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comunità rinascita in festa credi... Nuova TOCCA GUARDA ASCOLTA Un tempo dedicato all essenziale LUGLIO 2020

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l tempo forte della Quaresima di quest’anno, iniziato con il mercoledì delle ceneri, il 26 febbraio, rimar- rà indelebile nella nostra memoria e negli annali della storia, perché per la prima volta nella nostra diocesi di Padova non è stato celebrato con delle liturgie, ma è stato vissuto come esperienza che ha toccato la nostra carne. Siamo entrati come Gesù nel deserto: abbiamo vissuto l’isolamento e la chiusura nelle nostre case, il rallentamento della vita quotidiana. Siamo

stati travolti da esperienze di soff eren- za e di morte, causate da un virus invisibile chiamato Covid 19.

Proprio in quei giorni ci ha raggiunti la notizia che an- che il nostro Circolo Noi era stato infettato da questo nemico invisibile e alcune persone, che lo avevano frequentato, venivano ur- gentemente ricoverate in ospedale e qualcuno posto in terapia intensiva.

Ci siamo riscoperti tutti fragili e impauriti e abbia- mo compreso bene quelle parole che il sacerdote sus- surra ponendo le ceneri sul capo all’inizio del tempo quaresimale: “Polvere sei e polvere ritornerai”.

Scrive il benedettino padre MichaelDavide Se- meraro:

“Così la Quaresima, vissuta sempre più da una mino- ranza quasi invisibile, si è trasformata in una quaran- tena condivisa e l’austero simbolo delle ceneri è di- ventato un’esperienza esi- stenziale condivisa. Senza

programmarlo, l’impoverimento liturgico e sacramentale si è rivelato una condivisione in umanità, col recupero del- la possibilità, più interiore e segreta, oltre che famigliare, della preghiera. La costrizione della necessità, se da una parte impone una privazione, dall’altra permette un am- pliamento e un approfondimento della coscienza batte- simale che conferisce ad ogni rinato in Cristo il carattere sacerdotale oltre che regale e profetico.

Ai credenti è stato possibile sperimentare una libertà profetica nel vivere il proprio sacer-

dozio battesimale”.

Un tempo dedicato all’essenziale

Abbiamo riscoperto la bellezza dello stare in fa- miglia e condividere molti momenti assieme: dialo- gare, preparare qualcosa di buono per i nostri cari, giocare assieme… siamo diventati una piccola chiesa domestica. Questo momento storico ha favo- rito la preghiera personale e in famiglia.

Il nostro vescovo Clau- dio ci ha aiutato a vivere la relazione con il Signore con la proposta dell’Ango- lo Bello da costruire nella nostra casa e con l’ascolto della Parola domenicale.

Così abbiamo alimentato le nostre relazioni, per non sentirci soli, con le cele- brazioni eucaristiche tra- smesse per la televisione e nei canali social e con i messaggi e le telefonate

comunità in festa 13 LUGLIO

Periodico di informazione

2020

della parrocchia dei SS. Giuseppe e Giuliana

VILLA DEL CONTE

LAYOUT anno VII, n. 5 - ISSN 2499-4901

Direttore:don Alberto Salvan

Editore, grafi ca e stampa:

Bertato srl - Villa del Conte (PD)

Il rinnovo del

C

ENTRO

S

AN

G

IUSEPPE pag. 6

Nuova

I

rinascita

TOCCA

GUARDA ASCOLTA

credi...

La pandemia ha cambiato il volto

delle celebrazioni

(2)

fatte alle persone importanti della nostra vita, chie- dendo per prima cosa “Come stai?” e condividendo le nostre situazioni esistenziali.

Resteranno nei nostri occhi e nel nostro cuore i tan- ti incontri con papa Francesco, ma in modo particolare due momenti:

la celebrazione di preghiera nella piazza vuota di San Pietro, immersa nella pioggia e nel vento, e il nocchiero vestito di bianco, pellegrino supplican- te, rivolgersi prima al Crocifi sso e poi all’immagine della Madonna per intercedere la fi ne della pande- mia e benedire il mondo intero con la presenza di Gesù eucaristia, mentre risuonavano le sirene delle ambulanze;

la via Crucis nel venerdì santo, sempre in piaz- za San Pietro, con le rifl essioni preparate da alcuni carcerati e dai famigliari coinvolti nella soff erenza per la violenza subita o provocata.

Sulla via della croce con Gesù

È stata una vera settimana santa di soff erenza e di morte, ma in attesa della resurrezione. Per la prima volta nella storia non abbiano celebrato assieme alla comunità il triduo pasquale e la Pasqua, ma attraverso le celebrazioni personali dei parroci e le celebrazioni trasmesse per TV o nei canali social.

Il suono della campane a festa nel giorno di Pasqua

ci ha annunciato che la vita ha vinto la morte e che la luce ha sconfi tto le tenebre e si è riaccesa la speran- za nel nostro cuore. Non si è mai spento in quei mesi il desiderio del ritorno alla normalità con la possibili- tà di pregare e celebrare assieme. Si è concretizzato proprio al termine del tempo pasquale nella domenica dell’Ascensione, il 24 maggio, e nella domenica di Pen- tecoste lo Spirito ci ha dato il coraggio di vincere la paura e di uscire dal nostro isolamento per ritornare a mangiare la Parola e il Pane eucaristico che dona vita, per recuperare la bellezza di essere comunità vicina che si vuole bene e si sostiene nel cammino della vita.

Questo lungo viaggio, durato alcuni mesi, nei tempi forti della Quaresima e della Pasqua, ci ha segnato in profondità e ci ha fatto riscoprire alcune realtà:

abbiamo compreso che è importante star bene con noi stessi, senza la paura di guardarci dentro, per scorgere una forza che ci aiuta a stare in piedi anche da soli nelle avversità della vita;

abbiamo sperimentato il valore di chi ci vive accanto; ogni persona deve essere compresa e ri- spettata. Le relazioni sono importanti per costruire la comunità; per alcuni la comunità cristiana è stata è rimarrà un punto di riferimento;

abbiamo riscoperto l’essenziale, quello che vera- mente conta per vivere.

don Alberto

Lezioni dall’isolamento

In questo tempo in molti ci siamo confrontati con noi stessi, ci siamo fatti il fi lm su chi siamo, siamo entrati «nella cella della conoscenza di sé»

(Caterina da Siena) e abbiamo visto la persona reale amata da Dio, non la nostra immagine.

In Dio ci confrontiamo con noi stessi, vediamo la nostra debolezza e fragilità e nello stesso tempo ci rendiamo conto di essere amati.

In questi mesi abbiamo riscoperto qualcosa:

che l’Eucaristia è il sacramento della nostra co- munione con tutti, non solo con i membri della nostra comunità locale: con i vivi e i morti, con

quelli che soffrono ovunque, con i migranti, con i senza tetto. L’Eucaristia è il sacramento del Regno.

