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Il Terziario in Italia

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Academic year: 2022

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Il Terziario in Italia

Il terziario italiano, come tutta l’economia, è in una fase di rapida evoluzione.

Ad oggi la struttura economica del paese, in linea con quella della maggior parte delle nazioni europee più avanzate, vede il terziario rappresentare una parte importante del PIL nazionale, pari a circa ¾, ossia intorno al 74%. Il terziario di mercato da solo vale il 53,5%, con le attività artistiche e dell’intrattenimento arriva al 57,3%.

L’occupazione nel settore complessivamente si attesta su 18.226.000 di addetti, il 73% del totale; nel solo terziario di mercato vale 11.011.000 di occupati, il 50,2%

nel terziario di mercato.

L’attuale struttura economica del paese, nell’ambito dei nuovi target delineati nel PNRR, vedrà un’ulteriore accelerazione della terziarizzazione della nostra economia, in stretto collegamento con i processi di digitalizzazione e globalizzazione. Le risorse del PNRR che più direttamente potrebbero avere effetto sul Terziario ammontano a circa 93 miliardi di euro, il 39,5% del totale.

Il comparto, tuttavia, cresce attualmente meno che nei paesi target europei, Germania Francia e Spagna, ma segnala che la distribuzione dell’attività economica nel settore dei servizi mostra importanti prestazioni segnalando per le aree di riferimento differenze positive, rispetto alla media europea, per le imprese del commercio, dei servizi alloggio e ristorazione, trasporto e magazzinaggio, attività immobiliari, attività artistiche e di intrattenimento, con una leggera variazione negativa per i servizi di informazione e le professioni.

L’anno scorso, al di là delle eccezionali perdite di prodotto lordo, come mai successo dalla fine della Seconda Guerra Mondiale, segna una discontinuità straordinaria nel processo di terziarizzazione dell’economia italiana. Per la prima volta da diversi decenni, la quota dei servizi di mercato diminuisce.

Oggi il problema principale appare quello di mantenere vivo e vitale gran parte del tessuto produttivo dei servizi alle imprese e alle persone e traghettare le attività nella ripresa. Nel 2020, per la prima volta nella storia economica dell’Italia, i servizi di

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mercato hanno perso quota in termini di valore aggiunto sul totale passando dal 41%

del 2019 al 38,8%, tornando ai valori di un decennio fa.

Il ruolo di Confesercenti

In questo scenario, Confesercenti rappresenta da sempre una quota importante delle attività di tutte le imprese del terziario di mercato, della distribuzione e dei servizi.

Gli ultimi anni hanno visto una evoluzione rappresentativa della compagine associativa in direzione dei servizi, sebbene questa fosse già presente al momento della fondazione della Confesercenti.

La Confederazione è presente con sue articolazioni nel settore della distribuzione (Food e non food, all’ingrosso e al dettaglio, in franchising, in forme aggregate, nei centri commerciali e in quelli naturali) nei servizi (da quelli immobiliari a quelli alle persone, dagli agenti di commercio a quelli immobiliari e finanziari, dai professionisti agli intermediari), nel turismo, dove opera, e bene, da anni Assoturismo, in rappresentanza di tutte le attività ricettive e ristorative.

In questa delicata fase di incertezza relativa alla fuoriuscita dalla pandemia e di transizione digitale ed energetica, con tutte le inevitabili ripercussioni- economiche, competitive, sociali- sul mondo delle imprese, Confesercenti vuole rafforzare i presidi di politica attiva e di tutela delle aziende afferenti al Terziario.

Il terziario in Italia ha sempre rappresentato un elemento di straordinaria vivacità e rilevanza per la crescita dell’economia nazionale: lavorare al consolidamento di questo primato con gli attori delle filiere è un compito certamente impegnativo che deve vedere la Confederazione impegnata con tutte le sue strutture verticali e orizzontali.

Con AssoTerziario Confesercenti intende organizzare il coordinamento di tutte le Federazioni operanti all’interno della Confederazione. Oggi l’azione di sostegno e sviluppo alle imprese terziarie richiede una forte azione di coordinamento delle circa 40 categorie organizzate nei settori del terziario, sulle politiche fiscali, finanziarie, di regolazione del mercato, orizzontali e di vasto impatto.

