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Regione 15 marzo 2013

SARDEGNA RICERCHE

Tecnologia al servizio del sociale

A FINE MESE I BANDI PER AZZERARE LE BARRIERE NEL MONDO DEL LAVORO

CAGLIARI. Tre strategie per diffondere le tecnologie che possono abbattere le barriere dell’integrazione sociale a favore dei portatori di handicap. A metterle in campo sarà Sardegna Ricerche, che entro la fine del mese pubblicherà i bandi. Il primo prevede interventi destinati a favorire progetti di ricerca industriale e sviluppo sperimentale con l’obiettivo di mettere la tecnologia al servizio di tutte quelle soluzioni in grado di azzerare le barriere sociali. Il secondo vuole garantire l’accessibilità ai siti delle imprese sarde anche da parte degli utenti con deficit all’udito e alla vista. Infine, il terzo bando è dedicato ai portatori di handicap che vogliono entrare in imprese già costituite, oppure avviare auto-imprenditorialità. Nei giorni scorsi, le tre strategie sono state al centro del convegno «Tecnologie per la disabilità», organizzato da Sardegna Ricerche. Fra gli interventi quelli di Consuelo Battistelli, manager dell’Ibm e non vedente, che ha posto l’accento su questo punto: «Le tecnologie non sono solo uno strumento di recupero e compensazione, ma devono essere mirate a rendere autosufficienti chi le utilizza». Maria Grazia Zedda, audiolesa, emigrata a Londra e proprietaria in Inghilterra della Wildeaware, ha confermato che le aziende chiedono di essere affiancate quando vogliono reintegrare i dipendenti disabili, per poi dire «Diversamente abile significa abilità diversa ed è un valore aggiunto per le imprese». Ed è per questo che Wildeaware e la cagliaritana Noviservice producono software destinati ad abbattere le barriere anche nel mondo del lavoro.

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