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La longarina a gancio e la muratura cellulare Contributo al consolidamento del suolo e alla generale sistemazione dei fiumi

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La longarina a gancio e la muratura cellulare

Contributo al consolidamento del suolo e alla generale sistemazione dei fiumi

Il consolidamento del suolo e la regolazione delle acque sono problemi la cui soluzione s'impone con carattere d'urgenza. Essi possono essere risolti, in determinati limiti, attenuando le varie difficoltà che vi si oppongono, relativamente alla spesa, alla disponibilità dei materiali da costruzione, e alla riduzione del tempo tecnico. A tal uopo l'Autore, Ispettore Generale del Genio Civile, propone l'uso di muratura cellulare con elementi prefabbricati in c. a. (Brevetto Italiano n. 466779). Dati di costo e applicazioni varie.

Scopo essenziale della p r e s e n t e nota è quello di m e t t e r e in luce il contributo che alla soluzione dei p r o b l e m i del consolidamento del suolo e della si- stemazione dei fiumi p u ò recare il sistema della m u - r a t u r a cellulare sulla base di un elemento in c. a.

prefabbricato, m u n i t o di brevetto, e d e n o m i n a t o longarina a gancio.

P r i m a p e r ò di a d d e n t r a r c i nel t e m a , non sembra fuori d ' o p e r a fare alcune considerazioni generali, ed i n q u a d r a r e i suddetti p r o b l e m i nella contingenza della vita nazionale, e in u n a visione retrospettiva geo-antropica.

PARTE I

Problemi contingenti.

Da q u a l c h e t e m p o in Italia i p r o b l e m i del con- solidamento del suolo e della generale regolazione delle acque sono posti a l l ' o r d i n e del giorno. I d a n n i che dalle recenti alluvioni e frane sono stati a p p o r - tati a coltivi, a b i t a t i e comunicazioni stradali h a n n o vivamente impressionato l ' o p i n i o n e p u b b l i c a , che sembra rilevare un aggravarsi progressivo della tor- renzialità nei nostri corsi d ' a c q u a e della degrada- zione del t e r r e n o ; e ne dà colpa alla sistematica, ingorda devastazione boschiva fatta d a l l ' u o m o in epoca recente, causa della r o t t u r a di q u e l l ' e q u i l i - brio che la n a t u r a t e n d e r e b b e s p o n t a n e a m e n t e a creare a r i p a r o dai suddetti l a m e n t a t i d a n n i .

D ' a l t r a p a r t e la pressione demografica, che non trova sufficiente sfogo nella emigrazione all'estero, chiede sollievo nella creazione di nuova attività nel Paese, e maggiore disponibilità di t e r r e coltivabili.

A p r i m a vista s e m b r e r e b b e che la crisi dello spo- p o l a m e n t o m o n t a n o , che assume s e m p r e p i ù vaste p r o p o r z i o n i , estendendosi a n c h e a m o l t a p a r t e della zona collinare ed al p i a n o , sia in contraddizione con la p r e c e d e n t e affermazione: ma n o n è così. Infatti, se la detta crisi è indice della fine di sistemi econo- mici a ciclo chiuso ormai sorpassati, essa sta p u r e ad indicare la necessità e urgenza di r i m e d i a r e al- l'eccessivo frazionamento (polverizzazione) della p r o p r i e t à coltiva, e di d a r e al t e r r i t o r i o nazionale un nuovo assetto p r o d u t t i v o , in cui ogni lembo di t e r r a sia destinato a quel genere di coltivazione che p i ù gli si addice p e r le sue caratteristiche geo-alti- m e t r i c h e , premessa la soluzione dei due p r o b l e m i p r o p o s t i , che supera le possibilità difensive dei sin- goli p r o p r i e t a r i , e che solo p u ò ottenersi con il con- sorziamento delle iniziative p r i v a t e , o p p o r t u n a - m e n t e integrate con l ' i n t e r v e n t o statale.

Sguardo retrospettivo geo-antropico.

Si p u ò d o m a n d a r e : questi p r o b l e m i che t a n t o travagliano le nostre generazioni e r a n o sconosciuti alle generazioni passate? R i s p o n d i a m o senz'altro negativamente, in q u a n t o essi h a n n o avuto origine fin dalla p r i m a comparsa d e l l ' U o m o sulla T e r r a , al p r i n c i p i o d e l l ' E r a Q u a t e r n a r i a .

Fin da q u e l l ' E p o c a l ' U o m o , il cui destino è quello di procurarsi il sostentamento con il sudore della fronte, si dedicò alla caccia ed alla pesca, ma s o p r a t u t t o alla coltivazione del suolo, t r a t t a n d o di preferenza quei t e r r e n i c h e , disgregati dagli agenti endogeni ed esogeni (vulcanismo ed agenti atmosfe- rici), a p p a r i v a n o più fertili e p i ù facili da coltivare, cioè i t e r r e n i vulcanici, i morenici e gli alluvionali.

Ma i n t a n t o le dette forze della N a t u r a continuavano la loro attività con escursioni oscillanti nel t e m p o , spesso frustrando l ' o p e r a tenace d e l l ' U o m o . Si venne allora i m p e g n a n d o fra l ' U o m o e la N a t u r a u n a lotta ostinata, da u n a p a r t e p e r conservare ed estendere il dominio sui beni della t e r r a , e dall'al- t r a p e r la cieca, fatale estrinsecazione delle forze della N a t u r a .

