Modello per la redazione del Piano di Demolizione
Comune di CASAVATORE
Città Metropolitana di NAPOLI
LAVORI DI DEMOLIZIONE DI UN FABBRICATO CON STRUTTURA PORTANTE IN
CALCESTRUZZO CEMENTIZIO ARMATO DENOMINATO
“ PALAZZO TUCCILLO ”
Via Vanvitelli , 6-8 - CASAVATORE (NA)
PROGETTO ESECUTIVO
IMPORTO euro 110.000,00
C.I.G.
Progettista: geom. Francesco VENTURELLI 7636400C9F
C.U.P.
Responsabile del Procedimento: arch. Raffaele ZIELLO I59E18000150004
ELABORATO: PIANO DI SICUREZZA E COORDINAMENTO
Tavola:
11 Scala: 1/
Modello per la redazione del Piano di Demolizione
PIANO DELLE DEMOLIZIONI PALAZZO TUCCILLO
Rafforzamento delle strutture
1. Prima dell'inizio di lavori di demolizione è fatto obbligo di procedere alla verifica delle condizioni di conservazione e di stabilità delle varie strutture da demolire.
2. In relazione al risultato di tale verifica devono essere eseguite le opere di rafforzamento e di puntellamento necessarie ad evitare che, durante la demolizione, si verifichino crolli intempestivi.
Ordine delle demolizioni
1. I lavori di demolizione devono procedere con cautela e con ordine, devono essere eseguiti sotto la sorveglianza di un preposto e condotti in maniera da non pregiudicare la stabilità delle strutture portanti o di collegamento e di quelle eventuali adiacenti.
2. La successione dei lavori, deve risultare da apposito programma contenuto nel POS, tenendo conto di quanto indicato nel PSC, ove previsto, che deve essere tenuto a disposizione degli organi di sorveglianza.
Misure di sicurezza
1. La demolizione dei muri effettuata con attrezzature manuali deve essere fatta servendosi di ponti di servizio indipendenti dall'opera in demolizione.
2. E' vietato lavorare e fare lavorare gli operai sui muri in demolizione.
3. Gli obblighi di cui ai commi 1 e 2 non sussistono quando trattasi di muri di altezza inferiore ai due metri.
Convogliamento del materiale di demolizione
1. Il materiale di demolizione non deve essere gettato dall'alto, ma deve essere trasportato oppure convogliato in appositi canali, il cui estremo inferiore non deve risultare adaltezza maggiore di due metri dal livello del piano di raccolta.
2. I canali suddetti devono essere costruiti in modo che ogni tronco imbocchi nel tronco
successivo; gli eventuali raccordi devono essere adeguatamente rinforzati.
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3. L'imboccatura superiore del canale deve essere realizzata in modo che non possano cadervi accidentalmente persone.
4. Ove sia costituito da elementi pesanti od ingombranti, il materiale didemolizione deve essere calato a terra con mezzi idonei.
5. Durante i lavori di demolizione si deve provvedere a ridurre il sollevamento della polvere, irrorando con acqua le murature ed i materiali di risulta.
Sbarramento della zona di demolizione
1. Nella zona sottostante la demolizione deve essere vietata la sosta ed il transito, delimitando la zona stessa con appositi sbarramenti.
2. L'accesso allo sbocco dei canali di scarico per il caricamento ed il trasporto del materiale accumulato deve essere consentito soltanto dopo che sia stato sospeso lo scarico dall'alto.
Demolizione per rovesciamento
1. Salvo l'osservanza delle leggi e dei regolamenti speciali e locali, la demolizione di parti di strutture aventi altezza sul terreno non superiore a m 5 può essere effettuata mediante
rovesciamento per trazione o per spinta.
2. La trazione o la spinta deve essere esercitata in modo graduale e senza strappi e deve essere eseguita soltanto su elementi di struttura opportunamente isolati dal resto del fabbricato in demolizione in modo da non determinare crolli intempestivi o non previsti di altre parti.
3. Devono inoltre essere adottate le precauzioni necessarie per la sicurezza del lavoro quali:
trazione da distanza non minore di una volta e mezzo l'altezza del muro o della struttura da abbattere e allontanamento degli operai dalla zona interessata.
4. Il rovesciamento per spinta può essere effettuato con martinetti solo per opere di altezza non superiore a m 3, con l'ausilio di puntelli sussidiari contro il ritorno degli elementi smossi.
5. Deve essere evitato in ogni caso che per lo scuotimento del terreno in seguito alla caduta
delle strutture o di grossi blocchi possano derivare danni o lesioni agli edifici vicini o ad opere
adiacenti pericolosi ai lavoratori addetti ivi.
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MISURE GENERALI DI SICUREZZA
La scelta delle tecniche di demolizione è condizionata dallo studio di parametri, valutati i quali è possibile definire una appropriata strategia di demolizione.
Prima dell’inizio dei lavori di demolizione è necessario procedere all’analisi ed alla verifica della struttura da demolire.In questa fase è necessario verificare:
1. localizzazione topografica dell’opera da demolire;
2. destinazione funzionale dell’opera da demolire;
3. l’epoca a cui risale l’opera da demolire;
4. i materiali costruttivi dell’opera da demolire;
5. la tipologia costruttiva dell’opera da demolire;
A. Analizzata l’opera è necessario definire l’entità della demolizione e le condizioni ambientali in cui si andrà ad operare, in base a:
1. dimensione dell’intervento;
2. altezza e dimensione in pianta dei manufatti da demolire;
3. l’organizzazione del cantiere:
spazio operativo;
accessibilità del cantiere;
spazio di manovra;
presenza di altri edifici.
La demolizione dovrà essere eseguita con oculata e prudente opera di scomposizione, con rimozione delle partielementari di cui ciascuna struttura è costituita procedendo nell’ordine inverso a quello seguito nella costruzione,sempre presidiando le masse con opportuna
puntellatura capace di fronteggiare i mutamenti successivi subiti dall’equilibrio statico delle varie membrature, durante la demolizione.
Durante le demolizioni, vengono a stabilirsi nelle strutture, condizioni di equilibrio analoghe a
quelle che caratterizzano il sistema durante la costruzione, per cui è necessario l’impiego di
analoghe opere provvisionali di puntellatura.
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Durante le attività di demolizione sarà necessario rispettare alcune regole pratiche di sicurezza in modo da controllare i rischi presenti durante le lavorazioni. Tali procedure possono così riassumersi nei seguenti punti:
transennare le aree sottostanti e limitrofe;
segnalare attraverso idonea segnaletica di sicurezza il pericolo di caduta di materiali dall’alto ed il divieto di transito e sosta nelle stesse aree;
vietare l’allontanamento del materiale di risulta a caduta libera senza l’uso degli opportuni scivoli chiusi;
predisporre le aree per l’allontanamento del materiale di risulta in luoghi staticamente sicuri, evitando concentrazioni di carico sulle strutture sottostanti ed allontanarlo da cigli, evitando che il materiale di risulta sia di intralcio allo svolgimento delle attività lavorative;
per la demolizione di solai: organizzare una struttura di presidio di puntelli superiore ed inferiore, in particolare i primi costituiti da tavoloni da ponte o da quadri disposti in direzione trasversale alle travi;
per la demolizione delle voltine o tavelle in laterizio: provvedere allo sbarramento dei luoghi sottostanti e addirittura alla realizzazione di un tavolato continuo, al fine di realizzare una struttura di protezione contro il rischio di caduta di pezzi anche di una certa consistenza;
successivamente alla rimozione della sovrastruttura ed allo smuramento delle travi, queste saranno imbracate con funi, saranno opportunamente tagliati agli estremi e trasferimenti ai luoghi da cui saranno in un secondo tempo allontanate;
In particolare, si sottolinea, la prescrizione che gli operatori indossino tutti i dpi: gli elmetti di protezione, le calzature di sicurezza e gli occhiali per evitare il contatto di materiale pericoloso (tavole chiodate, schegge) con gli occhiali, ecc.;
per le demolizioni di scale: organizzare una struttura di presidio composta da puntelli ed
elementi di ripartizione inferiore e superiore tale da evitare che durante l’opera demolitrice,
mediante mezzi pneumatici da parte degli operatori, si creino delle condizioni di squilibrio della
massa strutturale.
