Salvin
i- o
Delle lodi delTa.v
del Gio Ga&tone X
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V
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2012
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University of Illinois
Urbana-Champaign
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I I
DELLE LODI
DELL' A. R. DEL SERENISSIMO
GIOx GASTONE h
GRANDUCA DI TOSCANA
OKAZIOKE F UK E RALE
DI SALVINO SALVINI
CANONICO FIORENTINO
E
ACCADEMICO DELLA CRUSCA
Detta da Lui pubblicamente in ejfa Accctdemicu,
il di
XXIII.
LuglioMDCCXXXFIII.
ALL' ALTEZZA ELETTORALE DELLA SEREHISSIMA
ANNA MARIA LUISA
GRAN PRINCIPESSA DI TOSCANA
ELETTRICE VEDOVA FALATINA DEL RENO
ec. ec.IN FIRENZE
.MDCCXXXVIII.
Per Anton Maria Albizz,ini }( Con licenza de' Supericri
.
C -n^JJU "ft
3
GH33
ALTEZZA ELETTORALE
GNI
altracongiuntura
,
che quefta
, averei ioardentemente defiderato
,A. E. per
tributar-le
T umiliflimo olTequio mio
.Ma giacche
A
2 nel-*£2 (
IV
">K*
nella
comune fventura
,
per
lamancanza^
del Serenifs.
Granduca
Fratello diV. '&.
e
toccato a me
acompiangerne
lagran
per- dita neli*Accademia
dellaCrufca
colla pre- lenteOrazione
,che
viendata
alia luce >ho rtimato obbligo
del riverentiflimomio
rifpetto di
dedicarla a V. A. E. come ad unico
chiariflimoRampollo
dellaReal Cafa dt Medici
.Siccome
ilmoderato genio
diV. A.
ereditato da' fuoi gloriofiAntenati, chiude
1'adito ad ogni lode
,ancorche ben dovuta
, cosiF
invittacoftanza
dell'animo
fuo
fapra ricevere inbuon grado quel
rin-noveliamento
didolore
, .che
in altrimen
forti di
Lei
fvegliarpotrebbe quefto mio non men debole
,che funefto Componimen-
to
.E qui pregando
ilCielo
,che lunga-
mente per
noftra confolafcione , econforto
la confervi ,
profondamente m' inchino
Di V. A. Elettorale
Umilijjimo Servo
Salvino Saiv/ni.
t<TH V v ) XIP
A prefenza
di quefta LetterariauAdunanza
, degniffimoArciconfolo
,
Accademici
, e Afcoltatori beni- gniffimi ,troppo
oltxeogni
cre- dere accrefce fieramente ildolore^
che
io fento di queftacomune^
J fventura , e di quefio
pubblico danno
5 per lo quale iodebbo oggi
lodar la vita, epianger
lamorte
delPA. R.
del Sere-jiiffimo
GIOVAN GASTONE Granduca
diTofcana
, e ProtettoreClementiffimo
di quefta^Accademia
.Perciocche tornandomi pur
ora inmemoiia
, eflere gia fcorfi piu e piu luftri ,da che
iopubbiicamente
parlai nel cofpetto voftrola
prima
volta ; epenfando
trame
alia diver-fita ,
che
tra quel carico , e quefto uficio ; tra laqualita di quel
giorno
, e lacondizione
di que-fto ; tra quella occafione , e la prefente fi ritro-
va i refto in turto fmarrito ,
ne
quafipunto
fcor-A
3g°>
go
yonde
iomi
polfa , per si dolorofa opera , trarre ilcominciamento
. Allora nellapu
lieta^folennita di noftra
Accadcmia
, e nella famofa J e lautaimbandigione
di quella ; oggi nella piu gra- ve calamita dellamedefima
; allora agli Accade-inici letizknti , e feftevoli ; oggi a i inedefimi dolo- rofi , e funefti ; allora giubbilo , e riib ne' loio petti Ivegliando ; oggi dolore , e pianto
ne
s voitri cuoricommovendo
; allora alia prefenza del no*ftro Principe vivo ; oggi davanti air
Immagine_,
del
medefimo morto
,mi
convien ragionare .La
qual confiderazione
temo
io forte , chenon m'
af- foghi le parole nel petto , e che in vece della.*principal cura impoftami >
non mi
dia in predaad uno
angofciofo pianto , e dirotto . Queftame-
defima confiderazione , che fecondo Tucidide r ge- nera tardita , e pigrizia > ha finora tenuta inuno
affannofo filenzio la noftra
Accademia
; la quale_»percoffa , ed abbattuta fopra d' ogni altra da col-
po
cosi fenfibile , lafciato agli altri sfogare i pri-mi