Risultato di questa lotta p l u r i m i l l e n a r i a è il mo- dellamento della T e r r a q u a l e oggi a noi si p r e s e n t a , e che ad un attento osservatore, nei coltivi, nelle strade, nei canali, nelle a r g i n a t u r e , nel terrazza- m e n t o dei t e r r e n i acclivi, nelle gallerie, nei p o r t i , nei centri a b i t a t i , rivela l ' o p e r a i m m a n e , ostinata, geniale delle varie generazioni che si sono t r a m a n - date d a l l ' u n a a l l ' a l t r a il c o m p i t o di c o n t i n u a r e que-

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s t ' o p e r a , senza m a i vederne la fine. P e r c h è non si t r a t t a soltanto di o p e r a da c o n t i n u a r e in estensione, ma a n c h e da conservare nel t e m p o , dato che l'equi- librio provvisorio creato fra le forze in gioco non è statico ma dinamico. Onore p e r t a n t o a l l ' U o m o , che ha saputo d o m a r e la N a t u r a , a n c h e se, nonostante l'esperienza p i ù volte fatta, spesso dimentica che ol- tre un certo limite Egli non p u ò c o m p e t e r e con le forze e n o r m e m e n t e superiori della N a t u r a .

A noi d u n q u e viene t r a m a n d a t o dalle passate ge- nerazioni il compito di difendere il t e r r i t o r i o coltivo fino a l l ' e s t r e m o limite compatibile con il regolare deflusso delle piene dei fiumi e t o r r e n t i , e di esten- derlo anche alle zone p i ù d e g r a d a t e e franose, nei limiti delle u m a n e possibilità. Ed insistiamo su que- sto concetto di l i m i t e .

Le sistemazioni in Italia ed in Piemonte. Dati di massima sulla spesa occorrente.

Nel territorio italiano, causa la irregolarità delle precipitazioni e la instabilità del suolo, specialmente nella zona a p p e n n i n i c a , dove preval- gono i t e r r e n i argillosi, sono rilevanti gli elementi della torrenzialità (grandi p o r t a t e di piena e grande franosità). Non si possono citare dati precisi sull'e- stensione dei t e r r e n i mobili o degradati da consoli- dare e r i c u p e r a r e , e sulla entità delle o p e r e occor- renti p e r la sistemazione dei fiumi e t o r r e n t i . Que- sta è m a t e r i a che interessa a n c h e , con numerosi altri a r g o m e n t i , i P i a n i Regolatori Regionali e Na- zionali previsti dalla legge u r b a n i s t i c a 17 agosto 1942, n. 1150. P e r q u a n t o detti studi da noi siano ancora all'inizio, tuttavia possiamo citare i risul- tati dei rilievi fatti nella Regione Lucana (1), se- condo i quali le spese occorrenti p e r il solo conso- l i d a m e n t o del suolo e p e r la regolazione delle acque, nostro t e m a , s u p e r a n o ogni limite di convenienza economica, a m e n o che la m o d e r n a tecnica n o n sug- gerisca nuovi mezzi d ' o p e r a m e n o costosi di quelli a t t u a l m e n t e in u s o .

P e r il P i e m o n t e (e Valle d'Aosta) u n o studio analogo di massima esteso a t u t t o il t e r r i t o r i o valu- tato in 29.000 K m q . in c. t., c o m p r e n d e n t e provve- d i m e n t i idraulici, forestali ed agrari, segnala u n a spesa di circa 80 m i l i a r d i , p a r i a circa L. 2 , 7 5 / m q . di t e r r i t o r i o . E s t e n d e n d o questa m e d i a a t u t t o il ter- ritorio nazionale, d e s u m i a m o u n a spesa occorrente di 850 m i l i a r d i a r r o t o n d a b i l e p r u d e n z i a l m e n t e in 1000 m i l i a r d i , pari a L. 3 / m q . di t e r r i t o r i o e a l l ' l l per cento del r e d d i t o italiano a n n u o n e t t o comples- sivo.

Sono cifre i m p o n e n t i che fanno m e d i t a r e sullo sforzo economico che si richiede alla Nazione p e r avviare a soluzione i due proposti p r o b l e m i , t a n t o p i ù che essi n o n sono i soli da risolvere per p o r t a r e il nostro Paese a livello di quelli più p r o g r e d i t i .

Criteri da adottare nelle sistemazioni.

È stato anche detto che nei Paesi poveri è p i ù facile t r o v a r e i fondi p e r finanziare le opere che impiegarli u t i l m e n t e . E questo si verifica p u r t r o p p o q u a n d o si p r e s u m e di risolvere gravi p r o b l e m i tec- nici con disinvolta improvvisazione, o q u a n d o il cri- terio politico prevale sul criterio tecnico, disper- d e n d o i limitati finanziamenti nell'inizio contem- p o r a n e o di t r o p p e o p e r e , che n o n possono essere u l t i m a t e nel prescritto t e m p o tecnico, o q u a n d o si p e r d e di vista il fine p r i n c i p a l e , p e r correr dietro a interessi p a r t i c o l a r i , o q u a n d o , con provvedimenti i n n a t u r a l i , si p r e s u m e di a r g i n a r e i corsi d ' a c q u a a q u a l u n q u e costo ed in q u a l u n q u e t r a t t o dell'asta di deflusso, senza nulla concedere alle necessità fisiche del corso d ' a c q u a .