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Poiché c’è il rischio di caduta di pezzi anche di una certa consistenza, e più che mai indispensabile provvedere allo sbarramento dei luoghi sottostanti e addirittura alla realizzazione di un tavolato continuo sottostante per la protezione in tal senso;
Per le demolizione di murature interne ed esterne: operare a partire dall’alto e solo per quelle murature per le quali siano venute meno ( a seguito di demolizioni precedenti) gli orizzontamenti su cui poggiavano.
Data la posizione degli operatori, fatte salve tutte le prescrizioni generali già
citate,particolare attenzione sarà presentata agli elementi provvisionali (cavalletti,trabattelli,
ecc,..) ed altri indumenti di sicurezza degli operatori, nonché allo sbarramento dei luoghi
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FASE DI LAVORO: Opere di Demolizioni
Macchine/attrezzi
Nella fase di lavoro oggetto della valutazione sonoutilizzate le seguenti Attrezzature/Macchine:
- autocarro;
- Attrezzi uso comune - Ponteggio metallico
Canale di convogliamento;
Martello demolitore Elettrico;
Piccone,mazzuolo,scalpello;
Cavalletti e tavole in legno Puntelle telescopiche regolabili
PRESCRIZIONI PRELIMINARI
Il piano programma delle demolizioni deve essere elaborato tenendo quindi conto delle preesistenze e, inoltre, delle tecniche da usare e dei macchinari compatibili per dimensioni e peso con i luoghi. L'attività di prevenzione degli infortuni nei lavori di demolizione deve tenere conto
che alcuni degli incidenti che si possono verificare sono simili a quelli che accadono durante le opere di costruzione,
mentre altri sono strettamente legati alla tecnica adottata.
Le misure di prevenzione e di sicurezza devono essere adattate al caso specifico conoscendo l'opera da demolire e le sue interferenze con l'esistente, oltre che dopo aver scelto la tecnica di demolizione da utilizzare. L'opera da demolire deve essere preventivamente studiata al fine di individuarne la struttura portante originaria e le modifiche che alla stessa sono state apportate; ne va inoltre compreso lo stato di conservazione, tenendo presente che eventuali cedimenti o lesioni possono essere o meno palesi e quindi una struttura può essere degradata o fatiscente e, quindi, pericolosa anche se il suo aspetto a prima vista può apparire soddisfacente. Deve essere studiata preventivamente sia la struttura nel suo complesso, sia le singole parti dell'opera e le opere adiacenti in modo da individuare l'eventuale necessità di eseguire opere di rafforzamento, come suggerito dal D.P.R. n.164/56, art.71. Particolare cura deve essere posta nell'analisi delle modifiche apportate durante l’utilizzazione del fabbricato, che possono diventare cause di crollo improvviso, quando la demolizione inneschi una variazione alle condizioni di equilibrio statico. Nelle demolizioni è opportuno evitare l'uso di attrezzi che agiscano per urto, come mazze e martelli, che possono provocare fessurazioni e inoltre inducono vibrazioni che possono rivelarsi dannose per la stabilità della struttura. È bene scegliere apparecchi che riducano al minimo le vibrazioni e gli scuotimenti: a questo proposito e anche per quanto riguarda la propagazione delle polveri, risultano più adatti gli utensili idraulici rispetto a quelli ad aria.
VALUTAZIONE E CLASSIFICAZIONE DEI RISCHI
Descrizione Liv. Probalità Entità danno Classe
cadute dall’alto
(lavoratori);
Probabile Grave Elevato
Movimentazione manuale dei carichi
Possibile Modesto Accettabile
Elettrocuzione Probabile Significativo Notevole
Ferite, tagli per contatto con gli elementi meccanici in movimentazione e attrezzi
Possibile Modesto Accettabile
Postura Possibile Modesta Basso
Caduta materiale dall’alto Probabile Significativo Notevole
Rumore Possibile Modesto Accettabile
seppellimento, Probabile grave Elevato
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sprofondamento (dovuti da crolli e cedimenti strutture);
investimento (da parte dei mezzi meccanici;)
Probabile grave Elevato
polveri, da maceria; Possibile Modesto Basso
INTERVENTI/DISPOSIZIONI/PROCEDURE PER RIDURRE I RISCHI
A seguito della valutazione dei rischi sono riportati, in maniera non esaustiva, gli interventi/ disposizioni/ procedure
volte a salvaguardare la sicurezza e la salute dei lavoratori:
Individuare il preposto al quale devono essere comunicati per iscritto i compiti affidatigli in questa operazione complessa, legata a molteplici rischi di esposizione dei lavoratori;
Predisporre nel caso di demolizioni estese o importanti un programma dei lavori con la successione degli interventi firmato dall’imprenditore e dal direttore dei lavori;
Organizzare gli spazi del cantiere valutando attentamente l’area a disposizione per lo stoccaggio del materiale proveniente dalla demolizione al fine di non creare intralcio ai percorsi ed alla viabilità interna nonché alle altre lavorazioni, e l’area in cui avverrà lo scarico delle macerie sui mezzi di trasporto
Interdire con idonei sbarramenti la zona interessata dalla demolizione alle persone non addette, alle quali deve essere fatto divieto di avvicinamento, sosta e transito;
Provvedere alla verifica delle condizioni di conservazione e stabilità della struttura da demolire nel suo complesso e nelle singole parti, individuando la struttura portante ;
Realizzare le necessarie opere di puntellamento e di rafforzamento onde evitare che durante la demolizione si verifichino crolli intempestivi;
Decidere le modalità di intervento da adottare, dopo aver effettuato le necessarie verifiche, formalizzandole sull’apposito programma;
Nei lavori eseguiti ad una altezza superiore ai 2 mt.. devono essere adottati, seguendo lo sviluppo dei lavori, ponteggi, adeguate impalcature,idonee opere provvisionali e,comunque,precauzioni idonee ad eliminare i pericoli di caduta di persone o cose;
Tali opere provvisionali devono essere allestite con buon materiale, a regola d’arte, e devono essere conservate e mantenute in buono stato durante tutta l’esecuzione dei lavori con verifiche periodiche ordinarie e straordinarie
Utilizzare le cinture di sicurezza per lavorazioni eseguite su muri in demolizione
Nella zona sottostante la demolizione devono essere vietati la sosta ed il transito, delimitando la zona stessa con appositi sbarramenti.