impeti del dolore ; ella , che tutta fu in quel- lo aflforta »non
ha faputo nelF intero corfo di queltoanno,
che afcoltare attonita , e confufa datanti Oratori il pianto , e le lodi immortali del-
T
eftintoSovrano
.Dopo
avere udita pertantorammemorare
, per aJcuna confolazione di sigran
perdita , ora la Giuftizia da lui fopra tutte
F
altreVirtu
amata
, e tenuta cara ; ora la Beneficenza, e tutta la fchiera delle fue Eroiche Operazioni ;fvegliata oggi dal fuo
fmarrimento
,come
da pro-fondo
letargo > ha voluto ferbarfi quefta ultima^confolazione in disfogare anch' ella il fuo giufto cor*
S5
(vii
)®
cordoglio , e nulla
riguardando
alia fcelta di per- ibna abile , e a tanto uficio fufficiente , vuoleche
io fpoffato affatto di forze , riaprendo le profon*
de piaghc e mortali imprefle nel bel
corpo
dellaToicana
, inlamentevole fuono
rinnovellianche
in
me
ftellb, Differato dolor , che il cuormi freme
.
SannfTtiTio
ZANOBI,
della Citta noftraaman-
tiflimo
Padre
, e Paftore , e di noftra LetterariaAdunanza
Protettore veneratiflimo ; i cui beneficiinfluffi
pure anch
J io inutile tuo fervo in particu- larmodo efperimento
i infondi , tiprego
, nellamia mente
tenebrofa , e confufa alcunpoco
dilume
, che la rifchiari , e larenda
inqualche^
maniera
acconcia aporgere
alcun tributo di rive- rente oflequio , e didovuta riconofcenza
al noftrotroppo ivemuratamente
per noimancato
Protetto- re .Che non
ienza alta cagione ,mi penfo
, caderferono
i Cieli la forte del fuo regioNatale
nelgiorno
coniacrato alle tue glorie ,perche unen-
dofi il celefte ,
ed
il rerreno Protettore , faceftero altamente fiorire la noftraAccademia
nellebuone
Lettere ,
ed
in iipecie in quelLinguaggio
,che
datoci daDio per
lo migliore d' Italia , lo ipen- defflroo nelle lodi del Cielo , e per luftro , deco- ro , eirgrandimento perenne
di noftra Patria >e
delle
Umane
dolciffime Lettere , e Difcipline .Que-
lle
fuiono
quelle ,come
voiben
fapete , Afcolta- tori , che dalungo
efilio richiamate , e rieondotte in Firenze , piotette , emirabiimente
fatte quifiorire per moiti fecoli dalla
Real Caia
de'ME-
D CI v han
fatto ilp
:u
bel pregio deir Italia > e deiMondo
.QuUte fuiono
quelle ,che
pofleduteA 4
eccel-m
(vni
)»
eccellentemente dal noftro Clementiffimo
Grandu*
ca ,
come
peruno
antico retaggio de' fuoi glo- riofi Antenati ,furono fempre con
paterno zelo , ed affetto da lui riguardate , e dirette alia perfe- zione deJ fuoi fudditi , e alia grandezza , e allJ
or-
namento
in particolare della noftra da Lui per tantotempo
protettaAccademia
. Cosi fe FArbo-
re gloriofo della gran Cafa de'
Medici
, nel fuo ultimodominante Rampollo
per noftra fventura^e
mancato, non mai venga meno
in noi per tem-po
alcuno la gratitndine , die per le reftaurate Lettere a quellodobbiamo
, e per li favori pre-ftati dair
immortal GIOVAN GASTONE
, eda3 fuoi
Magnanimi
AnteceGTori alia noftra per lo-ro
fempre
piu vaga , e doviziofa Favella.Bene
, e faviamenteadoperarono
coloro , chela Citta noftra a quella fioritiflima d*
Atene
raflb- migliando, I'una,
eF
altra per lo benefico Cielo, di fottiliflimi ingegni fornita efaltarono .Ma
che vale I; opportunita delF aria falubre , atta a pro- durre elevati intelletti , fe la cultura poi ,come
nelle Piante addiviene , alia fua perfezione , e
ma-
turita
non
gliconduce
? Fiorirono inAtene
le_,belle Arti , e le piu nobili Scienze , perche quella
ben
governata Repubblica feppe trovare , e fce- gliere ibuoni
Cultori , che la fornirono di quei validi fovvenimenti , ed aiuti, che neceftarjfurono
a renderla ricca per ogni parte di nobili ingegni,
e feconda .
