Provincia Ogliastra – Pag.21 10 giugno 2009
TORTOLÌ.OGGI IL RICONOSCIMENTO DI SARDEGNA RICERCHE
La scienza si fa con gusto: l'Alberghiero coglie il premio
Gli allievi di Sara Nieddu e Stefania Sanna saranno protagonisti alla cerimonia in programma al centro Polaris di Pula.
Loro la scienza la vedono così: con passione, rigore metodologico, ma anche con tanto gusto. Non poteva che essere così per gli allievi dell'Istituto Alberghiero di Tortolì che con la loro ricerca “Sperimentando e curiosando tra gli alimenti” si sono classificati al terzo posto del concorso scolastico regionale “Io la scienza la vedo così”, sezione scuole superiori, indetto da Sardegna Ricerche.
Questa mattina gli allievi della prima e seconda classe dell'Alberghiero ogliastrino che hanno condotto la singolare ricerca riceveranno il prestigioso riconoscimento nel corso della cerimonia di premiazione che si tiene nel centro Polaris - Parco tecnologico della Sardegna a Pula. Saranno presenti il dirigente scolastico Rosa Anna Alfieri con le docenti Sara Nieddu (scienza dell'alimentazione) e Stefania Sanna (lettere) che hanno diretto i ragazzi nella stesura della singolare ricerca.
Il lavoro di un intero anno si articola in due sezioni denominate “Il mondo invisibile” e
“Sperimentando...curiosare tra gli alimenti”. Per realizzare il lavoro vincitore del concorso su supporto multimediale (dvd + cartaceo) gli allievi coordinati da Sara Nieddu non si sono fermati di fronte a nessun ostacolo. Tramite un adattatore artigianale sono riusciti persino a catturare dal microscopio delle belle immagini fotografiche di spore e acari presenti in alcune fasi di maturazione degli alimenti. Il linguaggio usato è semplice ma nel contempo rigoroso, in armonia con lo spirito del concorso promosso dalla sezione divulgazione scientifica di Polaris, cui hanno partecipato 50 istituti isolani e 200 studenti.
Quello di Tortolì è l'unico istituto alberghiero della Sardegna ad essersi classificato nelle prime tre posizioni. «Gli allievi - commenta Sara Nieddu - hanno seguito con grande passione e motivazione tutti gli esperimenti che abbiamo potuto condurre anche grazie alla disponibilità di un laboratorio d'avanguardia che oltre agli strumenti per le osservazioni e i test dispone di numerosi reagenti». Così i futuri chef si sono calati nelle vesti del ricercatore pronto a carpire i segreti, le caratteristiche strutturali ma anche le eventuali anomalie, dei cibi selezionati per condire piatti appetitosi. La genuinità degli alimenti dovrebbe essere sempre alla base di ogni buona cucina. Una regola aurea che gli allievi dell'Alberghiero intendono applicare con rigore in un periodo dove il colore delle pietanze ottenuto tramite l'impiego massiccio di additivi chimici tende a prevalere sul gusto. Per i futuri portabandiera della cucina ogliastrina l'educazione alimentare poggia
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invece sulle basi rigorose della genuinità. Le passerelle dei colori costituiscono l'effimero, non la sostanza, di una cucina che ha tradizioni di gusto originali ed inimitabili.
Nino Melis