La nuova aggregazione richiede la partecipazione di tutti i dirigenti delle Federazioni di riferimento per dare nuovo slancio alla nostra capacità competitiva con una saggia e finalizzata strategia di intervento, insieme ad un diverso approccio con tutti i soggetti interessati della filiera pubblica, dalle Istituzioni nazionali a quelle regionali, con le altre forze economiche e sociali, focalizzando le priorità.

L’obiettivo è di fare sintesi della enorme mole di lavoro e proposte avanzate dalle singole categorie e veicolarle in un progetto unitario di progresso economico, attraverso una complessiva strategia politica di rilancio, al fine di sviluppare l’attività delle imprese del settore, l’occupazione degli addetti e l’economia con la valorizzazione degli asset e dei servizi, in una prospettiva di crescita e di innovazione dell’offerta.

Assoterziario, nella logica che il terziario costituisce uno straordinario sistema di imprese, che produce risorse creando servizi per ogni tipo di domanda, e nella

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consapevolezza di una accresciuta rappresentatività, in grado ormai di raffigurare tutta la filiera della distribuzione e dei servizi, fornirà uno contributo di idee, di iniziative e di impegno per la valorizzazione di tutte le imprese di riferimento e delle sue Federazioni aderenti.

AssoTerziario, proposte programmatiche

AssoTerziario sarà attiva nell’ambito del panorama sopra illustrato sui temi del dibattito pubblico segnato dalla transizione digitale ed ecologica e, dunque, su argomenti quali la digitalizzazione delle imprese e l’innovazione aziendale, la green economy, la rigenerazione urbana, la regolazione dei mercati, in un contesto economico sempre più complesso, nel quale assumono un valore rilevante la concorrenza, la trasparenza nei confronti dei consumatori, la tutela delle MPMI, la sostenibilità ambientale.

Nell’attuale congiuntura i consumi sono ripartiti lentamente. I dati di cui disponiamo sinora indicano che la spesa delle famiglie, a oltre otto mesi dalla “riapertura”, non ha ancora ripreso un sentiero ben definito di recupero dei consumi interni

A dimostrare l’andamento incerto basti citare i dati allarmanti di novembre, mese che ha segnato un calo dei consumi del 6,9%. Anche dopo il riavvio delle attività, infatti, gli italiani hanno continuato a tagliare gli acquisti: rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, nei sei mesi che vanno da marzo ad agosto la spesa media in beni non alimentari è scesa di 1.170 euro a famiglia. A pesare sui consumi anche i riflessi della difficile fuoriuscita dall’emergenza sanitaria e le preoccupazioni sulle disponibilità delle famiglie. L’incertezza aumenta la propensione al risparmio di alcune; per altre, la crisi si è trasformata in una flessione consistente dei redditi da lavoro, con riduzioni del -11,3% per i dipendenti del settore privato e del -13,4% per gli autonomi, segnalando allo stesso tempo una crescita importante del risparmio privato, sottratto ai consumi da ormai quasi due anni. Un contesto difficile in particolare per i negozi tradizionali, se si considera che l’emergenza, oltre a ridurre la spesa totale delle famiglie, ne ha travasato una quota verso l’online.

A questo quadro va aggiunto che la ripresa economica di cui si parla, cioè la stima del 6% di crescita del PIL, riguarda in molta parte il mondo produttivo e dell’export, mentre sui consumi interni rischia di abbattersi la nuova ondata inflattiva importata dai costi energetici da una parte e dai rincari della logistica dall’altra, vanificando gli sforzi di ripresa del mercato interno, che riguarda i nostri settori.

In questo contesto ancor di più si pone l’esigenza di un forte coordinamento delle attività a favore delle imprese del terziario, sia sul fronte delle politiche attive che di quelle fiscali e tributarie.