Erano
gia comparfi quafi adun
tem-po
quei tre grandiLuminari
nel bel Cielo della noftra Patria ad illuftrarla , a renderla piu felice,ed adorna , e colla ricchezza delle Dottrine a ri-
pro-
produrre
in bella guifa , efondare
,per
cosi di- ie , quellaLingua
,che
tanto di gloria , e di ri-putazione arrecato
ha non che
alia Citta noftra, air Italia tutta y anzi all3
Univerib
.Quando
,per
fingolar favore del Cielo, forta fino dagli antichif- fimitempi F
inclitaCafa de
3Medici
a felicitate ilTerren
noftro , fotto la benefica loro Protezione corferoopportunamente
, e fiformarono
iprimi
Letterati deirEuropa
.Quindi
,per
tacere deglialtri celebri
non men
per dottrina ,che per
fan-tita di coftumi y i tanti Segretarj della
Repubblica
Fiorentina ,uomini
dottiflimi , ene
3 Civilimaneg-
gi efpertiflimi ,
non
fecero eglino colle loroOpe~
re
immortali
teftimonianza alMondo
chiariflima della loro allevatura , ed
Jogni
loroavanzamento
dalla
Cafa de
3Medici
? Erafi altrovenon poco
inoltrata nell3
Europa laTirannide,
e la Barbarie,congiurate
a idanni non che
delle Letterey
ma
della
Religione
noftra Sacrofanta ; e quellaGre-
cia ,
che
gia era ilata alMondo
la gloria delle_*Mule
piu belle , e della piu culta Letteratura5
gia era caduta dalla primiera
grandezza
inuno
rignominiofo
fervaggio ; e gia leArmi
, egP
In- cendjmettevano
in diftruzione imonument!
piu cari , e preziofi degl3ingegni
piu pellegrini .Ed
ecco
,che
dal ferro y e dallefiamme
divoratricifi videio ftrappare a viva forza
da
beneficamano,
c compaffionevole i piu dotti
Volumi
y e le fati-che
piu profittevolide
3 Greci Scrittori .Or
chifurono
quei divini Spiriti , e queiNumi
tutelari,
che ebbero
si fortecoraggio da
far cotantaopera
a benefizio univerfale di tuttaquanta
l3
erudite
P°-
pofterita ?
Furono
, Afcoltatori , c voibene
iliapete ,
furono
imagnanimi
dell' inclita Profapia de'Medici
, e tra quefti quelCofimo
, che pertanti titoli fi merito il gloriofo
nome
diPadre^
della Patria ,
Fondatpre
, e Padre d' ogni gran- dezza , d' ogni felicita ,non
che di Firenze , del-T
Italia tutta, e delPEuropa. Come
potrei io rac- cogliere in brevetempo
, e farvi vedere incom- pendio
cio che produffe apro
delle Lettere , e inconfeguenza
della vera , e perfetta felicita dinofha
Patria quellamente
del granCofimo
,che non
feppe architettare che beneficenze , e a cui percio il bel Paefe tutto e tenuto , Che Apnnitt$
arte , e7 Mar
circonda , eV Alp
? Egli folo , e pofcia coll3 efempio fuo ilmagnanimo
Nipote_#Lorenzo
, Arbitro delF Italia , air afflittaGreca
Letteratura
v
e dalla iua nativa fede cacciata , die-dero in Firenze , novella
Atene
5 e ne' loro itefliPalagi ricovero .
