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LA RICERCA DEL LAVORO

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Academic year: 2022

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“LA RICERCA DEL LAVORO”

Tesi:

Relatore:

Maura Restelli

Helevy Molina

Operatore Amministrativo Segretariale 2015/2016

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Indice

Introduzione

Cos’è un curriculum Vitae Il mio curriculum

Esempio di una lettera di presentazione

La ricerca del lavoro

I cinque migliori metodi per trovare lavoro

Cartellone professionale

Pag.3 Pag.4 Pag.4 Pag.10

Pag.11 Pag.13

Pag.18

(3)

A

l termine delle scuole medie, ho scelto di proseguire gli stu- di presso il CFP Galdus perché ritenevo fosse la scuola adatta per me.

Sapevo che mi avrebbe preparato a svol- gere un lavoro tramite una formazione più pratica che teorica e attraverso l’esperien- za di almeno due periodi di stage che mi avrebbero introdotto concretamente nel mondo professionale.

Già dal primo anno abbiamo affrontato il tema del lavoro attraverso la somministra- zione di interviste a professionisti per ana- lizzare meglio le possibilità di sbocchi pro- fessionali al termine del triennio. Tramite visite in azienda, esperti, professionisti e ovviamente esperienze reali, questo argo- mento ci ha accompagnato per tre anni.

Mi sono appassionata ai contenuti e alle varie attività proposte perché, per me, il mondo del lavoro è ancora sconosciuto e ogni occasione è stata una preziosa pos- sibilità di capirlo meglio per poi affrontarlo senza paura.

A breve, infatti, terminerò il mio percorso scolastico e dopo l’acquisizione della quali- fica ho intenzione di cercare lavoro.

Durante l’ultimo anno, in particolare, mol- to tempo è stato dedicato a suggerimen- ti e consigli sulla ricerca del lavoro e su come affrontare successivamente il collo- quio, per me credo lo scoglio più grande.

Ci siamo soffermati più volte sull’impor- tanza di questo momento perché in pochi minuti dovremo dimostrare chi siamo e cosa sappiamo fare, facendo in modo che il selezionatore ci preferisca agli altri can- didati. Questo sarà sicuramente il momen- to decisivo, quello che ci farà guadagnare l’occasione!

Ma abbiamo imparato che la preparazione alla ricerca del lavoro inizia molto prima, precisamente con l’elaborazione del curri- culum vitae.

Introduzione

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Cos’è il Curriculum Vitae?

L

o scopo primario del Curriculum Vi- tae è quello di far ottenere un collo- quio, non il lavoro. La ricerca del la- voro è un processo suddiviso in due capitoli: la prima parte ha lo scopo di otte- nere un colloquio attraverso il Curriculum Vitae. La seconda ha l’obiettivo di ottenere il lavoro durante il colloquio.

L’Europass Curriculum Vitae è un modello standardizzato che consente di descrive- re, sulla base di un formato condiviso e riconosciuto in tutta Europa, le esperienze di studio e di lavoro e le competenze svi- luppate da un individuo, al momento della presentazione di una candidatura per un lavoro o per la prosecuzione di un percorso formativo. Questo strumento può essere utilizzato in tutti i casi di mobilità geografi- ca e professionale.

Come si elabora un Curriculum Europeo

L

e primissime informazioni da inseri- re sono i dati anagrafici.

I dati anagrafici devono essere inse- riti in maniera completa: dev’esse- re semplice per l’esaminatore contattare il candidato attraverso mail o cellulare.

• nome e cognome;

• indirizzo;

• recapiti telefonici;

• e-mail (valida e professionale);

• nazionalità;

• data di nascita;

• luogo di nascita;

• codice fiscale

• fotografia

Per quanto riguarda la fotografia deve ne- cessariamente essere professionale, come professionale si intende usare i vestiti ade- guati. Porre in bella evidenza un’immagine di se sgranata, con un bilanciamento non corretto, troppo piccola o troppo grande, equivale a perdere parecchi punti da parte del datore di lavoro.