In un paese come il nostro a clima m e d i t e r r a n e o , con a b b o n d a n t e insolazione, è n a t u r a l e che le colti- vazioni cerealicole, o intensive specializzate a base di primizie floro-orto-frutticole a b b i a n o u n a decisa prevalenza sopra il bosco. Cionondimeno p o t r a n n o u t i l m e n t e , a n c h e ai fini economici, riservarsi a bosco le falde p i ù acclivi e franose dei m o n t i , alcune fasce di girapoggio intercalate fra i coltivi in p e n d i o , le rive dei fiumi e t o r r e n t i , e certe zone adiacenti ai corsi d ' a c q u a , di bassa quota, utili all'espansione delle p i e n e e n o n difendibili dalle alluvioni, se non con opere relativamente costose e non giustificate,

Fig. 3. - Sistemazione idraulico-montana torrente Museglia in Comune di Montacuto - località Magroforte.

(1) Prof. MANLIO ROSSI DORIA, Relazione sul Piano Rego- latore della Lucania, IV Congresso Nazionale di Urbanistica, Venezia, ottobre 1952.

ATTI E RASSEGNA TECNICA DELLA SOCIETÀ DEGLI INGEGNERI E DEGLI ARCHITETTI IN TORINO - NUOVA SERIE - ANNO 7 - N. 7 - LUGLIO 1953 Fig. 1.

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Fig. 4. - Sistemazione Dora Baltea in Comune di Aosta.

avuto riguardo al buon regime d e l l ' i n t e r o bacino imbrifero.

Ciò t e n u t o presente, sarà utile alla risoluzione dei proposti p r o b l e m i ogni p r o v v e d i m e n t o inteso al consolidamento del suolo, alla t r a t t e n u t a in sito dei materiali solidi di disgregazione, al p r o l u n g a m e n t o dei t e m p i di corrivazione, allo scolmamento delle p i e n e , alla difesa degli abitati e delle vie di comu- nicazione, al consolidamento e c o m p l e t a m e n t o di si- stemi arginali la cui efficace funzione sia stata da t e m p o riconosciuta.

Delle opere murarie per le sistemazioni.

Q u a l u n q u e sia il concetto tecnico che presieda alla sistemazione di ogni zona di t e r r i t o r i o , di ogni valle, di ogni bacino i m b r i f e r o , di ogni asta di fiume o t o r r e n t e , o c c o r r e r a n n o m u r i p a r a v a l a n g h e , m u r i di girapoggio, briglie, m u r a t u r e d r e n a n t i , scogliere, repellenti, argini, e t u t t o questo in n u m e r o e volu- me ingentissimo.

P e r tali opere le s t r u t t u r e o r d i n a r i a m e n t e in uso sono: a prescindere dalle o p e r e in t e r r a , la m u r a t u r a di gabbioni metallici, la m u r a t u r a a secco, la m u r a t u r a di p i e t r a m e e m a l t a , la m u r a t u r a di calcestruzzo, eccezionalmente la m u r a - t u r a in c. a. Ora la m u r a t u r a in gabbioni metallici e quella a secco n o n sono da considerare, in gene- rale, come m u r a t u r e p e r m a n e n t i e definitive, per- chè soggette a facile d e g r a d o ; e quelle in p i e t r a m e e malta o in calcestruzzo, oltre che essere piuttosto costose, non sono attuabili d o v u n q u e , p e r c h è spesso

Fili. 5. - Difesa in sponda sinistra Dora Baltea in Comune di Aosta.

m a n c a n o in sito i b u o n i m a t e r i a l i da costruzione.

Questo succede in b u o n a p a r t e del t e r r i t o r i o ita- liano, specialmente nelle zone a p p e n n i n i c h e , dove, p e r contrasto, a b b o n d a n o le frane, e q u i n d i la ne- cessità di p i ù vasto intervento. Vi è u n a limitazione stagionale p e r l'esecuzione delle o p e r e in m a l t a , che n o n consente di lavorare nel p e r i o d o del gelo.

Vi è poi nella massa dei disoccupati scarsità di m a n o d ' o p e r a specializzata, e invece a b b o n d a n z a di m a n o d ' o p e r a n o n specializzata. T r o v a r e u n genere di m u r a t u r a che si presti indifferentemente p e r t u t t e le opere sopra elencate, che le r e n d a possibili ovun- q u e , i n d i p e n d e n t e m e n t e dalla esistenza in sito di b u o n i materiali da costruzione, ed in q u a l u n q u e stagione, che possa essere eseguita facilmente e ce- l e r m e n t e , anche con m a n o d ' o p e r a non specializ- zata, che richieda u n i t a r i a m e n t e m i n o r peso di ma- teriali da t r a s p o r t a r e a distanza, che realizzi note- voli economie rispetto ai generi di m u r a t u r e ordi- n a r i a m e n t e in uso, e che infine abbia in sè qualità tecniche peculiari p e r le difese in acqua e nei t e r r e n i franosi, e q u i v a r r e b b e a s u p e r a r e in bloc- co, o q u a n t o m e n o a t t e n u a r e , le pricipali difficoltà che finora h a n n o i m p e d i t o di affrontare i p r o b l e m i p r o p o s t i , con p r o g r a m m a deciso e fattivo.

PARTE II

La longarina a gancio e la muratura cellulare.

