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MODIFICHE ALLE ORE DI TEASMiSSIOHE DEI CORSI DI INGLESE E FRANCESE

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(1)

anno .‘IO ■ limiterò fi - Uro IO rnizioxi kmin rrumt 1 -V ninr/o 10.13

MODIFICHE ALLE ORE DI TEASMiSSIOHE DEI CORSI DI INGLESE E FRANCESE

Segnaliamo agli ascolta, tori che a partire da lunedi 2 marzo p v. le lezioni di lingua Inglese c francese verranno Trasmesse sul Pro¬

gramma Nazionale alle ore 16.45 secondo il seguente schema : INGLESE:

lunedi - mercoledì - venerdì FRANCESE

martedì - giovedì • sabato Rieordiamo'inoltre chi per seguire più agevol¬

mente i corsi, è consi¬

gliabile munirsi degli appositi volumi redatti dagli stessi docenti

E. Favara • Corso pratico di lingua inglese l 600 E. Favara • Traduzione degli esercizi di versione conte¬

nuti nel corso pratico di lingua inglese L 125

G. Varai - Corso pratico di lingua francese L 4co

Questi volumi sono m vendita presso le prmcipal Iibrpcie.

Pi i riclmilt dirette riiutgersi u

EDIZIONI RADIO ITALIANA

MA ARSENALE. 21 - MIRINO

(tic li invierà franco d> spese contro rimessa de. relativi

•riparti. I versamenti possono essere ef'ettuati sul conto corrente postale n. 2/27POO.

Fernandel, ospite di Roma, ha recentemente partecipato a una trasmissione di «Rosso e Nero».

Ecco II popolare comico francese insieme con le cantanti del Quartetto Star*

(2)

PAGINA S

STAZIONI ITALIANE

PROGRAMMA NAZtSNAU SECONDO PROGRAMMA 4 TERZO

tee/* metri I Stài, a onci* medie I kc/$ I meiH Stai, a onde modi*

Stazioni singole SM 530 Cali moietta 899 333,7 Mllsno 1 061 382.8 Cagliari 1

Gruppi «incronizzati

| Bollano I

\ Firenze I 0 Si 457.3 A I Nipol i

( Torino I

Venuta I

( Bar) | Bo4o|na I Catania I 1331 235,4 B I , Genova I , Men.na

I Palermo I

f Mascara I

\ Noma I Stazioni locali e ripetitrici

•» »» j y«&“

( Ancona I

Brindisi Calamaro Coienaa 1 Lecce I Perugia r Taranto

Stazioni singole

•45 | 355 | Roma 2

Gruppi sincronizzati , Generi 2 I Milano 2 1034 290,1 A 2 ! Napoli 2 I Pescara 2 ' Venula 2 l Bari 2 MIS 249,1 B 2 1 |o,0|nl 2

f Pisa . Ancona 2 i Catania 2 1448 207,2 C 2 ^r*nI* \

. Palermo 2 I Sanremo

\ Torino 2 IIIS 269,1 B 2

1448 207.2 C 2

Modulazione di Frequenza

Stazioni a M F.

Monte PenrceM F. Il Milano M F, Il Torino M F M

Star, a onde medie

Stazioni locali e ripetitrici i titano 2 484 202.2 7 Cagliari 2

f Udine / Alessandri

Aqu.la Areno Ascoli Piceno Biella Bressanone Cuneo Foggia 1578 190.1 / ”*ran°

Potenza Reggio Cai.

Salerno Savona Siena Trento Verona 2 '• Vicenza

Palermo O. C.

Staiioni ad Onda Corta per l'Estero

Autonome

Re n | metri Stai, a onde medie SII 344,7 Trieste

Mc/s mmmmrnm

6.01 49,92 9.78

7,11 42,19 1 1.81 9.57 31,35 11.90

metri Mc/i

30.47 15,40 25 40 17.77 25.21 17.80 19.84 21.54 19.58

TERZO PROGRAMMA

kc's metri Suz. a onda medie l i

Gruppi sincronizzati

1 Bari ì i Bologna 3 I Bolzano 3 1 Catania 3 1 F»renxe 3 1367 2(9.5 A 3 Genova 3 1 Milano 3 I Napoli 3

! Palermo .3 ( Roma 3

| Torino 1

\ Venezia 3

Onde corte

Mc 5 rr.cn Stai, a onde forte

3.93 74 34 Roma O. C.

6.24 48,08 Milano O C.

Modulazione di Frequenza

Mr.'s Stalloni a M. F

Bologm M. F.

Monte Penice M, F Genova M. F Trieste M. F, Firenze M. f.

Napoli M. P.

Venezia M. F.

Roma M. F.

Torino M F.

Milano M. F.

STAZIONI ESTERE

NA ZIONE

ALGERIA Alj.fi . . .

ANDORRA Andorr*.

AUSTRIA

NAZIONE kc.S metri

N ORVEGIA

Os o (onde cortei 21470 13,85 OLANDA

Hìlver'.um 1 ... 744 402 Hilversum II ... . 1007 298

SVEZIA

Motsl» . .. 191 1570.7

Horby. II7B 257,7

SVIZZERA

Beromuerster . . . 529 567.1 Montecer.eri .... 557 539.6 Sott.ns .... 764 392.7

INGHILTERRA

* Programma nazionale

Norlh , . 492 433,5

Se Ot land. 809 370.3 Wales .

London . rvr

ITTiir

Weit ... 1052 285.2

(3)

Christopher Frv, poeta di teatro

Con «lina Fruire assai /renitente» si iniziano le ! ras mis¬

sioni di tulle le opere trai rati dell' autore inglese

LA l'UKWI UHI,LI Ht.VMIMTÌ

Oltre 220 milioni raccolti dalla Radio Italiana

L

1I «tanno (fi solidario!*, eh* Ita o«ry«»u tutta l’Italia •t|’ar*nunoio dalla dovitUnoiti provò- eata «lai maremoto «ulta ceti* «lall'Olauda e d#irtaghtli#rra, non ha conosciuto scala. Lo litliia- tiva a* anno «i olii (alleata a tutti oh italiani, sanxs

«ccazion . Hanno contribuito alla grand# # rovn- moita onora di b#n#

A tutto lunad) 23 febbraio la sol* «adì dalla Rad«ù Italiana avavano complottivamant* Incassato olirà 220 milioni di lira. Nel pomeriggio dallo alasse lunedi, ai:# ora 10, è partito da Roma un altro

° Treno dalla aolidanatà •, organizzato dalla Croco Hobm Italiana, a paca mi*, ira la altre, la olTerta de*

radioascoltatori.

Nella grande manlfestaHone di generosit* e di fratellanza si a distinto pari ic-oia/m ente il euar#

di Trieste. Presso la sola sode d Radio Trieate.

infatti, toro alati raccolti oltre 12 milioni e 400 mila lira

Nella nottra foto tn alto, la cerimonia dalla con-

• nona dalla offerte al sindaoo di Trieste: (da ami¬

atra) Il rappresentante d'Olanda a Tnaata, Sparcu, Il sindaco Battoli. Il radiocronista Orto. Il reggimi#

di Radio Tnaata Condussi. Il condirettore arnuri- cano R«m.

Nella foto in basso, l'ambasciatore di Gran Bre¬

tagna, sir Victor Maiiat, ritratto mantra, dai micro- fon* della Rai. rivolga agli italiani un oobil# mas¬

saggio di riconoscenza da parta del popolo inglese

D a qualche decina d'anni Ih poesia c rientrata nel teatro, doiidc i! ua turali sino ottocentesco pare¬

va averla per sempre scac¬

ciai;*. Inglesi o francesi, ma anpraUutto

1

primi con K- srinpio autorevole di T S

Mercoledì ore 21 Terzo Programmo

fcliut. hanno affrontalo riw>- iuUinuinte la prova, con r • kuUui

ormili

noti a tutti II fenomeno, dunque, non s;

può ignorare, tanto p.ù oggi thè prende nuovo nujjglsw dal curijibutn di un poeta voItosi qj teatro con il n*.r elio ri* Ibi propria opera:

Chi Istophftr Frv nato a Bri¬

stol oc] 1907 e autore di numerose commèdie, fra le qual) si ricordano, per Li granc.e ri«man za ottenuta in Inghilterra: L<i signora non è da bruciare. Venere- i.’ln-

mtnara Thor e

y’i angeli %.

Una Fenice Usxué fre*in»rnlr li tcwtro di Fry r quitti diri tutto inedito in Italia c perciò la direzione dei T r- w» Programma ha giujtarm-n

L* pensato di offrire ai suoi ascoltatori un 'occasione uni¬

ca, preparando trusrniv- slotte di tutt^ lo opere di questo singolare autore Do¬

vrà infatti passare- ancora parecchio tempo prima chi le nostre compagnie dì prò sa si arrischino a presentare al pubblico un teatro che tanto s. allontano dai con sueti Echrrni spettacolari. im.

perniandosi su una certa viu lenza del linguaggio sull::

singolarità (alcuni dicono ad¬

dirittura sul barocchismo » delle immagini e sul capo¬

voltamento

1

remi cu di anti¬

chi trame dell» tragedia classica e di lle sue filiazioni romantiche; mri.tre la ra¬

dio. nella finizione specifica - mente culturolr affidala al Terzo Programma, può assu¬

mersi tale iniziativa senza nessuna perplessità

fa serie sarà -ni zi ala con

Puh Fenice cisacl frequente.