L'accesso allo sbocco dei canali di scarico per il caricamento ed il trasporto del materiale accumulato deve essere consentito soltanto dopo che sia stato sospeso lo scarico dall'alto ;
II materiale di demolizione non deve essere gettato dall'alto, ma deve essere trasportato oppure convogliato in appositi canali, il cui estremo inferiore non deve risultare ad altezza maggiore di due metri dal livello del piano di raccolta.
I canali suddetti devono essere costruiti in modo che ogni tronco imbocchi nel tronco successivo; gli eventuali raccordi devono essere adeguatamente rinforzati.
L'imboccatura superiore del canale deve essere sistemata in modo che non possano cadervi accidentalmente persone. Ove sia costituito da elementi pesanti o ingombranti il materiale di demolizione deve essere calato a terra con mezzi idonei.
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La stilata interessata dai canali, deve essere previsto il raddoppio dei montanti con tubi e giunti, e di un numero di ancoraggi sufficiente atto a garantire una solida stabilità del ponteggio.
Durante i lavori di demolizione si deve provvedere a ridurre il sollevarne polvere, irrorando con acqua le murature ed i materiali di risulta ,non bisogna esagerare per non compromettere la stabilità delle strutture; può essere più sano l'uso di maschere antipolvere.
La zona di sbocco del materiale va delimitata da apposite barriere; devoti posti in opera cartelli che ricordino che l'accesso per il carico dei materiali i è consentito solo quando non sia in corso
l'operazione di scarico. Si possono usati per la raccolta anche raccoglitori a tramoggia
Durante queste fasi è indispensabile la presenza di un preposto con specifica competenza in materia al fine di valutare prontamente la presenza di eventuali sintomi di crolli o cedimenti repentini delle strutture e di disporre conseguenti interventi di rinforzo delle armature provvisorie o l’evacuazione immediata delle zona pericolosa.
La demolizione dei solai deve essere condotta con molta cautela in quanto gli stessi possono aver subito gravi danneggiamenti dei travetti, sia nel caso siano di ferro, sia nel caso siano di legno.
Il legno può essere danneggiato dal calore oppure marcito per l'umidità, mentre il ferro può essere a sua volta compromesso da ruggine o quant'altro,è poi sempre possibile che travetti siano stati tagliati per far passare canne, indebolendo così la struttura.
Prima di procedere alla demolizione dei solai è necessario ricorrere all’impiego di misure di rinforzo dei solai sottostante a quello da demolire , mediante il montaggio di murali di legno e puntelle telescopiche regolabili.
Tali misure di rinforzo,devono essere previste anche alle imposte per evitare crolli per spinte di solai adiacenti.
Per il puntellamento all’interno della costruzione devono essere utilizzati ponti su cavalletti, con il piano di lavoro composto da tavole di cm 30 x 5 e lunghezza pari a m 4.00.
La larghezza del piano di lavoro dovrà posta in essere almeno con tre tavole, ben accostate fra loro e fissate ai cavalletti con la parte a sbalzo non eccedente i cm 20..
Parimenti deve essere realizzato all’esterno della costruzione , lungo tutto il perimetro di ponteggio , e la sua altezza deve raggiungere un metro oltre il livello del solaio da demolire.
Le travi non vanno sfilate dai muri, né alzate facendo leva sul muro ma tagliate a filo, sorrette e calate al piano di sotto.
Durante lo svolgimento dell’attività bisogna fare attenzione a limitare il carico sul solaio,del materiale demolito che opportunamente dovrà essere rimosso frequentemente raccogliendolo e inserendolo nel canale di discesa
La demolizione dei muri deve essere fatta servendosi di ponti di servizio indipendenti dall'opera in demolizione, se ciò non è possibile gli operatori che interverranno dovranno fare uso di cinture di sicurezza .
Gli obblighi su indicati non sussistono quando trattasi di muri di altezza inferiore ai 5 metri; in tali casi e per altezze da 2 a 5 metri si deve fare uso di cinture di sicurezza.
Salvo l'osservanza delle leggi e dei regolamenti speciali e locali, la demolizione di parti di strutture aventi altezza sul terreno non superiore a 5 metri può essere effettuata mediante rovesciamento per trazione o per spinta.
La trazione o la spinta deve essere esercitata in modo graduale e senza strappi e deve essere eseguita soltanto su elementi di struttura opportunamente isolati dal resto del fabbricato in demolizione in modo da non determinare crolli intempestivi o non previsti di altre parti.
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Devono inoltre essere adottate le precauzioni necessarie per la sicurezza del lavoro quali: trazione da distanza non minore di una volta e mezzo l'altezza del muro o della struttura da abbattere e
allontanamento degli operai dalla zona interessata.
Si può procedere allo scalzamento dell'opera da abbattere per facilitarne la caduta soltanto quando essa sia stata adeguatamente puntellata; la successiva rimozione dei puntelli deve essere eseguita a distanza a mezzo di funi.
Il rovesciamento per spinta può essere effettuato con martinetti solo per opere di altezza non superiore a 3 metri, con l'ausilio di puntelli sussidiari contro il ritorno degli elementi smossi.
Prima di procedere alla demolizione della muratura , bisogna fare particolare attenzione prima di utilizzare il ponteggio agli impalcati e ai parapetti dei ponteggi perchè potrebbero essere stati danneggiati o manomessi durante la demolizione del solaio.
Si procederà come sempre dall’alto verso il basso, con l’ intervento degli addetti dal ponteggio e
facendo cadere le macerie all’interno del fabbricato, il materiale di risulta sarà rimosso frequentemente raccogliendolo e inserendolo nel canale di discesa posto in aderenza al ponteggio esterno.
E’ necessario montare un sottopalco se su possibilità di caduta degli operai da un'altezza superiore ai due metri; in ogni piano non portante, bisogna usare la cintura di sicurezza.
Nel caso di costruzioni vecchie bisogna tenere conto che spesso il cornicione è legato alla struttura dell'ultimo solaio ma è anche trattenuto dal peso del tetto.
Prima di rimuovere l'armatura è quindi necessario, peri crolli, puntellare il cornicione stesso.
Questa regola deve essere seguita in tutti i casi di sbalzi, come ad balconi i quali, specialmente nel caso siano di pietra, possono anche essere degenerati dal punto di vista del materiale e quindi possono crollare al primo urto.