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Esperienze lavorative

Si parte dall’esperienza più recente, que- sta parte è dedicata alle esperienze lavo- rative. In quest’area potranno essere inse- rite anche le esperienze di stage

• Date (da – a)

• Nome e indirizzo del datore di lavoro

• Tipo di azienda o settore

• Tipo di impiego

• Principali mansioni e responsabilità Istruzione e formazione

In questa parte si inseriscono i titoli di stu- dio acquisiti, non è importante inserire tut- te le scuole frequentate, è sufficiente inse- rire l’ultima con relativo titolo.

• Date (da – a)

• Nome e tipo di istituto di istruzione o for- mazione

• Principali materie / abilità professionali oggetto dello studio

• Qualifica conseguita

• Livello nella classificazione nazionale Conoscenze linguistiche

In questa sezione si deve inserire la lingua madre e successivamente auto valutarsi le altre competenze linguistiche. E’ neces- sario essere obiettivi nel valutare il proprio grado di conoscenza della lingua straniera per non ritrovarsi in situazioni che non si è in grado di risolvere.

L’autovalutazione riguardante le se- guenti aree:

- Capacità di lettura - Capacità di scrittura

- Capacità di espressione orale

Io per esempio come madrelingua ho scrit- to lo spagnolo perché la lingua che si parla in Perù, tra le altre lingue conosciute ho citato l’italiano e l’inglese.

Capacità e competenze relazionali

In questa sezione bisogna descrivere le

capacità e le competenze sociali, scriven- do ad esempio se si ha spirito di gruppo, se ci si adegua facilmente negli ambienti multiculturali.

È importante specificare sempre le occa- sioni in cui tali capacità sono state acquisi- te e/o sperimentate.

Io ad esempio ho scritto che riesco ad am- bientarmi facilmente in un ambiente che non conosco e che mi piace molto lavorare in gruppo. Ho specificato di aver acquisito queste capacita durante gli anni di scuola, i periodi di stage e l’attività presso l’asso- ciazione Arci Caporales Santos

Capacità e competenze organizzative In questa parte vanno descritte tutte le capacità relative all’organizzazione e alla gestione del proprio lavoro, precisando sempre in quale ambito sono state acqui- site, professionale, formazione, personale o sportivo.

Io per esempio ho citato l’opportunità di partecipare ad eventi organizzati dal CFP (premiazione Concorso Letterario 2015, open day) con mansioni di accoglienza e gestione degli ospiti.

Capacità e competenze tecniche

In questo spazio si devono specificare le capacità tecniche riguardanti l’uso di parti- colari macchinari di lavoro, ma soprattutto le capacità informatiche, quindi io ho in- serito il buon utilizzo del Pacchetto Offi- ce(Word. Power Point, Excel), di internet e della posta elettronica e del Pacchetto Adobe.

Capacità e competenze artistiche

In quest’ultimo ambito bisogna elencare le capacità e competenze di tipo artistico che possono valorizzare la nostra persona, e precisare in quale ambito sono state ac-

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quisite (formazione, ambito professionale, vita associativa, attività di svago).

Le capacità artistiche possono riguardare la musica, la scrittura, il disegno.

Io da anni pratico la danza per cui ho una grande passione.

Data ultimo aggiornamento

La data serve a far capire che il curriculum è aggiornato

Dichiarazione autorizzazioni obbligatorie

Il documento termina dunque con la libe- ratoria all’utilizzo dei dati personali e si concretizza in questa formula:

“Il sottoscritto, nel rendere la presente di- chiarazione sostitutiva ai sensi dell’art. 46 del D.P.R. 445/00, è a conoscenza delle sanzioni penali per chi rilascia dichiarazioni mendaci; il sottoscritto autorizza il tratta- mento dei dati personali, in conformità al D.lgs. n. 196/03”

Questa frase è molto importante perché autorizza il trattamento dei dati, altrimenti

le aziende non potrebbero inserire il mio nominativo nei loro data base e non sareb- bero autorizzate ad utilizzare i miei dati.

Firma

Il CV va sempre firmato in basso a destra riportando il proprio nome e cognome per estero (in caso di invio tramite e-mail può essere omessa), in quanto si tratta di una dichiarazione autocertificata e volontaria.

Il curriculum deve essere costantemente aggiornato.