Lo scrivente è ormai in grado di affermare, dati i b u o n i risultati delle opere sperimentali costruite presso i Provveditorati Regionali delle 0 0 . P P . del P i e m o n t e e d e l l ' E m i l i a (2) che la m u r a t u r a cellu- lare ottenibile con la longarina a gancio, elemento in c. a. prefabbricato, b r e v e t t a t o , di sua ideazione, risponde egregiamente a tutti i sopradetti requisiti, e p e r t a n t o è lieto di p o t e r offrire il suo c o n t r i b u t o tecnico p e r l'auspicato nuovo, assetto da dare al no- stro P a e s e , p e r ricavarne nuova fonte di ricchezza e di bellezza.

L'originalità della longarina consiste nella sua semplicità e nella autosufficienza p e r i collegamenti delle longarine fra di loro. La longarina a gancio ha la forma di un ferro arpese. È u n ' a s t a rettango- lare con sezione di cm. 1 5 x 8 e con r i p i e g a m e n t i a gancio alle estremità. Ha v o l u m e di 30 d m .3 e peso di 70 K g . È facilmente t r a s p o r t a b i l e t a n t o p e r via o r d i n a r i a che in m o n t a g n a ( p r e f e r i b i l m e n t e con te- leferica). Serve p e r la costruzione di celle senza fondo (il fondo, occorrendo p u ò essere costruito con le stesse longarine).

Le celle h a n n o dimensioni in p i a n t a di circa m. 2 x 2 . Si r i e m p i o n o di p i e t r a m e , anche se di scarto, d a n d o luogo alla muratura cellulare. Le celle risultano dalla disposizione delle longarine a due

(2) In provincia di Modena, briglie costruite nel bacino imbifero del T. Panaro in muratura cellulare di longarine hanno resistito bene all'alluvione dell'autunno 1952, mentre numerose briglie in muratura ordinaria, nello stesso bacino, sono crollate.

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a due l o n g i t u d i n a l m e n t e e trasversalmente in o r d i n i sovrapposti, a catasta. Q u a n d o le celle sono riem- pite di p i e t r a m e , è questo stesso m a t e r i a l e che im- pedisce lo scorrimento relativo dei vari o r d i n i so- v r a p p o s t i di longarine. Ma le celle possono anche usarsi vuote di m a t e r i a l e , e allora apposite longa- rine n o r m a l i o di lunghezza ridotta h a n n o il com- p i t o di i m p e d i r e detti scorrimenti.

Le celle vengono concatenate in serie semplice o multipla, nelle forme geometriche di rettangoli, tra- pezi, p a r a l l e l o g r a m m i . Le celle, s e m p r e a mezzo di longarine usate come tiranti, possono essere an- corate, con notevole a u m e n t o della loro resistenza, Longarine n o r m a l i o di lunghezza ridotta possono usarsi come staffe, p e r il collegamento verticale dei q u a d r i di longarine, d a n d o al sistema la funzione di vera trave a traliccio. Questo occorre, ordinaria- m e n t e , alla base delle opere od al sommo delle me- desime, onde r e n d e r l e monoblocco, ad evitare il di- sarticolamento o l ' a s p o r t o di q u a l c h e e l e m e n t o , o q u a n d o le celle sono usate vuote. In questo caso, m a n c a n d o il m a t e r i a l e di r i e m p i m e n t o , che servi- r e b b e a n c h e a t e n e r e a posto le staffe, si u s a n o , p e r il collegamento delle staffe con le longarine, a p p o - siti bulloni passanti in fori predisposti nel getto, in forma, delle longarine stesse.

La cella n o r m a l e , se assoggettata a forti spinte nelle p a r e t i verso l'esterno ( p a r e t i di p a r a m e n t o ) o p e r incoerenza del m a t e r i a l e insilato, o p e r note- vole altezza d e l l ' o p e r a , p u ò essere diaframmata,

usando la longarina n o r m a l e come t i r a n t e di anco- raggio nella mezzaria della cella, ciò c h e , dimez- zando la lunghezza libera di flessione della longa- r i n a , ne q u a d r u p l i c a la resistenza. Nel caso dei m u r i di controriva, di sostegno o di sottoscarpa, si farà uso di longarine n o r m a l i e di mezze longarine, o t t e n e n d o u n a m u r a t u r a di spessore costante di m. 1 circa, formata di u n a serie di celle di m. 2 x 1 circa, con scarpa a p i a c i m e n t o , ottenuta con lo spostamen- to orizzontale di q u a d r o sopra q u a d r o .

Q u a n d o u n ' o p e r a ha cessato la sua funzione, il m a t e r i a l e prefabbricato p u ò essere agevolmente ri- c u p e r a t o p e r essere utilizzato altrove.

Applicazioni.

Il sistema è fecondo di applicazioni a t u t t e le opere sopra elencate come briglie, m u r i paravalan- ghe, m u r i di girapoggio, m u r i d r e n a n t i a p e t t i n e , scogliere, r e p e l l e n t i , argini, dighe di presa d ' a c q u a , piattaforme di fondazione su t e r r e n i cedevoli, ma- glie di ancoraggio di lastre di calcestruzzo p e r il rivestimento di a r g i n i e canali, ecc.

Nei corsi d ' a c q u a che t r a s p o r t a n o materiale mi- n u t o e non adatto al r i e m p i m e n t o delle celle, si possono costruire opere a celle vuote, o p p o r t u n a - m e n t e staffate, p a r t i c o l a r m e n t e a d a t t e p e r frenare e dirigere la corrente di piena senza formazione di gorghi, e p e r favorire i depositi di m a t e r i a l i alluvio- n a l i .