Concedetemi
, Afcoltatori ,che
tra tanti eccellenti
uomini
e noihali , e llranieri y allevati , e nutriti da queftagran
Cafa , io vi prefenti oggi queidue
folamente onorati noftri Concittadini , che tanto frutto, tanta riputazione,ed onore
cihanno
arrecato ,uno
per la Platoni- ca Filofofia reftituita ,F
altro per ia reitaurata^Letteratura infigne , ed
amendue
, a dire il vero, delMondo
tutto ,non
che del Collegiomio
ri-fplendentiffimi lumi. Allora
comincio
laprima
vol- ta a parlar latino Platone ; allora tutta lagrande
fchieia deJ Fiiofofi , e de' Gieci , e Latini Poeti
,
efuli, e raminghi , nella Citta noftra, lieti > e fe- ftofi >
come
in ficuro Porto , ed Afilo compari-rono;
rono
; e gliAmici
5 e Coltivatori de*medefimi ebbeio prem;
e di gloria , ed
J avere , e ne' gran- di Palagi de'Medici
,torno
a dire , agran
ven- rura fi ripararono , perfondare Accademie
,e^
Scuole deJla piu foda
Eloquenza
> eDottrina
*Queiio
eben
altro 5 Uditori ,che
fare acquifto di temporaliDominj,
amplificaremaravigliofamen-
te il
Regno
della Sapienza , enuove incognita
Provincie , per di£ cosi , enuove
fcoperte accre- fcere aliaRepubblica
delle Lettere ,non
a forzad'
Aimi
, d' Infidie , ed
3 Oppreflioni ,ma
dellaBeneficenza , della Liberalita , deli3
amore
alle_.Scienze pia nobili , e a" Coltivatori delle medefi-
me
.Che
maraviglia , feanche
ilpofledimento
delle Provincie , degli Stati , e
de
5Regni
> e piu volteancora
lo fpiritualeImperio
di tutto il Cat- tolicoMondo
,andarono
dietro >per
cosi dire, aliaCafa de
Jhl^did
?Bene
,ed
aragione
fi do- vea a quellaT
aflfolutoDominio
di noiira Patria, tanto beneficata , e crefciuta in riputazione ,ed
in gloria dalla loro infigne carita , e beneficenza, inteia tuttaad
arricchire glianimi
de' Cittadini,per
rendergli acconci a foilenere la gloria , e lariputazione della Patria *
O benavventurato
Paefe,che
in tranquillaPace
>ed
inoperofo
erudito oziodiroorando
, potefti diftendere , Oltre i con-fm amor
delMondo
noflro > la tua gloria , e gran-dezza
!Quindi
,come da un
noftro infigneAc- cademico
fu fcritto > fe aliaTerra
fi rivolgeuno
fguardo
, fubito aliamente
sy affaccia , e fi pre- fenta il noftrogrande Concittadino
difcopritore dinuovi Mondi
; fe al Cielo fida
un" occhiata,veg-
*&
rXII
} *&*veggonfi colafsu
non
piu vedute Stelle, e Pianeti, ravviiati fol tanto da altroimmortal
Concittadino,gran
confidante dellaNatura
, e del Cielo , eAc- cademico
noftro , creature tutte ,ed
aliievi di queiia gran Cafa .Da
lei le Arti piu belle , di licchezza , e di potenza produttrici , e conferva-trici ,
ebbero
pure nella Citta noftranuova
vita, e bellezza , ilMondo
tutto alia giufta loroam-
mirazione tirando .Per
lei io veggio ancora le tre Nobili Sorelle b figliuole di celefte Padre_# *qua?
e ilDifegno
, da tin folo famofiflimo no-ftro Michel
pu
che mortale ,Angel
diqjino > per ta- cere di tanti aitri , in bel trionfo cundotte .Io
parlo di cole a voi tuttiben
note ; e perme^
parlano tanti , e fto per dire infiniti
Volumi
,che
della noftra gloria, e dell" acquifto della Sapienza
fatto , e
tramandato
apro
noftro da cosi illuftreFamiglia ,
fanno
tra noi , e farannolempre
nel- la luiighezza deltempo
avvenire chiara ,ed
eter-na
teftimonianza.Dopo
aver datoun
J occhiata a iMed
;cei Eroi , Principi della Fiorentina Repubbli-ca , fatevi , Afcoltatori , dal
Primo
noftroGran- duca
, e venite via via , e ditempo
intempo
a*fuoi gloriofi Succeffori ; e fenza che io vel
dimo-
ftri , vedrete apertamente da effi pure fopra tutti
i
Monarchi
delFEuropa
le Scienze arricchite , lc belle Arti nobilitate , la Platonica Filofofia coltiva- ta, e la Sperimentale in maravigliofamaniera
meflala
prima
volta in veduta , perammaeftramento
y guida ,norma,
e direzione delle ftraniere Nazioni.Che
diro io ,Accademici
Nobiliffimi , della Tofca- naLingua
, bel pregio di noftra Patria , defideriodel-
deJT Italia , delizie ,
ed amori
della piu gentil parte d'Europa
?Mon
e ella collocata in alta fti-ma
, e perfezione da i noftri Principi ,fondando
per eflaAccademie
, e quaiiAccademie
,Dio
im- mortale ! e colla loro ibvrana Protezionedando
ad ella ripulimento ,
nuova incomparabil
bellczza,
e maraviglioib accrefcimento ?