Anche i gradini a sbalzo delle scale si trovano nella stessa situazione per cui viene demolita la muratura;
Ogni postazione di lavoro è necessario individuare una “via di fuga”, da mantenere sgombra da ostacoli o impedimenti, che il personale potrà utilizzare per la normale circolazione ed in caso di
emergenza dovuti collassi delle strutture durante la fase di demolizione Sono inoltre fondamentali, prima dell’attività, i seguenti controlli:
verificare l’integrità degli impalcati, dei parapetti e dei parasassi del ponteggio prima di ogni inizio di attività sui medesimi. Per molte cause potrebbero essere stati danneggiati o manomessi
durante le attività precedenti;
verificare l’integrità dei murali di legno per formare banchine di sostegno del solaio da demolire;
verificare l’integrità dei puntelli telescopici e dei ponti su cavalletti prima del loro utilizzo;
verificare l’integrità delle tavole di legno prima di costruire il piano di lavoro sui ponti su cavalletti telescopici;
verificare l’integrità degli attrezzi manuali prima del loro utilizzo;
verificare prima dell’utilizzo del martello demolitore elettrico, l’integrità della prolunga e delle spine;
verificare che i posti di lavoro e i percorsi pedonali siano sgombri da ostacoli o impedimenti; prima di eseguire qualunque manomissione ricordate sempre che se per voi può non costituire un pericolo perché siete a conoscenza di quella situazione (avendola creata), la stessa situazione diventa un pericolo grave per i compagni di lavoro che non ne sono informati;
Sono inoltre fondamentali, durante l’attività, le seguenti operazioni:
Delimitare la zona sottostante la demolizione con appositi sbarramenti;
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Evitare turni di lavoro prolungati e continui;
Osservare le ore di silenzio imposte dai regolamenti locali;
Usare dispositivi di illuminazione a norma con protezione elettrica IP55, meglio a bassa tensione (24 V), e tenere sempre le lampade sollevate da terra fissando i cavi con chiodi o altro ad almeno 2 m dalla pavimentazione;
Fare attenzione a non pregiudicare la stabilità delle strutture portanti o di collegamento ;
Procedere allo stesso livello per tutta l’estensione dei lavori di demolizione in modo da evitare che gli operai lavorino su piani diversi e possano essere colpiti da materiale caduto accidentalmente dall’alto;
Se vengono riscontrate deficienze negli apprestamenti per la sicurezza o eventuali situazioni di pericolo avvertire subito il responsabile di cantiere ;
Predisporre nei lavori che possono dar luogo a proiezione di schegge (spaccatura o scalpellatura di blocchi o pietre e simili) efficaci mezzi di protezione a difesa sia delle persone direttamente addette che per coloro che sostano o transitano nelle vicinanze
Mantenere la zona di lavoro in ordine e libera da materiali di risulta;
Trasportare o convogliare il materiale di demolizione in appositi canali ;
Prevedere un parapetto o un sistema equivalente per impedire che nelle imboccature dei canali in cui si convogliano i materiali da demolizione non possano cadervi accidentalmente le persone e che i raccordi dei suddetti canali, costruiti in maniera tale che ogni tronco imbocca quello successivo, siano rinforzati ;
Tenere l’estremo inferiore del canale di scarico ad una altezza inferiore ai 2 metri dal terreno di raccolta;
Vietare la sosta ed il passaggio del personale sotto alla bocca del canale di scarico durante il rovescia mento dei detriti;
Calare a terra gli elementi pesanti e ingombranti con mezzi idonei ;
Nel caso di utilizzo di carriola per l’allontanamento dei materiali di risulta assicurarsi che:
- la ruota sia mantenuta gonfia a sufficienza - i manici siano provvisti di manopole antiscivolo - la carriola non venga trainata, ma spinta;
per la movimentazione manuale dei carichi dovranno essere utilizzati mezzi ausiliari quali, carriole ecc.
atti ad evitare o ridurre il peso ed il relativo sforzo richiesto per il sollevamento. Le operazioni di trasporto e/o sollevamento di pesi limitati potranno essere eseguite dal singolo operatore, quelle relative ad elementi di peso superiore a 30 kg richiedono l’intervento di due o più operatori;
Provvedere a ridurre il sollevamento della polvere irrorando con acqua le murature ed i materiali di risulta;
Tenere in considerazione il peso del calcestruzzo (1m³ pesa circa 2,6 t);
Durante l’utilizzo di sega diamantata da muro montata su guida assicurarsi che:
- il personale non sia in linea con la lama mentre questa ruota - la sega lavori seguendo le specifiche del fabbricante - nei tagli orizzontali il pezzo su cui si lavora venga opportunamente puntellato evitando che il suo peso
possa creare danni all’area diamantata della sega - quando occorre vengano posizionati schermi di protezione tra la sega ed il personale impegnato nelle
operazioni atti ad evitare il contatto con eventuali oggetti volanti - il personale addetto indossi sempre gli indumenti di protezione
- Scollegare l’alimentazione elettrica dell’utensile quando per esigenze di lavoro alcune opere
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provvisionali devono essere manomesse o rimosse dal ponteggio, appena ultimate quelle
lavorazioni è indispensabile ripristinare le protezioni, comunque sempre prima di abbandonare quel luogo di lavoro;
i puntellamenti al solaio e alle imposte devono essere fatte seguendo scrupolosamente gli
schemi,curando la verticalità dei puntelli,il loro ordine, la ripartizione del carico al piede, il fissaggio degli elementi fra loro, la corretta registrazione;
in corrispondenza ai luoghi di transito o stazionamento deve essere sistemato, all’altezza del solaio di copertura del piano terreno, un impalcato di sicurezza (mantovana) a protezione contro la caduta di materiali dall’alto. Tale protezione può essere sostituita con una chiusura continua sul fronte del ponteggio, qualora presenti le stesse garanzie di sicurezza, o con la segregazione dell’area sottostante;
non sovraccaricare i ponti di servizio per lo scarico dei materiali che non devono diventare de depositi.
Il materiale scaricato deve essere ritirato al più presto sui solai, comunque sempre prima di effettuare un nuovo scarico;
i depositi momentanei devono consentire la agevole esecuzione delle manovre e dei movimenti necessari per lo svolgimento del lavoro;
accedere ai vari piani del ponteggio in modo comodo e sicuro. Se avviene, come d’uso, tramite scale portatili, queste devono essere intrinsecamente sicure e, inoltre, essere: vincolate, non in prosecuzione una dell’altra, sporgere di almeno un metro dal piano di arrivo, protette se poste verso la parte esterna del ponteggio;
non salire o scendere lungo gli elementi del ponteggio;
non gettare materiale dall’alto; ma deve essere trasportato oppure convogliato in appositi canali, il cui estremo inferiore non deve risultare ad altezza maggiore di due metri dal livello del piano di raccolta.
I canali suddetti devono essere costruiti in modo che ogni tronco imbocchi nel tronco successivo; gli eventuali raccordi devono essere adeguatamente rinforzati.
L'imboccatura superiore del canale deve essere sistemata in modo che non possano cadervi accidentalmente persone.
durante l’uso del martello demolitore evitare per quanto possibile sforzi con la schiena, tenere invece il corpo ed i muscoli rilassati senza sostenere la macchina, non utilizzare il proprio peso per agevolarne l’azione, evitare anche di fare leva con la punta;
organizzare le postazioni di lavoro per ridurre la forza premente e quella prensile che l’operatore deve esercitare sul macchinario o sull’utensile e migliorare la postura ,per esempio regolare l’altezza del piano di lavoro, avvitare le parti su cui viene eseguito il lavoro, munire i macchinari di contrappesi per bilanciarne il peso, collocare le rastrelliere in una posizione che renda agevole riporre i macchinari e gli utensili, ecc.
operando su pietra seguire invece la venatura del materiale e farsi consigliare dai colleghi più anziani circa la tecnica lavorativa più redditizia e meno faticosa;
evitare l’uso prolungato e continuo di martelli demolitori e picconatori con periodo di riposo anche di breve durata il tempo di esposizione può essere interrotto inframmezzando con mansioni che non comportano vibrazioni;
Evitare le operazioni di demolizioni sull’impalcato sottostante, in compresenza delle operazioni dell’impalcato sovrastante;
L'accesso allo sbocco dei canali di scarico per il caricamento ed il trasporto del materiale accumulato deve essere consentito soltanto dopo che sia stato sospeso lo scarico dall'alto.