In questo quadro, AssoTerziario si propone di:

- rappresentare e tutelare gli interessi delle imprese del terziario, della distribuzione e dei servizi a livello politico, istituzionale ed amministrativo;

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- coadiuvare e coordinare l'attività delle associazioni nazionali di categoria aderenti a Confesercenti sul piano sindacale e legislativo;

- promuovere la formazione e l'assistenza alle imprese per lo sviluppo dell'economia terziaria della distribuzione e dei servizi;

- garantire l'informazione e la consulenza sui problemi specifici di settore per la piena partecipazione delle imprese associate;

- coordinare la realizzazione di servizi di consulenza tecnica specialistica alle imprese per sviluppare la capacità e la qualità delle imprese e le loro performance di mercato;

- mettere a disposizione le migliori competenze per progetti di innovazione tecnologica ed interventi per il miglioramento delle strutture imprenditoriali;

- rendere, in collaborazione con Confesercenti nazionale, disponibile l’ampia strumentazione di servizi economici, finanziari, assicurativi, legali e di welfare a favore delle imprese del comparto.

In questa direzione si pone l’obiettivo di realizzare:

• Piano di sostegno e di riconversione e di digitalizzazione delle attività, che permetta al tessuto imprenditoriale di ristrutturarsi per superare la crisi e tornare a crescere e a creare lavoro.

• Spinta sulla Rigenerazione urbana utilizzando le risorse del PNRR e il legame profondo del commercio e delle attività del terziario con i luoghi;

• Progetti a sostegno della conversione green delle imprese, a quelli per favorire l’innovazione, a basso impatto ambientale, derivanti da economia circolare;

• Proporre iniziative legislative in materia di regime forfettari e soglia di accesso, contabilità semplificata, canoni di locazione.

Il terziario in numeri Dicembre 2021

Valore aggiunto per branca di attività (milioni di euro, valori concatenati con anno di

riferimento 2015)

Branca di attività 2016 2017 2018 2019 2020 Var%

20-19 totale attività economiche 1.508.257,3 1.532.443,1 1.546.749,3 1.553.098,2 1.417.989,7 -8,7%

Agricoltura 34.167,7 32.881,8 33.491,2 32.951,8 30.869,2 -6,3%

Industria

354.548,9 364.942,6 371.802,2 372.852,8 335.252,3 - 10,1%

Servizi 1.119.540,7 1.134.498,7 1.141.338,6 1.147.171,8 1.051.751,5 -8,3%

commercio all'ingrosso e al dettaglio, riparazione di autoveicoli e motocicli, trasporto e magazzinaggio, servizi di alloggio e di ristorazione

316.400,8 326.041,5 327.311,0 332.596,2 277.270,5 - 16,6%

servizi di informazione e comunicazione 56.528,5 57.546,5 57.190,9 58.641,9 59.713,5 1,8%

attività finanziarie e assicurative 83.172,3 83.045,4 82.717,1 83.331,9 81.608,8 -2,1%

attività immobiliari 205.465,0 206.645,5 208.678,1 210.573,6 204.865,8 -2,7%

attività professionali, scientifiche e tecniche,

amministrazione e servizi di supporto 144.346,0 148.302,4 153.636,0 151.363,9 135.417,6 - 10,5%

Totale terziario di mercato -9,3%

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805.912,6 821.581,3 829.533,1 836.507,5 758.876,2 amministrazione pubblica e difesa, assicurazione

sociale obbligatoria, istruzione, sanità e assistenza

sociale 250.894,2 249.415,2 248.461,8 247.259,1 239.539,9 -3,1%

attività artistiche, di intrattenimento e divertimento, riparazione di beni per la casa e altri

servizi 62.733,9 63.477,6 63.296,7 63.434,0 54.010,9 -

14,9%

Valore aggiunto per branca di attività.

Composizione %

Branca di attività 2016 2017 2018 2019 2020

totale attività economiche 100,0% 100,0% 100,0% 100,0% 100,0%

Agricoltura 2,3% 2,1% 2,2% 2,1% 2,2%

Industria 23,5% 23,8% 24,0% 24,0% 23,6%

Servizi 74,2% 74,0% 73,8% 73,9% 74,2%

commercio all'ingrosso e al dettaglio, riparazione di autoveicoli e motocicli, trasporto e magazzinaggio, servizi di alloggio e di ristorazione

21,0% 21,3% 21,2% 21,4% 19,6%

servizi di informazione e comunicazione 3,7% 3,8% 3,7% 3,8% 4,2%

attività finanziarie e assicurative 5,5% 5,4% 5,3% 5,4% 5,8%

attività immobiliari 13,6% 13,5% 13,5% 13,6% 14,4%

attività professionali, scientifiche e tecniche,

amministrazione e servizi di supporto 9,6% 9,7% 9,9% 9,7% 9,5%

Totale terziario di mercato 53,4% 53,6% 53,6% 53,9% 53,5%

amministrazione pubblica e difesa, assicurazione sociale obbligatoria, istruzione, sanità e assistenza sociale