Non si può pensare di scrivere il curriculum una volta e poi di inviarlo, magari dopo vari mesi, così com’è senza riguardarlo o senza aggiungere informazioni importan- ti. E’ indispensabile aggiornare il curricu- lum, indicando i nuovi lavori svolti, i nuovi corsi effettuati e tutte le nuove esperienze che possono risultare utili nei colloqui fu- turi. Tutto quello che si fa, lavorativamente parlando, deve essere inserito sul CV.

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Il mio curriculum

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Come dev’essere un CV?

Nei contenuti:

• Breve, perché il tempo che può dedi- care il lettore è limitato. Deve quindi risul- tare succinto, ma non striminzito.

• Semplice e chiaro, ma non arido;

• Conciso nelle parole e ricco nei fatti;

• Efficace , cioè riuscire a dare un’im- magine brillante del candidato.

Nella forma:

• Scritto in prima persona

• Esteticamente gradevole (fare attenzione a margini, interlinee, carattere, uso gras- setto, corsivo e sottolineature per guidare la lettura del selezionatore verso le infor- mazioni più rilevanti)

• Rispettare la struttura del modello è im- portante scegliere il modello anche in fun- zione dell’azienda e del tipo di lavoro per il quale ci si vuole candidare

• Curato dal punto di vista grafico: senza errori, scritto in modo ordinato, piacevole a vedersi

• Scorrevole e leggibile. Meglio se l’impo- stazione è ariosa e spaziosa, in modo da consentire una lettura rapida e senza sforzi

• Breve, meglio se non lungo più di due pagine.

La lettera di presentazione

Quando si invia un CV, bisogna abbinar- lo ad una lettera di presentazione, in cui ci si descrive brevemente spiegando an- che le motivazioni che hanno spinto alla candidatura e le ragioni per cui si pensa di essere la persona giusta per quel posto di lavoro.

Una lettera di presentazione deve essere:

• scritta in prima persona;

• corretta, senza errori di sintassi, grammaticali o di ortografia;

• semplice e diretta;

• obiettiva ed esatta nei contenuti.

Si può suddividere la lettera in tre para- grafi principali:

PRESENTAZIONE

Dopo i saluti iniziali, bisogna dedicare la prima parte della lettera a una breve pre- sentazione di sé, in cui ci si raccontano, descrivendo il profilo professionale, le competenze e le capacità che si possiedo- no, evidenziando in particolare le caratte- ristiche che più corrispondono alle richie- ste dall’azienda.

MOTIVAZIONI E OBIETTIVI

Dopo la presentazione, bisogna indicare le motivazioni che hanno spinto la persona a inviare la candidatura indicando gli obietti- vi che ci si porrebbe se si potesse lavorare per quell’azienda.

In questa sezione è importante non dare mai l’impressione che l’azienda a cui ci si rivolge sia una delle tante a cui si sta man- dando il CV, ma evidenziarne invece l’uni- cità.

E’ bene essere informati e mostrare che si conosce la realtà aziendale e che si è fortemente motivati (per esempio perché si vuole crescere professionalmente, misu- rarsi con contesti aziendali più strutturati, imparare o mettere in pratica quanto ap- preso ).

PUNTI DI FORZA

In questo punto della lettera, si devono evidenziare i punti di forza e mostrare per- ché si potrebbe essere la persona giusta per ricoprire il ruolo per cui ci si propone.

Per scrivere questa parte, è importan- te conoscere e comprendere le aspetta- tive dell’azienda e, nel caso si risponda

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ad un’offerta di lavoro, che si individuino nell’annuncio le caratteristiche non solo professionali ma anche umane richieste dal profilo: esperienze pregresse in aziende simili o con ruoli paragonabili, esperienze formative in ambiti attinenti, conoscenze tecniche specifiche possono essere deter- minanti nella scelta di un candidato ma an- che competenze sociali come la capacità di

lavorare in team, la resistenza allo stress, la disponibilità alle trasferte possono fare la differenza.

SALUTI

Per chiudere la lettera, prima dei saluti, è la norma ringraziare per l’attenzione ac- cordata ed esprimere il proprio desiderio di essere contattati.