A
qilefti cosi fattiuomini
trafcendenti lamortal condizione
, che a guifa diNumi
tutelari , e propizjhanno
tanto al-V umana
focieta , e alia politica , e letterariaRe-
pubbiica giovato ,averebbero certamente
gli anti- chiffimi Popoli accelb ilumi
> e adoratigli .Ed
ecco
, che fenzaavvedermene
,avendo
gia fcorfa col penfiero infiemecon
eftb voi tutta la ferie^gloriofa de' noftri beneficentiflimi Principi Sovra- ni , fon
giunto ad
additarvicon
eftremamia
do- gliaV ultimo Germe
di queftagran Cafa
,vero
erede della loromagnificenza
, egrandezza
apro
delle Lettere , il noftro amantiffimo Granduca_, , Protettore noftro
Clementiflimo
,Padre amorevole
di quefta
Accademia
,che vedova
fi trova ora >e fconlblata ,
ed
afflitta per la fua dolorofaman-
canza •
Che occorre
>che
io vi faccia ora il Ri- tratto collamia
rozza , emalacconcia
favella del- le eroiche azioni di quefto Principegrander
?Vedefte pure
in queftoanno
nella iolenriQ cele-brazione delle fue Efequie
perentro
alP augufta_.Bafilica , fondata da' fuoi chiariffimi Progenitori , de*
lineate in
ampie Tele
, e xlefcritte le fueottime^
Operazioni
; eben
fo , che vi ftannoancora
te-nacemente
imprefte nellamemoria
, per la dolce,e infieme dolorofa
rimembranza
dell3 eftinto Signo- re.*%* (
XIV
") *&•re .
Voi
vi vedeftccon
iftupore la fua Adolcfcen- za circondata daUomini
fapientiffimi , intefi tuttiad informare
con
ottimi precetti quella grand'A- nima
; ed iopur
vi ravvifai tra cotanto fenno perfona ame
di fatigue, e dJ affetto ftilettamen- te congiunta .Ed oh
aveiV io ( permettete alia_^mia
avanzata" eta , che io il dica ) avefV io leforze della fua
Eloquenza
, ond' egli affifo in co- tefto foglio Arciconfolare pianfe in quella Acca-demia con
funebreOrazione
alia prefenza del no- ftro Principe lamorte
della fapientiffiinaAvola^
fua la GranduchefTa Vittoria ; che io vi potrei
con
miglior forte ricondurre a contemplare in quelTempio
le tante Virtu del noftroperduto Sovrano
.La
vi moltrerei la riverenza , e pieta verfo il Cielo , dalla quale difgiugnernon
volle^T
oflequio , eV
obbedienza verfo il fuo granGe-
nitore , ammaeftrato dagli infegnamenti delRe-
dentore , che dilfe , effer venuto in terranon
perfar la propria volonta ,
ma
quella del Padre_, .V
J additerei da un' altra parte la Protezione pre-fa fino daJ fuoi piu teneri anni di noftra Accade-
mia
.Qua
le Scienze tutte , la Geografia f lo Stu- dio delle anticheMedaglie
fervorofamente intra- prefo fotto la direzione d3uomo non meno
perla dottiina , che per la facra
Porpora
Eminentif- fimo ; le Gravezze tolte via ful bel principio del fuoGoverno
; 11Abbondanza
fino da remotiffime parti introdotta ; la Pace , e la Tranquillita irumezzo
alio ftrepito delleArmi
confervata .La
ilfollievo deJ Poveri j per li quali
medito d
J aprire ficuro Ricovero , edamplo
, e fufficiente manteni-mehto
^
(XV
"i*^
mento
nella Citta noftra ; unitofi cgli in cib col- lagran Mente
della Sereniflima Elettorale Sorel-la 5 che il Cielo
pregar dobbiamo
a confervarlungamente
, per unica confolazione , e conforto di tanta perdita noftra .La
Liberalita , laMunificen-
za verlb tutti ; i lunghiViaggi non meno per P
Italia ,che
fuori da Eflb intraprefi ; e tutte* fi-nalmente
le virtuofe, emagnanime
gefta delGran- duca
noftro moftrar vi potreicon
affai piu forbi- taeloquenza
5 che inme non
e , econ
quell' or- dine 5 econ
quella chiarezza ,che
ft converreb-be
5 e che ilmio
dolore j orqua or
la traportan-domi
, fervarnon puo
.Vive ancora
