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L'organo adiposo e regolazione fisiologica dell'accumulo di grasso. Tessuto adiposo come ORGANO ENDOCRINO

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(1)

Tessuto adiposo come ORGANO ENDOCRINO

•L'organo adiposo e regolazione fisiologica

dell'accumulo di grasso

(2)

In istologia vengono riconosciuti due tipi di cellule adipose:

gli adipociti bianchi gli adipociti bruni

Ieri:

Tessuto adiposo bianco Tessuto adiposo bruno

Oggi:

I due tipi di adipociti sono contenuti in uno stesso

organo: l’organo adiposo

(3)

La relativa presenza dei due citotipi dipende da diversi fattori:

genetici sesso

età

condizioni ambientali condizioni nutrizionali

Adipocita bianco Adipocita bruno Macrofago

alcuni depositi sono tipicamente

più ricchi di adipociti bianchi (il deposito periviscerale)

altri presentano più adipociti bruni (il deposito nella regione interscapolare)

(4)

L’organo adiposo è dotato di grande plasticità

In tutti I mammiferi esiste un vero e proprio

organo adiposo dotato di una notevole plasticità che consente ai due citotipi parenchimali di

interconvertirsi tra loro

(5)

SCHEMA DELL'IPOTESI FUNZIONALE DELL'ORGANO ADIPOSO

I due tipi di adipociti contenuti nell' organo

distribuiscono l' energia derivante dagli acidi grassi tra la termogenesi

ed altre attività metaboliche a seconda delle necessità dell'organismo In caso di necessità termogenetica

gli adipociti bianchi si convertono in adipociti bruni (freddo o stimolo farmacologico adrenergico)

in caso di necessità di accumulare energia sotto forma di trigliceridi

gli adipociti bruni si convertono in adipociti bianchi (obesità)

(6)

L'animale da esperimento

esposto per dieci giorni al freddo

trasforma il fenotipo del suo organo adiposo in un fenotipo prevalentemente bruno

Il numero complessivo di cellule adipose rimane costante

In determinate condizioni gli adipociti bianchi maturi

possono trasformarsi in adipociti bruni, e viceversa

Trans-differenziazione fisiologica dell’organo

adiposo

(7)

Nei mammiferi, la quantità di tessuto adiposo bruno è variamente rappresentata

nel ratto è molto più abbondante

essendo presente non solo lungo i vasi ma anche e soprattutto in sede interscapolare

dove costituisce un vero e proprio organo detto IBAT (interscapular brown adipose tissue)

Nell’uomo

5% del peso corporeo del neonato e si riduce con l’età

Localizzato in regione: ascellare, sottoscapolare, interscapolare,

attorno ai grandi vasi toraco-

addominali, cuore rene e surrene.

(8)

Adipociti bruni:

Multiloculari formano il tessuto adiposo bruno

Ieri:

il tessuto adiposo bruno è presente solamente nei neonati di mammifero e negli animali ibernanti.

Negli adulti di mammifero scompare

Oggi:

Questa convinzione è stata smentita!

Il tessuto adiposo bruno tende a raccogliersi in regione sovraclaveare, laterocervicale, paravertebrale e

mediastinica

Accanto a queste due classiche tipologie di tessuto adiposo ne è emersa una terza

tessuto adiposo beige

Similmente a quelle brune, la loro attività è stimolata dal freddo, dalla stimolazione simpatica. La differenza principale tra i due tipi di tessuto adiposo (bruno e beige) risiede

nel fatto che il primo è ricco di UCP-1 già in condizioni basali, mentre il secondo si arricchisce di questa proteina soltanto in

risposta a determinati stimoli.

(9)

Beige fat depots are developed in WAT in response to various activators, including transcriptional regulators, hormones, and cold exposure (PRDM16, irisin, FGF21, cold

exposure (activators of β-adrenergic receptor)

(10)

Endocrinology, Volume 154, Issue 9, 1 September 2013, Pages 2992–3000,

Schematic representation of the main pathways of differentiation of brown adipocytes. Myf5+

(11)
(12)

Dual functions of beige fat cells.

Jun Wu et al. Genes Dev. 2013;27:234-250

When energy intake exceeds energy expenditure, the surplus energy can be stored in beige fat cells in the form of lipid, and beige fat cells

take on a more “white” morphology.

Many stimuli—including cold, sympathetic stimulation, tiazolidinedioni (TZDs), and hormones (including recently identified exercised induced polypeptide irisin)—can activate beige fat cells and result in increased

energy dissipation.