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Durante i lavori di demolizione si deve provvedere a ridurre il sollevamento della polvere, irrorando con acqua le murature ed i materiali di risulta.
le zone caratterizzate da elevati livelli di rumorosità devono essere segnalate;
tutto il personale deve essere informato sui rischi derivanti dall’esposizione al rumore e sulle misure di prevenzione adottate a cui conformarsi (es. funzioni e modalità di impiego degli otoprotettori);
il personale che risulta esposto ad un livello personale superiore agli 85 dB(A) deve essere anche formato sull’uso corretto dei DPI, degli utensili e delle attrezzature;
la riduzione ulteriore del rischio può essere ottenuta ricorrendo a misure organizzative quali la riduzione della durata delle lavorazioni rumorose e l’introduzione di turni di lavoro
attrezzature da impiegare devono essere idonee alle lavorazioni da effettuare, correttamente installate, mantenute ed utilizzate;
Procedure di emergenza
per ogni postazione di lavoro è necessario individuare una “via di fuga”, da mantenere sgombra da ostacoli o impedimenti, che il personale potrà utilizzare per la normale circolazione ed in caso di emergenza dovuti collassi delle strutture durante la fase di demolizione
durante queste fasi è indispensabile la presenza di un preposto con specifica competenza in materia al fine di valutare prontamente la presenza di eventuali sintomi di crolli o cedimenti repentini delle
strutture e di disporre Nel caso in cui i lavoratori sono avvisati dell'emergenza , o di altra calamità devono porre in atto le
seguenti azioni:
1. non perdere la calma;
2. abbandonare il posto di lavoro evitando di lasciare attrezzature che ostacoli il passaggio di altri lavoratori;
3. percorrere la via d'esodo più opportuna in relazione alla localizzazione dell’evento, evitando, per
quanto possibile, di formare calca;
4. Il personale deve partecipare periodicamente (almeno una volta l' anno) ad una esercitazione antincendio per mettere in pratica le procedure di evacuazione.
5. L'esercitazione dovrà consistere nel percorrere la via d'esodo prevista, simulando quanto più possibile una situazione reale, ma evitando di mettere in pericolo il personale.
6. Nel caso in cui vi siano più vie d'esodo, è opportuno porsi come obbiettivo che una di essa non sia percorribile.
7. L'esercitazione avrà inizio dal momento in cui viene fatto scattare l' allarme e si concluderà una volta raggiunto il punto di raccolta e fatto l'appello dei partecipanti.
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DPI
In funzione dei rischi evidenziati saranno utilizzati obbligatoriamente i seguenti DPI, di cui è riportata la descrizione ed i riferimenti normativi:
RISCHI EVIDENZIATI DPI DESCRIZIONE NOTE
Per protezione Tuta di protezione
Da utilizzare nei luoghi di lavoro caratterizzati dalla presenza di materiali e/o attrezzi che possono causare fenomeni di abrasione /taglio/
perforazione
Rif Normativo Art 75- 77-79 del D.Lgs. n.
81/08
Allegato VIII punti 3, 4 n.7 del D.Lgs. n. 81/08 UNI EN 340/04 Indumenti di protezione Requisiti generali
Lesioni per caduta di
Materiali demolito o per attrezzi e/o utensili vari
Scarpe
antinfortunistiche
Puntale rinforzato in acciaio contro schiacciamento/abra sioni/perforazione/
ferite degli arti inferiori e suola antiscivolo e per salvaguardare la caviglia da distorsioni
Rif Normativo Art 75- 77-79 del D.Lgs. n.
81/08
Allegato VIII punti 3, 4 n.6 del D.Lgs. n. 81/08 EN 344/345 (1992) Requisiti e metodi di prova per calzature di sicurezza ,protettive e occupazionali per uso professionale
Casco protettivo
Dispositivo utile a
proteggere dal rischio di offesa al capo per caduta di materiale dall’alto o comunque per contatti con elementi pericolosi
Rif Normativo Art 75-77- 79 del D.Lgs. n. 81/08 Allegato VIII punti 3, 4 n.1 del D.Lgs. n. 81/08
UNI EN 11114 -2004 Elmetti di protezione Guida per la selezione
Caduta di materiali durante la demolizione
Lesioni per contatto con organi mobili durante le lavorazioni
e gli interventi di manutenzione con attrezzi
Guanti Da utilizzare nei
luoghi di lavoro
caratterizzati dalla
presenza di materiali e/o attrezzi che possono causare fenomeni di abrasione/taglio/perfo_
razione delle mani
Rif Normativo Art 75- 77-79 del D.Lgs. n.
81/08
Allegato VIII punti 3, 4 n.5 del D.Lgs. n. 81/08 UNI EN 388/2004
Guanti di protezione rischi meccanici
Durante l’uso del mezzi meccanici per ridurre i rischi da rumore( se da valutazione)
otoprotettore
Utilizzabile sempre
Rif. Normativo Art 7 5 – 77 – 79 D.lgs. n.81/08
Allegato VIII punti 3,4 n.3 D.lgs. n.81/08
EN 352-1 (1993)
Protettori auricolari. Requisiti di sicurezza e prove. Parte 1:
cuffie dlgs 81/08
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Inalazione di polvere da maceria
Facciale filtrante per polveri FFP2
Da utilizzare durante l’uso di mascherina per la protezione di polveri a media tossicità, fibre e aerosol a base acquosa di materiale particellare >=
0,02 micron.
Rif Normativo Art 75- 77-79 del D.Lgs. n. 81/08 Allegato VIII punti 3, 4 n.4 del D.Lgs. n. 81/08 UNI EN 149
Apparecchi di protezione delle vie respiratorie. Facciali filtranti antipolvere. Requisiti prove, marcatur
Perdita di equilibrio da posizione elevata
Cintura di sicurezza Da utilizzare durante l’esecuzione di lavori in posizione elevata e prive di Dispositivi collettivi
Rif Normativo Art 75- 77-79 del D.Lgs. n. 81/08 Allegato VIII punti 9 n.4 del D.Lgs. n. 81/08
UNI EN 149
Resistenza e idoneità dell’attrezzatura e del punto di ancoraggio
Modello per la redazione del Piano di Demolizione
Piano di Demolizione
Elaborato ai sensi dell’art.151D.Lgs. N° 81 del 2008 e successive modifiche ed integrazioni
IMPRESA
(Ragione sociale e dati)
Cantiere
(identificazione del cantiere)
COMMITTENTE
(Ragione sociale e dati)
(Data)
Figure responsabili:
DATORE DI LAVORO:
(nominativo)
R.S.P.P.
(nominativo)
MEDICO COMPETENTE
(nominativo)
C.S.E.
(nominativo)
R.L.S.
(nominativo)
PREPOSTO
(nominativo)
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INDICE
2. PREMESSA
1.1 appendice normativa 1.2 misure generali di tutela 3. ANAGRAFICA AZIENDALE
2.1 dati dell’impresa
2.2 figure aziendali del cantiere 2.3 s.p.p.
2.4 sorveglianza sanitaria 2.5 r.l.s.