La pandemia ha fatto calare il segno della morte e della solitudine sull’umanità e molti sono morti da soli.

Ma noi cristiani possiamo guardare la morte negli occhi senza rifi utare di piegarci al suo volere: se abbiamo predicato la risurrezione, nella morte dimostriamo di crederci davvero, perché non è possibile separarci da Cristo.

Forse la crisi vissuta può aiutarci a ritrovare il contatto con la società contemporanea, a vedere quali carat- teri di essa possono coinvolgere anche la Chiesa. C’è un isolamento dal quale dobbiamo evadere, facendo della Chiesa una comunità di cercatori, i quali sanno che la pienezza della verità non è mai nelle loro mani, credono che essa ci chiami a viaggiare insieme e che tutti i cercatori della verità possono essere nostri compagni di viag- gio: la nostra maggiore libertà è lasciarci portare dal vento dello Spirito.

Timothy Radcliffe, teologo domenicano

comunità

in festa luglio 2020

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In occasione della ricorrenza della nostra Santa Patrona, quattro bravissimi cori si sono esibiti nella serata di sabato 15 febbraio, riem- piendo la chiesa di canti e suoni si- gnifi cativi. Si sono susseguiti in ordi- ne: il coro Giovani e la corale Santa Giuliana di Villa del Conte, il coro Don Bosco di Borghetto e la corale San Liberale di Rustega.

Come introduzione al concerto è stato chiesto a una ragazzina co- mitense di rappresentare la fede di Giuliana attraverso una diverten- tissima mise en scene. Contornata da sirene, poliziotti, furto di gioielli e intervista a Giuliana stessa, diventa- ta santa; abbiamo compreso come sia riuscita a vincere le sue paure, abbandonandosi a Gesù e rinuncian- do al suo passato ricco di certezze per seguire l’unico amore… quello per Cristo.

Vorrei dire che è stata una sera-

ta fantastica, ricca di emozioni, pie- na di colori e gioia in un alternarsi di suoni, battute, colpi di scena e di- vertimento.

Serata in musica

L’emozione mi è sorta da dentro perché ho visto in prima persona l’attenta e commossa partecipazio- ne dei paesani e non solo.

Devo dire che ho ritenuto dove- roso soff ermarmi spesso, in qualità di presentatrice, sui temi commo- venti dei canti e dei brani, le cui parole arrivavano direttamente al cuore.

Alla fi ne del concerto e dopo i do- verosi ringraziamenti e omaggi agli interpreti e direttori d’orchestra, ci siamo ritrovati tutti in sala piacenti- ni per un momento conviviale e per un brindisi alla buona riuscita della serata.

Giuliana Frison Musicisti e direttori dei cori. Sopra, la chiusura del concerto a cori riuniti.

Gli attori impegnati nel rappresentare il furto dei gioielli di Santa Giuliana.

per la festa di Santa Giuliana

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passi che portano a Gesù mise- ricordioso, le sagome dei piedini dei bambini che quest’anno hanno cominciato il cammino di Inizia- zione Cristiana, sono stati il segno che la comunità ha vissuto nella Messa del 9 febbraio.

In quest’occasione la comunità ha visto ancora una volta come i bam- bini siano vivaci e partecipi nell’af- frontare le attività proposte quando ciascuno, chiamato per nome, si è avvicinato all’altare.

Anche quest’anno, infatti, la no- stra parrocchia è riuscita a far par- tire il percorso di Iniziazione Cristia- na e così i bambini, con i catechisti, hanno cominciato a vivere l’espe- rienza del trovarsi in gruppo per co- noscere Gesù fratello, mentre i loro genitori si incontrano per confron-

tarsi sulla presenza del suo Vangelo nel quotidiano, stimolati dalle pro- poste degli accompagnatori.

In questi incontri domenicali, noi catechisti e accompagnatori voglia- mo valorizzare questa voglia di met- tersi in gioco, magari cominciando in punta di piedi per poi prendere sicu-

l calendario ha portato a celebra- re l’annuale giornata della vita il 2 febbraio, giorno della Candelora, festa della luce. Una luce vibrante quella che si leggeva negli occhi dei genitori dei bambini battezzati nel 2019, invitati per incontrarsi attor- no all’altare a ricordare il dono del- la vita per sempre dato ai loro fi gli con il sacramento

e per un momento conviviale presso il Centro parrocchia- le San Giuseppe.

“Aprite le porte alla vita” è il mes- saggio dei vesco- vi italiani per la 42esima giornata per la vita e se è vero che non tutti fanno l’esperienza di essere accolti da coloro che li hanno generati e numero- se sono le forme di aborto, di abban- dono, di maltratta- mento e di abuso,

Porte spalancate alla

vedere come le nostre famiglie con- dividano in comunità la gioia all’ar- rivo di un fi glio testimonia che la vita non è un oggetto da possedere o un manufatto da produrre, è piutto- sto una promessa di bene, a cui pos- siamo partecipare, assieme.

Una bella tradizione questa gior- nata per la nostra parrocchia, che

si rinnova perché ancora numero- se sono le famiglie coinvolte e in dialogo con le altre per la crescita dei fi gli. Questa giornata, coordina- ta dal CIF, si conferma anche come appuntamento solidale verso situa- zioni diffi cili nella raccolta di fondi a favore del Centro di aiuto per la vita.

Giancarlo C.

I

FESTA DEI BATTESIMI

Porte spalancate alla Vita

rezza nel passo e arrivare assieme alle famiglie, così numerose e dispo- nibili, a testimoniare l’amore di Dio per ogni uomo. Sono nuove relazioni da costruire, creativi modi di stare assieme per i piccoli e momenti di scambio per gli adulti, tutti insieme chiamati a vivere la comunità.

e con passo sicuro

PRIMA EVANGELIZZAZIONE

e con passo sicuro e con passo sicuro

In punta d i piedi

I

comunità

in festa luglio 2020

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In punta d i piedi

O Vergine Santissima ci rivolgiamo a Te, che sei sempre stata una madre protettiva per noi.

Aiutaci a superare questo momento grave che la vita ha messo sul nostro cammino.

In questo mese di maggio

ti invocheremo nelle nostre famiglie e continueremo a pregarti

affi nché tu possa intercedere presso Dio

e superare tutti insieme questo diffi cile momento, ricordando con affetto le persone che non ce l’hanno fatta.

Ave o Maria…

O Vergine santa, in questo particolare momento resta vicina alle nostre famiglie e alla nostra comunità, infondi fi ducia e speranza, noi ti preghiamo.

Maria, Madre misericordiosa, ridona la serenità a tutti coloro che in questo periodo l’hanno persa

e con un tuo abbraccio aiuta tutti i malati. Amen.

Preghiamo Maria

affi nché possa donare a tutti gli ammalati la forza di reagire e non mollare mai, soprattutto quando le complicanze si fanno più serie e impegnative.

O Maria, ti ringraziamo del dono della fede, e ti sentiamo presente ogni giorno

nel cammino della vita.