16,6% 16,3% 16,1% 15,9% 16,9%

attività artistiche, di intrattenimento e divertimento, riparazione di beni per la casa e altri servizi

4,2% 4,1% 4,1% 4,1% 3,8%

Occupati (valori assoluti, migliaia)

Branca di attività 2016 2017 2018 2019 2020 Var%

20-19

totale attività economiche

24.848,7 25.138,3 25.371,3 25.501,7 24.974,8 -2,1%

Agricoltura, silvicoltura e pesca

937,4 921,7 939,0 926,7 926,3 0,0%

Industria

5.739,6 5.751,3 5.796,6 5.825,4 5.822,4 -0,1%

Servizi

18.171,7 18.465,3 18.635,7 18.749,6 18.226,1 -2,8%

commercio all'ingrosso e al dettaglio, riparazione di autoveicoli e motocicli, trasporto e magazzinaggio,

servizi di alloggio e di ristorazione

6.366,3 6.551,0 6.596,5 6.664,4 6.349,3 -4,7%

servizi di alloggio e di ristorazione

1.515,5 1.631,4 1.674,8 1.696,8 1.533,1 -9,6%

servizi di informazione e comunicazione

603,1 610,6 620,1 628,9 627,2 -0,3%

attività editoriali, audiovisivi, attività di

trasmissione

91,2 92,2 93,4 96,0 92,5 -3,6%

attività finanziarie e assicurative

659,6 648,4 630,8 635,2 618,5 -2,6%

attività immobiliari,attività professionali, scientifiche e tecniche, attività amministrative e di

servizi di supporto

3.159,0 3.245,8 3.354,7 3.384,2 3.323,9 -1,8%

(6)

Totale terziario di mercato

10.879,2 11.148,0 11.295,5 11.408,7 11.011,4 -3,5%

amministrazione pubblica e difesa, assicurazione sociale obbligatoria, istruzione, sanità e assistenza

sociale

4.745,1 4.749,6 4.792,8 4.825,2 4.808,1 -0,4%

attività artistiche, di intrattenimento e divertimento, riparazione di beni per la casa e altri

servizi

2.638,6 2.659,9 2.640,8 2.611,7 2.499,1 -4,3%

altre attività di servizi

739,1 738,2 735,3 732,0 707,1 -3,4%

Occupati (composizione %)

Branca di attività 2016 2017 2018 2019 2020

totale attività economiche 100,0% 100,0% 100,0% 100,0% 100,0%

Agricoltura, silvicoltura e pesca 3,8% 3,7% 3,7% 3,6% 3,7%

Industria 23,1% 22,9% 22,8% 22,8% 23,3%

Servizi 73,1% 73,5% 73,5% 73,5% 73,0%

commercio all'ingrosso e al dettaglio, riparazione di autoveicoli e motocicli, trasporto e magazzinaggio, servizi di alloggio e di ristorazione

25,6% 26,1% 26,0% 26,1% 25,4%

servizi di alloggio e di ristorazione 6,1% 6,5% 6,6% 6,7% 6,1%

servizi di informazione e comunicazione 2,4% 2,4% 2,4% 2,5% 2,5%

attività editoriali, audiovisivi, attività di trasmissione

0,4% 0,4% 0,4% 0,4% 0,4%

attività finanziarie e assicurative 2,7% 2,6% 2,5% 2,5% 2,5%

attività immobiliari,attività professionali, scientifiche e tecniche, attività amministrative e di servizi di supporto

12,7% 12,9% 13,2% 13,3% 13,3%

Totale terziario di mercato 49,9% 50,8% 51,1% 51,4% 50,2%

amministrazione pubblica e difesa, assicurazione sociale obbligatoria, istruzione, sanità e assistenza sociale

19,1% 18,9% 18,9% 18,9% 19,3%

attività artistiche, di intrattenimento e divertimento, riparazione di beni per la casa e altri servizi

10,6% 10,6% 10,4% 10,2% 10,0%

altre attività di servizi 3,0% 2,9% 2,9% 2,9% 2,8%

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