Esempio di una lettera di presentazione

Milano, 06 Maggio 2016

Oggetto: Auto candidatura in qualità di segretaria Gentile Dott.ssa Marziani,

Vi contatto perché Sono interessata a lavorare presso la Vostra azienda, in qualità di segretaria e mi piacerebbe poter crescere professionalmente in questo campo.

Sono una giovane professionista di 18 anni, ho conseguito la qualifica di “Operatore Amministrativo Segretariale” al CFP Galdus nel giugno 2016.

Durante il percorso scolastico, ho avuto l’occasione di svolgere due esperienze di stage curricolare, sperimentandomi nel ruolo di segretaria. La prima presso il Centro Este- tico VANITYMANIA e la seconda presso la palestra HEALTHCITY. In queste occasioni ho svolto mansioni di accoglienza e gestione del cliente, inserimento dati, controllo ed elaborazione di vari documenti aziendali e archiviazione. Ho acquisito competenze tec- niche e relazionali.

Credo di avere un buon potenziale per ricoprire il ruolo da Voi richiesto perché possiedo le caratteristiche personali necessarie: precisione e organizzazione. Inoltre mi ritengo naturalmente portata al lavoro in team e a contatto con il cliente. Sono madrelingua spagnola, conosco la lingua italiana ad un livello soddisfacente e la lingua inglese ad un livello base.

Sono in grado di utilizzare ad un buon livello i programmi del Pacchetto Office (Word, Excel, Access e Power Point) e del pacchetto Adobe (InDesign, Photoshop). So gestire molto bene la posta elettronica, Google drive e internet.

La mia disponibilità è immediata.

Allego il mio CV

Rimango in attesa di un gentile riscontro,

Saluto cordialmente e ringrazio per l’attenzione.

Firma________________

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U

na volta prodotti cv e lettera di presentazione, bisogna capire dove inviarli.

Cercare lavoro è un’attività impegnativa, che richiede spirito d’iniziativa, informa- zioni, preparazione, determinazione e or- ganizzazione.

E’ un investimento di tempo da impiegare efficacemente per ottenere il risultato spe- rato.

E’ anche un investimento economico per acquistare giornali e riviste su cui consul- tare gli annunci, per spedire lettere, met- tere inserzioni sui quotidiani, ecc.

Bisogna assolutamente evitare di scorag- giarsi, perché i tempi necessari per trova- re un lavoro possono essere più lunghi del previsto.

Il lavoro si può cercare in diversi modi, uti- lizzando diversi canali, come ad esempio:

Internet, siti specializzati

Oggi il lavoro si cerca in rete, ad esem- pio utilizzando i seguenti siti:

1) infojobs - per cercare lavoro è sufficien- te inserire la località, l’impiego e la catego-

ria prescelta. È possibile ordinare le offerte per ordine di rilevanza, per data o anche per numero di curriculum iscritti per vede- re quelle con meno candidature e quindi più possibilità di recall.

2) jobrapido - fornisce la possibilità di cer- care il lavoro nella località prescelta sce- gliendo anche la distanza dalla stessa.

3) subito.it - informa su quante siano le posizioni libere distinguendo tra le man- sioni. Gli annunci si possono filtrare per re- gione e una volta entrati nell’area del sito relativa a un territorio anche per parole chiave e categoria

4) trovalavoro.it - aziende e aspiranti lavo- ratori possono guardare gli annunci o inse- rirne di propri semplicemente iscrivendosi con username e password

5) monster.it - si divide in tre sezioni: bek- nown, che permette di sfruttare la rete del social network per cercare e trovare lavo- ro; monster talent, per laureandi e neo- laureati; profili aziendali, nella quale sono pubblicati i nomi delle aziende in cerca di personale. Fornisce anche consigli utili su

La ricerca del lavoro

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come compilare il proprio cv e la lettera di presentazione.

Passaparola :

nel mondo del lavoro questa parola indica il diffondere l’informazione che si è in cerca di lavoro attraverso l e per- sone. Più persone si informano, più possi- bilità si hanno di scoprire che qualcuno di loro cerca un apprendista e che qualcuno conosce qualcun altro che assumerebbe.

Seppure sembri banale, questo metodo ri- chiede costanza e attenzione, bisogna ri- petutamente assicurarsi che l’informazio- ne giri e che le persone che conosciamo si ricordino di noi. Utilizzare le conoscenze, comunque, sembra uno dei metodi migliori per assicurarsi almeno un colloquio cono- scitivo.