ChUma scelta, in quanto que¬

sto lavoro riassume in sò gl;

dementi più Ljcattr listici del teatro di Fi) S| tratta di una nuovo hi ter prelazio¬

ne scenica della famosa fa -

Chrlttopher Try

vola deLla « Matrona d'Efe*

so • che da Finirà c Petro¬

nio lino ù Voltaire, h« tante volte tentalo la fantasia de¬

gli scrittori Tutti la ricorde¬

ranno. almeno nell» versione del Satyricvn: la dama che ha perduto l'amatissimo con¬

so rie e si va *i rinchiudere

VARIAZIONI DAL PRIMO MARZO NELL'ORARIO DEI PROGRAMMI

I

nformi.mo * nooln «ocoll.l or i eh®, ■ por ti r, dal 1 • m,r«o. oono .tate Introdotto orouno voriozloni nol- l’ororio dol programmi « che, di conoo.uonu, gl è rooo noooooarlo *o voltamento di qualche traamloolono

Ecco lo «orlanti .rlnclpalli

—ROGRAIRA1A NAZIONALE: apertura: faatl.l oro 7,10;

forai, ore 7. Inizio dalle traamlooloni pomeridiano, oro 10.2B. Lo lozioni di lingue ootoro paeeano allo fd.dE. Non ha pfu luogo la replica pomeridiana do

• La Radio per lo Scuole », • Sorella Radio .. H lo¬

dalo, inizia allo 17.

SECONDO PROGRAMMA : chiusura aarale, Ore 20,90 NOTTURNO DALL’ITALIA aperture, ore 23.3E-

inlla tomba del defunti: :1c—

lisa » lasciarsi morir il fu¬

mé per roggi ungerlo nel l'Ade: fin che arriva un zol- dat.i » convincerla non sol-

‘anto a rompere tt digiuno, mii n riprovare enn luì le obliosi- «loie di-M'aini>tc. li soldato era ili guardia li vi¬

rino, e doveva curare rii*' r.isstxno venisse a seppellire i empi di certi poveracci giustiziati mediante crociti*- s ioni-; se nonché le carezze lidia matrona rinsavita vii hanno fatto dimenticare io consegna, qualcuno ne

hrs

approfittato per riprendersi ur.n di quei cadaveri c ri

«iliiuto, appena accortocene, vii-ri roliuto dai terrore d'es¬

sere rr sua volta crociItsso pei abbandono di posto, - Nicnu- paura — gli dice la dama se manca un cadavere lo sostituiremo: non c'è fmM- qui quello di mio marito" , Detto fatto, Indorato con -L.

te prende U posto dei giu¬

stiziato, tt 1 due soprai", siiti tornano felicemente ai toro trovane amore...

In Una Fenice assai J>■

ri afre ir te io Fenice, «'inten¬

de, è il cuore femminile che senza a speli are mille anni, e neppure tre giorni risorge intatto dalle ceneri) l'autore segue fedelmente il racconto umico: enn tutli i partico¬

lari. da queliti deU'atierllu che aveva giurato di sufi ili re I» sorte della padrona, e che per prima si lascia inebriare dal vino del soldato, Ano al¬

la «istituzione del cadavere 'soltanto, qui si tratta di impiccati e non di crocifis¬

si! Ma il valore di questo atto unico consiste nella for¬

za aggressiva del linguaggio, nel continuo espandersi delle evocazioni liriche, sullo qua¬

li n tratti è versato il salo dell'Ironia. con qualche biz¬

zarro anacronismo o qual¬

che accenno realistico, tanto da distogliere l'ascoltatore dal pericolo del morboso o deir estetizzante lalla WUde.

per intenderci)

Non manca neppure, in questo lavoro, unintenzlone irviraiistica sulla consistenza delle passioni umane, ma es¬

ca non si esaurisce nella bef¬

fa rumi- in Petronio a in Voltaire, bensì cerca quasi un'assoluzione attraverso la poesia. E', uisomma. la poe¬

sia nella satira secondo una concezione moderna portata al limite i-stremo, e non la satira della puesia. come ac¬

cade nella letteratura mera¬

mente parodistica. In altri termini, il linguaggio di que¬

sto poeta è capace di rag¬

giungere. attraverso il sar¬

casmo. una estrema delica¬

tezza.

C. B ANGIOLETTI

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Corsi di istruzione specializzata per operatori tecnici televisivi

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Diro del monda con A. Fraccuritli

Il urrniot del bando nlatiro ai «orai di ittruaioaia Apecka4az.ua p«r operatori lec- nt#4 televlalvl è «tato — par comodità da-

«li tnt»raaaali — prorogato al 1® marro 19*3. Cogliamo l'occasiona par riportar# la 'torma dal bando siamo i

La Hai - Radio Italiana wtitulace un corso ui ulruxitmr- specializzata por giovani aspi tanti

«ha cartina d» operatori tecnici (elevivivi. Il corso ha lo scopo di Impartire, a chi abbia già compiuto studi di carattere generale e puealeda una specifica preparazione nel campo della elei- troteenka e della radiotecnica, liatruaion»

complementare neceaaaria prr «espletare effica¬

cemente Il servizio negli Impianti di trleviaioor Al corso posano essere anime**! coloro che mini; Iti puaar-JMo del requisiti seguenti:

ai clve alano nati negli anni 11123

bl che abbiano conseguito II diploma di pe¬

nto industriale radiotecnico, presso un Istituto Tecnico Industriale, o che avendo conseguito Li diploma di pento Industriale elettrotecnico, ab¬

biano successivamente acqui» ito. per Tatti vii A svolta o corsi di peri elione mento seguiti, un’ade¬

guata latrimene nel campo della radiotecnica.

cl che siano esenti o abbiano gl* soddisfatto agli obblighi di leva;

di che abbiano costituzione fisica sana • ro¬

busta.

Possono esaervl altresì ammessi, indipendente¬

mente dal powan dei requlitti di cui ad pumi oi e bl. I-Iiluro che. uve mio boa tenuto nclTottobrr 1962 un colloquio presso la Direzione Generali*

della RAI ed rasando risultai* idonei ma non Inclini nell.» graduatoria, ricevettero comuntca- Zkone personale dt successi''a eventuale Chiamata

Tu» gli HHpiiantt verrà stabilita una gradua- turili m base ai titoli presentati, ma irpruttullo in ba'iA- allenito di un caltoquln che gl, Interra¬

tati saranno chiamati a sostenere sul aguenti argomenti di Radiotecnica Generale

Il prìncipi di eie ili co tal Ica e magne tur ito

2i grandezze camtlrruilrtie do» circuiti ••ht-

tjicl resistenza, induttanza, caput iU l.»gg.* di Ohm g*nt:«lizzata.

3) circuiti oecìllaiilt semplici e accoppiati 4» circuiti h costanti distribuite ilineei;

M tubi elettronici Icona e applun/ianji;

fll amplificatori iclassi di amplificazione ti¬

pi di trev oppia mento tra gli biadi. distorsioni*, 7| Circuit» grnrrnlori 'oscillatori del prin¬

cipali 12 P ì I Ri modulozione:

!>) rrvela/iuiie.

IO) cimili > di ali mentanone del radio apparali III bclvfiiut e principi di funziona me nUi di una

supereterodina;

12) cenni sulle onde (*)i*itmmwgnHirhr e vi il»

antenne

rsn*re tnviaw vntro il 15 marzo 11*53 alla Dire¬

zione* Generale della RAI - Servizio Personale • Via Arsenale 21 Torino, unitamente al certifi¬

calo di cittadinanza itaItana ed al certificato pe¬

nale negativo di da*« recente

Il coifco che óviA inizio il I maggio 1953 con -

-t**rà di due imiti

la primo di larailfiv teorie**, avrà lu dui.d i

«)i due mesi e si svolgerà a Torino. Iti lai*-.*

pei lodo vorrà ci irìapifeta agli allievi una bti*u di ataldlo <*!»•• e Or I 35 000 llrentucliHiuemil.ti inensd) ix rum icsidenii a Turino e ili l. 2u.noo (wuUiuila) ilei i renklenti a Tortili*:

I* «••conila pari»*, <b cuiaUetc pratico avià là dui.-ta di uri 4iimi , >1 8Vol*vià plesso u»*a dell* iMlVe Sedi In tale periodo ver*A cui ri¬

sposto una bolsa di studio «li L 43 000 (qua¬

ranta trami In > m^* insili j tutti inrlUUntai«n?nb-

fravMiiMliiar .1.1 «ri ar ruoli» l«»l

1/ch'k pincibrn dWJ# bri.

elette per nijw/n rno'ni .Gloria* i* hAorti.n »•!*:-

orinimi muciCiTt, ile pii api c-

reerhi radlorkcrenti serie A.V/F n 5 ori Inule SIEMENS RrmoN R-iHuto, 5* cl ele¬

mentare di Mozantbsno 1 Men¬

tovai - Ingegnante: Cam>rn Rat; no WAtnn

(rxavi Fw*o. 3» cl ckincn:

re di 5 Giorgio «fi Piano tKJn Inguai. FT*z Cinquanta - l<

segnante Co-visi Muti*.

Ohmino O-noaiNA, 4» cl. el>' mentale di Cuorgnc- iToiim 1 - Insegnane*' Mazzola Anlr*.

rrnvaiÌMki«Mr

•tri 13 febbrai* I SI I

La data in rut deviò ave» lungi* il colloqui"

sarà comunicata penonilmrnlv agli ntert*88S,l dalla Direzione Generale della HAI.

L’h ni missione al mmc resta «ubo 1 dittala albi pi*i/.ion«' raggiunta in detta giaduatu la e Ulta idoneità fisica e morale dei candidati che verrà accertata, n suo irutindacablle giudizio, dalla Di¬

rczióne Generale della RAI.

