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prevede che le Aziende sanitarie assicurino alle persone non autosufficienti interventi di assistenza tutelare

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Academic year: 2022

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Interrogazione n. 175

presentata in data 5 maggio 2021

a iniziativa dei Consiglieri Mastrovincenzo, Mangialardi, Carancini, Biancani, Cesetti, Bora, Casini, Vitri

Anziani non autosufficienti e con demenza. Funzionamento Unità di valutazione ed erogazione del servizio di assistenza domiciliare (SAD)

a risposta orale

Premesso che:

- Nelle Marche sono oltre 60.000 gli anziani non autosufficienti e tra questi un numero importante è costituito da persone con demenza di cui almeno l’85% vive in famiglia, - prioritario deve risultare il potenziamento delle politiche di sostegno alla domiciliarità,

- è altrettanto fondamentale la funzione di valutazione dei bisogni e di presa in carico delle esigenze delle persone attraverso le Unità multidisciplinari,

Considerato che:

- il Fondo nazionale e regionale per le non autosufficienze destina ai Comuni finanziamenti per interventi di assistenza domiciliare,

- la normativa sui livelli essenziali di assistenza (D.P.C.M. 12/01/2017) prevede che le Aziende sanitarie assicurino alle persone non autosufficienti interventi di assistenza tutelare,

- per quanto riguarda le persone con demenza la Regione Marche ha istituito i Centri per i disturbi cognitivi e le demenze (CDCD),

i sottoscritti Consiglieri regionali

INTERROGANO

Il Presidente della Giunta regionale e l’Assessore competente per conoscere

1. il numero dei Comuni che non erogano il servizio di assistenza domiciliare (SAD) e conseguentemente non utilizzano i vincolati fondi nazionali e regionali; le motivazioni che giustificano tale comportamento e quale utilizzo viene fatto dei Fondi trasferiti agli Ambiti e non utilizzati dai Comuni,

2. il numero delle persone non autosufficienti e la quantificazione dell’assistenza, per singolo Distretto, cui l’Azienda sanitaria assicura l’assistenza tutelare, così come previsto all’art. 22 comma d) del DPCM 12/01/2017,

3. quali sono le figure professionali (tipologia e dotazione oraria) che compongono, per ogni Distretto, i Centri per i disturbi cognitivi e le demenze (CDCD), insieme alle modalità con le quali eseguono le funzioni assegnate dalla vigente normativa regionale.

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