Fig. 6. - Casalcermelli (Alessandria). Difese in sponda sinistra torrente Orba.

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Fig. 7. - Cella di longarine monoblocco (pareti irrigidite da 4 staffe con bulloni)

volume mt. 2 x 2 x 1 . 0 5 = mc. 4.20 peso ql. 13.5

Da usare vuota a saturazione di gorghi e a presidio delle fondazioni di opere. Può essere calata alla rinfusa in acque profonde.

Elementi monoblocco di celle vuote possono an- che costruirsi su galleggianti e calarsi in acqua, sem- pre allo scopo di favorire gli interrimenti. Nelle zone franose la muratura cellulare, disposta a pet- tine, agisce come muratura drenante e resistente a catena, e può essere usata tanto in muri isolati quanto in maglia di muri disposti a meridiani e pa- ralleli (muratura ciclopica).

E le strutture che ne risultano sono facili, di rapida costruzione, economiche, richiedono minima quantità di mano d'opera specializzata, si possono eseguire in qualunque stagione e dovunque, hanno capacità drenante e di resistenza a catena, permea- bilità e quindi assenza di sottopressioni.

In tutti i casi la convenienza economica del si- stema deriva dal fatto della limitata incidenza per- centuale (5 ÷ 12 %) del volume del cemento armato per longarine sul volume lordo delle opere, come pure della limitata incidenza delle spese di trasporto delle longarine, sia per via ordinaria, che per tele- ferica, sul costo unitario risultante delle opere.

Ne consegue che con il sistema della muratura cellulare a base di longarine i prezzi unitari delle opere si uniformano verso un più basso livello tanto al piano quanto al monte, anche là dove manchereb- bero i buoni materiali per le murature ordinarie.

Dove le spese di trasporto non siano sufficientemente compensate dai vantaggi di un cantiere centrale di produzione delle longarine, si potrà far luogo a can- tieri volanti, viciniori al luogo di impiego, dovun- que si trovino buoni materiali per calcestruzzi ed energia per l'uso dei tavoli vibranti o vacuumiz- zatori.

Dati di costo delle longarine a gancio e della mu- ratura cellulare.

Le longarine vengono confezionate in serie in appositi cantieri con forme appropriate metalliche e con calcestruzzi più o meno asciutti, con uso di vibratori o vacuumizzatori.

Per ogni mc. di prefabbricato occorrono:

1) sabbia e pietrischetto o ghiaino tipo pisello mc. 1,200;

2) cemento res. normale ql. 3;

3) ferro nei diam. 5-6 m m . per armature a mm. 3 per staffe Kg. 100.

Il costo di 1 mc. di c. a. prefabbricato per longa- rine risulta mediamente :

1) in cantiere L. 32.000/mc.;

2) a. piè d'opera L. 34.000/mc.;

3) in opera L. 40.000/mc.;

come dalle seguenti analisi

a) ferro lavorato per armature Kg. 100

x L . 130 L. 13.000 b) cemento q.li 3 x L. 1200 » 3.600 c) sabbia, ghiaino mc. 1,200 x L. 1500 » 1.800 d) forme ed energia » 400 e) mano d'opera per impasto, getto, di-

sarmo (di muratore e manovale me-

diam. L. 280/ora) per ore 2 4 x 2 8 0 » 6.720 f) Spese generali e beneficio 25 % . . » 6.480 1) In cantiere L. 32.000 Riporto L. 32.000 g) Trasporto per via ordinaria a 45 K m .

di distanza a L, 2 / q . K m . Sono

q. 2 2 x 4 5 x 2 L. 1.980 Arrot. L. 20 2) A piè d'opera L. 34.000 Riporto L. 34.000 h) Ripresa e messa in opera (di manov.

e muratore med. a L. 280/ora).

ore 1 8 x 2 8 0 L. 5.040 i) Beneficio e spese generali 20 % circa

su L. 5.040 » 960 3) In opera L. 40.000 L'incidenza del prefabbricato sul volume lordo delle opere si può desumere dal seguente schema:

in cui il n. 1 sta ad indicare la muratura di mezze celle di m. 2 x 1 (muri stradali)

il n. 2 la muratura a un sol ordine di celle nor- m a l i ;

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il n. 3 la muratura a due ordini di celle;

il n. 4 la muratura a tre ordini di celle.

Si considerano, per il computo, celle alte 1 m. e il numero di longarine occorrenti ad ogni ricorso di 30 cm. in elevazione.

1) mc. 0 , 0 3 0 x 2 , 5 x

2) mc. 0,030 x 3 x

3) mc. 0,030 x 5 x

4) mc. 0,030 x 7 x

Stabiliti i prezzi m e d i del prefabbricato in opera in L. 4 0 . 0 0 0 / m c . e del m a t e r i a l e di r i e m p i m e n t o in L. 1.000/mc. si ha

1) L o n g a r i n e mc. 0,125 x 40.000 = L. 5.000 R i e m p i m e n t o mc. 0,875 x 1.000 = L. 875

Totale L. 5.875/mc.

di muratura cellulare 2) Longarine mc. 0,075 x 40.000 = L. 3.000

Riempimento mc. 0,925 x 1.000 = L. 925 Totale L. 3.925/mc.