Mamma del Cielo prega per noi, donaci di superare la prova.

In questo momento in cui tristezza, preoccupazione e incertezza si fanno sentire nei nostri cuori, donaci il coraggio e la speranza.

Nella tempesta la mano di Gesù è sempre tesa verso di noi;

aiutaci ad afferrarla e a non lasciarla mai.

O santissima Vergine Maria,

in questo diffi cile periodo abbiamo sentito il bisogno di accostarci ancora di più alla preghiera

e abbiamo chiesto a Te, che sei mamma di Gesù, di intercedere per noi presso il tuo amatissimo Figlio perché questa pandemia abbia fi ne.

Ti ringraziamo per esserci sempre vicina,

affi diamo a Te i nostri fi gli perché tu possa vegliare su di loro con la tua materna protezione.

Noi confi diamo in Te, Vergine gloriosa e benedetta.

In questo mese dedicato a Te ci siamo impegnati nella recita del Santo Rosario in famiglia per ringraziare del tuo aiuto nella vita di tutti i giorni.

La luce del sole verrà e il coronavirus sparirà,

perché la luce che vediamo a mala pena ci salverà: è Gesù.

Cara Vergine Maria,

ti ringrazio per avermi fatto stare bene nonostante le diffi coltà.

O Maria, madre di Gesù e madre nostra, accogli la preghiera che a te rivolgiamo:

proteggi il mondo intero da questa epidemia.

Maria, Regina della pace e dell’amore, prega per noi!

Nel mese di maggio preghiamo il Santo Rosario con Maria perché ci faccia vivere alla presenza di Dio.

Se noi preghiamo, siamo vicini a Lui,

che ci guiderà verso la via della pace e della salvezza.

Signore, ti chiediamo di benedire tutte le nostre famiglie, perché con Te e con Maria crescano nell’Amore,

nel rispetto e nel dialogo reciproco.

Maria, tu a Betlemme hai donato agli uomini Gesù, lo hai presentato ai sacerdoti del tempio a Gerusalemme, lo hai offerto al Padre sulla croce, al Calvario e,

mentre tu lo offrivi, Lui ti ha donato a noi come madre.

Tu sai come si arriva a Lui, guidaci, sostienici, difendici. Amen.

MESE DI MAGGIO

UN GIARDINO DI FIORI

M ar ia

per

Nel mese mariano la nostra Parrocchia

ha proposto ad ogni famiglia di realizzare un fi ore, a cui poter attaccare una preghiera,

e di piantarlo in appositi vasi posti ai piedi dell’altare dell’Immacolata.

Sono giunti molti fi ori, bellissime preghiere e anche due belle piante vere,

che hanno adornato l’altare della Madonna

e che sono testimonianza della fede mariana

che tante famiglie portano nel cuore.

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ra in piena estate è diffi cile pensare al freddo di di- cembre, ad una casetta in legno sul sagrato, una stu- fetta per scaldarsi e un sorriso nascosto dietro ad una sciarpa di lana, ma tutto comincia da lì.

L’8 dicembre, ormai da tradizione, del nostro Circolo è l’inizio dei tesseramenti, ma quest’anno ci sono anche le votazioni per il nuovo consiglio di amministrazione (CDA), e tutti i soci maggiorenni sono chiamati a votare. La lista dei candidati è composta da 15 persone che hanno dato la loro disponibilità per aiutare il nostro Centro Parroc- chiale San Giuseppe a crescere.

Allo spoglio delle 222 schede i primi 8 nomi votati sono andati a comporre il nuovo CDA: Andrea Bernardi, Luca Biotto, Massimo Caccaro, Martina Caon, Rino Ferronato, Renzo Frasson, Stefania Marangon, Gior- gio Reato. In un successivo incontro si sono assegnate le cariche che vedono Rino Ferronato, presidente, Marti- na Caon, vicepresidente, Stefania Marangon, segretaria, Massimo Caccaro, tesoriere, don Alberto, guida spiritua- le, mentre per i restanti 4 eletti c’è la carica di consiglieri.

Fare parte del CDA comporta un impegno ulteriore per ciascuno di noi, già impegnati in parrocchia o in varie altre associazioni, ma abbiamo la consapevolezza che i nostri sforzi e il nostro impegno siano messi al servizio e per il bene della nostra Comunità.

Alcuni di noi sono già stati nel precedente CDA, e in- sieme ai nuovi eletti cercheremo di crescere come consi- glio e di far crescere anche il nostro centro parrocchiale.

Saremo attenti a capire anche con l’aiuto dei soci cosa si può fare per migliorare e migliorarci.

Il CDA si è messo quasi subito al lavoro, organizzando il rinfresco per i cori del concerto in occasione dei festeg- giamenti per la nostra patrona Santa Giuliana, sabato 15 febbraio, e per il pomeriggio conviviale con frittelle e crostoli per tutta la comunità domenica pomeriggio 16 febbraio. Già da subito si è visto l’affi atamento del CDA, tutto presente e pronto a rimboccarsi le maniche, con la soddisfazione di vedere molti parrocchiani partecipare a questo momento di festa.

In questo periodo tutto il CDA si è visto impegnato, come tutti i cittadini e le istituzioni, a fare i conti con l’ondata di virus covid 19, che ha colpito i l nostro paese.

Su disposizione della Diocesi tutte le attività parrocchiali sono state sospese, e anche le serrande del bar sono sta- te chiuse con nostro immenso dispiacere, visto che uno dei nostri maggiori impegni è fornire un punto di aggre- gazione per i numerosi anziani, che trovano tra i tavolini del bar un posto dove passare i pomeriggi, giocando a carte e scambiando due chiacchiere.

Il CDA si è ripromesso di collaborare con le asso- ciazioni del paese, oltre che con il Comune, ecco quin- di che durante la chiusura totale di qualsiasi attività, in collaborazione con l’Amministrazione comunale abbiamo organizzato, il 1° maggio, la festa degli aquiloni.

Non potendo ritrovarci come i precedenti anni pres- so il campo sportivo parrocchiale, abbiamo fatto volare

Un rinnovo che vale per 8

CENTRO PARROCCHIALE SAN GIUSEPPE

O

Prima dei lavori Durante i lavori

comunità

in festa luglio 2020

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gli aquiloni ognuno dal pro- prio giardino o terrazzo, e per chi non aveva la possibilità di avere un aquilone, grazie al Sindaco e agli Assessori, abbia- mo consegnato un kit per costruirlo.

Abbiamo chiesto di inviare alcune foto a testimonianza della giornata di festa, che poi sono state pubblicate sulla pagina Facebook del Comune. C’è stata una grande par- tecipazione: abbiamo regalato circa 40 aquiloni che han- no volato con tutti quelli fatti in casa da nonni e papà.

Possiamo dire che, anche se in forma diversa da come eravamo abituati, la festa è riuscita pienamente.