Agenzie per il lavoro :

Le Agenzie del Lavoro sono imprese priva- te che, accanto al sistema del collocamen- to pubblico (Centri per l’Impiego), svolgo- no attività di intermediazione tra domanda e offerta di lavoro.

Prevede le seguenti categorie:

• Agenzie di somministrazione di lavoro, abilitate a svolgere attività di sommini- strazione di personale;

• Agenzie di intermediazione, che svolgono attività di mediazione tra domanda e offer- ta di lavoro, anche in relazione all’inseri- mento lavorativo dei disabili e dei gruppi di lavoratori svantaggiati;

• Agenzie di ricerca e selezione del perso- nale, finalizzate all’individuazione di candi- dature idonee a soddisfare specifiche esi- genze del cliente;

• Agenzie di supporto alla ricollocazione professionale, che attraverso la formazio- ne specializzata, o sulla base di accordi sindacali, affiancano il lavoratore durante la fase del reinserimento lavorativo.

L’obiettivo delle Agenzie per il Lavoro è quello, da una parte, di garantire alle aziende clienti di disporre di lavoratori per il periodo utile alle loro esigenze interne, e, dall’altra, di trovare un impiego adatto alle competenze e all’esperienza dei lavo- ratori, garantendo la flessibilità del lavoro.

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I cinque migliori modi per trovare lavoro:

1. Cercare lavoro essendo disposti a cam- biare in meglio la propria vita, partendo da un bilancio di competenze e da un lavoro approfondito su stesso. (87%)

2. Cercare in gruppo il lavoro. (80%)

3. Consultare l’elenco delle pagine gialle (anche online) per determinare aree pro- fessionali e geografiche di vostri interessi.

(69%)

4. Bussare la porta ai datori di lavoro.

(47%)

5. Chiedere e parlare con tutti il fatto che si cerca lavoro. (33%)

I cinque peggiori modi per trovare lavoro:

1. Ricerca su internet. (4% di possibilità) 2. Spedire CV. in modo casuale. (7% di possibilità)

3. Rispondere ad annunci pubblicitari sulle riviste specializzate. (7% di possibilità) 4. Rispondere ad annunci pubblicitari sui giornali locali. (5% - 24% di possibilità) 5. Rivolgersi alle aziende private. (5% - 28% di possibilità)

Tutto ciò ha la finalità non di assicurarci un lavoro, ma di farci conoscere tutte le possibilità di inserimento. Inviando il cv aggiornato e curato nei dettagli come pre- cedentemente descritto, non avremo co- munque il posto assicurato, ma la possibi- lità di accedere ad un colloquio di selezione a noi dedicato. In questo momento in cui ci si trova di fronte al selezionatore, ci si gioca il tutto per tutto per essere scelti. Il colloquio di per sé durerà circa un’ora (an- che meno) e rappresenterà l’occasione per farsi conoscere, per descriversi e valoriz- zarsi in modo da ottenere se non il lavoro direttamente, un secondo colloquio o una possibilità di prova.

Il momento quindi è fondamentale e biso- gna prepararsi con molta attenzione.

Suggerimenti per un colloquio di lavoro

• Puntare la sveglia con un anticipo suffi- ciente.

• Curare l’igiene personale. Sembra scon- tato, ma molti non lo fanno. È una questio- ne di rispetto. Niente forfora nei capelli, niente rimasugli di cibo tra i denti. Profuma l’alito (niente gomme da masticare duran- te il colloquio!), ed elimina i cattivi odori.

• Vestirsi in modo consono. Non significa per forza mettersi in giacca e cravatta (o tailleur per le donne). Scegliere un abbi-

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gliamento curato, vestiti puliti, stirati e ordinati. Come vestirsi dipende molto dal tipo di azienda: se cura molto le apparen- ze, meglio scegliere un completo formale, ma se si sa già che il colloquio sarà infor- male, ci si può anche presentare in jeans e maglietta. Meglio non apparire trasandati, ma nemmeno troppo eleganti (niente abiti da sera né trucco eccessivo).