di muratura cellulare 3) Longarine mc. 0,063 x 40.000 = L. 2.520

Riempimento mc. 0,937 x 1.000 = L. 937 Totale L. 3.457/mc.

di muratura cellulare 4) Longarine mc. 0,058 x 40.000 = L. 2.320

Riempimento mc. 0,942 x 1.000 = L. 942 Totale L. 3.262 mc.

di muratura cellulare Da quanto sopra risulta che la percentuale vo- lumetrica del prefabbricato sul volume unitario del- l'opera rimane ordinariamente al di sotto del 10 %, superando detto limite soltanto nel caso dei muri stradali fatti di mezze celle; e che il costo unitario della muratura cellulare risultante rimane sempre inferiore alle L. 4.000/mc., ad eccezione del caso dei muri stradali, in cui si avvicina a L. 6.000/mc. prez- zo ancora inferiore a quello della muratura di pie- trame e malta, nonostante i suoi pregi peculiari di muratura drenante e resistente a catena.

Per opere da eseguire in alta montagna e lon- tano da strade camionali il loro costo normale potrà aumentare di circa L. 1.000/mc. per il trasporto dal basso, preferibilmente a mezzo di teleferica (il tra- sporto a mulo non è agevole, nè economico), di cir- ca 2 q. di longarine per ogni mc. d'opera.

In confronto, la muratura di pietrame in malta richiede, per la sola malta, il trasporto di q. 5 di sabbia e 1 di cemento per mc. di opera. Facendo pertanto riferimento ai noti costi delle murature ordinariamente in uso, vediamo che il costo della muratura cellulare a base di longarine gareggia con quello delle gabbionate in filo di ferro, ed è infe- riore al costo delle murature a secco, e più ancora

Fig. 8. - Tema di celle (pareti irrigidite da 4 staffe con bulloni) volume mt. 3 x 2 x 2 x 1.05 = mc. 12.60 peso ql. 34

Da usare vuota a saturazione di gorghi e a presidio delle fondazioni di opere. Può essere calata alla rinfusa in acque profonde.

delle murature in pietrame e malta, o di calcestruz- zo. Inoltre la limitata quantità di mano d'opera oc- corrente per l'esecuzione della muratura cellulare dà ragione della riduzione del tempo tecnico di ese- cuzione rispetto ad altri sistemi.

È infine da osservare che la muratura cellulare di longarine è struttura permanente, e non provvi- soria.

Norme costruttive.

Scavi. — Gli scavi di fondazione delle opere do- vranno essere spinti fino alla profondità necessaria, evitando di doverli eseguire in acqua corrente. Ser- viranno all'uopo i canali fugatori, deviatori, o i comuni mezzi di aggettamento. Sarà anche oppor- tuno approfittare della stagione delle magre. In tal modo si potrà ottenere che l'impostazione delle lon- garine di base per la formazione delle celle avvenga all'asciutto.

In caso che le opere occorrenti per la deviazione dell'acqua e per gli aggottamenti siano troppo one- rose, si potrà procedere alla saturazione dei gorghi mediante comune scogliera di pietrame o di massi artificiali, per sovrapporvi poi la muratura a celle.

Comunque eventuali piccoli cedimenti delle fon- dazioni nelle murature a celle di longarine sono meno temibili che nelle murature ordinarie, per la discesa automatica del materiale di riempimento, ed una certa elasticità del sistema cellulare.

Livellette. — Di norma la muratura cellulare viene impostata su livellette orizzontali. È però am- missibile, senza inconvenienti, anche la pendenza di qualche unità per cento.

Muratura in curva. — La muratura cellulare, può essere, occorrendo, disposta in curva di raggio

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264 265

= m c . 0,125

= m c . 0,075

= m c . 0,063

= m c . 0,058

(4)

Fig. 9. - Tipo di sistemazione di strada in terreno franoso.

vece, dove i t o r r e n t i t r a s p o r t a n o congerie grossolana sarà o p p o r t u - n o , coronare le briglie con m u r a - t u r a in p i e t r a m e e m a l t a , posata sopra letto di calcestruzzo, e lavo- rata alla grossa p u n t a nei giunti.

Riparazione di briglie fatiscen- ti. — La m u r a t u r a cellulare a base di longarine è p a r t i c o l a r m e n t e a- datta p e r r i p a r a r e e rialzare bri- glie costruite con altri sistemi, an- che se allo stato di fatiscenza. Al- l ' u o p o si costruisce a p a r t i r e dalla base della briglia esistente u n a m u - r a t u r a di p a r a m e n t o in celle o mezze celle di longarine, che si eleva fino al coro- n a m e n t o della briglia, p e r poi allargare, sopra il c o r o n a m e n t o , ed elevare l ' o p e r a nuova, che così viene a rivestire e ricoprire t u t t a l ' o p e r a fatiscente.

Difese fluviali. — Possono essere sommergibili od insommergibili, longitudinali o trasversali.

In t u t t i casi la loro sezione rettangolare obbliga- ta, caratteristica del sistema cellulare, consente, a p a r i t à di effetto u t i l e , u n ' e c o n o m i a nel v o l u m e , e q u i n d i nella spesa, rispetto alle scogliere o argina- t u r e a sezione t r a p e z o i d a l e .

Non essendo da t e m e r e d a n n o dalla t r a c i m a z i o n e , le difese p o t r a n n o essere costruite basse in un p r i m o t e m p o , e, successivamente, g r a d u a l m e n t e sovralzate.