!«»■ dormndc di ammlBliOIW al COlso. In calta -•-inpilce. corredate di copia legu.il/-Ziita del di¬

pinto* con ]( indicazioni delle votaxinm riportate nelle singole materie deU'ultiino anno, dovranno

Al tetnanr drl co i mi In nostre Società Si risei- ' 4 di assumere in icrvltlo gli clementi che più si sarò no dlNtlnt) durante r| corso stesso e %»*-l relativo esame finale.

I-'•'Ventilale assunzione, che poti** avvinile presso qtmUiusi nostra -*4»?<le. s:*r* regolata dalle nonne di • Contralto Collettivo clj Lavoro per gli impiegati ed operAt della RAI del 31 ottobie 1932 c gli assunti premieranno s«*i vizio con la

■ Iu.ilirica di aiuto ujn*’.roie icatcguria • D *) 5àjii,i .n facoltà della nostra Società allontanare

«al corso in qualsiasi momento qualunque allievo mentre, d’ultra parie, ciò»un allievo sarà In d:- 1 litri <|j rinunciare a prueeguire il corso.

I giudizi della Dilezione Generale dell* RAI circa l'eventuale allontanamento dal corno le graduatorie di merito e ('opportunità deW'awnin- ztone in servizio al termine del corso sono in¬

sindacabili

Lo rodio in ogni scuola

ln%eg«*nll «lateIteri del Iti febbraio INVI IVI iwriMÌoel

CixTt» Cumzim Amun itola FlcmenUire di San Co- lo,nb#no Certeimtl iG#no\4 Fra/ Calvari.

Piiy. >m Giovanni, Scuub Mrdta dt Ronorva iSa^aMni

Cuuc* Crnvunn. Semola E

U'inentar# dt Nevtano degli Aid\*lni Parma) Frar Moz-

>uno

Pesca dei nudici

tinrilurl rfnll'H

*111 Irlibraio IW.7I

• febbraio - Pmerammn Niéztrmnlr Al acaro Macai kt- n. via Porta Ti ia¬

to iSondrlo) . Secondo Pro¬

gramma: Gioconda Bauumo, nnefeso Torello, • Unir.) •, Von- tlmlgli#

B frbhwro . Piogramm*

Nazionale GuriM» Giam< t>«o.

via Porta Nuova IO. - Secondo Progt*mma: Lt;wi Valli, via Marianna Dior, gl rum 43. Roma

10 febbraio - Programma Nazionale: Liui Uouai, vfa Umberto 10. Padova - Seco a- do Programma: CLaubio Z.vc- chc. Valletta Paiolo, strada IV. Mantova

11 febbraio - Programma Nazionale: Aaausio Catarina.

MI Mediterraneo 4. Torino - Secondo Programma: Pir.rao MomnNi, via Lazzaro Ago¬

stino Cotta 4. Novara 1J febbraio - Protraimi ut Nazionale; Ipa Abau. Borgo Conmberti 29. Parma - Se¬

condo Programma: Mai ina D« Nicola, vfa G. NkoUia li.

Napoli.

Il febbraio • ProgrAirmn Nazionale: A Mimo S- AlVANr- mi. Viale V Emanuele II I.

Pavia - Secondo Progran*"•*:

Clavmo Tinto», via 3- Bulpilo n 44. Cagliari.

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Un'opera da camera di Adriano Lnaldi

Polirti'» i< G«oN’tf lamini p*r **ICov«nc<na

<1 Wuivor jthjr, •una*.o d» C M Crlttlr de< f#ic'o S Carlo di Napoli

“KOVANCINA,, DI MUSSORGSKY DAL TEATRO SAN CARLO DI NAPOLI

Le crude r auliche niissimii

ilei

|>o|mlo

i‘ii»<i

rivivono in (|ik>mIo poderoso affresco driiiiiinnlicu

I ri poderoso afftwcii 1 ilramrnaticn de! popo¬

lo rullo e delle sin et -ie ZI*‘ÌL'he passioni, può e>* ere definita la Kornnci- vn <li Mussorgsky. Affre¬

sco p<U vs -'-U à 4tllt piti /ioni, per la ricchezza del niiileriule suggellisi ìco e musicale per ì'eixxnprrc tirile passioni pei la ino'- li luti ine de. personaggi eht ro* ?oru> ì simboli: c infine {Hi il metodo til Lavori, adottato dal compositore.

M -’ciresky. intatti, lavo¬

rando da lungo tempo al a Koronrìui lenivo innanzi di pari parso la composi zi*'ne delia musica e In mes¬

so a ponto del libretto Al.a s o molte, la musica restò tutto composta, tranne l ui timo . oro di cui ora tìssotr appena il tema: In realiz¬

za/iota- strumentale pero era tutto da taro — ciò cui provvide Rimsky Korsa- fc.iff — e indubbiament.

i ai (iato avrebbe egb stesso stretto U* fila del vasto ilramms nella suo intima capacità di concentrazione drammatica e «li concre¬

tezza musicale E tuttavia Koronclco resta

sommi,

niente rappresentativa delia personalità mussorgskiana dello sua figura di unti- prole-sionista della mur:- cr. io piu originale o aodi

■ottura rivoluzionaria fra

quelle dei . Cinque . russi.

Nel 1872 l’anno cui riso - geiio i primi abbozzi del u.aironi! (La musica fu Ini¬

ziata nel 18731. Mossorgsky scriveva ad un aulico: < Vo¬

glio non solo conoscere li pupolo. ma -i ff rateila rm i completamente con esso . Egli aveva gl* composto il Bnris, in cui aveva innalza¬

to la tragedia di un mimo di fronte

a

un popolo Ora, nella Koemteiiin, egl» po¬

teva costruire coralmente J epopea di un popolo I

■ [i ■ i • . * *• leni

dal critico e amiru V V Ktassov, u-aendo datlepiso dio storico della rivolta dei

Mercoledì ore ZI Progr. Nazionale

principi Kovansky contro Pietro il Orando un suo- bolo della lotta fra l'aulica e la nuova Russia, L,'azio¬

ne cor. qualche anacroni¬

smo d'opportunità, si svol

*c inlomn agli avveninien ti del 1882: i] colpo d: stale degli • Strielzy ., uno slra- lld corpo militare stabile t sempre pronto alla rivolta, contro il fanciullo Pietro t la reggenza della madie di lui: il . doppio regno - del fratellastri Ivan c Pietro:

la reggenza dello stato da la alla zarina Sofia, appoggia¬

ta dal Patriarca, da Gal:t- zin suo amante e dal vec¬

chio Kovansky ministro della guerra, con il quali ultimo pero poco dopo scop piò l'ostilità, Uno alla mo ¬ te decretatagli da Solla; la ribellione a sfondo consci vatoi'e c la Cruciata de.

. Vecchi credenti a cag della quale venne » t- varst guari nolente il ver ctiio Kovansky. contro i ri¬

formatori « . eretici latini appoggiati dalla zarina c trionfai:, al Concilio fi ti¬

tolo dell'opera deriva ap¬

punto dal nome di Kovan¬

sky e nella desinenza reca un senso dìspregiativo: In italiano potrebbe diventali?

. una Kovancinata » Eco ora. ueil'opera i; vecchio Ivan Kovansky simboleg¬

giare la vecchia Russia, i

• vecchi credenti., mentii il principe Golitzln, occi¬

dentalizzante *1: cosi otri; c di cultura, simboleggia Ja nuova Russia II protago¬

nista vero dcll'ojpcra appa¬

re l'anacoreta Dositeo, tì- gura in,ir.-loia capo spiri¬

tuale della -scita religiosa dei , Vecchi credenti ..

sprezzanti il mondo fino al¬

l'apostolato del suicidio col¬

lettivo Andrea Kovansky.

figlio di Ivan, è tipo Speli sieralo c vile. 11 persotiag- Bio femminile di Maria t?

del tutto originale: già in¬

namorata di Andrea, essa ò una specie dj Kundry.

sensuale e maga, poi peri- t-ia c pervasa di estasi mi¬

stica

Anche il libretto fu no- t evo intente ridotto dal Rim- sky. che ebbe 11 melilo di clonare al teatro la grande

«pera nraesóxsskistui Stru¬

mentandola. I manosciitri musical] muasorgskiani fu¬

rono ultimati nel IBI*) Dopo la morte del compositore, approntata la realizzazione scenica, l’opera fu presen¬

tata nei 1885 al Teatro Im¬

periale di Pietroburgo ma, contg già il Boris, venne ri¬

tintala tiii prima rapprc- illazione avvenne un an¬

no dopo in uno sala mino- ,. di Pietroburgo da parte di una società filarmonica, ma con scarso successo. So¬

lo nel febbraio 1911. al Tra¬

ilo Imperiale, si ebbe una sgna rappresentazione ed il riconoscimento per un successo Imperituro di quest'opera che, nella sua coralità concettuale e strut¬

turale. è I espressione terse più genuina degli ideali e della chic re buzza storico del > nazionalismo . musi¬

cale russo

». M, SONISCONTI

LA CÌKAÌNCKOL V

Il rocchio (folilm Schiin tmr cosi rollo illlfi ro sii dalli) l>olla Dal mal ina

I a ricca idtiritu di Adriano I.iwldt, specie nel (u opo I i operistico, è zeicpre zepnifa con inrerrsse e ovulo'

naM^/Mn tiri •'te (rfismimnotri ruitiofonicbe, cU«* uftii'io uieure/ia/iti* ripreso rial Teatro del l'Opera ai /?« ii.o ?tJ vuf# più reiette creazione, l,n luna dei Candhi, ed cna 'or*ritto »ti oro dei più pastosi «irti unie* <lt questo muM risto La grandula. eiastt\fi¬

caia opera da camera . t«i tir; a fin, liaifezcofa ft Vene

iirr nel

1932

Tratta ria un soggetto di Itu- carrio nacc^ell/. Topertt sx in¬

filala u otte! saporito crosta¬

ceo delie Mute dalumtc d*ri

fVltCriafiro che, «rroudu un'un notazione antica di afono .0 turale e asini tracimo .• noionrr della musica. La terni 1 è appunto ki ;na;;o d'nn jxiettr dolmotiro. tv riva ul mare.