quellaonora-
ta
Coppia
di noftri antichiAccademici
,uno
ce- lebratiffimoper
laLegale
, e Letteraria faculta , alMpndo
gia in eruditiVolumi comunicata
,che
il noftro Principe
egregiamente
inftrui nella Ci- vilePrudenza
;ond'
egli pote nelventefimo
an-no
deir eta fua eiTer confiderato dalgran Geni-
tore yed
introdotto nel Configlio di Stato :P
al-tro , fuo
Regio
Bibliotecario , nelleMatematiche
, eGeometriche
Discipline inftruttiflimo , che in quel-le
fondatamente P incammino
;ed amendue
far vipoflbno ampia
teftimonianza delP attenzione_.fua , e del profitto in quefte ,
ed
in altre facul- ta ,come
principalmente nella lettura delle facre Storie ,che
le ricche minierefono
de3 Celefti Tefori . Cosidivennero grandi
nella gloria , e_,fovrumani
i Ciri , gli Aleffandri , e tanti , e tanti altri per tutti i fecoliEroi memorandi
;perche
fortirono felicemente in loro Direttori , e Maeftrii
Senofomi
, gli Ariftotili >ed
altri ,che
a voiben
^
(xvr
"> *j*ben
noti fono, fapientiflimi ingegni. DelPacquiftata dottrina , e fapienza , in quante occafioni continua-mente non
diede Egli apertiffimedimofhanze
> e_>della fua Protezione a i coltivatori, e
promotoii
del- lemedefime
? Ditelo voi , nobiliffimi, e gentili fpiri- ti di noftra Patria , che i primi penfafte ad un-Ope-
ra ^ che ha tirato a ie lo ftupore ] e la maravi- glia del
Mondo
, ed e ilMufeo
Fiorentino , con- tenente le piu fcelte , e preziofememorie
della Reale famofiflima Galleria .Con
qual prernura ,con
qualcompiacimento
v' aperfe egli tutto ilMediceo Teforo
, da Lui pure notabilmente ac- crefciuto di preziofiflime anticheGemme,
e d'altrifingolariffimi
Monumenti? Interrogates, viprego,
il noiiro celebre Collega , autore , e illuilratore di quefta
Opera immortale
, che eglicon
iftupore, e tenerezza vi parlera del noftroGranduca
, e vi dirk quante volte lo incoraggi , eP animo
, econ
premj ancora ,' a quefta nobil fatica ; qual godi-mento
moftrogli per lamedefima
, in piuVolumi
al
Nome
fuo confacrata , econ
quanta ilarita ,prontezza , intelligenza , e fapore egli ne ragio- nafTe
, per forte incitamento agli ftudj della ve- nerabile Antichita , e per efempio
ben grande
,di
come debbano
eflfere i Principi , accefi d' ar-dente
brama
di formaie , e di vedere i fudditi negli ftudj v e nelle faculta piu profittevoli impie- gati , a gloria dello Stato , ad utilita de' Popoli a loro foggetti , e adammaeftramento
delP erudita pofterita .E come
polV io qui lenza taccia d' in- gratitudine paflare fotto filenzio , eflere ftata perfino la
mia
tenuita da Lui riguardata , e favori- ta8
(xvn
)gs
ra ,
una mia
debile letteraria fatica aLui
dedicataumaniflimamente
( lafciatemelo dire ) accogliendo Egli , econ
replicate dpreflioni forpaffanti digran lunga
la fuagrandezza
, e lo fcarlbmeiito
mio
.Teneva
Egli perfermo
( e talfentimento
io fo averlo Egli
comunicato
altrui ) die qualun-que
abile , e capace era diformarc
, e diftendereun
qualchecamponimento
, fofle capaceancora
di
maneggiare ottimamente
i Civili affari , e lepubbliche incumbenze
,come avvezzo
air oftinatafatica , alio ftudio ,
ed
aliameditazione
; cofe_, tutte , che neceifariamente (i ricercano e neiruna
e nell3 altra
contingenza
.Godeva
Egli percio del- leNovelle
Letterarie 5 particolarmente di quelle,che
fotto la fua Protezione ditempo
intempo ne
J Giornali d\ Italiaerano
divulgate ;non
fola-mente
colla lettura guftandole ,ma godendo
al- tresi di {entirne ragionare .A
tal fine pertanto era folito quafiogni giorno