Abbiamo festeggiato le mamme, sempre in colla- borazione con il Comune, le Scuole dell’Infanzia, le par- rocchie del paese e la Pro Loco; si richiedeva di mandare una foto o un disegno delle mamme e delle nonne. Anche questa iniziativa ha visto molti bambini partecipare con entusiasmo.

Il CDA, aiutato da alcuni volontari, ha approfi ttato di questo momento di chiusura per apportare qualche mi- glioria ai locali del bar, cercando di renderli più luminosi e confortevoli, ma soprattutto accoglienti in attesa di poter riaprire il nostro Centro Parrocchiale e attuare le nuove normative.

Sperando di ritornare al più presto alle nostre attività e alle nostre abitudini, condividiamo il messaggio del Ve- scovo Cipolla in occasione dell’inizio di questa Quaresima particolare, con il vuoto lasciato dalla sospensione delle celebrazioni:

“Questo vuoto nella musica si chiama pausa, arricchisce la melodia;

nella pittura una piccola macchia di colore in un campo uniforme diventa richiamo, ad esempio un punto bianco su fondo nero. Queste pause e questi punti attirano l’attenzione. Si tratta di tramutarli in ricami, il punto di colore diventa disegno e la pausa diventa musica, questo è il compito di noi cristiani”.

Stefania M.

Una grande soddisfazione e un grande grazie:

queste le emozioni che noi del Gruppo Missionario vogliamo esprimere. Perché sono stati numerosi i parrocchiani – e non – che quest’anno sono ve- nuti a trovarci durante il mercatino missionario di Natale. Così, nella nostra nuova sede, abbiamo accolto tutti coloro che hanno apprezzato il modo nuovo e diverso di pensare ai regali di Natale che, se acquistati da noi, rendono felici chi li riceve e permettono di aiutare chi li realizza, direttamente nei loro paesi e nei loro territori.

Il nostro obiettivo, infatti, è quello di soste- nere i missionari nel mondo, i nostri sacerdoti e i popoli lontani. Un aiuto che può arrivare da tutti.

Per questo invitiamo a collaborare con noi chiunque abbia voglia di partecipare e condividere questo progetto. Ogni aiuto e collaborazione è pre- ziosa e fruttifera.

Il Gruppo missionario

GRUPPO MISSIONARIO

Una grande soddisfazione

In redazione:

don Alberto Salvan, Alessia Reato, Ludovica Dall’Ava, Stefania Marangon, Riccardo Giacon, Valentina Pettenuzzo Editore: Bertato srl Trib. PD 2358 del 28/04/14 Direttore resp.: Chiara Bertato Coord. editoriale: Cristina Bertato L’Editore si solleva da ogni responsabilità in merito a violazioni da parte degli autori dei diritti di proprietà intellettuale relativi a testi e immagini pubblicati.

comunità in festa

parrocchia di Villa del Conte LAYOUT - Edizione locale

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comunità

luglio 2020 in festa

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Rileggendo la storia dell’asilo parrocchiale attraverso il libro “Il terri-

torio di Villa del Conte nella storia” e i documenti dell’archivio parroc-

chiale, potrei riassumerla con le parole: desiderio, comunità, provviden- za, educazione.

Il sogno e l’idea di realizzare un asilo parte oltre un secolo fa, nel mar- zo 1909, quando l’allora vicario perpetuo don Domenico Lamberto Spada consegna nelle mani del Vescovo la somma di 5.800 lire come fondo desti- nato a questo fi ne. Non riesce a dare inizio all’opera perché muore l’anno successivo.

Don Abramo Dal Prà, giunto nell’autunno del 1920 a Villa del Conte, avendo già in cantiere la co- struzione dei locali per la dottrina cristiana, aggiunge alcune centinaia di lire al fondo istituito. I lavori per l’elevazione della casa della dottrina vengono però bloccati per una disposizione della pubblica sicurez- za che vieta l’erezione di questi edifi ci se superano il piano terra. Si pensa quindi di utilizzare le fondamen- ta già realizzate per costruirvi sopra l’asilo. Giunge però il parere negativo del presule padovano Costa per la posizione del nuovo edifi cio rispetto alla ca- nonica.

Nel febbraio 1933 ha luogo la prima visita pasto- rale di mons. Carlo Agostini, Vescovo di Padova, che in merito all’asilo dice: “Gli anni buoni sono passati

e non tornano più. Bisogna fare, bisogna fare.”

Si riferiva alle diffi coltà economiche per il completamento dell’asilo.

Il progetto viene presentato dal geom. Bruno Svegliado di Cittadella alla Congregazione di Arte Sacra diocesana, che lo approva con lievi mo- difi che e i lavori iniziano il 4 maggio 1933.

L’edifi cio è condotto all’altezza voluta e coperto con un rilevante de- bito che viene saldato in seguito, nonostante le annate infelici. Negli anni successivi, pur nelle diffi coltà, si continua l’opera.

Nel 1935 vengono acquistate e messe in opera le persiane. Nel 1940 l’asilo viene arredato con venti- sette banchi per i bambini. Nell’agosto 1941 viene fornito dell’acqua mediante costruzione di un pozzo artesiano. Nell’anno successivo si allestisce, nella parte di muratura al primo piano, l’appartamento del- le suore che l’anno successivo si inizia ad arredare con sei letti e altro mobilio.

Con grande gioia, dal 6 agosto 1945 si stabilisco- no in parrocchia le Suore Terziarie Elisabettine Fran- cescane Noemi Casto ed Eugenia Monaci, Clemenzia Biasin e Annalia Ghislotti, che iniziano la loro opera di conduzione dell’asilo infantile e nella scuola di la- voro per ragazze. Due mesi dopo si aggiunge a que-

Il Centro Infanzia “Suor Almarosa Rech”

Un sogno diventato realtà da 75 anni

Le uova servivano a raccogliere fondi per la costruzione dell’asilo.

Bambini e donne di Azione Cattolica impegnati nella questua.

comunità

in festa luglio 2020

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sta iniziale comunità anche suor Cleta Menaldo. Nell’arco di due anni esse lasceranno l’opera in mano a suor Luiselda Fonfon, a suor Leonilla Bellin, suor Alice Bergamin, suor Ortensia Pallaro, suor Annunciata Pegoraro, suor Ambrogia Callegaro, suor Adelaide Nardello, suor Adelma Perseghin, suor Albina Todesco e infi ne, nel ’50, suor Giulitta Riondato. Alcune di loro restano solo per pochi mesi, altre per un anno, alcune invece vivono diverso tempo nella nostra parrocchia.

L’8 novembre 1945 il vicario perpetuo compie il rito della riconsacra- zione della pietra sacra della cappellina dell’asilo. Negli ultimi mesi del 1945 giunge in parrocchia don Antonio Drago, mandato in assistenza del vicario perpetuo. Egli si prodiga molto per procurare il fondo e coprire le spese del nuovo asilo, che ammontano a circa 200.000 lire.

Nell’aprile 1950 fa l’ingresso in parrocchia il nuovo vicario don Giu- seppe Chinello.