I personaggi |iri»tdpn,'i detta vicenda .vono » (fiorarti troia*

1 lOfflit DflfvmMiro e Marchetto ostacolati ria[ />*'cchi</ gob¬

bo Schiaffine, che ruote itujniItrarr io fresca riderne fan ri‘ilio Un primo (Inetto ri'urna re e iv fatti r<* rrof t«» dot Cecchin ivit>o*tona, che p«*ro ha Ut peggio e »i ritira l>or-

!>o{laudo turi <nit» twirrcm^.

L’n ni*rn incontro drt yiofctnt x; concludi* con un rumo- tono oncia: il Cecchin inveisce imi Marchetto dichiara di u ? ut tendo innitcentemente uno royu?ia che odcrcu »»>

yraiueote. Svfihtvone furibondo tentu di ventre a tar't 0

tua, avendo Marchetto levata fu passerella, precipiin in uitìrr Lo ripescano con reti c corde: ir poveraccio e tutto morso e pizzicato da uno guaurt.vj di granerò le. P«*rc#i^

quc.vr** fairtrìNo la loro preda è necessario rh,» baimstma cauti, /f tt«*rcliio lo .cupi) fica, tua Paini a tino 4 hi e de chr egli rifìuuzi ad owt.‘ veHeiiu. Schiarane rinunzia a dirnfi afre’*..

DabiìaLna carta. Ora il travnanto amrxxor il àtrio, il trinrs*

piiUtfln di praric^** rhr. affiorando, mandami xtrer,. r;*

/fr.v.d e -’d offrono alle reti

Il vecchio, Analmente liberato, ni rizza e bnffr i

piedi

per terra, preso nel ritmo il’una è Ui dama

dafmcUcn, che trascina tutti n<*| tuo mtit-inienfo coxian*»4- mentr uccplefofo per diventare nlla fine, faVematUe vcr»

tigirtOM.

Sabato ore 17,30 Programmi Nazionale

li tanto Vito 0* Taranto protagonista de • La trafittola •

t

qui *Hl«

vasti iti <*0n Magnifico» n«H'op«ra film • Certrontol*

(6)

pagina ■

UN RADIODRAMMA DI DIEGO FABBRI

TRASMISSIONE INTERROTTA

l 'autore ha tentato di stabilire im più infimo legame fra personaggi inventati e ascoltatori reali

s \ -I.rfu rtiriirìdra mirili

§ È 111(3'rii. di urta fif(a

X i • ii« «-he Diego /•'db- hn ha .tteJO n rtg» uri riti

per i{ ratrtn-i, CMlitul-

•ri*, 'tu l'ùtiru, un nobile imunivo di rompe/r Ut barritati <*hi* frrtjttt’niffl»

'.inerir *•«'«*» rm\A-

ti* >r»v mtflujfiMÙ «. i*lit <t«twl*

f« (iii rh* f rttÀ.-rieìir, jurr Un ht lire tra personaggi in-

Sabato or# 21 Progr. Nazionale

.*rl iuti'O?latori reali, fra 11 regno dt*Na fantasia e rfUctlo anonimo, ni a rrm rrrJi», della renilo. uii più intimo accordo, una più stri-tln COIHpilcrltL, tin dia¬

logo eh? non gin terrornpu, ma ttMrlonta.’tm'TUf ri rinno- r*| r/timute il tempo della trasmissione

P*r raggiungere questo diti}*; Fautore .ri è valso di una lecnira espressiva originale, singola/mente a- der. nie poi nJ!a attuazione ffrtlMrmtUirfl prese e fio Que¬

sta udii vibra un problema rh'o fra i più xenfiti dat'Q coscienza maroV e lettera¬

ria *J*j 1 nostro ’«*••• pò: il pfrtCOKri il piu<fi-in. la rc- nptr>t,solilitfù r la punizione.

li rapporti! tra Ui piitzttrbi e lai rum: tema «ràiA baaio a<-< «‘aitare jxrrchd n'rm'c/.U rittissime, indimenticabili

'ttt morie tenera rie.

Nel caso nostro il proto- yonisfa actifMiO, è U.'i gio¬

cane, Renato Degli np**• i è. gl : > apepylovn, astiente ad u<i intimo amico, Arduino V ivt onri. un mopim#TMo pn*

litico tl'awinpuaidia. Ma una sera. d‘im provvisti. Re¬

nalo aveva con lidato all’fi miro che pii emù jrorfi da co hi PolUitit c Vefficacia del movimento, E eh*-, per r/nespi verso Videa, i con¬

fratelli c* se stereo, a*fet?0 r«M*Iuto di abbandonare }a ritta, la fratria in quella medesima sera favano Ar

I u 'fio aivL’a teniafo di op¬

porsi Era riuscito soltanto ad ottenere do Renato un ratUii.’iu) nella serata, pri- inii (U Ila partenza Dall'ora di rfuel colloquio. Ardui ito

\ irrori.1 r-ra nccnuparso per sempre È Renato la cut partenza, min ciao «»n la scotu pursa deiVamivo, era fmrsa troupe*ira era stufo * uri'isato ili averlo soppres¬

so Del conic avesse passa¬

to fa sera, non goprtta rrn*

uVr conto Gli alibi che avvisi tentato di stabilire

lessano sera presentato a xutf'affarli Ed appunto « fi/exfi «rOHo.fdu(l, a questi protagonisti di incontri fu¬

ll pittore Felice Casotti capone mutala settimana aita Galleria Co ioni»* di Roma jna aer e- di diaeqn. desinati ad illustrare le prin'.i pan trasmissioni radiofoniche. Ecco II diseqno realrrato dai oittore per l radiodramma • Trasm«s one interrotta» di Dieqo Fabon.

goc'i. se davvero cxistuuo.

si rivolge il giudice che dece condannare Re fiuto r che. nonostante le fortissi¬

ma prove indiziarie. QsoofQ (oh è persuaso della ntia

mifiepOvcfta. È a loro si rt*

olo* con uno straordina¬

rio. inconsueto mezzo, irt- NT -éiido il suo appello nel corso di uoa trnzm'retane di musica leggera, all'uopo interrotta.

Il microfono. effli òrere

tuc*rit# rias-ftivir

le

premei

FUORI i’AUTOHE

IL PREMIO SETTIMANALE DEL 11 FFBBRAIO - UNA AUTOMO¬

BILE FIAT SM C É TOCCATO IN SORTE A CUTELLÈ SALVATORE - VIA ROMA Sé A NOIA i REGGIO CALABRIA)

Eil *vrei «Il altri vincuori

p*r la tnwmùutonc ilei * /«librati. ipcr- Mioagftu prarafllalo: Mnrcti A4«. premio:

una •urtolrtftrfra Bbmcluna 113 cc mod pm inuoi: Rino Baino, olatza Murrini IL .111/23, Botarmi)

par la trarntUrtona dal le /«bbraio rper- rana^gto premiato Tronca Pro Clivo. pre¬

mio: in TrlporlJ.ro Jirmaiu T2|: Eacu- Ttui.A Buiim, Isola Rita (Veronal

par la tra. mattona dell ll febbraio ipar-

•uiurnio pmantato Staio Tbratra. pra- mlo una Lavatrice rlattriea BTH mod

C.P

a «na LarMatrira atptcanta CCS a 1 «parrotai Putta Fmocnco, Carplenario talentino (Laccai.

par la trai muoiono dai li JebBrato cpar- ona«cio prcwr.uio: Lomto Da Modici dotto il MapniRi-o. premio: ami moioiap- eara Bianchina IMS cc. mod. gran Immi:

Cupo Cltou. Gatta ILatina)

por la trarmunena dal li labbrata (per-

«maaclo preaoataio: Volantina Mattala, premio-un friporiforo SI ameno T 2): Pont Sn.no. via Mainilo i, Fuslsnano iBaveonai;

per la IraimiwioiK1 dei 14 iirbòmio ffHM-

sonadgio presentato DufUtio Bill, noto an*

.•he conte Colonnello WittuiTia Cody, premio, un# La nutrire #(#rtr»rn BTH mod. C.P e una Lurutairfcc

aspiranti C ti E a 2 ipauolt »

Wibi» Ancia.

CaMcllo 1 - B.

Venezia

*e del dramma, poi, pren¬

de la jwrofn Reuofo, iven-

< avdn, uno per nnot l suoi

xrT.ttPtftuij fey/TTritrUr:

e

CO-

.si, iiM^a pri*medifdZÌiin«*

/Un nat7àrulr7i**7ite, egli rì- t (i.’tlnlfxcce !<i cero sforili di (luetici sorn, /a sua storin

Ed emerge, nel r«ol tù’ri lineamenii. la eua coi¬

va, d suo rimordo. Non dell amico egli è responsa¬

bile, ma di una donna che m timer a e che. quando seppe (feti# sua definì tira partenza, si tolse (a vita ii/a, j>er questa colpa, il

•ributtate d«*t giudice noti iiurt giudicare, ed II pro¬

cesso. ne I/o sua sede lega¬

le. ha fermine. Il erro, |J (fe/lntltoo Giudizio. avrà luogo in più affa, direna sede, mentre tl ;»rocg*jiso vpj^iitcrd iwi ptcìcabilfnenlc r-’a/'a coscienza di Rtfnafo »».

