i di quella nut rit a corrispondenza danno un’idea di che cosa debbano at t endersi i responsabili edit oriali di rivist e scient if iche che hanno l’ardire di addent rarsi in dibat t it i di quest o genere[10].

“Sembra probabile”, sost iene Karl Sabbagh in un’analisi[11] compiut a su quelle email “che la maggior part e dei messaggi di post a elet t ronica ost ili siano st at i sollecit at i da Honest Reporting, un sit o web gest it o dagli St at i Unit i e Israele che sost iene di essere ‘il più grande gruppo di pressione mediat ico di Israele nel mondo’ e descrive la sua missione così: ‘Per garant ire che Israele sia

rappresent at o in modo corret t o e accurat o, Honest Reporting cont rolla i media, evidenzia casi di pregiudizi, promuove l’equilibrio e gli ef f et t i del cambiament o at t raverso l’ist ruzione e azione’”.

Chi scrive ha l’onore di avere un t ag personale riservat o sul loro sit o web[12].

L’analisi di quella corrispondenza rivela diverse tendenze tra gli

scriventi: da chi semplicement e nega -“L’, a dif f erenza degli arabi, non ha mai

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ucciso civili innocent i”-, a chi disumanizza l’avversario -“Il problema è che si molt iplicano come conigli e un giorno verranno a uccidert i” -, a chi pref erisce l’at t acco personale -“Il vost ro giornale, con un diret t ore dal nome chiarament e medio-orient ale, è inevit abile che vomit i la schif ezza che pubblica”. Ciò che appariva chiarament e era che il t est o di circa un quart o delle email era

diret t ament e t rat t o dal sit o web di Honest Reporting. Inolt re, cont inua l’aut ore dell‘analisi, “Non c’era alcuna prova… che gli aut ori avessero ef f et t ivament e let t o l’art icolo BMJ che crit icavano.”

Ciò che succede ai diret t ori di rivist e mediche la dice lunga sull’at t uale t endenza nella st ragrande maggioranza del giornalismo in generale,

soprat t ut t o in It alia. Si t rat t a di una t ecnica di lobbying e velat a int imidazione che ha resist it o per decenni, perché molt o ef f icace. Così Edward Said,

prominent e int ellet t uale palest inese nat uralizzat o st at unit ense, descriveva il proget t o Hasbara (in ebraico “propaganda”) nat o dopo il disast ro di immagine arrecat o dalle st ragi di Sabra e Shat ila del 1982: “… ciò che ha reso quest a campagna così ef f icace è il senso di colpa di lunga dat a dell’occident e per l’ant isemit ismo. Che cosa pot rebbe essere più ef f icient e che t rasf erire quel senso di colpa su un alt ro popolo, gli arabi, e quindi sent irsi non solo

giust if icat i, ma posit ivament e alleviat i che qualcosa di buono è st at o f at t o per un popolo t ant o dif f amat o e danneggiat o? Dif endere Israele a t ut t i i cost i – anche se st a occupando milit arment e la t erra palest inese, ha un pot ent e esercit o e ha ucciso e f erit o palest inesi in un rapport o di quat t ro o cinque a uno – è l’obiet t ivo della propaganda. Che cioè, pur cont inuando a f are quello che st a f acendo, possa sembrare comunque una vit t ima”.[13]

Israele mantiene le sue truppe militari nei territori occupati per dif endere mezzo milione di coloni insediatisi illegalmente e sta da anni

strangolando la popolazione della Striscia di Gaza, prigione a cielo aperto. Quando la popolazione palest inese vi si oppone e si ribella, Israele è present at o come sot t o at t acco. L’at t eggiament o di Israele è t ut t ’alt ro che di aut odif esa. Israele è l’unico paese al mondo in quest o moment o st orico che, in violazione delle risoluzioni del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unit e,

impiega decine di migliaia di t ruppe armat e f ino ai dent i f uori dei propri conf ini, in un paese che non gli appart iene, al solo scopo di impossessarsi delle sue t erre cost ringendolo a vivere sot t o la f orma peggiore di t irannia. Quest a inf ormazione di cont est o nelle not izie dei media è inevit abilment e assent e.