Nell’ottobre del 1950 nell’asilo 137 ragazze partecipano agli esercizi spirituali tenuti da padre Remigio, passionista. È il primo di molti incontri che verranno proposti tutti gli anni alle giovani di Villa del Conte.

La nostra parrocchia saluta nel ’51 suor Leonilla e successivamente suor Adelma e suor Giulitta. Dà invece il benvenuto ad altre nuove consorelle che vengono a vivere presso l’asilo: suor Giannetta Dorella e suor Evelina Preti, successivamente suor Myriam Paccagnella, suor Maria Rita Conte e infi ne suor Ambrosina Leorato e suor Riccardina Sorgato.

Nonostante i tempi non facili, in seguito all’alluvione nel Polesine in paese vengono ospitati 75 alluvionati presso le scuole per l’alloggio e pres- so l’asilo per il vitto. È il novembre 1951.

Nell’estate del 1958 ha inizio un doposcuola durante le vacanze che si tiene in asilo, presso le suore e nella Casa della Dottrina.

Tra il ’57 e il ’63, nella comunità elisabettina vi sono cambiamenti:

giungono nuove suore, alcune restano per un breve periodo e altre lasciano lunghe e profonde tracce nella nostra parrocchia. Ricordiamo la presenza di suor Giannaberta Marchetto, suor Adele Nizzoli, suor Rosella Valentini, suor Leonardina Zanovello, suor Silvestrina Giovanazzi, suor Marcellina Dalla Mutta e suor Liateresa Filipozzi. Giungono anche suor Innocenzina, suor Idafl ora Dalla Pria, suor Clarenzia Spinello e suor Almarosa Rech ed infi ne suor Pierina Teopista Bellamio, suor Ferdinanda Maniero e suor Lena Bracesco.

Ci salutano dapprima suor Evelina, suor Alice, suor Myriam e suor Riccardina e poi anche suor Adele e suor Leonardina, infi ne suor Gian- naberta.

Educazione e solidarietà

Bambini del doposcuola pranzano in asilo

assistiti dalle Elisabettine.

comunità

luglio 2020 in festa

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Nell’ottobre 1960 si affi dano i lavori di recinzione dell’asilo (lato sud del cortile) a Ballan Attilio che esegue anche quello del lato est, fi ancheg- giante la strada, poi allungato fi no alla parete della casa della dottrina.

In questi anni le suore iniziano a festeggiare la festa di San Giuseppe patrono della comunità e l’onomastico di don Giuseppe Chinello in asilo con i bambini.

Le suore che vivono in parrocchia sono impegnate anche nella catechesi dei bambini e preparano le feste e i pranzi presso l’asilo per le ordinazioni sacerdotali, per la visita del Vescovo o per altri eventi.

Nel ’66 giunge suor Giannafl ora Nicoletto e ci saluta suor Lena. Nel settembre 1967 suor Teopista, da molti anni superiora stimata del nostro asilo, viene trasferita a Sant’Ignazio di Padova e sostituita da suor Giana- gnese Terrazin.

Nel maggio di quell’anno l’impresa edile Bal- lan incomincia i lavori di demolizione della rimessa dell’asilo, seguiti dall’escavazione per le fondamenta dell’ampliamento che inizierà il 13 agosto 1966 con la benedizione della prima pietra dell’ampliamento dell’asilo parrocchiale “Spada-Dal Pra”. La struttura è affi data alla protezione di San Giuseppe. Alla ce- rimonia sono presenti i muratori e i manovali della impresa Ballan, gli alunni della scuola materna e del doposcuola, accompagnati dalle suore e dalla supe- riora suor Teopista Bellamio, che tanta parte ebbe nell’incoraggiare l’ampliamento della preziosa opera parrocchiale.

Nel marzo 1967 l’asilo è dotato di una nuova cu- cina economica. Il 26 dicembre è celebrata la Messa a conclusione dei lavori. Si decide per l’acquisto di un pulmino che a gennaio del 1968 inizia il servizio giornaliero per gli alunni dell’asilo, sia al mattino che al pomeriggio. Autista è Carlo Basso di Busiago.

Nell’ottobre del 1967 ha inizio una serie di conferenze per un centinaio di giovani della parrocchia tenute dal prof. Canton del Centro Mobile di Letture, di Padova, e si dà inizio a rappresentazioni cinematografi che nella sala dell’asilo per ragazzi sotto i 15 anni. Inizialmente con un proiettore della San Paolo, in seguito viene acquistato un proiettore adeguato anche per le altre attività parrocchiali. Dal febbraio 1968, con l’appoggio del prof. Canton, si offre la possibilità mensile di avere libri da leggere “gra- tis” e la presentazione e discussione di fi lm serali (il primo sarà: “Diario

di Anna Frank”).

Il 24 gennaio 1968 all’asilo si tiene un evento musicale il cui ricavato va a vantaggio dei terremotati della Sicilia. Il 19 marzo viene organizzata una festa all’asilo, con recita e canti che per la prima volta si tiene nella nuova e capiente sala; l’occasione è la festa di San Giuseppe co-patrono della comunità e onomastico del vicario parrocchiale.

Domenica 2 giugno 1968, alla presenza di padre Daniele, cappuccino da Tognana, viene commemorato il 25° di professione religiosa di suor Clarenzia, da quasi sette anni cuciniera dell’asilo. Dal giugno 1968 prende servizio come nuovo autista dell’asilo per il trasporto degli alunni Igidio Aderele, residente a Sant’Anna Morosina.

Il 5 agosto 1968 si installa presso l’asilo un garage prefabbricato per il pulmino. Dal 7 gennaio 1969 il pulmino parrocchiale, per richiesta del pa- tronato scolastico, viene usato anche a vantaggio degli alunni della scuola media residenti ad Abbazia e per alunni delle scuole elementari che abita- no nel percorso di via Rettilineo

Anni Sessanta:

è già tempo di ampliare

Asilo, luogo d’incontro e formazione per tutta la comunità

L’edifi cio dell’asilo dove ha sede anche la casa della Dottrina Cristiana (1944).

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in festa luglio 2020

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Il 19 marzo 1969, durante la festa di San Giuseppe nella sala dell’asilo, si tiene la recita con canti dei bambini ed estrazione dei numeri della lotte- ria, promossa allo scopo di incassare una somma per un eventuale acquisto di auto ad uso delle suore. Vengono radunati i capi contrada per trattare argomenti inerenti l’asilo.

Dal giugno 1970 subentra nel servizio di guida al pulmino parrocchiale Giovanni Pavin, tanto per gli alunni della scuola materna che per quelli del doposcuola.

A febbraio dell’anno successivo viene installato il parafulmine sull’asi- lo, sulla casa della dottrina cristiana e sulla canonica e revisionato quello preesistente sulla chiesa.

Durante questi anni nell’asilo vengono svolte varie feste come quelle per gli anniversari di matrimonio, si continua a festeggiare San Giuseppe e vengono organizzate alcune conferenze per la gioventù.

