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Che tipo di testo è una relazione di attività lavorativa? La relazione è un testo informativo

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Academic year: 2022

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Che tipo di testo è una relazione di attività lavorativa?

La relazione è un testo informativo – espositivo con parti di carattere descrittivo e argomentativo.

È di natura espositiva perché ha, in prevalenza, lo scopo di informare; utilizza parti descrittive per illustrare i contesti in cui si è svolta l’esperienza e i processi attraverso i quali si è realizzata; contiene parti di carattere argomentativo perché si propone un’analisi dell’esperienza attraverso una valutazione dei suoi aspetti salienti.

Trattandosi di un testo altamente strutturato, cioè rigorosamente organizzato, devi attenerti a parametri definiti nella cura degli aspetti linguistici e del contenuto.

Scrivere la relazione.

Scrivere una relazione sull’attività lavorativa significa scrivere un tipo di testo che vuole raggiungere uno scopo ben definito e che, nel far ciò, deve essere il più possibile chiaro e preciso.

Dovrai usare, allora, una scrittura pianificata: cioè, un tipo di scrittura molto più controllato della scrittura spontanea in cui il processo si realizza attraverso fasi precise:

• una prima fase in cui progettiamo il nostro testo individuando le sue caratteristiche fondamentali e preparando una scaletta (un breve elenco che esprime i punti da sviluppare possibilmente nell’ordine in cui saranno svolti nella relazione);

• la scrittura vera e propria di paragrafi (blocchi di testo) in cui si sviluppano i punti della scaletta;

• la revisione del testo, cioè una rilettura attenta di quello che hai scritto verificando la completezza e l’organicità del discorso, la correttezza nell’uso della lingua, nella scelta delle parole e nell’organizzazione dei paragrafi.

Quale scopo ha la relazione ?

La relazione è scritta, principalmente, per informare il destinatario sulla tua esperienza lavorativa. Attenzione però: essa non deve essere un “diario personale” e non consiste neanche in un semplice resoconto dell’esperienza. La relazione deve informare su ciò che hai fatto riuscendo a farne capire il senso e a farne apprezzarne i risultati. Tutto ciò, attraverso una selezione delle informazioni più significative, una rielaborazione e una valutazione dell’esperienza, delle competenze acquisite e della tua formazione attraverso di essa.

Qual è l’argomento centrale della relazione?

Gli argomenti centrali della relazione sono quegli aspetti dell’esperienza di lavoro che hanno uno stretto legame col tuo percorso di studi.

Quale registro linguistico è più indicato adottare?

Trattandosi di un destinatario alto (i membri della Commissione sono professori universitari) è meglio se utilizzi un livello formale della lingua, cioè devi utilizzare un registro linguistico impersonale e, quando necessari, parole tecniche e specialistiche.

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CHE COSA SCRIVERE?

Per avere un’idea dei contenuti da inserire nella relazione consideriamo una scaletta di questo tipo:

La parte introduttiva, contiene le informazioni generali sull’esperienza di lavoro e sull’Ente presso il quale è stato svolto.

Deve contenere informazioni relative a:

- il periodo di svolgimento dell’attività lavorativa;

- l’ubicazione e la descrizione della sede, della località o degli spazi nei quali si è svolta l’attività lavorativa;

- l’organizzazione dell’Ente;

- il settore nel quale opera l’Ente (per esempio: sport);

- i regolamenti dell’Ente (per esempio in riferimento a norme, requisiti o orari da rispettare nel caso di permanenza presso la struttura);

- le motivazioni dell’iscrizione al corso di studi in rapporto al lavoro svolto e alla sua evoluzione futura.

La parte centrale, fa riferimento alle attività svolte dallo studente durante l’esperienza lavorativa, con particolare attenzione agli aspetti che hanno relazione col tuo percorso di studi.

Deve contenere informazioni relative a:

- la descrizione del metodo di lavoro utilizzato dall’Ente;

- le modalità di svolgimento dell’attività lavorativa (orari, giorni settimanali, ecc.);

- la descrizione delle attività svolte;

- il tuo metodo di lavoro;

- i rapporti con gli utenti della struttura presso la quale hai svolto l’attività lavorativa, con i colleghi di lavoro e le diverse professionalità con le quali hai collaborato;

La parte finale, contiene:

- le valutazioni sull’esperienza vissuta, quindi, un’analisi delle opportunità formative intervenute nel corso dell’esperienza;

- una valutazione sull’incremento delle proprie conoscenze e competenze, e una valutazione delle proprie attitudini professionali la quale deve contenere:

1. un’analisi delle difficoltà incontrate, anche in relazione all’adeguatezza della tua preparazione ad affrontare il lavoro, facendo anche riferimento alla tua formazione universitaria;

2. un’analisi delle competenze acquisite nel corso dell’esperienza (competenze relazionali, organizzative, gestionali, ecc.) e di quelle che, secondo te, sarebbe utile possedere;

3. un’analisi del legame tra l’attività lavorativa e il percorso di studi, facendo riferimento agli obiettivi formativi culturali e professionali di quest’ultimo, verificando se sono stati soddisfatti;

4. le conclusioni che chiariscano e sintetizzino il valore formativo globale della tua esperienza di lavoro.

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