2.6 lavoratori addetti alle emergenze 2.7 lavoratori addetti alle demolizioni 4. ANAGRAFICA DEL CANTIERE
3.1 Dati identificativi del cantiere 3.2 Ubicazione del cantiere 3.3 immagini
5. DESCRIZIONE DEL MANUFATTO E DELL’AREA CIRCOSTANTE 4.1 Analisi del contesto
4.2 Studio dell’immobile, delle sue pertinenze, dei suoi collegamenti 4.3 Analisi delle strutture adiacenti o limitrofe
4.4 Verifica degli impianti
4.5 Studio della tipologia di demolizione da effettuare 6. PROGRAMMA DELLA DEMOLIZIONE
7. ELENCO DELLE ATTREZZATURE, MACCHINE ED OPERE PROVVISIONALI DA IMPIEGARE 8. MODALITA’ DI ALLONTANAMENTO DEI MATERIALI DEMOLITI
9. MODALITA’ DI ABBATTIMENTO POLVERI 10. GESTIONE DEL PERSONALE
11. GESTIONE DELL’EMERGENZA
12. SCHEDE RELATIVE ALLE MISURE PREVENTIVE E PROTETTIVE RELATIVE ALLE ATTIVITA’ DI DEMOLIZIONE 13. FIRME
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1. PREMESSA
Il presente Piano di Demolizione deve intendersi parte integrante del Piano Operativo di Sicurezza, è stato redatto dall’impresa esecutrice dei lavori come previsto dell’art. 151 comma 2 del D.Lgs. 81/08. Le prescrizioni del presente documentosono da considerarsi integrative rispetto a quelle generali relative alla sicurezza ed igiene del lavoro presenti nel P.O.S. di cui tale elaborato risulta essere un allegato.
1.1 APPENDICE NORMATIVA:
D.lgs. 81/2008 TITOLO IV SEZIONE VIII DEMOLIZIONI:
Art. 150 Rafforzamento delle strutture
1. Prima dell'inizio di lavori di demolizione è fatto obbligo di procedere alla
verifica delle condizioni di conservazione e di stabilità delle varie strutture da demolire
.2. In relazione al risultato di tale verifica devono essere eseguite le
opere di rafforzamento e di puntellamento
necessarie ad evitare che, durante la demolizione, si verifichino crolli intempestivi.Art. 151 Ordine delle demolizioni
1. I lavori di demolizione devono procedere con cautela e con ordine, devono essere
eseguiti sotto la sorveglianza di un preposto
e condotti in maniera da non pregiudicare la stabilità delle strutture portanti o di collegamento e di quelle eventuali adiacenti.2. La successione dei lavori, deve risultare da apposito
programma contenuto nel POS
, tenendoconto di quanto indicato nel PSC, ove previsto, che deve essere tenuto a disposizione degli organi di sorveglianza.
Art. 152 Misure di sicurezza
1. La demolizione dei muri effettuata con attrezzature manuali deve essere fatta servendosi di
ponti di servizio indipendenti dall'opera in demolizione.
2. E'
vietato lavorare e fare lavorare gli operai sui muri in demolizione.
3. Gli obblighi di cui ai commi 1 e 2 non sussistono quando trattasi di
muri di altezza inferiore ai due metri.
Art. 153 Convogliamento del materiale di demolizione
1. Il materiale di demolizione non deve essere gettato dall'alto, ma deve essere t
rasportato oppure convogliato in appositi canali
,il cui estremo inferiore non deve risultare adaltezza maggiore di due metri dal livello del piano di raccolta.
2. I canali suddetti devono essere costruiti in modo che ogni tronco imbocchi nel tronco successivo; gli eventuali raccordi devono essere adeguatamente rinforzati.
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3.
L'imboccatura superiore del canale deve essere realizzata in modo che non possano cadervi accidentalmente persone
.4. Ove sia costituito da elementi pesanti od ingombranti, il materiale didemolizione
deve essere calato a terra con mezzi idonei.
5. Durante i lavori di demolizione si deve provvedere a ridurre il sollevamento della polvere,
irrorando con acqua le murature ed i materiali di risulta
.Art. 154 Sbarramento della zona di demolizione
1. Nella zona
sottostante la demolizione deve essere vietata la sosta ed il transito
,delimitando la zona stessa
con appositi sbarramenti.2. L'accesso allo sbocco dei canali di scarico per il caricamento ed il trasporto del materiale accumulato
deve essere consentito soltanto dopo che sia stato sospeso lo scarico dall'alto
.Art. 155 Demolizione per rovesciamento
1. Salvo l'osservanza delle leggi e dei regolamenti speciali e locali, la demolizione di parti di strutture aventi
altezza sul terreno non superiore a m 5 può essere effettuata mediante rovesciamento per trazione o per spinta
.2. La trazione o la spinta deve essere esercitata in modo graduale e senza strappi e deve essere
eseguita soltanto su elementi di struttura opportunamente isolati
dal resto del fabbricato in demolizione in modo da non determinare crolli intempestivi o non previsti di altre parti.3. Devono inoltre essere adottate le precauzioni necessarie per la sicurezza del lavoro quali:
trazione da distanza non minore di una volta e mezzo l'altezza del muro
o dellastruttura da abbattere e allontanamento degli operai dalla zona interessata.
4. Il rovesciamento per spinta può essere effettuato
con martinetti solo per opere di altezza non superiore a m 3
, con l'ausilio di puntelli sussidiari contro il ritorno degli elementi smossi.5. Deve essere evitato in ogni caso che per lo scuotimento del terreno in seguito alla caduta delle strutture o di grossi blocchi possano derivare danni o lesioni agli edifici vicini o ad opere adiacenti pericolosi ai lavoratori addetti ivi.
Art. 156 Verifiche
Il Ministro del lavoro e della previdenza sociale, sentita la Commissione Consultiva Permanente, può stabilire l'obbligo di sottoporre a verifiche ponteggi e attrezzature per costruzioni, stabilendo le modalità e l'organo tecnico incaricato.
1.2 MISURE GENERALI DI SICUREZZA
La scelta delle tecniche di demolizione è condizionata dallo
studio di parametri
, valutati i quali è possibile definire unaappropriata strategia di demolizione.B. Prima dell’inizio dei lavori di demolizione è necessario procedere all’analisi ed alla verifica della struttura da demolire.In questa fase è necessario verificare:
6. localizzazione topografica dell’opera da demolire;
7. destinazione funzionale dell’opera da demolire;
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8. l’epoca a cui risale l’opera da demolire;
9. i materiali costruttivi dell’opera da demolire;
10. la tipologia costruttiva dell’opera da demolire;
C. Analizzata l’opera è necessario definire l’entità della demolizione e le condizioni ambientali incui si andrà ad operare, in base a:
1. dimensione dell’intervento;
2. altezza e dimensione in pianta dei manufatti da demolire;
3. l’organizzazione del cantiere:
spazio operativo;
accessibilità del cantiere;
spazio di manovra;
presenza di altri edifici.
La demolizione dovrà essere eseguita con oculata e prudente opera di scomposizione, con rimozione delle partielementari di cui ciascuna struttura è costituita procedendo nell’ordine inverso a quello seguito nella costruzione,sempre presidiando le masse con opportuna puntellatura capace di fronteggiare i mutamenti successivi subiti dall’equilibrio statico delle varie membrature, durante la demolizione.
Durante le demolizioni, vengono a stabilirsi nelle strutture, condizioni di equilibrio analoghe a quelle che caratterizzano il sistema durante la costruzione, per cui è necessario l’impiego di analoghe opereprovvisionali di puntellatura.