(13)

Adipociti bruni

Il nucleo si trova centralmente, mentre il resto della cellula è occupata da piccoli vacuoli lipidici e mitocondri

Gli acidi grassi, invece che essere messi in circolo per fornire energia ad altri tessuti,

sono ossidati dai mitocondri

La cellula è particolarmente innervata e vascolarizzata

•l'innervazione regola l'attività termogenica

•la vascolarizzazione permette di diffondere velocemente il calore in tutto il corpo

Funzioni:

Cellula

metabolicamente attiva,

cioè in grado di produrre calore

(14)

Nelle membrane mitocondriali è presente l'UCP1, una proteina detta

disaccoppiante o termogenina,

media la conversione dell'energia

proveniente dalla metabolismo degli alimenti in calore

l'energia viene rilasciata come calore invece di essere catturata come ATP

Adipociti bruni

Le diverse isoforme (UCP1, 2 e 3) sono differentemente distribuite nei vari tessuti

Le UCP2 e le UCP3 sono presenti nel fegato e nel muscolo e sono coinvolte nel metabolismo lipidico

UCP1 è espressa quasi esclusivamente nel "adipocita tipo bruno"

(15)

IL gradiente (meno protoni all’interno rispetto all’esterno) è fondamentale per la sintesi di ATP.

Queste proteine sono dei canali molecolari presenti nella membrana interna mitocondriale, vengono attivate dal rilascio di acidi grassi ed hanno

la capacità di dissipare il gradiente protonico a livello della membrana mitocondriale interna bypassando l'ATP sintasi

in termini semplici, questo meccanismo consente di dissipare energia

sotto forma di calore invece di produrre ATP

(16)

Caratteristica peculiare è la presenza dei recettori ( β 3) sulla

membrana cellulare Quando arriva uno stimolo simpatico, grazie soprattutto

ai recettori B3-adrenergici,

l'attività termogenetica viene attivata

Adipociti bruni

•Le terminazioni nervose del sistema nervoso simpatico rilasciano noradrenalina sui recettori beta 3

•Attivazione dell’adenilato ciclasi che catalizza la conversione dell'ATP in c AMP AMP

•cAMP attiva la protein chinasi A che fosforila la lipasi dei trigliceridi attivandola

•La lipasi converte i trigliceridi in acidi grassi liberi, che attivano la termogenina L'attività termogenica di queste cellule incrementa in risposta:

•esposizione al freddo

(17)

esposizione al freddo► attiva la lipolisi ► gli acidi grassi liberati attivano l’UCP1 ► proteina canale capace di aumentare il passaggio passivo di protoni attraverso la

membrana mitocondriale interna ► blocca la sintesi di ATP ► energia dissipata sotto forma di calore.

L’energia accumulatasi nel gradiente elettrochimico protonico non viene

conservata come energia chimica sottoforma di ATP ma si rende disponibile come energia termica.

Drug target?

(18)

•L’esposizione al freddo aumenta rapidamente la produzione di BAT

che tende a raccogliersi in regione

sovraclaveare, laterocervicale, paravertebrale e mediastinica

•Nei pazienti affetti da feocromocitoma

(elevate quantità di adrenalina e noradrenalina)

considerevoli quantità di BAT, specie nel deposito adiposo perirenale

Lean MEJ, et al. Brown adipose tissue in patients with phaeocromocytoma. Int J Obesity10, 219-227, 1986

Aumento del BAT:

(19)

L’espressione dei geni per UCP1 e UCP2 è aumentata:

dagli ormoni tiroidei dai glucocorticoidi

L’ORX quindi sembrerebbe indurre simultaneamente l’aumento del consumo di

cibo e della spesa energetica.

risultati positivi tra

l’espressioni di alcune varianti di UCP e alcune forme di obesità

(20)

Il successo di questi farmaci è fortemente dipendente

•dall'affinità con i recettori 3

•dalla quantità di adipociti bruni

Su questi elementi cellulari si sono scatenate, negli ultimi anni,

le ricerche al fine di trovare farmaci

(per la cura dell'obesità) in grado di

stimolare i recettori β 3 e quindi la spesa energetica

(21)

Il TNFa atrofizza il tessuto adiposo bruno attraverso due meccanismi:

•induce apoptosi degli adipociti bruni

•riduce l’espressione del recettore b

3

adrenergico responsabile della corretta funzionalità del tessuto

•All’aumentare dell’obesità il tessuto adiposo bianco e quindi il TNFa aumentano

•questo causa atrofia del tessuto adiposo bruno

•ridotta spesa energetica

•che di nuovo provoca un aumento del tessuto adiposo bianco

•circuito autoalimentato che porta all’obesità grave.