A ottobre 1969 giunge suor Aidana Campagnaro, che resterà nella nostra parrocchia per tre anni. L’anno successivo arriva anche suor Irene Vescovo, che rimane in comunità per due anni e dal ’71 restano per alcuni anni tra noi suor Annamaria Casarin e suor Ivana Toniolo.

Il 16 agosto 1970 viene commemorato il 25° dell’arrivo del- le suore Elisabettine nella nostra parrocchia.

Il 10 gennaio 1972 si dà il via al Centro Mobile di Lettura, che funziona in asilo. Ne è incaricata la maestra Mariantonietta Reato. Dal febbraio 1972 inizia un corso di conferenze per gli adulti della parrocchia che viene tenuto tutti i lunedì fi no a metà maggio, in asilo, ad opera di docenti, sacerdoti e laici.

Il 19 marzo 1972, nella festa di San Giuseppe, dopo le fun- zioni in asilo, vengono festeggiati anche i papà. Da giugno a gennaio, per pochi mesi, resta con noi suor Anna Marchi. Il 2 novembre 1972 con i fratelli Caccaro si dà inizio ai lavori per la costruzione di un ampio garage per l’asilo, posto nel cortile a nord.

Sabato 6 gennaio 1973, col beneplacito della superiora, all’asilo si tiene un momento di allegra musica, col registratore e il giradischi. Il giorno successivo si svolge un incontro per le mamme degli alunni che si stanno preparando alla prima Co- munione.

In quel mese si raduna il Consiglio parrocchiale e vengono

nominati i componenti del Comitato di Gestione dell’asilo infantile di cui risulta presidente Giovanni Pintonello.

Nel pomeriggio di domenica 13 maggio si tiene una piccola festa della mamma. Nell’autunno e nella primavera successivi vengono radunate le mamme della scuola materna, del doposcuola, della prima Comunione e della prima Confessione, la Presidenza dell’asilo, con il sindaco Romanel- lo e il Comitato di Gestione della scuola materna. Il 26 dicembre 1973 ha luogo la cena tradizionale e il 19 marzo ’74 si ripete la festa di San Giu- seppe e dei papà.

Il 2 giugno 1975 i cantori vengono portati in gita a Castelmonte e alla sera vengono riuniti nell’asilo per una buona cena di riconoscenza a cui se- gue, il 5 giugno, quella per i componenti del Comitato. A fi ne marzo 1976 iniziano in asilo gli incontri per coppie di sposi tenuti dal relatore Bedin. In questa primavera continuano le proposte di incontri formativi per i giovani.

A partire dall’agosto 1973 nella comunità elisabettina è trasferita la su- periora, suor Giannagnese Terrazin, assegnata alla parrocchia del Carmine in Padova ed è designata a sostituirla suor Teopista Bellamio, già nota e stimata in parrocchia. Dopo un anno giungono suor Annafelice Gribuola e suor Giannangela Lorenzin e ci lascia suor Giannafl ora dopo dodici anni.

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luglio 2020 in festa

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L’anno successivo suor Teopista viene trasferita a Saletto di Vigodarzere e la sostituisce suor Giannalbina Rossi.

Nell’agosto ’76 suor Ivana Toniolo è inviata a Taggì e a settembre suor Clarenzia, dopo 15 anni di servizio a Villa del Conte, viene trasferita a Carmignano di Este. Viene a sostituirla suor Teresa Munari e arriva anche suor Ugolina Ramon.

Nell’ottobre 1976 viene chiuso il conto che pendeva da tempo con l’im- presa Ballan per i lavori di ampliamento dell’asilo parrocchiale. Nel marzo successivo si tiene una conferenza sulle persone con handicap.

Nell’ottobre viene proposto un approfondimento per i genitori che han- no fi gli alle scuole, che è tenuto dallo stimato prof. Claudio Marconato di Camposampiero.

Il 13 novembre 1977 si tiene la festa annuale dell’Avis; dopo l’inaugu- razione dell’Associazione, avvenuta il 25 novembre 1973, e dopo la Mes- sa, nella sala dell’asilo, ha luogo la premiazione degli avisini benemeriti e a mezzogiorno segue il pranzo.

Il giorno di Santo Stefano è la volta della cena dei collaboratori della parrocchia, anch’essa allestita presso l’asilo.

I mesi di settembre e di ottobre ’78 ci donano suor Lucia Magagna e suor Vittorina Bosello, che resteranno in paese per alcuni anni.

Domenica 26 novembre viene festeggiato il 150° anno di fondazione delle suore Elisabettine e il 33° anno di funzionamento del nostro asilo.

Sono presenti molte suore, native di Villa del Conte e molte che, dal 1945, si sono susseguite nel servizio di questa provvidenziale opera sociale.

Dopo la celebrazione, all’asilo viene consumato un pranzo.

Grazie all’Amministrazione comunale che ha dotato la cucina della co- munità di tutte le attrezzature occorrenti, dal febbraio 1979 all’asilo si dà inizio alla somministrazione del pranzo completo per gli alunni. Per l’oc- casione è stato formato legalmente il nuovo comitato di gestione, di cui è eletto presidente Luigi Zaniolo. Il 19 marzo, dopo la festa liturgica di San Giuseppe, si offre una cena di riconoscenza ai collaboratori nell’asilo, ai componenti il comitato di gestione e ai genitori del consiglio scolastico.

Il mese di luglio inizia con l’arrivo di suor Ortensia Pallaro, che rimarrà a Villa del Conte per 6 anni.

Agosto è caratterizzato da una nuova esperienza: il camposcuola realiz- zato dalla parrocchia sotto la guida solerte di suor Ugolina. Viene preso in affi tto per venti giorni il caseggiato dei Padri della Redenzione di Crosara.

A dicembre, per la prima volta, si svol- ge la giornata dell’anziano con la cele- brazione e la festa all’asilo. Nell’agosto successivo s’inizia a festeggiare il 25° di matrimonio di otto coppie di sposi, che hanno accolto l’invito del parroco alla celebrazione e al rinfresco che segue nei locali dell’asilo.

Giunge in parrochia suor Cleofi na Fu- lin che rimane per sette anni. A ottobre si ripete la festa degli anziani con la cele- brazione e il pranzo all’asilo, con canti, recita e foto ricordo e la domenica suc- cessiva vi è la festa avisina con celebra- zione e cena presso l’asilo.

Il 6 novembre all’asilo viene tenuta una cena per camerieri/e e cucinieri/e che si sono prodigati nel periodo del

La carità segno distintivo delle suore Elisabettine

La numerosa comunità delle Elisabettine

in posa con don Giuseppe Chinello.

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camposcuola di Crosara e nell’impegnativa festa dei nonni. Il 19 marzo 1981, festa liturgica di San Giuseppe, alla sera agape fraterna con quanti lavorano nell’ambito dell’asilo e per l’asilo.