, finchepermeffo
gli fu, di portarfi nellagran
Libreria Palatina , alle fue regie Stanzecontigua
, confiderandola ,come
lapiu bella gioia di quelle >
ove
delle pellegrine Notizie del fuoRegio
BibliotecarioAntonio Ma-
gliabechi ,
portento veramente
di rara erudizione, faziandofi , pafceva ,come
di nobil cibo > il fuo elevato intelletto .Ma per
tornare ful noftroAc- cademico Terreno
, protetto , etenuto
caro dal noftroClementiflimo
Principe , vedefte giabuona
parte di voi ,
con quanta premura
Eglionorava
di fua prefenza le noftre
Adunanze
;con
qualeattenzione ftava
ad
udire i noftfiComponimenti
;
con quanta
gentilezza, e
maniera
Egli fimoveva
B
dal3R( xvin
)®
dal ibglio ,
andando
alia volta di chi aveva eru- ditamente ragionato , c le piu volte eziandio ripe-tendo gia i pafli uditi , e
commendandogli
, edaggiugnendovi
fue offervazioni5 faceva ampliflima moftra della fua erudizione , e dottrina
E
forfe, che il jfuobuon
genionon
eraanco
avvalorato in queftaAccademia
dal domeftico eiempio di t&nti fuoi gloriofi Antenati , che fi degnaroiiO:d' eflere acclamati nel noftro
numero
,' e di pren- dervi ilNome
> e d' alzarvi le loroAccademiche
Imprefe ? In lui certamente fi vide a' tempi no-ftri ravvivata la
memoria immortale
, tra gli at- tri , del Sapientiflimo Principe Cardinale Leopolddo
, la cui dottrina , e il cuiamore
ardentiffimo aliaLingua
noftra , tra quellemura con
indelebile ricordanza ancor rifuona .O benawenturata no
ftra
Accademia
, fecondata dal beneficelume
del-T incomparable GIOVAN G AS TON E
, Pritt-cipe
ADORN A TO
(come
qui ci moilra con-giunto allJ Imprefa il fuo
Nome)
di tante Virtu,che a wenerar muon)on
h
genti ; il quale a guifa di Sole col fuo vital calore illuftrandola , ha fattb inelTa
produrre
tanti frutti d1ingegno
!Ma
che di-remo
noi ,Accademici
, della noilra gloriofiflimaOpera
, per la quale in tanta noniinanza venura e la Patria noftra , e laToicana
Favella ; il preziofoTeforo
delleTofcane Voci
, il famofiflimo Voca<- bolario ? Se , per vero dire > dinuove Voci
ar-ricchito comparifce oggt per la< quarta volta alia
luce; fe gli amatorr di noftra
Lingua
perogni
parte di quello
fpazkndo
, incontrano ad ogni tanto peruno
erudito pafcoloy
la eipreflioni diSi-
&
(xix
)$
Significati, varieta d'
Efempli
,Autori
d*ogni
for- te y Spofitori ,Comentatori
,Traduzioni
,. the vimettono
lottoF occhio
11 originate ;qua Voci,
chenon vanno
difgiunte dalleGreche
, e Latine,
rariffimi Manofcritti , Spogli di cofe , che
non
fc-no
incommercio
; e finalmenteuna
bella fchierad'
Autori
noftri > che tuttihanno
bel fapore ,c>
delle forti
maniere
, chetoccano
:E
fe per tutto delle piii lare gentilezzeTofcane
il piu bel fiorefi coglie i al noftro
Granduca
Protettore sf afcri-va ,
che inerendo
allepremure
del fuogran Ge-
nitore , diede
impulfo
,animo
, vigore > e corag- gioanch
J egli a fornire quefta utilifliinaImprefa
Quanto
di confolazione , e di giubbilo firicolmo
Egli in vederfi fotto gli occhi i primiVolumi
del noftroVocabolario
ufciti alia luce 5 fattifida Lui
portare in quefti ultimitempi
nelRegio Letto per
alleviamento delle fue indifpofizioni ,per
pafcolo del fuo feliciffimoingegno
?Conofce-
va Eglifrancamente
, e col fuo perfpicace intelletto ravvifava ,che
ficcome a chilungo
, e pericolofo viaggio intraprende , gratiffima gli fiafempre una guida
,che
a lui la ficura via , emeno
difagevo- leinkgni
; cosi nelFapprendere
laTofcana
Fa- vella 5 cariflimo , e utiliffimo egli ed