Insieme, nella coscienza di tuffi <|urlìi che rie hanno ascoltato fa drammatica

< .Tpojririone. .

Concerto sinfonico

diretto da Franco Caracciolo

i

Venerdì ore 21

Programma Nazionale

• I cuocerlo -infonieo torinciie Che (lirlgerè i] Maestro Fri*nro ricciolo vonerdì d iìatko |x*r il Programma Na¬

zionale, ha in programma una Sinfonia rii Mozart, tl uSecotido cnnMtto per orchestra di Gof¬

fredo Petracsi r LI CMttflO »n si minore p-r violoncello * or.

chcsUa di Dvorak. In quv^'ul¬

timo s: clan«mtori wnllst.cumvn*

le al viuhmcetlìosUi A Jmiukto.

Dt Mozart verrà e^*f» ni-* una delle «ih: più bolle sm/imle:

«luella conti Asaognata K 3.18.

Quirvta t:nTonti è In do mag¬

gior* eri e 1*ultima di una -ve¬

rte dt tre cncnp<»sl*ÌAim dell®

atctxa fr-rma che Mozart strip-

se a Salisburgo tra Taprl * rtr-1 ITT» c la scosto del 17841 esatta*

mente I K 318, 3IJJ e 3» K*

dunque un lavoro della piena matufftà

del

musicista tutisbur.

nhe*e: Ui quegli anni infatti MvS irt ÀVi-va 2.5-24 inn.: pechi uni dm che nella stia breve vita, stanno a s'.Htvlficari- l'etA

mudi#; egli infallt mori net

17!»!,

.1

Iti anni Questu S>.-fu.j fi vi compilar di li^ teriij;- AUr- grrj t?ivoce. Andante dì i/wUa.

Allegro rilette In Cono* seconda Muri-ero del programma troviamo uo-i corti*

posizione mollo recatile ili Gof¬

fredo IMrassi v

il Secondo co«cFt» fw>» rjnhe-

^f»r/ L’Iljutit/e

crm|Ki«itoiV

ib».

- • ■)

ii-*l S»51 por fori JMgt.ir» . v«ju

1

inuquestuili anno d % -ta del¬

ti Ravlejlcammc-rorehc-iirr che*

ri:. Ih gu.d.1 del r-L.« -irei-

loie c animatore PauJ Srtchvf, compie preziosa opera rii rilf- t isione delle muoiche conlcm- l'orutitre con>rtìtwionand*iJ* .il

•.ari imitici eli. naliiratmcnte scelti tra . piti ragmtlcntivi del r.natro tempo. Quost'» Seoor.d»»

« i.ntcrto di Prtrassi c ui.^ coni.

L>r.S3/ionc di noie pmrtoAtO considerevole e posniede

uria

struttura ithUDeilklk cliv c<>-

•m ui solito, è (il gì.inde chVÀ-

• e/cù ed t-qjillbrlo. Si divide nei

fteffueri’.i movlin#titl

Culmo t sereno, A tl coretto frnnouilfo.

Morto cofmo, Previo.

Nel prizo di cIiHbD# po.

r. u uno dei concert: eoUst ci

p ri importanti, scnttt verso -a line del èecvlo acorRéi e preci- -amante 11 Concerto per no.

loutWfo a urchestra in i mt*

mire op. 3<R di Anton

Dvorak.

In questo Concerto % ritrova ,:na dovizia rii triti* melodi¬

che. ima nUM-stita di «muchi -trumentUL. un a fritto pratico

che

hanno

riscontro

per quanto rguarri- questo autore, solq nella Sinfonia del Nuovo Mondo.

r

Per la ffipmti*

rione del li /eb¬

bra io i perso.

rt»C4fm p itHc r.- t#to: Napoleone

Borwtrinrf», pre¬

mio: una moto- tWm bian¬

china IH cc.

mod. gran (ai.

M): Pwotta Lui- ai. vi# Trieste n. tl. San Giu¬

liano Mllnneee t Milano).

SCHEMA Di PARTECIPAZIONE AL CONCORSO

Tr»sm*Sfion« del giorno

Personaggio presentato

Rad oabbonato solutor#

(v»*l

(cofirome)

(<o*un«)

moiri*)

• provine»*)

Qvesto tagl andò dovrà essere invitto - possibilmente

incollato

su di una cartolina postate

alla RAI RADIO ITALIANA «c FUORI L’AUTORE » • via Arsenale 21 - Tonno

(7)

li apoi detti* Selle sfondo d««l« vie caratteristiche. tra i panai ttev» s'Innilia La ciminiera d, una nuova fabbrica.

* v ietta inchiesta fa parte- I 1 di quella serie dt doru-

% menta rioni che vanno coltri il titolo generale di < Ot¬

to anni dopo • Vogliono nio- sri*r«> .«gli ascoltatori quanlti hi;* si.«tii fatto in Italia «* :d- rt^ltro, dii tali ad oggi So¬

no giA andati in onda docu¬

mentari ed Inchiesto sul Po¬

lesine «• sullo Francia. Adèsso tocca alla Campania.

Poi Sei* al VolturnO ».

U> <!»*«erlXWme di ui viaggio ti radiOCtonista Paolo Valenti ha evitato I pezzi grossi pe»

avvicinare coloro che, seppu¬

re di posizione piu modesta sono dirottamente impegnati nei Vot i problemi. Personaggi interessanti n caratteristici qua*! tutti Tra questi, una guattita comunale di Pari’.uru.

che l’ha accompagna tri nella saa v sita »»!ll scavi e '.ungo le amiche mura Qui. s’é in¬

filala io un cunftcnta che filtro mille anni fa serviva all'eser¬

cito assediato por lare delle sortile e attaccare il nemico negli accani pannenl». v in

quello strano * audilorio »a- dicifnnieo » ha rifatto tutta la vtnna passata di Paesi un.

dalle sue rovine agii attuali l.-.vor» di rtpnsuno

li viaggio dt Paolo Valenti non c «tato lavorilo dalle pre- vwmj | meteo: «logiche Ila avuto a che fare con un vento rosi forte da costringere gli intervista* t a parlare ni mi

«rrotono riparandosi il volto dentro i risvolti della giacca Ma appunto per questo for¬

se*. l'inchiesta ha conservato tutu» il sapore della verità * dell Immediatezza A un certo momento, radiocronista, tec¬

nico c macchina di regi h ira-

«Ione yjno finiti in mucchio dentro II vagoncino di un®

ferrovia Dewiu vi ile die n ha scaricali, imbrattati di fango 'topo un viaggio per la cam¬

pagna. davanti a un Ingegne¬

re « ce pareva un abitatore delle caverne tanto era t r^.-

•andato e ivn 1;« hai h^ lunga

I. inchfeata e di giro largo, e accanto nilu teria documcn- lAflont non tontu-ft di racco- Lj cernita dell*abbondaotc preda appena tolta dalle reti

PAGINA 7

OTTO ANN / DOPO DAL SELE AL VOLTURNO

/ faggio con il microfono dalla iattica l*aestuni ai eccelli arabi della Libia finiti a !\apo/i

INCHIESTA IH PAOLO VALIMI STI LA CAM PA N IA IH OCli I

7% Mg11'

Squadri di operai » lavoro In una zona di bonifica

gliele qualche elemento d»

curiosità Dopo l-'aeài urr.. ec¬

co. od esempio, una autentica sorpresa Valenti é ondalo a scovare una delle mettesti ino plv» singolari, crediamo, del mondo E‘ comporla da ufi cantante, che ha due denti no¬

li in bocca it* pei di piu alli¬

gati) c da un contrabba^su rappresentala da Uh lale clic - diciamo — lancia violenti getti di udiva a tempo, den¬

tro un orcio di coccio riso¬

nante Dopo, il i adiocroniBt)' è andato a travate I pescatori del buso») Tirreno. In gran parie campani, dio dopa f.«

dura lotta quotidiana sul ma¬

re. s ai lambivano «U centi¬

naia e centinaio di gradito per li-ggiur.gei** le propri' tane appollaiata cnmt aquile sui dirupi del golfo di Amalfi

Il microfono ha corso le strade In costruzione nel Bc neventano, è stato nelle zor.e di bonifica di ricci* iniziane, ha visto nuovi acquedotti, r entrati» In Napoli Qui. ha c Vitato II «colore; sarebbe sta¬

to troppo facile, troppo usato Paolo Valenti ha scartato la Napoli dogm giorno, del tu¬

risti e degl* inviati spec.ali per andare a scovare I vec¬

chi arabi della Libia, finiti chissà come In Italia, che vivono hi unu modesta pen¬

sione In uno stabile diroc¬

cato di l’uongrotta. Uno d»

questi Ubici, con contmowe parole, prega Iddio per Mia- l a che lo ha accolto.

\L l’inchiesta finisce con questa preghiera: • S? Die vuole, io commino sulle ac¬

que. Senza di lui non si è certi di campare ».