• Portare una copia del curriculum (anche se molto probabilmente ci sarà già una copia stampata in ufficio, ma non si può mai dire) e assicurarsi di avere con sé tut- ti i documenti necessari. Preparare tutto qualche giorno prima.

• Accertarsi del nome della persona con cui si parlerà e memorizzarlo.

• Pianificare il percorso per arrivare da casa al luogo del colloquio, facendo in modo di arrivare puntuale. Cercare di anticipare gli imprevisti che potrebbero sorgere, e par- tire con un po’ di anticipo. Se qualche pro- blema impedisce di arrivare in tempo, av- visare per telefono prima dell’ora stabilita.

• Evitare di farsi accompagnare al collo- quio da amici o parenti: è decisamente poco professionale.

• Arrivare all’appuntamento con almeno cinque minuti di anticipo, e farsi annuncia- re. Essere gentile con tutti, con la segre- taria e chiunque si incontri. Poi mettersi comodi e aspettare (facendo attenzione da questo momento all’atteggiamento che metti in atto, dice molto di sè).

• Prepararsi con entusiasmo e presentarsi con un bel sorriso. Essere positivo e pro- positivo, e fare attenzione a ciò che succe- derà. Il colloquio è importante per il candi- dato così come è importante il tempo che il selezionatore sta dedicando.

• Prima del colloquio spegnere il telefonino (o togliere la suoneria). Se si ha bisogno di tenerlo acceso per forza (per motivi parti- colari), avvisare subito le altre persone e spiegare loro il perché.

• Se si è agitati, rilassarsi, fare un bel re- spiro, chiudere gli occhi e distendere tutti i muscoli. Se si è irrequieti comunque non bisogna preoccuparsene eccessivamente, cercare di stare calmo ma ricordando che l’apprensione è comunque un segno che quel lavoro interessa.

Informazioni sull’azienda

Prima di recarsi al colloquio, è bene fare in modo di sapere il più possibile sull’azien- da in cui ci si propone per fare un collo- quio di successo. Queste informazioni non solo aiuteranno a comprendere se i propri valori sono allineati con quelli dell’azien- da, ma faranno percepire all’intervistato- re una certa serietà. Guardare il sito web dell’azienda, consultare i report annuali e leggere le newsletter aziendali. Cercare informazioni sulla struttura interna, sugli obiettivi a lungo termine e sulla filosofia aziendale. Restare sempre aggiornati sulle notizie relative alla società o al settore, e utilizzate i social per capire che tipo di im- magine l’azienda vuole trasmettere all’e- sterno.

Come comportarsi al colloquio di lavoro

• In sala di attesa: spesso l’esame di se- lezione comincia da qui, anche se non tut- ti ne tengono conto. Prestare attenzione alla posizione in cui si sta seduti e a quan- to spesso si guarda l’orologio. Rilassarsi ma non mettersi troppo comodi, leggere qualcosa di non troppo “leggero” (tipo L’e- spresso o Il Sole 24 ore), meglio ancora se si trova qualche rivista o pubblicazione inerente al settore in cui opera l’azienda.

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• Salutare e tendere la mano per primo quando arriva l’esaminatore. Dare una bella stretta di mano, no alle mani flosce, stringere in modo vitale (ma non troppo energico).

• Accomodarsi solo dopo che le altre per- sone si sono sedute, o comunque aspetta- re che siano loro ad invitare a sedere.

• Stare seduto in maniera composta, sen- za accavallare le gambe, le mani fuori dal- le tasche, le braccia non incrociate. Meglio se ci si inclina un po’ verso l’esaminatore.

• Non giocherellare con capelli, cancelleria, vestiti e oggetti vari, e non agitarsi troppo sulla sedia. Guardare negli occhi l’interlo- cutore (ma senza fissarlo). Se ci sono più persone, guardare quella che sta parlando in quel momento, e quando si sta parlan- do, guardarli un po’ per uno.

• Fare cenni di assenso o di diniego, mo- strare con le espressioni del viso che si sta seguendo con attenzione il discorso.

• Prima di andare via, ringraziare il tuo interlocutore per aver dedicato il proprio tempo.

Come rispondere alle domande

• Usare un tono di voce chiaro quando si risponde. Meglio un tono di voce un po’ più alto che uno un po’ più basso, fare sentire e capire in modo chiaro quello che si sta dicendo.

