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A partire dal IV° millennio a.C., dal Nord

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Academic year: 2021

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A partire dal IV° millennio a.C., dal Nord Europa e dall’Asia centro-orientale giunsero nella penisola italica delle popolazioni nomadi che vivevano isolati e in condizioni piuttosto arretrate. Ben presto, entrarono in contatto con i coloni greci e fenici apprendendo la scrittura e il progresso delle abilità tecniche agricole e della lavorazione dei metalli.

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Originari dell’Europa centrale, si stanziarono nella valle ( Camonica) dove scorre il fiume Oglio nel Neolitico. Fu una popolazione dedita alla caccia, alla pastorizia e all’agricoltura, e nell’Età del Ferro ebbe la sua massima fioritura.

Realizzarono sulle pareti rocciose ben 350.000 incisioni rupestri. Ebbe la sua fine nel 16 a.C. con la conquista da parte dei Romani

Tra il 1.500 e il 500 a.C. in Sardegna si sviluppò la civiltà nuragica. Il nome deriva da “nuraghe”, tipica costruzione di cui si conservano ancora ben 7.000 esemplari. Organizzati in tribù, il re viveva nel nuraghe, torre di pietra a forma circolare e con un’unica grande stanza. La popolazione era dedita alla pastorizia , all’agricoltura e anche alla lavorazione dei metalli.

Popolazione di taglia robusta, asciutta, muscolosa, audace ed indomita oltre che ad essere dedita al commercio e alla navigazione. Infatti erano anche ricercati , come soldati di ventura, dai Cartaginesi nelle loro

campagne militari.

Originari dell’Asia , si insediarono già nel II° millennio a.C. spingendosi verso l’Europa centrale: Inghilterra, Irlanda, Francia e Spagna. Ma nel V°

secolo, alcune tribù giunsero anche in Italia, nella Pianura Padana. Erano organizzati in tribù, abitavano nelle capanne e i druidi, i sacerdoti, avevano il compito di custodire le conoscenze e le tradizioni. Hanno inventato l’aratro a ruote e la botte, un contenitore per conservare il vino.

Circa nel 2.000a.c, a sud della Pianura Padana si stanziò la civiltà

terramaricola. Il nome Terramaricoli deriva dalle parole terra marna, cioè terra grassa, perché molto fertile. Essi abitavano in villaggi di palafitte, perché vivevano in un ambiente paludoso (cioè con terreni coperti d’acqua ferma, che non scorre) e ricco di corsi d’acqua. Grazie alle palafitte riuscivano a difendersi dall’acqua dei fiumi in piena e dall’umidità.

Erano agricoltori, pescavano lungo i fiumi, ma sapevano anche fondere i metalli e fare oggetti come vasi e vestiti in lana e lino. Bruciavano i lro defunti. La loro civiltà scomparve nel 1.100 a.C.

Il nome Villanoviani deriva dal nome di una città vicina all’attuale Bologna. Vivevano su un grande territorio che andava dall’Emilia alla Campania tra il IX e il VII secolo a.C.. Abitavano territori ricchi di pascoli e di campi, vicino ai corsi d’acqua, in villaggi di capanne. Queste erano costruite con mattoni di terracotta ed erano ricoperte con canne di palude. Erano agricoltori e allevatori, ma si dedicavano anche alla caccia e alla pesca. Sapevano inoltre costruire oggetti di metallo, per esempio attrezzi per coltivare, spade, gioielli. Anche loro cremavano il loro defunti.

Nel VIII secolo a.C., adottarono nuove usanze di sepoltura.

I Veneti si stabilirono attorno al XXII secolo a. C. in alcune zone dell’attuale Veneto. Erano bravi allevatori di cavalli, bravi nella

lavorazione di oggetti di bronzo, esperti navigatori di fiumi, di lagune e di mare. La cultura veneta antica si è sviluppata per circa 1000 anni, dal 1200 a.C. fino a circa al 200 a.C

Molti popoli vivevano nell’Italia centro-meridionale. Alcuni di questi popoli furono gli Umbri, i Piceni, i Sabini, gli Osci, i Sanniti. I due popoli più importanti furono gli Etruschi e i Latini. Questi popoli erano allevatori e agricoltori. Erano anche popoli guerrieri.

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La parte meridionale della penisola era abitata da Iapigi, Messapi, Vituli, Bruzi e Lucani. In Sicilia, dal 3000 a.C., abitavano i Sicani. Poi, nel 1400 a.C. circa, arrivarono i Siculi. I Siculi hanno preso, piano piano, il posto dei Sicani, Quando i Greci hanno costruito le colonie nell’Italia meridionale e nelle isole, hanno cominciato anche a commerciare con i Siculi e con gli altri popoli del Sud

( dal libro “Lezioni e strumenti” di classe 5^ ed. El Medi)

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