(22)

• Several pro-inflammatory cytokines are suggested to be involved in these mechanisms that globally reduce UCP-1 gene expression and browning phenomena

• Sex hormone levels decline, while glucocorticoid levels remain relatively stable; this decrement in levels of gonadotropic hormones in late adulthood and relative increase in glucocorticoid activity may contribute to the loss of BAT activity with aging

• Aging is associated with a decrease in serum T3 and a reduced conversion of active T3

Brown and Beige Adipose Tissue and Aging

(23)

Villarroya, F. et al. (2016) Brown adipose tissue as a secretory organ Nat. Rev. Endocrinol. doi:10.1038/nrendo.2016.136

Brown adipose tissue as a secretory organ

brown adipokines or batokines and target organs

can promote vascularization of BAT itself; increased perfusion

is associated with:

BAT activation upregulate UCP1,

increased thermogenesis under chronic cold exposure

vascular endothelial growth factor A (VEGFA)

browning of WAT

NRG4 attenuates lipogenesis in

the liver

FGF21, IL-6 might improve

insulin secretion and β-cell function.

bone formation sympathetic

nervous system activity

and other processes

such as feeding

protects the heart from hypertrophy and oxidative

stress

(24)

BAT contributes to energy expenditure.

Weight gain and obesity are caused by chronic periods of positive energy balance.

Energy intake comes from food consumption, whereas the major contributors to expenditure are exercise and basic metabolic processes

(25)

Nutrition, Metabolism and Cardiovascular Diseases, Volume 23, Issue 6, 2013, 582 - 590

Exercise as a new physiological stimulus for brown adipose tissue activity

Exercise-induced iBAT activation. Morphology, innervation and vascularization.

Adult rats were trained for 1 week ( n = 6) and 6 weeks ( n = 4).

Morfologia gocciole lipidiche

Innervazione

Vascolarizzazione

(26)

The observed browning of the visceral fat,

by a supposed white-to-brown transdifferentiation phenomena suggested that

exercise could be a new physiological stimulus to counteract obesity by an adrenergic-regulated brown

recruitment of adipocytes

Exercise as a new physiological stimulus for brown adipose tissue activity

R. De Matteis Nutrition, Metabolism & Cardiovascular Diseases (2013)

(27)

The New BAT Activators and Their Mechanisms of Action Norepinephrine released from the SNS endings after central activation in response to thermogenic stimuli is known to activate BAT via protein kinase A activation, subsequent activation of p38 ...

Beyond the Sympathetic Tone: The New Brown Fat Activators Cell Metabolism, Volume 17, Issue 5, 2013, 638 - 643

Many of the signals originated in the periphery seem to act independently of the SNS, but there are also examples in which these signals are additive or complementary to central or peripheral actions

that sensitize BAT to SNS activity.

(28)

The finding that muscle produces and releases myokines provides a conceptual basis for

understanding some of the molecular mechanisms that link physical activity to protection against premature

mortality

Pedersen, B. K. & Febbraio, M. A. (2012) Muscles, exercise and obesity: skeletal muscle as a secretory organ Nat. Rev. Endocrinol.

Skeletal muscle is a

secretory organ

(29)

la proteina PGC1-a è correlata all’esercizio fisico ed è coinvolta nella regolazione dell’espressione di altre proteine.

Sono state individuate cinque proteine controllate dalla PGC1-a

E una di queste, la FNDC5 (secreta sotto forma di un ormone chiamato irisina)

è responsabile della trasformazione del tessuto adiposo bianco in bruno

(30)

Adipociti bianchi maturi:

Uniloculari formano il tessuto adiposo bianco (più diffuso)

La quasi totalità dell’organo adiposo nell’adulto è composta da depositi di tessuto adiposo

bianco

•sottocutanei (regione gluteo-femorale e mammaria nella femmina e in sede addominale

nel maschio )

•viscerali (da grasso mesenterico, omentale, regione epicardica e nel mediastino)

(31)