Nota:Durante le attività di demolizione sarà necessario rispettare alcune regole pratiche di sicurezza in modo da controllare i rischi presenti durante le lavorazioni. Tali procedure possono così riassumersi nei seguenti punti:
transennare le aree sottostanti e limitrofe;
segnalare attraverso idonea segnaletica di sicurezza il pericolo di caduta di materiali dall’alto ed ildivieto di transito e sosta nelle stesse aree;
vietare l’allontanamento del materiale di risulta a caduta libera senza l’uso degli opportuni scivolichiusi;
predisporre le aree per l’allontanamento del materiale di risulta in luoghi staticamente sicuri, evitandoconcentrazioni di carico sulle strutture sottostanti ed allontanarlo da cigli, evitando che il materiale dirisulta sia di intralcio allo svolgimento delle attività lavorative;
per la demolizione di solai: organizzare una struttura di presidio di puntelli superiore ed inferiore, inparticolare i primi costituiti da tavoloni da ponte o da quadri disposti in direzione trasversale alle travi.
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per la demolizione delle voltine o tavelle in laterizio: provvedere allo sbarramento dei luoghisottostanti e addirittura alla realizzazione di un tavolato continuo, al fine di realizzare una struttura diprotezione contro il rischio di caduta di pezzi anche di una certa consistenza;
successivamente alla rimozione della sovrastruttura ed allo smuramento delle travi, queste sarannoimbracate con funi, saranno opportunamente tagliati agli estremi e trasferimenti ai luoghi da cuisaranno in un secondo tempo allontanate;
per la demolizione di finte volte e controsoffitti: operare dal basso, organizzando dei piani di lavoroad una certa altezza;
questi potranno essere o fissi o mobili ed in tal caso saranno resi stabili dagliopportuni stabilizzatori.
In particolare, si sottolinea, la prescrizione che gli operatori indossino tutti i dpi: glielmetti di protezione, le calzature di sicurezza e gli occhiali per evitare il contatto di materialepericoloso (tavole chiodate, schegge) con gli occhiali, ecc.;
per le demolizioni di scale: organizzare una struttura di presidio composta da puntelli ed elementi diripartizione inferiore e superiore tale da evitare che durante l’opera demolitrice, mediante mezzipneumatici da parte degli operatori, si creino delle condizioni di squilibrio della massa strutturale.
Poiché c’è il rischio di caduta di pezzi anche di una certa consistenza, e più che mai indispensabileprovvedere allo sbarramento dei luoghi sottostanti e addirittura alla realizzazione di un tavolatocontinuo sottostante per la protezione in tal senso;
per le demolizione di murature interne ed esterne: operare a partire dall’alto e solo per quellemurature per le quali siano venute meno ( a seguito di demolizioni precedenti) gli orizzontamenti sucui poggiavano.
data la posizione degli operatori, fatte salve tutte le prescrizioni generali già citate,particolare attenzione sarà presentata agli elementi provvisionali (cavalletti,tra battelli, ecc,..) ed altriindumenti di sicurezza degli operatori, nonché allo sbarramento dei luoghi limitrofi.
2. ANAGRAFICA AZIENDALE
2.1 DATI DELL’IMPRESA
RAGIONE SOCIALE
SEDE
Indirizzo:
Tel.
Fax E-mail:
2.2 FIGURE AZIENDALI RELATIVE AL CANTIERE
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DATORE DI LAVORO
DELEGATO ALLA SICUREZZA*
DIRIGENTI
DIRETTORE TECNICO DI CANTIERE ALTRO (specificare)
PREPOSTI
CAPOCANTIERE ALTRO (specificare)
2.3 SERVIZIO DI PREVENZIONE E PROTEZIONE E SUO RESPONSABILE
NOMINATIVO CORSO DI FORMAZIONE (ENTE E DATA)
AGGIORNAMENTI (ENTE E DATA) R.S.P.P.
A.S.P.P.
2.4 SORVEGLIANZA SANITARIA
MEDICO COMPETENTE
DATA NOMINA
2.5 RAPPRESENTANTE DEI LAVORATORI PER LA SICUREZZA
RLS NOMINATIVO
RLST
2.6 LAVORATORI ADDETTI ALLA GESTIONE DELLE EMERGENZE Addetti alla gestione delle emergenze
NOMINATIVO
PREVENZIONE INCENDI, LOTTA ANTINCENDIO E GESTIONE DELLE EMERGENZE
PRIMO SOCCORSO
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2.7 ADDETTI ALLE OPERE DI DEMOLIZIONE
NOMINATIVO MANSIONE
3. ANAGRAFICA DEL CANTIERE
3.1 DATI IDENTIFICATIVI DEL CANTIERE
Committente Indirizzo Sede cantiere
Oggetto dell’appalto
Durata dei lavori di demolizione Responsabile dei Lavori
Coordinatore per la Progettazione Coordinatore per la Esecuzione Direzione lavori:
I lavori sono:
appalto diretto dal committente o responsabile dei lavori.
subappalto da impresa affidataria.
subappalto da impresa esecutrice.
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3.2 UBICAZIONE DEL CANTIEREINDIRIZZO
LOCALITÀ C.A.P.
TEL. FAX E-MAIL
3.3 IMMAGINI
(relative all’area oggetto dei lavori di demolizione)
4. DESCRIZIONE DEL MANUFATTO E DELL’AREA CIRCOSTANTE
4.1 ANALISI DEL CONTESTO
PARAMETRI VALUTAZIONE
LOCALIZZAZIONE URBANA VIABILITA’
EDIFICI LIMITROFI PRESENZA DI STRUTTURE SENSIBILI scuole, ospedali, ecc..
EDIFICI VINCOLATI PRESENZA DI: ferrovie,
metropolitana, sottopassaggi, ecc.
4.2 STUDIO DELL’IMMOBILE, DELLE SUE PERTINENZE, DEI SUOI COLLEGAMENTI
I. Descrizione del manufatto:
PARAMETRI VALUTAZIONE
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Destinazione d’uso Caratteristiche costruttive
Numero di piani interrati Numero di piani fuori terra Presenza di elementi sporgenti
dalla facciata Tipologia edificio (isolata,
stecca, ecc.)
Presenza di materiali sospetti (amianto, ecc.)
altro
Sono state effettuate delle indagini diagnostiche sul manufatto:
□ SI □ NO
(Se si descriverne le procedure di sopralluogo, analisi, campionatura, ecc..) II. verifica statica delle strutture
PARAMETRI VALUTAZIONE
staticità consistenza presenza di fessurazioni
eventuali cedimenti modifiche ed alterazioni
effettuate nel tempo altro
III. CAUSA – EFFETTO DELL’EVOLUZIONE NEL TEMPO DEL MANUFATTO
CAUSE EFFETTO/DANNO
Sopraelevazioni, Sostituzione di copertura,
ecc. Cedimento di fondazione – schiacciamento delle volte (quadro
fessurativo) Infiltrazioni di acque meteoriche,
danni impianto fognario-idrico- sanitario, umidità di risalita dalle rocce, ecc..
Quadri umidi, effluorescenze, muffe, ecc..
Degrado dei rivestimenti esterni (intonaci, rivestimenti in ceramica,
Fessurazioni, sfarinamento, ecc.
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ecc)
Rottura del copriferro nelle strutture portanti in c.a.
Fessurazioni con espulsione del materiale e ferri ossidati
Aperture di vani porta/finestre nelle murature portanti
Fessurazioni sui paramenti orizzontali e verticali,cedimenti, ecc.
Utilizzo di materiali di scarsa qualità, manufatti non eseguiti alla regola dell’arte
Varie..
