Il gastronomade 25 novembre 2008
Gustosamente: vince la Catalunya… con i prodotti tipici sardi
Si è conclusa con la vittoria della delegazione catalana, composta dal giovane Oriol Blanes Masana e Joan Serra Ros, dell’Aula Gastronomica dell’Empordà la prima edizione di “Gustosamente: food immersion tra i prodotti tipici di Sardegna”, organizzata dal centro Sardegna Ricerche della regione Sardegna. La prestigiosa giuria, presieduta da Davide Paolini del Sole 24 Ore ha premiato i due piatti vincitori proposti dai catalani: un galletta di pecorino Castellano sardo con crema di zucchine grigliate, cuore di tonno grattugiato, vinaigrette di salsiccia sarda, aceto di vino cannonau con peperoni sardi ripieni di crema di formaggio e olio extravergine d’oliva seguito da un millefoglie di porcetto sardo arrosto con aria di mirto bianco, salsa di mirto rosso e bottarga di muggine di Cabras. Molto apprezzate dalla giuria anche le altre creazioni degli chef in gara, che avevano il compito di elaborare due ricette, un appetizer ed un piatto forte a partire da un ampio paniere di prodotti sardi scelti tra le oltre cinquanta aziende dell’isola presenti con i loro stand espositivi all’evento.
L’evento ospitava poi due cooking class di cucina sarda d’autore tenute da Luigi Pomata e Roberto Petza, che hanno messo in valore nelle loro dimostrazioni prodotti come la fregula sarda, la bottarga e molti altri ingredienti tipici.
Il Centro Sardegna ricerche, polo d’eccellenza di sperimentazione tecnologica e di progetti innovativi di sviluppo anche per quel che riguarda il settore agro-alimentare ha poi presentato alcune interessanti iniziative dedicate alla tutela e promozione dei pani e delle paste artigianali tradizionali di Sardegna delle quali sentiremo parlare prossimamente.
Chef in gara
Oriol Blanes Masana - Joan Serra Ros [Aula Gastronomica de l’Empordà – Catalunya ES]
Nicola Batavia [Ristorante ‘l Birichin – Torino]
Beppe Buffa [Ristorante Al Ritrovo di S.Vito lo Capo TP]
Stefano Deidda [Ristorante dal Corsaro - Cagliari]
Roland Schembri [César Place di Marsiglia F]
Paolo Zoppolatti [Ristorante Il Giardinetto di Cormòns GO]
Giornalisti in giuria
Davide Paolini – Presidente di giuria [Il Sole 24 Ore]
Il gastronomade 25 novembre 2008
Gilberto Arru [Guida ai ristoranti L'Espresso]
Eleonora Cozzella [Kataweb]
Bruno Gambacorta [TG2 EatParade]
Elsa Mazzolini [Direttore La Madia travelfood]
Marina Moioli [Coordinatore editoriale Vie del Gusto]
Antonio Mungai [Direttore Bargiornale]
Carlo Ottaviano [Codirettore Gambero Rosso]
Nicoletta Salvatori [Direttore Tuttoturismo]
Alessandro Torcoli [Caporedattore Civiltà del Bere]
Tarsia Trevisan [Class Life]
Fregola al mirto bianco con fiori di gamberoni e mustela tostata Ricetta presentata in concorso dallo chef Beppe Buffa
Ingredienti per 4 persone 120 gr di fregula sarda 5 cl di liquore di mirto bianco 12 gamberoni
12 fette di mustela sarda 3 noci
15 cl latte intero
olio extravergine di oliva bacche di mirto
sale grosso Esecuzione
Fate bollire in acqua leggermente salata la fregola e scolatela al dente. Lasciatela quindi raffreddare ed insaporitela con il liquore di mirto, l’olio extravergine d’oliva, le noci spezzettate.
Sgusciate i gamberoni avendo cura di togliere il filo intestinale, tagliateli a metà per il lungo e sistemateli a marinare nell’olio insaporito con le bacche di mirto ed un pizzico di sale grosso.
Tostate le fette di mustela tagliata leggermente spessa in olio extravergine d’oliva.
Montate il latte precedentemente riscaldato e raffreddato con il frullatore ad immersione con 20 cl circa di olio extravergine d’oliva un pizzico di sale ed un cucchiaio di liquore di mirto.
Il gastronomade 25 novembre 2008
Presentazione
Disponete la crema ottenuta al centro di ogni piatto allargatela leggermente, coprendo la metà di un piatto, scaldate leggermente la fregola e disponetela al centro del piatto con un tondino del diametro di circa 6 cm. Collocate le fette di mustela ancora tiepida tra la fregola e il piatto, adagiate i gamberoni a metà formando dei fiori tra la mustela e la fregola, decorate con erbette di campo.