Juopo
,che
fia il
Vocabolario
, regolatore di quella , e delle piu ripulite , e fplendide ftrade additatore .E ben poteva
il noftroGranduca fondatamente
difcorre-re della
Lingua
noftra , colF aiuto , e colla per- fettacognizione
di tantiIdiomi
da lui pofleduti ,i quali > a dire il
vero
, fidanno mano
talora.,F uno
colF altro , e le origini > e varie deriva-B
2 zioniSI
(XX
)J£
zioni de i
medefimi
lottoY
occhio maravigliofa-mcnte
vipongono
.La
perfetta intelligenza delleLingue
, arricchita dalla cognizione delle Scienze,
e che
non pud
? II noltro Sereniffimo Protettore effendofi abuonora
fornito di quelle nobili fa~culta , che arricchifcono
P
intelletto , fi mife ac-curatamente alio ftudio ,
come ho
detto , di piu.iiranieri
Linguaggi
, ne' qualiquanto
Egli profit-taflfe , e ne divenifle pofleditore perfetto , lo dica-
no
tutti coloro , che da lontani Paefiqua
giunti, ebber la forte d' inchinarlo ; ond' Egli pote viag-giando
in lontane parti , fpandere di fua intelli-genza
i lumi piu belli , e farficome
natio diquei Paefi da tutti
ammirare
.Con
qual franchez- za Egli parlava al pari del noftro quefti medefimi piu difficili ftranieriLinguaggi
?Con
che affabili- ta , cortefia ,ed avvenenza
tutti accogliendo , ra-gionava loro
fondatamente
di quelle Scienze > e Facolta , delle quali erano polleditori ; moftrandofi a tutti di foda dottrina , di varia > e multiplice erudizione , di vivace fpirito \ d! acuto intelletto, e di prontezza d' arguti Motti a maraviglia for-nito?
In Lui fi riconofceva 1\ indolemagnanima
degli
Avi
fuoi 5 e troppobene
riiplendeva nelle fue azioniP
ingenitaClemenza
delSangue.fuo.
AfFabile , e graziofo difcendeva alia portata di tutti ; e lontano dalP
ambizione
, e dal faiio > che fogliono per lo piuingombrare
lamente
de*Grandi
, pieno di gentilezza , di Criftiana Carita, cd affetto , cercava a tutto potere colle parole, eco i fatti J
colk
liberalita , e munificenza ,. porge-*e a tutti follievo y confolazicme , e vaniaggio ; cofe
IS
(xxi
) g;..cofe tutte , che conciliavano If
amore de
3 Sudditi,e la
venerazione
degli Stranieri .Non
mi, lafciamentire
, tra gli altri > ildevoto
Ofpizio alia.,Santa Famiglia, in Firenze a5 noitri giorni confa- crato ,
ove bene
ipefTo ilReale Signore portando-
fi ,
ne
alcuna diftinzionevolendo
,come uno
delnumero
di quei Fratellicompariva
, alle loroCo-
ftituzioni fottomettendofi ; e
con
efemplare caritaaccogliendo anch
3 EfTo i poveriOltramontani
Pel- legrini , quelli in affettuofa teneriflima guila fer-viva , e
con
liberalmano
fbvvenendoli ynz
i lo-ro diveifi
Linguaggi
familiarifllmamentecon
efliragionava ,
£ pk
, emen
cheRe
era in quel cafo.Cosi
con
catened
Joro
, econ maniera
penecran-te ,
ed
afcofa trae a fe il Sole , e lega il tutto inarmonia
giocondiflima ; e {compiacendofi
d' il- luftrare altamente le parti piu nobili dell3Univer-
fo ,
non
isdegnaancor
le piu bafle colla defidera- ta pioggiade
J raggi fuoi .O Mente generofa
, e_#magnanima
, ereditatada
J fuoiMaggiori
,ed
ac- creiciuta dal proprio talento ,quanto commenda-
bile 5 e profittevole era alia
Tofcana
!A Lui
iLetterati colle
Opere
loro ricorrevano , econ non poche
d' altri eziandio ufcite per fua beni-gna
conceffione dallaMediceo-Laurenziana
, e diNote
illuftrate ;ed
Egliumaniffimamente
acco- gliendoii ,moftrava
loro ilfommo
fuogradimen-
to , e di quellemedefime
materiecon
giuitezza^ragionando
,infondeva
loroanimo
, e vigore a proieguire i loro ltudj , e le loro letterane fati-che .