Altro…
IV. ELENCO E VALUTAZIONE DEGLI ELEMENTI DA DEMOLIRE:
Per ogni elemento da demolire si analizza quanto segue:
Elemento da demolire
posizionamento* descrizione della struttura
materiali
composizione
verifica statica della struttura
indicazioni rilevate nella fase II
puntellamenti
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*riferimento alle tavole di layout.
4.3 ANALISI DELLE STRUTTURE ADIACENTI O LIMITROFE Per ogni elemento da demolire si analizza quanto segue:
Elemento da demolire
Presenza di controsoffitti
Presenza di balconi, pensiline
Presenza di elementi strutturali adiacenti (travi, solai,..)
Presenza di elementi in facciata (grondaie, insegne, ecc..)
altro
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4.4 VERIFICA DEGLI IMPIANTI (ELETTRICO, GAS, ACQUA, …) PRESENTI ALL’INTERNO DELL’AREA
All’interno della struttura – manufatto oggetto di demolizione sono presenti i seguenti impianti:
impianto di riscaldamento
Impianto elettrico Impianto idrico-sanitario- fognario
Impianto allarme, antincendio, ecc.
Nota:Verificare che gli impianti siano stati sezionati prima dell’inizio delle attività.
4.5 STUDIO DEL TIPO DI DEMOLIZIONE DA EFFETTUARE Esempi e tipologie di tecniche:
TIPOLOGIA DELLA DEMOLIZIONE Descrizione attività
Demolizione controllata
demolizione per frantumazione chimica con uso di sostanze espandenti
demolizione per frantumazione meccanica con pinze di demolizione e cesoie manuali demolizioni per frantumazione meccanica con martinetti espandenti
idrodemolizione o taglio per abrasione con sega a disco diamantato o sega a fili diamantato
demolizione o taglio con foretti per carotaggi continui con lancia termica, con plasma, con laser
Demolizione incontrollata
con esplosivo
demolizione per percussione con mezzi meccanici
demolizioni per frantumazione con pinze idrauliche montate sempre su mezzi meccanici demolizioni per frantumazione mediante martinetti idraulici usati come divaricatori o spacca roccia
demolizione ottenuta per spinta o trascinamento con mezzi meccanici (ruspe cingolate..)
Nota: Demolizione di strutture con h <5.00ml può avvenire per ROVESCIAMENTO con TRAZIONE o SPINTA - Rovesciamento per Trazione: Può essere effettuataa una d≥1.5*h volte l’h dell’oggetto da demolire
- Rovesciamento per Spinta: Può esser effettuato con martinetti solo per opere con h≤3 ml,con l’ausilio di puntelli contro il
ritorno degli elementi smossi.
Modello per la redazione del Piano di Demolizione
5. PROGRAMMA DELLA DEMOLIZIONE
Analisi delle fasi di demolizione
FASE
LAVORATIVA/ATTIVITA’
MODALITÀ ORGANIZZATIVE /
OPERATIVE
PROCEDURE COMPLEMENTARI E DI
DETTAGIO RICHIESTE DAL PSC
Data inizio Data fine
Nota: Studiare la successione delle demolizioni da effettuarsi tenendo presente che:
i lavori devono procedere con ordine dall’alto verso il basso
i lavori devono essere condotti (e perciò programmati) in maniera da nonpregiudicare la stabilità delle strutture portanti o di collegamento e di quelleadiacenti.
Oss.Step – demolizione di un manufatto edilizio:
1. Analisi dello stato attuale e dello stato di Progetto;
2. Indagine e studio strutturale,studiodella distribuzione delle forze e delle eventualialterazioni a seguito dellademolizione,andando amodificare gli stati tensionali del manufatto edilizio;
Modello per la redazione del Piano di Demolizione
3. Valutazione ambientale per avere il controllo sugli aspetti di emissione polveri e rumore, analisidei materiali oggetto della demolizione con lo studio per il loro corretto smaltimento, e/o l’eventuale reimpiego;
4. Tavole di layout con planimetria dell'area sulla quale insiste il fabbricato da demolire, quadro di insieme della zona circostante come da planimetriadella zona in scala 1/2000 dello stralcio di Piano RegolatoreGenerale, e/o eventuale Piano Particolareggiato o Piano di lottizzazione, piante e sezioni del fabbricato in scala 1/100 con indicate in nerole strutture delle quali e prevista la conservazione ed in gialloquelle per le quali e prevista la demolizione;
5. Completa documentazione fotografica interna ed esterna delfabbricato e dell’area di pertinenza;
6. Rilievo e descrizione dell'eventuale patrimonio arboreo esistente e dell'area di pertinenza del fabbricato.
7. Indicazione della discarica o dell’impianto di riciclaggio che dovrà accogliere i rifiuti speciali inerti risultanti dalla demolizione, nonché degli altri rifiuti speciali di qualsiasi genere secondo le norme nazionali, regionali o contenute nel Regolamento edilizio.
Modello per la redazione del Piano di Demolizione
6. ELENCO DELLE ATTREZZATURE, MACCHINE ED OPERE PROVVISIONALI DA IMPIEGARE
Gli impianti e le dotazioni di lavoro(opere provvisionali, macchine, utensili, attrezzature) utilizzati durante le attività di demolizione ed elencati nelle tabelle di seguito riportate rispondono alle relative norme di sicurezza.
Impianti
IMPIANTI CARATTERISTICHE
PRINCIPALI
DOCUMENTAZIONE A CORREDO
SCHEDA BIBLIOGRAFI
CA ALLEGATA
Opere provvisionali
OPERE PROVVISIONALI MARCA E MODELLO DOCUMENTAZIONE A
CORREDO
SCHEDA BIBLIOGRAFI
CA ALLEGATA
Nota:Inserire nelle tavole di lay-out di cantiere il progetto indicativo dei ponteggi con tutte le indicazioni necessarie a capire le modalità di realizzazione e la presenza di elementi particolari, quali di tunnel di passaggio, aree eseguite a tubi e giunti, ecc.
Oss. Vanno previsti predisposti i puntellamenti ed i rafforzamenti necessari quali:
sbadacchiature di aperture,
- puntelli a rafforzamento di cornicioni, - puntelli a rafforzamento di balconi,
- puntelli a rafforzamento di solette o murature - puntelli a rafforzamento di pensiline, ecc.
Modello per la redazione del Piano di Demolizione
Macchine
MACCHINE
MARCATU RA CE
MARCA E MODELLO DOCUMENTAZION E A CORREDO
SCHEDA BIBLIOGRAFI
CA ALLEGATA SI NO
Nota:Inserire nel caso si decida di operare con macchinari (pinze idrauliche, escavatore ecc ... ) è necessario prevedere la zona ove può accedere solamente il mezzo meccanico (con operatore al posto di guida protetto), le eventuali interferenze con altre lavorazioni o con la viabilità ordinaria, i rischi della ricaduta del materialeall’esterno delle aree delimitate,….
Nota:Nel caso si decida di operare con mezzi di sollevamento è necessario che essi siano adeguati alle lavorazioni (portata, altezza, ecc.) e che essi siano esterni dall’area di ricaduta dei materiali
Utensili
UTENSILI
MARCATU RA CE
MARCA E MODELLO DOCUMENTAZION E A CORREDO
SCHEDA BIBLIOGRAFI
CA ALLEGATA SI NO
Attrezzature
ATTREZZATURE MARCA E MODELLO DOCUMENTAZIONE A
CORREDO
SCHEDA BIBLIOGRAFI
CA ALLEGATA