A settembre viene ad abitare in mezzo a noi per lungo tempo suor Pia Sgrinzi. Dal settembre 1981 presso la nostra casa della dottrina cristiana

“Tabor” vengono accolte suor Agar Broggiato (fi no all’86), suor Raffaella Stefan (fi no a fi ne ’83) e nell’82 per un anno suor Umbertilla Barbieri.

Nell’85 giunse suor Beniamina Tagliamento e poi suor Almarosa Rech (a cui è stato titolato il Centro Infanzia), suor Zoe Romanato e suor Marianto- nia Spinello, che resteranno fi no al 2000 assieme a suor Valentina Zen e a suor Luigina Bortolon, che resta per pochi mesi. Per soli due mesi, nell’82, soggiorna presso il nostro asilo suor Gilberta Ciscato. A settembre suor Lucia, che aveva lavorato nel nostro paese per alcuni anni presso la scuola materna, viene trasferita e al suo posto arriva suor Angiola Piccolo, nativa di Limena, che resterà un solo anno.

Domenica 7 febbraio 1982 si propone in chiesa di acquistare un piccolo armadio per i bambini della scuola materna. In poco tempo si raggiunge la somma necessaria per l’acquisto di dieci armadi, che costano 150.000 lire.

Il 21 febbraio si svolge il carnevale dei nonni. A fi ne agosto si tinteggia la facciata della scuola materna grazie alla generosità di un parrocchiano che esegue i lavori gratuitamente.

Questa è la prima parte della storia del nostro Centro Infanzia, sorto in un periodo economico diffi cile (1933), con la partecipazione dell’intera comunità e voluto con tenacia dal Vescovo. Egli ne aveva compreso l’importanza e aveva affi dato l’opera alla Provvidenza e in- coraggiato la comunità.

Elisabetta Vendramini, fondatrice delle Suore Francescane Elisa- bettine, ci ha trasmesso il carisma di dedizione all’educazione dei pic- coli e alla cura delle persone più bisognose nella comunità. Attraverso l’esempio delle suore elisabettine che numerose si sono alternate a Vil- la del Conte questo messaggio ha lasciato tracce straordinarie. I nomi di queste sorelle, che per alcuni sono solo nomi, per altri accendono an- cor oggi nel cuore ricordi preziosi. A tutte loro va sicuramente il nostro grazie per quello che ci hanno donato.

L’asilo e l’opera educativa delle suore prima e delle insegnanti oggi, restano nel nostro paese un bene straordinario per le famiglie che sono state “accolte” per 75 anni. Anche i più anziani hanno trovato nell’asi- lo un luogo d’incontro e di formazione, una casa dove hanno festeggia- to e ringraziato i momenti più belli.

Oggi la scuola dell’infanzia è dedicata esclusivamente ai bambini dai 0 ai 6 anni, ma attorno ad essi vi è la comunità dei genitori-fami- glie, le insegnanti-educatrici, le cuoche e tutte le persone addette alla pulizia degli ambienti. Il nostro Centro Infanzia ha a cuore i piccoli, per i quali continua a proporre momenti di formazione, di educazione, di condivisione e di festa.

Ludovica D.

Nel mese di dicembre 2019, per dare inizio al 75° anno di apertura del nostro asilo, Roberto Zaniolo ha organizzato una mostra fotografi ca

storica presso il Centro Infanzia “Suor Almarosa Rech”, che ha ricevuto

molte visite e apprezzamenti.

In queste pagine sono state inserite alcune foto provenienti dalla sua raccolta privata, che gentilmente condivide con tutta la Comunità.

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luglio 2020 in festa

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Sentiamo parlare tanto del volontariato, conosciamo numerose associazioni e, forse, non sappiamo valorizzare l’importanza della loro esistenza (ricordiamo che Padova quest’anno 2020 è la capitale europea del volontariato).

Mai come nel periodo di isolamento a causa del covid 19 ci siamo resi conto di quanto sia prezioso il suppor- to dei volontari nella comunità, disponibili full-time in ogni circostanza, visti gli impedimenti di spostamento per i cittadini.

Sono stati defi niti “angeli”, riconoscibili per i colori delle loro divise. Li ricordiamo per la collaborazione con la Protezione Civile, con la Caritas parrocchiale per le consegne alimentari e per altri incarichi civili realizzati in sinergia con il Gruppo Alpini, sempre attivo sul territorio, la Croce Rossa, che opera con grande professionalità, e la Pro Loco.

Un libro che sorprende e incuriosisce, perché svela vicende ignote e coinvolgenti.

Racconta fatti inediti di accoglienza e di ospitalità off erta da famiglie del Campo- sampierese a cittadini e a famiglie ebraiche a rischio di cattura e di sterminio, negli anni del secondo confl itto mondiale.

L’autore, Dino Scantamburlo, racconta le storie di 42 ebrei provenienti in preva- lenza da Padova e da Venezia, i quali trovarono nascondimento e protezione, spesso tramite i parroci, presso famiglie residenti nelle campagne del nostro territorio.

Fra gli orrori e le brutalità compiute dal nazifascismo emerge il comportamento che l’autore vuole far conoscere ai lettori: i nostri nonni, nella semplicità di vita e nel- la povertà d’istruzione e di mezzi economici, ci hanno comprovato che accoglienza e ospitalità sono possibili allo stesso modo nei confronti di italiani e di stranieri, di per- sone conosciute e di persone ignote – ebrei e numerosi sfollati dai luoghi a rischio di bombardamenti – di uomini di culture, fedi e tradizioni diff erenti. Non hanno badato alle affi nità o alle diff erenze etniche, religiose, sociali anche importanti, ma al fatto che si trattava di persone e che, dunque, la retta coscienza doveva imporsi su leggi e norme, per salvarle comunque. Ciò è bastato a loro.

Un libro di storie autentiche, documentate, scritto con stile intenso e partecipe, i cui protagonisti si ripresentano nei tornanti della storia, che oggi si ripete in altre forme, e che additano nell’apertura delle menti e dei muri la condizione per progre- dire tutti in umanità e in convivenza.

La vendita del libro contribuirà ad acquistare farmaci e materiale sanitario indi- spensabile per l’ospedale di Maigarò (Bangui, Repubblica Centrafricana), diretto da suor Giulia Mazzon di Abbazia Pisani.

Il libro è in vendita on-line (ISBN: 9788885801264) e a Camposampiero nell’edicola del centro e presso la libreria dei Santuari Antoniani.

FRA LEGGE E COSCIENZA

Storie di ebrei e di sfollati

accolti a Camposampiero e nel Camposampierese 1940-1945

Una lettura per le giornate estive

di Dino Scantamburlo Edizioni Bertato Ars et Religio

È doveroso un ringraziamento aff ettuoso per l’impe- gno svolto in modo esemplare.

Quest’esperienza potrebbe stimolare altri che sento- no il desiderio di “donare un po’ di tempo al volontariato”.