La cellula si presenta occupata quasi totalmente da un vacuolo lipidico in cui vengono accumulati i trigliceridi, mentre gli altri organi cellulari (mitocondri; nucleo) si presentano

schiacciati nella periferia della cellula

queste cellule sono poco vascolarizzate e poco innervate

Cellule adipose bianche

Durante il digiuno aumenta

l’innervazione adrenergica del tessuto, il flusso ematico e i vasi capillari

appaiono molto numerosi

tuttavia non è ancora stato chiarito se l’aumento è apparente, dovuto al collasso

degli adipociti, o reale

Gli adipociti appaiono dimagriti ” , con vari gradi di riduzione del vacuolo lipidico Nella maggior parte degli adipociti rimane

un vacuolo prevalente, ma possono essere presenti anche numerosi altri

piccoli vacuoli lipidici Questo meccanismo non

avviene nelle zone di

deposito di sostegno

(32)

Funzioni dell’adipocita bianco:

IERI:

•fornire un isolamento termico e meccanico

• immagazzinare l’eccesso di energia sotto forma di trigliceridi ad alta densità calorica, per restituirla, secondo i bisogni, come acidi grassi liberi

Oggi:

Organo dinamico, coinvolto in un’ampia gamma di processi biologici e metabolici

Gli adipociti secernono una serie di ormoni, fattori e segnali proteici, chiamati adipochine, che si associano

al ruolo dell’adipocita nell’omeostasi energetica e contribuiscono al determinismo delle maggiori

complicanze che accompagnano l’obesità

(33)

In condizioni normali in risposta al fabbisogno fisiologico

SINTESI LIPOGENESI

CATABOLISMO LIPOLISI

trigliceridi

Quando l’organismo necessita di lipidi, la lipolisi si attiva negli adipociti e i

trigliceridi vengono idrolizzati in

glicerolo e in acidi grassi non esterificati (NEFA).

I NEFA, come substrati energetici, vengono rilasciati in circolo e vengono

trasportati ai vari tessuti in una forma legata all’albumina. Qui vengono ossidati

per fornire energia, in particolare al muscolo.

La capacità di immagazzinare trigliceridi da parte del tessuto

adiposo permette:

mantenere l’omeostasi energetica

prevenire un aumento anormale dei NEFA plasmatici

(34)

Gli adipociti esercitano un’azione protettiva contro

il danno lipotossico dei tessuti,

attraverso la loro capacità di immagazzinare il grasso

La capacità di immagazzinare trigliceridi da parte del tessuto adiposo permette:

mantenere l’omeostasi energetica

prevenire un aumento anormale dei NEFA plasmatici

lipotossicità

(35)

Il fattore limitante di maggior

importanza nello stimolare la lipolisi è la lipasi ormone-sensibile (HSL)

acidi grassi trigliceridi acidi grassi ATP glucosio

amminoacidi

ossidazione

HSL

lipasi ormone- sensibile

L’uscita dei trigliceridi è controllata dall’HSL

(36)

Lipid metabolism in adipocytes.

Jaswinder K. Sethi, and Antonio J. Vidal-Puig J. Lipid Res.

2007;48:1253-1262

Copyright © 2007 by the American Society for Biochemistry and Molecular Biology, Inc.

(37)

Sulla membrana cellulare l’adipocita ha recettori per:

tiroideo (T3) Glugacone

Adrenlina GH

Riduzione della massa grassa Riduzione del peso corporeo

Con attivazione della HSL lipasi ormone-sensibile

(38)

Il bilancio energetico positivo determina

un aumento del peso corporeo

(39)

Contemporanea presenza di:

•adipociti maturi

•pre-adipociti, pronti a maturare sotto stimolo appropriato

•un ampio pool di cellule mesenchimali multipotenti

(40)

Dall’ipossia all’infiammazione l’obesità si associa

ad accumulo di macrofagi nel tessuto adiposo

che partecipano alla secrezione di citochine proinfiammatorie, contribuendo allo stato di insulino-resistenza proprio dell’obesità

L’ipossia genera

rilascio di citochine infiammatorie

ischemia e necrosi di adipociti bianchi

(41)

fattore di crescita

endoteliale vascolare fattore chemiotattico per i monociti

Fisiopatologia e produzione di adipochine nel tessuto adiposo dell’obeso.

Lipertrofia adipocitaria, che si verifica qualora lapporto energetico superi la spesa, mette in moto una cascata flogistica, con amplificazione dei loop che coinvolgono il fattore di crescita endoteliale vascolare (VEGF) e la

produzione del fattore chemiotattico per i monociti (MCP-1). Le conseguenze sono una maggiore vascolarizzazione del tessuto adiposo con infiltrazione macrofagica, rilascio di citochine della flogosi,

insulino-resistenza locale, accelerata lipolisi con rilascio di acidi grassi liberi (FFA), ridotta produzione di adiponectina e aumentata produzione adipocitaria di leptina.

