Cronaca di Cagliari – Pag. 22 25 maggio 2010
Creata la macchina per cogliere gli steli dello zafferano
CAGLIARI. In apparenza sembra un aspiratore casalingo, di quelli che servono per portare via la polvere dagli angoli. Di fatto è uno strumento molto sofisticato, che ha richiesto sette anni di studio e che serve per la raccolta dello zafferano. Da anni e anni, infatti, questo prezioso prodotto viene raccolto a mano «ma per farlo – spiega Andrea Manuello, professore ordinario di Meccanica nella facoltà di Ingegneria di Cagliari – occorrono delle professionalità particolari proprio per la delicatezza dello zafferano». Ed è anche per questo che i costi sono così alti. La macchina, che permette di raccogliere gli steli rossi del fiore senza danneggiarli, «può invece essere maneggiata da chiunque – sottolinea Manuello - e portare così a grossi risparmi da parte degli agricoltori». Il progetto è stato portato avanti dall’università di Cagliari in collaborazione con Sardegna ricerche e la Provincia del Medio Campidano, dove vi sono le maggiori coltivazioni di zafferano in Sardegna. Questo fiore sempre più utilizzato in cucina lo si sta coltivando anche in nord Africa, Iran e Spagna, «ma quello sardo è unanimemente considerato il migliore – precisa Manuello – ma occorre diventare competitivi. Da qui il progetto di questo particolare aspiratore». A tutt’oggi, però, non è stato ancora prodotto industrialmente: c’è poca produzione perché i costi di raccolta sono molto alti, ma per abbassarli bisognerebbe investire nella costruzione dell’apparecchio. Solo che non c’è ancora la massa critica che renderebbe la sua fabbricazione economicamente conveniente (in termini industriali). Durante la ricerca, gli studiosi hanno lavorato assieme ai produttori di San Gavino Monreale. E la realizzazione della macchina raccogli- zafferano ha tenuto conto della meccanica dei movimenti utilizzati dagli operatori sul campo. Da qui poi la verifica dei dispositivi di raccolta per aspirazione.
(r.p.)