D o v u n q u e sia da t e m e r e u n o scalzamento dell'o- p e r a alla base, sarà da p r e v e d e r e il collegamento verticale, nelle p a r e t i delle celle, con staffe.

Le sistemazioni di sponda, in rettifilo o in curva, d o v r a n n o essere studiate in m o d o organico, t a n t o p l a n i m e t r i c a m e n t e q u a n t o nei profili, t e n e n d o pre- sente che q u a n t o più si eviteranno bruschi cambia- m e n t i nella direzione e nella velocità della corrente, variabilissimo. A l l ' u o p o le longarine saranno dispo-

ste secondo u n a poligonale inscritta nella curva vo- luta.

Tipi di longarine. — P e r le opere p i ù comune- m e n t e occorrenti, si userà la longarina n o r m a l e , di lunghezza m. 1,95 fra i ganci, p e r la formazione dei q u a d r i cellulari, e la longarina ridotta di m. 1,05 o di m. 0,75 fra i ganci, p e r le staffe, t a n t o nella sezione 15 x 8 cm. che nella sezione inversa di cm. 8 x 15.

P e r t i p i speciali di opere p o t r à occorrere di mo- dificare sezione e lunghezza delle longarine.

Briglie. — La stabilità della fondazione di u n a briglia si p u ò garantire in vari m o d i : con la contro- briglia, con la disposizione sul fondo delle celle del m a t e r i a l e p i ù grosso, con la staffatura dei p r i m i corsi di longarine, con u n o zatterone di fondo co- struibile con le stesse longarine, o con tutti questi espedienti insieme.

Nelle briglie le longarine p i ù sollecitate (flesso- tensione laterale) sono quelle del p a r a m e n t o , e, nel p a r a m e n t o , quelle degli strati in-

feriori. A r i d u r n e la sollecitazione, gioverà d a r e un p o ' di freccia alla briglia, ma con grande raggio di c u r v a t u r a , n o n m i n o r e di m. 100, e d i a f r a m m a r e le celle di para- m e n t o nella mezzeria delle mede- sime, u s a n d o la longarina come t i r a n t e , in ordine continuo o sal- t u a r i o . Tale p r o v v e d i m e n t o , sarà p r u d e n t e a d o t t a r e fin dalla base, p e r briglie di altezza superiore a m. 2,50-3,00.

R i c o r d i a m o come particolar- m e n t e resistente la briglia a ginoc- chio o a cassettone.

Q u a n t o al c o r o n a m e n t o delle briglie, nessuna particolare strut- tura sarà necessaria nei torrenti fluitanti materiali fangosi, salvo il collegamento verticale, con staffe, degli ultimi strati di longarine. In-

t a n t o p i ù sarà evitata la formazione di dannosi gor- ghi. Di massima le fondazioni d o v r a n n o essere spin- te fino alle m i n i m e quote del profilo trasversale.

Le difese cellulari sono p a r z i a l m e n t e permea- bili. Ma questa p e r m e a b i l i t à , che in acque t o r b i d e a n d r à progressivamente d i m i n u e n d o , oltre essere un vantaggio, p e r c h è evita le sottopressioni, p o t r à prov- v i d a m e n t e utilizzarsi p e r la bonifica del t e r r e n o a tergo delle difese.

Nelle aste dei corsi d ' a c q u a di fondo valle, dove il materiale alluvionale è piuttosto m i n u t o e non adatto al r i e m p i m e n t o delle celle, m o l t a i m p o r t a n z a assumono i repellenti a celle vuote, capaci di rallen- tare e dirigere la c o r r e n t e , favorendo gli interrimenti di s p o n d a .

Molta i m p o r t a n z a assumono a n c h e le celle di longarine vuote monoblocco, da costruire in sito, o da calare in acqua con mezzi meccanici (gru con- trappesate), p e r favorire i n t e r r i m e n t i nelle sponde in corrosione, o consolidare alla base scogliere a salvaripa.

A p a r i t à di volume lordo, i r e p e l l e n t i e le celle monoblocco sono p i ù efficienti delle scogliere o re- pellenti a blocchi n a t u r a l i o artificiali, p e r c h è n o n d e t e r m i n a n o gorghi profondi, sono p i ù facili al- l ' i n t e r r i m e n t o e sono anche p i ù economici.

Sistemazione dei terreni franosi. — La m u r a t u r a cellulare, t i p i c a m e n t e d r e n a n t e e resistente a ca- tena, p o r t a un c o n t r i b u t o prezioso, e in certi casi decisivi, alla soluzione del difficilissimo p r o b l e m a della sistemazione dei t e r r e n i franosi.

La tecnica della sistemazione dei t e r r e n i franosi è a r d u a , essenzialmente e m p i r i c a , e spesso scarsa di b u o n i risultati. Il concetto teorico di ricercare le vie sotterranee delle a c q u e , anche se di origine lon- t a n a , nei t e r r e n i da consolidare, i n d i v i d u a r e i p i a n i di slittamento delle masse in m o v i m e n t o , e provve- dere a drenaggi profondi e su vasta scala, p o r t e r e b b e a far t r o p p o lungo e dispendioso lavoro, e per di più di incerto esito.

