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D Sì delle Regioni ai nuovi Lea, ma chiedono più risorse

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i t a l i a s a n i t à

M.D. Medicinae Doctor - Anno XXIII numero 6 - settembre 2016 19

D

opo il passaggio in Parla- mento e la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale, i nuovi Livelli essenziali di assi- stenza saranno operativi entro l’anno. A sostenerlo è stato il ministro della Salute, Beatrice Lorenzin subito dopo l’approva- zione del provvedimento in Con- ferenza Stato-Regioni”.

Soddisfazione è stata espressa anche dal presidente della Con- ferenza delle Regioni Stefano Bonaccini: “Con il varo dei nuovi livelli di assistenza in sanità ab- biamo alzato l’asticella della tute- la della salute in Italia. Le Regioni esprimono all’unanimità l’intesa sul provvedimento di aggiorna- mento dei Lea, sul decreto e sui relativi allegati.

Sono norme attese da molto tempo ed innovative che miglio- reranno la qualità dell’assistenza sanitaria ai cittadini. C’è stato un lavoro di preparazione approfon- dito condotto dallo Stato e dalle Regioni a dimostrazione che è possibile condividere grandi obiettivi comuni.

Una impostazione che forse do- vremmo considerare anche og- gi, nel momento in cui con il piano ‘Casa Italia’ stiamo ricono-

scendo la necessità per il Paese di un progetto decennale di pre- venzione”.

Tornando ai nuovi Lea, Bonaccini ha sottolineato anche la strategi- cità del provvedimento e conse- guentemente la necessità di una sua sostenibilità economico-fi- nanziaria pluriennale.

Per questo è importante richia- mare nell’intesa le risorse com- plessive da destinare al servizio sanitario anche nel prossimo biennio: 113.063 milioni di euro per il 2017, 114.998 milioni di euro per l’anno 2018. “Così co- me è fondamentale che queste cifre - ha aggiunto Bonaccini - trovino una puntuale indicazione nella prossima Legge di Bilan- cio”.

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¼ La promessa del ministro Lorenzin

In merito alle risorse per il Fondo sanitario 2017 su cui le Regioni hanno chiesto garanzie Lorenzin ha prontamente ribadito: “i 2 mld in più sono nel Def. Ma come sapete in fase di Legge di Bilan- cio ognuno difende il proprio ca- pitolo”. Il Ministro si è già detta pronta a mettere ‘l’armatura’ a

difesa dell’aumento che dovreb- be far salire il fondo dai 111 mld del 2016 ai 113 del 2017.

Ma sicuramente, oltre al proble- ma finanziario, il provvedimento sui Lea presenta innumerevoli complessità come ha sottolinea- to il coordinatore della Commis- sione Salute della Conferenza delle Regioni, Antonio Saitta.

“Ci sono diverse innovazioni e occorrerà modulare in modo gra- duale l’entrata in vigore e soprat- tutto l’erogazione delle nuove prestazioni.

Siamo di fronte ad un cambia- mento strutturale importante - ha spiegato Saitta - e occorrerà lavorare affinché i servizi sanitari regionali possano organizzarsi. Il percorso è tracciato, ma occorre garantire che l’erogazione dei nuovi Lea avvenga in modo uni- forme su tutto il territorio nazio- nale. Ma su questi aspetti lavore- rà da subito, nei modi e nei tem- pi previsti, la ‘Commissione Na- zionale per l’aggiornamento dei Lea e la promozione dell’appro- priatezza del Ssn’. Anche perché fra le prime operazioni da fare c’è quella del delisting, ovvero l’individuazione di tutte le presta- zioni obsolete”.

“Un provvedimento strategico”. Così ha definito l’approvazione dei nuovi Lea da parte della Conferenza delle Regioni il presidente Stefano Bonaccini,

sottolineando, però, la necessità di una sua sostenibilità economico-finanziaria pluriennale

Sì delle Regioni ai nuovi Lea,

ma chiedono più risorse

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