NOVITÀ DI TEATRO

Un ponte fra il teatro e i rad iuascolt attiri

lyrovltft di teatro c* una rubrica die da una nouai teina H ì d’anni ctm brevi interruzioni nei momenti p»u acuti della guerra ha gettato un ponte fra il teatro e I nostri aacoltaturt. La rubra a dovrebbe essere puramente infutrnntivi».

ina poiché ogni vistone delle cose dipendi' da determinati modi di guardarle. In r*ottà no. __

Ut guardiamo COI» In vista I

Prisediamo E primi <1 Cloyedl ore 14,1S lutto, r.i.n et rjem.. di vece- I

.re u tiatru come puro pJ« ,

Programma

Nazionale satempo o mestiere « mdu |__

, ria v inibizione soagi .'ita.

u consorteria 11 teatro V*fO * sempre «tabi un nr\aagg|o dal paleocenico o dai pah tu «t pubblico pn - ^i • g*«*ci. per tutto il Medio Evo per gli elisabettiani, per Mnliift. per floldoni N"-.

v dunque neppure polemico dirci quasi thè Se palrmitn e t é proprio involontaria) il fatto di conaidctare alcun autori sola Ki horzando sui loro x herzl o. al contrai le Investigando con amore e rispetto, quello che hanno voluti* dite stano e non

• i stano riusciti) nitri «utori del nostro tempo, «-he cercano di riflettere una Inquietudine un tormento •ie’a:ign«rlii un costu¬

me, una società: In ncMttra.

11 testo è il im no vangelo, persuasi titoli v che non cé uri.

senza strumenti perfetti ad esprimerla, abbiami» sempre gli orecchi le*M alle voci e alle intonazioni degli attori, e occhi»i al loro gesti ai loro movimenti ai loro costumi alle scene che occupano, alle lue» che li Investono Crediamo che non «»

una sola nuttlH rubrico dove accanto al testo non «I siano dedicate precise annotazioni ngh strumenti < he lo comunicano Negati allo * spettacolo per lo spettacolo*. «Un logia gratuita c creativa, alle troppe complicità. Inventate da tdlU* le decadenze, slama rlspetUiglasifni dell» spettàcolo in quanto wpresfion# di un testo

Infine, Un troppo disincantati dtt un pubblico che frequenta I nostri teatri, che non rappresenta né una cultura nè una classe diligente, né un popolo, aspettiamo il momento che il teatro magari su una piazza o in tin’autorlmrsaa. o dovr vi voglia, torni a far piangere o ridere qualcuno Frattanto Infor¬

miamo meticolosamente, e coll la obbiettività moggio» e che et è concessa di tutte le cose del teatro che succedono in quest.

momenti. K"ZO F*"**"»

(8)

TACILA I

D .-lL'on«>ue«bo£ift(o Mini, noe J Valcocy ni »«

che giovane, lnj{k-

*e, ohe hu ^cxttUi fiutiti rltver>nte ed intelligente entri mirila »• rhe

1

ti foli»1 de CJ*

4

itic*r di G riiudoux •>

vst.i iini.3UdlLi in

Arorri- cj iUiuvervo J;i -siili trodu- /:u»n«v Nel - Wfit/p whu la thè thratr guida Inglese de]

ti

jtn» conVtnpnriiTico, r è U i>* uinii d: quel • Ly- nc The* rr., in Hi’mner*

MiiiUt dove nr| l'Ut» li»

• ( ‘•»nt|>nn.v ot Fuji h • prc.

srntu pvi u tir luta volta Tiif Thracton tìntacs. £' un

f (.'.itili c«>n poche cent miti •

di |kw;i td invitfi a per»

vare eh* ciucila commi di di

lui

giovane.

.1

l'ecitat

»ta giovani, ubbia coatitut lo uno «pcttaculo di marea prettamente studentesco Se a questo aggiungiamo la confusa diffidenza <• l anti- potia che gli ex studenti hanno per gli autori greci, è facile classificare Le m ralle di Tracia come una spintola vendetta Proprio dal più accreditato cono-

•cilorr italiano di Valene?, Gigi Cane, è data una tale

l MA «SRIRII OSI VENDETTA»

Le cavalle di Tracia

\«’i tre ;ilti Hi Maurice J. \ alone» il buon (nove .scendo rii nuoto ituirniini|>o |>or ristabilirò l'ordine

ir,viprrtixmnr del feno- i> unii da>n piu- lin- lerpri’laiiom- s :i mi n'.ica I vii,, a noi p até |w: <i e i he qn -sti- eurr.n'cu1 -;i non na un puro arto di t . volta rontrn i| teatro gr. co. Il quale ne è tu. causa ma tome origine diletta c non come sorgente di reazioni

Preciniamo: è fuori dub bio che la trugL-ilir. greca non pur identificarsi con quel liceale ricordo ni pa¬

dri che uccidono le tiglio r tigli che uccidono te madri, il tutto al suono di versi incocnprensituli. .sotto l'ac¬

cigliato implacabile sguar do dell’Aninke Ed inoltre, Bachilo Sofocle Euripide non sono l’uno simile al¬

l'altro. Soffermiamoci sul- : ultimo arrivato della c *- .ebre triadi', il quale -cr - ve per qun greci cui i nuovi sonami banco tolto ugni delire/» e fra c a nrl-

Martad) ore 21, Progr. Nax'oaal*

Il M" N.t><>ltone Anrourzl siriqeri concerti) vocalevitimentak che uri Ireos rise lvn.il’ a«e ore 21 dal Proor esime We/looele

la tradizione. Il grande trageda. ad esempio, ci mo¬

stra un Apollo il quale non neoce a vincere — in fa¬

vore del re Admeto — ]a Morte, poiché le Parche non tot (erano pressioni di sorta r tutt a) più possono concedere che altri rim piazzi il re nell'addio alla vita. Ma la stessa Morte, più potente del iLm Apollo, è a sua volta vinta da un mortale: Ercole E facile intuire come, da questa evidente proporzione di forre, esca diminuita la fi¬

gura della divinità. Orbe¬

ne: lutto ciò s. rileva Ilei- l'Aires!! di Euripide, td e proprio da questa opera stavamo pei dire: comme¬

dia i scritta ventiquattro se¬

coli oc sono da un uomo che conosceva il dubbiti, dal priiiin autore • modei no • nella sturin del tea tro. che Maurice J. Vaicn- c> Ila tratto lo spunto per il suo iavuro Paralleli e confronti sono spesso ani.

palici, pcricnlosj ed inutili;

non ne faremo Diciamo vo¬

to che il * tradimento • del postero è più apparente che reale.

Mentre rAlCesIt inizia

con la morte della sposa di

\dmeio e termina rtm la restituzione di questa alla vita mercé il «.raggio e la decisione di Ercole, ne 1-e eocalte di Tracia la vicen¬

da compie nei tempo un arco più lungo: la cornale dia si apre infatti con il ritorno det re da una guer¬

ra fortunata; segue poi lo annuncio della prossima morte e l affannosa ricerca di un suddito o di un con¬

giunto che sostituisca

11

morituro nello spiacevole viaggio. Ed ecco il sacrifi¬

cio della sposa, di Alccsti.

1-a donna, rhr in Euripide aveva salutato ta

Vito

ter¬

rena — diciamolo franca¬

mente — troppo rinfaccian¬

do .(ri

1

altri il suo gesto, é restituita al mondo da quel - imi pel : rene di Ercole. Ci -ara ria stupirsi se essa vanterà diritti e reclamerà onori? E Admeto, vicino a quella insopportàbile mo¬

rii)*, nsm dovrà pensare prima ed esclamare poi;

• Fosse ancora all’inferno

.7

Chi ri Va di mezzo è il liovern Ercole che trova al suo ritorno da una nuova lattea, quella delle ««valle

•ti Tracia, la reggia sotto¬

sopra e tutto • per colpa sua •.

Meno male che gin i aceri hanno inventato il deus e.r machina Maurice J. Valency

*0

«io serve scti- ... falsi pudori cd il buon Giove può scendere dall O- li :;po a ristabilire l'ordine.

Un ardine convenzionale od illusorio, s'inlendc: l'u¬

nico possibili' su questo nwndo. •- m.

VENT’ANNI

\

row rsvem/ujrt potui*

e/tattimre iti fru smissiene del 5 ft»t»

brino, con le rispedì*

rcJutuft? al nono aucnto I «

quatta

pro/ensùme

>t

<4naie mestiere avite de¬

ciso di abbracciare netti»

»). ia riessa avr * luogo oiuredi 5 marfr

(j. v La Commtulrmi Giurix alrìcc terrò conto peraltro, «wluirttximrn'c

dei testi pervenuti enim iu

scadenze,

a suo te t

po /Uàtnta, del 30 Qcn

nato m. a.

Ecco i nomi dot vino*

ioti «li alcuni prrccdenh ronmiài :

Quarto \ tini-orso• labri olfcrti da IL» Edi¬

zioni Radio Italiana:pei L. 10 000 a CwvaIc* r.iM- hm Ki.m via delle Stre¬

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DOTI MENTA RIO GIORNALISTICO

UNIVERSITÀ PER STRANIERI

Slutletili di ogni parli* del niomlo alTrafellali « Perugia

m «torr rubre, giovani (il c»tfai parfe <ir C menilo or ri l'ano a Pe rupia con aiiu t*asi- iffiU tu »n irto e il deiuirv necessario pei pan,ir»* le uuee e ulcere in una motlrsia pr.'i- sic.ru Sono scudetti» La piccola, aulica città vede »l numero dn sitai ubi*ant% crescere di colpp fii nulle. miilcoKoceuro.

dugiwild. Vestono fu («ite le fogge, atrjxtru-ngoiut alle piu iMieif nuze umane

Glt studenti deirUnicrrstta per iVanlen di Perugui tanno litrtyhi ciapyi per «rrUnire iw ItuLu. Giungono da! Giappone.

ciaL' Aryenrinn. daii Honduras.

dall'India, dal Sud Africa oltre che daii'/nahii- tcrra, da ufi Stari Uniti, dalia Trancia e dalle Germania. A Palazzo Ù al lenita — dorè ha sede rArenco — *e ne fa la statistica In relazione alla nazionalità.