• Non essere logorroico: rispondere alle domande in modo sintetico, ma evitare ri- sposte monosillabiche (Si o No). Argomen- tare le risposte.

• Se si ha bisogno di un attimo per riflet- tere, prendersi una breve pausa prima di

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rispondere. Si dimostrerà di pensare prima di parlare e che non si sta solo recitando a memoria.

• Non interrompere l’interlocutore, a meno che non si abbia una domanda urgente ed estremamente pertinente a ciò di cui si sta parlando.

• Partecipare attivamente al colloquio, fa- cendo domande e chiedendo chiarimenti quando è necessario

• Non temere di dire “non lo so”, ma cerca- re di ridurre al minimo questi casi.

• Non essere evasivo quando fanno una domanda, rispondere sempre, senza men- tire.

• Essere pronto a ricevere domande ina- spettate ed anche personali. L’obiettivo dell’esaminatore è verificare la capacità di reagire agli imprevisti, la fiducia e la sin- cerità.

• Evitare un atteggiamento difensivo ri- guardo ai dati meno favorevoli del CV, non giustificarsi ma dimostrare la volontà di migliorare i punti deboli

• Se chiedono di parlare delle esperienze precedenti, non criticare mai gli ex datori di lavoro.

• Osservare le reazioni non verbali dell’e- saminatore: una sua espressione contra- riata, o viceversa un suo sorriso, possono essere indicazioni utili per capire l’anda- mento del colloquio.

Spero di avere presto l’occasione di gesti- re un colloquio di lavoro per un lavoro che mi piaccia. Nell’ultimo periodo di scuola abbiamo lavorato molto sulla preparazio- ne del colloquio di lavoro. Nello specifico, abbiamo elaborato anche dei cartelloni con immagini, disegni, scritte perché ci aiutas- sero a conoscerci e ad elaborare uno sche- ma per un’eventuale descrizione in sede di colloquio. Questi sono i due cartelloni che mi rappresentano, uno da un punto di vi- sta più professionale, l’altro più personale.

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Durante gli anni di scuola ho avuto modo di svolgere due esperienze di stage che rappresenteranno le mie maggiori argo- mentazioni in sede di colloquio.

Per quanto riguarda invece la mia descri- zione professionale, inizierei descrivendo le esperienze di stage che ho avuto modo di svolgere nell’arco del triennio scolastico.

Penso che queste rappresenteranno le mia maggiori argomentazioni in sede di collo- quio.

I

l mio primo stage l’ho svolto in un cen- tro estetico, “VanityMania”, situato nel centro di Milano, in via Lovanio 10, al primo piano di un palazzo molto signorile.

La titolare si chiama Carmela Lombardi, una donna gentile ma molto seria e pro- fessionale, che inizialmente mi incuteva un po’ di timore.

Durante il mese e mezzo che ho trascorso presso il centro estetico, ho aiutato la se- gretaria ad inserire i nomi dei clienti in un database da aggiornare e ad inserire i pro- dotti venduti e i trattamenti effettuati di volta in volta sulle clienti. Ho inoltre com- pilato i corrispettivi, ho risposto al telefono e ho accolto i clienti.

In questo stage ho lavorato soprattutto con le colleghe imparando a lavorare in team e a sperimentare i vantaggi di que- sto approccio. Da questo stage ho impara- to molto, l’importanza del lavoro di gruppo e della costruzioni di buone relazioni con i colleghi. Ho imparato l’importanza della concentrazione su quello che si sta facen- do nonostante eventuali problemi perso- nali.

Nel mondo del lavoro ho compreso che bisogna essere sempre attenti e essere sempre disposti ad imparare nuove cose.

Quando mi è capitato di dover svolgere nuove attività, inizialmente ho avuto timo- re, ma poi sono riuscita a vincere le paure e ad affrontare ogni compito assegnato.

Sono rimasta soddisfatta del mio stage perché mi sono impegnata tanto e alla fine ho ottenuto buoni risultati. Ho essenzial- mente compreso che con l’impegno, la buona volontà e la determinazione si pos- sono raggiungere obiettivi significativi.