Il valore aggiunto del VOLONTARIATO

comunità

in festa luglio 2020

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ENTRATE Euro

Offerte in chiesa 49.803,11

Offerte cassette candele 5.153,58

Offerte buste famiglie 19.577,29

Offerte sacramenti 9.560,52

Offerte e contributi liberali 26.244,00

Attività missioni 1.800,00

Gestione Casa Bellavista - Tonezza 49.273,56

Circolo NOI 17.876,56

Contributi e attività

Presepio 2.920,00

Chiara Stella 2.749,59

Contributo GSE 9.041,69

Interessi attivi 222,54

TOTALE ENTRATE € 194.222,44

USCITE Euro

Vita della Chiesa 6.391,56

Compensi collaboratori pastorali 7.700,00

Compensi a professionisti 8.775,70

Assicurazioni 3.990,00

Manutenzioni ordinarie 5.087,88

Restauro canonica 398.446,54

Manutenzioni (spese ammortizzate) 28.918,58

Cancelleria 1.220,39

Bollettini e riviste 3.432,00

Contributo alla Diocesi 1.200,00

Attività caritative 1.500,00

Attività educative 1.020,00

Attività ricreative 5.280,00

Manutenzioni Tonezza 4.949,10

Spese di trasporto 4.560,00

Spese alimentari campiscuola a Tonezza 7.633,10 Utenze

Etra (servizio idrico e rifi uti) 976,71

Chiesa 11.960,49

Canonica e casa dottrina 4.487,05

Centro parrocchiale 6.340,21

Casa Bellavista - Tonezza 12.428,74

Varie

Beni strumentali 872,49

Imposte e tasse 5.143,93

Oneri bancari + interessi passivi fotovoltaico 1.008,92 TOTALE USCITE € 533.323,39

Resoconto amministrativo della parrocchia

al 31/12/2019

CREDITI AL 31/12/2019

Saldo conto corrente Parrocchia 21.095,98 Saldo Banca Prossima restauro canonica 1.131,99 Saldo conto corrente Circolo Noi 27.315,74 Saldo conto corrente fotovoltaico 2.474,44 Cassa Parrocchia al 31/12/2019 753,66 Accantonamento TFR (Fondo Zurich) 140.000,00

DEBITI AL 31/12/2019

Prestiti da privati 23.500,00

Mutuo impianto fotovoltaico 11.259,97

TFR Centro Infanzia 175.768,53

SBILANCIO PASSIVO al 31/12/2019 € 339.100,95

Ditta Intervento Importo

(iva inclusa)

Marzario Cartongessi 122.325,50

Tomasello Opere edili 35.986,50

Magello Termoidraulica 48.758,42

Sagax Arredamenti 57.304,94

Baron e Targon Palladiana 12.980,00

Bacchin Angelo Scala 7.638,40

Elettrotecnica Impianto elettrico 35.785,95

Imax Serramenti 58.300,00

Eurobrik Marmo e arredo bagno 19.665,74 Berti Pavimenti legno Pavimenti 14.926,37

Tre Esse di Scolaro Fioriere 577,64

Fer-Inox Recinzione metallica 889,38

Professionisti 14.545,70

TOTALE € 429.684,54 Spese sostenute nel 2018 € 31.238,00 Saldo spese sostenute nel 2019 € 398.446,54

Riepilogo restauro canonica

I lavori di restauro della canonica sono stati intera- mente saldati utilizzando i proventi realizzati con la ven- dita della casa del cappellano e con la generosità della comunità.

La canonica vista da sud.

comunità

luglio 2020 in festa

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Oltre la metà (57,7 %) dell’importo del 5 per mille va a benefi cio di associazioni di volontariato

= il volontariato è fondamentale

per contrastare il disagio e la fragilità.

Regalaci fi ducia. Donare signifi ca dire che credi nella capacità del Centro parrocchiale San Giu- seppe di essere a servizio della comunità

= sostieni le iniziative che coinvolgono bambini, giovani, famiglie, anziani.

Il 5 per mille è uno strumento di partecipazione diretta che destina una quota dell’IRPEF (tasse) senza alcun costo per il contribuente

= non ti costa nulla, basta una firma.

Sono 14,2 milioni gli italiani (1 su 3) che scelgono la destinazione del 5 per mille sulla loro dichiara- zione dei redditi, tra cui molti pensionati

= firma anche tu, più siamo

più sarà consistente il contributo.

Con la pandemia si ridurranno i redditi delle fami- glie e di conseguenza gli importi del 5 per mille.

Se saremo in tanti a fi rmare potremo contrastare questa diminuzione di risorse e continuare a ga- rantire servizi e attività

= non mancare! Insieme potremo affrontare le difficoltà e nessuno sarà escluso.

Anche le AZIENDE possono DONARE

Il decreto “Cura Italia” stabilisce che le imprese e i privati possono fare erogazioni liberali a favore della parrocchia per attività caritative e che le off erte sono deducibili dal reddito d'impresa, perché “a favore delle popolazioni colpite da eventi di calamità pubblica”

(com’è il caso della pandemia da covid 19). La deduzio- ne spetta anche in presenza di una perdita fi scale.

Indicare nella causale:

donazione per emergenza covid 19 (DL 18/2020).

Per fare una donazione con bonifico:

IBAN: IT 50 Q 08327 63100 000000 220006

intestato a Parrocchia dei santi Giuseppe e Giuliana, Villa del Conte (PD).

Durante questo periodo diffi cile di pandemia, il gruppo Caritas di Villa del Conte ha cercato di aiutare le famiglie in diffi coltà. Siamo stati contat- tati dal sindaco Antonella Argenti, che ha proposto un progetto in collaborazione con altri sindaci del Camposampierese: una raccolta alimentare.

Un vero gesto di generosità è stato compiuto

attiva nell’emergenza

CARITAS

da parte del personale del Comando di Polizia (che fungeva da luogo di stoccaggio della merce), che ha raccolto generi alimentari e altro. Questo ha fatto in modo che nel momento più diffi cile dell’emer- genza si siano potute consegnare le borse spesa, distribuite dai volontari della Caritas e della Prote- zione civile di Villa del Conte.

Il gruppo Caritas ringrazia il Sindaco, il Comando di Polizia del Camposampierese e la Protezione civile di Villa del Conte.

5 motivi per donare il tuo 5 per mille

al Centro parrocchiale SAN GIUSEPPE

SOSTEGNO DEL VOLONTARIATO

E DELLE ALTRE ORGANIZZAZIONI NON LUCRATIVE DI UTILITÀ SOCIALE

FIRMA

Codice fi scale del benefi ciario eventuale

qui la tua fi rma qui la tua fi rma

8 0 0 2 1 5 0 0 2 8 7

RICORDATI di fi rmare per il Centro parrocchiale San Giuseppe

nella tua dichiarazione dei redditi

Scrivi il codice fi scale

DESTINAZIONE DEL 5 PER MILLE DELL’IRPEF

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