L’UttiverwUà li raccoglie, fi untare, ne fa una

*oia ruimyiùj II grò*idr Ueitie di un mondo di ansici rbe nessun con/ina rf iride, tni>e a Prm- yta, flore fniyliata di gtonani imparano un'ur. - ca lingue; l'u al tatto. L*U ntversxià jr« impegni, nei >*r:odo di tre me ti, di inicgriir loro u

•cnoare « ad esprimersi correttami'Me nel no¬

stro idioma. Si scotte il metodo ormai classico- tnodemo del Gearnieri. arricchendolo di corsi

* perfidi dt storia, d. filosofia, di economia, di musica

r

rii • alfa cultura * Le più eminenti per tonalità del mondo moderno /anno confe rrnte o danno lerroni parti colar: problemi

che powiwto tnfirrr.Txarc gli stra¬

nieri. L'Università di Perugia.

in questo campo, è la più at¬

trezzai* d'Euroita t una delle più famose dei moudtj. Ae è rettorr il sol tose gn> torio Vi- tebirj, pro-rettore. fi professor ProsriiUti. Qliandr» i r-or»i sono termi non, i giovani ospiti ri¬

tornano in patrio. Ma in loro rimane il H lordo defili a Ila A diManza di unn? cd armi arridano a PalarTO Gollenga lunghe ter tare di salute, di rimpiatuo, che esprimono ti desiderio o muri tenere i contatti, d» non operare uno drgfi irjttnrnerei’oli /ili ideaf: che, da Perugia.

I vano ri.'alia <m paesi di cinque continenti Ognuno si rende conto della funzione alraor- din arte mente importante di questo A* eneo e delia delicata reepoiutabilrtà che grava su chi

mi?

tiene le redini. Ebbene Sergio Za co» é w retalo a Perugia. €’ stato nelle aule dcU'Unt»

Penila . Culo rspprr^cMante revntilema detta città

rersità (radiocronista tra gli studenti che. non ne conoscevano il segreto), ha vissuto gomito a gomito ccxr 1&00 giorati» che parlano lidie le hngut di questa W'nt Nc è venuto fuori una i tv h: et la interessante.

Interessa u!r perché può dire a tante persole, che forse Pignorano, quale senso di fratellanza intemazionale scaturisca, giorno per g*orno, da questa t/rritiersitd che ciré con l'aiuto di furti:

dello Stato, degli Enti, dei prt*«fi ckfcKfi»ì>

('italiani o stranieri che siano) Perchè può dimostrare che da Perugia la cultura dal urna s x diffonde come fona viva ed operante, olirne n*

rata do un ambiente fatto di amicizia e di xtvvui.

REMATO VETTURINI

Sabato oro 22,30

Pio gromma Nooioaale

(9)

mm

.v»v

Un radio-ronianso di Castone lonzi

L’IMPRESARIO

Una gaia pagina di lutto riposo nell'attività prodigiosa di Mozart

Le vicende artistiche e sentimentali del musici sta toscano attraverso le Corti europee del 700

g 1 («Alone Tunzi hi I P sciato da pane. Que¬

sta volta le lunghe frri,» dei suoi iadiodrijrin>i

*»»a!h ed Ha ‘dritto ori le Radio un'op^rn di nuovo venere, un romanzo in co»

).i musica è talmente futi*

y.i<:fili■ rln poterai co lapide¬

rà re it personaggio pii» im¬

portante. Le* vicende arti¬

stiche c schUnicntaii del Bocchcrinl vengono com mentale, accompaunate e chiniate dalle musiche del-

tvtizc e tirila -ìncompren- Mutedi ore 21,1S sia*, ienta corrodersi, min- Secondo Pnfnmnu

ia

alterarsi. Ha calpestato

il fango di tur mondo pel - - - —- —■ - — - tegolo, avaro, inorato senza

riportarne la più picco Hi macchiti, si à immerso

xjern /test, ale e intona,cara di dicci corti che lo ammira- nano «r»me mi miracoloso giocattolo. **n

2

a addormenta r,;i

?ief remilo dei l’orto

Lo musico di Mozart brii'Ht di luce propria, di una luce ricreane chr propiene dalie tornenti misteriose di un, mondi. metallico; ha lo sfavillio abbagliante delle pietre preziose. Io logicità incontrastata di un discorso v**fello, il fremita di un ciclo invernale pieno di stelle 11 ’<■**•

saggio che ci ha lasciato fi rivolge a ciù che *' Ir. uoi ime*, ordine, misura. Ci rammenta u>i pormi;so perduto, un jtomdiM/ rumut i ui rum abbiamo io serena calma rii ricondurre il nostro spinto. La espressione rf* Haas ini!

Beethoven e if ino grande composirore del mondo ma Mozart è l'unico . parlo deli a Insalalo modello, del cor*

rettori di ItiiV le *n/itsi, le Cwaveraziuni, le inutili c.uibe*

rance, di colui che ni di sovra delle test itti oh tante dei- i'nui/iij in fotta col #>rot>rio destino, seppe erigere la pro¬

pria o/rera. la mi grandezze e eternità non prendono nulla

a

presi Ut» dalle circostanze est-erion; ila un piccolo /«ito noi arale e inconcludente p w> «oltre r stabilirsi nelle se¬

rene regioni dove (ulto fi trasfigura

L’impresario, opera in un alfo, scritta nel I7&0. a tren¬

tanni, dopo II ratto dal sonaglio e prima delle Nozze dt Figaro, sembra una pagina di tuffo riposo weMVurhntd prodigiosa di Mozart, Dopo una bellissima . Sinfonia , fllcvitf urie e km terzetto intercalale da recitativi par'ati, come nel Ratto dal serra¬

glio. ^e«furto vicenda; una scena che si svolge pud ca¬

merino di un impresario durante iaudirioue di due soprani in ccncdrmuv.

Naturalmente ognuno di esse si crede perfetta e schernisce (a collega scura ritegno L'impreserie am*

moni* e che m arte n«s- suno dere singolarmente emergere ma contribuire al risultato d'assieme, al tutto, unico fine che ugnano do¬

vrebbe. perseguire ver il trionfo delta musica e del- l’arle Le canfanfi conti¬

nuano gli scherni e dimo¬

strano di tion intendere le gaggie parole dell'impresa*

rio Alta fine compare an¬

che un basso comico che si autode/fniscr senza compli¬

menti Il primo, il più bra¬

vo Semplice parodia, come, si vede, che Mozart tratta con (tonarla ironia e che, in tondo, non è ,*h* una sm sa per lare, come tem¬

pre t delta bella musica

L D.

Lunedi, Mercoledì, Venerdì o.e 19 Secondo Programma

lo

stesso autori e da quel¬

le dii piu grandi composi- lori del XVIIl secolo. Su 10 uri 1743 a Lucra e speri U’Ksi nel 1806 a Madrid, Lui.

a'i iSoecHcrini pag&u dalla sua terra di Toscana a Ro¬

ma. capitale dello Stat««

Pontificio, dalla corte di Vienna a quell: di Parici da quella di Madrid a quel¬

la ili Berlino. Grand urbi principi, re e imperatori ruotavano intorno al no- rtro protagonista che nello sfarzo delle più potenti cor- i europee è panato senza cupidigia di onori, senza hrama di guadagno schivo e Umido anche davanti al¬

le d»mne che lo adoravano E' tanto timido che noe ai librila neppure quando In ragazza che? t*gli ama c che voleva lare sua moglie sposa invece il fratello. E*

11 grande dolore, la gran¬

di- delusione d’amore che sp:*.gr per sempre nacche¬

rini sull»- vie deiJ'eflilio.

sulle vie della gloria. Lui gj XV r XVI, madame Di.

Barry. Voltaire e Bea untar - vii ai». Ut- Carlo di Spagna, gli Infanti, hiierico di Prussia, llmperatorc d’Au.

stila. Napoleone e Lucia no Hnnapartc, sono fra i personaggi di questo ro¬

manzo storico-musicale, che si sgrana giorno per gior¬

no intorno alia vita di un

Lutoi Bocchetmi

uomo ch< aveva uria sola inestinguibile passione’ I*

musica; una sola ragione di vivere: il suo violon¬

cello

Dui primi anni del!‘in fan zia airultimo nuserai»- do periodo è la stessa mu sica di Boccherini che. at¬

traverso lo -*»ue creazioni multiformi, accompagnerò i i adio-a&coltaiori lungo il glorioso c doloroso cam¬

mino percorso da una del le maggiori glorie musica li italiane Disse di luì un celebre critico francese

• Se Dio volesse parlare agli uomini si servirebbe della musica di Haydn; ma se ascoltare volesse della musica preferirebbe quella del Bocchenm •.

E parlando degli . adagi . di I«uigi Bocohertni. che so¬

no tanto malinconicamen¬

te soavi, tanto impregnati di sentimento e di dolcez¬

za, tanto semplici e puri, da sembrare che in essi ai fondano, come si fondeva¬

no nell'animo dell’artista la fede e l’amore, il Ber¬

ti ni ha scritto che eft«i dan¬

no l’idra della . musica de gli angeli ».