(42)

Nei primi anni di vita e nell'età dello sviluppo prevale l'iperplasia

In questi periodi della vita gli equilibri ormonali sono tali da imprimere alla velocità di crescita due grandi accelerazioni (picchi di crescita), soprattutto per quanto riguarda

l'aspetto moltiplicativo delle cellule dell'organismo.

Al termine della pubertà si viene a determinare il numero di adipociti dell'età adulta l'adolescenza come periodo critico

in cui si stabilisce il potenziale di obesità di un individuo dato dal numero di adipociti

(43)

Nell’adulto la capacità di espansione del WAT sia per iperplasia sia per ipertrofia

•Reclutamento e differenziazione dei precursori adipocitari al fine di consentire l’accumulo di trigliceridi

introdotti con la dieta

•Aumento del NUMERO di nuovi adipociti

Nei soggetti obesi il volume degli adipociti è circa il doppio di quello dei soggetti normopeso

Normopeso:

il numero di adipociti è di circa 25-30 miliardi, Obeso:

mediamente tra i 40 e i 100 miliardi (iperplasia)

(44)

Quando si verifica un decremento ponderale questo è dovuto ad una riduzione del volume delle cellule,

NON DEL NUMERO .

(45)

Nell’obeso si osserva:

•un aumento del loro numero

•un incremento del volume delle cellule adipose

L’incremento del numero degli adipociti è strettamente legato all’obesità

di precoce insorgenza

(46)

“all obesity is not created equally”

Modified from Samocha-Bonet et al., with permission from John Wiley and Sons

(47)

Il numero totale di adipochine, molte documentate e alcune

putative, supera ormai le 50!!!

Queste cellule oversize (ipertrofiche),

(48)
(49)
(50)

Obesità addominale

Ipertensione

Ipertrofia ventricolare sinistra Scompenso cardiaco congestizio

Protrombosi Fibrinogeno

PAI-1

Insulino-resistenza Intolleranza al glucosio

Iperglicemia Diabete tipo 2 Disfunzione

endoteliale

Dislipidemia

↑ Colesterolo totale

↑ Colesterolo LDL

↑ Apo-B

↑ Trigliceridi

↓ HDL-C

Iperfiltrazione renale Albuminuria

Risposta infiammatoria

Mod. Sharma A M Int J Obesity 2002; 26 (suppl 4): S5-S7.

Ruolo funzionale delle adipochine

Obesità addominale e rischio cardiovascolare

(51)

Classificazione dellobesità

Criterio anatomico quantitativo Criterio anatomico qualitativo

- Distribuzione del grasso corporeo - Aumentata circonferenza della vita

- Obesità viscerale

grasso mesenterico e omentale

(52)
(53)

TESSUTO ADIPOSO EPICARDICO

• Depositi di grasso presenti tra la superfice del miocardio e lo strato viscerale del pericardio

• Può essere accuratamente misurato e quantificato

• E’ un organo attivo con un ruolo fondamentale nell’associazione tra obesità e malattia coronarica

• E’ associato con un aumentato rischio di eventi cardiovascolari

indipendentemente dal grasso viscerale (addominale)

(54)

MECCANISMO DI SECREZIONE PARACRINO

• EAT è costituito da adipociti e cellule infiammatorie, stromali e immunitarie L’ EAT è un organo metabolicamente attivo che secerne un certo numero di citochine, denominate adipocitochine, che sono in grado di modulare la morfologia e la funzione cardiovascolare

• La secrezione paracrina delle citochine dell’ EAT periavventiziale può eventualmente passare attraverso la parete coronarica per diffusione dall'esterno all'interno e interagire con le cellule in ciascuno dei suoi strati.

• Studi in vivo nei suini hanno dimostrato che l'applicazione esterna di citochine infiammatorie come l'interleuchina-1β (IL-1β) e il fattore di coagulazione monocitico tipo 1 (MCP-1) alle arterie coronarie inducono un ispessimento dell’intima ed un rimodellamento arterioso.

(55)

BAT and Beige fat have distinct functions from WAT

WAT serves as an energy store for the body where excess chemical energy is stored as triacylglycerol (TAG).

• Both BAT and beige fat are highly metabolically active and utilize chemical energy for heat production.

BAT and beige fat thermogenesis play a critical role in body temperature homeostasis, energy homeostasis, and

body weight control.

Metabolic function of BAT and beige fat: they may serve as

a potential therapeutic target for metabolic diseases.

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