Anche se Israele cont inua a uccidere civili a sangue f reddo, l’int era quest ione è raf f igurat a come aut odif esa. È sempre la solit a, monot ona st oria

dell’at t acco palest inese e della rappresaglia israeliana.

Richard Ingrams, f amoso giornalist a brit annico, co-f ondat ore della rivist a

sat irica Private Eye, ha scrit t o dello st orico AJP T aylor, mort o nel 1990: “Anche se con grande coraggio parlava apert ament e su molt e quest ioni, t ut t avia ha ammesso che in un campo era colpevole di t imidezza giornalist ica, se non di vigliaccheria. ‘Anni di esperienza’, ha scrit t o, “mi hanno insegnat o che non si deve mai azzardare in alcun modo un parere sugli event i che riguardano

Israele o gli ebrei. Qualsiasi t ent at ivo di esprimere un’opinione dist accat a apre

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la st rada a let t ere, t elegrammi, rimost ranze personali e soprat t ut t o

t elef onat e. L’unica via sicura è non avere mai e poi mai alcuna opinione sul Medio Orient e’”.[14]

La Palestina è un grido di dolore dell’umanità. Pubblicare la “Lettera

aperta al popolo di Gaza” su una rivista come il Lancet è segno di grande coraggio che indica come essere f edeli alla responsabilità sociale del prof essionista della salute comporti scelte dif f icili come schierarsi con il popolo di Gaza. Coloro che sost engono la neut ralit à in mezzo a quest a cat ast rof e devono chiedersi come sia possibile essere neut rali davant i a case demolit e, neonat i crivellat i di proiet t ili, ospedali e scuole devast at e, int ere f amiglie di civili innocent i dist rut t e. Non f are nulla per impedire t ut t o quest o equivale, in ef f et t i, a schierarsi con il più f ort e.

Angelo St ef anini, Cent ro Salut e Int ernazionale, Universit à di Bologna Risorsa

An open letter f or the people in Gaza. T he Lancet 2014, Published Online July 22, 2014

Bibliograf ia

1. Op-Ed: T he Lancet : Ant i-Israel Bias At It s Finest . Israelnat ionalnews.com 12.03.2012

2. Ronn T orossian. Ant i-Semit ic Peer-Reviewed Medical Journal T hecut t ingedgenews.com, 13.04.2012

3. T he Lancet : A Biased and Shamef ul Medical Journal.

Algemeiner.com. 11.03.2012

4. Ant i-Israel Bias Inf ect s Medical Journals. PJ Media.com. 04.02.2012 5. Campaign t o End T he Lancet Medical Journal’s Ant i-Israel Bias 6. An open let t er f or t he people in Gaza. T he Lancet 2014, Published

Online July 22, 2014

7. David Marceddu. Gaza, su Lancet gli scienziat i cont ro la guerra:

“Crimine cont ro l’umanit à”. Il Fat t o Quot idiano, 23.07.2014

Medici it aliani e inglesi su Lancet : “Chi non denuncia l’aggressione di Israele è complice”. La Repubblica, 23.07.2014

Maria Valerio. ‘Israel insult a a la int eligencia, la dignidad y la humanidad’. El Mundo, 27.07.2014

8. Ant i-Israel Bias Inf ect s Medical Journals. PJ Media.com. 04.02.2012 9. Summerf ield D. Palest ine: t he assault on healt h and ot her war

crimes. BMJ 2004;329:924. [Free Full T ext ]

10. Sabbagh K. Perils of crit icising Israel. BMJ 2009;338:a2066 11. Sabbagh K. Perils of crit icising Israel. BMJ 2009;338:a2066 12. Honest report ing.com: t ag/angelo-st ef anini

13. Said E. Propaganda and war. Mediamonit ors.net , 31.08.2001

14. Comment ary: St anding up f or f ree speech. BMJ 2009; 338: a2094

Riferimenti

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