È stato osservato che in alcuni casi t e r r e n i cede- voli si sono consolidati semplicemente con la so- vrapposizione di un m a n t o i m p e r m e a b i l e , cioè im- p e d e n d o la filtrazione negli strati superficiali delle acque m e t e o r i c h e , e conservando gli strati medesimi aridi ed asciutti. Un risultato simile si p u ò ottenere con u n a grande maglia di m u r a t u r a a celle di lon- garine, che a b b i a lo scopo di d r e n a r e e i n a r i d i r e lo strato superficiale del t e r r e n o franoso, e, creando attrito, i m p e d i r e gli spostamenti superficiali delle singole masse. T r a t t a n d o s i di spesa n o r m a l m e n t e contenuta in limiti ammissibili, avuto r i g u a r d o agli scopi da conseguire, il nostro sistema m e r i t a di es- sere controllato, alla prova dei fatti, anche in que- sta i m p o r t a n t e applicazione, dove, agli effetti del drenaggio, la m u r a t u r a cellulare di longarine ag- giunge la capacità di agire a catena.

Nel caso che le zone franose interessino strade, ferrovie, un b u o n risultato pratico si p u ò ottenere prosciugando la sede e le i m m e d i a t e vicinanze con m u r a t u r a cellulare usata p e r m u r i di controriva, di sostegno o sottoscarpa, da integrarsi con speroni di m u r a t u r a di penetrazione a m o n t e ( m u r i a pettine).

In luogo delle n o r m a l i celle di m. 2 x 2 i detti m u r i

saranno formati d i mezze celle d i m . 2 x 1 . Anche qui è ovvia l ' i m p o r t a n z a del collegamento verticale con staffe dei q u a d r i di base. I m u r i possono avere la richiesta scarpa, spostando orizzontalmente qua- dro su q u a d r o .

C o m p l e t a n o l ' o p e r a alcuni pozzetti o t o m b i n i p e r lo scarico delle a c q u e di drenaggio, e le cunette ad aletta.

Conclusione.

T e n u t e presenti t u t t e le caratteristiche del si- stema cellulare p r o p o s t o , che consente economia di spesa e di t e m p o , che è universale nella possi- bilità di applicazione, che sfrutta nuovi concetti tec- nici con l'ancoraggio, con la staffa, con il diafram- m a , con la resistenza a catena congiunta a capacità d r e n a n t e , e con l'eliminazione delle sottopressioni, con le difese aeree o subacquee a celle vuote mono- blocco (specie di cavalli di Frisia usati nelle note difese militari), difese p a r t i c o l a r m e n t e a d a t t e a fre- n a r e la c o r r e n t e , provocando i n t e r r i m e n t i senza for- mazione di gorghi, che infine richiede p e r la esecu- zione delle o p e r e pochissima m a n o d ' o p e r a specia- lizzata e largo impiego di m a n o d ' o p e r a n o n spe- cializzata (e p e r t a n t o il sistema è p a r t i c o l a r m e n t e adatto ai cantieri di lavoro di recente organizza- zione), possiamo concludere che la m u r a t u r a cellu- lare a base di longarine è v e r a m e n t e capace di a p - p o r t a r e u n notevole c o n t r i b u t o a l consolidamento del suolo ed alla regolazione delle a c q u e .

In vista di ciò, apposita organizzazione di can- tieri fissi p e r la p r o d u z i o n e delle longarine p o t r à m e t t e r e a disposizione degli u t e n t i m a t e r i a l e p r o n t o , o t t i m a m e n t e confezionato, a prezzo controllato, evi- t a n d o , a tal r i g u a r d o , ogni improvvisazione o per- d i t e m p o agli E n t i o I m p r e s e che a t t u e r a n n o le si- stemazioni.

P e r queste poi è p i ù che m a i necessario che i tecnici specializzati (ingegneri, agrari e forestali) p r o c e d a n o di c o m u n e accordo allo studio di piani organici, zona p e r zona, bacino p e r b a c i n o . Nella maggior p a r t e dei casi l'evidente t o r n a c o n t o econo- mico delle sistemazioni stimolerà le iniziative di E n t i e p r i v a t i r i u n i t i in Consorzi, a parziale alleg- gerimento degli interventi statali diretti. Sorgerà allora u n ' a t t i v i t à nuova e molteplice. La m a n o d'o- p e r a disoccupata avrà largo impiego. Crescerà la fi- ducia nella capacità creativa del lavoro, e con essa l ' a m o r e alla t e r r a .

In breve molti lembi di t e r r i t o r i o , che p r i m a erano greto e r r a n t e , b u r r o n e , calanco, frana, diver- r a n n o pregiati coltivi o verdi distese di bosco.

P a r i m e n t i abitati e coltivi saranno salvaguardati dai lamentati d a n n i di a l l u v i o n e , con il sistema delle a r g i n a t u r e e difese varie atte a stabilizzare gli alvei e a contenere le esondazioni delle p i e n e , m e n t r e in- vece le zone da lasciare disponibili p e r la libera espansione delle p i e n e , p o t r a n n o , senza d a n n o , es- sere utilizzate a bosco.

Non è da escludere che nelle applicazioni del sistema p r o p o s t o e m e r g a n o difetti o imperfezioni;

ma è prevedibile che vi si p o t r à sempre r i m e d i a r e efficacemente con adeguati accorgimenti.

Guido Bonicelli

ATTI E RASSEGNA TECNICA DELLA SOCIETÀ DEGLI INGEGNERI E DEGLI ARCHITETTI IN TORINO - NUOVA SERIE - ANNO 7 - N. 7 - LUGLIO 1953 Fig. 10. - Tipo di briglia a cassettone o a

ginocchio.

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