Il cremore «* lo tua mu¬

rice sono I due grandi pro¬

tagonisti del Romanzo di Boi chertni, che Gastone Tanzj ha scritto apposita¬

mente per la radio

L'ARLECCHINO

TEATRO A SCACCHI

A CURA

DI Kll M 1 I. DO (KAVtlll

SENZA MALIZIA

l il titoli, tirila rappieseMfaatmr tir gufilo tra!,» tifiti,à ai suot ascaMatori la ina del !• mano 11)5 i. olir • •• « rutta—io ahimè itene a postotelo da urna briosa , N1 media d, Georges Feydeaa. il tilolc della fimi" '* ometti

per para dimeni,tania

(10)

IL PICCOLO NAVIGLIO

Canti, gr.«u sorrisi «vanto*!! di fazzotetti, si «carni» ano fra la tolda t la ba*r*tna. tra ehi parta «

chi

resta,

•qn* «olla «he una nave sta per pipare Ceco qji a' gran (*>rr piato I ■lltq*i durino e i passeoqcri di

• Fittolo Navigli©*, *n onda ogni mercoledì, alle ore 20,30. su» Secondo Programma

ORCHESTRA NAPOLETANA DI MELODIE E CANZONI

DON PEPPINO È LESTO DI MANO

\nrli<- lontano tini |io<1io il \1° Ani'poUi “ci sa fare,.

Pudahco interesse

Sono -in ned-co .- p* r minimi pitiiessìoual: t or¬

re ptUtrr stabilire un coHcgijtiifinto rodiotele/onico fra il mio aiutilo e Iti 1 ".o (intnm itura f'Il i pilli iruforir*

Janni?. iH Bi

Lari. 251 de] c'exiicv 1 *os-'/■ dice in propositi): • 1-’im¬

pianto e l'cscrciziu di stazioni radioclcttriche llsse o mo¬

bili ad usa esclusivamente privato può essere concesso, purchò concorrano racioni di pubblico interesso . Per ottenere la concessione bisogna forno domanda al Mi¬

nistero delle Poste c Telecomunicazioni - Ispettorato Generale celle Telecinnur.icaz.lom • Divisione Ite:in - Roma. Giudichi lei, prima di presentare la domanda, se le sue 'azioni professionali hanno probabili te d'es¬

sere eonsidcrate come ragioni di pubblico Interesse.

Uomini e donne

. Quoti sono stai: f/li «ryoiMi'hf, fratfafi da li Convegno

dr*i Cinque dcU'l e del 15 gennaio? » (Paolo Corazzi

Il primo gennaio ìl Cunerpnt» dei Cinque non è stalo trasmesso perché giornata festiva. L’ttrgumento traitelo il 15 è stato questo: • Per quale ragion»* la donna che ha raggiunto la complrta parificazione dei diritti del Tuoni n.

ru>n ha avuto pari riconoscimento giuridico «c quindi eli co-soci alci nel governo dei}.'» famiglisi? Il dominio bi¬

nato come fu nella repubblica romana era forse meno proficua di quello singolo? . Alla discussione pari»?cipvi- ront* l’onorevole Mary Tlbaldi Chiesa, don Battista Guz- zettl, i] prof Francesco Messineo. l’avv Guido RaJTnelti e, come direttore del convegno, Evirar dio Momigliano A proposito del tem.i trattato in quel convegno, v ricor¬

diamo una battuta mordace dt Bernard Shaw: « Quando alle donne sarà riconosciuta la parità di «liritti e «li noveri con gli uommi anche nel govcrn«» della casa gli iiiuninl.

Analmente comanderanno di più •

Domenica ore 17 Secondo Programma

n

d gnu adotto. tappino AnepeU II) «don*

che ora. j Nupul.. precede coniunernente

il ut-. nomo é venud' mollo tempo dopo

era. com>g1« alesilo eoufeoso. ito po’ lesto d

• Kb scappava apeM*» c

volentieri Poi. a pentirono, »t# sempre troppo t.»r*t*. ormai oro . nctut.; • osi prRjRUi per chi r'c-ra capitato I’ et* questa ohi fa in • pxrM- mlanncntc appozzati;!*’ n Nr.

poli, dove La • dirittezza • d:

un uomo, e cioè la «uà infoi lernn/o allo benché minima olfeMi vu-ittu'see Tesutto me- del sui- luemiò e della ima popolarità, fu «rcotripa- k’i-atr =-1*4 al Con sei vfctnrlo d

— diplomi m violino». Ala. più

tamil nel rair.pc lirico In cui debutti come violinleU rd anche comr direttore, guadagnan¬

do*! la benevolenza di Mascagni: sia infine, ncU'amb <nr* dalia co»!detta musica leggera dove Kit BchiatTon, erano distribuiti più attiva mente dal nostrp* blonda m nudata, ed eram altre-»! più mer lati ohe altro-•- Perché • »m blrntr infido e periodino.» e IlilogDa farc-bo te mere prlrna d fareil amare

A guaritore ora. U mano di Don Pepplno una mam- cràsaoccla ma nervosa, ma affli*

una mano che acca rezza ptù che dirige i» 1»

melodie napoletane vecchie p nuove, nm ergerebbe al «un (tassato di burrasca K u fondo, la mini» pacifica i* in urente rt| un buon borghese partenopeo clnquAMadue ar.n:. cento chili o p»«rn meno una tranquilla sll’Areo Mirrili ed una moglie tfeinsa quanto basta *ei rwnpJacrrr alla Vanita del marito «enza dJven- la-e tirannica K’ una mano abituai.* al lungi, lavoro «lei piano, alla paziente annotazione *u;

pentagramma Mano che non si riesco ad m macinare proiettata poh moto fulmineo, «u;

volto d'un avversa' troppo incoiente

F

perché

not pure capace di aberrar*

una mazrat — rhlarrsce Don

Beppino,

e mo»r*a un segno che ha sulla frrnte da tanto temi-- di mazza altrui'

e di

riflcsao

gl

pensa a

quella

che in difesa e Jn offesa, roteava lui, quella volta, con la stessa mano che ad ra¬

se dopo gl (Tatto prolungato esercizio, trae con tanta perizia dalle musiche della Canzone na- poh-tana. | tesori più nerbi e nascosti

Perché I>nn Pappano questo ha. soprattutto, cha lo fa caro agli ascoltatori d( tutta 11*21*:

una insuperabile abilita di cercatore d oro Con lui. i plonirr. <li questo fantastico • western • sono | componenti della sua Orchestra nap»

le tana di melodie e canzoni, wno t cuoi lo

•ue cantanti: Pina Lumarj, Grazia Grcsl, Vita

Valeri. Domenico Attanasio. Franco Antonia Baimelo Seririo Drutu. George Ciré ttm lun beliia nap<fletam* ». e flnalrnentr quel Mimi Feriarl rxilomJhtsItm» che é ur.

po' ij Sa nolo Panda di questa avventura inutUCdlt lidia Radio di Napoli, eppure ad Udirne I» voi* attraverso gli altoparlanti le immaginereste smilzo od agile come il paggio del Dura di Norfolk Diventano, Ir canzoni uopo telane ri ogni tempo. •> npc eie quando da lucenti pepite m tr_n ulano ir oro lavorato menili i>t*r i nostri «ugni Airijrht delle tlOttrt rojiJ.nrr»- r»‘r. ìi no p*:rò anche delle - nostre allegrezze: c mentre inteneriscono II l'JOfe, da -in momento alTaltrn lo fanno scoppiute U schietta gaiezza D^ndo cioè un im*| ^ef- fune .ii cattivi pensieri lanche se damo- ri*) ittravcrvii la 'nano s.cura p ferma di Dl* Poppin.» -rhe l'unu* abbiamo detto i* sempre stata in po' lesta gì salvi chi può

Più e meglio

. Ogni collo fllf jrnfo |«jr)or<- di riKciri» « pili pnlf-nB

*(a:kini radio c<>«,-ruil.- re! ixwlro Paesi-, me nr rr.-liryro Vorrei, perù che la HAI non dimenlii-iuxe !é eondirroni di ascolfo non ledei di noi oennres, , -('.ifin Hiinitta - Genova>

Propri, 'ultimo Giorno dei 1»Ti2 entrain io fu- jione ut nuova emittente <U Purtnliro. 1 -,■ condizioni d; rice¬

zione nel Genovese sono ccrtsmcnt.- micUorau-. Il prin¬

cipio a cui la RAI si ispira per le sue nuove costruzioni è -empiici': dure ia possibilità .id un sempre maeKior numero di lini,ani di ascoltare la radio; dare la possibi- lila ad un sempre maggior numero di italiani d.i «scol-

•are la radio sempre meglio

Scomodalo l'oracolo

f'noor.irmi il titolo di duella composizione di Gc;-- diu’in trasmessa in Palcoscenico girevole or non è mollo nerrhé po.vsn comprare il disco. iKiena V. - Milano».

_ Or non é molto. 1-ei j ci prende per indovini.

t.'oracolo s'ù prnnnncia- I to nifi in duella tra¬

smissione i Gershwin -•nino due, nor. uno. Ti¬

tolo dei primo; i-ore ,*

here tu stay. Titolo del secondo: 1 gol rhjihtn.

Quale delle due, sarà la bella coinpnsizione da lei sentila l'oracolo non lo ha potuto stabilire. La prossima volta gli faci- I II i! compito cor. una richiesta meno generica.

Di unitisi: Mimi fwwl. Croia Crtii. U M.“ Aospet,. S.rp.o Brvm

e

Pira Lamara.

RUSTIA E SNHNAIH)!

-Mei nostro numeri, wor-- so, in un profilo ilei con¬

certista A Benedetti Mi¬

chelangeli ó apparsa t>to- neamente la uottztei che il

é

yuxio a Bcrvanui He ned etti Michelangeli nacque. HiWCé a Brescia ti ;» gennaio I9Ì0 e fu ot»- ruzfo agli studi pUsmttU'i da un nffro grande Mnr~

ziro. M Paolo Ch' • ieri*

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Le prove e il loro contenuto derivano da indagini presso studi legali o aziende che richiedono figure specializzate nella redazione di documenti e che facciano uso