Credo che questo stage mi abbia aiutato a maturare, ad essere più sicura e proposi- tiva e a gestire con più tranquillità le rela- zioni sia con i colleghi che con i clienti.

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I

l secondo stage invece l’ho svolto pres- so la palestra “Healthcity” in viale Cer- tosa, 10 a Milano.

In questo stage mi sono sperimentata maggiormente nella gestione del cliente, dato che il mio compito era di accogliere chi entrava e di fornire eventuali informa- zioni. La mia postazione era in reception, ero la prima persona che i clienti vedevano e a cui potevano rivolgersi.

Ho aiutato le mie colleghe ad inserire i dati delle visite mediche in un database e ad archiviare i cartacei in un faldone, ho ri- sposto il telefono, ho prenotato corsi di bike, e in diverse occasioni ho mostrato la palestra ai clienti che lo richiedevano. Mi è anche capitato di essere da sola in recep- tion e quindi ho fornito informazioni e fatto sottoscrivere contratti.

Di questa esperienza valorizzerei l’ulte- riore crescita personale visto che mi sono trovata a dover gestire in autonomia alcuni compiti e a risolvere problemi di vario ge- nere.

I risultati non sono stati ottimi perché ho faticato un po’ nella gestione costante dell’impegno. A mia discolpa posso dire che la giornata trascorreva lentamente perché spesso avevo poco lavoro da svolgere e ciò mi ha un po’ demotivato, tuttavia ho capi- to che un atteggiamento del genere non è professionale. So di poter fare meglio e di poter essere molto più affidabile. Cercherò di non ripetere gli stessi errori in futuro e in caso mi accadesse di nuovo di essere poco motivata o coinvolta nel lavoro, cer- cherò di essere più propositiva cercandomi nuovi incarichi e mansioni per sentirmi più partecipe.

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CARTELLONE DESCRIZIONE PERSONALE

Il cartellone che ho elaborato per descri- vermi personalmente era di un colore ac- ceso e ricco di immagini scelte per rispec- chiare il più possibile diversi lati della mia personalità. Ho voluto sottolineare alcune caratteristiche:

• Caratterialmente sono una ragazza os- servatrice, mi piace osservare le persone mentre parlano e prima di conoscere qual- cuno guardo i loro atteggiamenti. Amo gli animali perché mi trasmettono pace e mi causano tenerezza.

• Per me la famiglia è un punto di riferi- mento, una cosa molto importante, perche grazie a loro sono quella che sono oggi,so- no le uniche persone che ci saranno sem- pre nei momenti brutti e belli.

• Mi piace provare diversi gusti, penso che il cibo sia la cosa più buona che possa esi- stere e per questo motivo mi piace il cibo .

• Fin da piccola mi è sempre piaciuto il solo a vedere il mare mi viene allegria, ve- dere una spiaggia con il mare cristallino, o solo l’acqua cristallina mi trasmette delle emozioni indescrivibili, che non si limitano solo alla voglia di farsi una bella vacanza.

• Mi piace viaggiare , andrei ovunque così da poter arricchire il mio bagaglio cultura- le, andrei con qualsiasi mezzo perché sono super curiosa di conoscere nuovi posti.

• La natura e una delle cose più belle che la terra ci offre e che l’uomo sta distrug- gendo, è bella sempre ad ogni ora e a ogni stagione. Adoro la primavera specialmente perche i prati sono pieni di fiori e mi tra- smettono felicità.

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Conclusione

Nel mio prossimo futuro, vorrei inserirmi nel mondo del lavoro in qua- lità di segretaria. Cercherò di seguire tutti i consigli e i suggerimenti che nel tempo mi sono stati forniti da esperti e docenti, quindi mi metterò presto all’opera aggiornando il mio cv aggiungendo l’ultimo titolo di studio acquisito e comincerò a spargere la voce tra amici e conoscenti.

Contemporaneamente visiterò siti internet dedicati alle offerte di la- voro, leggerò giornali e mi presenterò all’ufficio Placement chiedendo ulteriori suggerimenti.

Mi dedicherò alla ricerca di un lavoro di segretaria, ma non disdegnerò

eventuali offerte diverse pur di inserirmi nel mondo professionale.

Riferimenti

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